92 mais ok

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92 mais ok
Andrea Villani
A.G.E.R. - Borsa Merci Bologna
Originario dell'America, ancora oggi gli Stati Uniti sono il maggior produttore mondiale
Parliamo di mais
Ridley Scott, famoso regista de
industriale (prevalentemente ami“Il Gladiatore” e dell'attuale
derie) e solo il restante 5% vie“Robin Hood”, diresse nel
ne utilizzato per l'alimenta1992 un film dal titolo
zione umana.
“1492: la conquista del
Per la zootecnia il graparadiso” naturalnoturco è un'insostimente dedicato alla
tuibile fonte di amido
grande avventura di
(energia), mentre
Cristoforo Colombo
per l'alimentare i proalla scoperta delle
dotti industriali di deAmeriche. Nel '500
rivazione del mais
il “Vecchio Mondo”
hanno comunque
non scoprì solamenuna fortissima ed ete la meraviglia delle
clettica presenza tra gli
nuove terre ma anche
ingredienti dei moderni
nuove ricchezze. Oro, cerprodotti.
tamente, ma anche nuove
Per ciclo di coltivazione (pripiante che vennero portate in Eumaverile/estiva), epoca di raccolto
ropa inizialmente come ornamento bo(il mais si raccoglie in fine estaRipartizione della produzione mondiale di mais
tanico dei giardini patrizi andalusi, francesi
te/autunno) e modalità di conservazione
Fonte:
www.agpm.com
o italiani, ma che poi non tardarono a rive(raccolto umido, generalmente deve eslarsi veri tesori alimentari. È questa la storia
sere essiccato prima di essere conservamoderna della patata, del pomodoro e di un cereale che dell'oro
to) il mais è più di altri cereali esposto al rischio di contaminazione
aveva il colore: il mais, detto anche, più avanti negli anni, granoda micotossine.
turco.
È questa una problematica altamente coinvolgente per l'intera fiL'importanza del mais è oggi nota. Il granoturco è il primo cerealiera del cereale e per la quale da alcuni anni esiste una precisa lele per quantità prodotta nel mondo. Con oltre 800 milioni di tonnelgislazione che fissa i limiti massimi di contaminanti nei diversi prolate (Mt) sorpassa di gran lunga i frumenti, i cui raccolti raggiungodotti e destinazioni di utilizzo.
no a stento 660 Mt. Un terzo dei cereali che girano il mondo su naUna piccola quantità del mais prodotto in Italia è biologico (i dati
vi, treni e camion è costituito dal mais.
disponibili sono pochi e non sempre aggiornati. La superficie è stiIl principale produttore mondiale di granoturco sono gli Stati Unimabile intorno all'1-3% della complessiva). Come noto, ciò garanti (330 Mt) che sono anche il primo paese esportatore dominando,
tisce un metodo di produzione ed abbraccia e soddisfa una filosoda soli, oltre il 50% del commercio di questo cereale. Il mercato
fia di consumo.
nord-americano di questo cereale, rispetto a quanto accade in EuInfine, tra le tante rimaste, un'ultima domanda. Insidiosa. Quanropa, è connotato da due fenomeni relativamente recenti. La forte
to costa oggi (inizio maggio 2010) il granoturco? La risposta popresenza in coltura di varietà OGM (Bt e successive evoluzioni) e
trebbe non essere univoca. Prendiamo quindi, per il periodo cital'utilizzo come materia prima energetica. Negli ultimi anni impoto, un riferimento istituzionale. La quotazione del mais nazionale
nenti e crescenti quantitativi di mais americano vengono “bypascomune, nei primi due mercati di maggio, alla Borsa Merci di Bolosati” sul mercato dell'energia (bioetanolo) innescando fenomeni
gna è stata: 153-154 euro alla tonnellata. Ovvero 0,154 euro al
nuovi e difficili sui mercati dei tradizionali utilizzi.
Kg.
E l'Italia? La cerealicoltura italiana è una piccola realtà nel mare
Che sia tanto oppure poco, ognuno ragioni – con il suo metro –
globale, caratterizzata da una strutturale necessità di importazioda sé.
ne per una consistente fetta (poco meno del 50%) dei propri fabbisogni di queste materie prime. Per il mais il discorso è un po' diverso. È il principale cereale prodotto nel nostro paese, coltivato soprattutto nei territori centro settentrionali della penisola.
Produce da solo più della somma del grano tenero e duro. Fino a
pochi anni fa la produzione nazionale era sufficiente al fabbisogno, stimato in circa 10/11 Mt. Oggi la situazione è cambiata. Per
motivi economici, ma anche per avversità dovute alla complessa
gestione agronomica, la produzione domestica di granoturco è calata a circa 8/8,5 Mt, con conseguente necessità di importazione
della restante parte, che acquistiamo prevalentemente da partner
comunitari tradizionali come la Francia. O come l'Ungheria, la cui
importanza sul mercato è in netta ascesa.
Cosa ne facciamo di tutto questo mais? Innanzitutto alimentiamo gli animali da reddito: l'85% del mais totale alimenta il bestiaAndamento dei prezzi del Mais ibrido nazionale comune e Mais biologico alla Borsa Merci di Bologna nel periodo luglio 2008 – aprile 2010
me, polli soprattutto. Un restante 10% va per usi di trasformazione
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CN 2-2010