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“SICUREZZA ED EFFICACIA DEI TRATTAMENTI NEGLI ISTITUTI DI BELLEZZA” L’Estetica è Regolamentata; l’Estetica può essere definita Fisioestetica? Dott. Antonio De Luca - CERSTE E’ datata dicembre 2012 la Sentenza del TAR di Roma che respinge il ricorso da parte di Confestetica con cui si richiedeva l’annullamento del Decreto n. 110 a regolamentazione dell’attività di Estetista ; ovvero del Decreto che contiene le 22 Schede Tecnico Informative che compongono l’elenco delle apparecchiature utilizzabili – per Legge – dalle Estetiste. Schede in cui sono contenute caratteristiche tecnico dinamiche (descrizione apparecchio, meccanismo d’azione); modalità di esercizio, di applicazione e cautele d’uso; norme tecniche da applicare da parte dei costruttori in osservanza alle norme di sicurezza europee CENELEC ed italiane CEI. Schede risultanti dal lavoro ventennale di Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità con la consulenza del Comitato Elettrotecnico Italiano, dell’INAIL, dei sindacati delle estetiste e delle associazioni di costruttori di apparecchiature per estetica. Una regolamentazione che pone l’Italia quale Paese precursore in Europa e che diversi Paesi chiedono di estendere a livello Comunitario. Questo, infatti, darebbe la possibilità alle estetiste di potersi muovere professionalmente nei diversi Paesi europei, nonché porrebbe le basi concrete per un controllo a livello europeo delle apparecchiature usate proibendo ed evitando l’ingresso di apparecchi non conformi alle caratteristiche prescritte per l’uso negli Istituti di Bellezza. La sentenza di cui si parla risulta quindi particolarmente significativa per il settore Estetica/Benessere in quanto pone ed impone chiarezza; legittima con decisione un ambito professionale; stabilisce che le estetiste possono avvalersi di apparecchiature sofisticate, simili a quelle utilizzate in Medicina Estetica o Fisiologia, ma dalla potenza più limitata. Azzardando si potrebbe affermare che sia giunto il momento di parlare di FISIOESTETICA, più che di semplice estetica. Una dimostrazione pratica è data dalla classificazione degli apparecchi utilizzabili, effettuata in ragione del fattore fisico impiegato: CALORE Saune, Bagni Turchi, Raggi Infrarossi, Termocoperte ELETTRICITA’ Radiofrequenza Ionoforesi – Disincrostazione, Elettrostimolazione, Elettrodepilazione, AZIONI MECCANICHE Massaggatori Elettrici, Massaggiatori a aria, Vibratori, Pressomassaggi/ Vacuummassaggi, Ultrasuoni LUCE Abbronzatura con raggi UV A e UV B, Luce pulsata per depilazione, Soft Laser, Laser defocalizzato per depilazione ACQUA Vaporizzatori, Idromassaggio, Polverizzatori Quello che ci si chiede a questo punto è: quanto sono distanti i settori dell’Estetica e della Medicina? E’ possibile che collaborino? Quale sarà il futuro della Bellezza? Un futuro fatto di competenza e professionalità sempre maggiori per l’Estetista (grazie a Corsi di Formazione specifici); un futuro di collaborazione tra Estetista e Medico; un futuro di Informazione sempre maggiore grazie a cui il consumatore finale sarà in grado di sapere con esattezza cosa poter fare all’interno degli Istituti di Bellezza in ragione del Decreto n. 110. La Formazione? Garanzia di Sicurezza; delimitazione di Professionalità Brigida Stomaci – CNA Presidente Nazionale Coordinamento Estetiste CNA Formazione Professionale e Corsi di Aggiornamento: è questa la Figura dell’Estetista in Italia In Italia sono attive 30.000 imprese del benessere, di cui circa 25.000 sono centri estetici, che svolgono seriamente questo lavoro consapevoli che, per ottenere importanti risultati dai trattamenti, è necessaria una conoscenza scientifica e umanistica oltre che tecnico/ artistica. Prima del 1990, anno in cui è stata varata la legge che regolamenta il settore, l’estetista era un’affine del parrucchiere, un’operatrice formata con corsi che potevano durare due, tre mesi. Oggi, a distanza di vent’anni dal riconoscimento legislativo della figura professionale e grazie all’enorme sviluppo che si è verificato nella cultura e nella tecnologia, l’estetista può considerarsi il nucleo qualificato intorno al quale gravitano una miriade di proposte rivolte al consumatore che, grazie alla sua responsabilità tecnica, garantiscono qualità e sicurezza. Proposte rese ancora più sicure, per l’estetista ed il consumatore finale, dal Decreto n. 110 che prescrive agli Istituti di Bellezza l’utilizzo di apparecchiature definite da parametri tecnici, modalità e cautele d’uso ben definite in base alle Schede Tecnico Informative. La formazione dell’estetista di base si svolge tre anni scolastici, 2700 ore, ed è una delle poche professioniste che si mantiene costantemente aggiornata, nonostante non sia obbligata alla formazione continua e senza averne nessun riconoscimento ufficiale. Oltre all’area tecnico-professionale studia elementi di anatomia, dermatologia, fisica di base, psicologia, igiene, giuridici, gestione amministrativa e del personale, diritto, elementi di storia naturale e del costume, chimica e fisiologia dell’alimentazione, inglese. Il suo apprendistato, presso un centro estetico, è di cinque anni! Molte di loro si sono specializzate nel tempo e si dedicano esclusivamente ad alcune attività specifiche come il make-up artistico nel mondo dello spettacolo e il camouflage in collaborazione con dermatologi e psicologi. Alcune hanno approfondita la conoscenza in specifiche tecniche di massaggio al corpo e/o studiando naturopatia, cosmetologia, filosofie orientali. Svolgono il loro lavoro in collaborazione con studi medici, effettuando trattamenti pre e post operatori, operano in collaborazione con aziende come trainer o product manager di linee cosmetiche. Collaborano con chirurghi ricostruttivi eseguendo la dermopigmentazione dell’areola mammaria dopo mastectomia o dopo interventi di chirurgia maxillo facciale ridisegnando i lineamenti del viso. Dirigono beauty farms o avviano centri benessere formando il personale e curandone gli aspetti amministrativi, partecipano come relatori a convegni ed insegnano materie tecniche. Le scuole di formazione professionale, le università, le associazioni di categoria e le aziende fornitrici offrono molte opportunità di aggiornamento, tecnico, commerciale, scientifico. Ogni estetista dedica almeno 100 ore l’anno all’aggiornamento perché comprende che la ricerca cosmetologica e tecnologica è in continua evoluzione e, essendo anche un’imprenditrice, sa che questo è l’unico sistema per sopravvivere ad un mercato sempre più aggressivo. Il lavoro di estetista comporta inoltre grande responsabilità e necessita di essere eseguito da operatori maturi, preparati e consapevoli. Un progetto di formazione professionale più ambizioso Non solo crediamo che la formazione e la competenza professionale siano necessarie per svolgere il nostro lavoro, ma portiamo avanti anche una ferrea battaglia contro chi si improvvisa. E’ da tempo, inoltre, che domandiamo di poter ottenere una scuola media superiore dedicata, che oltre ad insegnarci a lavorare ci dia anche un diploma di scuola media superiore per proseguire negli studi universitari. Il legislatore deve riconoscere l’importanza e la responsabilità del nostro lavoro e riconoscere alla nostra professione la giusta dignità che si merita. Estetica e Medicina? Una collaborazione possibile? Prof. Antonino di Pietro – Presidente fondatore ISPLAD (Società italiana dermatologia plastica e rigenerativa) e di "Amiche per la pelle" (www.antoninodipietro.it) Il futuro della Bellezza, dunque, non può che passare attraverso una collaborazione sempre più stretta tra Istituti di Bellezza e Medicina Estetica. Il Decreto n. 110, infatti, legittima ancora una volta il Ruolo dell’ Estetista vista, sempre più, quale Professionista formata, competente, autorizzata per Legge ad utilizzare apparecchiature ad alto contenuto tecnologico e sempre più innovative. Apparecchiature per il cui utilizzo, inoltre, deve seguire Corsi di Specializzazione e Formazione, come imposto dalle medesime Schede. L’estetista può essere di grande aiuto al dermatologo per supportare e completare terapie estetiche e migliorare la pelle di pazienti sottoposti a terapie aggressive (es. terapie oncologiche ecc.). Non è un caso che nel prossimo Congresso di Dermatologia dell’ISPLAD (www.isplad.it), che si terrà il 18-20 aprile a Pacengo del Garda, per la prima volta, ci sarà una sessione a cui parteciperanno attivamente anche le estetiste. Tutto ciò rientra nel progetto “Amiche della pelle” ove l’obiettivo è creare una stretta collaborazione tra gli operatori del benessere. Le competenze degli estetisti in materia di apparecchiature elettromeccaniche Sandra Landoni - Presidente Nazionale Confartigianato Benessere Le competenze degli estetisti in materia sono disciplinate dal Decreto Ministeriale 110 del 12 maggio 2011 recante “Regolamento di attuazione dell’art.10, comma 1, della Legge 4 gennaio 1990, n.1, relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l’attività di estetista”. Tale decreto riporta in allegato l’elenco delle apparecchiature il cui utilizzo è consentito da parte dell’estetista e, per ogni apparecchiatura, una scheda tecnico-informativa dettagliata sulle caratteristiche tecniche e d’applicazione degli apparecchi stessi nonché le modalità di utilizzo ed alcune “avvertenze importanti”, riferite principalmente alle cautele d’uso suggerite dal fabbricante. E’ importante che l’estetista si rivolga per l’acquisto degli apparecchi elettromeccanici a produttori seri e di indiscussa professionalità, che devono fornire certificazioni e dichiarazioni di conformità ai requisiti dettati dalle norme vigenti, rilasciati da enti di certificazione autorevoli e comunque riconosciuti a livello Europeo, e non semplici autocertificazioni. Alla luce del Decreto, gli estetisti sono tenuti ad accrescere le proprie competenze, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica del settore, con particolare riferimento alle apparecchiature cosiddette “di nuova generazione” al cui utilizzo sono stati abilitati. Gli operatori devono infatti conoscere ed interpretare i meccanismi di azione, le cautele d’uso, le modalità di esercizio, i meccanismi di regolazione e di corretta manutenzione degli apparecchi elettromeccanici utilizzati. Oggi più che mai è necessaria, dunque, una “seria” collaborazione tra i produttori o importatori di apparecchiature ed i loro utilizzatori, al fine di pervenire alla massima trasparenza di rapporti e di favorire una puntuale e corretta informazione sull’utilizzo delle apparecchiature e sui “plus” delle stesse. Tutto ciò deve avere come effetto finale la tutela del cliente/consumatore, da sempre obiettivo prioritario dell’operatore estetico, opzione che può essere perseguita esclusivamente attraverso una spiccata professionalità dell’estetista puntando sull’innalzamento della qualità dell’offerta scolastica e dagli stages formativi, nonché sulla professionalità dei costruttori di apparecchiature. Un cenno finale relativo ai trattamenti più richiesti da parte dei consumatori, ovvero: Anti-Age; Rallentamento dell’invecchiamento fisiologico della pelle, mantenendone l’elasticità nel tempo; Modellamento del Corpo, Epilazione che, grazie alle nuove tecnologie, permettono di garantire risultati più visibili.