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Relazione Semestrale
al 30 giugno 2010
Fondi comuni di investimento mobiliare aperti di diritto italiano non
armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe
INDICE
Considerazioni Generali - Commento Macroeconomico ........................................................3
Amundi Equipe 1 ....................................................................................................................6
Amundi Equipe 2 ..................................................................................................................11
Amundi Equipe 3 ..................................................................................................................16
Amundi Equipe 4 ..................................................................................................................21
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Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe
Considerazioni Generali - Commento Macroeconomico
Nel corso del primo semestre del 2011, la crescita economica globale si è mantenuta forte,
registrando un riequilibrio tra gli USA e l’Europa, con l’area americana in parziale rallentamento e
quella dell’Area Euro generalmente più forte, nonostante una crescita in Gran Bretagna parzialmente
deludente.
La tragedia nipponica ha provocato una forte revisione del PIL giapponese, rivisto al ribasso per il
2011 e al rialzo per il prossimo anno.
I livelli del tasso di sviluppo dei paesi emergenti si sono mantenuti forti nonostante i rischi legati
all’effetto delle politiche monetarie restrittive. Il temuto rallentamento di queste economie non si è
materializzato e, infatti, la Cina ha mantenuto tassi elevati di crescita di poco inferiori al 10% nel primo
e secondo trimestre di quest’anno. L’India e la Russia hanno registrato tassi di crescita
rispettivamente di circa l’8% e del 4,5%; tra i paesi emergenti, il Brasile ha rallentato maggiormente,
scendendo dai più consistenti tassi dello scorso anno ad un 4%.
A fronte di questi numeri positivi di crescita globale, l’inflazione è salita nei paesi avanzati, trainata
soprattutto dai prezzi del petrolio e delle materie prime, ma si mantiene generalmente sotto controllo
grazie alla mancanza di pressioni salariali. Pur essendo avviato il processo di crescita dei tassi
europei, le politiche monetarie rimangono sostanzialmente espansive nelle aree avanzate, mentre in
gran parte delle economie emergenti hanno proseguito sulla strada dell’inasprimento per raffreddare i
maggiori rischi d’inflazione.
Nel complesso, l’economia globale ha retto bene nonostante i fattori di freno che si sono materializzati
nel semestre: il forte aumento dei prezzi delle materie prime e del petrolio a seguito delle tensioni
nordafricane; il coinvolgimento della Nato nel conflitto libico; la terribile catastrofe giapponese con i
suoi effetti sul commercio e sulla produzione globale; infine, i rinnovati timori sul debito sovrano
europeo.
Stati Uniti
Il PIL americano è cresciuto a un tasso dell’1,8% nel primo trimestre, in evidente rallentamento
rispetto al 3,1% del quarto trimestre 2010 e al 2,6% del terzo trimestre. A pesare sui consumi, in
particolare, è stato l’aumento del prezzo della benzina, poi parzialmente rientrato grazie alla recente
discesa dai massimi dei prezzi energetici. Le stime per il secondo trimestre puntano ad un tasso di
crescita superiore per gli USA, con un 2,3% atteso, sebbene anch’esso inferiore alle precedenti
performance del 2010. Sono in molti, compresa la banca centrale, ad attribuire un carattere
temporaneo al rallentamento dell’economia americana sperimentato in questo primo semestre. Le
stime puntano infatti ad un’accelerazione nel secondo semestre per il venir meno di alcuni fattori
temporanei di freno, quali gli effetti della tragedia nipponica sulla produzione industriale americana e
l’aumento del prezzo della benzina sui consumi americani.
Per l’economia statunitense quindi si attende una crescita di circa il 3,2% nel secondo semestre. La
creazione di nuovi posti di lavoro è in aumento, se si considera che nei primi soli cinque mesi
dell’anno il saldo netto di assunzioni nel settore privato abbia superato le 900.000 unità, contro le
750.000 del secondo semestre del 2010 e le sole 350.000 dello stesso periodo dello scorso anno.
Gli indicatori di fiducia delle imprese sono saliti a nuovi massimi nei primi mesi dell’anno per poi
rientrare nel secondo trimestre, seppur rimanendo a livelli elevati.
La Fed ha completato le nuove misure per aumentare il flusso di liquidità attraverso l’acquisto di un
considerevole ammontare di titoli di stato, mantenendo al contempo i tassi ufficiali invariati.
L’inflazione, infine, pur risentendo del consistente aumento dei prezzi delle materie prime e del
petrolio, è rimasta sotto controllo nella sua componente meno volatile o “core” grazie alle ridotte
pressioni provenienti dai salari e dalla domanda aggregata.
Area Euro
Nell’Area Euro la crescita continua a concentrarsi nei paesi principali (core), Germania soprattutto e, in
misura crescente, anche la Francia. La Grecia registra ancora performance economiche deboli,
mentre dall’area periferica sono recentemente giunti segnali più confortanti. Il Pil spagnolo, ad
esempio, ha dato segnali di miglioramento dai livelli stagnanti dello scorso anno e ha fatto segnare
una progressione costante: dalla crescita zero del secondo trimestre 2010, a un +0,2% nel terzo, a
uno +0,6% nel quarto trimestre 2010, siamo passati a un +0,8% nel primo trimestre del 2011. L’Italia
ha invece registrato un parziale rallentamento dopo i buoni rimbalzi dello scorso anno.
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L’Area Euro, al contrario degli USA, dovrebbe segnare un’accelerazione rispetto al 2010, con attese
che puntano ad un +1,9% (nel 2010 era dell’1,7%), in linea con la revisione al rialzo delle stime
pubblicate dalla BCE. Sul fronte della politica monetaria, a sorpresa, la BCE ha deciso un primo rialzo
dei tassi ad aprile cui ne seguiranno probabilmente altri due: il primo già annunciato dalla banca
centrale per il mese di luglio. La normalizzazione dei tassi mira ad ancorare le aspettative d’inflazione
e al contempo non mette a repentaglio la crescita, in quanto i tassi reali permangono negativi e la
liquidità messa disposizione dei sistemi bancari è ancora abbondante. Anche l’Area Euro, come gli
USA, registra un aumento dell’inflazione, sebbene al momento ciò non rappresenti una seria minaccia
per l’assenza di forti pressioni che possano provenire dai salari e dal costo del lavoro. L’aumento dei
prezzi della benzina, anche in Europa come negli USA, ha di fatto ridotto il potenziale di spesa delle
famiglie inducendo un effetto di rallentamento sulla crescita.
La crisi del debito sovrano è ritornata in auge con il salvataggio del Portogallo e il ritorno delle paure
sul debito greco negli ultimi mesi del semestre. Questa situazione ha generato nuove pressioni sui
premi al rischio dei titoli di debito sovrano, con un aumento della volatilità dei mercati obbligazionari
dell’area.
UK
Le attese per la Gran Bretagna puntano ad una crescita contenuta e in linea a quella dello scorso
anno: il tasso previsto per quest’anno è dell’1,4% contro l’1,3% del 2010. L’inflazione, al pari di quanto
accaduto negli altri paesi sviluppati, ha messo a segno un aumento dai livelli dello scorso anno,
salendo da un’area già elevata intorno al 3,3% all’attuale tasso tendenziale del 4,3%. Allo scopo di
contenere i rischi di inflazione la Banca d’Inghilterra potrebbe seguire l’esempio della BCE nel corso
dei prossimi trimestri, iniziando un processo di accrescimento dei tassi.
Giappone
Il Giappone a seguito della catastrofe naturale di metà marzo ha subito forti revisioni al ribasso della
crescita per il 2011, con una variazione del PIL che potrebbe attestarsi tra il -0,4% ed il -0,7%. A fronte
delle forti contrazioni del 3,5% e del 3% dei primi due trimestri, il PIL dovrebbe rimbalzare tra il 3,5% e
il 4,4% nei prossimi due trimestri, grazie ai progetti di ricostruzione finanziati con fondi pubblici messi a
disposizione dal governo e l’abbondante liquidità immessa nel mercato finanziario da parte della
banca centrale. Gli effetti del disastro sono stati particolarmente pesanti soprattutto sulla produzione
industriale di settori in cui il Giappone è più attivo con semilavorati e componentistica. Il rallentamento
dei consumi nipponici ha avuto effetti più contenuti di quelli attesi sull’economia globale.
Cina
L’economia cinese dopo aver chiuso il 2010 con una forte crescita del 10,3%, sembra destinata a
rallentare solo in misura limitata nel 2011, con stime annuali del 9,5%, superiori a quelli di molti altri
paesi emergenti e di gran parte dei paesi sviluppati. Il rallentamento appare contenuto se si considera
il mantenimento di una politica monetaria restrittiva da parte della banca centrale, che ha alzato
ripetutamente i tassi e inasprito gli obblighi di riserva delle banche. L’effetto di queste manovre ha
visto un rientro della crescita del credito totale interno e dei prestiti legati al settore immobiliare,
pertanto le spinte d’inflazione appaiono maggiormente sotto controllo.
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I mercati nel primo semestre
Il primo semestre è stato caratterizzato da una notevole volatilità dei mercati finanziari. L’anno si è
aperto con un forte recupero delle classi d’investimento rischiose e soprattutto dell’azionario, che ha
seguito i positivi segnali macro e microeconomici e gli effetti favorevoli prodotti dalle misure espansive
di politica monetaria (allentamento quantitativo).
Gli eventi geopolitici del mediterraneo, il rialzo del prezzo delle materie prime e la tragedia nipponica
hanno prodotto una prima correzione temporanea, ma il recupero delle valutazioni azionarie è
proseguito fino a quando si sono affacciati nuovi timori di rallentamento economico negli USA e nuove
incertezze sulla condizione del debito greco. Questi fattori hanno pesato sugli ultimi trend dei listini
che hanno perduto terreno anche se in misura inferiore a quella dello scorso anno.
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, il semestre ha registrato una separazione in due
periodi caratterizzati da opposti andamenti dei tassi di rendimento obbligazionari europei e americani:
nei primi mesi dell’anno i rendimenti hanno proseguito il trend al rialzo dello scorso anno, per poi
scendere ad aprile e a maggio per effetto della combinazione di dati statunitensi meno brillanti e del
rinnovarsi della crisi del debito sovrano. I corporate bonds hanno generato buone performance
rispetto alle altre classi d’investimento, con minori livelli di volatilità e buona capacità di resistere agli
shock esterni.
Infine, i mercati dei cambi hanno visto un forte indebolimento del dollaro seguito di pari passo
dall’apprezzamento dei prezzi delle materie prime. L’Euro si è pertanto apprezzato sensibilmente nei
confronti del dollaro fino ad aprile, rientrando parzialmente a seguito dell’aumento della volatilità degli
spread dei titoli sovrani.
Prospettive per il secondo semestre
Il quadro dei fondamentali rimane positivo ed il rallentamento attuale dell’economia americana
dovrebbe rimanere temporaneo per poi trasformarsi in un’accelerazione nel secondo semestre. Nelle
aree sviluppate si prospetta una fase di normalizzazione della crescita, dopo il consistente rimbalzo
del 2010. L’aumento dei prezzi delle materie prime e la previsione di minor crescita giapponese sono
due fattori aggiuntivi di rallentamento globale che non pregiudicano però lo scenario di base.
I paesi emergenti hanno subito solo un raffreddamento della crescita, nonostante l’effetto delle
manovre monetarie restrittive di questi ultimi trimestri.
La liquidità globale rimane abbondante, nonostante l’inizio del processo di normalizzazione dei tassi
europei e il venir meno di nuovi allentamenti monetari da parte della Fed.
Il primo trimestre ha visto le imprese mantenere una buona crescita di redditività, grazie a un
miglioramento dei margini e all’aumento del fatturato. Il tasso di crescita dei profitti, pur stabilizzato a
livelli più contenuti, rimarrà attraente. Continuano a scendere i tassi di fallimento societari, destinati a
toccare nuovi minimi nel secondo semestre.
Le opportunità d’investimento più attraenti per il 2011, nonostante i rischi descritti, continuano ancora
ad essere offerte dalle classi d’attivo più rischiose, come l’azionario ed il credito, piuttosto che dai titoli
obbligazionari governativi e dalla liquidità. Alla base di ciò pesano certamente il positivo quadro dei
fondamentali, l’abbondante liquidità e le valutazioni e i premi al rischio offerti soprattutto dall’azionario.
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AMUNDI EQUIPE 1
Politica d’investimento e redditività .................................................................................... 7
Situazione Patrimoniale..................................................................................................... 8
Elenco Strumenti Finanziari............................................................................................. 10
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Politica d’investimento
La prima metà del 2011 è stata caratterizzata da un moderato aumento della volatilità.
Il primo semestre 2011 ha seguito l’onda dei rialzi azionari iniziati nell’estate 2010, con i principali
mercati che hanno toccato nuovi massimi in febbraio. I dati economici sono rimasti positivi e,
soprattutto, hanno beneficiato della seconda fase di stimolo monetario (Quantitative Easing 2) fornito
dalla Fed a partire da novembre. Anche la stagione dei risultati aziendali è stata positiva.
Da fine febbraio però, l’acuirsi delle tensioni geopolitiche in Nord Africa e, soprattutto, il terremoto
giapponese con la conseguente crisi nucleare hanno comportato una brusca inversione di tendenza.
Anche l’annuncio da parte della BCE di un nuovo ciclo di rialzo dei tassi (totalmente inatteso dai
mercati) ed il riaffiorare della crisi finanziaria in Grecia hanno contribuito a deprimere i mercati. In
primavera poi sono ritornate le preoccupazioni sulla sostenibilità delle ripresa americana, con un
brusco peggioramento di molti indicatori macro.
In questo contesto abbiamo cercato di assecondare i principali andamenti di mercato, mantenendo
inizialmente una buona esposizione agli asset rischiosi (soprattutto debito corporate ed High Yield) ed
alle strategie a rendimento assoluto (absolute return) più performanti. Quando a partire da marzo il
mercato azionario ci è sembrato un po’ troppo ottimista nelle sue aspettative, abbiamo
progressivamente ridotto l’esposizione al rischio, aumentando contemporaneamente l’esposizione ai
fondi di volatilità ed al monetario. L’esposizione azionaria è rimasta relativamente contenuta,
oscillando tra l’1% e il 5%, mentre da metà maggio è stato progressivamente ridotto il profilo di rischio
sia nelle strategie absolute return, sia nei fondi obbligazionari non governativi.
Il prolungato indebolimento del Dollaro ha consigliato, soprattutto nel secondo trimestre la copertura
pressoché totale di qualsiasi esposizione alla valuta USA. La crisi di fiducia legata alle nuove difficoltà
fiscali in Grecia ha comunque influenzato negativamente il portafoglio, in conseguenza del generale
aumento dell’avversione al rischio. Il semestre finisce quindi con un’allocazione decisamente
conservativa, aumentando le posizioni sui fondi monetari, riducendo il peso delle strategie
obbligazionarie non governative e privilegiando i gestori absolute return più prudenti. Per evitare
l’effetto contagio sui titoli governativi periferici dell’Area Euro (Italia compresa) sono stati utilizzati
anche future sui titoli di stato tedeschi per coprire parte dell’allocazione obbligazionaria governativa.
L’esposizione in derivati si è concentrata sui principali mercati dell’Area Euro (EuroStoxx 50,
Germania e Italia), soprattutto per gestire tatticamente la volatilità di breve periodo. Posizioni residuali
e di brevissimo periodo sono state aperte sul reddito fisso dell’Area Euro, in particolare sui contratti
Schatz, Bobl e Bund. Complessivamente l’esposizione è rimasta circoscritta entro il 10% del
patrimonio del fondo.
Prospettive
Guardando alla seconda metà dell’anno, rimane confermata una positività di fondo scommettendo su
un miglioramento della congiuntura soprattutto a partire dalla fine dell’estate, ma il semestre inizia
comunque in modo cauto: la fine della fase di espansione monetaria a livello globale, il carattere
tutt’ora anemico della crescita negli USA e le incertezze sulla solidità dei bilanci pubblici sono tutti
elementi che stanno pesando sulle prospettive dei mercati.
In termini di allocazione restiamo positivi sulle strategie valutarie, sul credito (sia corporate che High
Yield) e sull’obbligazionario emergente. Per l’azionario e l’obbligazionario governativo, riteniamo ci
siano buone prospettive di guadagno se si riusciranno a sfruttare le buone possibilità di trading.
L’anno dovrebbe chiudersi comunque con risultati positivi, ma sarà essenziale gestire tatticamente le
oscillazioni dei mercati.
REDDITIVITÀ
Il Fondo ha registrato, nel primo semestre del 2011, una performance del +0,15%.
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Situazione Patrimoniale
ATTIVITÀ
Situazione al
Situazione a fine
30/06/2011
esercizio precedente
Valore complessivo
A.
STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
A1. Titoli di debito
A1.1 titoli di Stato
In percentuale
del totale attvità
Valore complessivo
In percentuale
del totale attvità
99.285.358
98,557
102.748.677
98,276
12.163.120
12,074
5.936.277
5,678
12.163.120
12,074
5.936.277
5,678
87.122.238
86,483
96.812.400
92,598
1.226.824
1,218
1.652.251
1,580
1.315.105
1,305
1.617.739
1,547
2.083.044
2,068
60.300
0,058
-2.171.325
-2,155
-25.788
-0,025
226.805
0,225
150.258
0,144
75.711
0,075
28.121
0,027
151.094
0,150
122.137
0,117
100.738.987
100,000
104.551.186
100,000
A1.2 altri
A2. Titoli di capitale
A3. Parti di OICR
B.
STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
B1. Titoli di debito
B2. Titoli di capitale
B3. Parti di OICR
C.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
C1. Margini presso organismi di
compensazione e garanzia
C2. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati quotati
C3. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati non quotati
D.
DEPOSITI BANCARI
D1. A vista
D2. Altri
E.
PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E
OPERAZIONI ASSIMILATE
F.
POSIZIONE NETTA LIQUIDITÀ
F1. Liquidità disponibile
F2. Liquidità da ricevere per operazioni
da regolare
F3. Liquidità impegnata per operazioni
da regolare
G.
ALTRE ATTIVITÀ
G1. Ratei attivi
G2. Risparmio di imposta
G3. Altre
TOTALE ATTIVITÀ
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Situazione Patrimoniale
PASSIVITÀ E NETTO
H.
Situazione al
Situazione a fine
30/06/2011
esercizio precedente
Valore complessivo
Valore complessivo
FINANZIARI RICEVUTI
I.
PRONTO CONTRO TERMINE PASSIVI E
OPERAZIONI ASSIMILATE
L.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
M.
DEBITI VERSO I PARTECIPANTI
M1. Rimborsi richiesti e non regolati
305.207
125.952
305.207
125.952
M2. Proventi da distribuire
M3. Altri
N.
117.061
166.164
N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati
ALTRE PASSIVITÀ
77.936
78.755
N2. Debiti di imposta
17.316
81.129
N3. Altre
21.809
6.280
422.268
292.116
100.316.719
104.259.070
19.033.067,653
19.808.386,971
5,271
5,263
TOTALE PASSIVITÀ
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO
Numero delle quote in circolazione
Valore unitario delle quote
Movimenti delle quote nel periodo
Quote emesse
3.684.051,529
Quote rimborsate
4.459.370,847
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Elenco Strumenti Finanziari
Titolo
ALLIANZ RCM ENHNCD MM-IT EUR
Quantità
Prezzo
Cambio
attività.
1.036,840000
PIMCO EURIBORPLUS FD-INS-ACC
600.000,0000000
11,670000
1,000000
7.002.000
6,951
BNY MELLON GL-=LAND FUND-=C
3.730.000,0000000
1,496000
1,000000
5.580.080
5,539
BOTS 11/10.11 ZC
5.250.000,0000000
99,428800
1,000000
5.205.186
5,167
5.050,0000000
1.000,960000
1,000000
5.054.848
5,018
BGF-EURO BOND FUND-ED2
8.294.720
% su Totale
8.000,0000000
AMUNDI FUNDS VOLATILITY EURO EQUITIES
1,000000
Controvalore
8,233
240.000,0000000
21,030000
1,000000
5.047.200
5,010
4.000.000,0000000
100,025000
1,000000
4.001.000
3,972
250.000,0000000
14,574300
1,000000
3.643.575
3,617
BLUEBAY INVEST GRADE BND-B
26.000,0030000
138,710000
1,000000
3.606.460
3,580
PIMCO EURO ENH SHORT MATURIT
35.500,0000000
99,890000
1,000000
3.546.095
3,520
AXA WF-EURO INFL BND-ICE
30.500,0000000
115,450000
1,000000
3.521.225
3,495
155,0000000
22.223,120000
1,000000
3.444.584
3,419
213.500,6260000
21,950000
1,449850
3.232.292
3,209
2.387,0000000
1.319,870000
1,000000
3.150.530
3,127
27.500,0000000
112,969400
1,000000
3.106.659
3,084
3.000.000,0000000
99,688700
1,000000
2.956.933
2,935
22.500,0000000
121,430000
1,000000
2.732.175
2,712
195,0000000
13.498,670000
1,000000
2.632.241
2,613
CCT 05/03.12 FR
M&G OPTIMAL INCOME-C-EURO-A
CPR CASH - P
FRANK TEMP INV EMKT BND-IACC
DEXIA INDEX ARBITRAGE
MELCH SEL-EUROPEAN AB RT-B1
BOTS 10/09.11 ZC
EURIZON STARS EM BND TOT RET I
EXANE FUND 1-CERES FUND-A
EXANE FUND 1-ARCHIMEDES FUND
175,0000000
14.847,630000
1,000000
2.598.335
2,579
SCHRODER INTL EURO LIQ-C ACC
18.500,0000000
125,560000
1,000000
2.322.860
2,306
EXANE FUNDS 1-EX TEMPLIERS-A
128,0000000
17.298,610000
1,000000
2.214.222
2,198
HSBC GIF-EURO H/Y BOND-AC
75.000,0000000
27,792000
1,000000
2.084.400
2,069
ALKEN FUND-EUROP OPPORTUN-R
16.250,0000000
125,940000
1,000000
2.046.525
2,032
JB ABSOLUTE RETURN BOND FD B
16.000,0000000
127,890000
1,000000
2.046.240
2,031
GLG PURE ALPHA-C
18.000,0000000
112,310000
1,000000
2.021.580
2,007
AMUNDI DYNAMIC ALLOCATION / IM
375.999,9990000
5,371000
1,000000
2.019.496
2,005
PIMCO UNCONSTR BOND-I-?H-ACC
140.000,0000000
11,390000
1,000000
1.594.600
1,583
50.000,0000000
30,710000
1,000000
1.535.500
1,524
AMUNDI DYNARBITRAGE FOREX-I
125,0000000
12.206,370000
1,000000
1.525.796
1,515
FRANK TEMP INV MU EURPN-IACC
100.000,0000000
15,180000
1,000000
1.518.000
1,507
MORGAN ST-EURO CORP BD-Z
Pag. 10
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 2
AMUNDI EQUIPE 2
Politica d’investimento e redditività .................................................................................. 12
Situazione Patrimoniale................................................................................................... 13
Elenco Strumenti Finanziari............................................................................................. 15
Pag. 11
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 2
Politica d’investimento
La prima metà del 2011 è stata caratterizzata da un moderato aumento della volatilità.
Il primo semestre 2011 ha seguito l’onda dei rialzi azionari iniziati nell’estate 2010, con i principali
mercati che hanno toccato nuovi massimi in febbraio. I dati economici sono rimasti positivi e,
soprattutto, hanno beneficiato della seconda fase di stimolo monetario (Quantitative Easing 2) fornito
dalla Fed a partire da novembre. Anche la stagione dei risultati aziendali è stata positiva.
Da fine febbraio però, l’acuirsi delle tensioni geopolitiche in Nord Africa e, soprattutto, il terremoto
giapponese con la conseguente crisi nucleare hanno comportato una brusca inversione di tendenza.
Anche l’annuncio da parte della BCE di un nuovo ciclo di rialzo dei tassi (totalmente inatteso dai
mercati) ed il riaffiorare della crisi finanziaria in Grecia hanno contribuito a deprimere i mercati. In
primavera poi sono ritornate le preoccupazioni sulla sostenibilità delle ripresa americana, con un
brusco peggioramento di molti indicatori macro.
In questo contesto abbiamo cercato di assecondare i principali andamenti di mercato, mantenendo
inizialmente una buona esposizione agli asset rischiosi (soprattutto debito corporate ed High Yield) ed
alle strategie a rendimento assoluto (absolute return) più performanti. Quando a partire da marzo il
mercato azionario ci è sembrato un po’ troppo ottimista nelle sue aspettative, abbiamo
progressivamente ridotto l’esposizione al rischio, aumentando contemporaneamente l’esposizione ai
fondi di volatilità ed al monetario.
Il prolungato indebolimento del Dollaro ha consigliato, soprattutto nel secondo trimestre la copertura
pressoché totale di qualsiasi esposizione alla valuta USA.
L’esposizione azionaria è rimasta relativamente contenuta, oscillando tra il 2% ed il 9% circa, mentre
da metà maggio è stato progressivamente ridotto il profilo di rischio sia nelle strategie absolute return,
sia nei fondi obbligazionari non governativi. La crisi di fiducia legata alle nuove difficoltà fiscali in
Grecia ha comunque influenzato negativamente il portafoglio, in conseguenza del generale aumento
dell’avversione al rischio. Il semestre finisce quindi con un’allocazione decisamente conservativa,
aumentando le posizioni sui fondi monetari, riducendo il peso delle strategie obbligazionarie non
governative e privilegiando i gestori absolute return più prudenti. Per evitare l’effetto contagio sui titoli
governativi periferici dell’Area Euro (Italia compresa) sono stati utilizzati anche future sui titoli di stato
tedeschi per coprire parte dell’allocazione obbligazionaria governativa.
L’esposizione in derivati si è concentrata sui principali mercati dell’Area Euro (EuroStoxx 50,
Germania e Italia), soprattutto per gestire tatticamente la volatilità di breve periodo. Posizioni residuali
e di brevissimo periodo sono state aperte sul reddito fisso dell’Area Euro, in particolare sui contratti
Schatz, Bobl e Bund. Complessivamente l’esposizione è rimasta circoscritta entro il 10% del
patrimonio del fondo.
Prospettive
Guardando alla seconda metà dell’anno, rimane confermata una positività di fondo scommettendo su
un miglioramento della congiuntura soprattutto a partire dalla fine dell’estate, ma il semestre inizia
comunque in modo cauto: la fine della fase di espansione monetaria a livello globale, il carattere
tutt’ora anemico della crescita negli USA e le incertezze sulla solidità dei bilanci pubblici sono tutti
elementi che stanno pesando sulle prospettive dei mercati.
In termini di allocazione restiamo positivi sulle strategie valutarie, sul credito (sia corporate che High
Yield) e sull’obbligazionario emergente. Per l’azionario e l’obbligazionario governativo, riteniamo ci
siano buone prospettive di guadagno se si riusciranno a sfruttare le buone possibilità di trading.
L’anno dovrebbe chiudersi comunque con risultati positivi, ma sarà essenziale gestire tatticamente le
oscillazioni dei mercati.
REDDITIVITÀ
Il Fondo ha registrato, nel primo semestre del 2011, una performance del +0,06%.
Pag. 12
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 2
Situazione Patrimoniale
ATTIVITÀ
Situazione al
Situazione a fine
30/06/2011
esercizio precedente
Valore complessivo
A.
STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
A1. Titoli di debito
A1.1 titoli di Stato
In percentuale
del totale attvità
Valore complessivo
In percentuale
del totale attvità
58.442.910
98,619
56.694.122
98,124
6.448.966
10,882
3.266.656
5,654
6.448.966
10,882
3.266.656
5,654
51.993.944
87,737
53.427.466
92,470
673.276
1,136
974.683
1,687
861.736
1,454
959.319
1,661
1.736.933
2,931
24.360
0,042
-1.925.393
-3,249
-8.996
-0,016
145.261
0,245
109.384
0,189
38.811
0,065
16.184
0,028
106.450
0,180
93.200
0,161
59.261.447
100,000
57.778.189
100,000
A1.2 altri
A2. Titoli di capitale
A3. Parti di OICR
B.
STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
B1. Titoli di debito
B2. Titoli di capitale
B3. Parti di OICR
C.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
C1. Margini presso organismi di
compensazione e garanzia
C2. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati quotati
C3. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati non quotati
D.
DEPOSITI BANCARI
D1. A vista
D2. Altri
E.
PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E
OPERAZIONI ASSIMILATE
F.
POSIZIONE NETTA LIQUIDITÀ
F1. Liquidità disponibile
F2. Liquidità da ricevere per operazioni
da regolare
F3. Liquidità impegnata per operazioni
da regolare
G.
ALTRE ATTIVITÀ
G1. Ratei attivi
G2. Risparmio di imposta
G3. Altre
TOTALE ATTIVITÀ
Pag. 13
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 2
Situazione Patrimoniale
PASSIVITÀ E NETTO
H.
I.
Situazione al
Situazione a fine
30/06/2011
esercizio precedente
Valore complessivo
Valore complessivo
FINANZIARI RICEVUTI
PRONTO CONTRO TERMINE PASSIVI E
OPERAZIONI ASSIMILATE
L.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
L1.
Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
L2.
Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
M.
DEBITI VERSO I PARTECIPANTI
M1.
Rimborsi richiesti e non regolati
M2.
Proventi da distribuire
M3.
Altri
N.
ALTRE PASSIVITÀ
N1.
Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati
N2.
Debiti di imposta
N3.
Altre
35.770
122.900
35.770
78.549
156.027
59.986
58.118
2.884
91.628
15.679
6.281
201.449
191.797
59.059.998
57.586.392
11.312.221,008
11.036.643,523
5,221
5,218
TOTALE PASSIVITÀ
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO
Numero delle quote in circolazione
122.900
Valore unitario delle quote
Movimenti delle quote nel periodo
Quote emesse
2.413.483,239
Quote rimborsate
2.137.905,754
Pag. 14
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 2
Elenco Strumenti Finanziari
Titolo
ALLIANZ RCM ENHNCD MM-IT EUR
Quantità
Prezzo
Cambio
4.147.359
% su Totale
attività.
4.000,0000000
1.036,840000
BOTS 11/10.11 ZC
3.500.000,0000000
99,428800
1,000000
3.470.124
5,856
BNY MELLON GL-=LAND FUND-=C
2.150.000,0000000
1,496000
1,000000
3.216.400
5,427
150.000,0000000
21,030000
1,000000
3.154.500
5,323
SCHRODER INTL EURO LIQ-C ACC
23.500,0000000
125,560000
1,000000
2.950.660
4,979
FRANK TEMP INV EMKT BND-IACC
154.500,4880000
21,950000
1,449850
2.339.060
3,947
PIMCO EURIBORPLUS FD-INS-ACC
200.000,0000000
11,670000
1,000000
2.334.000
3,938
M&G OPTIMAL INCOME-C-EURO-A
150.000,0000000
14,574300
1,000000
2.186.145
3,689
BGF-EURO BOND FUND-ED2
1,000000
Controvalore
6,999
HSBC GIF-EURO H/Y BOND-AC
74.000,0000000
27,792000
1,000000
2.056.608
3,470
AXA WF-EURO INFL BND-ICE
17.500,0000000
115,450000
1,000000
2.020.375
3,409
BLUEBAY INVEST GRADE BND-B
14.500,0000000
138,710000
1,000000
2.011.295
3,394
MELCH SEL-EUROPEAN AB RT-B1
16.500,0000000
112,969400
1,000000
1.863.995
3,145
EXANE FUND 1-CERES FUND-A
AMUNDI FUNDS VOLATILITY EURO EQUITIES
EXANE FUND 1-ARCHIMEDES FUND
DEXIA INDEX ARBITRAGE
136,0000000
13.498,670000
1,000000
1.835.819
3,098
1.800,0000000
1.000,960000
1,000000
1.801.728
3,040
120,0000000
14.847,630000
1,000000
1.781.716
3,007
1.345,0000000
1.319,870000
1,000000
1.775.225
2,996
102.000,0000000
15,350000
1,000000
1.565.700
2,642
CCT 05/03.12 FR
1.500.000,0000000
100,025000
1,000000
1.500.375
2,532
BOTS 10/09.11 ZC
1.500.000,0000000
99,688700
1,000000
1.478.467
2,495
11.800,0000000
121,430000
1,000000
1.432.874
2,418
80,0000000
17.298,610000
1,000000
1.383.889
2,335
1.450,0000000
947,120000
1,000000
1.373.324
2,317
BGF-EUROPEAN FOCUS FD-=A2
EURIZON STARS EM BND TOT RET I
EXANE FUNDS 1-EX TEMPLIERS-A
OYSTER EUROPEAN OPPORT-S EUR
GLG PURE ALPHA-C
12.000,0000000
112,310000
1,000000
1.347.720
2,274
PIMCO UNCONSTR BOND-I-?H-ACC
110.000,0000000
11,390000
1,000000
1.252.900
2,114
PIMCO EURO ENH SHORT MATURIT
12.000,0000000
99,890000
1,000000
1.198.680
2,023
ALKEN FUND-EUROP OPPORTUN-R
MORGAN ST-EURO CORP BD-Z
JB ABSOLUTE RETURN BOND FD B
AMUNDI DYNAMIC ALLOCATION / IM
HGIF GLOBAL MACRO FUND-SICAV
9.500,0000000
125,940000
1,000000
1.196.430
2,019
38.000,0000000
30,710000
1,000000
1.166.980
1,969
9.100,0000000
127,890000
1,000000
1.163.799
1,964
162.949,9970000
5,371000
1,000000
875.204
1,477
7.500,0000000
116,295000
1,000000
872.213
1,472
AMUNDI DYNARBITRAGE FOREX-I
70,0000000
12.206,370000
1,000000
854.446
1,442
FRANK TEMP INV MU EURPN-IACC
54.999,9970000
15,180000
1,000000
834.900
1,409
Pag. 15
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 3
AMUNDI EQUIPE 3
Politica d’investimento e redditività .................................................................................. 17
Situazione Patrimoniale................................................................................................... 18
Elenco Strumenti Finanziari............................................................................................. 20
Pag. 16
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 3
Politica d’investimento
La prima metà del 2011 è stata caratterizzata da un moderato aumento della volatilità.
Il primo semestre 2011 ha seguito l’onda dei rialzi azionari iniziati nell’estate 2010, con i principali
mercati che hanno toccato nuovi massimi in febbraio. I dati economici sono rimasti positivi e,
soprattutto, hanno beneficiato della seconda fase di stimolo monetario (Quantitative Easing 2) fornito
dalla Fed a partire da novembre. Anche la stagione dei risultati aziendali è stata positiva.
Da fine febbraio però, l’acuirsi delle tensioni geopolitiche in Nord Africa e, soprattutto, il terremoto
giapponese con la conseguente crisi nucleare hanno comportato una brusca inversione di tendenza.
Anche l’annuncio da parte della BCE di un nuovo ciclo di rialzo dei tassi (totalmente inatteso dai
mercati) ed il riaffiorare della crisi finanziaria in Grecia hanno contribuito a deprimere i mercati. In
primavera poi sono ritornate le preoccupazioni sulla sostenibilità delle ripresa americana, con un
brusco peggioramento di molti indicatori macro.
In questo contesto abbiamo cercato di assecondare i principali andamenti di mercato, mantenendo
inizialmente una buona esposizione agli asset rischiosi (soprattutto debito corporate ed High Yield) ed
alle strategie a rendimento assoluto (absolute return) più performanti. Quando a partire da marzo il
mercato azionario ci è sembrato un po’ troppo ottimista nelle sue aspettative, abbiamo
progressivamente ridotto l’esposizione al rischio, aumentando contemporaneamente l’esposizione ai
fondi di volatilità ed al monetario.
Il prolungato indebolimento del Dollaro ha consigliato, soprattutto nel secondo trimestre la copertura
pressoché totale di qualsiasi esposizione alla valuta USA.
L’esposizione azionaria è rimasta relativamente contenuta, oscillando tra il 12% ed il 20% circa,
mentre da metà maggio è stato progressivamente ridotto il profilo di rischio sia nelle strategie absolute
return, sia nei fondi obbligazionari non governativi. La crisi di fiducia legata alle nuove difficoltà fiscali
in Grecia ha comunque influenzato negativamente il portafoglio, in conseguenza del generale
aumento dell’avversione al rischio. Il semestre finisce quindi con un’allocazione decisamente
conservativa, aumentando le posizioni sui fondi monetari, riducendo il peso delle strategie
obbligazionarie non governative e privilegiando i gestori absolute return più prudenti. Per evitare
l’effetto contagio sui titoli governativi periferici dell’Area Euro (Italia compresa) sono stati utilizzati
anche future sui titoli di stato tedeschi per coprire parte dell’allocazione obbligazionaria governativa.
L’esposizione in derivati si è concentrata sui principali mercati dell’Area Euro (EuroStoxx 50,
Germania e Italia), soprattutto per gestire tatticamente la volatilità di breve periodo. Posizioni residuali
e di brevissimo periodo sono state aperte sul reddito fisso dell’Area Euro, in particolare sui contratti
Schatz, Bobl e Bund. Complessivamente l’esposizione è rimasta circoscritta entro il 10% del
patrimonio del fondo.
Prospettive
Guardando alla seconda metà dell’anno, rimane confermata una positività di fondo scommettendo su
un miglioramento della congiuntura soprattutto a partire dalla fine dell’estate, ma il semestre inizia
comunque in modo cauto: la fine della fase di espansione monetaria a livello globale, il carattere
tutt’ora anemico della crescita negli USA e le incertezze sulla solidità dei bilanci pubblici sono tutti
elementi che stanno pesando sulle prospettive dei mercati.
In termini di allocazione restiamo positivi sulle strategie valutarie, sul credito (sia corporate che High
Yield) e sull’obbligazionario emergente. Per l’azionario e l’obbligazionario governativo, riteniamo ci
siano buone prospettive di guadagno se si riusciranno a sfruttare le buone possibilità di trading.
L’anno dovrebbe chiudersi comunque con risultati positivi, ma sarà essenziale gestire tatticamente le
oscillazioni dei mercati.
REDDITIVITÀ
Il Fondo ha registrato, nel primo semestre del 2011, una performance del -0,90%.
Pag. 17
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 3
Situazione Patrimoniale
ATTIVITÀ
Situazione al
Situazione a fine
30/06/2011
esercizio precedente
Valore complessivo
A.
STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
A1. Titoli di debito
A1.1 titoli di Stato
In percentuale
del totale attvità
Valore complessivo
In percentuale
del totale attvità
29.909.281
97,166
26.126.400
93,821
2.917.836
9,479
2.374.511
8,527
2.917.836
9,479
2.374.511
8,527
26.991.445
87,687
23.751.889
85,294
647.505
2,103
1.556.944
5,591
658.459
2,139
1.551.542
5,572
1.736.508
5,641
9.272
0,033
-1.747.462
-5,677
-3.870
-0,014
224.985
0,731
163.739
0,588
A1.2 altri
A2. Titoli di capitale
A3. Parti di OICR
B.
STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
B1. Titoli di debito
B2. Titoli di capitale
B3. Parti di OICR
C.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
C1. Margini presso organismi di
compensazione e garanzia
C2. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati quotati
C3. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati non quotati
D.
DEPOSITI BANCARI
D1. A vista
D2. Altri
E.
PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E
OPERAZIONI ASSIMILATE
F.
POSIZIONE NETTA LIQUIDITÀ
F1. Liquidità disponibile
F2. Liquidità da ricevere per operazioni
da regolare
F3. Liquidità impegnata per operazioni
da regolare
G.
ALTRE ATTIVITÀ
G1. Ratei attivi
G2. Risparmio di imposta
G3. Altre
TOTALE ATTIVITÀ
21.595
0,070
10.716
0,038
113.823
0,370
76.176
0,274
89.567
0,291
76.847
0,276
30.781.771
100,000
27.847.083
100,000
Pag. 18
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 3
Situazione Patrimoniale
PASSIVITÀ E NETTO
H.
Situazione al
Situazione a fine
30/06/2011
esercizio precedente
Valore complessivo
Valore complessivo
FINANZIARI RICEVUTI
I.
PRONTO CONTRO TERMINE PASSIVI E
OPERAZIONI ASSIMILATE
L.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
M.
DEBITI VERSO I PARTECIPANTI
M1. Rimborsi richiesti e non regolati
54.957
10.687
54.957
10.687
61.855
51.308
35.676
33.019
26.179
18.289
116.812
61.995
30.664.959
27.785.088
5.898.562,791
5.295.936,131
5,199
5,246
M2. Proventi da distribuire
M3. Altri
N.
ALTRE PASSIVITÀ
N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati
N2. Debiti di imposta
N3. Altre
TOTALE PASSIVITÀ
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO
Numero delle quote in circolazione
Valore unitario delle quote
Movimenti delle quote nel periodo
Quote emesse
1.541.355,763
Quote rimborsate
938.729,103
Pag. 19
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 3
Elenco Strumenti Finanziari
Titolo
Quantità
Prezzo
BNY MELLON GL-=LAND FUND-=C
1.185.000,0000000
BOTS 11/10.11 ZC
1.750.000,0000000
1,496000
Cambio
1,000000
Controvalore
1.772.760
% su Totale
attività.
5,756
99,428800
1,000000
1.735.062
5,637
ALLIANZ RCM ENHNCD MM-IT EUR
1.500,0000000
1.036,840000
1,000000
1.555.260
5,053
AXA WF-EURO INFL BND-ICE
13.000,0000000
115,450000
1,000000
1.500.850
4,876
HSBC GIF-EURO H/Y BOND-AC
50.000,0000000
27,792000
1,000000
1.389.600
4,514
BGF-EURO BOND FUND-ED2
62.500,0000000
21,030000
1,000000
1.314.375
4,270
FRANK TEMP INV EMKT BND-IACC
80.200,7820000
21,950000
1,449850
1.214.200
3,945
MELCH SEL-EUROPEAN AB RT-B1
10.500,0000000
112,969400
1,000000
1.186.179
3,854
1.200.000,0000000
99,688700
1,000000
1.182.773
3,842
33.350,0000000
50,390000
1,449850
1.159.090
3,766
13.498,670000
1,000000
1.052.896
3,421
14,574300
1,000000
1.049.350
3,409
BOTS 10/09.11 ZC
FINDLAY PARK AMERICAN SM COS
EXANE FUND 1-CERES FUND-A
M&G OPTIMAL INCOME-C-EURO-A
SG OBLIG CONVERTIBLES-C
78,0000000
72.000,0000000
1.396,580000
1,000000
1.047.435
3,403
PIMCO UNCONSTR BOND-I-?H-ACC
91.500,0000000
11,390000
1,000000
1.042.185
3,386
BLUEBAY INVEST GRADE BND-B
6.500,0020000
138,710000
1,000000
901.615
2,929
AMUNDI FUNDS VOLATILITY EURO EQUITIES
750,0000000
1.000,960000
1,000000
900.864
2,927
M&G RECOV EUR A ACC
44.000,0000000
900,0000000
20,415300
1,000000
898.273
2,918
MORGAN ST-EURO CORP BD-Z
29.000,0000000
30,710000
1,000000
890.590
2,893
PICTET-GLOB EMERG CURR-I$
11.500,0000000
111,730000
1,449850
886.226
2,879
AMUNDI DYNAMIC ALLOCATION / IM
149.586,4370000
5,371000
1,000000
803.429
2,610
EXANE FUND 1-ARCHIMEDES FUND
52,0000000
14.847,630000
1,000000
772.077
2,508
CPR CASH - P
34,0000000
22.223,120000
1,000000
755.586
2,455
ALKEN FUND-EUROP OPPORTUN-R
5.400,0000000
125,940000
1,000000
680.076
2,209
M&G AMERICAN FUND-EUR-A-ACC
80.000,0050000
8,484100
1,000000
678.728
2,205
EXANE FUNDS 1-EX TEMPLIERS-A
35,0000000
17.298,610000
1,000000
605.451
1,967
EATON VANCE EME US VALUE EUR A2
52.500,0020000
11,380000
1,000000
597.450
1,941
GLG PURE ALPHA-C
5.250,0000000
112,310000
1,000000
589.628
1,916
FIDELITY FUNDS-JPN ADVANT-AYen
3.200,0000000
17.644,000000
117,089900
482.200
1,567
GLG ALPHA SELECT UCITS 3-C
4.500,0000000
96,420000
1,000000
433.890
1,410
440,0000000
947,120000
1,000000
416.733
1,354
27.000,0000000
15,350000
1,000000
414.450
1,346
OYSTER EUROPEAN OPPORT-S EUR
BGF-EUROPEAN FOCUS FD-=A2
Pag. 20
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 4
AMUNDI EQUIPE 4
Politica d’investimento e redditività .................................................................................. 22
Situazione Patrimoniale................................................................................................... 23
Elenco Strumenti Finanziari............................................................................................. 25
Pag. 21
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 4
Politica d’investimento
La prima metà del 2011 è stata caratterizzata da un moderato aumento della volatilità.
Il primo semestre 2011 ha seguito l’onda dei rialzi azionari iniziati nell’estate 2010, con i principali
mercati che hanno toccato nuovi massimi in febbraio. I dati economici sono rimasti positivi e,
soprattutto, hanno beneficiato della seconda fase di stimolo monetario (Quantitative Easing 2) fornito
dalla Fed a partire da novembre. Anche la stagione dei risultati aziendali è stata positiva.
Da fine febbraio però, l’acuirsi delle tensioni geopolitiche in Nord Africa e, soprattutto, il terremoto
giapponese con la conseguente crisi nucleare hanno comportato una brusca inversione di tendenza.
Anche l’annuncio da parte della BCE di un nuovo ciclo di rialzo dei tassi (totalmente inatteso dai
mercati) ed il riaffiorare della crisi finanziaria in Grecia hanno contribuito a deprimere i mercati. In
primavera poi sono ritornate le preoccupazioni sulla sostenibilità delle ripresa americana, con un
brusco peggioramento di molti indicatori macro.
In questo contesto abbiamo cercato di assecondare i principali andamenti di mercato, mantenendo
inizialmente una buona esposizione agli asset rischiosi (soprattutto debito corporate ed High Yield) ed
alle strategie a rendimento assoluto (absolute return) più performanti. Quando a partire da marzo il
mercato azionario ci è sembrato un po’ troppo ottimista nelle sue aspettative, abbiamo
progressivamente ridotto l’esposizione al rischio, aumentando contemporaneamente l’esposizione ai
fondi di volatilità ed al monetario.
Il prolungato indebolimento del Dollaro ha consigliato, soprattutto nel secondo trimestre la copertura
pressoché totale di qualsiasi esposizione alla valuta USA.
L’esposizione azionaria è rimasta relativamente contenuta, oscillando tra il 30% ed il 40% circa,
mentre da metà maggio è stato progressivamente ridotto il profilo di rischio sia nelle strategie absolute
return, sia nei fondi obbligazionari non governativi. La crisi di fiducia legata alle nuove difficoltà fiscali
in Grecia ha comunque influenzato negativamente il portafoglio, in conseguenza del generale
aumento dell’avversione al rischio. Il semestre finisce quindi con un’allocazione decisamente
conservativa, aumentando le posizioni sui fondi monetari, riducendo il peso delle strategie
obbligazionarie non governative e privilegiando i gestori absolute return più prudenti. Per evitare
l’effetto contagio sui titoli governativi periferici dell’Area Euro (Italia compresa) sono stati utilizzati
anche future sui titoli di stato tedeschi per coprire parte dell’allocazione obbligazionaria governativa.
L’esposizione in derivati si è concentrata sui principali mercati dell’Area Euro (EuroStoxx 50,
Germania e Italia), soprattutto per gestire tatticamente la volatilità di breve periodo. Posizioni residuali
e di brevissimo periodo sono state aperte sul reddito fisso dell’Area Euro, in particolare sui contratti
Schatz, Bobl e Bund. Complessivamente l’esposizione è rimasta circoscritta entro il 10% del
patrimonio del fondo.
Prospettive
Guardando alla seconda metà dell’anno, rimane confermata una positività di fondo scommettendo su
un miglioramento della congiuntura soprattutto a partire dalla fine dell’estate, ma il semestre inizia
comunque in modo cauto: la fine della fase di espansione monetaria a livello globale, il carattere
tutt’ora anemico della crescita negli USA e le incertezze sulla solidità dei bilanci pubblici sono tutti
elementi che stanno pesando sulle prospettive dei mercati.
In termini di allocazione restiamo positivi sulle strategie valutarie, sul credito (sia corporate che High
Yield) e sull’obbligazionario emergente. Per l’azionario e l’obbligazionario governativo, riteniamo ci
siano buone prospettive di guadagno se si riusciranno a sfruttare le buone possibilità di trading.
L’anno dovrebbe chiudersi comunque con risultati positivi, ma sarà essenziale gestire tatticamente le
oscillazioni dei mercati.
REDDITIVITÀ
Il Fondo ha registrato, nel primo semestre del 2011, una performance del -1,17%.
Pag. 22
Relazione Semestrale - 30 giugno 2011
Amundi Equipe 4
Situazione Patrimoniale
ATTIVITÀ
Situazione al
Situazione a fine
30/06/2011
esercizio precedente
Valore complessivo
A.
STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI
In percentuale
del totale attvità
Valore complessivo
In percentuale
del totale attvità
17.838.399
97,958
15.361.579
97,591
1.284.248
7,052
786.962
5,000
1.284.248
7,052
786.962
5,000
16.554.151
90,906
14.574.617
92,591
195.364
1,073
276.397
1,756
193.700
1,064
276.713
1,758
1.260.856
6,924
316
0,002
-1.259.192
-6,915
-632
-0,004
176.518
0,969
102.780
0,653
G1. Ratei attivi
14.357
0,079
3.499
0,022
G2. Risparmio di imposta
92.977
0,511
46.528
0,296
G3. Altre
69.184
0,380
52.753
0,335
18.210.281
100,000
15.740.756
100,000
A1. Titoli di debito
A1.1 titoli di Stato
A1.2 altri
A2. Titoli di capitale
A3. Parti di OICR
B.
STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI
B1. Titoli di debito
B2. Titoli di capitale
B3. Parti di OICR
C.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
C1. Margini presso organismi di
compensazione e garanzia
C2. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati quotati
C3. Opzioni, premi o altri strumenti
finanziari derivati non quotati
D.
DEPOSITI BANCARI
D1. A vista
D2. Altri
E.
PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E
OPERAZIONI ASSIMILATE
F.
POSIZIONE NETTA LIQUIDITÀ
F1. Liquidità disponibile
F2. Liquidità da ricevere per operazioni
da regolare
F3. Liquidità impegnata per operazioni
da regolare
G.
ALTRE ATTIVITÀ
TOTALE ATTIVITÀ
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Amundi Equipe 4
Situazione Patrimoniale
PASSIVITÀ E NETTO
H.
Situazione al
Situazione a fine
30/06/2011
esercizio precedente
Valore complessivo
Valore complessivo
FINANZIARI RICEVUTI
I.
1
PRONTO CONTRO TERMINE PASSIVI E
OPERAZIONI ASSIMILATE
L.
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati
L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati
M.
DEBITI VERSO I PARTECIPANTI
18.816
3.220
18.816
3.220
57.939
39.263
23.562
20.974
34.377
18.289
76.756
42.483
18.133.525
15.698.273
3.705.151,208
3.169.966,652
4,894
4,952
M1. Rimborsi richiesti e non regolati
M2. Proventi da distribuire
M3. Altri
N.
ALTRE PASSIVITÀ
N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati
N2. Debiti di imposta
N3. Altre
TOTALE PASSIVITÀ
VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO
Numero delle quote in circolazione
Valore unitario delle quote
Movimenti delle quote nel periodo
Quote emesse
964.799,855
Quote rimborsate
429.615,299
Pag. 24
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Amundi Equipe 4
Elenco Strumenti Finanziari
Titolo
ALLIANZ RCM ENHNCD MM-IT EUR
Quantità
Prezzo
Cambio
Controvalore
% su Totale
attività.
1.100,0000000
1.036,840000
1,000000
1.140.521
6,264
HSBC GIF-EURO H/Y BOND-AC
34.500,0000000
27,792000
1,000000
958.824
5,265
M&G RECOV EUR A ACC
42.000,0000000
20,415300
1,000000
857.443
4,709
BOTS 10/09.11 ZC
800.000,0000000
99,688700
1,000000
788.516
4,330
JPMORGAN F-US SEL 130/30-C USD A
115.750,0000000
9,820000
1,449850
783.988
4,305
FINDLAY PARK AMERICAN SM COS
22.500,0000000
50,390000
1,449850
781.995
4,294
M&G AMERICAN FUND-EUR-A-ACC
87.600,0010000
8,484100
1,000000
743.207
4,081
520,0000000
1.396,580000
1,000000
726.222
3,988
BGF-EUROPEAN FOCUS FD-=A2
46.900,0000000
15,350000
1,000000
719.915
3,953
MORGAN ST-EURO CORP BD-Z
23.000,0000000
30,710000
1,000000
706.330
3,879
MELCH SEL-EUROPEAN AB RT-B1
6.200,0000000
112,969400
1,000000
700.410
3,846
FRANK TEMP INV EMKT BND-IACC
46.100,5880000
21,950000
1,449850
697.940
3,833
FULCRUM ALTER BETA+ DAILY-E?
6.000,0000000
103,067600
1,000000
618.406
3,396
BNY MELLON GL-=LAND FUND-=C
396.500,0000000
1,496000
1,000000
593.164
3,257
49.999,9970000
11,380000
1,000000
569.000
3,125
SG OBLIG CONVERTIBLES-C
EATON VANCE EME US VALUE EUR A2
OYSTER EUROPEAN OPPORT-S EUR
565,0000000
947,120000
1,000000
535.123
2,939
M&G OPTIMAL INCOME-C-EURO-A
35.000,0000000
14,574300
1,000000
510.101
2,801
AMUNDI DYNAMIC ALLOCATION / IM
94.027,7910000
5,371000
1,000000
505.023
2,773
500.000,0000000
99,428800
1,000000
495.732
2,722
4.250,0000000
115,450000
1,000000
490.663
2,694
31.899,9990000
15,180000
1,000000
484.242
2,659
6.250,0000000
111,730000
1,449850
481.645
2,645
EXANE FUND 1-ARCHIMEDES FUND
32,0000000
14.847,630000
1,000000
475.124
2,609
EXANE FUND 1-CERES FUND-A
34,0000000
13.498,670000
1,000000
458.955
2,520
380,0000000
1.000,960000
1,000000
380.365
2,089
BOTS 11/10.11 ZC
AXA WF-EURO INFL BND-ICE
FRANK TEMP INV MU EURPN-IACC
PICTET-GLOB EMERG CURR-I$
AMUNDI FUNDS VOLATILITY EURO EQUITIES
FIDELITY FUNDS-JPN ADVANT-AYen
2.500,0000000
17.644,000000
117,089900
376.719
2,069
17.500,0000000
21,030000
1,000000
368.025
2,021
JB ABSOLUTE RETURN BOND FD B
2.750,0000000
127,890000
1,000000
351.698
1,931
GLG ALPHA SELECT UCITS 3-C
2.900,0000000
96,420000
1,000000
279.618
1,536
BGF-EURO BOND FUND-ED2
EXANE FUNDS 1-EX TEMPLIERS-A
15,0000000
17.298,610000
1,000000
259.479
1,425
UBS LUX EQ SIC-SM CAPS EU-B
0,0348000
182,010000
1,000000
6
0,000
PICTET F-EUROPE EQUITY SEL-R
0,0003600
429,370000
1,000000
0
0,000
Pag. 25
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Amundi Equipe 4
Pag. 26