BIODIVERSITA`-BIOTECNOLOGIE-SOSTENIBILITA` –SOLIDARIETA`

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BIODIVERSITA`-BIOTECNOLOGIE-SOSTENIBILITA` –SOLIDARIETA`
BIODIVERSITA’-BIOTECNOLOGIE-SOSTENIBILITA’ –SOLIDARIETA’
7-8 Aprile 2004
Domande e Risposte
1. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Vorrei sapere come la vostra multinazionale (Monsanto) attua la BIOPROSPEZIONE riguardo al
Puebla Perassa (PPP) e come andrete a salvaguardare le biodiversità (quali piante) e a che spese
per le popolazioni indigene.
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
Non sono al corrente della Bioprospezione che lei menziona.
Sulla biodiversità la prego di guardare i commenti fatti alla domanda 14.
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2. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Fate ricerca sulle risposte che gli OGM danno in diversi ambienti ed ecosistemi? Che tipo di
ricerca?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
Quando gli OGM non sono ancora approvati per il rilascio nell’ambiente, le prove si fanno con un
protocollo preciso che deve essere esaminato (dagli organismi ufficiali) prima dell’autorizzazione
delle prove.
Queste prove erano soggette anche a ispezioni ufficiali, e cosi è stato in Italia fino al 1999.
In seguito, in Italia è stata vietata qualsiasi prova.
In altri paesi (Francia, Spagna, Germania, ecc.), si è seguita la stessa procedura, permettendo di
studiare gli OGM.
Una volta approvato da parte degli enti ufficiali il rilascio nell’ambiente, (di solito per un numero
limitato di anni), la commissione Europea richiede un piano per lo studio dell’OGM.
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3. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Come vengono condotti gli studi di contaminazione ambientale tra specie?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
Se lei si riferisce a contaminazione tra specie diverse sono casi poco frequenti. Per alcuni scienziati
la definizione di specie implica una barriera che impedisce in natura tali incroci, ma questa
definizione non è sempre valida per tutte le specie. In questi casi ci sono i comitati ufficiali,
coinvolti nell’approvazione e il rilascio degli OGM per valutare quali sono queste possibilità e le
loro implicazioni prima dell’approvazione.
Per esempio, nel mais, non ci sono specie affini in Europa con le quali possa incrociarci.
Se lei si riferisce a contaminazione tra colture della stessa specie ma un’OGM e l’altra no. In questi
casi sono stati fatti studi dagli organismi ufficiali per determinare qual e la distanza minima tra le
due colture. Studi fatti dal governo spagnolo, hanno rilevato che dieci file di mais della stessa
varietà non OGM, bastano per ridurre la contaminazione in una coltura di mais vicina sotto il
0.9%. Questa è la soglia accettata dal comitato Europeo. Un maggior numero di file riduce
ulteriormente questa contaminazione. Se si vuole contaminazione zero, non si parla.
(Nota, le ricordo che in Italia, i prodotti biologici sono accettati anche se sono “contaminati” da
una coltura convenzionale fino al 5%. Pare che in questo caso il Governo Italiano non chieda
contaminazione zero).
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4. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Vorrei sapere degli altri 2/3 della ricerca.
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
Immagino che lei si riferisca a quanto detto a Padova.
Noi facciamo 1/3 della ricerca del tipo molecolare. Guardiamo sia al fenotipo (quello che
vediamo; resa, malattie, qualità, ecc.), e anche al genotipo (quali geni, o quali segmenti di
cromosomi, ecc.). Tutto questo con l’aiuto dei marcatori molecolari.
Questa tecnologia è costosa e impegnativa.
Il resto della nostra ricerca usa metodi tradizionali con incroci e tecniche diverse come la selezione
ricorrente, ricorrente reciproca, back-cross, duplicazione di gameti aploidi, ecc. Tecniche tipiche
usate in qualsiasi programma di breeding.
Tutto, compreso il primo terzo, non sono OGM.
Gli studi per gli OGM si effettuano negli USA.
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5. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Può il rischio delle biotecnologie essere adeguatamente stimato? Siete pronti a dare una
compensazione (di che tipo) se la vostra tecnologia non funzionerà come prevedete o se creerà
danni ambientali?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
Ci sono tanti più studi sugli OGM. Può guardare “European Community-sponsored Research on
Safety of Genetically Modified Organisms” (pubblicato dalla Direzione Generale Ricerca dell’UE)
Noi crediamo che la tecnologia funzioni.
E’ un compito dei governi stabilire le compensazioni da richiedere agli eventuali responsabili.
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6. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Uccidere piante o insetti con tossine generiche non è un danno ambientale?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
Da quando esiste l’agricoltura, l’uomo lavora la terra (rompendo il suolo naturale), con animali, o
con trattori da 80 CV. I biologici, gli agricoltori convenzionali, e quelli che usano gli OGM.
Elimina l’erba infestante, con la zappa, con un trattore e un aratro, con erbicidi, ecc. I primi due
metodi anche dai biologici.
Elimina gli insetti, con trappole, fumo, insetticidi biologici (il BT!), insetticidi generici o non, ecc.
Lotta contro le malattie delle piante con diversi metodi. Veda lei quanti prodotti chimici (biologici)
si usano nei vigneti. Potrei seguire....
L’agricoltura è una grossa alterazione dell’ambiente.
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7. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Quali alternative vengono precluse se tutti adottassero la vostra tecnologia?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
Siamo in un mondo molto diverso. Non credo che tutto il mondo adotterà le nuove tecnologie.
Esempio la coltura biologica, biodinamica, ecc.
Gli antibiotici per me hanno salvato tante vite, ma ci sono quelli che non li usano per diversi
motivi; perché credono nella medicina alternativa, per questione religiose, ecc.
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8. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
La vostra tecnologia ha portato nuove regole in agricoltura, i contadini rischiano penalità legali se
trattengono parte del raccolto per la semina dell’anno dopo, non è una sorta di dipendenza?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
Non ha portato nuove regole. Esistono oggi nella coltura tradizionale.
Per esempio tutte le colture che usano ibridi come seme.
Oggi, in Italia gli agricoltori comprano, tutti gli anni semi di mais, girasole, piante orticole, ecc. Lo
fanno perché approfittano del vigore, dell’uniformità della coltura e per altri vantaggi. Possono
riseminare i prodotti da loro coltivati, se vogliono, ma non sono interessati economicamente.
Esistono anche leggi che proteggono certe varietà, per esempio piante ornamentali.
Esistono in altri paesi (per me, purtroppo non in Europa) leggi che vietano agli agricoltori la
vendita come seme dei prodotti brevettati da altri. Tutto questo nell’agricoltura tradizionale.
Devo assicurarla che noi non obblighiamo a comprare i nostri semi (OGM o non).
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9. NOME
CORSO
Mara Doimo
Biotecnologie Sanitarie/Agrarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Nei paesi sviluppati (es. Europa) ci sono determinate direttive che regolano l’uso di OGM, tali
direttive esistono anche nei paesi in via di sviluppo? Da chi sono state stabilite?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito, sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
Non conosco tutti i paesi ma penso che cerchino di seguire simili direttive.
C’è un sito della FAO che può comunicare informazioni molto interessanti. Specificamente fatto
per la sua domanda. Un database con informazione dei paesi in via di sviluppo sulle biotecnologie.
Guardi il sito http://ww.fao.org/biotech/inventory_admin/dep/default.asp e clicchi su “country
profiles”
Ci sono tanti paesi che non forniscono informazione, ma ci sono tante sorprese.
Una volta aperto un paese, ci sono tanti “links” per altre domande.
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10. NOME
CORSO
Stefano Vanzin
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Perché solo adesso, dopo anni, i prodotti OGM sono stati dichiarati sulle etichette?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
E’ una nuova regolamentazione della CE. Tanti sperano che così i prodotti OGM non siano
accettati.
Lei deve sapere che tante varietà convenzionali sono state ottenute con radiazioni (tante varietà di
frumento) e agenti chimici (tane varietà di orzo per fare la birra). Lei comprerebbe spaghetti
etichettati “prodotto di mutazioni radioattive”?.
Altri aspettano che i propri prodotti (non OGM) possano vendersi ad un prezzo più alto. Basta
guardare la TV e sentire quante ditte assicurano che i propri prodotti non sono OGM, anche se non
hanno ragione di esserlo. Vedi il riso.
Io adesso ho l’opportunità di comprare prodotti OGM che sono stati sottoposti a meno insetticidi o
a erbicidi meno pericolosi. Lei può fare altre scelte.
E’ anche interessante sapere che i mangimi devono indicare se hanno più dello 0.9% di OGM, ma
non i salami ottenuti da animali nutriti con questi mangimi.
Per l’olio di soia si deve dichiarare se è fatto con varietà OGM, anche se non è possibile trovare
proteine modificate nell’olio.
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11.
NOME Antonella Schiavon
CORSO
?
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domande
1) Come si spiega la presenza di sementi di mais OGM in Italia non etichettate?
2) In Messico è stata riportatala presenza di mais OGM contenenti il “terminator gene”
venduto a comunità indigene. Che tipo di vantaggio (al di là del profitto per le
multinazionali) a livello produttivo ed ambientale permette di realizzare una tecnologia di
questo tipo?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto).
1. E’ quella definita come “presenza accidentale” e in molti casi non supera il 0.2%.
Il governo Italiano ha tolleranza zero e questo è molto difficile da ottenere nel mondo delle
sementi. Tutte le ditte di seme sono impegnate a fare le analisi pertinenti per evitarlo. Il governo
fa’ anche i suoi controlli. Le tecniche per determinare la presenza d’OGM sono molto suscettibili a
pratiche incorrette. Basta non pulire correttamente gli oggetti usati nell’analisi per dare un risultato
positivo. In tanti casi, dopo ulteriori analisi hanno dato risultati negativi. (Dopo una “bella”
campagna pubblicitaria contro gli OGM).
La CE e conscia della difficoltà di evitare la presenza accidentale e sta’ studiando la soglia
accettabile (intorno al 5%).
Prima dell’avvenimento degli OGM, per le sementi convenzionali, per esempio, la soglia di
contaminazione, d’altre varietà e del 1%. Questo e cosi’ perché è molto difficile arrivare
(economicamente) a 0 contaminazione.
2. No sono al corrente de quello che lei dice. E’ possibile che lei abbia sentito che si fosse usato
quella tecnologia (il gene “terminator”), le comunità indigene potrebbero trovarsi che non possono
moltiplicare le loro varietà. La tecnologia “terminator” e’ disponibile ma non e’ in mercato.
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12. NOME
CORSO
Maddalena Fincato -Vanessa Zancanella
Biotecnologie Sanitarie/agrarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Perché si parla sempre di vantaggi di OGM e non si prende mai in considerazione anche l’aspetto
negativo affrontandolo come tale e cercando delle soluzioni?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto)
Non sono d’accordo con quello che lei dice. Basta guardare la TV o leggere i giornali e le critiche
sono continue. Per un articolo a favore ce ne sono dieci contro. (In Italia).
Lei si deve chiedere; perché il comitato scientifico Europeo ha dato un parere favorevole.?. Si
chieda perché, la’ dove sono permessi la tecnologia è stata ampiamente adottata dagli agricoltori e
accettata dai consumatori?
Se sorge un aspetto, o una critica negativa, l’affrontiamo, e studiamo la possibile soluzione. Un
esempio; per evitare l’apparizione di ceppi di piralide resistente al BT, gli agricoltori che
comprano OGM devono seminare zone di rifugio con varietà convenzionale per evitarlo.
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13. NOME
CORSO
Rina Guadagnini
?
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Come potete sapere dove va il vostro gene? Mais BT: le piralidi sono già assuefatte, cosa fate
adesso?Quanto costano in più i semi Monsanto?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto)
I geni non viaggiano. Non passano da una specie ad un’altra, salvo specie affini. Per questi casi si
valuta (dai Comitati incaricati per approvare il rilascio) .
La piralide e’ ancora efficientemente controllata con la tecnologia BT. Non sono al corrente che ci
siano ceppi resistenti nella natura. Ci sono studi fatti in laboratorio che indicano questa possibilità.
Lei deve sapere che gli agricoltori biologici usano insetticidi BT per controllare i propri campi
( ciò è accettato legalmente). Lei deve farsi la stessa domanda. Appariranno insetti resistenti nei
campi biologici?
Le sementi OGM hanno in più la “technology fee” che e’ varia secondo i paesi. Costerà sempre
meno all’agricoltore che fare i trattamenti insetticidi, o la resa ottenuta e’ molto superiore al costo
In certi paesi, in certi casi, per la soia per esempio, non costa niente dato che l’agricoltore
moltiplica la sua varietà OGM e non esistono leggi che proteggano le ditte sementiere.
Le ricordo che nei paesi dove gli OGM sono accettati, l’agricoltore può scegliere tra comprare la
varietà normale o l’OGM. Normalmente compra le due già che si acquista OGM e’ obbligato (per
contratto) a seminare certo quantitativo per il rifugio de la piralide e cosi’ evitare l’apparizione de
ceppi resistenti.
Può succedere che in certi anni la piralide non sia presente in quantità dannose. In questi casi il
seme è costato di più e non c’è stato nessun vantaggio. La varietà BT si e’ comportata come
un’assicurazione. Niente di diverso da quelle assicurazioni che gli agricoltori fanno contro la
grandine. Protegge quando succede.
Nella nostra società occidentale, l’agricoltore sceglie. Nessuno li obbliga. Lo fa perchè è
conveniente per lui.
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14. NOME
CORSO
Serena Marinello
Medicina
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Lei dice che gli OGM non attentano alla biodiversità ci sono però dati evidenti che ciò non è vero.
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto)
(Non so a quali dati evidenti lei si riferisca. Cercherò comunque di darle qualche idea su
quest’argomento).
Il concetto della biodiversita’ e’ molto ampio.
Se lei si riferisce alla variabilità genetica che può essere ridotta quando compaiono varietà più
produttive, (spariscono le peggiori), e’ un problema che succede anche con le varietà
convenzionali. E’ molto difficile dire ad un agricoltore che deve guadagnare di meno per
mantenere la diversità genetica.
Tutti noi che lavoriamo con il miglioramento genetico siamo coscienti che il progresso dipende
della variabilità. Tutte le volte che si fa’ una selezione si riduce la variabilità. Certi geni sono
eliminati. Questo succede quando lo facciamo noi e quando la fa’ il contadino guatemalteco che
sceglie certe pannocchie e altre no.
Per evitare questo sono state create le banche di germoplasma dove si cerca di mantenere la varietà
genetica esistente in certe regioni.
Purtroppo questo e’ anche diventato un caso politico. Queste banche accumulano grandi quantità di
variabilità genetica e nel passato non permettevano l’uso alle ditte che producevano il seme.
Soprattutto se si trattava di multinazionali. Il concetto de “la variabilità appartiene al paese
d’origine”, o “le multinazionali usano i geni locali per poi venderli a prezzo più caro”, .... ecc.,
ecc.’
Il problema numero uno, e’ che di solito gli agricoltori locali non sono affatto interessati a usare
queste banche. Il problema numero 2 è che queste banche spendono parecchi soldi per mantenere,
studiare, catalogare, ecc., e tante banche si sono convertite in grandi mausolei che non usa nessuno.
Purtroppo.
Il problema si aggrava quando in un ecosistema appaiono varietà molto più produttive e in poco
tempo gli agricoltori abbandonano quelle tradizionali.
Questo e’ successo in India quando sono arrivate le nuove varietà della rivoluzione verde, anche si
e’ vero che oggi dovuto a queste nuove varietà l’India e’ autosufficiente.
E’ successo anche in Europa per il mais a meta’ del secolo scorso quando sono arrivate le nuove
varietà ibride.
Ancora di più, in certi casi dove gli agricoltori erano abituati a coltivare molte specie, quando
arriva una varietà di una specie molto produttiva gli agricoltori si convertono alla monocoltura già
che con i suoi eccedenti può acquistare degli alimenti ai quali erano abituati. Un’altra variabilità
che si perde.
Non facciamo il miglioramento?. Bisogna chiederlo ai locali.
Non e’ facile la soluzione.
Un’idea, per niente popolare con i politici. Lei deve sapere che la’ dove esistono i brevetti, si fa
investimento in ricerca. I brevetti scadono, (di solito durano 20 anni) e la varietà diventa pubblica.
Tutta questa discussione succede con le varietà convenzionali. Aggravano la situazione gli OGM?.
Io penso che non sia cosi’. Le modificazioni genetiche sono puntuali e possono essere introdotte in
varietà locali premettendogli di essere competitive.
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15. NOME
CORSO
Kristjana Einarsdòttir
Biologia
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
I would like to know it is calculated the amount of land “saved” (riservata) last slide is it land that
was used before and now is not used (like it implyes) or is it land that would be used in future with
normal tecniques?
Risposta
(Le opinioni esposte in seguito sono personali e non implicano condivisione da parte della
Monsanto)
The last slide comes from a presentation made by Dr. Borlaug, Nobel Prize for his work in the
“green revolution” that has greatly increased the yield of certain varieties. This has allowed
countries like India to be self-sufficient. A criticism has been raised that these new varieties were
highly demanding on inputs such as pesticides and fertilizers.
Dr Borlaug replied that if we did not have increased the yield of main crops (the slide refers to
wheat and rice), and the level of yield of the traditional varieties were the same today, we would
then need an additional 1.100 million of Ha more to feed the world.
The land saved indicated in the slide.
Thus, technology may have brought some new problems to the environment, but a greater one
would have happened if it not done. Whether this extra land is used, or how is used, depends on
each particular country. You can set aside Natural reserves, if you want, or you can use it
otherwise. But now you have a choice.
A similar criticism has been raised with GMO’s. Why produce more?. Here is an answer.
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Domande senza Risposta
1. NOME
CORSO
Alice Vezzaro
Biotecnologie Agrarie/Sanitarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Alvaro Toledo
Domanda
Dopo l’attivazione del trattato, come si muoverà la FAO per conservare le risorse genetiche (uno
degli obiettivi del trattato)?
2. NOME
CORSO
Maddalena Fincato
Biotecnologie Agrarie/Sanitarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Alvaro Toledo
Domanda
Se il 90% del mondo dipende solo da 20 prodotti utilizzabili oggi dall’uomo come cibo, perché
non si cerca di ampliare questa biodiversità creando così una maggiore scelta?
3. NOME
CORSO
Diego Florian
Master Cooperazione Sviluppo Rurale
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Alvaro Toledo
Domanda
Può indicare alcuni esempi di implementazione dell’accordo?
4. NOME
CORSO
Dal Maso - Poppi - Zia - Bisetto - Piva - Trento
Biotecnologie Sanitarie/Agrarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Pablo B. Eyzaguirre
Domanda
L’introduzione degli OGM non porterà alla perdita delle caratteristiche originarie delle specie
favorendo così il processo di speciazione.
5. NOME
CORSO
Dal Maso - Poppi - Zia - Bisetto - Piva
Biotecnologie Sanitarie/Agrarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Juan Hernandez
Domanda
Perché non si parla mai delle caratteristiche positive degli OGM, ma solo degli aspetti negativi?
6. NOME
CORSO
Alice Vezzaro - Maddalena Fincato
Biotecnologie Sanitarie/Agrarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Pablo B. Eyzaguirre
Domanda
Quando è nato l’IPGRI e per iniziativa di chi? Che potere ha in ambito internazionale?
7. NOME
CORSO
Mara Doimo - Elena Rampazzo-Giovanni Favino
Biotecnologie Sanitarie/Agrarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Pablo B. Eyzaguirre
Domanda
Come si pongono le biotecnologie applicate all’agricoltura (OGM) nei confronti della
conservazione della biodiversità?
8. NOME
CORSO
Mara Doimo- Elena Rampazzo-Giovanni Favino
Biotecnologie Sanitarie/Agrarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Alvaro Toledo
Domanda
Questo trattato che prevede la conservazione delle biodiversità non è in contrasto con la ricerca
tecnologica applicata all’agricoltura (OGM) che implica la riduzione delle diversità?
9. NOME
CORSO
Angela Castellani-Givanni Dision- Sara Bettio
Biotecnologie Sanitarie/Agrarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Alvaro Toledo
Domanda
I “brevetti” e le sperimentazioni di (nuove) sementi geneticamente modificate sono finanziate dalle
multinazionali che ben presto ne faranno una nuova fonte di guadagno.
In che modo, dunque, la FAO e i vari trattati possono tutelare le nazioni (e quindi, le ppolazioni)
più povere del mondo che, certamente, non saranno in grado di pagare le sementi secondo il prezzo
di mercato?
10. NOME
CORSO
Manfrin Andrea-Moiseenco-Ricciuti- Biondaro
Biotecnologie Sanitarie/Agrarie
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Alvaro Toledo
Domanda
What are the expectations of the treaty, about improving the “food resources” for many countries?
11. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Pablo Eyzaguirre
Domanda
Visto che cercate di salvaguardare la biodiversità usando arti tradizionali non pensa che l’aiuto da
dare ai paesi in via di sviluppo sia meccanico-fisico e non di fornitura di sementi da parte di
multinazionali biotecnogenetiche?
12. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Paolo Morazzoni
Domanda
Come vi rapportate con le comunità indigene nei cui territori andate a coltivare in maniera
industriale?
13. NOME
CORSO
Cristian Gallo
Scienze Naturali
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Alessandro Meschinelli
Domanda
Come avviene il pagamento del prestito fatto dal vostro fondo da parte degli agricoltori? E’ un
fondo a perdere? Aumenta il debito dei paesi?
14. NOME
CORSO
Alberto Russo
Scienze Biologiche
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
?
Domanda
Come mai non esiste un’assicurazione al mondo disponibile ad assicurare la vostra compagnia per i
rischi ambientali e sulla salute umana?
15. NOME
CORSO
Nagla Dawelbait
Dottorato in Ecologia Forestale
SPEAKER CUI È RIVOLTA LA DOMANDA
Pablo Eyzaguirre
Domanda
Quale potrebbe essere il rischio di utilizzare prodotti agricoli (OGM) alimentari negli aiuti
internazionali. Cioè mandarli ai paesi in via di Sviluppo?
16. NOME
CORSO
? Sara
?
SPEAKER CUI E’ RIVOLTA LA DOMANDA
Morazzoni
Domanda
Come giustifica questo articolo?
Desplazamiento de costumbres y biodiversidad.
Por Teodora Zamudio (2003)
Harpadol de Namibia
En los mercados crece cada vez más la popularidad del Harpagofito, o Harpadol (Harpagophytum
procumbens), una planta medicinal de Namibia, Sudáfrica y Botswana, también conocida como
Garra o Uña del Diablo [1].
Las numerosas tribus nativas de África meridional han utilizado la Uña del diablo para una
variedad amplia de condiciones, extendiéndose de dificultades gastrointestinales a las condiciones
artríticas. El tubérculo de la Uña del diablo contiene tres componentes importantes que pertenecen
a la familia del glucósido iridoide: harpagoside, harpagide, y procumbide. Los tubérculos
secundarios de la hierba contienen dos veces más harpagoside que los tubérculos primarios. Como
tal, estos tubérculos secundarios contienen la concentración preferible de ingredientes activos.
Harpagoside y otros glucósidos iridoide encontrados en la planta pueden ser responsables de las
acciones antiinflamatorias y analgésicas de la hierba. Sin embargo, la investigación no ha utilizado
enteramente el uso de la Uña del diablo en aliviar síntomas artríticos del dolor.
La mayoría del harpadol que circula en el mercado internacional proviene de Namibia, donde a los
recolectores se les paga entre 16 y 66 centavos de dólar por kilo de la planta seca. El precio del
harpadol cuando sale de Namibia ronda los 2,30 y 3,28 dólares el kilo [2]. Según Cyril Lombard,
quien trabaja con el Proyecto de Cultivo Sustentable de la Garra del Diablo (que apunta a mejorar
las relaciones de intercambio para los recolectores), en la mayoría de los casos los precios de
recolección y exportación tienden a ser los más bajos del proceso. La economía exacta del negocio
de extracción del harpadol es oscura, pero el objetivo es obtener extractos que contengan niveles
estándar de harpagosidas, el ingrediente activo de la planta. Los extractos comerciales de la
planta, como el producido por Indena, una empresa italiana de medicina botánica, contienen 1,5%
de harpagosidas, lo que indica un índice uniforme de ingrediente activo entre la materia prima y el
extracto comercial.
Esas cifras dejan en evidencia que más del 99% del valor del comercio del harpadol es captado
por las empresas comercializadora finales del producto. Del aproximadamente 1% que
corresponde a Namibia, en general sólo alrededor del 0,06% va a parar a las familias que hacen la
recolección de la planta. Las familias africanas que intentan vivir del negocio del harpadol,
esperan con el tiempo obtener mejores condiciones en el intercambio comercial [3].
1 El harpagophytum es una planta del sur del continente africano. Crece en estado salvaje en el desierto de Kalahari.
2
3
Sus frutos están cubiertos de espinas ganchudas y aceradas que le han valido el nombre popular de dblquote (garra del
diablo) . Sin embargo, en medicina sólo interesa su raíz. Utilizada desde hace largo tiempo en África del Sur para
tratar los reumatismos, fue traída a Europa a principios de siglo. Desde entonces, los estudios realizados confirman su
clara eficacia antiinflamatoria comparable a la de la cortisona y fenilbutazona, pero sin sus efectos secundarios.
También son destacables sus efectos analgésicos y espasmolíticos. ElHarpagofito (Arkocápsulas Harpadol)
representa un excelente tratamiento de sustitución de las terapéuticas antirreumáticas químicas. Un estudio doubleblind encontraron las cápsulas de la Uña del diablo provechosas para reducir dolor de bajo-espalda. La Uña del diablo
también es considerada por herbalistas ser un amargo potente. Los principios amargos, como los glucósidos del
iridoide encontrados en la Uña del diablo, estimulan el estómago para aumentar la producción del ácido, de tal modo
que ayuda a mejorar la digestión.
Los consumidores estadounidenses pagan aproximadamente diez dólares la botella de una onza diluida del extracto de
la planta o, a precio minorista, el equivalente a más de 700 dólares por kilo de extracto de harpadol.
Según Lombard, "Lo que quieren los actuales abastecedores de esta materia prima es absolutamente básico, y sin
embargo muy difícil de lograr. Quieren precios decentes, quieren ser parte de la cadena de abastecimiento en el
largo plazo, aún cuando eventualmente el recurso pueda ser obtenido de cultivos en el extranjero, y quieren que
Mientras tanto, las empresas de herboristería se apuran a patentar métodos para fabricar extractos y
productos farmacéuticos derivados del harpadol [4]. Este futuro –que también se avizora en otros
casos- amenaza con dar por tierra la expectativas de los nativos que ya han modificado no sólo su
modo de vida entorno del cultivo del harpadol, sino de la diversidad que ha sido desplazada por
esos mismos cultivos.
Según Lombard, "Lo que quieren los actuales abastecedores de esta materia prima es
absolutamente básico, y sin embargo muy difícil de lograr. Quieren precios decentes, quieren ser
parte de la cadena de abastecimiento en el largo plazo, aún cuando eventualmente el recurso pueda
ser obtenido de cultivos en el extranjero, y quieren que gradualmente aumente el valor agregado
que queda en el país". Cyril Lombard, CRIAA citado por GAIA/GRAIN La biodiversidad en
venta:Desenmascarando la quimera de la participación de beneficios Conflicto entre Comercio
Global y Biodiversidad Nº 4 – Abril 2000.
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gradualmente aumente el valor agregado que queda en el país". Cyril Lombard, CRIAA citado por GAIA/GRAIN La
biodiversidad en venta:Desenmascarando la quimera de la participación de beneficios Conflicto entre Comercio
Global y Biodiversidad Nº 4 – Abril 2000
Choongwae Pharmaceutical de Corea del Sur (US 5929038), Finzeberg Nachfolger GMBH (WO9744051), y Willmar
Schwabe, de Alemania -comanditarias de la compañía Natures Way (WO9734565)-, son algunas de las que se han
presentado recientemente a reclamar derechos de propiedad intelectual sobre el harpadol.