Report Cavalia 2012 - Dott. F.Ramella

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Report Cavalia 2012 - Dott. F.Ramella
 CAVALIA 2012 – 8 ‐ 10 GIUGNO Il Pubblico era quello delle grandi occasioni, e contornava festosamente ogni arena del bellissimo Centro Ippico “Le sette Fontane” di Castelletto di Leno (BS), i campi gara preparati per le consuete discipline , sella americana, sella inglese ed attacchi, erano all’altezza di una kermesse sportiva di livello Nazionale, giunta ormai alla sesta edizione, ed i protagonisti, cavalli e cavalieri, erano BELLI come si deve essere in una cornice così importante. Il clima gradevolissimo ha aiutato tutti nella preparazione e svolgimento dei concorsi, così come la sistemazione dei cavalli in scuderie fisse in muratura con grandi comodi e pulitissimi box. L’organizzazione dell’evento era composta dallo staff di ANACRHAI insieme ai volenterosi ragazzi di Ermes Chiarolini, instancabile nel ruolo di chi ha fortemente voluto, anche in tempi di crisi, che la magia di CAVALIA si ripetesse anche quest’anno. E si è ripetuto un successo, un momento d’incontro assai diverso dalle fiere, mostre, rassegne, decisamente votato alla concretezza dell’utilizzo sportivo del cavallo, all’esemplificazione degli obiettivi perseguiti con gli sforzi allevatoriali. Gente di tutt’Italia che confronta il lavoro dei propri soggetti ed i soggetti stessi in un evento multidisciplinare, supremo esempio di pubblicità per i nostri cavalli e la nostra passione. Impegnato com’ero con le mie due cavalle nella prova attacchi, ho potuto osservare solo superficialmente l’andamento delle altre discipline: ho ammirato i progressi nel dressage ma soprattutto nel salto ostacoli, la disciplina più ostica per gli haflinger, durante un concorso in cui si sono mescolati ai cavalli di altre razze, apprezzando come ora saltino di più e soprattutto meglio, meglio anche di moltissimi pony, o similari, di dubbia origine che ho visto nelle categorie in cui si sono cimentati i nostri eroi. Dall’arena della monta western, la più vivace, si levavano spesso urla di gioia e di incitamento per i cow‐ boys del 2012. Molto giovane era la media dell’età dei partecipanti delle discipline a sella, testimonianza del fatto che l’Haflinger è un cavallo per tutti, e che siamo solo all’inizio del nostro progetto di percorso sportivo, immaginate quando riusciremo a coinvolgere un numero superiore di professionisti della sella, quando quindi riusciremo a far emergere tutte le qualità e risorse dei nostri migliori soggetti! BREVE RESOCONTO SULLE GARE ATTACCHI Tre importanti personaggi, e qui siamo veramente nel mondo del professionismo, hanno fatto si che la prova di attacchi si elevasse ad un livello di assoluta qualità: Giuseppe Del Grande, Roland Morat e Corrado Cotti, 3 nomi ‐ UNA garanzia. Una originale combinata Dressage‐Derby ed una prova coni a due manches hanno messo alla prova una quindicina di attacchi giunti principalmente da Lombardia ed Alto Adige, un bellissimo confronto che finalmente ha visto in campo insieme le due scuole, abbastanza distanti geograficamente (forse neanche tanto) ma vicine per quanto riguarda l’aspetto tecnico e la passione; il sorriso stampato sulla faccia di tutti ha agevolato il lavoro dei Super Tecnici, che si sono prodigati nel creare spunti di meditazione per tutti. Senza voler trascurare gli ormai rodati ed integerrimi Del Grande e Morat, direi che la prestazione del simpaticissimo Cotti, costruttore di percorso e concorrente, è stata ampiamente all’altezza, i percorsi disegnati hanno creato non pochi grattacapi a tutti, diciamo che si è divertito senza tralasciare alcun tipo di difficoltà. Lo abbiamo apprezzato anche perché ha guidato in percorso la pariglia di Haflinger preparata e presentata da Emilio Gamba (un altro di quelli che non scherzano), e ci ha ha solennemente promesso di ospitarne ameno un paio nella sua scuderia. Tutte le prove erano propedeutiche ai Campionati Europei che si svolgeranno a Stadl Paura in Austria nel prossimo agosto (3‐5 agosto), e la lucida concentrazione di tutti i concorrenti nonché di giudici ed allenatori, ci fa pensare che la compagine italiana non passerà inosservata. Dr. Francesco Ramella Vicepresidente ANACRHAI