Gente di cavalli - Il Portale del Cavallo
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Gente di cavalli - Il Portale del Cavallo
Valentina, A cura di Gaia Vincenzi www.iconadeironchi.com orgoglio nazionale “Se sulla faccia della terra rimanessero solo un uomo e un cavallo, sicuramente mangerei più facilmente l’uomo!” aveva dichiarato a Vanity Fair. A soli 26 anni è entrata in finale di dressage alle Olimpiade di Londra 2012, un risultato che all’Italia mancava da vent’anni. Stiamo parlando naturalmente di Valentina Truppa, la nostra azzurra che ci fa sognare a tempo di kur... Intervistare una coetanea affermata a livello mondiale, cercando di esaurire le mie curiosità dal punto di vista di amazzone e le vostre, è un occasione di unica importanza per chi come me vive piacevolmente sospesa tra il mondo reale di tutti i giorni e quello dei cavalli: sto parlando del Carabiniere Scelto Valentina Truppa, la dressagista ventiseienne astigiana che vanta un curriculum sportivo di tutto rispetto, incluse le scorse Olimpiadi di Londra 2012, e che negli ultimi mesi è stata oggetto delle copertine dei media italiani e internazionali. • Valentina vogliamo fare un salto alla tua infanzia: come è nata la passione per i cavalli, quando è stata la prima volta in sella, e perché hai scelto proprio il dressage? La passione per i cavalli è nata prati14 I N o s t r i A m i c i C a v a l l i Valentina sorride abbracciata al suo Fixdesign Chablis, Campione italiano di dressage in carica Gente di cavalli camente con me! Mio papà mi teneva in sella fin da piccola. Ho iniziato a montare da sola all’età di appena 4 anni mentre le prime gare le ho fatte a 11. La scelta del dressage è stata “automatica” perché il lavoro in piano mi dava più soddisfazioni degli ostacoli, anche se due saltini ogni tanto li farei! Appena terminati gli studi, il dressage è diventata la mia professione, ho cominciato a lavorare nella scuderia di famiglia, il Centro Equestre Monferrato, e nel frattempo sono entrata a fare parte dell’Arma dei Carabinieri. Il binomio azzurro Valentina Truppa e Fixdesign Eremo del Castegno al trotto allungato, figura di maneggio dove eccellono • Sappiamo che il tuo papà, Enzo, è stato un dressagista e ora è un ‘O Judge (uno dei pochi giudici di dressage al mondo che può giudicare i rettangoli delle Olimpiadi -ndr ), e che ti accompagna sempre in gara. Quanto è stata importante la sua guida per l’affermazione della tua figura sportiva? Che ruolo ha ora nella tua attività? Ho la fortuna di avere un papà con i tre punti di vista indispensabili per un dressaggista: quello di cavaliere, istruttore e giudice. Oltre a essere il mio supporto morale è anche un po’ il mio manager: insieme stendiamo il planning agonistico annuale e poi lui ottimizza le scelte degli utenti pubblicitari per il Centro Equestre Monferrato. È una presenza fondamentale! • Quali sono, e quali sono stati, “i cavalli della tua vita”? Ogni soggetto che ho montato e che monto entra nel mio cuore e nei miei ricordi. Ho cominciato con Gullit, poi è arrivato Tecnik, il cavallo che mi ha insegnato come stare in sella sia per le categorie di livello E sia per i Gran Premi. Il cavallo con cui ho avuto i primi successi è Don Rico, grazie a lui ho cominciato a racimolare esperienze internazionali. Poi sono arrivati Fixdesign Chablis, il mio biondo che mi regala sempre soddisfazioni, Fixdesign Eremo del Castegno, una superstar dei rettangoli internazionali e di Coppa del Mondo, e Fixdesign Ranieri, con cui da poche settimane ho esordito in panorama internazionale. In scuderia poi ho altri cavalli giovani e promettenti a livello internazionale che fanno parte della mia vita. • Qual è il metodo di allenamento che adotti per la loro preparazione? I cavalli che seleziono insieme a papà arrivano in scuderia da puledri (6 mesi/1 anno). Il primo step è la doma con il sistema Pat-Parelli attraverso l’aiuto di Sergio Vezzoni. Poi, verso i 4 anni, inizio a montarli svolgendo un lavoro idoneo alla loro età e alla loro indole. Da poco tempo mi avvalgo di un aiuto in scuderia, la mia allieva Micol Rustignoli, per gestire i soggetti più verdi. Dopodiché si va avanti con l’addestramento fino al livello che ogni cavallo giovane è in grado di raggiungere. Per il lavoro a terra, invece, come per esempio il girarli alla corda, ci pensa mio papà. Quando ero junior e young rider, quindi con meno esperienza in sella, i giovani cavalli erano preparati da famosi cavalieri come Hubertus Schmidt e Monica Teodureschu. • Quanto è importante avere un utente pubblicitario come Fixdesign alle spalle? Trovo che il connubio Fixdesign, noto marchio di moda italiano, ed Eremo, sia l’espressione del dressage, cioè eleganza e tecnica. Da marzo di quest’anno, anche Ranieri e Chablis sono diventati rispettivamente Fixdesign Ranieri e Fixdesign Chablis. Il Centro Equestre Monferrato si avvale anche di altri utenti pubblicitari, come Umbria Equitazione, Italfiocchi, Lineaunika, De Niro Boot, Aquastar e Gilmar, che contribuiscono alla crescita tecnica di tutto il team. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i supporter che mi danno la possibilità di solcare i rettangoli internazionali più prestigiosi! • Come è nata invece l’affiliazione al corpo dei Carabinieri, che ti accompagna ormai da diversi anni? Indossare una divisa così importante è motivo di orgoglio. I responsabili dell’Arma dei carabinieri della sezione equitazione mi hanno “seguita” in gara per molto tempo e hanno analizzato il mio curriculum sportivo. Così, dopo avere fatto i test medici e attitudinali del caso e il corso di tre mesi a Velletri sono stata arruolata nel 2004 per la sezione equitazione di Tor di Quinto. • Come ci si sente a essere un binomio tutto italiano, portacolori della Nazione, affermato tra gli avversari di sempre in questa disciplina? Essere un binomio italiano è un orgoglio del Made in Italy, sotto un certo punto di “Ogni gara è un’esperienza per crescere: si apprende di più dalle sconfitte che dalle vittorie!” I N o s t r i A m i c i C a v a l l i 15 Valentina e Fixdesign Eremo del Castegno, impegnati nel CDI4* di Monaco (GER) 2012 16 I N o s t r i A m i c i C a v a l l i Gente di cavalli alla settimana come da prassi. Il tempo libero, sempre poco, lo trascorro con il mio fidanzato al cinema o a fare shopping. Gli shooting fotografici per i giornali di moda sono una variante divertente per me e i miei cavalli, una pausa dal lavoro in rettangolo! • Quali consigli daresti a tutti gli “horse addicted” perché si avvicino di più al dressage e quali iniziative di tale disciplina ti piacerebbe fossero avanzate per attirare maggiormente il pubblico di questo sport? Per chi è ancora lontano dal mondo del dressage ma vorrebbe conoscere meglio questa disciplina olimpica consiglio di seguire le gare high level, come i grand prix internazionali e le kur. Se poi potessi esprimere un desiderio, non nascondo che mi piacerebbe una presenza maggiore di pubblico durante le gare nazionali della disciplina. vista paragonabile alla Ferrari, alla moda e al vino! Eremo ha genealogia tedesca così come lo è la mia formazione, ma siamo entrambi italiani. Quello che ci contraddistingue è la creatività: io e Eremo stiamo provando a mettere il turbo per eccellere. • Puoi dirci quali sono stati gli highligth della tua carriera sino a ora, parlandoci anche dei risultati ottenuti a Londra, e che cosa ti aspetti per il futuro? Ogni gara è un’esperienza per apprendere e per crescere agonisticamente: si impara di più dalle sconfitte che dalle vittorie! Ho un palmares importante e ogni successo ha un significato particolare, dalla prima medaglia Europea in sella a Don Rico alla vittoria da Young Rider in Coppa del mondo nel 2006 a Francoforte in sella a Fixdesign Chablis, dall’oro Europeo Young Riders, sempre con Fixdesign Chablis, al recente bronzo iridato del 2012 in sella a Fixdesign Eremo del Castegno. Senza dimenticare i numerosi titoli nazionali ottenuti in questi anni… Londra 2012 è stata una tappa e non un punto di arrivo e l’obiettivo era di entrare in finale! Io e Fixdesign Eremo del Castegno l’abbiamo centrato. • Tra qualche giorno, quando questa intervista sarà in tutte le edicole, tu sarai impegnatissima in Svezia, a Göteborg, per la Finale di Coppa del Mondo di Dressage (24-28 aprile - ndr), dove per l’occasione presenterai una kur nuova di zecca. Con i nostri migliori in bocca al lupo, quali sono le tue previsioni? Senza dubbio avrai indovinato! La kur che io e Fixdesign Eremo del Castegno abbiamo presentato fino a ora è stata studiata e appositamente “confezionata” tempo fa. Nel frattempo il livello tecnico di Eremo è cresciuto quindi in vista della finale di Göteborg verrà presentato il nuovo grafico con musiche inedite. Abbiamo lavorato per diversi mesi per presentare la nuova kur in gran segreto. Nemmeno le mie fidate allieve hanno visto e sentito la novità che proporremo in Svezia. Per il resto crepi il lupo e, come si dice in questi casi, “crossed fingers”! Valentina e Fixdesign Eremo del Castegno formano un binomio tutto italiano, ormai affiatatissimo sia sui campi gara di tutto il mondo sia a casa! • Com’è la Valentina al di fuori del rettangolo? Che cosa fa quando il maneggio è chiuso? Qualche soffiata ci ha detto che ti piace posare per i fotografi: ti abbiamo vista anche su Vanity Fair! Il Centro Equestre del Monferrato non ha giorni di chiusura, le mie allieve risiedono anche fuori regione e do sempre la massima disponibilità per la loro attività sportiva. I cavalli hanno un giorno di riposo I N o s t r i A m i c i C a v a l l i 17