progettazione e costruzione della base empirica

Transcript

progettazione e costruzione della base empirica
PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELLA BASE
EMPIRICA
INSIEME DI OPERAZIONI VOLTE ALLA RILEVAZIONE DELLE
INFORMAZIONI INDIVIDUATE COME RILEVANTI IN SEDE DI
CONCETTUALIZZAZIONE DEL PROBLEMA RELATIVAMENTE
ALLE PROPRIETÀ DELL’UNITÀ DI ANALISI, IN FUNZIONE
DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI ESPLICITATI
RIGUARDANO
A) RELATIVAMENTE ALLE PROPRIETÀ DELL’OGGETTO DI
STUDIO:
- QUALI INFORMAZIONI RACCOGLIERE: PER CONTENUTO, PER
FORMA
- DA QUALE FONTE : DIRETTA / INDIRETTA
- MEDIANTE QUALI TECNICHE: QUANTITATIVE o
QUALITATIVE
- CON QUALI STRUMENTI: STANDARDIZZATI O NON
STANDARDIZZATI
B) RELATIVAMENTE ALL’UNITÀ DI ANALISI
- SU QUALI CASI, ESEMPLARI DELL’UNITÀ DI ANALISI
- CON QUALI STRATEGIE DI SELEZIONE
FONTI
DIRETTE = LINGUAGGIO E COMPORTAMENTO DI INDIVIDUI O
GRUPPI
INDIRETTE =
- BASI DI DATI ANAGRAFICHE, STATISTICHE, AMMINISTRATIVE
- BASI DI DATI RELATIVE A RICERCHE EMPIRICHE GIA’
REALIZZATE
- DOCUMENTI DI VARIO TIPO (SCRITTO, ORALE, VISIVO)
TECNICHE RELATIVE ALLE FONTI DIRETTE
- INTERVISTA = CON STRUMENTI A VARIO GRADO DI
STRUTTURAZIONE E STANDARDIZZAZIONE
- OSSERVAZIONE = CON PROCEDURE A VARIO GRADO DI
STRUTTURAZIONE
- ESPERIMENTO = CON PROCEDURE E STRUMENTI AD ALTO
GRADO DI STRUTTURAZIONE
L’INTERVISTA
PROCEDURA DI RILEVAZIONE DI INFORMAZIONI, BASATA
SULL’INTERROGAZIONE DA PARTE DI UN INTERVISTATORE,
CHE HA COME FONTE IL LINGUAGGIO DELL’ATTORE SOCIALE
TIPI DI INTERVISTA
a) STANDARDIZZATA = condotta mediante uno strumento di
rilevazione strutturato nella formulazione, nel numero e nella
disposizione di domande standardizzate, per lo più corredate anche
di modalità standardizzate di registrazione delle risposte =
questionario
b) STRUTTURATA = condotta mediante uno strumento di
rilevazione strutturato solo nella formulazione standardizzata di
domande, per le quali sono previste risposte libere/aperte
c) SEMISTRUTTURATA O GUIDATA o SEMIDIRETTIVA =
condotta mediante uno strumento di rilevazione consistente in una
griglia/traccia - più o meno articolata – di domande, di cui sono
predeterminati i contenuti, ma la cui formulazione è libera e lo
stesso ordine di sequenza può variare a seconda dei casi
c) NON STRUTTURATA o LIBERA = condotta senza uno schema
preordinato, in piena libertà da parte di un intervistatore che decide
le domande da fare – sia in termini di contenuto che di
formulazione - a seconda dello svolgimento dell’intervista
d) BIOGRAFICA = guidata da un intervistatore riguardo a un
segmento di esperienza (racconto di vita) ovvero all’intero percorso
di vita (storia di vita) di un attore sociale
INTERVISTA STANDARDIZZATA CON QUESTIONARIO
N.B. IL SUO USO È APPROPRIATO SOLO NELL’AMBITO DI
UNA STRATEGIA DI INDAGINE DI TIPO QUANTITATIVO=
inchiesta campionaria >> survey research
1. CONSENTE DI EFFETTUARE RILEVAZIONI SU NUMEROSI CASI,
RELATIVAMENTE A NUMEROSE PROPRIETÀ / CARATTERISTICHE /
ATTRIBUTI, CON RELATIVA ECONOMIA DI RISORSE
2.
COMPORTA
CHE
LO
STRUMENTO
UTILIZZATO,
IL
QUESTIONARIO – elenco preordinato di domande - SIA ELABORATO
AD
UN
ELEVATO
GRADO
DI
STRUTTURAZIONE
E
DI
STANDARDIZZAZIONE
IN
MODO
DA
GARANTIRE
LA
“UNIFORMITÁ” DELLE DOMANDE
- SU QUALI ARGOMENTI? Quelli individuati in sede di
concettualizzazione del problema e progettazione della base
empirica (riguardanti motivazioni, atteggiamenti,
comportamenti, caratteristiche socioanagrafiche di base)
- QUANTE DOMANDE? tutte quelle necessarie a soddisfare il
fabbisogno informativo dell’indagine, a fornire risposta agli
interrogativi che la hanno orientata
- DI QUALE TIPO?
Domanda (a risposta) chiusa = accompagnata da un elenco di
alternative di risposta pre-stabilite e considerate esaustive;
Domanda (a risposta) semi-chiusa = accompagnata da un
elenco di alternative di risposta pre-stabilite, non considerate
esaustive e integrate con l’alternativa altro/a/i/e;
Domanda (a risposta) aperta = non accompagnata da alcuna
possibilità di risposta pre-stabilita;
Domande a batteria = domande identiche nella formulazione e
nelle previste modalità di risposta – per quanto riferite a contenuti
diversi - presentate in un blocco unico (cfr. in particolare, tecniche
per la rilevazione/valutazione/misurazione scalare degli
atteggiamenti = scaling)
- SECONDO QUALE ORDINE? In genere:
temi introduttivi > tema centrale > temi conclusivi/indisponenti/
semplici: N.B = domande a imbuto; effetto contaminazione
conclusivamente
problema della forma grafica
Nella progettazione del questionario, pertanto, il ricercatore deve
affrontare i problemi relativi a
1.
Formulazione della domanda (wording = scelta dei termini e
della struttura sintattica)
2.
Scelta della forma della domanda e della risposta
3.
Posizione della domanda all’interno del questionario
(ordine/successione delle domande)
4.
Configurazione grafica dello “strumento”
N.B. ll vantaggio più rilevante riconosciuto dalla letteratura
metodologica all’intervista con questionario standardizzato è la
presunta comparabilità delle risposte = alla stessa domanda è
riferibile un medesimo contenuto di risposta = le risposte
ottenute riguardano informazioni riguardanti una medesima
proprietà/caratteristica, in funzione del modo in cui essa è stata
operativizzata. In effetti la comparabilità è un requisito
indispensabile per giungere all’organizzazione dei dati all’interno
di una matrice casi per variabili e per procedere alle successive
fasi di analisi statistica dei dati.
MA
DIVERSI APPROCCI ALLA STANDARDIZZAZIONE
1. Approccio comportamentista o meccanicista: si basa su
delle assunzioni che presuppongono un mondo esterno, dal
quale otteniamo informazioni. Un soggetto introduce lo
strumento di osservazione e si limita a registrare le risposte. Il
risultato è un sistema stimolo-risposta. Secondo questo
approccio, l’intervistatore deve seguire fedelmente il testo del
questionario, ponendo le domande così come si trovano
scritte, senza alcuna inflessione della voce. Tra una domanda
e l’altra non è permesso introdurre dei commenti di carattere
esplicativo o delle indicazioni di altro tipo. Viene negato il
carattere relazionale dell’intervista, la sua contestualizzazione
(posizione uniformista)
2. Approccio neo comprendente: si caratterizza per il totale
rifiuto della standardizzazione – e quindi dell’intervista tramite
questionario - prediligendo strumenti che assicurino ricchezza e
profondità dell’informazione, negando in tal modo ogni possibilità
di individuare uniformità e generalizzazioni. Questo approccio si
fonda sul presupposto che sia di fatto impossibile e
indesiderabile, considerata l’unicità e l’irripetibilità dei singoli
eventi, giungere ad una comparabilità fra le risposte attraverso il
ricorso all’intervista standardizzata, giudicata incapace di cogliere
i reali significati veicolati all’interno dei contesti specifici
d’indagine (posizione individualista)
3. Approccio critico relazionale: si tratta di un approccio alla
standardizzazione dell’intervista che fonda la comparabilità delle
risposte
sulla
congruenza
di
significati
piuttosto
che
sull’invarianza dello stimolo. Ben esemplifica questa posizione
P.F. Lazarsfeld che nel suo articolo The Art of Asking Why, nei
primi anni ’30, sosteneva la necessità di un uso più libero e
aperto del questionario da parte dell’intervistatore,in modo da
assicurare che le domande fossero identiche nel loro significato,
piuttosto che nelle parole.
N.B. Il passaggio da una standardizzazione puramente formale
ad una standardizzazione basata sulla massimizzazione della
congruenza dei significati rappresenta il solo modo per ottenere
delle informazioni effettivamente comparabili e organizzabili,
dopo opportuno trattamento, all’interno della matrice dei dati.
PROBLEMA
Il comportamento verbale dell’intervistato è una fonte affidabile
per indagare fenomeni/eventi/oggetti sociali?
Al riguardo è stata evidenziata la possibilità che nel fornire risposte
a domande di questionario operino i meccanismi di:
desiderabilità sociale = tendenza a fornire risposte che si
considerano socialmente condivise/accettate/approvate
acquiescenza = tendenza dell’intervistato a dare risposte che
esprimono accordo o a dare risposte affermative
response set = tendenza dell’intervistato a dare risposte uniformi,
meccanicamente (cfr., in particolare, domande a batteria)
effetto memoria = tendenza dell’intervistato a razionalizzare fatti
del passato o a riferirli in maniera incompleta (menzogna
inconscia), o a riferirli deliberatamente in maniera errata (es. band
wagon effect = salire sul carro del vincitore)
pressione a rispondere = tendenza dell’intervistato a fornire
comunque una risposta a domande che richiedono di esprimere
un’opinione, anche in mancanza di conoscenza dell’oggetto/tema su
cui gli viene chiesto di esprimere la propria opinione.
SUGGERIMENTI-GUIDA ALLA
FORMULAZIONE DELLE DOMANDE (phrasing- wording)
Anzitutto evitare
1. domande sottodeterminate = prive di elementi sufficienti
all’intervistato (per la comprensione della domanda o per
l’indicazione del suo stato sulla proprietà esaminata) e/o al
codificatore (per interpretare e codificare di conseguenza la
risposta dell’intervistato). E’ il caso più comune, in quanto vi
rientrano tutte le domande che risultano ambigue o per i
termini che adottano, o per la loro costruzione sintattica
2. domande sovradeterminate (leading question): il cui testo
è formulato in maniera tale da indirizzare, più o meno
velatamente, verso una o più alternative di risposta a scapito
di altre.
3. domande obstrusive: il contenuto della domanda può porre
in imbarazzo l’intervistato, o comunque può venir percepito
come una forma di intrusione nella sua sfera privata.
NEL COMPLESSO PORRE ATTENZIONE
AI SEGUENTI ASPETTI
1- Linguaggio: usare un linguaggio semplice, adeguato alle
caratteristiche del campione di intervistati
2- Lunghezza delle domande: preferire la concisione
3- Numero delle alternative di risposta: poco numerose
4- Espressioni in gergo: evitare perché indisponenti
5- Formulazioni ambigue: evitare perché – appunto sottodeterminate
6- Parole fortemente connotate in senso negativo: evitare
perché possono produrre reazioni emotive
7- Struttura sintattica: evitare che sia complessa: es. con
doppia negazione
8- Stimoli non univoci: evitare domande riferite a più oggetti
di valutazione
9- Capacità di discriminazione: evitare alternative troppo
attraenti
10- Tendenziosità: evitare domande che originino risposte
“pilotate” (perché- appunto – sovradeterminate)
11- Presunzione: evitare domande che diano per scontati
certi comportamenti
12- Focalizzazione temporale: specificare sempre il
riferimento temporale di una certa informazione
13- Concretezza-astrazione: evitare domande riferite a
situazioni o concetti astratti(idem per le risposte!!)
14 – Fattualità-disponibilità: preferire la rilevazione di
comportamenti a quella di atteggiamenti
MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO
A) PERSONALE = con intervistatore
- intervista faccia a faccia diretta
- intervista faccia a faccia indiretta
- intervista telefonica (classica; Cati = Computer assisted
telephone interviewing)
- intervista “faccia a faccia” personale assistita al computer (Capi =
computer assisted personal interviewing)
B) NON PERSONALE = senza intervistatore
- indagine postale (mail survey)
- intervista telematica
cui si associano
SE PERSONALE: diretta, indiretta, telefonica
Per tutte le modalità di somministrazione necessità di rigoroso
addestramento degli intervistatori: istruzioni/note anche relative
alla gestione della dinamica di intervista. N.B. Ciascuna modalità
ogni modalità di somministrazione ha propri, specifici limiti e propri,
specifici vantaggi, e comunque richiede la messa a punto di un
complessivo sistema di rilevazione ad hoc
SE NON PERSONALE: postale
necessità di messa a punto di uno specifico disegno di ricerca
relativamente a : a) tema di indagine e popolazione; b) tipo di
questionario, quanto a lunghezza, grado di strutturazione,
formulazione linguistica, contenuti; c) modalità di esecuzione/invio;
d) procedure di ottimizzazione
N.B. Le precedenti osservazioni valgono, in larga misura, in tutti i
casi in cui sia prevista l’autocompilazione del questionario