OPLONTIS ERCOLANO IL MIGLIO D`ORO E VILLA CAMPOLIETO

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OPLONTIS ERCOLANO IL MIGLIO D`ORO E VILLA CAMPOLIETO
da Sabato 28 a Domenica 29 giugno 2013
ALL’OMBRA DEL VULCANO
OPLONTIS ERCOLANO
IL MIGLIO D’ORO E VILLA CAMPOLIETO
ESCURSIONE SUL VESUVIO
(durata 2 giorni – 1 notte)
A un anno di distanza dal nostro viaggio dedicato ai Campi Flegrei, Cuma e Pompei, il Vesuvio e le
incredibili testimonianze archeologiche che ci ha lasciato la sua furia distruttiva sono ancora i protagonisti di
un nuovo breve viaggio: i resti straordinari dell’antica Ercolano, annientata dall’eruzione assassina del
vulcano, così come la villa di Poppea a Oplontis, i fasti della nobiltà borbonica e delle sue belle ville
marittime costruite lungo il Miglio d’Oro, e una passeggiata lungo il cratere ci consentiranno di approfondire
ancora di più le caratteristiche storico-artistiche e naturali di questa ricchissima area geografica .
« Miglio d'oro, Miglio d'oro
Cca se 'ncanta tutt'à ggente
Tiene ll'oro overamente
Tiene ll'oro attuorno a tte! »
Sabato 28 giugno
LA VILLA DI OPLONTIS L’AREA ACHEOLOGICA DI ERCOLANO
Partenza del pullman alle ore 7.00 in piazzale dei Partigiani, davanti alla Stazione Ferroviaria di
Roma/Ostiense.
La giornata avrà inizio con la visita della straordinaria villa romana di Oplontis:
Gli scavi di Oplontis
si trovano al centro
della moderna città di
Torre Annunziata. Il
nome
Oplontis
è
attestato unicamente
nella
Tabula
Peutingeriana, copia
medioevale
di
un'antica
mappa
relativa alle strade
esistenti
in
Italia
all'epoca dell'Impero
Romano. In questa carta il toponimo Oplontis indica alcune strutture posizionate tra Pompei ed Ercolano.
Pertanto è stata attribuita ad Oplontis una serie di rinvenimenti archeologici, che in realtà sono relativi ad
una zona suburbana di Pompei: una villa residenziale, la villa di "Poppea"; una villa rustica attribuita a L.
Crassius Tertius, nella quale, accanto a numerosi corpi di vittime dell'eruzione, è stata rinvenuta una
notevole quantità di monete in oro e argento, assieme a numerosi pezzi di
finissima oreficeria. Il monumento principale, unico attualmente visitabile, è la
villa di Poppea inserita tra i beni che l'UNESCO ha definito "Patrimonio
dell'Umanità": grandiosa costruzione residenziale affrescata della metà del I
secolo a.C., ampliata in età imperiale, in corso di restauro al momento
dell'eruzione. È attribuita a Poppaea Sabina, seconda moglie dell'imperatore
Nerone, ma in ogni caso rientrante nel patrimonio della famiglia imperiale.
Pranzo libero nella zona di Ercolano e successiva visita dell’area archeologica.
L'antica città di Herculaneum, già gravemente
danneggiata dal terremoto del 62, venne
completamente distrutta dalla famosa eruzione
del Vesuvio nell’anno 79, che la coprì con una
straordinaria massa di fango, cenere ed altri
materiali eruttivi trascinati dall'acqua piovana
che si solidificò in uno strato estremamente
compatto di 15-20 metri di spessore. Queste
particolari circostanze che hanno portato al
seppellimento dell’intera città di Ercolano, se da
un lato ne hanno reso e ne rendono tuttora
assai arduo lo scavo, dall'altro hanno permesso
l’incredibile
conservazione
di
materiali
altamente deperibili, come i papiri e gli stessi
alimenti, sigillati nel fango secco. Questa
sigillatura ha anche protetto materiali come il
legno strutturale, che invece in presenza di ristagno d'acqua è completamente deperibile.
I resti di Ercolano, assai più di Pompei, comunicano al visitatore la netta sensazione dell’immane tragedia
che ricadde su tutta la costa partenopea circa duemila anni fa, interrompendo improvvisamente e per
sempre la vita di quella che doveva essere una tranquilla e armoniosa cittadina costruita ai bordi del mare.
Cena e pernottamento a Ercolano.
Domenica 29 giugno
VILLA CAMPOLIETO E IL MIGLIO D’ORO
ESCURSIONE SUL VESUVIO
Dopo la prima colazione visita della
vicina Villa Campolieto.
Tra le antiche città di Pompei e di
Ercolano nel tratto di strada noto come
Miglio d’Oro si affaccia sul mare la
splendida Villa Campolieto. Il capolavoro
di epoca borbonica, voluto dal duca di
Casacalenda, presenta una particolare
planimetria quadrangolare con una
galleria centrale a croce greca che divide i
quattro corpi della struttura. L’ampio
porticato ellittico con archi a tutto sesto
porta la firma del Vanvitelli al quale fu
affidata la direzione dei lavori in corso
d’opera. Il Vanvitelli non stravolse il
progetto iniziale di Mario Goffedro, ma gli
offrì la sua inconfondibile impronta. La facciata anteriore, a bugnato liscio, presenta due ordini di finestre. Di
grande pregio le decorazioni interne con opere Jacopo Cestaro, Fedele Fischetti, Gaetano Magrì. La villa nel
secondo dopo guerra è stata affidata all'Ente per le Ville Vesuviane, che la fece ristrutturare. Oggi ospita lo
Stoà (= Istituto di Studi per la Direzione e Gestione di Impresa), e importanti eventi culturali.
Che cosa è il Miglio d’Oro ?
Il Miglio d'Oro è un tratto della SS18 Tirrena Inferiore (un tempo strada regia delle Calabrie) che va dagli
scavi archeologici di Ercolano a Palazzo Vallelonga a Torre del Greco, anche se per estensione ci si riferisce
al tratto della stessa strada che attraversa i quartieri napoletani di San Giovanni a Teduccio e Barra,
proseguendo poi per i comuni di San Giorgio a Cremano, Portici ed Ercolano, fino a Torre del Greco; è
definito «d'oro» per la ricchezza storica e paesaggistica e la presenza di splendide ville vesuviane del
Settecento.
Carlo di Borbone, salito sul trono del Regno di Napoli nel 1735, nei primi anni del suo regno, visitando la villa
che il duca d'Elboeuf si era fatta costruire sulla riviera vesuviana, rimase così incantato dalla bellezza del
paesaggio e dalla mitezza del clima che decise di trasferirvisi con la consorte Maria Amalia di Sassonia, e
nel 1738 commissionò ad Antonio Canevari la costruzione della Reggia di Portici.
Nello stesso anno re Carlo patrocinò la prima campagna regolare di scavi per riportare alla luce i resti
dell'antica città di Ercolano.
La rigogliosa selva digradante verso il mare, il panorama che spaziava su tutto il Golfo di Napoli con vista su
Capri, Ischia e Procida, il prestigio della presenza della dimora reale, il fascino delle vestigia dell'antichità,
fecero sì che l'intera corte napoletana e molti altri nobili decisero di trasferirsi lungo il Miglio d'Oro, facendosi
costruire ville e giardini rococò e neoclassici da architetti del calibro di Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga,
Ferdinando Sanfelice, Domenico Antonio Vaccaro, Mario Gioffredo.
Nel pomeriggio trasferimento in pullman ed escursione sul cratere del Vesuvio:
il Vesuvio è probabilmente il più famoso vulcano al mondo per diversi motivi: per la vicinanza alla costa e la
semplice accessibilità, per la spettacolare attività, il cui ultimo ciclo semi-persistente è durato oltre tre secoli,
ed infine a causa della storia eruttiva largamente documentata.
Attraverso eruzioni esplosive di immane violenza ed eventi effusivi con emissioni di spettacolari colonne di
gas, fontane e fiumi di lava, il Vesuvio ha determinato il destino e lo sviluppo delle popolazioni che da secoli
si sono insediate alle sue falde. Ancora oggi la sua imponente e possente sagoma domina il golfo di Napoli,
interessando un'area estesa circa 200 kmq in cui risiedono oltre 800.000 abitanti.
Esistono di certo delle motivazioni
comuni che hanno spinto viaggiatori di
tutte le epoche a raggiungere il
Vesuvio: la vista straordinaria sul golfo
di Napoli, la vicinanza con i siti
archeologici, con Sorrento o con la
stessa Napoli, la spettacolare attività
eruttiva. Tuttavia, coloro che per primi
hanno 'scoperto' il valore culturale e
l'enorme portata evocativa del Vesuvio,
in concomitanza con il rinvenimento
clamoroso dei siti archeologici di
Pompei ed Ercolano, hanno tratto da
questa esperienza più di un motivo di
riflessione e confronto culturale.
I grandi scavi archeologici cominciarono sotto il regno di Carlo di Borbone nel 1748 e portarono alla luce a
Pompei interi edifici pubblici e importanti case private. Durante questo periodo le escursioni al Vesuvio
assunsero una valenza culturale rilevante, poiché abbinare la visita dell'antica città con il vulcano che l'aveva
distrutta significava ricreare, nell'immaginazione, una civiltà classica intesa anche come origine della nostra
cultura occidentale ed europea.
E così farà anche Flumen.
Come si svolge l’escursione sul Vesuvio ?
La nostra escursione sarà condotta dalle guide attualmente in servizio presso il Presidio Regionale
Permanente Vulcano Vesuvio, che hanno il compito di perseguire la salvaguardia e l'incolumità degli
escursionisti in visita al cratere del Vesuvio. Tale compito è affidato esclusivamente a professionisti iscritti al
Collegio Regionale Guide Alpine Vulcanologiche ed in pieno possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legge.
Per l’escursione, che avrà la durata di circa 1 ora e 30 / 2 ore, di difficoltà bassa, sono consigliate scarpe da
ginnastica o pedule da escursionismo, possibilmente un binocolo, cappello e occhiali da sole.
Lasciata la strada carrozzabile al parcheggio di quota mt 1000, si sale a piedi per un agevole stradello che in
una ventina di minuti porta a circa mt 1200 di quota. Qui, dopo aver ammirato durante la salita il suggestivo
panorama del vecchio cratere del Somma, la colata lavica del 1944, la neoformazione del Colle Umberto ed
ovviamente la città di Napoli, inizia la veduta sull'interno del cratere, con la vigilanza delle guide
vulcanologiche. Giunti al primo "terrazzo" sul cratere, si scorge la parte più alta del vulcano, da dove si gode
per 360° l'intero complesso vulcanico del Somma/Vesuvio e la Piana Campana fino all'Appennino molisanoabbruzzese per quanto riguarda i versanti nord ed est; mentre a sud ed ovest si spazia dalle isole di Ischia e
Capri, fino alla veduta d'insieme degli scavi di Ercolano e Pompei.
L’escursione sul vulcano potrebbe subire modifiche in base alla situazione climatica.
Rientro a Roma previsto per le ore 21.30 circa.
il programma, nel corso di svolgimento, potrebbe subire per motivi organizzativi
modifiche nella sequenza delle visite ma non nei suoi contenuti
All’ombra del vulcano: Oplontis, Ercolano, Miglio d’Oro, Vesuvio, 28-29 giugno 2014
Programmazione e Conduzione / Associazione Culturale Flumen, Piazza Pompei 14 – Roma
Organizzazione tecnica / tour operator “The Partner”, via G.Sommeiller 13 – Roma
SCHEDA TECNICA
VIAGGIO CONDOTTO DA …
Dr. Barbara Di Lorenzo
Dr. Gabriele Rossoni
LA QUOTA PREVEDE
 Pernottamento in hotel categoria 4****S
abbiamo scelto:
MIGLIO D’ORO PARK HOTEL
Corso Resina 296, Ercolano – NA
Tel. 081.7399999
www.migliodoroparkhotel.it
 Trattamento di mezza pensione (la cena del giorno 28/06 e la prima colazione del giorno 29/06)
 Trasferimenti con pullman privato
 La visita a Villa Campolieto (con guida interna)
 L’escursione sul Vesuvio con guide alpine vulcanologiche autorizzate
 Assicurazione Viaggio
 Sistema di amplificazione whisper/vox
 Assistenza tecnica e culturale durante il viaggio di
Barbara Di Lorenzo e Gabriele Rossoni, archeologi
LA QUOTA NON PREVEDE
 i pranzi
 le bevande della cena
 tutti gli ingressi alle aree archeologiche e musei in programma
 tutti gli extra a carattere personale
 eventuali mance
 tutto quanto non riportato alla voce “La quota prevede”
QUOTE DI PARTECIPAZIONE A PERSONA
 EU 325,00 con un gruppo di minimo 15 partecipanti
 EU 310,00 con un gruppo fino a 25 partecipanti
 EU 290,00 con un gruppo di oltre 25 partecipanti
 EU
25,00 supplemento camera singola
 EU
15,00 quota di iscrizione annuale a Flumen (se prevista)
ISCRIZIONE AL VIAGGIO E MODALITÀ DI PAGAMENTO
 Per motivi legati alla rapida conferma dei servizi, l’iscrizione al viaggio deve pervenire in Sede
quanto prima, possibilmente non oltre il 15 giugno ai seguenti numeri:
06.45504424 / 347.0509591 oppure scrivendo a [email protected] ;
 Le modalità e i termini del pagamento verranno diramate tramite circolare direttamente a tutti gli
iscritti.