cineteatro del borgo

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cineteatro del borgo
La proiezione
avverrà presso il
CINETEATRO
DEL
BORGO
Dopo la proiezione
in Via Borgo Palazzo, 51
ci sarà un momento di
- Galleria S. Anna -
RACCONTO E CONFRONTO
Bergamo
col regista stesso
Dagmawi Yimer
e con Mohamed Ba:
uno dei “protagonisti”
Va’ pensiero racconta il difficile tentativo di tornare a una vita normale da
parte di migranti sopravvissuti a gravi episodi di violenza: Mohammed
Ba, accoltellato - il 31 maggio 2009 nel centro di Milano da uno sconosciuto, e Mor Sougou e Cheike Mbengue, gravemente feriti a Firenze il 13
dicembre 2011 in pieno giorno, in occasione dell’eccidio di Piazza Dalmazia. Un racconto sulle emozioni, le
paure e i tentativi di rinascita, di chi
da un giorno all’altro scopre di essere
vittima di un odio omicida soltanto
per il colore della pelle.
Il regista Dagmawi Yimer, rifugiato
dall’Etiopia, racconta la violenza dal
punto di vista di chi l’ha subita. Per
fare uscire i migranti dall’anonimato
e aiutare l’opinione pubblica a riscoprire l’uomo dietro la vittima.
Sono Dagmawi
Yimer, sbarcato
in Italia il 30 luglio 2006, dove
ho ottenuto lo
status di
‘protezione
umanitaria’. Nel 2007 ho frequentato un corso di video-partecipato
diretto da Andrea Segre, concluso
con la realizzazione del documentario Il deserto e il mare (2007).
Prima di Va’ pensiero, nel 2008 ho
firmato con Andrea Segre e Riccardo Biadene il film documentario Come un uomo sulla terra.
Ho realizzato cortometraggi
(Sagome, Lo scarabocchio, L’albero,
Equilibrio) per il Progetto Archivio
delle memorie migranti, promosso
dall’associazione Asinitas.
Sono Mohamed Ba, nasco
in Senegal,
vivo e lavoro
in Italia da
oramai quindici anni. Mi sento portatore di valori, culture e tradizioni differenti
da quelli italiani e cerco di costruire
un ponte che colleghi il meglio di
quello che determina il mio essere
africano prima, senegal-iano poi
col meglio che il territorio che mi
ospita, offre. Cerco, attraverso il
mio lavoro di formatore, educatore
e attore teatrale di dare il mio contributo per una rifondazione della
nostra forma mentis, mettendo
l'uomo al centro.