Scuola dell`Infanzia “Monumento ai Caduti

Transcript

Scuola dell`Infanzia “Monumento ai Caduti
Scuola dell’Infanzia “Monumento ai Caduti”
23900 Germanedo di Lecco
Via Asilo Monumento, 7
C.F. 83004150138
P. I. 00709330138
________________________________________
PROGETTAZIONE CURRICOLARE SCUOLA DELL’INFANZIA
INTRODUZIONE
La determinazione delle finalità della Scuola dell’Infanzia deriva dalla visione del bambino come soggetto attivo, impegnato in
un continuo processo di interazione con i pari, con gli adulti, l’ambiente e la cultura.
In questo contesto la Scuola dell’Infanzia deve consentire ai bambini che la frequentano di raggiungere avvertibili traguardi di
sviluppo in ordine all’identità, all’autonomia, alle competenze e alla cittadinanza.
Un importante obiettivo che la nostra scuola di ispirazione cristiana persegue è quello di accrescere la dimensione religiosa che
è presente in ciascun bambino e che suscita in lui quella domanda di senso e di significato alla quale l’adulto deve poter fornire
delle piste di ricerca, motivate da atteggiamenti credibili.
Crediamo inoltre che l’aspetto emotivo ed affettivo di ciascun bambino sia di fondamentale importanza per una crescita
armonica e globale; ecco perché viene inserito a pieno titolo nella progettazione curricolare della nostra scuola il Progetto di
educazione emotivo-affettiva, che si pone la finalità di contribuire ed aumentare il sentimento di autostima nel bambino, le sue
competenze in termini di intelligenza emotiva e di competenza relazionale, prendere coscienza del valore che porta dentro di sé
e quindi di autotutelarsi.
FINALITA’
MATURAZIONE DELL’IDENTITA’
Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale
allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche
sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio,
appartenente a una comunità.
CONQUISTA DELL’AUTONOMIA
Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle
attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare
piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e
comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le
proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
SVILUPPO DELLA COMPETENZA
Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al
confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti
significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
Sviluppare il senso alla cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole
condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista
all’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente
orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.
CRITERI PSICO-PEDAGOGICI E LINEE DI SVILUPPO
Nella scuola il bambino si stacca dalla famiglia ed entra a far parte di una piccola società di pari: senza genitori può confrontarsi
con le proprie capacità e, di conseguenza, crescere. Misurandosi con se stesso tramite la relazione con l’altro, egli va
costruendosi una propria ed unica identità.
1
IL BAMBINO COME PERSONA
Ci proponiamo di favorire nel bambino la crescita armonica di tutti i suoi aspetti (relazionale, cognitivo, affettivo, psicomotorio,
sociale e religioso) e di favorire lo sviluppo delle potenzialità che porta in sé.
Condizione indispensabile affinché ciò avvenga è che il bambino sperimenti e percepisca di essere accolto e amato. Questa
esperienza, che costituisce il tessuto emotivo-affettivo del vissuto familiare, va ricreata e reinventata giorno per giorno, e con
caratteristiche proprie all’interno dell’ambiente scolastico, tramite la relazione con l’insegnante, l’ambiente e la metodologia
pedagogico-didattica.
La dimensione primaria e privilegiata per creare la relazione è l’ascolto del bambino e la comprensione dei messaggi che egli
invia, verbali e non verbali.
Le dimensioni di sviluppo costituiscono comunque un fattore aperto che si modifica continuamente per effetto della ricerca
scientifica e per il contatto continuo con persone originali e irripetibili e non classificabili preventivamente quali sono i bambini.
UNITA’ DI LAVORO DELLE MAESTRE: RESPONSABILITA’ CONDIVISA
Il corpo docenti è composto dalla coordinatrice e dalle insegnanti.
Nella nostra scuola la coordinatrice ha il compito di supportare e coordinare il lavoro educativo delle insegnanti e di gestire il
rapporto con le famiglie, oltre che organizzare e rispondere dell’andamento generale della scuola.
Le insegnanti collegialmente hanno il compito di studiare, progettare, strutturare percorsi didattici finalizzati che costituiranno la
Programmazione Annuale e di curare la relazione con ogni bambino e, in particolare, con il gruppo classe di cui ciascuna è
titolare, nonché creare un rapporto significativo con i genitori dei bambini iscritti.
La collaborazione tra le insegnanti è la condizione irrinunciabile affinché il percorso scolastico diventi significativo per il
bambino e la sua famiglia. La collegialità permette infatti di elaborare progetti a breve e lungo termine, di valutare la
metodologia e le proposte didattiche, di comprendere meglio le esigenze del gruppo e i bisogni del bambino, di gestire insieme i
rapporti con le famiglie.
Tramite tutto questo si attua la corresponsabilità delle insegnanti sulla classe e sul singolo alunno.
PARTECIPAZIONE DEI GENITORI: CENTRALITA’ DELLA FAMIGLIA
All’ingresso della Scuola dell’Infanzia ogni bambino possiede già un bagaglio esperienziale che ha maturato principalmente
nell’ambito famigliare. Avere a che fare con un bambino rimanda dunque indiscutibilmente alla sua famiglia.
Crediamo in una scuola che collabori strettamente con la famiglia nell’educazione del bambino; in una scuola che non si
sostituisca ai ruoli parentali né rimanga una semplice assistenza, ma che svolga una funzione attiva.
La partecipazione della famiglia alla vita scolastica è centrale e indispensabile e si attua:
•
nei colloqui personali con le insegnanti
•
nelle assemblee di classe
•
nei momenti di convivenza, quali ad esempio le feste.
L’obiettivo di questi ultimi è quello di favorire i rapporti tra le principali agenzie educative coinvolte nell’educazione del
bambino (scuola e famiglia) e di creare una collaborazione operativa che il bambino, durante questi momenti, può sperimentare
e di cui può godere.
La rappresentanza dei genitori ha un ruolo fondamentale all’interno della Commissione Didattica, in quanto dà voce a dubbi,
problemi e proposte dei genitori, oltre a diventare operativa nell’organizzazione di micro-progetti inseriti nella Programmazione
Annuale.
CONCRETIZZAZIONE OPERATIVA DI QUESTI PUNTI
L’esigenza di rendere operativi i criteri psico-pedagogici e le linee di sviluppo ci indirizza a :
•
elaborare un metodo
•
strutturare lo spazio e il tempo scolastico
•
stendere una Programmazione Educativo-didattica
conformi alle finalità prima esposte.
ELEMENTI DI METODO
Il gioco
Libero o guidato è l’espressione creativa più immediata del bambino. Esso gli consente di “dirsi”, di comunicare con l’altro, di
apprendere, di crescere.
La relazione
Nella scuola tutto deve concorrere a costruire una relazione positiva e significativa, che dia valore all’esperienza del bambino e
che risulti gratificante per tutti coloro che vi partecipano.
I poli di questo rapporto unico e speciale sono:
•
il bambino e la sua insegnante
•
i bambini tra di loro
•
l’insegnante e il gruppo
•
i genitori e le insegnanti
2
MODELLO ORGANIZZATIVO
La strutturazione degli spazi e dei tempi scolastici è pensata in funzione del bambino e dei suoi bisogni; lo spazio vuole essere
accogliente, caldo, curato, orientato al gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative della scuola. È uno spazio che
parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità. La scelta di
arredamenti e oggetti vari è finalizzata a creare una funzionale e invitante disposizione ad abitare lo spazio pensato per il
bambino.
Organizzazione degli spazi
Tutti gli spazi della scuola sono importanti e vanno esplorati e vissuti in comunità e pienezza . La nostra scuola che ha due
sezioni offre:
•
lo spazio interno che risponde in modo adeguato alle esigenze educative ed organizzative
•
il salone con l’angolo della casa, dei travestimenti per favorire il gioco simbolico, dove il bambino interpreta ruoli
precisi rivivendo le situazioni familiari ed esprimendo sentimenti ed emozioni, l’angolo del tappeto dove il bambino incontra
l’educatrice ed i suoi compagni per condividere, confrontarsi e pregare insieme ai suoi compagni e iniziare bene la sua nuova
giornata, l’angolo del gioco a terra con le costruzioni con la possibilità di progettare, costruire da solo o in compagnia.
•
Lo spazio sezioni con l’amgolo della lettura per sfogliare e leggere insieme i libri a disposizione, per arricchire questo
spazio, durante l’anno utilizziamo i libri della biblioteca cittadina, l’angolo della casetta, l’angolo della manipolazione e grafico
pittorico che offre la possibilità di sperimentare nuovi materiali.
•
L’ampia sala da pranzo dotata di sedie e tavolini, a cui i bambini possono accedere liberamente.
La segreteria in cui trova posto il computer e la fotocopiatrice, viene utilizzata dai bambini durante i progetti di multimedialità,
ed è abbellita dai disegni dei bambini stessi.
Lo spazio esterno è molto ampio e suddiviso in due zone:
•
cortile in ghiaia con giochi
•
zona verde e ombreggiata con prato sintetico
IL TEMPO COME RISORSA
Il tempo del bambino a scuola è scandito da gesti che hanno una successione regolare e logica nella giornata e nella settimana. Il
ripetere situazioni e attività aiuta ad avere punti stabili e crea sicurezza rispetto alle persone e all’ambiente.E’ questa “abitudine”
che permetterà poi al bambino di partire da un “ sicuro “ e “ conosciuto “ per muoversi e scoprire nuove cose.
Giornata educativa: Orari
Ore 8:15 – 9:30
Ore 16.00- 16.15
entrata
uscita
Servizi, benedizione del cibo
Ore 11:45 – 12:30
Ore 12:30 -13:30
Ore 13:30 -14:00
Ore 14:00 – 15:30
Ore 15:30 – 15:45
Ore 15:45 – 16:15
Pranzo insieme
Gioco libero in salone o all’aperto
Rilassamento con fiabe e musica. Per i bambini di tre anni viene proposto il momento
del sonno nella loro aula sui propri lettini
Ripresa delle attività del mattino e giochi negli angoli
Riordino, giochi e canti in cerchio
Consegna dei bambini ai genitori.
CONTINUITA’ VERTICALE E TRASVERSALE CON LE ALTRE AGENZIE EDUCATIVE
La continuità verticale con la realtà dell’asilo nido e della scuola primaria avviene attraverso un percorso programmato detto
raccordo.
I bambini frequentanti l’asilo nido nel mese di maggio vivono all’interno della scuola dell’infanzia tre mattinate consecutive in
cui vengono strutturate attività di accoglienza, conoscenza e gioco. Segue un colloquio tra l’educatrice di riferimento del
bambino e la coordinatrice della scuola dell’infanzia.
Il raccordo verticale con la scuola primaria avviene in tre momenti distinti: un incontro tra i bambini grandi e i bambini della
scuola primaria e le loro future insegnanti, un momento ludico o manipolativo programmato insieme e un colloquio tra
insegnanti dei due ordini scolastici a ottobre.
La continuità trasversale si attua principalmente con le famiglie dei bambini attraverso i colloqui con l’insegnante e la relazione
che quotidianamente si costruisce insieme nel rispetto dei ruoli e nella fiducia e collaborazione reciproche. Esiste una continuità
trasversale anche attraverso i costanti rapporti con le scuole materne limitrofe e con le agenzie educative presenti sul territorio
quali: la parrocchia, l’oratorio, le comunità sociali, le cooperative sociali, il CSE.
3
INSERIMENTO DI BAMBINI IN DIFFICOLTA’
La nostra scuola materna accoglie tutti i bambini, in particolare quelli in difficoltà. I bambini con problemi o disagi segnalati da
specialisti sono seguiti dall’insegnante di sostegno, che elabora progetti sul bambino in collaborazione con le altre insegnanti.
Vi è una particolare attenzione per l’integrazione dei bambini provenienti da altri paesi.
CRITERI DI VALUTAZIONE E CORRETTIVI
Il criterio valutativo primario è essenzialmente il confronto tra le insegnanti all’interno dell’esperienza collegiale. L’equipe
delle insegnanti con la coordinatrice valutano periodicamente il percorso educativo svolto nelle diverse unità didattiche
attraverso griglie di osservazione inerenti gli obiettivi raggiunti dal gruppo e da ciascun bambino.
Valutano inoltre i tempi, gli spazi e le modalità relative alle proposte didattiche per modificare e migliorare le attività stesse.
Le osservazioni-valutazioni periodiche riguardanti i bambini vengono sintetizzate e trascritte nel Portfolio delle competenze, il
quale contiene il percorso triennale del bambino, strutturato in tre parti: quella che coinvolge principalmente il bambino, che ha
la possibilità di descriversi e inserire disegni o elaborati propri, quella che compete all’insegnante tutor e riguarda la valutazione
e quella che coinvolge la famiglia, che racconta l’esperienza del bambino e il percorso fatto.
Questa modalità valutativa è integrata e completata dal dialogo e dal confronto con i genitori degli alunni.
FILO CONDUTTORE E SFONDO INTEGRATORE
PREMESSA
Valutando attentamente il percorso in atto che compiono tutte le componenti della nostra scuola, e cioè i bambini, le famiglie e
le insegnanti, è emersa l’importanza e la priorità della relazione che lega i soggetti dell’educare.
La scelta didattica del tema annuale si è dunque orientata su una possibile pista che crea e valorizza l’interazione tra adulto e
bambino: l’utilizzo di un filo conduttore (per esempio un personaggio fantastico o un elemento naturale…) che accompagna il
bambino nella scoperta e nella sperimentazione di molteplici attività con modalità proprie.
Il racconto di una fiaba o la narrazione di una storia, che si snoda lungo tutto l’anno scolastico o abbraccia un periodo più o
meno lungo, rappresenta invece lo sfondo integratore dentro il quale vengono attuate le proposte didattiche offerte al bambino.
Bruno Bettelheim ne “Il mondo incantato” dice:
“…la fiaba arricchisce la vita del bambino:
ne stimola l’immaginazione, lo aiuta a sviluppare il suo intelletto
e a chiarire le sue emozioni, armonizzandosi con le sue ansie e aspirazioni.
Lo induce a riconoscere le difficoltà
e a suggerire le soluzioni ai problemi che lo turbano.
Il messaggio che le fiabe comunicano al bambino
è che una lotta contro le gravi difficoltà della vita è inevitabile
e che soltanto chi non si ritrae intimorito
ma affronta risolutamente le avversità
può superare gli ostacoli e alla fine uscire vittorioso”.
I CAMPI DI ESPERIENZA
Ogni proposta didattica è finalizzata al raggiungimento di quelle mete educative proprie della Scuola dell’Infanzia; le insegnanti
dunque, accolgono, valorizzano e favoriscono le curiosità dei bambini, le loro esplorazioni e proposte, permettendo loro di
approfondire e sistematizzare apprendimenti e processi di simbolizzazione.
I campi di esperienza sono le aree di apprendimento all’interno delle quali il bambino sperimenta, si mette in gioco e tenta di
raggiungere dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, in maniera armonica e globale.
Il sé e l’altro
I bambini formulano le grandi domande esistenziali, si interrogano su Dio e si confrontano con l’esperienza religiosa, riflettono
sul senso e sul valore morale delle loro azioni, prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità e apprendono le
prime regole necessarie alla vita sociale. In questi anni si definisce e si articola l’identità di ciascun bambino come
consapevolezza del proprio corpo, personalità e socialità.
I traguardi per lo sviluppo della competenza sono:
•
Sviluppare il senso dell’identità personale
•
Essere consapevole dei propri sentimenti, controllarli ed esprimerli in modo adeguato
•
Essere cosciente della propria storia personale e familiare, sviluppare un senso di appartenenza alla propria famiglia e
comunità
•
Porre domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, raggiungendo una
prima consapevolezza sui propri e altrui diritti/doveri.
•
Riflettere, confrontarsi con adulti e bambini, accettare diversi punti di vista
•
Avere consapevolezza e rispetto delle differenze
4
•
•
•
Giocare e lavorare in modo costruttivo e creativo con gli altri.
Comprendere chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti.
Seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.
Il corpo in movimento
La Scuola dell’Infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere, capire e interpretare i messaggi
provenienti dal corpo proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare attraverso di esso per
giungere ad affinare le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di
comunicare con fantasia e creatività.
I giochi e le attività di movimento consolidano la sicurezza di sé e permettono al bambino di sperimentare le potenzialità e i
limiti della propria fisicità, i rischi dei movimenti incontrollati e violenti, le diverse sensazioni date dai momenti di rilassamento
e di tensione, il piacere di coordinare le attività con quelle degli altri in modo armonico.
PROGRAMMAZIONE
I traguardi per lo sviluppo della competenza sono:
•
raggiungere una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi
•
conoscere il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo.
•
provare piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi
in altri giochi individuali e di gruppo.
•
controllare la forza del corpo, valutare il rischio, coordinarsi con gli altri.
•
esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.
•
conoscere le diverse parti del corpo e rappresentarlo in stasi e in movimento.
Linguaggi, creatività, espressione
Il bambino è portato ad esprimere con immaginazione e creatività le proprie emozioni e pensieri: l’arte orienta questa
propensione, educa al sentire estetico e al senso del bello.
Egli si esprime in linguaggi differenti: con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la
trasformazione dei materiali più diversi, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media…
La musica è un linguaggio universale, carico di emozioni e ricco di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio
sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare suoni
all’interno di contesti di apprendimento significativi. Si confronta inoltre con i nuovi linguaggi della comunicazione, come
spettatore e come attore.
I traguardi per lo sviluppo della competenza sono:
•
Seguire con attenzione e piacere spettacoli di vario tipo
•
Sviluppare interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.
•
Comunicare ed esprimere emozioni attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative.
•
Esplorare materiali vari e li utilizza con creatività
•
Formulare progetti, da solo o in gruppo e scegliere con cura materiali e strumenti per realizzarli.
•
Dimostrare precisione, rimanere concentrato, appassionarsi e portare a termine il proprio lavoro.
•
Ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato
•
Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
•
Sperimentare e combinare elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.
•
Esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie per comunicare ed esprimersi attraverso di esse.
I discorsi e le parole
I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, conversare e a dialogare e si
avvicinano alla lingua scritta. La scuola dell’infanzia ha il compito di promuovere la padronanza della lingua italiana e aiuta il
bambino a utilizzarla in tutte le sue funzioni, attraverso l’ascolto, il dialogo, la lettura di libri illustrati e l’analisi di messaggi
presenti nell’ambiente.
I traguardi per lo sviluppo della competenza sono:
•
Sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchire il proprio lessico.
•
Sviluppare fiducia e motivazione nell’esprimere agli altri emozioni, domande, ragionamenti e pensieri attraverso il
linguaggio verbale.
•
Raccontare, ascoltare, inventare e comprendere la narrazione e lettura di storie.
•
Sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di
esperienza
5
•
Formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura.
La conoscenza del mondo
Il bambino esplora la realtà, imparando ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare,
comparare, contare, ordinare orientarsi e rappresentare con disegni e parole.
Partendo da situazioni di vita quotidiana, dal gioco, dalle domande e dai problemi che nascono dall’esperienza concreta, il
bambino comincia a costruire competenze trasversali quali: osservare, manipolare, interpretare i simboli, chiedere spiegazioni,
riflettere, ipotizzare e discutere soluzioni, cogliere il punto di vista degli altri, interagire con lo spazio in modo consapevole,
avvicinarsi al numero come segno e strumento per interpretare la realtà, riflettere sulla misura, sull’ordine, sulla natura osservata
con attenzione.
I traguardi per lo sviluppo della competenza sono:
•
Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi, confrontare e valutare quantità, utilizzare simboli per registrare,
compiere misurazioni con semplici strumenti
•
Collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone, si orienta nel tempo della vita quotidiana.
•
Riferire eventi passati con consapevolezza, formulare considerazioni sul futuro immediato e prossimo.
•
Osservare i fenomeni naturali e gli organismi viventi con attenzione e sistematicità.
•
Interessarsi agli artefatti tecnologici, esplorarli e scoprirne funzioni e possibili usi
•
Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere osservazioni ed esperienze.
CONDIZIONI GENERALI DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO SCOLASTICO
Struttura edilizia
L’edificio scolastico è situato in Via Asilo Monumento n 7 nel quartiere di Germanedo. Disposto su due piani è dotato di un
cortile e di un giardino piantumato e attrezzato per i giochi all’aperto.
Internamente i locali sono così suddivisi:
- Spazi ad uso didattico educativo:
2 aule utilizzate per le attività di sezione
1 salone polivalente
1 aula per la psicomotricità
1 refettorio
- Spazi di servizio
1 cucina
1 dispensa
1 ripostiglio
1 ufficio
3 bagni per bambini
4 bagni per adulti
1 lavanderia
Calendario scolastico
La scuola è aperta da settembre giugno; le vacanze sono programmate secondo il calendario scolastico regionale.
Servizio
La mensa:
i piatti sono preparati dalla mensa interna. Il menù approvato dall’ASL è mensile ed è esposto all’entrata della scuola.
Sezioni
Numero di sezioni: 2
Numero massimo di bambini per sezione: 26.
Organico
Personale insegnante:
1 coordinatrice con insegnamento
2 insegnanti titolari di classe
1 educatrice
Personale ausiliario:
1 cuoca - inserviente
1 aiuto cuoca - inserviente
6
Criteri per la formazione delle classi
I gruppi classe sono composti da bambini eterogenei per età, mantenendo un equilibrio numerico fra maschi e femmine e le tre
fasce di età.
Per favorire l’inserimento, nei limiti dei criteri citati, si terrà conto dei gruppi provenienti dai nidi e delle conoscenze amicali di
bambini.
Corredo
I bambini dovranno essere forniti di un sacchetto contenente:
- un grembiule per le attività;
- un asciugamano;
- due bavaglie;
- un portabavaglia;
- un cambio completo.
Programma didattico
Verrà presentato ai genitori all’inizio di ottobre e verrà discusso periodicamente nelle assemblee di classe.
ACCORDI DI RETE
La nostra scuola fa parte, insieme ad altre 15 scuole della città di Lecco, dell’Associazione Scuole Materne Non Statali ADASM
FISM. Tale associazione ci ha permesso, nel corso degli anni, di camminare insieme verso il raggiungimento di un’elevata
qualità educativa fornendo servizi essenziali come: il coordinamento didattico-educativo-organizzativo fra le scuole, la
formazione, l’aggiornamento, lo scambio di esperienze delle insegnanti, servizi efficienti per la gestione amministrativa.
Questa esperienza qualificante ha maturato l’idea di allargare questa possibilità attraverso l’istituzione dell’Associazione
Provinciale ADASM-FISM costituita nel 1999.
CONVENZIONI
L’Associazione Scuola dell’Infanzia di Lecco tiene i rapporti con gli Enti del territorio in particolare con il Comune di Lecco
con il quale ha stipulato una convenzione.
ORGANI GESTIONALI
La Scuola dell’Infanzia Monumento ai Caduti è un’associazione regolata dagli articoli 14 e segg. Del C.C.. I soci
dell’associazione eleggono il Consiglio di Amministrazione che rimane in carica 4 anni. Il Consiglio elegge il Presidente che è il
legale rappresentante dell’Ente.
Il Consiglio attualmente in carica per il quadriennio 2009-2012 è il seguente:
Anghileri Sergio – Presidente
Zaccone Andrea – Vice Presidente
Anghileri Anna Maria – Consigliere
Aopndio Carlo Alberto – Consigliere
Bregaglio Teresa – Consigliere
ORGANI COLLEGIALI
Collegio docenti
E’ composto dalla coordinatrice e da tutti gli insegnanti della scuola. Elabora il progetto educativo, nel rispetto della finalità
dell’Ente, e il piano dell’offerta formativa tenendo conto degli orienta,menti ministeriali.
Commissione didattica
E’ composta dai rappresentanti dei genitori, dalla coordinatrice e dalle insegnanti.
Ha il compito di pianificare i problemi organizzativi legati alla realizzazione della programmazione didattico-educativa.
Rappresentanza dei genitori
Sono previsti da uno a tre rappresentanti dei genitori per classe nominati attraverso elezioni secondo il D.P.R. 416/1974.
RISORSE ECONOMICHE
Sono costituite dalle rette pagate dalle famiglie, dal contributo comunale secondo convenzione, dal contributo regionale, dal
contributo ministeriale e da donazioni.
7
CONTRATTO FORMATIVO
Il desiderio di una gestione della scuola il più possibile partecipata e trasparente ci ha portato ad evidenziare una reciprocità
d’impegno del gruppo insegnante e dei genitori per favorire la valorizzazione di ciascun soggetto coinvolto nel processo
educativo. Per una coerenza tra ciò che si dichiara, ciò che si fa e ciò che ci si auspica di fare. Per la costruzione della
soddisfazione reciproca all’interno della relazione.
IL GRUPPO INSEGNANTI SI IMPEGNA A:
- operare in unità secondo il principio della responsabilità condivisa;
- rispettare le scelte educative della famiglia nella disponibilità al dialogo e al confronto;
- mantenere la massima riservatezza su ogni informazione di tipo personale;
- far conoscere il percorso formativo e motivarne gli obiettivi e le finalità;
- creare un clima di accoglienza e di valorizzazione delle diversità;
- allestire lo spazio scuola in modo che risulti stimolante e rispondente ai bisogni dei bambini;
- organizzare assemblee di classe ed essere disponibili ai colloqui individuali con i genitori;
- valutare periodicamente l’esperienza scolastica nelle sua globalità.
I GENITORI (primi responsabili dell’educazione dei figli) SI IMPEGNANO A:
- accettare e condividere il progetto educativo;
- fornire gli elementi di conoscenza relativi al bambino che possono essere utili;
- collaborare durante o svolgimento delle attività didattiche dialogando in modo costruttivo;
- essere attenti alle comunicazioni tra scuola e famiglia;
- valorizzare l’esperienza scolastica dei propri figli.
INSIEME GENITORI E INSEGNANTI SI IMPEGNANO A:
trovare nuove strategie educative in situazioni che presentano difficoltà.
REGOLAMENTO
Orario di funzionamento
Orario di entrata:
dalle ore 8.15 alle ore 9.30
Orario di uscita anticipata:
dalle ore 13.00 alle ore 13.15
Orario di uscita:
dalle ore 16.00 alle ore 16.15
I bambini che entrano dopo l’orario stabilito (ore 9.30) devono avvisare in anticipo la scuola e, per non disturbare le attività,
saranno accompagnati in classe dalla coordinatrice o da una delle insegnanti presenti.
Le uscite anticipate necessitano di un’autorizzazione scritta e firmata da un genitore.
Iscrizione
Possono frequentare da settembre i bambini che compiono i tre anni entro il 31 dicembre dell’anno in corso e, come previsto
dalla normativa C.M. n. 4/09 MIURA00DGOS Prot. N. 381/R.U.UU. del 15 gennaio 2009 “ per l’anno scolastico seguente,
esaurite le liste d’attesa dei bambini che compiono i tre anni entro il 31 dic e nel caso di disponibilità di posti, è possibile
accogliere a settembre i bambini che compiono i tre anni entro il 30 aprile.
Le domande di iscrizione saranno accettate seguendo i criteri di priorità:
- residenti nel quartiere;
- residenti in Lecco;
- residenti fuori Lecco;
All’interno dei criteri di territorialità la precedenza è stabilita in base all’età.
I fratelli dei bambini frequentanti, fatto salvo il requisito del’età, hanno la precedenza sugli altri.
I bambini frequentanti il micronido o il punto gioco appartenenti alla stessa realtà educativa, fatto salvo il requisito dell’età,
hanno la precedenza sugli altri secondo il principio della continuità educativa.
Procedure per l’iscrizione
L’iscrizione è preceduta da un colloquio con la coordinatrice che presenterà le caratteristiche della scuola e raccoglierà prime
notizie sul bambino. In questa occasione saranno forniti ai genitori il progetto educativo della scuola e il piano dell’offerta
formativa che comprende il presente regolamento.
I documenti richiesti sono sostituiti dalla compilazione del modulo di iscrizione che insieme alle modalità di pagamento
contiene moduli per l’autocertificazione dello stato di famiglia e del certificato vaccinale.
8
Inserimento
Per i bambini che frequentano per la prima volta è previsto un inserimento graduale da concordare con l’insegnante.
Retta mensile
La retta mensile varia a seconda della fascia di reddito di appartenenza.
Le fasce di reddito sono elencate nel modulo di iscrizione.
Inserimento di bambini in difficoltà
Per difficoltà certificate da specialisti è prevista l’insegnante di sostegno.
NORME
Assenze per malattia
Secondo normativa ASL (L.R. n. 12 del 04/08/2003) è stato abolito l’obbligo di richiesta del certificato medico di riammissione
scolastica oltre i 5 giorni di assenza.
Per quanto riguarda le malattie infettive e parassitarie la scuola si attiene alle indicazioni operative sugli aspetti
dell’allontanamento e della riammissione in comunità scolastica fornendo due moduli rilasciati dall’ASL (D.G.R. n. VII/18853
del 30/09/2004) di cui uno da riconsegnare alla scuola.
L’obiettivo di questa procedura è quello, da un lato di rendere consapevoli i genitori della necessità di ricorrere al medico
curante in caso di malattia, e dall’altro di responsabilizzare la famiglia nei confronti della collettività.
Somministrazione di medicinali
Il personale della scuola dell’infanzia non è autorizzato a somministrare nessun medicinale, fatta eccezione di casi particolari
certificati e documentati dal medico e dalla famiglia (farmaci salva-vita) previa formazione delle insegnanti da parte del medico
o di personale autorizzato.
Procedure in caso d’infortunio o subentrato malessere
La scuola chiederà tempestivamente l’intervento del 118 in base alla gravità dell’emergenza.
Nel caso di infortunio o malessere la famiglia sarà tempestivamente informata attraverso chiamata telefonica in questo ordine:
numero telefonico di casa, recapito telefonico d’emergenza segnalato all’atto dell’iscrizione e seguito da eventuali
aggiornamenti.
Richiesta di variazione del menù
E’ prevista per certificati motivi d’intolleranza alimentare o allergia. Gli alimenti provenienti dall’esterno (dolci, torte di
compleanno) devono essere preparate da personale autorizzato.
Permessi di entrata e di uscita fuori dall’orario stabilito
E’ possibile arrivare o uscire fuori dall’orario stabilito soltanto con preavviso anticipato e in caso di seria necessità.
Pagamento della retta mensile
La retta va versata anticipatamente entro il giorno 5 del mese in questione, attraverso una busta preparata e distribuita dalla
segreteria nella quale, se possibile, si metteranno assegni o contanti esatti.
Dopo due giorni di assenza consecutivi, vengono rimborsati i pasti trattenendo un giorno di franchigia.
In caso di più fratelli iscritti, il fratello maggiore pagherà interamente quanto dovuto, mentre agli altri fratelli verrà riconosciuto
un declassamento progressivo nelle fasce immediatamente inferiori. Per stabilire la fascia di reddito di appartenenza sono
necessari i seguenti documenti o autocertificazioni:
1) stato di famiglia;
2) dichiarazione dei redditi (mod. CUD – UNICO – 730).
Assicurazione infortuni
I bambini durante l’orario scolastico sono coperti da assicurazione.
Norme per la sicurezza
Sono applicate norme contenute nella legge 626 e successive modificazioni, con particolare attenzione al piano di sicurezza, alla
prevenzione incendi e pronto soccorso previsto dal documento di sicurezza e prevenzione.
Norme igieniche per la conservazione dei cibi e l’igiene dell’ambiente
Sono applicate le norme di autocontrollo HACCP.
9