Francesco Piccolo, La separazione del maschio, Einaudi, 2008 La

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Francesco Piccolo, La separazione del maschio, Einaudi, 2008 La
Francesco Piccolo, La separazione del
maschio, Einaudi, 2008
Che cos`e` il sesso, per un maschio occidentale?
Dopo aver raccontato le contraddizioni
dell`effimero,
della
superficie,
nell`Italia
spensierata, lo scrittore e sceneggiatore casertano
(ma da anni a Roma) Francesco Piccolo si
addentra nelle pieghe profonde della sessualita`.
Raccontando la separazione di un uomo capace di
scindere, non solo nella sua mente, ma anche dalla
sua scala etica, i comportamenti da buon padre di
famiglia e quelli da poligamo ossessivo. Come
gia` nei suoi precedenti libri (da E se c`ero
dormivo a Allegro Occidentale) Piccolo miscela
abilmente tragedia e ironia, dettagli minimi e
grandi idee, restituendoci un ritratto dolce-amaro
dell`uomo di oggi.
Fahrenheit, 13/10/2008
Francesco Piccolo (Caserta, 1964) è uno scrittore
e sceneggiatore italiano.
Ha scritto romanzi e raccolte di racconti: Allegro
occidentale, E se c’ero dormivo, Il tempo
imperfetto, Storie di primogeniti e figli unici (tutti
pubblicati da Feltrinelli) e L'Italia spensierata
(Laterza). Con Storie di primogeniti e figli unici
ha vinto il Premio Giuseppe Berto e il Premio
Chiara.
Ha lavorato anche per il cinema scrivendo
sceneggiature, tra cui ricordiamo My name is
Tanino, Paz! (tratto dai fumetti di Andrea
Pazienza), Ovunque sei, Il caimano, Nemmeno in
un sogno, Caos calmo e Giorni e nuvole.
Collabora con riviste e quotidiani, fra cui la
Repubblica e Diario. Attualmente vive a Roma e
cura il laboratorio di sceneggiatura al D.A.M.S.
della terza Università di Roma.
La (im)perfezione dell'amore
Tradimento e poliamorfismo: vita standard
di un 40enne senza sensi di colpa.
Onesto, vero, inquietante. Il nuovo libro di
Francesco Piccolo, La separazione del maschio
(esce il 7 ottobre per Einaudi) dà voce a un
poligamo recidivo, privo di senso di colpa. Uno
che ama intensamente più donne. Un padre
affettuoso. Un marito appassionato ma infedele.
Un maschio “separato” in vite diverse che vuole
tenere tutto insieme. (L’autore come il
protagonista è un 40enne, sposato e padre. Un
caso?). Partenza: il momento in cui l’(anti)eroe
riporta la figlia a casa da scuola e scopre che la
moglie l’ha lasciato. Arrivo: scoprire che il suo
modo di amare non è così dannoso e che la sua
imperfezione ha una certa coerenza ed è
probabilmente assai comune.
Tradire è così naturale? Diciamo che oggi
l’essere umano ha messo in conto che amerà più
persone nella vita e che il fatto che la pluralità
debba essere consequenziale e non contemporanea
è un’imposizione. Almeno in teoria. Nei fatti
innamorarsi di più persone nello stesso momento
è una cosa che esiste da sempre.
E allora la novità? Aver descritto e smascherato i
meccanismi del tradimento. Probabilmente chi
mette in atto questi meccanismi a vederli sulla
pagina si sentirà un po’ sputtanato.
È un comportamento tipicamente maschile?
Non credo che poligamia o tradimento siano
appannaggio degli uomini. Anche qualche donna
si è riconosciuta in una vita di sotterfugi. Caso
mai maschili sono le modalità. Tipo pulire casa
dopo ogni adulterio.
«Io accumulo, non elimino. Se provo dei
sentimenti, li provo sempre. Se mi piace un
culo, mi piace sempre». Amore puro o
immaturità emotiva? Entrambe le cose, perché
qui tutto (tranne l’amore per la figlia) è una
medaglia a due facce. E se da una parte è evidente
la fragilità che a volte sconfina nella vigliaccheria
di un uomo che non sa dire ti lascio, dall’altra non
c’è niente di più serio del pensare che quel
sentimento non finirà mai.
Il suo protagonista ama i corpi ma detesta
l’odore del sesso (femminile). Non sarà un po’
misogino? Be’, è una possibilità. E anche un
modo di parlare di cose che si fa fatica ad
ammettere.
Quanto
le
somiglia
questo
maschio?
Abbastanza, non in quello che fa ma nel suo modo
di pensare, nella sua forma mentale. E questo
perché quello di cui mi occupo mi tocca da vicino.
Se non avessi in testa questa roba non avrei scritto
questo romanzo.
Gli uomini sono separati, come dice col suo
titolo? Molti di noi (uomini e donne) sono
frammentati in vite diverse, che cercano di tenere
insieme. Conosco tantissime persone che si
innamorano e continuano ad avere relazioni
sessuali con altri. E questo è un elemento della
contemporaneità che va raccontato, accettato.
«Un tappo lasciato sul lavabo ogni giorno può
minare l’amore di un persona quanto sesso,
comunicazione,
complicità».
Come
si
sopravvive al quotidiano? Con la poligamia.
Marta Cervino - Marie Claire