conosci te stesso

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conosci te stesso
"CONOSCI TE STESSO"
"Senza la comprensione di chi siamo non possiamo realmente evolvere" Konrad Finagle
(1858-1936) Antropologo
Avresti voglia di scoprire come copri la voce
della tua anima? CORSO INTENSIVO TEORICO/PRATICO
DI GRAFOLOGIA, approccio transpersonale
"IL CARATTERE: Porta di accesso al Sè"
In uno spazio meditativo e protetto, aiutati dall’energia del luogo, a Motrano
(www.motrano.it), nella pace della Montagnola Senese, circondati da boschi di lecci e
castagni, apriremo uno spiraglio verso il Sé transpersonale partendo da un dato
concreto: IL NOSTRO CARATTERE. La comprensione/consapevolezza rispetto ad esso e
dei suoi meccanismi sarà l’oggetto di studio che affronteremo durante il corso. Lo
faremo attraverso l’osservazione guidata del proprio saggio grafico applicando ad esso
la conoscenza che deriva dalla grafologia morettiana (*). Ognuno lavorerà in intimità con
se stesso, protetto e guidato. Partiremo da quello che c’è, da ciò che è visibile,
tangibile, per andare oltre, connettendoci alle qualità essenziali sottese ad ogni aspetto
polare.
(pernottamento e pensione completa 60 euro al giorno-cucina vegetariana. Per prenotare
l'alloggio telefonare direttamente a Linda. Tel 0577 311072)
Date e orari giornalieri del Corso:
venerdì 31 luglio 2015: dalle14 alle 19 (ore 5)
sabato 1° agosto 2015: dalle 8.30 alle 12.30 (4 ore)
e dalle 14.00 alle 19.00 (5 ore)
domenica 2 agosto 2015: dalle 8.30 alle 12.30 (4 ore)
Durata del corso : 18 ore
Costo: 210 euro
Il corso sara’ tenuto da SARA LAZZARI, pedagogista e grafologa (approccio
transpersonale)
Vedi anche: saralazzari144.blogspot.com
Per INFO E ISCRIZIONI: 329 7787420 (Sara)
ISCRIZIONI entro il 24 luglio 2015
…”FINO A CHE LA PERSONALITA' PSICHICA O ESSERE PSICHICO NON SI è
FORMATO, E' LA PERSONALITA' EGOICA CHE SUPPORTA L’ANIMA.
L’ANIMA HA PERTANTO UNO STRUMENTO “IMPERFETTO”
PER ESPRIMERSI”…
…Tempo fa ho appuntato queste poche righe…Appartengono alle
opere di Mère e Aurobindo...
...mi stimolano a continuare a lavorare con la grafologia
morettiana poiché Credo che portare luce sulla struttura del
proprio carattere sia di aiuto per poterne modificare i tratti
scomodi. Se conosco, perseverare col meccanismo diventa una
scelta. Divento responsabile: posso continuare a subirlo o posso
invitarlo gentilmente ad andarsene…Piano piano l’ego perde
forza e lascia più spazio all’Essere Psichico.
GRAFOLOGIA
...un amore di gioventù, che mi accompagna tuttora ed evolve seguendo il mio
stesso evolvere.
L’essere umano è sempre stato la mia ossessione da quando ho memoria di me.
Ricordo che da piccola, quando qualcuno entrava in casa, correvo a nascondermi in
un cantuccio e non uscivo se non quando se n’era andato. E da lì ascoltavo e
non… capivo.
Mi metteva a disagio la gente, come se ciò che appariva non rispondesse a Verita’.
L’essere umano e, ovviamente, in primis me stessa, mi interessava un bel po’.
Volevo comprenderlo e la ricerca/sperimentazione e’ in continuo movimento. Nel
cammino ho incontrato anche la GRAFOLOGIA[1].
Ho vissuto questo incontro come un dono: lo apprezzo come strumento
per COMPRENDERE profondamente la dinamica dipersonalità umana nella sua
unicità ed irripetibilità.
Compresa la dinamica, colte le qualità “duali” con le quali l’individuo si esprime,
diventa possibile risalire alle qualità essenziali sottese stimolando in tal modo,
l’avvicinamento alla personalità psichica o personalità dell’anima che mi piace
chiamare “Sé transpersonale”. Quel Sé che discerne e non giudica, che vede gli
opposti in maniera equanime e li puo' fondere creando una cosa piu' vasta.
Questo è l’aspetto che più mi stimola a condividere questa conoscenza.
Sara Lazzari
[1] Per la precisione, la grafologia morettiana. “Il caposcuola della grafologia italiana può senza
dubbio considerarsi Girolamo Moretti, frate francescano (1879-1963), che giudica la scrittura il
prodotto di un’intensa e complessa attività neuro-fisio-psicologica e la grafologia come una
“scienza sperimentale che dal solo gesto grafico di uno scritto umano rivela le tendenze sortite da
natura o innate”1. Il metodo che egli elabora, caratterizzato in modo originale rispetto agli altri da
una precisa quantificazione dei segni grafici, mira a considerare la scrittura come risultato della
sintesi dinamica di tutti i segni del contesto e come prodotto assolutamente individualizzato e
singolare: non esistono perciò due scritture uguali, perché non esistono due personalità uguali.
Compito dell’indagine grafologica è scoprire l’individualità dello scrivente: non ciò che lo accomuna
ai suoi simili, ma ciò che lo differenzia, rendendolo unico e irripetibile.” (Millevolte A., La scrittura,
Trieste, Ed. EBC, 1991, pp. 7-8)
1. Moretti G., Trattato di grafologia, XII Ed., Padova, Messaggero, 1980, p. 3
Qualcosa su di me
Sara Lazzari (Marzia all’anagrafe. Sara arrivò, ormai molti anni fa, con una forza tale che non è stato
possibile ignorarlo/a. Marzia è il nome di mia sorella, la primogenita , la cui vita su questo piano fu breve: dal
4 agosto 1949 al 10 marzo 1952…io nasco il 31 dicembre dello stesso anno. Praticamente subentro nel
campo morfogenetico della stessa famiglia…mi viene dato lo stesso nome…così vita e morte diventano un
tutt’uno. Di questa entrata nella vita "fisica" così “particolare” me ne assumo la responsabilità: porto con me
un miscuglio dei due piani vita/morte che sono stati e sono da una parte la mia forza dall’altra la mia primaria
difficoltà e senz’altro lo stimolo più grande alla comprensione del “funzionamento” dell’essere umano.
Questo “lieto evento” avviene in una piccola casa umida sotto la scarpata del fiume Adige in provincia di
Rovigo. Vivevo ancora in quella casa, attorno ai vent’anni, forse un po’ prima, quando un sogno segnò il
mio cammino, anche se in quel momento non l’avevo certo messo a fuoco. Lo racconterò in un altro
momento o in un’altra sede. Insofferente a tutto: VIVO. Studio, lavoro, amo, non amo, mi sposto, sto ferma,
piango, rido ecc. ecc. Le polarità entrano da sempre nella mia vita con la stessa forza delle prime due:
vita/morte e mi chiedono con voce possente “in primis” di essere portate in equilibrio, di essere viste
equanimamente, senza giudizio favorevole a destra o sinistra (quello che in Sanscrito è chiamato Samatha)
e poi la loro FUSIONE per il ritorno ALL’UNITA’ quindi alla CASA dell’ORIGINE. Questo tema è sempre
stato per me il pane quotidiano o meglio “ il panino quotidiano” ciò che cambia è solo l’imbottitura che io
vedo come “memorie da cancellare/trasmutare/sciogliere/riconciliare affinché le due parti del panino
possano ricongiungersi nell’unità del pane intero. L’unico intoppo è che l’imbottitura, o più finemente "la
farcitura", del panino è così gustosa! Chi ha più conoscenza scientifica di me riguardo all'argomento dice che
rilascia neuropeptidi...
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puntini di sospensione…e gli anni passano…
Un bel giorno, mentre osservavo dentro e fuori di me i risultati di questo lavoro (conciliazione degli opposti)
succede un’altra cosa strana: la seconda. La prima è quella del sogno che non ho raccontato. Sempre di
notte…quando sono distratta, quando la mia coscienza vigile va a fare un giro ho percepito una voce
imperiosa che non lasciava spazio a repliche, la quale da dentro di me diceva : ”I live in Avalon”. (Credo che
la maggior parte delle persone sappia cos’è questo posto. Beh, io ero fra quelle poche che non lo sapeva.
Ero stata in quel luogo un paio di anni prima durante un viaggio organizzato da una coppia di amici che
sapeva bene cos’era ed era molto stupita della mia ignoranza. Avevo detto di sì , qualcosa di profondo
aveva preso vita in me durante la telefonata nella quale mi veniva proposta la partecipazione). Il giorno
successivo mi metto in moto “per chiudere Rovigo” e partire per Glastonbury (la cittadina che secondo la
leggenda vive ora nel luogo in cui dimorava “Avalon”) e da lì partì una discesa e risalita dagli Inferi al Cielo e
viceversa difficile da raccontare. Il tema però è sempre quello : FUSIONE DEGLI OPPOSTI. Leggevo
qualche giorno fa , non ricordo su quale pubblicazione di Sri Aurobindo che l’unità si raggiunge fondendo
opposti sempre più lontani. Lo sappiamo da sempre, il concetto della “coincidentia oppositorum” è un po’
vecchiotto mentre non lo è l'esperienza cosciente. Da Glastobury sono poi tornata in Italia, SIAMO venuti in
Italia, in quanto alla mia vita si è aggiunto uno specchio che porto con me ormai da dodici anni nel quale
vedo riflesso “il mio menù del giorno” perchè sappiamo bene che “NON C’È NIENTE LA’ FUORI”. Ormai
viene detto in tutte le salse , lo sappiamo, c’è solo da fare esperienza, c’è solo da pulire memorie nel bene e
nel male affinché il nuovo guidato "dall'ispirazione" si possa ancorare. A Glastonbury ci torno/torniamo
spesso: la mia anima lì è a casa in una maniera privilegiata e ogni volta incontro persone nuove che come
me hanno dovuto lasciare tutto e andare lì, spesso senza sapere cosa Glastonbury sia e senza sapere il
perché…lo scopriremo. Lavoro in Italia come Pedagogista/Grafologa (approccio transpersonale) con lavori
individuali e di gruppo. Ascolto ciò che mi è permesso di sentire: da me, dal cliente, dal campo al quale
appartiene, e dal campo più grande e aspetto con fiducia…