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XVI Congresso Nazionale di GRAFOLOGIA GIUDIZIARIA European Consensus Graphologist: metodi a confronto NAPOLI 12, 13 e 14 Marzo 2015 Università Telematica Pegaso - Polo Grafologico Piazza Trieste e Trento, 48 ASSOCIAZIONE GRAFOLOGI GIUDIZIARI FEDERGRAF Federazione Ass. Grafologi Giudiziari POLO GRAFOLOGICO LA PRESENTAZIONE DEL CONGRESSO La Ricerca Scientifica del Metodo in Grafologia Prof. Avv. Francesco Fimmanò Direttore Scientifico dell’Università Telematica Pegaso Ordinario di Diritto Commerciale Università degli Studi del Molise Dipartimento Economia Gestione Società Istituzioni Il nucleo centrale e l’asse portante dell’attività di un Ateneo è la ricerca scientifica, anche ai fini della didattica, perché si tratta innanzitutto dell’applicazione di un metodo ovvero la modalità tipica con cui occorre procedere per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Da una parte si può intendere il metodo scientifico in un senso astratto, come l’insieme dei criteri, (teorici ma anche operativi), sulla base dei quali un risultato, teorico o sperimentale, può essere considerato effettivamente scientifico. In particolare si tratterebbe di quei criteri che permetterebbero di distinguere un discorso scientifico da un discorso metafisico, religioso o pseudoscientifico. Dall’altra il metodo scientifico può riferirsi più squisitamente alla pratica quotidiana e concreta dello scienziato, o almeno alla pratica adottata dalla comunità scientifica nel suo complesso, nella sua attività di ricerca. Ed è proprio con questo metodo “epistemico” che viene condotta la ricerca, (…), ed in questo solo più generalmente si sviluppa la collaborazione scientifica con l’Università Telematica Pegaso e, nel particolare, tra i Poli Grafologico, Umanistico e Giuridico che nella stessa sono nati. I primi risultati di questa cooperazione sinergica e strategica, avviata nel 2012 quando ero Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo, sono sviluppati brillantemente in un percorso di questi anni che ha impegnato i tanti Ricercatori dei tre Poli dell’Ateneo. Ed i dati che emergono, allo stato, lasciano intravedere un formidabile sviluppo, un work in progress denso di prospettive appunto “epistemiche”. La Grafologia è una disciplina scientificamente giovane, per nulla matura, che offre spunti di approfondimento interdisciplinare tra i diversi Poli didattici della nostra Università, senza paragoni. E queste sono solo alcune delle ragioni per cui l’Università Telematica Pegaso ha inteso annoverare la Grafologia tra i suoi insegnamenti caratterizzanti, sostenendone con slancio l’attività scientifica interdisciplinare di ricerca. A tal uopo, ancora memore di quanto Galileo Galilei disse della scrittura – Ma sopra tutte le invenzioni stupende, qual eminenza attinente fu quella di colui che si immaginò di trovare modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benché distante per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? Parlare con quelli che sono nell’Indie, parlare con quelli che non sono ancora nati né saranno da qui a mille e diecimila anni? Con i vari accozzamenti di venti caratteri sopra una carta – non posso ignorare che la parola scritta si è iniziata a sviluppare alla fine del XVIII secolo dopo la rivoluzione francese, 2 e che negli anni ’50 in Italia l’analfabetismo era ancora diffuso per oltre il 40% della popolazione. Ecco, allora, che oggi appare sempre più chiaro il significato della scrittura ed importante, necessario ed indispensabile comprenderne il valore e l’importanza sociale che riveste nella vita di tutti noi come forma di insostituibile di comunicazione e come strumento di comprensione della personalità complessa della persona. È necessario, quindi, conoscere, ricordare e, soprattutto, correttamente utilizzare le applicazioni che la scrittura e la grafologia hanno nella vita quotidiana. E per quanto mi riguarda, date le specifiche competenze che mi associano al campo giuridico, ho sempre prestato attenzione all’uso ed al valore della grafologia nel settore giudiziario e criminalistico ed alle sue reali ed utili modalità applicative nel settore processuale del raggiungimento della verità sia in sede civile e sia in sede penale, ricercando in tali modalità gli elementi di sicura affidabilità e credibilità della materia, emergenti solo da un protocollo metodologico applicativo sviluppato secondo i criteri comuni di formazione di stampo galileiano basato sul rigore e l’oggettività della prova tecnica prestata. Infatti, nella lettura delle indagini grafologiche è giusto ricercare i requisiti della scienza moderna fondata su due aspetti principali: la sensata esperienza, ovvero l’esperimento, che può essere compiuto praticamente o solo astrattamente – le esperienze mentali – ma che deve in ogni caso seguire ad una attenta formulazione teorica, ovvero all’ipotesi che siano in grado di guidare l’esperienza in modo che essa non fornisca risultati arbitrari, e la necessaria dimostrazione, ovvero un’analisi matematica e rigorosa dei risultati dell’esperienza, che sia in grado di trarre da questa ogni conseguenza in modo necessario e non opinabile, e che va ulteriormente verificata, con ulteriori esperienze, ovvero il cosiddetto cimento, che è l’esperimento concreto con cui va sempre verificato l’esito di ogni formulazione teorica. Da tanto ne consegue che la propensione alla certezza dell’accertamento grafologico sia dei nessi relativi alla causalità generale che a quelli della causalità individuale deve avere fondamento nel rigore metodologico e epistemologico con cui le varie scienze e discipline conducono le loro indagini, dalla potenza del risultato raggiunto desumibile dall’ampiezza dello studio, dal grado di consenso ricevuto nella comunità scientifica, nella coerenza complessiva che i risultati raggiunti nelle diverse scienze e discipline debbono esprimere nello specifico contesto, così da valorizzare, per l’appunto, la ricerca e l’analisi di tutti i fattori presenti e interagenti. E tali, a mio avviso, sono i principi cardine a cui si sono ispirati gli Autori in questo testo in cui, hanno riportato i primi risultati di una ricerca attenta e laboriosa in un campo difficile, ostico e complesso. 3 L’INTRODUZIONE DEL CONGRESSO Sarà possibile una ontologia del segno grafico? Prof. Nicola Paparella Preside Polo Umanistico Pegaso Università Telematica Che la scrittura possa in qualche modo rappresentare l’identità della persona non sorprende più nessuno, né può sconvolgere, se soltanto si pone attenzione all’infinita gamma di tratti comportamentali, gesti, espressioni, parole, pensieri, che in qualche modo forniscono una plausibile immagine della persona. E’ evidente che ciò accade anche per la scrittura. Persino lo sguardo riesce a disvelare e a donare molto più di quanto si possa immaginare. Tanto da far esclamare, ad un uomo passionale più che romantico e sanguigno più che meditativo, come sicuramente fu Gabriele D’Annunzio, “ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non iscambierebbe con l’intero possesso del corpo di lei...”1. Sicuramente la scrittura manifesta, annuncia, segnala, mostra l’identità della persona. Quello che intriga ed affascina non è il fatto in sé, ma la possibilità di cogliere questi messaggi e di comunicarli, e quindi di leggerli nel loro sviluppo discorsivo, magari con l’ausilio di un lessico, di una grammatica e di una sintassi appositamente costruite e razionalmente fondate. Non stupisce che qualcuno, da qualche parte del pianeta, o anche proprio accanto a noi, riesca a leggere negli occhi del suo interlocutore e a rimanerne persino rapito e sconvolto. Quel che ci interroga e ci fa problema è capire se si possa mai giungere a spiegare come ciò accada, se si possa mai riuscire a dimostrare come si riesca a leggere ciò che lo sguardo ci suggerisce. Le parole che ciascuno verga sul foglio di carta segnalano un eguale motivo di interesse. Sicuramente quei segni, quella scrittura dice qualcosa del suo Autore. Sarebbe impensabile il contrario. Per cento ragioni. E senza scomodare filosofi ed epistemologi, diciamo che è l’evidenza stessa che non consente di dubitarne. All’insegnante che conosce i suoi allievi, basta osservare uno dei fogli vergati da un suo alunno per saperne rievocare il nome e il volto. Ciascuno ha la sua scrittura e ciascuno è riconoscibile attraverso la sua scrittura. Che questo sia possibile non merita nemmeno discuterlo. Il problema, se mai, è capire come ciò sia possibile. E qui conviene lasciare la parola a chi per formazione, per sensibilità e per competenza scientifica può dirsi capace di cogliere ciò che la persona manifesta attraverso il segno grafico. A noi preme andare oltre i diversi aspetti della riconoscibilità calligrafica per andare nel campo straordinario e suggestivo della psicofisiologia del gesto grafico. 1 4 G. D’Annunzio, Il piacere, Treves, Milano, 1894, cap. II, pp. 57-58. Vorremmo ipotizzare, ma è già oggi una fertile prospettiva di ricerca, un campo d’indagine parallelo o addirittura contestuale a quello riguardante le diverse forme del rilevamento delle informazioni emotive. Il grande recente sviluppo del Hci (Human Computer Interaction) ha consentito di avere una serie di applicativi che in qualche modo tengono conto del contesto d’uso, della condizione dell’utente e delle sue aspettative in ordine al livello di interazione da guadagnare. Questo significa che già oggi è possibile, nella interazione tra uomo e macchina, spingersi al di là della semplice influenza reciproca tra azione e reazione, con la prospettiva di aprire nuove straordinarie frontiere. Sono le suggestioni e i traguardi che vengono oggi alimentati dal cosiddetto Affective computing, uno specifico ramo dell’intelligenza artificiale che punta al riconoscimento e alla manifestazione di emozioni. Oltre tutto negli ultimi trent’anni sono state davvero tante le ricerche sul ruolo che le emozioni hanno sulla sfera cognitiva della persona2, e prima o poi si doveva pur prendere atto di quanto possa essere importante lo studio dell’impatto emotivo con il contesto della intelligenza artificiale. Gli specialisti di affective computing si spingono oltre e vedono se sia possibile (o forse preferibile) per l’intelligenza artificiale allargare il campo d’azione e includervi l’ampio ventaglio delle emozioni. Una volta segnalato ed annunciato questo nuovo campo d’indagine, ci si è accorti che si trattava di qualcosa di atteso, per così dire, nel senso che da più parti ci si attendeva di lavorare in questa direzione. E fra i primi a coglierne le suggestioni per trasformarle in utili motivazioni allo studio e alla investigazione scientifica sono stati gli specialisti di musicoterapia. Ci piace qui ricordare un prezioso contributo di Gianni Nuti, comparso nel n. 13 di “Musica et terapia” che si conclude auspicando “una ontologia degli eventi”, qualcosa che non valga a stabilire le distanze tra oggetti o le loro differenze, “non li fissa assegnando loro un nome rendendoli immutabili”, ma, al contrario, qualcosa che “ analizza i processi generatori degli accadimenti e delle loro evoluzioni, sottolinea le durate e le continuità che li legano”. Perché “la realtà temporale della musica è una successione di fatti dinamizzati da un flusso che conferisce significato anche affettivo-emozionale ai mutamenti” Proprio per questo, precisa G. Nuti, la musica può davvero dirsi “rappresentazione dell’essere vivente, il cui unico scopo è quello di cambiare nel tempo”3. Ecco, in perfetta analogia con quel che vuole G. Nuti per la musicoterapia, a noi piacerebbe pensare ad una sorta di ontologia del segno grafico. Quando in passato ci siamo occupati di ontologia, per il campo di indagine di nostra competenza e quindi per la Didattica e più specificamente per tutto quanto attiene 2 Giova qui ricordare gli studi del neuro scienziato portoghese António Rosa Damásio che pone le emozioni alla base del buon funzionamento della mente. Tra i suoi lavori (noti al grande pubblico italiano attraverso le traduzioni curate da Adelphi) vogliamo ricordare, almeno A.R. Damàsio, L’errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano, tr. it., Adelphi, Milano, 1995. 3 G. Nuti, La psicologia della musica: il punto, le prospettive, in Musica et terapia, Cosmopolis, Torino, 2006, pp. 2-16. 5 al progetto educativo, abbiamo chiarito che una ontologia è, fondamentalmente, “un organizzatore concettuale del discorso scientifico e quindi un facilitatore euristico e, per ciò stesso, un formidabile supporto per il lavoro ermeneutico”4. L’ontologia cattura la conoscenza consensuale, cioè quella accettata e condivisa da una comunità di ricerca, e fornisce una struttura ossia un dispositivo “capace d’essere organizzatore concettuale del discorso scientifico”5. Allora nell’ambito degli studi grafologici gioverebbe intensificare ed orientare l’indagine verso i nuclei identificativi delle unità di base, ossia i contrassegni elementari che vanno a costituire l’insieme complesso, e quindi individuare i processi generatori della identità composita, per poi descriverli nei loro dinamismi funzionali, nella loro variabilità sia in termini diacronici che sincronici, e nella loro sottostante invarianza, in maniera da rendere chiari, al tempo stesso, la costanza e il mutamento. Questo è il primo traguardo, verso il quale sono oggi in movimento diversi studiosi, e la stessa indagine ospitata in questo volume ne è esempio significativo e prezioso. Successivamente, tutte queste unità di base, questi nuclei categoriali, queste unità generatrici di processi, andranno fra loro collegate in grappoli semantici e quindi agganciate ad una rete concettuale scientificamente definita. Un’operazione laboriosa e complessa che serve anche a capire le possibili amnesie della ricerca, quasi dei piccoli cortili lasciati in ombra all’interno di una mappa cittadina molto più ampia, estesa e luminosa. E serve soprattutto a riconoscere e rendere espliciti un insieme di nessi per i quali diventa utile e fecondo il rapporto fra grafologia e psicologia della persona, fra studio del segno grafico e psicoterapia, fra educazione calligrafica e formazione del comportamento… Un’analisi ontologica così configurata serve non soltanto a segnare la grafologia con il contrassegno della maturità scientifica, ma anche ad abilitarla ad accedere al campo suggestivo e impegnativo dell’Hci (Human Computer Interaction). Non si tratta di un ossequio formale (e tutto sommato trascurabile) ad una probabile moda del momento, ma di cogliere una sfida che sollecita creatività e fecondità. Così come l’impatto con il digitale ha costretto a definire, distinguere, formalizzare, verificare, monitorare un’ampia gamma di saperi e di competenze, altrettanto può accadere per la grafologia. Sempre che vi si pervenga attraverso l’analisi ontologica, perché altrimenti le aporie possono diventare tanto numerose6 da bloccare la crescita e lo sviluppo. Il passaggio dall’ontologia rende possibile e produttivo anche l’intersecazione di questo percorso evolutivo con quello della didattica e, più in generale, delle scienze della formazione, non già per insegnare la grafologia, ma per far entrare dalla porta principale la competenza grafologica fra quelle da fruire e da amministrare nei contesti della formazione, ivi compresa la formazione a distanza. N. Paparella, Introduzione a N. Paparella (a cura di), Il progetto educativo, v.3, Armando, Roma, 2009. 5 N. Paparella, Thesaurus, in N. Paparella, op. cit., volume 3°. 6 Cfr. S. Della Sala (a cura di), Tall Tales about the Mind & Brain, Oxford University Press, New York, 2007. 4 6 PROGRAMMA GIOVEDI’ 12 MARZO 2015 ORE 10.00/13.00 10.00 Saluti delle Autorità 10.30prof. Alberto Bravo (lezione magistrale) Le premesse per un metodo comune 11.30prof. Claudia Dander I metodi della grafologia tedesca 12.00prof. Kostantinos Kottakis L’importanza delle comparative nei casi di evoluzione delle firme e /o di ampia variabilità 12.30prof. Valerio Causin Grafologi e Chimici: dialogo possibile? dibattito ed interventi GIOVEDI’ 12 MARZO 2015 ORE 14.30/20.00 14.30dr. Francesco Dellavalle Il caso: un documento falsificato a regola d’arte. Le metodiche strumentali a disposizione del Perito per smascherare il falsario 15.30prof. Sylwia Skubisz - Ślusarczyk, Università di Wrocław (PL) poster e comunicazione: La rassegna dei metodi utilizzati nell’ambito dell’analisi della scrittura manuale in Polonia (aspetto teorico e pratico) 16.00prof. Iwona Zieniewicz (PL) poster e comunicazione: Utilizzo del metodo grafo-comparabile nelle indagini sulla scrittura in Polonia 16.30dr. Graziano Candeo Documenti modificati in modo fraudolento dibattito ed interventi intervallo 7 17.30dr. Giampietro Grosselle Interazione metodologica nell’indagine peritale giudiziaria 18.00dr. Sergio Frontini Presupposti teorici alla base della grafologia forense 18.30dr. Giuseppe Giordano VENERDI’ 13 MARZO 2015 ORE 14.30/20.00 14.30prof. Massimiano Sciascia La consulenza nel processo amministrativo italiano 15.00prof. Katarzyna Liżyńska, Università di Wrocław (PL) Grafologia forense: metodi a confronto, alcune riflessioni dibattito ed interventi VENERDI’ 13 MARZO 2015 15.30prof. Fabio Foglia Manzillo ORE 09.00/13.30 La consulenza nel processo penale italiano: aspetti probatori ed elementari di attendibilità dibattito ed interventi 09,00prof. Vincenzo Tarantino Storia della Grafopatologia Criminalistica 09.30ing. Antonio Schirinzi Il protocollo vs il peso delle evidenze in grafologia giudiziaria poster e comunicazione: La specificità della perizia sulla scrittura nel processo penale polacco 16.00prof. Anna Płońska, Università di Wrocław (PL) 10.00prof. Giovanni Bottiroli Metodi di indagine non invasivi sulle carte poster e comunicazione: La falsificazione del documento – studio del caso in un processo penale polacco dibattito ed interventi 16.30avv. Sorge Alfredo intervallo 10.45prof. Giovanni Bottiroli Metodi di indagine invasivi sulle carte 11.15avv. Pavlos Kipouras L’adattamento del metodo al quesito 11.45dr. Dario Borsellino Consulenza grafologica su scritture semitiche 12.15avv. Francesco Cerotto La consulenza nel P.C.T. italiano 12.45prof. Roberto Travaglini La ricerca in pedagogia e grafologia: metodi a confronto 13.15prof. Sorin Alamoreanu – Luminita Stoian 8 Criteri di validità della perizia forense in Romania dibattito ed interventi La giurisprudenza della S.C. sulle attività del perito e C.T. nel processo penale italiano 17.00avv. Pavlos Kipouras L’aiuto delle nuove tecnologie per acquisizione dei saggi grafici in Grecia 17.30prof. Cieśla Rafał, Università di Wrocław (PL) poster e comunicazione: L’utilizzo di mezzi analitici negli studi dei documenti in Polonia: alcuni argomenti 18.00ing. Antonio Parziale, Natural Intelligent Technologies, Università di Fisciano (SA) Uno strumento interattivo per l’analisi del manoscritto in ambito forense 18.30 prof. Adrian Szumski, Università di Wrocław (PL) poster: Il ruolo dell’Interpol nella lotta con le falsificazioni dei mezzi di pagamento nell’area internazionale 9 19.00prof. Jolanta Grebowiec Baffoni, Università di Wrocław (PL) poster: La distinzione nella terminologia polacca in grafologia, psicologia della scrittura, e perizia della scrittura. Diversità dei metodi ed analogia degli obiettivi dibattito ed interventi SABATO 14 MARZO 2015 ORE 09.00/14.00 TITOLI ED ABSTRACT DELLE RELAZIONI (in ordine alfabetico per gruppi di nazionalità) I) GRUPPO ITALIANO 1)prof. Marisa Aloia (Università di Siena) Grafologia e/o psicologia della scrittura Abstract Dalla Grafologia alla Grafopsicologia, così nel 1947 Marco Marchesa intitola un suo volume, dove spiega quali possano essere le motivazioni che conducono l’analisi della scrittura verso un’analisi psicologica della scrittura, denominandola inizialmente grafopsicologia per poi arrivare al termine di psicologia della scrittura. Alcuni grafologi non amano che la grafologia sia confusa con la psicologia, così come alcuni psicologi non tollerano gli “psicologi della scrittura”. In questo clima di prevaricazioni si vuole illustrare come entrambi i termini siano ad avviso del relatore corretti e che come tali abbraccino aspetti diversi dell’analisi su scritture. Un’ipotesi per una lettura comune. 09.00prof. Vincenzo Tarantino I percorsi metodologici dell’indagine grafopatologica 09.30dr. Orfeo Soldati Mano: anatomia e funzione 10.00prof. Nevia Dilissano Pronostico di passaggio all’atto: pericolosità e tecniche grafometriche, possibilità applicative 2)dr. Dario Borsellino (Grafologo, Roma) Consulenza grafologica delle scritture semitiche 10.30prof. Marisa Aloia 11.00prof. Gennaro Mazza – dr. Giovanna Mazza Un protocollo di ricerca universitaria sulla scrittura dibattito ed interventi intervallo 11.30 prof. Giovanni Bottiroli Metodi di indagine non invasivi sugli inchiostri 12.15prof. Giovanni Bottiroli Metodi di indagine invasivi sugli inchiostri Conclusioni congresso 10 Abstract Metodologie d’indagine grafologiche utilizzabili per l’esame delle scritture semitiche. Grafologia e/o psicologia della scrittura 3)prof. Giovanni Bottiroli (Dir. Ricerca C.N.R. Lab. di Istochimica e Citologia Facoltà di Scienze, Università di Pavia) Relazione a) Metodi di indagine non invasivi sulle carte Relazione b) Metodi di indagine invasivi sulle carte Relazione c) Metodi di indagine non invasivi sugli inchiostri Relazione d) Metodi di indagine invasivi sugli inchiostri Abstract delle relazioni I moderni protocolli metodologici di indagini invasive e non invasive sulle carte e sugli inchiostri idonee a supportare l’attività del Grafologo Giudiziario. 11 4)prof. Alberto Bravo (Università di Urbino) Le premesse per un metodo comune Abstract La necessità di determinare ed utilizzare metodologie protocollari di indagine comune tra tutti gli Esperti. 5)dr. Graziano Candeo (Grafologo - Polizia scientifica, Padova) Documenti modificati in modo fraudolento Abstract La frode tecnica nella compilazione ed artefazione dei documenti. 6)prof. Valerio Causin (Facoltà di Chimica, Università di Padova) Grafologi e Chimici, dialogo possibile? Abstract Nella comune pratica peritale, il chimico interviene spesso in veste di ausiliario del CTU grafologo. In questi casi, il buon esito dell’accertamento è subordinato ad un efficace gioco di squadra tra queste due professionalità, che devono essere ben consapevoli dei punti di forza e di debolezza delle loro discipline. Una proficua collaborazione va instaurata fin dalla fase preliminare, con la valutazione della fattibilità delle analisi chimiche e quindi dell’opportunità di procedere per questa via. Prosegue poi con un coordinamento tra le attività di relativa competenza e si conclude con la risposta al quesito, che deve essere data dal CTU, tenendo conto anche di dati di provenienza chimica. Scopo di questa comunicazione è commentare e discutere questi aspetti, nell’ottica di migliorare l’efficacia dell’azione peritale. 7)avv. Francesco Cerotto (Grafologo - Avv. Foro PG) La consulenza nel P.C.T. Abstract Modalità di svolgimento e deposito della relazione nel procedimento civile telematico (PCT). 8)prof. Claudia Dander (Grafologa, Bolzano) I metodi della grafologia tedesca Abstract Il metodo grafologico tuttora più usato in Germania è quello esposto da W.H. Müller e A. Enskat nel manuale “Diagnostica grafologica. Fondamenti, possibilità e limiti” (1961), un compendio che riassume e sintetizza le teorie delle 4 grandi scuole della grafologia tedesca, quelle di Klages, Pophal, Heiss e Pulver. Nel secondo dopoguerra nascono, parzialmente in opposizione con la grafologia classica, alcune nuove e interessanti metodologie come la “grafologia dinamica” di Ursula 12 Avé-Lallemant, l’“analisi sistematizzata della scrittura” ideata da Teut Wallner e la “grafologia gestaltica” di Hans Knobloch. I metodi adottati in Germania, Svizzera e Austria si differenziano per alcuni aspetti, ma tutti si basano su un approccio globale volto a cogliere l’espressività della scrittura rivolgendo l’attenzione ai caratteri impressivi, ai vari tipi di ritmo, ai gradi di tensione, alle immagini di movimento, forma e spazio, alle caratteristiche del tratto e solo secondariamente ai singoli segni grafologi. 9) dr. Francesco Dellavalle (Tecnico Forinst) Il caso: un documento falsificato a regola d’arte Abstract Le metodiche strumentali a disposizione del Perito per smascherare il falsario. 10) prof. Nevia Dilissano (Grafologa - Pres. A.G.I., TS) Pronostico di passaggio all’atto: pericolosità e tecniche grafometriche, possibilità applicative Abstract Un individuo sano di mente è in grado di esercitare un controllo sulla propria affettività e, quindi, è in grado di gestire le proprie funzioni inibitorie non soccombendo alla spinta di emozioni violente o alle passioni. Alcuni avvenimenti scatenano emozioni ad insorgenza improvvisa che un Io sufficientemente equilibrato riesce a gestire; passioni, ovvero condizioni affettive solitamente più durature possono essere regolate se l’attività psichica le assimila e ne sfuma il contenuto evitando le ripercussioni che possono travolgere l’attività psichica, la volitività, la capacità di comprendere le conseguenze dell’atto. La scrittura offre all’esperto professionista che la analizza numerose indicazioni della capacità di controllo e di regolazione degli stati emotivi e delle passioni che talora travolgono soggetti deboli portandoli (concetto di pericolosità) a comportamenti pericolosi sia rivolti contro se stessi (suicidari) sia contro gli altri. Alle tecniche grafologiche, ai test psicodiagnostici si affiancano tecniche poco conosciute per la complessità di gestione dei dati, ma di profonda significatività nell’esplorazione della capacità di gestione di una relazione sufficientemente autonoma e della capacità di autocontrollo di un individuo: sono le tecniche grafometriche del Salce (variabili cliniche del Salce). In particolare due variabili cliniche offrono magistrale supporto alle tecniche grafologiche di base: la cosiddetta sinuosità dell’onda e le tre variabili del tratto (qualità, bordi, condotta). A queste, ampiamente sperimentate e testate sia nell’ambito suicidario, sia nell’ambito di fatti delittuosi particolarmente efferati, si aggiunge l’analisi delle “oscillazioni assiali” metodica che la relatrice ha scoperto e applicato su ispirazione dell’analisi delle sequenze d’onda del Salce. Nel corso della relazione dopo una breve introduzione sul concetto di pericolosità e passaggio all’atto, seguirà la sintetica spiegazione delle tre tecniche grafometriche (sinuosità dell’onda, analisi del tratto, sequenze di fluttuazioni assiali) da utilizzarsi per completare l’analisi grafologica. Le tecniche grafometriche possono avere anche applicazione autonoma. Sarà brevemente presentata la tecnica di acquisizione parametrica dei dati per via informatica che permette di svolgere rapidamente le complesse operazioni necessarie alle tecniche grafometriche. Nel corso della relazione saranno presentate numerose scritture e casi pratici sia nell’ambito suicidario sia di fatti delittuosi importanti. 13 11)prof. avv. Fabio Foglia Manzillo (Prof. Aggregato Pegaso) La consulenza nel processo penale: aspetti probatori ed elementari di attendibilità Abstract Criteri giurisprudenziali e dottrinari di attendibilità della consulenza nel processo penale. 12)dr. Sergio Frontini (Grafologo, LE) Presupposti teorici alla base della grafologia forense Abstract Se esistessero due persone in grado di scrivere allo stesso modo la grafologia e l’indagine grafologico forense non avrebbero ragione di esistere. L’unicità della scrittura è uno dei principi cardine dell’indagine grafologico forense, accettato e condiviso in quanto giustificato da un’evidenza intuitiva. Il presente lavoro ha come oggetto l’esame dei principali postulati che costituiscono il presupposto dei metodi di indagine forense su manoscritture, al fine d valutarne la portata e gli eventuali limiti. 13) dr. Giuseppe Giordano (Grafologo, BR) Grafologia forense: metodi a confronto, alcune riflessioni Abstract Diventa sempre più presente la necessità di giungere ad un metodo di indagine forense condiviso dagli operatori del settore e facilmente riconoscibile dai fruitori delle prestazioni erogate da tali operatori. Il retroterra culturale italiano ed europeo con più di tre secoli di sedimentazione del sapere in tale disciplina si configura come un punto di riferimento ed una risorsa imprescindibile. Un superamento delle supremazie settarie appare necessario ed auspicabile per scongiurare il rischio di un ripiegamento ostinato che trasformando tale risorsa in zavorra ne disperderebbe il prezioso contributo. 14) dr. Giampietro Grosselle (Grafologo - Polizia Scientifica, LI) L’interazione metodologica nell’indagine peritale giudiziaria Abstract L’indagine Peritale Giudiziaria su manoscritture non può basarsi su di un’unica metodologia, ma deve necessariamente coinvolgere metodologie diverse per giungere ad un risultato oggettivo. 15)prof. avv. Gennaro Mazza (Referente Polo Grafologico Pegaso) 16)dr.ssa Giovanna Cerotto Mazza (Dottoressa in Psicologia - Università S.U.N., NA) Un protocollo di ricerca universitaria sulla scrittura Abstract I primi risultati di una ricerca universitaria nel campo della Grafologia. 14 17)ing. Antonio Parziale (Natural Intelligent Technologies, Univ. Fisciano, SA) Uno strumento interattivo per l’analisi del manoscritto in ambito forense Abstract La relazione presenta le caratteristiche fondamentali di uno strumento interattivo per la valutazione quantitativa di alcuni parametri caratteristici di documento manoscritti ampiamente utilizzati in ambito forense. Lo strumento è stato sviluppato a partire da un modello di generazione della scrittura derivato dall’analisi delle attività cerebrali coinvolte nell’apprendimento e nell’esecuzione del movimento scrittorio. Lo strumento non si propone di raggiungere alcuna conclusione in merito ai quesiti peritali, ma fornisce una valutazione quantitativa delle caratteristiche del manoscritto che possono essere utilizzate dal perito per motivare le proprie conclusioni. Sebben sia pensato per funzionare in maniera completamente automatica, lo strumento è dotato di una semplice e intuitiva interfaccia che visualizza le scelte fatte dal sistema e consente al perito di intervenire per correggerle o adeguarle alla sua percezione della dinamica della scrittura. Il sistema produce automaticamente una relazione personalizzabile sia in termini di contenuti che di rappresentazione dei valori misurati. 18) ing. Antonio Schirinzi (Grafologo, LE) Il protocollo vs il peso delle evidenze in grafologia giudiziaria Abstract Dopo aver definito cosa s’intende per protocollo, quali sono le sue proprietà, nella relazione si analizza la sua interazione con l’efficacia probatoria della perizia, la sua valenza quale “generatore” di evidenze, la sua imprescindibilità nella costruzione metodologica di una strutturazione delle evidenze, oggettiva e critica, da cui desumere le “verità processuali”. 19) prof. Massimiano Sciascia (Docente Dir. Amministrativo Pegaso) La consulenza nel processo amministrativo Abstract È possibile e con quali modalità l’uso della consulenza nel processo amministrativo? 20)dr. Orfeo Soldati (Chirurgo della mano) La Mano come strumento di scrittura: anatomia e funzione Abstract Il funzionamento delle mani ed il loro rapporto con la scrittura. 21)avv. Alfredo Sorge (Camera Penale Napoli) La giurisprudenza della S.C. sulle attività del perito e C.T. nel processo penale Abstract Come la Giurisprudenza penale definisce e giudica l’attività del Perito e C.T. 15 22)prof. Vincenzo Tarantino (Grafopatologo - Univ. La Sapienza, RM) Relazione a) I percorsi metodologici dell’indagine grafopatologica Abstract Nei contenziosi giudiziari, che spesso riguardano i testamenti, viene richiesta l’autenticità o meno della scrittura, tenendo presente le condizioni psicofisiche del/la de cuius. È implicito che l’indagine coinvolge altre professionalità, come quella del medico o di uno specialista, secondo le patologie. Al metodo grafologico, imposto da numerose sentenze di Corte di Cassazione, va aggiunta l’indagine grafopatologica, che prevede prima la lettura attenta della documentazione sanitaria, poi l’approfondimento delle condizioni cliniche. In ultima analisi vengono analizzate le alterazioni che possono avere quelle patologie individuate sulla scrittura, e quindi solo in ultimo si passa all’indagine confrontuale, (soprattutto con grafie coeve), per poter rispondere al quesito posto dal giudice. Relazione b) Storia della Grafopatologia Criminalistica Abstract Nascita e sviluppo storico della grafopatologia criminalistica. 23)prof. Roberto Travaglini (Grafologo - Università di Urbino) La ricerca in pedagogia e grafologia: metodi a confronto Abstract Rapporto tra la pedagogia, scrittura e grafologia. II) GRUPPO GRECO 24)avv. Pavlos Kipouras (Grafologo - avv. Foro Salonicco, GR) Relazione a) L’adattamento del metodo al quesito Abstract Presentazione di casi con quesiti di particolare tipo dove non si può applicare il metodo senza le apposite alterazioni. Relazione b) L’aiuto delle nuove tecnologie nell’acquisizione di saggi Abstract La relazione nasce da una collaborazione con una ditta di informatica per la costruzione di un software adatto alle capacità dei pads elettronici per l’acquisizione di saggi grafici 16 e firme. Il software dà la possibilità di cogliere dati grafologici, come p.e. la misurazione della variazione della pressione grafica. Presentazione dr. Pavlos Kipouras, Infokey solutions: Themos Anastasopoulos, Panos Roussos. 25)dr. Kostantinos Kottakis (Grafologo - Chimico - Atene, GR) L’importanza delle comparative nei casi di evoluzione delle firme e/o di ampia variabilità Abstract La relazione si riferisce ai casi in cui si esamina la genuinità oppure no, di firme che appartengono a persone che col passare del tempo cambiano la loro firma o presentano un vasto tipo di variabilità grafica al punto che le loro firme genuine appaiono diverse. III) GRUPPO POLACCO 26) Prof. Rafał Cieśla (Università Wrocław, PL) Poster e comunicazione: L’utilizzo dei mezzi analitici negli studi dei documenti. Alcuni argomenti Abstract Lo sviluppo della tecnologia in genere permette di ottenere i mezzi di analisi tecnologica sempre più sofisticati. L’autore rifletterà su alcuni casi pratici in cui sono stati utilizzati diversi strumenti nell’analisi dei documenti con la comparazione dei loro risultati ed eventuali effetti collaterali. 27)prof. Jolanta Grebowiec Baffoni (Scuola Universitaria di Legge “Helena Chodkowska” - Wrocław, PL) Poster: La distinzione nella terminologia polacca in grafologia, psicologia della scrittura, e perizia della scrittura. Diversità dei metodi e l’analogia degli obiettivi Abstract Fino a poco tempo fa la grafologia era considerata in Polonia come “gioco dei salotti dei nobili”. Tale opinione ha creato diversi pregiudizi verso questa scienza che a fatica si fa strada nell’ambito scientifico polacco. Il termine grafologia è stato sostituito con “psicologia della scrittura” e “perizia della scrittura”, e il suo utilizzo veniva considerato inopportuno. Di conseguenza il termine “grafologia” oggi fatica di ritornare nelle scuole forensi. Si assiste alla divisione dei termini, delle metodologie, degli ambiti e delle funzioni delle scienze sulla scrittura, che tendono sempre allo stesso obbiettivo. L’autrice cercherà di presentare alcune correnti e le metodologie dei diversi ambiti e dimostrare che tutti questi non sono altro che grafologia. 17 28) prof. Katarzyna Liżyńska (Università Wrocław, PL) Poster e comunicazione: La specificità della perizia sulla scrittura nel processo penale polacco Abstract Il principale compito della perizia sulla scrittura in Polonia è l’identificazione della persona. La costatazione della paternità dello scrivente è molto difficile. Il metodo identificativo pesa sull’efficacia delle ricerche e sull’oggettività nello studio del materiale comparativo. La presentazione è volta a chiarire il concetto della perizia sulla scrittura in Polonia, il modo e i tempi della nomina del perito nel processo e la descrizione del metodo grafico-comparativo utilizzato in Polonia durante lo studio dell’autenticità della scrittura e l’influenza della perizia della scrittura sull’esito del processo. 29)prof. Anna Płońska (Università Wrocław, PL) Poster e comunicazione: La falsificazione del documento – studio del caso Abstract La falsificazione materiale dell’art. 270 del codice penale è il reato contro la credibilità dei documenti. Nell’indagine su questo reato nei processi penali in Polonia viene utilizzata soprattutto la perizia sulla scrittura. L’autrice in base di un caso concreto nell’indagine sulla falsificazione del documento, indica il significativo ruolo della perizia sulla scrittura nella valutazione della credibilità del documento, presentando il metodo utilizzato dal perito, la forma e alcuni elementi della prova dell’opinione del perito. 30)prof. Sylwia Skubisz-Ślusarczyk (Università Wrocław, PL) Poster e comunicazione: La rassegna dei metodi utilizzati nell’ambito della analisi della scrittura manuale in Polonia (aspetto teorico e pratico) Abstract La sintetica descrizione dei metodi menzionati nella letteratura polacca utilizzati nelle pratiche peritali. La divisione dei metodi per i testi lunghi e per le firme (testi lunghi e brevi). Accanto l’aspetto teoretico verrà presentata la parte pratica con gli esempi di utilizzo dei metodi presentati nella parte teorica. senziale nella criminalità economica sono le falsificazioni dei mezzi di pagamento, gestita dalla criminalità organizzata anche nell’ambito internazionale. Tale situazione obbliga gli Stati alla collaborazione nella lotta contro questo fenomeno significamente dannoso. L’Interpol in questa lotta svolge la funzione di guida che coordina la collaborazione delle attività della Polizia di diversi paesi e crea delle soluzioni innovative che permettono una lotta più efficace con vari tipi di crimini, includendo anche quello della falsificazione dei mezzi di pagamento. 32)prof. Iwona Zieniewicz (Università Wrocław, PL) Poster e comunicazione: Utilizzo del metodo grafo-comparabile nelle indagini sulla scrittura in Polonia Abstract L’esempio di un metodo utilizzato più frequentemente nel processo di indagine peritale. Il metodo verrà presentato in base agli esempi, dove verranno indicati le successive tappe dell’indagine. IV) GRUPPO RUMENO 33)Sorin Alamoreanu 34)Luminita Stoian (Facultatea de Drept - Universitatea “Babes-Bolyai”, Cluj, Romania) Criteri di validità della perizia forense in Romania Abstract la relazione offre uno sguardo critico sui criteri di validità della perizia forense secondo il Codice Romeno di Procedura penale. Sono esaminati anche altri sistemi legali e la loro modalità di valutazione delle perizie. I Relatori concordano con l’opinione di Karl Popper sulle teorie del “falsificazionismo” e fanno un’analisi della esperienza di Stati Uniti (Standard Frye e Daubert), concludendo con delle opinioni personali. 31)prof. Adrian Szumski (Università Wrocław, PL) Poster e Relazione: Il ruolo dell’Interpol nella lotta con le falsificazioni dei mezzi di pagamento nell’area internazionale Abstract La criminalità economica è un ambito che si sviluppa più velocemente degli altri, colpendo gli interessi sia delle persone fisiche che delle economie degli Stati. Il problema es- 18 19 INSEGNAMENTI IN CORSO DI ATTIVAZIONE FEDERGRAF Federazione Ass. Grafologi Giudiziari ASSOCIAZIONE GRAFOLOGI GIUDIZIARI POLO GRAFOLOGICO Pegaso Università Telematica IL POLO GRAFOLOGICO Referente prof. Gennaro Mazza BIBLIOTECA UNIVERSITARIA DI GRAFOLOGIA INSEGNAMENTI GIA’ ATTIVI Giurisprudenza Grafologia Criminalistica e Peritale Storia della Grafologia Criminalistica Scienze della formazione Storia della Grafologia Criminalistica MASTER Posturologia Postura e Scrittura Metodologie didattiche per la didattica dell’educazione musicale Grafologia musicale Corso alta formazione in grafologia criminalistica Nozioni di grafologia generale Nozioni di grafologia criminalistica e peritale Nozioni di psicofisiologia della motricità grafica Legislazione criminalistica e peritale Legislazione criminalistica ed indagini di laboratorio su carta e tratti inchiostrati Olografia conoscopica e successione temporale degli scritti Norme legali di acquisizione ed elaborazione delle immagini digitali 20 Giurisprudenza Grafologia generale Grafologia investigativa Grafopatologia criminalistica Storia della grafopatologia Storia della scrittura Storia della grafologia Scienze della formazione Storia della scrittura Storia della grafologia Grafologia generale Grafologia dell’età evolutiva Grafologia e psicologia Grafologia e pedagogia MASTER Master in grafologia criminalistica e peritale Master in grafologia dell’età evolutiva Master in grafopatologia Master in grafologia professionale Laboratori teorico pratici Laboratorio di fotografia forense Laboratorio di chimica Laboratorio di metodiche invasive di indagine su carta ed inchiostri Laboratorio di metodiche non invasive di indagine su carta ed inchiostri Laboratorio di olografia conoscopica Laboratorio di indagini in 3D Grafologia comparata Grafologia tedesca Grafologia francese Indagini su scritture straniere Indagini su scrittura polacca Indagini su scrittura rumena Indagini su scrittura greca Indagini su scritture semitiche Indagini su scrittura giapponese 21 In collaborazione con docenti delle Università degli Studi Federico II Napoli Università degli Studi S.U.N. Napoli Università degli Studi Salerno Università degli Studi Roma 3 Università degli Studi Pavia Direzione Ricerca Laboratorio C.N.R. Università Pavia Università degli Studi Molise Università degli Studi Padova Università degli Studi Bologna Università degli Studi Siena Unipegaso Università Telematica Napoli Università degli Studi San Marino - Italia Università degli Studi Wroclaw - Polonia Università degli Studi Slesia - Polonia Università degli Studi Warmia-Mazury - Polonia Università degli Studi Cluj Napoca - Romania Università degli Studi Atene - Grecia Università degli Studi Creta - Grecia Associazione Scuola Crotti Milano Istituto Superiore di Grafologia Roma Istituto Grafologico Forense Mesagne (BR) Scuola Superiore di Perizie Prato Scuola di Grafologia “N. Palaferri” San Marino Federgraf Federazione Ass. dei Grafologi Giudiziari C.I.G.ME. - Centro Internazionale di Grafologia Medica Ordine Avvocati A. Irpino (AV) Ordine Avvocati Avellino Ordine Avvocati Benevento Ordine Avvocati Napoli Ordine Avvocati Nola (NA) Ordine Avvocati S. Angelo dei Lombardi (AV) Ordine Avvocati Santa Maria Capua Vetere (CE) Ordine Avvocati Torre Annunziata (NA) Ordine Avvocati Perugia Camera Penale di Napoli U.I.F. - Unione Italiana Forense Napoli Con il Patrocinio di Ministero della Giustizia Uffici Giudiziari d’Italia Consigli Ordini Forensi d’Italia O.U.A. - Organismo Unitario dell’Avvocatura C.U.P. - Comitato Unitario Professioni 22 Iscrizione al Congresso Presso la segreteria dalle ore 08.30 del 21.11.2013 e fino al suo inizio. Costi Quota iscrizione congresso € 150,00 Quota iscrizione congresso Soci AGRAGI € 50,00 Iscrizione AGRAGI € 80,00 Rinnovo quota annuale AGRAGI € 50,00 Ogni Congressista sarà anche Relatore e, come tale, avrà la possibilità di intervenire con proprie osservazioni, indicazioni e richieste durante tutto il Congresso. Tutti i Congressisti e Relatori sono chiamati a proporre e scegliere il Tema del XVII Congresso di Grafologia Giudiziaria che si terrà a Napoli nel 2016. Il titolo prescelto sarà annunciato alla fine di questo Congresso. Alberghi convenzionati HOTEL CAVOUR Piazza G. Garibaldi, 29 - Napoli - [email protected] Tel. 0039.081.283122 S. € 40,00 - D. € 40,00 - T. € 40,00 HOTEL NAPOLIT’AMO (hotel Medina) Via San Tommaso d’Aquino, 15 - Napoli - [email protected] Tel. 0039.081.4977110 - Fax 0039.081.0097597 S. € 55,00 - D. € 64,00 - T. € 80,00 HOTEL NAPOLIT’AMO (hotel Toledo) Via San Tommaso d’Aquino, 15 - Napoli - [email protected] Tel. 0039.081.4977110 - Fax 0039.081.0097597 S. € 55,00 - D. € 64,00 - T. € 80,00 B&B NAPOLIT’AMO (hotel Medina) Via San Tommaso d’Aquino, 15 - Napoli - [email protected] Tel. 0039.081.4977110 - Fax 0039.081.0097597 S. € 55,00 - D. € 64,00 - T. € 80,00 23 Presidenza Congresso Unipegaso Università Telematica Università Studi di Walbrzych (PL) Università Studi di Wroclaw (PL) Associazione Grafologi Giudiziari Federazione Ass. Grafologi Giudiziari Associazione Scuola Crotti Milano Istituto Superiore di Grafologia Roma gianni ascione / giapeto editore, napoli Presidente onorario Congresso Padre Livio Zanin Segreterie Congresso A.GRA.GI. e FEDERGRAF dott.ssa Perla Minicone, dott.ssa Marialucia Tirelli, dott.ssa Giovanna Cerotto Mazza, avv. Francesco Cerotto Piazza G. Garibaldi, 39 - Napoli Tel./Fax 0039.081.5540044 - 0039.338.5334026 [email protected] / [email protected] UNIPEGASO per info congresso: [email protected] per info polo grafologico pegaso università telematica: [email protected] / [email protected] ORDINE AVVOCATI NAPOLI dr. Ivan De Gennaro - Tel./Fax 0039.081.7343737 Accreditamenti Congresso Chiesti crediti formativi ad a.g.i. ed a.g.p. Ordini Avvocati deliberati 24 crediti formativi