IL GIORNALE È…. - Comune di Ferrara
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IL GIORNALE È…. - Comune di Ferrara
Noi… giornalino della Scuola Primaria di Pontelagoscuro APRILE 2011 IL GIORNALE È…. Il giornale è come un treno parte vuoto arriva pieno. Già al mattino in redazione i giornalisti cercano qualche informazione. Telefonando qua e là trovano notizie sulla città. Tra un titolo e un occhiello il giornale diventa ricco e bello. Se le pagine vogliono riempire tanti articoli devono inserire. A mezzanotte, già impaginato, il giornale può essere stampato. È inviato alle rotative che partono come locomotive In edicola presto, un signore lesto comprerà il quotidiano che leggerà sul divano. CLASSE V A CLASSE PRIMA B Filastrocca per imparare Il pagliaccio Guglielmino raccoglie conchiglie nel fiume Ticino. Vicino allo scoglio per meglio saltare gli cade un sonaglio non può più suonare. Prima A 1 2 FILASTROCCA DEL SEMINO… “INO” Mio caro contadino che ti svegli di buon mattino per piantare un bel semino nel tuo campicino che da verde diventa giallino, lo tagli con il falcettino e lo raccogli pian pianino. Poi arriva un camioncino Che lo porta al mulino, e il seme va in un bel pacchettino che diventa lo spuntino di ogni bambino I bambini e le bambine della classe IV A Abbiamo imparato a memoria questa poesia. Qualcuno se la ricorda? I mesi dell’anno Gennaio mette ai monti la parrucca, Febbraio grandi e piccoli imbacucca; Marzo libera il sol di prigionia, April di bei color gli orna la via; Maggio vive tra musiche d’uccelli, Giugno ama i frutti appesi ai ramoscelli; Luglio falcia le messi al solleone, Agosto, avaro, ansando le ripone; Settembre i dolci grappoli arrubina, Ottobre di vendemmia empie la tina; Novembre ammucchia aride foglie in terra, Dicembre ammazza l’anno e lo sotterra. Angiolo Silvio Novaro Classe Seconda A 3 ECCO I CONSIGLI DELLA 5° B PER STARE BENE IN CLASSE NON SI DEVE Picchiare Disturbare Dire parolacce Offendere Rubare Interrompere Urlare Fare giochi pericolosi Spingersi in fila Giocare durante le lezioni Prendere in giro i compagni Escludere i compagni Alzarsi tutti insieme Rispondere male agli insegnanti SI DEVE Alzare la mano per parlare Assumersi le proprie responsabilità Partecipare alla lezione Rispettare i compagni Rispettare gli insegnanti Stare seduti composti in classe ed a mensa Mangiare il”bianco” Ascoltare in silenzio Parlare uno alla volta Giocare tutti insieme Aiutarsi l’uno con l’altro Rispettare gli oggetti altrui Svuotare il vassoio in modo ordinato Rispettare allo stesso modo tutto il personale della scuola Gettare le carte nel cestino Rispettare gli ambienti della scuola Giocare con il cibo Fare dispetti Essere maleducati Il tutto CONDITO con buon senso e TANTA, TANTA voglia di imparare………………… Buona scuola a Tutti!!!! Dalla 5° B Il sole brilla nel cielo da gioia a tutto il mondo brilla brilla e la notte si fa fitta e il cielo diventa sempre più buio. Il sole brilla nel cielo da gioia a tutto il mondo brilla brilla e la notte si fa fitta e il cielo diventa sempre più buio. Seconda B 4 La classe 4B ha fatto un laboratorio teatrale con Natasha e Beatrice del teatro nucleo.In questa occasione abbiamo scritto una storia da usare per fare e capire il teatro.La storia racconta di un principe molto triste si chiama Tristanu e questa è la sua canzone... triste Tristonu dai dimmi che cosa hai mai voglio saper da te che problema hai triste Tristonu è triste Tristonu è triste anche perchè il corvo gli mangiò la verza triste Tristonu è triste Tristonu è triste anche perchè è scappato via il cavallo triste Tristonu è triste Tristonu è triste anche perchè gli han demolito la cucina triste Tristonu dai dimmi che cosa hai mai voglio saper da te che problema hai E venuto il nostro amico Riccardo che suona nella orchestra "Gino Neri". La "Gino Neri" è una orchestra a plettro ( dal greco percuotere). Riccardo suona il mandolino .Il mandolino, insieme alla chitarra,discende dal liuto ed è stato inventato circa 500 anni fa . Il mandolino e la chitarra vengono costruiti dai liutai,artigiani(persone che lavorano con le mani)molto esperti. Il mandolino e costruito con 3 tipi di legno: -acero,per la cassa armonica; -abete,per il coperchio armonico; -ebano,per la tastiera. Le core ddel mandolino sono di metallo ( acciaio o bronzo ) oppure di budello e sono 5. Con il mandolino si possono fare suoni vibrati molto prolungati. Ricardo ci ha raccontato che esistono armadi pieni di musica per mandolino,scritti anche da Vivaldi,Mozart, Beethoven. CLASSE QUARTA B Questo giornalino è prodotto dai bambini della scuola elementare e stampato a cura della Circoscrizione, che ringraziamo. Un grazie anche alla Parrocchia, al Centro Sociale Il Quadrifoglio, alle associazioni del territorio ed alle famiglie. 5 Sono venuti i volontari di Emergency e ci hanno raccontato questa storia: “IL MAGO LINGUAGGIO E LE PAROLE A CAPOCCHIA” “Il Mago Linguaggio, creatore delle parole, pensava che gli uomini fossero proprio strani: chiamavano TERRA il loro pianeta anche se, in realtà, c’era molta più acqua che terra! Chiamavano VOLANTE quello delle automobili, anche se in realtà le automobili non volano. Ma soprattutto si stupiva quando sentiva usare la parola DIRITTI: i bambini devono andare a scuola, essere curati, essere amati, non devono lavorare, devono giocare, ma tutti sanno che esistono paesi dove questo non succede, quindi non si deve parlare di diritti, ma di rovesci, o di PRIVILEGI. Sentiva parlare di OPERAZIONI DI PACE, ma in realtà erano guerre! Mago Linguaggio non ne poteva più, pensava: - Le parole sono importanti, se le cambiamo cambia anche il mondo. Per dare una agli uomini, una notte si mise a spostare lettere e sillabe, così l’albergo diventò…albero, la macchina diventò…macchia, i cannoni diventarono…cannoli, con ricotta e canditi! Una delegazione di uomini si recò dal mago, chiedendogli di riaggiustare le parole. Il mago acconsentì, a condizione che gli uomini le usassero meglio, soprattutto la parola DIRITTI. Gli uomini compresero il messaggio e dissero: - C’è una parola che non vogliamo più, è proprio da cancellare: la parola GUERRA. Il mago sorrise e da allora gli uomini vissero in pace. Classe terza A 6