Squinzi, no braccio di ferro con legislatore

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Squinzi, no braccio di ferro con legislatore
 Squinzi, no braccio di ferro con legislatore "Non può esserci un braccio di ferro continuo con il legislatore, gli sforzi del settore vanno sostenuti e valorizzati. Chi fa impresa non va ostacolato o disincentivato". Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, intervenendo oggi a Roma all'assemblea di Farmindustria. "Il Paese viene sorretto da chi esporta, da chi si posiziona in alto in ricerca e sviluppo, da chi compete globalmente, cioé voi", ha aggiunto rivolgendosi alla platea. Il settore farmaceutico è una delle "nostre punte" di diamante, e "il mercato in cui si posiziona e un mercato globale. L'industria farmaceutica è una ricchezza che il Paese non può permettersi di perdere", ha ribadito Squinzi. Il presidente di Confindustria ha poi sottolineato che l'industria farmaceutica italiana "è un settore in cui a operare così proficuamente non sono solo le grandi aziende, ma c'è un canale di piccole e medie imprese impegnate nel biotech. Le dimensioni diverse aiutano la crescita ed è un processo di filiera che va sostenuto. Bisogna ricordare che la ricerca nella farmaceutica è per il 90% privata e spesso fatta da piccole imprese. Una realtà non frequente nel nostro Paese. In più ogni addetto in questo comparto ne genera almeno un altro nell'indotto. Tutti elementi tipici di un'economia avanzata", ma che vengono messi in pericolo da "norme incerte, scarsi o nulli sostegni alla ricerca, con il rischio di allontanare gli investimenti. Siamo certi che occorre ripartire dall'industria per rimettere il Paese in movimento. I governi in Europa stanno riconsiderando tutti questi elementi e fanno a gara a riportare la propria industria in tutto il mondo. Noi lavoreremo insieme per mettere a punto delle proposte da presentare al governo" e arrivare a un "quadro certo per incrementare produzione, innovazione e occupazione". Barbara Di Chiara