Antonelli (Farmindustria), siamo a un bivio Aleotti (Menarini), basta
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Antonelli (Farmindustria), siamo a un bivio Aleotti (Menarini), basta
Antonelli (Farmindustria), siamo a un bivio Aleotti (Menarini), basta mettere mani sul settore "Anche per la farmaceutica siamo a un bivio. E il rischio è una fuga verso i 'Bric'. Serve un serio piano industriale, che rimetta al centro la crescita e il nostro settore". Lo sottolinea a Pharmakronos Pierluigi Antonelli, del comitato di presidenza di Farmindustria, dopo l'evento 'The Power of the Hidden Champions for Eu Economy' a Berlino, in Berlin Chemie. "L'Italia non ha i livelli di attrattività di altri Paesi europei, e l'Europa è già considerata un mercato maturo. Occorre rivedere le regole d'ingaggio, perché il rischio di fuga nei 'Bric' è reale, e l'Italia non brilla. Serve una politica industriale che rimetta al centro la crescita e il settore farmaceutico", afferma. "L'industria della salute è una carta vincente per l'Italia – aggiunge Lucia Aleotti (Menarini), vicepresidente di Farmindustria - chiediamo di non penalizzarla. Esportiamo il 60% della nostra produzione, dunque questo è un volano formidabile. Ed è importante rimettere al centro dell'agenda la crescita, anche nel settore biomedicale così duramente colpito dal terremoto". Per Aleotti è necessario dire "basta mettere le mani sulla farmaceutica a ogni Finanziaria. Abbiamo bisogno di stabilità, stabilità, stabilità. Poi alla crescita ci pensiamo noi. Ci rincuora che il ministro dello Sviluppo economico ci abbia definito strategici, ma alle parole devono seguire i fatti. Negli ultimi 5 anni l'industria farmaceutica ha contribuito per 11 mld di euro l'anno ai risparmi del Ssn. La pressione sulla farmaceutica è al limite. Abbiamo perso 11 mila posti di lavoro. Occorre stabilità, stabilità e ancora stabilità", conclude. Margherita Lopes