Presentazione della sessione autunnale delle Camere federali

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Presentazione della sessione autunnale delle Camere federali
Presentazione della sessione
autunnale delle Camere federali
Nel corso della sessione autunnale il Consiglio nazionale esaminerà due progetti concernenti la politica dei trasporti: quello relativo al traffico delle merci e il decreto federale sul credito globale per la NTFA nell’ambito del progetto FTP/SIF. Inoltre, esso si occuperà della legge
sui titoli contabili e del progetto concernente le garanzie relative alle procedure legate alle
emissioni sonore.
Il Consiglio degli Stati si sforzerà di eliminare le divergenze nel progetto di managed care
concernente la fissazione del prezzo dei medicamenti e quelle relative al finanziamento
speciale del traffico aereo. Inoltre, esso esaminerà il regime dell’esaurimento nel diritto dei
brevetti. La Camera dei Cantoni si occuperà anche di tre progetti a carattere giuridico: il
codice di procedura civile, la legge sui consulenti in brevetti e il tribunale federale dei brevetti. Infine, il Consiglio degli Stati esaminerà l’iniziativa per la rinaturazione e il relativo
controprogetto della commissione.
8 settembre 2008
Numero 16
economiesuisse
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Presentazione della sessione autunnale delle Camere federali
dossier politica
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8 settembre 2008
Presentazione della sessione autunnale delle Camere federali
dossier politica
8 settembre 2008
Progetto di legge concernente il trasporto delle
merci
Il mantenimento delle
sovvenzioni a favore del traffico
ferroviario va nella
direzione sbagliata
Questo progetto regola il trasferimento del trasporto transalpino delle merci dalla strada
alla ferrovia e mette in vigore l’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi. Esso va
globalmente nel senso della politica condotta attualmente. Come oggi, il numero dei camion che attraversano le Alpi sulle strade di transito non dovrà superare i 650'000 all’anno.
Questa cifra sarà raggiunta al più tardi due anni dopo la messa in servizio della galleria di
base del Gottardo, vale a dire probabilmente nel 2019. Inizialmente era previsto che questo
obiettivo fosse raggiunto due anni dopo l’apertura della galleria di base del Lötschberg (nel
2009). Il Consiglio federale vorrebbe istituire un nuovo strumento, una Borsa dei transiti
alpini, per promuovere il trasferimento del traffico verso la ferrovia. Ciò obbligherà i veicoli
pesanti a procurarsi un diritto di passaggio per attraversare le Alpi. Il numero dei diritti che
possono essere concessi per un determinato periodo sarà limitato. Spetterebbe alla Borsa
dei transiti alpini attribuire i diritti e farne un commercio. In attesa della sua messa in funzione, il Consiglio federale intende continuare a promuovere finanziariamente il trasporto
ferroviario delle merci e prevede un credito-quadro di 1,6 miliardi di franchi per il periodo
dal 2011 al 2018.
L’anno scorso, la Camera dei Cantoni si è chinata per prima su questo dossier. Al contrario del Consiglio nazionale, il Consiglio degli Stati e la Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale desiderano continuare a sostenere il traffico combinato delle merci in Svizzera, nonché il traffico delle merci che utilizza le linee a via stretta.
Le sovvenzioni generose al traffico ferroviario delle merci vanno nella direzione sbagliata. Le sovvenzioni non promuovono necessariamente il trasferimento dalla strada alla ferrovia. Per contro, una rapida revisione del prezzo del tracciato potrebbe migliorare la situazione. Questa politica corrisponde piuttosto al principio dell’innaffiatoio. Non è accettabile
che in questo settore il consumo venga privilegiato rispetto agli investimenti. Per questo
motivo occorre rinviare il progetto al Consiglio federale, chiedendogli di stabilire una visione globale che integri il traffico merci e viaggiatori. Le misure più efficaci per rafforzare il
traffico merci ferroviario risiedono nella liberalizzazione rapida delle ferrovie svizzere e
nell’apertura del mercato ferroviario europeo, nella riforma del prezzo del tracciato a favore
del traffico merci e nella promozione e l’interoperabilità a livello europeo. Se il progetto
dovesse tuttavia essere esaminato in dettaglio dal Consiglio nazionale, si potrebbe ritenere
difendibile la continuazione della politica del trasferimento. Il Consiglio federale deve avere
la possibilità di studiare l’idea di una Borsa dei transiti alpini, uno strumento basato sui
principi dell’economia di mercato e, se del caso, affidare un mandato al Parlamento. Occorre tuttavia assicurarsi che il dispositivo non sia meno ambizioso dell’accordo sui trasporti
terrestri. Inoltre, bisognerebbe prevedere dei contingenti distinti per le esportazioni, le
importazioni e i trasporti interni.
Progetto FTP (SIF). Decreto federale
sull’adozione del credito globale per la NTFA
Nel mese di ottobre 2007 il Consiglio federale ha adottato il messaggio sull’insieme della
costruzione e del finanziamento delle infrastrutture del trasporto pubblico (FTP). Oltre alla
realizzazione dell’infrastruttura della NTFA (nuova linea ferroviaria attraverso le Alpi), le
risorse del fondo FTP non ancora destinate saranno dedicate allo sviluppo e
all’ottimizzazione delle infrastrutture ferroviarie di trasporto dei viaggiatori e delle merci in
tutta la Svizzera. 31,5 miliardi di franchi sono previsti per l’adozione del progetto SIF (futuro
sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria) e della NTFA. I costi per portare a termine la costruzione della NTFA sono valutati a 19,1 miliardi di franchi.
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S’impongono dei miglioramenti per la
susseguente formulazione del messaggio
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Il Consiglio nazionale esaminerà il progetto nel suo insieme probabilmente nel corso della sessione invernale 2008. Tuttavia, per questioni di tempo esso esaminerà inizialmente la
parte del progetto relativa al credito d’insieme per la NTFA durante la sessione autunnale.
Se il credito non venisse approvato definitivamente dalle due Camere entro la fine
dell’anno, la pianificazione dei lavori sull’asse del Gottardo, nonché i lavori stessi, rischierebbero secondo la Commissione dei trasporti del Consiglio degli Stati, di subire dei ritardi
che provocherebbero costi supplementari. Nel corso della sessione estiva il Consiglio degli
Stati ha adottato all’unanimità il credito globale per la NTFA. La Commissione dei trasporti
del Consiglio nazionale ha inoltre accettato il decreto federale concernente l’adattamento
del credito d’insieme per la NTFA.
Soltanto il credito complessivo per la NTFA, di 19,1 miliardi di franchi, sarà sottoposto al
Consiglio nazionale durante la sessione autunnale. L’economia raccomanda di accettare
questo credito. Occorre tuttavia precisare che il progetto SIF non fornisce una panoramica
globale soddisfacente. Esso propone certo un’analisi dell’utilità globale del concetto, ma
non esamina sufficientemente nel dettaglio i vari progetti e nemmeno i vari assi ferroviari.
Esso non permette di stabilire delle priorità, una tappa tuttavia indispensabile. Il progetto
non crea la necessaria trasparenza e non prevede criteri chiari che permettano di valutare
l’ampiezza e l’urgenza dei lavori da realizzare. Nel corso della sessione invernale, quando il
progetto sarà discusso nel suo insieme, il Parlamento dovrà in modo particolare migliorare
la formulazione del secondo messaggio. Quest’ultimo dovrà tra l’altro apportare la trasparenza che oggi è lacunosa e definire chiari criteri (come il grado d’utilizzazione degli assi
ferroviari e la redditività dei diversi progetti). A questa condizione sarà possibile definire
priorità basate sul piano economico e dunque prendere le giuste decisioni su investimenti
importanti.
Legge sui titoli contabili
La legge sui titoli contabili migliora la
sicurezza giuridica nel settore della
gestione dei titoli
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Nel corso della prossima sessione il Consiglio nazionale esaminerà il progetto di legge sui
titoli contabili (LTC). Camera prioritaria, il Consiglio degli Stati ha accettato il progetto
all’unanimità nel corso della sessione invernale 2007. Adottato nel 1936, il diritto svizzero in
materia di detenzione e gestione di carte-valori è superato. La legge sui titoli contabili tiene
conto di questa evoluzione e migliora la sicurezza giuridica. Oggi i titoli monetari e del
mercato dei capitali non sono conservati dall’investitore, bensì da un intermediario finanziario. Ora, il diritto attuale prevede che bisogna possedere un titolo per far valere un diritto. L’introduzione della legge sui titoli contabili adatterebbe il diritto svizzero alla realtà
delle operazioni sui titoli. I titoli contabili presentano tutte le caratteristiche dei titoli senza
essere realmente degli “oggetti”. La detenzione del titolo è sostituita da un’iscrizione su un
conto di titoli presso un depositario. Il progetto chiede inoltre la rapida ratifica della Convenzione dell’Aja sui titoli contabili, che è già stata firmata.
La legge sui titoli contabili tende a creare basi giuridiche trasparenti e affidabili per la detenzione intermedia delle carte-valori. L’economia vi è favorevole. Il progetto tiene conto
della rapida evoluzione delle tecniche registrata negli scorsi anni nel settore della detenzione di titoli e carte-valori e del loro trasferimento, nonché della tendenza alla dematerializzazione dei titoli. Questa nuova legge migliora la sicurezza giuridica. Inoltre, occorre ratificare
la Convenzione sui titoli contabili per sostenere gli sforzi nell’ottica di una maggiore uniformazione del diritto internazionale privato (DIP) in questo settore. Per quanto concerne le
modifiche delle leggi interessate dal progetto, non bisogna anticipare la revisione della
regolamentazione relativa alla trasmissione dei diritti legati alle azioni nominative quotate
in Borsa nel Codice delle obbligazioni. Queste questioni potranno essere regolate durante la
revisione del diritto della società anonima, che dovrà risolvere in particolare il problema
delle azioni dispo.
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Emissioni sonore. Garanzie sulla procedura
Rifiutare l’entrata in materia
Il Consiglio nazionale si chinerà nuovamente sul progetto adottato nell’autunno 2007
nell’ottica della revisione parziale della legge federale sull’espropriazione (LEx) e di quella
sull’aviazione (LA). Questo progetto si basa su un’iniziativa parlamentare e tende in particolare a rivedere le condizioni-quadro degli indennizzi per le emissioni sonore dovute al traffico aereo, ferroviario e stradale, nonché ad altre infrastrutture. Nel corso della sessione
estiva 2008, il Consiglio degli Stati ha respinto all’unanimità l’entrata in materia come raccomandava la sua commissione. Il Consiglio degli Stati ha ritenuto che il progetto andasse
troppo lontano. All’inizio l’obiettivo consisteva essenzialmente nel migliorare la procedura
di modifica dei regolamenti di gestione degli aeroporti. Il progetto prevede il deposito di
piani d’espropriazione anche per le infrastrutture stradali e ferroviarie. Contro il parere del
Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale, la CAPTE-N ha deciso con 13 voti contro 12,
di confermare la decisione del Consiglio nazionale e di entrare in materia. Disposta a fare un
compromesso, la commissione ha lasciato intravedere la possibilità di restringere il progetto alle garanzie relative alla procedura per le emissioni sonore.
L’economia saluta la decisione del Consiglio degli Stati di non proseguire l’esame del
dossier. La procedura d’indennizzo prevista non risolverebbe i problemi attuali. Le conseguenze in termini di costi sono sempre incerte. Inoltre, l’aviazione sarebbe sensibilmente
penalizzata. In effetti, il progetto complicherebbe e allungherebbe le procedure. Esiste già
una procedura che permette di far valere delle pretese agli indennizzi per le emissioni sonore che soddisfa le esigenze dello Stato di diritto. La nuova procedura non deve limitarsi
all’aviazione, poiché se ciò fosse il caso, questo settore si vedrebbe infliggere degli oneri di
cui gli altri mezzi di trasporto sarebbero risparmiati.
Appare tuttavia necessario agire in materia di regolamentazione degli indennizzi. La
CAPTE-S ha dunque inoltrato una mozione al Consiglio degli Stati che incarica il Consiglio
federale di chiarire la situazione (mozione 08.3240 – Emissioni sonore dovute al traffico
aereo. Indennizzi basati sui diritti di vicinato). Un gruppo di lavoro interdipartimentale ha
già elaborato un rapporto su questa questione, le cui conclusioni saranno presentate prossimamente. Il Consiglio federale e il Consiglio degli Stati raccomandano l’accettazione della
mozione.
In generale occorre privilegiare la mozione della CAPTE-S relativa al progetto di legge secondo la versione del Consiglio nazionale. Questa mozione va nella giusta direzione. Il progetto del Consiglio nazionale va troppo lontano e deve essere riportato nel contesto previsto inizialmente. La mozione persegue una soluzione soddisfacente per tutte le parti.
Managed Care. Prezzo dei medicamenti
Divergenze a proposito della definizione
di un medicamento „economico“
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Le questioni concernenti il prezzo dei medicamenti e il loro rimborso saranno regolate a
livello della legge e non più a livello dell’ordinanza. Nel corso della sessione autunnale il
Consiglio degli Stati esaminerà per la terza volta il progetto concernente la fissazione del
prezzo dei medicamenti. Perdura un’ultima divergenza.
La Camera del popolo desidera definire nella legge ciò che occorre intendere per medicamento „economico“. Così, secondo il Consiglio nazionale sono considerati come economici, nel senso di vantaggiosi, i medicamenti che garantiscono che l’effetto terapeutico
ricercato sia prodotto ad un costo il più ridotto possibile. Per quanto concerne la valutazione dell’economicità dei preparati originali, i costi per la ricerca-sviluppo devono essere presi
in considerazione in maniera appropriata. Nel corso della sessione primaverile il Consiglio
degli Stati ha rifiutato l’inserimento di una definizione nella legge. Egli intende unicamente
indicare che il Consiglio federale deve vegliare a garantire un approvvigionamento in medicamenti vantaggioso nell’assicurazione obbligatoria delle cure. La Commissione della sicurezza sociale e della salute pubblica del Consiglio degli Stati (CSSS-S) intende mantenere
questa divergenza. Essa chiede, con 9 voti contro 1, che la definizione dei termini sia cancel-
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lata. La commissione non desidera cambiare radicalmente la regolamentazione nell’ambito
della presente revisione. Il dossier ritorna al Consiglio degli Stati.
La versione del Consiglio nazionale fissa nella legge le regole relative alla valutazione dei
criteri d’efficacia, di adeguatezza e di economicità, attualmente precisati nell’ordinanza.
Ciò è positivo dal punto di vista economico. La formula “che garantisce che l’effetto terapeutico ricercato sia prodotto ad un costo il più ridotto possibile” chiarisce sufficientemente questo termine. Nel confronto, la versione della Camera bassa corrisponde alla prassi
attuale e tiene conto degli interessi dell’industria farmaceutica per quanto concerne una
presa in considerazione appropriata dei costi elevati della ricerca-sviluppo di medicamenti
nuovi.
Finanziamento speciale del traffico aereo
Chi paga per le misure di sicurezza negli
aeroporti e sugli aerei?
Il Consiglio degli Stati si chinerà sull’ultima divergenza che sussiste nel progetto sul finanziamento speciale del traffico aereo. La Confederazione percepisce un’imposta sui carburanti. La metà del provento netto di questa imposta è versata alla cassa generale della
Confederazione. L’altra metà è destinata al traffico stradale. Il Consiglio federale propone di
dedicare ormai il provento dell’imposta sul cherosene non più alla circolazione stradale,
bensì all’aviazione. Esso prevede così di riservare la metà dell’imposta sugli oli minerali e la
totalità della sovrattassa sui carburanti d’aviazione al finanziamento speciale del traffico
aereo.
Le due Camere sostengono il progetto. Il solo punto controverso è la questione del finanziamento dei compiti derivanti dallo Stato (agenti di sicurezza per gli aerei) e di quelli
non derivanti dallo Stato (sorveglianza degli aeroporti, controllo dei bagagli e dei passeggeri). Conformemente alla proposta del Consiglio federale, la Camera dei cantoni non intende
stabilire distinzioni a livello della Costituzione tra i vari compiti in materia di sicurezza. La
Camera bassa desidera dal canto suo che solo le misure di sicurezza non derivanti dallo
Stato beneficino del finanziamento speciale a favore del traffico aereo. La Commissione dei
trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) ha mantenuto, con 7
voti contro 5, la propria decisione di finanziare il personale di polizia che garantisce la sicurezza degli aeroporti e degli aerei attraverso il finanziamento speciale.
Dal punto di vista economico occorre sostenere questo progetto. Esso non introduce
nuove tasse. Si accontenta di modificare la destinazione dell’1,3% delle entrate percepite sui
carburanti oggi destinati alla costruzione delle strade. Questa modifica è giustificata dal
punto di vista della verità dei costi. Analogamente alla regolamentazione del traffico stradale, il progetto propone inoltre di destinare la totalità della sovrattassa. Non si cambia nulla al
sistema nel suo complesso. Il progetto merita di essere sostenuto. L’Ufficio federale di giustizia ha ritenuto che i termini “dipendente dallo Stato” e “non dipendente dallo Stato” non
fossero sufficientemente chiari, di modo che occorre precisare meglio la formulazione. Il
Consiglio nazionale ritiene che la cassa generale della Confederazione debba continuare a
finanziare i compiti derivanti dallo Stato. Questo punto di vista è giustificato. Le risorse del
finanziamento speciale del traffico aereo non devono essere destinate al finanziamento dei
compiti dipendenti dallo Stato o da compiti già assunti dalla Confederazione.
Legge sui brevetti. Scelta del regime
dell’esaurimento
Il Consiglio nazionale ha trattato la questione del regime dell’esaurimento in materia di
brevetti nel corso della sessione estiva e spetta ora al Consiglio degli Stati esaminarla. In
Svizzera la legge non regola la questione delle importazioni parallele di prodotti protetti da
un brevetto. Il Tribunale federale preconizza l’applicazione del principio dell’esaurimento
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Mantenere l’esaurimento nazionale
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nazionale in uso nei paesi industrializzati. Così, i detentori di brevetti possono opporsi
all’importazione in Svizzera di prodotti protetti da un brevetto che sono stati commercializzati all’estero, a condizione che ciò non costituisca una restrizione della concorrenza contraria alla legge sui cartelli. Con questa legge il Consiglio federale intende ancorare il principio dell’esaurimento nazionale nella legge sui brevetti. L’inasprimento delle disposizioni
relative al regolamento dei conflitti e il rovesciamento del fardello della prova proposto dal
Consiglio federale si tradurrebbero in un rafforzamento del diritto dei brevetti che contribuisce ad impedire gli abusi. Queste misure permetterebbero le importazioni parallele di
prodotti di cui solo i componenti sono protetti da un brevetto. Al contrario del Consiglio
federale e del Consiglio nazionale, la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio
degli Stati (CET-S) ha votato per un cambiamento del sistema e per l’introduzione unilaterale dell’esaurimento regionale. Per i prodotti di paesi non appartenenti allo SEE, le importazioni parallele di prodotti protetti da un brevetto possono così essere possibili quando
l’elemento brevettato riveste un’importanza minore per le caratteristiche funzionali dei
prodotti. Inoltre, la commissione ritiene che l’esaurimento nazionale debba continuare ad
essere applicato ai prodotti i cui prezzi sono fissati dallo Stato.
L’economia respinge nettamente la decisione della CET-S. Essa non è soltanto estremamente complessa e confusa, ma reca anche pregiudizio alle regole dell’OMC in un settore
importante per la Svizzera nelle sue attività internazionali. Il campo d’applicazione
dell’eccezione prevista per i prodotti i cui prezzi sono fissati dallo Stato è poco chiara e crea
un’insicurezza giuridica. Con la sua decisione, la commissione prende in contropiede il
Consiglio federale e il Consiglio nazionale. Questi ultimi sostengono il mantenimento del
sistema del’esaurimento nazionale rimanendo favorevoli ad un’apertura. Il Consiglio federale e il Consiglio nazionale tengono conto della protezione delle innovazioni, della compatibilità con l’OMC e della necessità di evitare di lanciare segnali negativi a livello internazionale. Questi elementi sono troppo importanti per ammettere il loro non-rispetto deliberato. E’ la ragione per la quale economiesuisse sostiene la soluzione del Consiglio federale e
del Consiglio nazionale e respinge fermamente la proposta della CET-S.
Codice svizzero di procedura civile
Il codice di procedura civile è uniformato
a livello federale
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Nell’ambito della riforma giudiziaria federale, il Consiglio federale intende unificare il codice
svizzero di procedura civile. Se il diritto civile materiale è codificato a livello federale (per
l’essenziale nel CC e nel CO), ogni Cantone possiede il proprio codice di procedura e la propria organizzazione giudiziaria. Questa situazione non è soddisfacente. L’abbondanza dei
testi rende difficile una panoramica globale. Ciò rende più onerosa l’adozione del diritto
materiale e obbliga i Cantoni a sforzi di adattamento ogni volta che il legislatore federale
interviene in questo settore. Il messaggio propone di codificare la procedura davanti ai
tribunali cantonali e l’arbitraggio nazionale a livello federale. L’organizzazione dei tribunali
rimarrà competenza dei Cantoni. La procedura civile unificata sarà il terzo pilastro della
nuova costituzione giudiziaria svizzera ai lati della nuova organizzazione giudiziaria federale
(che concerne la procedura di fronte al Tribunale federale) e dell’unificazione del codice di
procedura penale.
L’unificazione del diritto della procedura civile rimedia al frazionamento e alla relativa insicurezza del diritto. Il nuovo progetto contribuirà alla trasparenza e alla prevedibilità, renderà possibile l’elaborazione di una giurisprudenza unificata e favorirà l’evoluzione e lo
studio scientifico del diritto. Essa alleggerirà e semplificherà le vie del diritto e diminuirà i
costi.
Il Consiglio degli Stati, Camera prioritaria, ha accettato il progetto nel corso della sessione estiva 2007. Il Consiglio nazionale ha fatto lo stesso durante la sessione estiva 2008. Dal
momento che le due Camere non hanno potuto mettersi d’accordo su tutti i punti, il progetto ritorna al Consiglio degli Stati per l’eliminazione delle divergenze. La Commissione
degli affari giuridici della Camera alta (CAG-S) chiede al proprio plenum di seguire il Consi-
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glio nazionale sulla maggior parte dei punti. Essa desidera tuttavia mantenere le decisioni
del Consiglio degli Stati su alcuni punti.
Legge sui consulenti in brevetti
Il progetto risponde ad un bisogno delle
imprese svizzere noto da anni
La Camera dei Cantoni esaminerà per prima il progetto di legge sui consulenti in brevetti in
occasione della sessione autunnale. La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli
Stati (CAG-S) la sostiene fermamente. Il mestiere di consulente in brevetti non è regolamentato in Svizzera. Ciò significa che una persona che possiede un’esperienza e conoscenze
insufficienti può oggi proporre un servizio di consulente in brevetti. Questa situazione non è
soddisfacente. A causa della complessità della protezione delle invenzioni, le persone e le
imprese che innovano sono tributarie di un consiglio professionale e competente. Il danno
causato da un cattivo consiglio è considerevole per le parti interessate. La mancanza di
trasparenza e di garanzia della qualità ha conseguenze negative per la Svizzera in quanto
polo d’innovazione. Lo scopo della legge sui consulenti in brevetti è quello di garantire una
consulenza qualificata in materia di brevetti. Ciò passa attraverso una protezione dei titoli
professionali: soltanto le persone che dispongono di qualifiche professionali attestate possono fare uso di questi titoli. La legge sui consulenti in brevetti tiene pure conto della confidenzialità nei confronti delle persone consigliate, imponendo ai consulenti un obbligo di
segreto professionale.
L’economia sostiene il progetto. Questa legge risponde ad un bisogno delle imprese
svizzere noto da anni: le imprese hanno bisogno di poter contare su una rappresentanza
qualificata e sottoposta all’obbligo di mantenere il segreto professionale negli affari del
diritto della protezione. Questo bisogno si è in particolare accentuato con l’intensificarsi
degli scambi internazionali. Da una parte, il numero di persone che propongono servizi di
questo tipo, anche dall’estero, tende ad aumentare. D’altra parte, la nuova legge permetterebbe ai consulenti in brevetti che operano in Svizzera di essere riconosciuti all’estero.
Questo progetto affronta infine una questione che è già stata regolata in numerosi paesi
europei. In effetti, presso i nostri vicini, la professione di consulente in brevetti è già regolamentata da un certo tempo. L’instaurazione del segreto professionale e del diritto di rifiutare di testimoniare prevista dal progetto riveste grande importanza per l’economia. Essa
permette il riconoscimento di un “attorney-client privilege” per i processi civili che si svolgono negli Stati Uniti.
Legge sul Tribunale federale dei brevetti
L’economia saluta la creazione di un
tribunale federale dei brevetti
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Le controversie relative ai brevetti sono complesse, poiché esse si trovano al bivio tra la
tecnica e il diritto. I giudici chiamati a decidere queste controversie devono dunque possedere conoscenze molto approfondite. I tribunali cantonali competenti in materia non sono
tutti in grado di sviluppare conoscenze specializzate e non dispongono tutti di una sufficiente esperienza pratica in materia di diritto dei brevetti. Ne deriva una discontinuità della
giurisprudenza e una mancanza della sicurezza giuridica. Il progetto di legge sul Tribunale
federale dei brevetti ha lo scopo di migliorare l’accesso alla giustizia in materia di brevetti.
Per poterlo fare, è previsto di creare a livello federale un tribunale dei brevetti di prima
istanza per trattare i litigi civili in materia di brevetti. Il tribunale si comporrà di giudici aventi una formazione giuridica e di giudici aventi una formazione tecnica.
Il Consiglio degli Stati esaminerà per primo questo dossier nel corso della sessione autunnale. La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG-S) l’ha adottato
all’unanimità. La sola divergenza tra la commissione e il progetto del Consiglio federale
concerne le modalità di elezione dei giudici.
L’economia sostiene questo progetto. Per le imprese svizzere basate sull’innovazione, i
brevetti costituiscono un incitamento ad investire e una protezione degli investimenti. In
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questo settore, le controversie concernono spesso somme considerevoli. E’ quindi essenziale che esse possano essere risolte in modo competente, affidabile ed efficace. In Svizzera la
situazione attuale in materia di messa in vigore dei brevetti non soddisfa questa esigenza.
Inoltre, capita spesso che i giudizi emessi non si basino sull’opinione del giudice, bensì su
perizie esterne. Questa “mancata missione del giudice”, discutibile dal punto di vista dello
Stato di diritto, è inefficiente e costosa. Dall’altra parte, i processi che concernono brevetti
sono spesso troppo lunghi. Un’azione rapida e competente è tuttavia essenziale, in particolare per quanto concerne le misure professionali, uno strumento importante nella pratica.
Il valore di un brevetto dipende anche dalla sua qualità e dalla rapidità della sua messa in
vigore. E’ una delle ragioni per le quali è importante adottare condizioni-quadro che funzionino e che siano efficienti. La Svizzera è in ritardo rispetto ad altri paesi. Questo progetto
di legge permette di colmare questo ritardo. Le imprese svizzere danno molta importanza
alla concentrazione delle competenze in materia di brevetti presso un solo tribunale specializzato. Inoltre, l’economia chiede da anni la creazione di un tribunale federale dei brevetti
di prima istanza. L’aspetto finanziario del progetto è pure regolato in modo soddisfacente
dal punto di vista della politica finanziaria: la creazione del nuovo tribunale non avrà nessuna conseguenza sulle finanze della Confederazione. Il progetto di legge sul Tribunale federale dei brevetti deve essere sostenuto per queste varie ragioni.
Iniziativa popolare “Acqua viva”
L’iniziativa popolare (iniziativa per la rinaturazione) inoltrata dalla Federazione svizzera di
pesca ha lo scopo di migliorare la protezione delle acque. I Cantoni sostengono la rinaturazione delle acque pubbliche e delle loro zone riparie. Ciò comprende il risanamento dei corsi
d’acqua e il ristabilimento di uno stato vicino allo stato naturale di quelle zone alle quali
alcune opere possono aver recato pregiudizio. Alfine di finanziare in parte queste misure, i
Cantoni creeranno dei fondi di rinaturazione. Infine, l’iniziativa introduce un diritto di richiesta e un diritto di ricorso per le organizzazioni interessate.
Il Consiglio federale respinge l’iniziativa per la rinaturazione senza proporre controprogetto. La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del
Consiglio degli Stati (CAPTE-S) ha fatto lo stesso. Essa ritiene che essa non proponga buone
misure per migliorare lo stato delle acque. Altri interessi, quale l’utilizzazione dell’energia
idroelettrica, non sono stati sufficientemente presi in considerazione e il diritto di richiesta
previsto per le organizzazioni di protezione dell’ambiente non si giustifica né sul piano
materiale, né su quello politico. La CAPTE-S ha dunque deciso di presentare un controprogetto. Con l’iniziativa parlamentare “Protezione e utilizzazione delle acque” (07.492), la
CAPTE-S spera di trovare un compromesso tra protezione e utilizzazione delle acque tenendo maggiormente conto degli interessi legati all’utilizzazione dell’energia idroelettrica di
quanto non faccia l’iniziativa popolare. Questo progetto non darebbe nessun diritto alle
organizzazioni di protezione dell’ambiente. Esso obbligherebbe i Cantoni a mettere in vigore dei programmi di rivitalizzazione dei corsi d’acqua. Nel corso della sessione autunnale il
Consiglio degli Stati, Camera prioritaria, esaminerà congiuntamente l’iniziativa popolare
“Acqua viva” e il controprogetto elaborato dalla sua commissione.
Gli ambienti economici salutano il controprogetto all’iniziativa popolare „Acqua viva“.
Alcuni punti importanti del progetto devono tuttavia ancora essere migliorati. Il compromesso tra protezione e utilizzazione delle acque mirato attraverso l’iniziativa parlamentare
non è soddisfacente. Il controprogetto non tiene sufficientemente conto degli interessi
legati all’utilizzazione dell’energia idroelettrica. La focalizzazione sugli obiettivi ecologici e
la riduzione dei costi vanno nella giusta direzione. In effetti, le misure di risanamento inducono costi supplementari non trascurabili per l’economia, in un periodo in cui i prezzi
dell’energia sono in crescita. Bisogna respingere la ripercussione dei costi supplementari
dal momento che nessuna deroga è prevista per la piazza economica, in particolare per le
imprese a forte consumo energetico.
L’economia respinge l’iniziativa popolare “Acqua viva”. L’iniziativa ridurrebbe sensibil7
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mente il ricorso all’energia idroelettrica in Svizzera, un’energia rinnovabile e pressoché
priva di CO2, ciò che sarebbe in contraddizione con le sfide della politica del clima che la
Svizzera deve affrontare. Le conseguenze sarebbero una dipendenza crescente nei confronti delle importazioni di elettricità che comporterebbe un aumento dei costi dell’energia
calcolati in miliardi di franchi.
Interventi trattati dalle Camere
economiesuisse raccomanda alle Camere federali di accettare i seguenti oggetti:
•
Consiglio nazionale: Mozione del gruppo radicale-liberale. Rafforzamento della
nostra competitività attraverso nuove riforme dell’imposizione delle imprese.
•
Consiglio degli Stati: Mozione Randegger Johannes. Spese di formazione e di perfezionamento professionali. Armonizzazione del trattamento fiscale.
•
Consiglio degli Stati: Mozione CET-S. Finanziamento nell’ambito dei gruppi. Soppressione degli ostacoli fiscali.
economiesuisse raccomanda alle Camere federali di respingere i seguenti oggetti:
•
Consiglio nazionale: Mozione Sommaruga Simonetta. Rete cablata numerica.
Criptaggio dei decoder.
•
Consiglio nazionale: Iniziativa parlamentare Sommaruga Simonetta. Miglioramento della protezione dei consumatori. Contratti conclusi a distanza e garanzia.
•
Consiglio degli Stati: Mozione Frick Bruno. Lotta contro la mancata solidarietà
nell’assicurazione malattie, dovuta alla creazione di casse a buon mercato.
Informazioni:
economiesuisse Berna
[email protected]
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