I due mondi di Iosa Ghini

Transcript

I due mondi di Iosa Ghini
Corriere di Bologna - BOLOGNA sezione: VUOTA - data: 2007-04-03 num: - pag: 12
categoria: REDAZIONALE
I due mondi di Iosa Ghini
Un volume monografico esplora i progetti del bolognese, architetto e
Designer
Gli manca solo di progettare nella sua città. «E adesso — confida lui — i tempi sembrano maturi».
Intanto Massimo Iosa Ghini, architetto e designer bolognese, si presenta attraverso un libro, che
parla di lui, del suo percorso progettuale che passa dal fumetto delle "mitiche" riviste Alter e
Frigidair, all'illustrazione, dalla ideazione di interni, fino alla creazione di spazi ed edifici futuribili.
Grazie ad un segno che ha il guizzo dell'intuizione: quella che identifica l'espressione puramente
artistica.
Il volume, «Massimo Iosa Ghini, da designer ad architetto » (Editrice Compositori, 198 pagine, 40
euro) verrà presentato martedì 10 aprile (ore 18) nella sala assemblee di Palazzo Saraceni della
fondazione Carisbo. Insieme al protagonista, partecipano il presidente della Fondazione Fabio Roversi
Monaco, Aldo Colonetti, coautore del libro insieme a François Burkhardt (direttore del centro di
creazione industriale
Georges Pompidou di Parigi) e Gillo Dorfles, e Alessandro Marata, presidente dell'ordine degli
architetti di Bologna. La formazione di Iosa Ghini, alla Facoltà di architettura di Firenze negli anni
70, coincide con la fondazione, insieme ad un'altra ventina di studenti, del bolidismo.
Il movimento, figlio anche della avanguardie provenienti da New York, Londra, Parigi e Berlino, si
basava, in sostanza, sull'assunzione che la velocità domina la realtà contemporanea.
Da lì, la progettazione di forme fluide, dinamiche e libere da costrizioni. Sia che si tratti di sedie, dai
volumi morbidi e "sfuggenti", o di edifici, corpi "liquidi" che si adattano al paesaggio. Lo studio Iosa
Ghini — che ha la sua sede centrale a Bologna ed un'altra a Milano — ha progettato infatti mobili,
lampade, occhiali, macchine da caffè. Poi, in particolare negli anni '90, si è occupato anche di
interior design curando gli allestimenti delle sedi di Ferrari, Maserati, Superga, Omnitel e Alitalia.
«Otto anni fa — racconta lui — ho ricevuto l'incarico per progettare la stazione della metropolitana di
Kropcke, ad Hannover. Sicuramente il fatto di essere un designer ha influito, perché la mia
progettazione va dall'interno verso l'esterno, partendo dalla definizione degli spazi e delle funzioni
interne di un edificio. Sono gli interni quello che noi viviamo di un edificio, l'esterno lo guardiamo
solo. E lo spazio interno è sempre connesso alla funzionalità»». Finora le commissioni importanti
quando si è trattato di progettare edifici, sono arrivate tutte dall'estero, da Miami, da Budapest. E
ogni volta, lo sguardo è stato lo stesso. Ma è Aldo Colonetti, che è direttore della rivista
Ottagono, a rimarcare un tratto originale di Iosa Ghini.
«I suoi lavori — scrive nel libro — sono sempre dei racconti », e risentono, in sostanza, della sua
esperienza di fumettistanarratore, nel gruppo di artisti che hanno visto in Andrea Pazienza la loro
"bandiera". Pazienza lavorava a Bologna, e Iosa Ghini forse, presto, qui, firmerà qualcosa.
O almeno se lo augura: «Nelle zone della Bertalia e della Fiera — ragiona— ci sono degli spazi dove è
possibile realizzare un'architettura contemporanea, senza il problema del rapporto fra ciò che
preesiste. Bisogna portare qualità dove non ce n'è, per me è un assioma.
Del resto uno dei compiti dell'architettura è anche questo: l'attenzione al sociale. Più che al dibattito
su come intervenire in centro storico bisogna parlare delle periferie: se la città perde il treno della
modernizzazione potrebbe avere dei problemi. L'esempio di Parigi, anche se è una città molto più
grande, ci dice a cosa si può andare incontro ». La metropolitana, ad esempio «sono convinto che
sia un mezzo fondamentale e un passaggio obbligato per l'urbanizzazione».
Luciana Cavina Ettore Intorcia

Documenti analoghi

La Mostra “IOSA GHINI etc...”

La Mostra “IOSA GHINI etc...” Il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna accoglierà dal 23 settembre al 19 ottobre 2014 una mostra monografica dedicata a Massimo Iosa Ghini, in un percorso che racconta il suo iter creativo. L’e...

Dettagli

MASSIMO IOSA GHINI Architetto e designer

MASSIMO IOSA GHINI Architetto e designer Ceramica, Rossato, ripercorre 30 anni di carriera di Iosa Ghini, dagli anni ’80 a oggi, attraverso una ricca selezione di progetti d’interni e di architettura, oggetti di design, illustrazioni, con...

Dettagli

Massimo Iosa Ghini in mostra alla Triennale di Milano

Massimo Iosa Ghini in mostra alla Triennale di Milano della Triennale di Milano, la personale del designer e architetto Massimo Iosa Ghini. L'esposizione, curata dallo stesso progettista, ripercorrerà i suoi 30 anni di carriera, dagli anni '80 a oggi,...

Dettagli

Massimo Iosa Ghini. Architetto e designer

Massimo Iosa Ghini. Architetto e designer Surfaces, Iris Ceramica, Rossato, la mostra propone una nutrita selezione  di progetti d’interni e di architettura, oggetti di design, illustrazioni,  contributi audiovisivi, accomunati dal minino ...

Dettagli

MASSIMO IOSA GHINI, ARCHITETTO

MASSIMO IOSA GHINI, ARCHITETTO commerciale The Collection di Miami, USA; il Museo Galleria Ferrari di Maranello, Modena; la sede della Seat Pagine Gialle, Torino; e per finire la Casa Museo Giorgio Morandi, il progetto dell’infr...

Dettagli

interior Headquarter Seat Pagine Gialle Torino Iosa Ghini Associati

interior Headquarter Seat Pagine Gialle Torino Iosa Ghini Associati Nell’area reception, la regia creativa del progetto luminoso permette di cambiare atmosfere e suggestioni

Dettagli

Massimo Iosa Ghini

Massimo Iosa Ghini – Il Cantiere: South Face, Verdeverticale, 2010

Dettagli