Il Nurse Educator in Canada
Transcript
Il Nurse Educator in Canada
2005;22 (4): 21-22 21 Lucia Franceschini, Infermiera, Unità Coronarica di Treviso. Il Nurse Educator in Canada Riassunto In Canada di fronte alla necessità di fornire una standardizzazione ed un elevato livello nell’inserimento del personale infermieristico si è implementata la figura del “Nurse Educator”. Questa figura ha molti punti di sovrapposizione con i nostri Infermieri in possesso di Master Clinico di primo livello. Si propone quindi il Nurse Educator come esempio già in essere di Infermiere con Competenze Avanzate. Parole chiave: Nurse Educator, Addestramento, Formazione, Master U n argomento, reso molto attuale anche per merito della politica dell’Educazione Continua in Medicina (ECM), è l’aspetto della formazione e dell’aggiornamento continuo. Infatti assistiamo ad un crescente bisogno degli infermieri di approfondire le conoscenze legate in particolar modo alla pratica clinica. Inoltre l’inserimento di nuovo personale nelle Unità Operative difficilmente segue programmi d’apprendimento mirati e quindi rende il servizio infermieristico disomogeneo rispetto alle prestazioni erogate dai “vecchi” di reparto. EDITORIALE pervenuto il 28/05/05 approvato il 30/11/05 Si è cercato di venire incontro alle nuove esigenze, nelle aree intensive e non intensive dell’Heart Institute di Ottawa (Canada), come in altre differenti realtà anglosassoni ed americane, creando la figura del Nurse Educator (Infermiere Educatore) detto anche Clinical Educator (Educatore Clinico). I primi infermieri ingaggiati per questo ruolo non possedevano titoli di studio diversi da quello infermieristico di base. Quest’aspetto pionieristico si è evoluto e raffinato con la richiesta di requisiti particolari, con una formazione personale ed interna dell’Ospedale. I requisiti attuali per accedere a questo ruolo sono: • la registrazione all’albo professionale; • una pratica clinica di 5 anni; • preferibili 2 anni di esperienza nell’insegnamento; • competenza professionale (abilità e conoscenze); • capacità di relazioni costruttive; • leadership (guidare un gruppo, accogliere proposte, usare fermezza,..); • conoscenza di tecniche di insegnamento (relazionali, metodi informatici, ...); • l’aggiornamento sulla legislazione recente. Il compito del Nurse Educator consiste nell’ identificare le aree di bisogno per sviluppare, implementare e valutare i programmi di educazione infermieristica e nel fare in modo che, laddove l’assistenza sanitaria non è regolamentata, la conoscenza teorica, le abilità ed il giudizio per una sicura performance nel lavoro siano acquisiti e mantenuti, contribuendo così ad aumentare la qualità dell’assistenza al paziente.1 Le maggiori aree di responsabilità sono: 1) Formazione, 2) Pratica, 3) Consulenza, 4) Ricerca. Per la Formazione il Nurse Educator valuta i bisogni di apprendimento del nuovo infermiere, fissandone gli obiettivi ed il percorso di apprendimento per arrivare alla valutazione finale. Con questa attività si intende portare tutto il personale ad un livello standard nella pratica clinico-professionale al fine di assicurare al paziente una assistenza sicura e basata sulle evidenze. Inoltre pianifica programmi di educazione continua (con scadenze anche mensili), venendo incontro alle necessità di apprendimento, rivisitazione e mantenimento delle conoscenze espressi dagli infermieri clinici. Questa interazione tra bisogno e aggiornamento è favorita dalla continua presenza del Nurse Educator nell’Unità Operativa. Infatti 1 Tratto da: Position description for Clinical Educator, Heart Institute of Ottawa, attualmente in uso nel 2005. 2005;22 (4): 21-22 viene così garantita una sorta di supervisione del lavoro e una relazione più stretta ed immediata con il personale. Questo consente al Nurse Educator di valutare anche i risultati delle attività di formazione nella struttura, nel processo e nell’apprendimento, nonché gli effetti di questa sugli outcome del paziente. Per la pratica egli provvede a mantenere le conoscenze, le abilità ed il giudizio clinico sulle aree di interesse clinico infermieristico e a fornire un modello per la pratica professionale, ed è il punto di riferimento per i quesiti di efficacia e correttezza clinica. Inoltre collabora allo sviluppo della struttura tramite l’implementazione e la valutazione di standard, protocolli e procedure. Egli ha la funzione di consulenza alle figure interne ed esterne, in collaborazione con diversi professionisti in vista di miglioramenti professionali, educativi e di ricerca clinica e partecipa alla selezione dei candidati (infermieri). Il Nurse Educator supporta il miglioramento continuo nella qualità, anche attraverso la ricerca, con il compito di attuare strategie efficaci per integrare la ricerca con la pratica clinica, in accordo con i migliori standard dell’Evidence Based Practice. Il Nurse Educator è una figura utile anche nella gestione dell’errore o di una cattiva pratica clinica. Infatti il personale infermieristico fa a lui riferimento per errori propri o per una mala pratica condotta da altri infermieri. La visione dell’assistenza infermieristica infatti è rivolta alla sicurezza del paziente e della pratica professionale: rendere noto l’errore proprio od altrui non è visto quindi come un aspetto punitivo o di spionaggio, ma come opportunità di miglioramento continuo del servizio sanitario erogato da parte di tutta l’équipe infermieristica. Nella motivazione che ha spinto all’attivazione dei Master Infermieristici nelle Università italiane, possiamo ritrovare le stesse aree di responsabilità, che vediamo rivestite da questa figura e cioè: pianificazione, gestione di risorse, partecipazione ad attività di formazione del personale, ricerca, consulenza (anche agli operatori di altri Servizi). Tutto ciò chiaramente centrato sui bisogni di salute della persona nel suo contesto sociale. Ogni Master valorizza le differenti specificità all’interno del proprio percorso formativo, approfondendo e rafforzando le conoscenze teorico-pratiche legate alla clinica - aspetto che sicuramente fortifica la credibilità e la stima da parte del gruppo infermieristico coinvolto nell’attività clinica. Chi si accinge alla frequentazione dei Master Clinici, come quello in Area Critica, potrebbe trovare in questa applicazione, già sperimentata da altri Paesi positivamente, delle lungimiranti opportunità, ma come spesso accade in questi ambiti, la norma precede l’organizzazione e l’orientamento culturale. Tirando le fila, anche la realtà italiana potrebbe quindi potenzialmente godere dei vantaggi legati all’adozione di tale figura, perché essa garantirebbe, infatti, una preparazione completa per i nuovi infermieri e la possibilità di un aggiornamento costante sulle problematiche e sui dubbi effettivamente riscontrati nell’ambiente di lavoro. Sicuramente sarebbe un ottimo punto di riferimento per il personale infermieristico e potrebbe contribuire all’unione del gruppo di lavoro, raccogliendone le esigenze e dando risposte, diminuendo la sensazione di fatica personale nel ricercare ascolto e formazione a distanza. Contribuirebbe inoltre a garantire un livello aggiornato e sicuro delle conoscenze infermieristiche, consentendo una pratica clinica basata sull’evidenza e quindi sicura per l’assistenza al cittadino. Abstract In Canada, facing the need to standardize and to assure a high level of quality for the new-entry nurses, the Nurse Educator was identified. This position looks very similar to the Italian nurse with the first level clinical master degree. The article presents the Nurse Educator as an example of nurse with advanced competences. Key words: Nurse Educator, Training, Education, Clinical master 22