Carlo Rizzuto

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Carlo Rizzuto
Ricerca e Industria:
quali colli di bottiglia?
(e come cercare di superarli…)
Carlo Rizzuto
Sincrotrone di Trieste e Università di Genova
Lecco 29/10/04
L’equivoco tra Ricerca, Sviluppo e Innovazione
Una parte dell’incomprensione tra Ricerca e Impresa viene dalla
confusione tra Ricerca e Sviluppo
•Ricerca: lavoro originale, sperimentale o teorico, per produrre
nuova conoscenza
I risultati della Ricerca sono intrinsecamente imprevedibili e il
processo è intrinsecamente a bassa efficienza.
•Sviluppo: lavoro sistematico, utilizzante conoscenza esistente
ottenuta dalla Ricerca o dalla Pratica, diretto a migliorare o
produrre (nuovi): materiali, prodotti, processi, sistemi o servizi.
Lo Sviluppo è un processo ad alto costo per trasformare
conoscenza in tecnologia.
•Innovazione: non è solo basata sulla Ricerca e Sviluppo……
Innovazione: da dove viene,
complessivamente
consulenti di
management
mercati,
clienti
Istituti di formazione
e ricerca
Impresa
innovativa
Consulenti e
intermediari
Sistema
finanziario
altre ditte,
grandi e piccole
Autorità pubbliche;
politiche pubbliche,
normative, acquisti
ecc.
Gli aspetti economici di Ricerca, Sviluppo e
Innovazione
La Ricerca avendo risultati nuovi e imprevedibili, ha ricadute
imprevedibili sia economiche che di destinazione
Lo Sviluppo è un processo ad alto costo, ma con costi e
risultati prevedibili per chi vi investe, entro i normali limiti
di rischio
L’Innovazione è il completamento del percorso, sul mercato
R e S potrebbero pensarsi come indipendenti, ma attenzione!:
Il costo dell’acquisizione della conoscenza, degli strumenti e
dei metodi necessari allo Sviluppo diventa
finanziariamente insostenibile se non si ha un pool di
persone addestrate tramite la Ricerca, che ne rendono
“facile” la valutazione e l’accesso.
I “ricercatori” possono essere impiegati sia nella R che nello S,
anche contemporaneamente, ma devono operare per progetti
individuati chiaramente per obiettivi e modi di misura del
successo
L’innovazione da Ricerca e i possibili
colli di bottiglia
Utilizzatori
economici e sociali
L’innovazione:
- capacità di assorbimento
Sviluppo:
- capacità e progetti
- bisogni mercato
Base e produttori
di conoscenza
Ricerca:
- qualità e rilevanza
- dimensione
Ricercatori (etp) su milione di popolazione:
Privato, Università e Enti pubblici
Finland
2470
3965
Japan
1460
4888
USA
752
5460
Sweden
Germany
2372
1264
UK
2378
1263
Netherlands
1616
EU
1673
Belgium
1728
Ireland
1276
1278
515
Italy
706
Greece 251
0
889
1279
679
371
731
502
1225
1442
897
2055
Austria
Spain
1160
887
336
681
1411
1826
352
422
2344
3627
France
1142
333
125
165
409
345
276
2000
Business Enterprise
4000
6000
Higher Education
Data Source: Eurostat
8000
Government
Le tre missioni base delle Università
e della Ricerca pubblica
Ricerca
Università
ed Enti
Condivisione
conoscenza
Formazione
Condivisione della conoscenza
Industrie-Università/Pubblico
Reclutamento
Formazione e
addestramento
CooperazioneR&S
La collaborazione è utile per entrambi, ma
una ricerca indipendente nelle Università è
importante per la formazione
Condivisione Ricerca Formazione e
Sviluppo
mentre in USA gli spazi si sovrappongono, ciò accade
poco nell’EU e per nulla in I
R+Form.
I
EU
USA
S+Innov
EU
USA
I
Come superare i colli di bottiglia?
• I colli di bottiglia sono, in sostanza:
– Culturali (definizione R&S, …..)
– Dimensionali (pochi ricercatori, pmi……)
– Contrattuali/regolamentari (poca mobilità,……)
• Si superano:
– Aumentando l’interazione e la formazione
– Co-localizzando la parte di R&S che può essere
condivisa e facendo progetti comuni
– Aumentando i numeri locali e la flessibilità
– Gestendo i risultati in maniera integrata
I prodotti della Ricerca:
come individuarli e valorizzarli
•L’aumento delle conoscenze utilizzabili
•La formazione di alto livello
•Nuovi strumenti/metodi/prodotti (S in R)
•Reti di:
formazione/scambio/collaborazione
•Capacità di risolvere problemi nuovi
•Attivazione di nuove imprese
La valorizzazione completa richiede una
gestione attenta su tutti i prodotti
I punti di debolezza
• La diluizione, l’isolamento e il
conseguente immobilismo (individuale,
istituzionale e disciplinare). Da cui
derivano:
– La rigidità istituzionale, l’ingessamento
burocratico, la deresponsabilizzazione e il
conseguente rifiuto a crescere.
– L’invecchiamento e la rapida decrescita
delle competenze (possibile opportunità).
I punti di forza, e cose avviate
•
•
•
•
•
La qualità (sia pur teorica)
L’efficienza (sia pur focalizzata)
L’internazionalizzazione
Il mercato e la capacità crescente
Il possibile ricambio generazionale
Negli ultimi 3-4 anni: aumento di formazione,
mobilità e flessibilità, progettualità
Brevetti europei su popolazione
444
Sweden
Finland
Germany
251
282
232
277
Netherlands
Denmark
576
395
444
356
376
Brevetti europei su ricercatori
Germ any
Austria
Belgium
180
189
Belgium
France
185
188
Italy
Italy
Greece
Portugal
Denm ark
France
82
98
90
91
Ireland
Spain
Finland
145
167
28
29
9
10
4
4
12
13
Spain
6
7
Greece
Portugal
Data sources: Eurostat
79
26
31
Ireland
2000, estimated
84
89
83
85
36
41
UK
1999
90
55
59
52
58
47
56
54
56
46
47
46
47
EU
Austria
UK
71
Netherlands
188
203
195
198
EU
69
Sw eden
2
2
1999
2000, estimated
Laureati/anno su popolazione
14240
Ireland
14209
France
USA
13891
12417
Japan
11751
UK
10016
Belgium, Flemish
Laureati/anno su docenti
5076
UK
Finland
4023
Ireland
3940
France
3892
Netherlands
3862
2853
Portugal
Denmark
8676
Japan
2716
EU
8493
USA
2709
Spain
8261
EU
2500
Finland
8252
Italy
2473
Netherlands
8150
Spain
2357
1598
Portugal
6282
Denmark
Sweden
6110
Belgium
1329
Germany
5975
Greece
1285
Germany
1224
Italy
Austria
Greece
4489
3896
3394
Data source: Eurostat
Sweden
Austria
1052
810
Data source: Eurostat
Stati Uniti:su 1000 cittadini, 7 ricercatori e
266 laureati: anche a caso si incontrano e
parlano!
RICERCATORI
LAUREATI
Europa:su 1000 cittadini 5 ricercatori e 126
laureati: qualche aggregazione anche a caso
RICERCATORI
LAUREATI
Italia: su 1000 cittadini solo 2 ricercatori
(attivi) e solo 87 laureati:isolamento
RICERCATORI
LAUREATI