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Capitolo 8 Moduli di Fredholm, Triple spettrali e forme di Dirichlet A. Operatori di Fredholm e Indice. 1. Operatori di Fredholm : definizione. H è un spazio di Hilbert. K ⊂ L(H) è la C∗ -algebra degli operatori compatti. Per dirlo semplicemente, un operatore di Fredholm è un operatore in L(H) che è invertibile modulo i compatti. Definizione. T ∈ L(H) è un operatore di Fredholm se esiste S ∈ L(H), ST − I ∈ K e TS − I ∈ K. Proprietà caratteristica. T ∈ L(H) è un operatore di Fredholm se e soltanto se soddisfa le tre proprietà Ker (T ) di dimensione finita, Im(T ) chiusa e di codimensione finita. Operatori di Fredholm : definizione. Prova. Senso diretto : supponiamo ST = I + k, TS = I + k 0 , k, k 0 ∈ K. ξ ∈ Ker (T ) ⇒ kξ = −ξ : Ker (T ) ⊂ E−1 (k) che è di dimensione finita. Poi T Fredholm ⇒ T ∗ Fredholm ⇒ Ker (T ∗ ) = Im(T )p erp di dimensione finita. Abbiamo provato Ker (T ) e Im(T )⊥ di dimensione finita. Per l’immagine chiusa, serve questo lemma : Lemma Im(I + k 0 ) è chiusa di codimensione finita. Operatori di Fredholm : definizione. Prova del lemma : Im(I + k 0 ) è chiusa di codimensione finita. a) Im(I + k 0 ) ⊥= Ker (I + k ∗ ) = E−1 (k ∗ ) di dimensione finita. b) Se ηn = ξn + k 0 ξn → η, possiamo supporre ξn ⊥ E−1 (k 0 ). Proviamo che i ξn sono limitati. Se no, con una sotosuccessione, ξn0 = ξn /||ξn || di norma 1 e k(ξn0 ) + ξn0 → 0. Con una sottosuccessione, ξn0 → η 0 debolmente et k(ξn0 ) → k(η 0 ) in norma, dunque ξn0 → −k(η 0 ) in norma, dunque ||η 0 || = 1 e k 0 (η 0 ) = −η 0 . Questo contradice ξn ⊥ E−1 (k 0 ) e dunque η 0 ⊥ E−1 (η 0 ). Abbiamo provato che i ξn sono limitati. Quindi, possiamo supporre ξn → ξ debolmente, che prova η = ξ + k 0 (ξ) ∈ Im(I + k 0 ). Torniamo alla proprietà caratteristica, senso diretto : abbiamo Im(T ) ⊃ Im(TS) = Im(I + k 0 ) che è chiusa di codimensione finita. Ma, se E ⊂ H è chiuso, per ogni ξ 6∈ E , E + Cξ è chiuso. Per induzione finita, Im(T ) è chiuso. Il senso diretto è provato. Operatori di Fredholm : definizione. Proprietà caratteristica, senso reciproco : Ker (T ) di dim. finita, Im(T ) chiusa di codimensione finita. Poniamo P = proi. su Ker (T ), Q = proi. su Im(T )⊥ : sono operatori di rango finito, dunque compatti. T è una biiezione di Ker (T )⊥ su Im(T ). Chiamando S : Im(T ) → Ker (T )⊥ la biiezione inversa, questa è limitata per il teorema del grafo chiuso. Completando con S(ξ) = 0 se ξ ∈ Im(T )⊥ = Q(H), abbiamo ST (ξ) = ST (ξ − Pξ) = ξ − Pξ, cioè ST = I − P TS(ξ) = TS(ξ − Qξ) = ξ − Qξ, cioè TS = I − Q. Osservazione. Se T è Fredholm e ` compatto, T + ` è Fredholm. Prova. Se ST = I + k e TS = I + k 0 , S(T + `) = I + k + S` ∈ I + K, (T + `)S = I + k 0 + `S ∈ I + K. 2. L’insieme degli operatori di Fredholm. Proposizione. L’insieme F(H) degli operatori di Fredholm è aperto in L(H). Prova. Si parte di T ∈ F(H), poi di S t.c. ST = I + k, TS = I + k 0 , k, k 0 ∈ K. Si prova che, per T 0 :||T − T 0 || < ||S||−1 , T 0 ∈ F(H). Per questo, si osserva ||S(T − T 0 )|| < 1 e quindi I − S(T − T 0 ) ∈ GL(H), cioè −k + ST 0 ∈ GL(H), d’inverso A. I = A(−k + ST 0 ), oppure AST 0 = I + Ak ∈ I + K. Similarmente, (T − T 0 )S|| < 1, I − (T − T 0 )S = −k 0 + T 0 S ∈ GL(H), d’inverso B, e T 0 SB ∈ I + K. Abbiamo provato ∃ Σ, Σ0 ∈ L(H), κ, κ0 ∈ K : ΣT 0 = I + κ, T 0 Σ0 = I + κ0 . ΣT 0 Σ0 = Σ0 + κΣ0 = Σ + Σκ0 , quindi Σ0 = Σ+ compatto e T 0 Σ = T 0 Σ0 + compatto = I + compatto. 3. Indice di un operatore di Fredholm. Definizione. Per T Fredholm, Ind(T ) = dim(Ker (T )) − codim(Im(T )) ∈ Z. Prima proprietà. La mappa T → Ind(T ) di F(H) in Z è continua (quindi localmente costanta). Seconda proprietà. Per T ∈ F(H) e k ∈ K, abbiamo T + k ∈ F(H) e Ind(T + k) = Ind(T ). Prova della seconda proprietà : La mappa [0, 1] 3 t → Ind(T + tk) ∈ Z è continua, quindi costante. Indice di un operatore di Fredholm Prova della seconda proprietà : invarianza locale dell’indice. Si parte di T0 ∈ F(H), e T ∈ L(H) vicino di T . Si pone V0 = Ker (T0 )⊥ e W0 = Im(T0 )⊥ . Per T ∈ F(H), si pone ϕT : V0 ⊕ W0 → H, T (v ⊕ w ) = Tv + w . T0 essendo iniettivo di V0 in Im(T0 ) = W0⊥ , ϕT0 è biiettivo, quindi un isomorfismo. Per T vicino di T0 , ϕT sara’ ancora un isomorfismo di V0 ⊕ W0 su H. In particolare, Ker (T ) ∩ V0 = {0}. V0 ammette un sopplementario Z0 t.c. Ker (T ) ⊂ Z0 , oppure Z0 = Z ⊕ Ker (T ). Abbiamo dim(Z0 ) = dim(Ker (T0 )) Dim(Ker (T0 )) = dim(Ker (T )) + dim(Z ). (Notare dim(Ker (T )) ≤ dim(Ker (T0 )). D’altra parte, H = Ker (T ) ⊕ Z ⊕ V0 , Im(T ) = T (Z ) ⊕ T (V0 ) e questa è una somma diretta (T ini. su Z ⊕ V0 ). Di cui codim(Im(T )) = codim(T (V0 )) − dim(T (Z )) = codim(V0 ) − dim(Z ). Indice di un operatore di Fredholm Terza proprietà. T ∈ F(H) ⇒ T ∗ ∈ L(H) con Ind(T ∗ ) = −Im(T ). Prova : ovvia. Quarta proprietà. ∀S, T ∈ F(H) , ST ∈ F(H) con Ind(ST ) = Ind(S) + Ind(T ). Prova : omessa.