Protocollo di Valutazione - Istituto Comprensivo Campo Calabro

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Protocollo di Valutazione - Istituto Comprensivo Campo Calabro
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAMPO CALABRO/SAN ROBERTO
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
Via V. Ranieri II Trav. Privata n. 1 - 89052 CAMPO CALABRO (RC) - Tel. e Fax 0965 757424 - C.M. RCIC83400X
C.F. 92031060806 –- @mail: [email protected] - [email protected] - sito web: www.icscampocalabro.gov.it - Codice Univoco
UFGB2C
INDICE
Premessa
1. Finalità valutazione
2. Differenza tra verifica valutazione
3. Strumenti per valutare
4. Articolazione del processo di valutazione
5. Criteri per la valutazione degli alunni
6. Criteri per la valutazione del comportamento
7. Validazione anno scolastico
8. Scrutini
9. Ammissione Esami di Stato
10. Criteri per la formulazione del giudizio di idoneità
11. Criteri di attribuzione del voto finale
12. Candidati esterni
13. Svolgimento esami
14. Certificazione delle competenze
Allegati
Sc. Infanzia: Scheda di osservazione iniziale/intermedia/finale (3, 4, 5 anni)
Documento di passaggio Sc. Infanzia-Primaria
Sc. Primaria: Documento di valutazione
Certificazione delle competenze classe V ( come da modello MIUR)
Sc. Secondaria: Documento di valutazione
Certificazione delle competenze classe III ( come da modello MIUR)
PREMESSA
La valutazione è un atto formalmente, imprescindibile nel percorso didattico – educativo e nel
processo di insegnamento – apprendimento progettato e sviluppato in ogni istituzione scolastica da
parte dei docenti. Dal punto di vista pedagogico essa costituisce il “momento” più delicato nel
percorso di crescita di ciascuno studente; infatti, la valutazione racchiude in sé l’obiettivo di collocare
coloro che apprendono in corrispondenza ad un livello, su una scala ordinata di obiettivi e competenze
da acquisire in relazione ai traguardi da raggiungere ma, al tempo stesso, deve riuscire a far prendere
coscienza agli studenti dei progressi conseguiti e del livello di competenza già maturato.
È compito di ogni docente avviare il processo di valutazione contestualmente al percorso didattico –
educativo; ciò comporta attenta riflessione sul proprio ruolo, sulle azioni e sulle scelte da operare da
parte di ciascun insegnante al fine di meglio accompagnare i discenti nel loro percorso formativo.
1. FINALITA’ DELLA VALUTAZIONE
Al fine del raggiungimento dei “traguardi di apprendimento” e delle competenze attese, così come
previsto dalle Indicazioni Nazionali, a garanzia dell’unitarietà del sistema nazionale e della qualità
del servizio erogato e nel rispetto della libertà d’insegnamento, il personale docente dell'concorda che
la valutazione deve essere:
- organica ed oggettiva su criteri condivisi tra tutti gli attori coinvolti, docenti – studente – famiglia,
pur tenendo conto dell’unicità dell’individuo in formazione, del suo percorso di studi personale, del
suo vissuto;
- omogenea per tutto l’Istituto secondo criteri condivisi relativamente al singolo ordine di scuola pur
tenendo conto dei dovuti “distinguo” delle singole realtà territoriali;
- formativa e non selettiva, volta all’inclusione e non all’isolamento, con un’approfondita analisi
delle situazioni di contesto;
- trasparente e tempestiva in termini di comunicazione innanzitutto allo studente, ma anche alla
famiglia per costruire un dialogo significativo e collaborativo verso la crescita integrale del giovane
cittadino.
Obiettivo comune, dunque, a tutti i docenti dell’Istituto è la mission del “valutare per educare e
formare lo studente” anche nel promuovere responsabilizzazione, rinforzo all’impegno, alla
partecipazione alla vita scolastica e alla cittadinanza attiva mediante azioni che favoriscono lo
sviluppo delle competenze chiave ad un livello tale da preparare gli studenti ad affrontare le scelte
future in modo consapevole ed opportuno sostenendo adeguatamente coloro che, a causa di svantaggi
educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di
interventi particolari per realizzare le loro potenzialità educative.
Nella mission del nostro Istituto, rientra a pieno titolo la competenza “di imparare a imparare”
trasversale a tutte le attività le discipline di studio, che guida ciascun alunno a prendere coscienza
del suo agire, lo rende responsabile del suo apprendere facendo in modo che emerga il pensiero
critico, ma anche la creatività e l’iniziativa personale, una positiva gestione dei sentimenti, la capacità
di risolvere problemi con l’assunzione di decisioni e valutazione dei rischi delle proprie scelte.
La valutazione dello studente è di pertinenza, compito e responsabilità del docente, della sua
deontologia professionale e della sua “saggezza” in forma dapprima collegiale e successivamente
in forma individuale. Allo studente e alla famiglia il compito di comprendere il perché dei risultati
raggiunti.
apprendimenti
Conoscenze e abilità disciplinari indicate negli
obiettivi di apprendimento, elaborati dalla scuola
sulla base delle Indicazioni Nazionali.
comportamento
Partecipazione, impegno manifestato, interesse,
rispetto delle regole e autonomia come
condizioni che rendono l’apprendimento
efficace e formativo.
COSA
SI
VALUTA?
competenze
Apprendimenti disciplinari e propedeutiche
rispetto allo sviluppo continuo della capacità
di apprendere e la loro certificazione sulla
base delle indicazioni e dei modelli
predisposti dal MIUR.
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2. DIFFERENZA FRA ESITI DELLE VERIFICHE E VALUTAZIONE
È necessario distinguere l’azione di verifica, che comporta l’accertamento degli apprendimenti
disciplinari, dall’azione di valutazione, che, a partire dagli esiti formativi registrati, considera i
processi complessivi di maturazione della personalità dell’alunno
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3. STRUMENTI PER VALUTARE: PROVE DI VERIFICA
La verifica degli apprendimenti avviene attraverso osservazioni sistematiche e verifiche formali.
Le osservazioni sistematiche rilevano il comportamento apprenditivo degli alunni (impegno,
costanza, interesse ecc.).
Le verifiche formali (interrogazioni, compiti in classe, prove oggettive), invece, rilevano
l’acquisizione di abilità e conoscenze e sono irrinunciabili per la trasparenza.
Le verifiche saranno effettuate attraverso strumenti di rilevazione che ogni docente indica nella
programmazione della propria disciplina: prove scritte, orali, strutturate o semi-strutturate, in
ingresso, in itinere e finali.
Le prove di verifica formali saranno effettuate da ogni docente con scansione prevalentemente
mensile o bimestrale; possono cambiare, tuttavia, come numero, frequenza e tipo, a seconda:
-
delle ore assegnate ad ogni disciplina;
-
di cosa si vuole valutare.
Pur non stabilendo tempi intermedi nell’ambito del quadrimestre, si ritiene necessario, tuttavia, avere
per ogni quadrimestre, almeno n. 2 nella scuola primaria e n. 3 nella scuola secondaria, verifiche
formali per ogni alunno.
Gli obiettivi inerenti l’esposizione orale presuppongono le interrogazioni con relativa valutazione, gli
obiettivi di esposizione scritta presuppongono gli elaborati scritti.
Allo studente deve essere comunicato prima che si tratta di verifiche che incideranno sulla
valutazione.
Nella scuola secondaria, nelle discipline per le quali sono previsti compiti scritti, questi devono essere
almeno:
-
n. 2 per Italiano;
-
n. 2 per Matematica
-
n. 2 per Lingua Straniera.
I compiti o i tests scritti devono essere riportati in visione agli alunni entro 15-20 giorni
dall’effettuazione della prova.
La registrazione dell’esito delle prove è contenuta nei registri del Docente.
Durante lo scrutinio si confrontano le posizioni e si concorda il giudizio sul comportamento.
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4. ARTICOLAZIONE DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE
Il processo di valutazione prende il via dall’analisi della situazione di partenza, monitora nel tempo
l’evoluzione del processo di insegnamento – apprendimento per giungere all’accertamento finale del
livello di conseguimento degli obiettivi educativi e di apprendimento e del livello di competenze
maturate.
Lungo il percorso annuale si prenderanno in considerazione come indicatori, insieme all’impegno
profuso al fine di superare eventuali carenze e/o difficoltà da parte dello studente, anche lo sviluppo
di un efficace metodo di lavoro, il livello di indipendenza – autonomia che man mano verranno
registrati, la partecipazione alle attività didattiche, il grado di socializzazione e la collaborazione,
nonché la maturità raggiunta dal singolo studente.
Si terrà conto anche dei condizionamenti e/o di eventuali ostacoli socio – ambientali e si cercherà di
operare al fine di ridurne il loro impatto nella crescita del discente.
Nell’Istituto il processo di valutazione, pertanto, si articolerà secondo le seguenti fasi:
Valutazione
diagnostica
Valutazione
formativa
Valutazione
sommativa,
intermedia e
finale
È tesa ad individuare livelli e abilità in ingresso, al fine di impostare le strategie
didattiche successive; effettuata all’inizio dell’anno scolastico mediante
osservazioni sistematiche e prove d’ingresso uguali per classi parallele in modo
da rilevare conoscenze, abilità e competenze relative ai livelli di partenza.
Verifica dell’efficacia del processo di insegnamento – apprendimento con
momenti valutativi di osservazione, feedback continuo sui percorsi formativi,
prove periodiche per documentare il percorso didattico sviluppato.
Volta a cogliere i livelli di abilità e competenze raggiunti dagli allievi a
conclusione di ciascun quadrimestre. Essa è effettuata per classi parallele per tutte
le discipline della scuola primaria e secondaria dell’Istituto.
La valutazione quadrimestrale è effettuata dal Consiglio di Classe presieduto dal dirigente
scolastico o da suo delegato con deliberazione assunta, ove necessario a maggioranza, seguendo
comunque, i criteri stabiliti in sede di Collegio dei Docenti.
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5. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
I criteri per la valutazione degli alunni sono i seguenti:
 Secondo il D.P.R. n. 122 del 2009 la valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme
e con le modalità previste dalla normativa in vigore sarà riferita al comportamento, alle discipline
e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato. La valutazione terrà conto
non solo dell'acquisizione dei vari segmenti cognitivi, ma farà riferimento ai progressi personali
dell'alunno, in linea con le sue peculiarità e potenzialità. Essa verrà espressa dal docente di
sostegno congiuntamente ad ogni docente curriculare.
Tenuto conto che non è possibile definire a priori un’unica modalità di valutazione degli
apprendimenti vista la molteplicità di casi, essa potrà essere:
-
uguale a quella della classe;
-
in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati;
-
differenziata (tale annotazione dovrà essere anche riportata sulla scheda di valutazione
quadrimestrale);

mista.
alunni con
Bisogni Educativi Speciali, intendendo con tale terminologia alunni con
“svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi
specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché
appartenenti a culture diverse…” la valutazione è strettamente correlata al percorso
individuale e non fa riferimento né a standard qualitativi né quantitativi; nello svolgimento
dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati gli strumenti compensativi e
dispensativi ritenuti più idonei (riferiti a un Piano Didattico Personalizzato (P.D. P) elaborato
dal Consiglio di Classe.

Nella scuola dell'infanzia valutare significa conoscere e comprendere i livelli raggiunti da
ciascuno bambino per individuare i processi da promuovere al fine di favorire la maturazione
e lo sviluppo. La valutazione è un processo indispensabile per riflettere sul contesto e
sull'azione educativa, in prospettiva di continua regolazione dell'attività didattica, tenendo
presente i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini.
In particolare, nella scuola dell’infanzia si valutano:
- la conquista dell’autonomia,
- la maturazione dell’identità personale,
- il rispetto degli altri e dell’ambiente,
- lo sviluppo delle competenze atte ad un passaggio ottimale alla scuola primaria.
La verifica delle conoscenze e delle abilità avviene tramite l'osservazione sistematica dei
bambini in situazione di gioco libero guidato e nelle attività programmate; nelle conversazioni
(individuali e di gruppo); con l'uso di materiale strutturato e non, e attraverso le
rappresentazioni grafiche svolte.
Al termine della scuola dell'infanzia viene compilata una griglia informativa che costituisce
il documento di valutazione.
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
Nella Scuola Primaria il livello di raggiungimento degli obiettivi cognitivi è indicato dai voti
espressi nel documento di valutazione dell’alunno.
Nel giudizio globale della scuola primaria, inoltre, verrà data notizia:
-
delle modalità di apprendimento, ovvero delle caratteristiche del processo di acquisizione
delle conoscenze (metodo di lavoro, stile cognitivo, prontezza, ecc);
-
degli aspetti che rientrano nell’area non cognitiva: interesse, impegno, applicazione,
attenzione, autonomia, percezione di sé, modalità di relazionarsi con gli altri, maturità
generale, elementi del carattere, disponibilità e attitudini ecc.;
-
dei progressi ottenuti rispetto alla situazione iniziale, di quelli attesi, nonché delle potenzialità
da sviluppare.
Senza fermarsi esclusivamente all’esito delle singole verifiche e al fine di stabilire
un’omologazione di massima in merito all’attribuzione dei voti numerici, vengono stabiliti i
seguenti di descrittori di valutazione (Votazione: max 10- min 5).
TABELLA PER LA LETTURA DELLA VOTAZIONE DELLE DISCIPLINE SULLA
SCHEDA DI VALUTAZIONE
DESCRITTORE DEL SIGNIFICATO DEL VOTO
Ha maturato le competenze perseguite con ottima
padronanza e con alta capacità di trasferimento
e di elaborazione di ciò che ha appreso.
Ha maturato le competenze perseguite con completa
padronanza e con buona capacità di trasferimento e di
elaborazione di ciò che ha appreso.
Ha maturato le competenze perseguite con buona
padronanza e con iniziale capacità di trasferimento e di
elaborazione di ciò che ha appreso.
Ha maturato le competenze perseguite con discreta
padronanza.
Ha maturato le competenze perseguite con sufficiente
padronanza.
Ha maturato solo in parte maturato le competenze
perseguite le competenze perseguite, evidenziando una
non sufficiente padronanza.
VOTAZIONE
IN DECIMI
GIUDIZIO
SINTETICO
10
OTTIMO
9
DISTINTO
8
BUONO
7
DISCRETO
6
SUFFICIENTE
NON
5
SUFFICIENTE
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
Nella Scuola Secondaria di 1° Grado la valutazione degli apprendimenti è proposta dal
Docente della disciplina e in sede di Consiglio diviene patrimonio dell’intero team docente.
Viene espressa attraverso un voto numerico, che tendenzialmente va dal quattro al dieci.
In caso di insufficienza a fine anno scolastico, il docente dovrà motivare l’esito documentato
mediante:
- attività e le prove effettuate comprese quelle di recupero
- utilizzo di interventi individuali e/o di gruppo per percorsi mirati quando vi erano le
condizioni e le risorse per effettuarli.
Se il Consiglio di Classe ritiene di dover ammettere alla classe successiva un alunno che
presenti carenze nell’apprendimento, la Scuola provvede ad inserire una specifica nota al
riguardo nel Documento di Valutazione per informarne la famiglia.
La valutazione conclusiva di fine periodo (quadrimestre /anno) tiene conto, oltre che del
punteggio medio delle prestazioni disciplinari, anche di altri elementi o criteri, quali:
- esiti di apprendimento registrati rispetto agli standard attesi;
-
impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello studio;
-
progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza;
-
impiego pieno o parziale delle potenzialità personali;
-
organizzazione del lavoro (autonomia e metodo di studio);
-
equità rispetto alla distribuzione dei voti o giudizi nel gruppo classe.
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TABELLA PER LA LETTURA DELLA VOTAZIONE DELLE DISCIPLINE SULLA
SCHEDA DI VALUTAZIONE
DESCRITTORE DEL SIGNIFICATO DEL VOTO
Ha evidenziato matura acquisizione delle competenze,
conoscenza completa ed approfondita dei contenuti,
capacità di rielaborazione personale, piena padronanza
delle procedure.
Ha evidenziato completa acquisizione delle competenze
disciplinari, apprezzabile conoscenza dei contenuti che
utilizza con sicurezza ed espone in modo fluido e con
linguaggio specifico appropriato.
VOTAZIONE
IN DECIMI
GIUDIZIO
SINTETICO
10
OTTIMO
9
DISTINTO
Ha evidenziato sicura acquisizione delle competenze
disciplinari, buona conoscenza dei contenuti che espone
in modo appropriato e con il linguaggio specifico della
discipline.
Ha evidenziato discreta acquisizione delle competenze
disciplinari; applica con sostanziale correttezza regole ed
informazioni ed utilizza la terminologia di base
delle discipline.
Ha evidenziato fragilità nell’ acquisizione delle
competenze disciplinari; possiede le conoscenze e le
abilità minime richieste con qualche incertezza.
Ha evidenziato elementi di debolezza nella
acquisizione delle competenze disciplinari; conoscenza
parziale e imprecisa delle informazioni, delle regole,
procedure e terminologia di base.
Ha evidenziato grave insufficienza nella acquisizione
delle competenze disciplinari; conoscenza frammentaria
e superficiale di informazioni, regole, procedure e
terminologia di base.
8
BUONO
7
DISCRETO
6
SUFFICIENTE
NON
5
SUFFICIENTE
4
GRAVEMENTE
NON
SUFFICIENTE
La valutazione dell’insegnamento della religione, come disciplinato dalle disposizioni
legislative vigenti, è espressa in entrambi gli ordini di scuola con giudizio sintetico (non
sufficiente-sufficiente-buono-distinto-ottimo) senza attribuzione di voto numerico.
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6. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Art 2 (comma 8) del D.P.R. 22 giugno 2009, n.122
a) nella scuola primaria la valutazione del comportamento degli alunni è
espressa dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe,
attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei
docenti, riportato nel documento di valutazione“.
Gli insegnanti concordano unanimemente che, per effettuare osservazioni sul comportamento, si
tenga in considerazione l’indicatore riguardante IL RISPETTO DELLE REGOLE DI
CONVIVENZA CIVILE (rispetto delle persone, delle cose e dell’ambiente scolastico).
Nella Scuola secondaria di primo grado la Legge n.169 del 2008 prevede che la valutazione del
comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorra alla
valutazione complessiva dello studente e determini, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al
successivo anno di corso o all’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Secondo l’art.
7 del D.P.R. 122 del 2009 “La valutazione del comportamento degli alunni nella scuola secondaria
di primo grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l'acquisizione di una
coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento
dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e
delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare;
pertanto, il Collegio dei Docenti, coerentemente con il Regolamento d’Istituto, con il Patto di
Corresponsabilità Educativa con le famiglie, stabilisce i criteri
di valutazione del
COMPORTAMENTO concordati e validi per gli studenti frequentanti le classi della scuola primaria
e secondaria di primo grado dell’Istituto.
TABELLA PER LA LETTURA DELLA VALUTAZIONE QUADRIEMESTRALE
DEL COMPORTAMENTO
DESCRITTORE DEL SIGNIFICATO DEL VOTO
- Interesse e partecipazione attivi e costruttivi
- Puntuale e costante svolgimento delle consegne
scolastiche.
- Metodo di lavoro del tutto autonomo.
- Completo e scrupoloso rispetto delle norme
disciplinari e del Regolamento d’Istituto.
- Equilibrio e collaborazione nei rapporti interpersonali
ottimi.
-
Interesse e partecipazione apprezzabili.
Costante svolgimento delle consegne scolastiche.
Metodo di lavoro del tutto autonomo.
Puntuale rispetto delle norme disciplinari e del
Regolamento d’Istituto.
- Equilibrio e collaborazione nei rapporti interpersonali
soddisfacenti.
- Interesse e partecipazione soddisfacenti.
- Regolare svolgimento delle consegne scolastiche.
- Metodo di lavoro autonomo.
VOTAZIONE
IN DECIMI
GIUDIZIO
SINTETICO
10
OTTIMO
9
DISTINTO
8
BUONO
- Rispetto delle norme disciplinari e del Regolamento
d’Istituto.
- Equilibrio e collaborazione nei rapporti interpersonali
buoni.
- Interesse e partecipazione accettabili.
- Svolgimento delle consegne scolastiche nel
complesso regolare.
- Metodo di lavoro abbastanza autonomo.
- Sostanziale rispetto delle norme disciplinari e del
Regolamento d’istituto.
- Equilibrio e collaborazione nei rapporti interpersonali
discreti
-
Interesse e partecipazione superficiali e/o settoriali.
Saltuario svolgimento delle consegne scolastiche.
Metodo di lavoro non completamente autonomo.
Reiterati episodi di mancata applicazione delle norme
disciplinari e del Regolamento d’Istituto.
- Rapporti interpersonali non sempre equilibrati e
collaborativi.
7
DISCRETO
6
SUFFICIENTE
La valutazione con voto inferiore a 6/10 nella scuola secondaria o con giudizio sintetico
insufficiente nella scuola primaria, deve essere sempre adeguatamente motivata nel verbale
del Consiglio di interclasse/classe che la delibera con riferimenti a fatti e situazioni specifiche
e comprovate.
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7. VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO
In riferimento all’art. 2 comma 10 DPR 22 giugno 2009, n. 122, nella scuola secondaria di primo
grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59
del 2004, e successive modificazioni, ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione
degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate
dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la
possibilità di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilità di accedere alla valutazione
comporta la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono
oggetto di preliminare accertamento da parte del Consiglio di Classe e debitamente verbalizzate.
Considerato, quindi, che i docenti debbono accertare per ciascun alunno la validità dell’anno
scolastico sulla base della sua frequenza alle lezioni consistente in almeno tre quarti dell’orario
annuale, e che solo per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire
motivate deroghe al suddetto limite, il Collegio dei Docenti riconosce quanto segue:
1.
E’ comunque valida la frequenza documentata presso altre Scuole statali o parificate dello
stesso Ordine nel corso dell’anno scolastico di riferimento.
2. La deroga è discrezionalmente applicabile per gli alunni stranieri iscritti in corso d’anno
nella classe spettante in base all’età anagrafica o nelle classi immediatamente precedenti o
successive. Ciò a patto che gli stessi, a insindacabile giudizio del Consiglio di Classe/Team,
posseggano competenze, abilità e attitudini che consentano di affrontare le esperienze e il
lavoro previsti per la classe successiva.
3.
E’ ammissibile la deroga in caso di assenze superiori a ¼ dovute a:
-
gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
-
terapie e/o cure programmate;
-
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute;
-
adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il
sabato come giorno di riposo.
-
calamità naturali o eventi atmosferici
a patto che gli alunni interessati abbiano conseguito, a insindacabile giudizio del Consiglio di
classe/Team, risultati formativi complessivi compatibili con i percorsi previsti.
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8. SCRUTINI
Relativamente alle operazioni di scrutinio, è opportuno ricordare che:
-
allo scrutinio sono tenuti a partecipare tutti i docenti del Consiglio di Classe;
-
i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.
Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti di sostegno, essi si esprimono con
un unico voto;
-
i docenti incaricati dell’insegnamento della religione e di strumento partecipano alla
valutazione solo per gli alunni che si sono avvalsi del loro insegnamento;
-
i docenti incaricati delle attività alternative non partecipano agli scrutini, ma depositano agli
atti del Consiglio di Classe una relazione sull’attività svolta e sul profitto dello studente,
espresso attraverso un giudizio.
1) Gli scrutini hanno luogo alla conclusione delle attività didattiche programmate e dopo la
conclusione di tutte le prove di verifica predisposte dagli insegnanti.
2) Lo scrutinio costituisce la risultanza delle verifiche scritte, orali o pratiche e delle
osservazioni effettuate nel corso delle attività didattiche e debitamente documentate nel
registro personale. Le operazioni di scrutinio avvengono in forma collegiale e recepiscono le
osservazioni, le valutazioni e i giudizi espressi dai docenti che hanno operato nella classe.
3) La valutazione dei progressi individuali nelle varie materie d’insegnamento viene
effettuata confrontando gli esiti finali con le osservazioni e le rilevazioni effettuate a inizio
anno (prove d’ingresso), o al momento dell’arrivo dell’alunno a scuola nel corso d’anno
scolastico d’insegnamento.
5) La valutazione degli esiti finali sarà indipendente dalla media aritmetica delle valutazioni
attribuite alle singole prove oggettive e alle altre forme di verifica.
6) Nella scuola secondaria, sarà puntualmente valutata anche la possibilità dell’alunno di
recuperare eventuali carenze evidenziate nel corso dell’anno scolastico, compensando
durante la pausa estiva tramite lo svolgimento di attività indicate dai docenti interessati.
7) Per la valutazione degli alunni stranieri frequentanti le scuole dell’Istituto, si farà
riferimento anche a quanto previsto nella personalizzazione del loro percorso formativo.
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9. AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO
La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al C. d. C, presieduto dal Dirigente
scolastico (o suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia
nell’ambito di tutto l’Istituto. In tale occasione, la valutazione collegiale assume una rilevanza
ancora più peculiare e delicata, poiché il C.d..C. si trova, di fatto, a fare un bilancio del complessivo
livello raggiunto dagli allievi al compimento dell’intero primo ciclo di istruzione e nella prospettiva
ormai ravvicinata della prosecuzione degli studi nella secondaria di secondo grado.
L’ammissione all’esame di stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini
della validità dell’a..s., nei confronti degli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a
maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel
comportamento.
I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.
I docenti di religione e di strumento partecipano alla valutazione solo per gli alunni che si sono avvalsi
del loro insegnamento.
Il consiglio di classe esprime per l’ammissione un giudizio di idoneità, espresso in decimi.
In caso di non ammissione all’esame si adotteranno idonee modalità di comunicazione preventiva
alle famiglie.
L’esame si sostiene in un’unica sessione con possibilità di prove suppletive per candidati assenti
per gravi e comprovati motivi.
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10. CRITERI PER LA FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO DI IDONEITA’
Il giudizio di idoneità sarà formulato tenendo conto del processo globale relativo al primo ciclo
d’istruzione. Espresso in decimi, concorrerà alla distribuzione degli alunni in fasce di
livello e alla valutazione finale dell'Esame di Stato.
Per definire il giudizio di idoneità, si stabilisce che esso sia il risultato di:
-
la media dei voti disciplinari reali
-
arrotondato all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5;
Qualora la media dei voti reali espressi nella valutazione sia inferiore a sei, il voto di idoneità, è
sei/decimi. E’ opportuno sottolineare che il voto di idoneità concorre alla attribuzione del voto di fine
ciclo; pertanto va valutato con molta attenzione.
Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso
scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado secondo la seguente
corrispondenza
10
9
8
Impegno e partecipazione costanti , assidui, regolari. L’ottimo livello di preparazione in
tutti i settori disciplinari comprende contenuti e conoscenze coordinati, organici e ampliati
e denota capacità molto elevate di elaborazione personale. Ottimo il grado di maturazione
e notevole la capacità di interagire con compagni e docenti.
Impegno e partecipazione costanti, regolari. Il livello di preparazione in tutti i settori
disciplinari comprende contenuti e conoscenze completi, approfonditi e organici e denota
capacità elevate di elaborazione personale. Evidente ed apprezzabile grado di maturazione
ed elevate capacità di interagire con compagni e docenti.
Impegno e partecipazione costanti, regolari. Il livello di preparazione comprende contenuti
e conoscenze completi e denota buone capacità di elaborazione personale. In alcuni ambiti
disciplinari si evidenzia particolare interesse espresso con competenza e abilità. Buono il
grado di maturazione personale e buona la capacità di relazione con compagni e docenti.
7
6
Impegno e partecipazione abbastanza regolari. Il livello di preparazione comprende
contenuti e conoscenze abbastanza approfonditi, consoni agli obbiettivi prefissati. Dimostra
competenze che sa utilizzare in situazioni semplici in quasi tutti gli ambiti disciplinari.
Positivo il grado di maturazione personale.
Impegno e partecipazione risultano complessivamente accettabili. Il livello di preparazione
comprende contenuti essenziali. In compiti e prestazioni semplici, consoni alle potenzialità
espressa nel corso degli studi, dimostra positive competenze in molti ambiti disciplinari. Il
grado di maturazione personale risulta adeguato all’età..
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11. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO FINALE D’ESAME
Il voto finale viene determinato secondo quanto specificato al comma 6 dell'art. 3 del DPR
122/2009 e dalla CM n. 49/2010. L'esito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo “è espresso
con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di
competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli
studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi”. “A coloro che conseguono un
punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della Commissione esaminatrice
con decisione assunta all’unanimità”. All’esito dell’esame di Stato, concorrono gli esiti delle prove
scritte e orali, il giudizio di idoneità all’ammissione ma non concorre, a partire dal corrente anno
l’esito delle prove nazionali INVALSI .
L’uscita dal percorso del primo ciclo con un voto inferiore a quello di idoneità indica che l’alunno,
in sede d’esame, ha abbassato, per i più svariati motivi, il livello delle sue performance standard e
attese.
L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con la sola indicazione
“Ammesso” o “Non ammesso”. In caso di non ammissione all’esame, le istituzioni scolastiche
adottano idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie. I voti espressi in decimi
assegnati in sede di scrutinio finale a ciascuna disciplina, al comportamento e il giudizio di idoneità,
sono riportati nel documento di valutazione e nel registro generale dei voti.
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12. CANDIDATI ESTERNI
Per i candidati esterni il voto da attribuire in esito alle prove d’esame viene determinato come
media dei voti ottenuti alle prove d'esame con le modalità indicate ai precedenti punti
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13. SVOLGIMENTO ESAMI
Gli esami iniziano, di norma, con la prova scritta di Italiano. Segue la prova scritta di Inglese e, il
giorno lavorativo successivo, la prova scritta di Francese. L’ultimo giorno si effettua la prova di
Matematica. La prova nazionale Invalsi viene effettuata nella data stabilita dal MIUR.
Il voto finale attribuito all’esame, viene illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di
competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno. Dunque, per ogni candidato la
commissione deve procedere alla compilazione di un documento certificativo illustrativo che
contiene:
-
la descrizione analitica delle competenze (o dei traguardi di competenza) acquisite e la relativa
valutazione in decimi;
-
l’indicazione del livello globale di maturazione.
Questi documenti non vengono compilati per gli alunni che non superano l’esame.
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14. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Nelle classi quinte della Scuola Primaria e terze della Scuola Secondaria di 1° Grado, come previsto
dalla normativa, sarà rilasciata la certificazione delle competenze, secondo il modello allegato al
presente documento.
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