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ANNO XXXIV / NUMERO 85 / 1 EURO* A COPIA / MARTEDÌ 10 APRILE 2007 www.ilgiornale.it IN VENDITA FACOLTATIVA: IL GIORNALE + «I LUOGHI E LA STORIA» N. 1 (+ l1,90) + «ENCICLOPEDIA PRATICA CASA & FAMIGLIA» N. 5 (+ l9,90) + «DIZIONARIO DELLA SALUTE N. 2 (+ l9,90) + «STORIA D’ITALIA DEL XX SECOLO» N. 9 (+ l 9,90) + «CARTELLETTA + SCHEDE» N. 2 (+ l 5,90) + «EASY CLICK» N. 11 (+ l 7,90) + «BIBLIOTECA STORICA - IL RINASCIMENTO» N. 33 (+ l 5,90) + DVD «STORIA D’ITALIA DEL XX SECOLO» N. 9 (+ l 8,90) - LA MIA CASA POCKET (+ l 1,00) - IN VENDITA OBBLIGATORIA: PER LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA: IL GIORNALE + DIECI t 1,00 - LATINA: + LATINA OGGI t 1,00 - FROSINONE: + CIOCIARIA OGGI t 1,00 - MOLISE: + NUOVO MOLISE t 1,00 - AVELLINO: + IL SANNIO t 1,00 - NAPOLI: + ROMA t 1,00 SALERNO: + CRONACHE DEL MEZZOGIORNO t 1,00 - BARI E TARANTO: + CORRIERE DEL GIORNO t 1,00 - CATANZARO, CROTONE E VIBO VALENTIA: + LA GAZZETTA DEL SUD t 1,00 - IN VENDITA OBBLIGATORIA PROMOZIONALE PER BENEVENTO: + IL SANNIO t 0,90 - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) - ARTICOLO 1 COMMA 1, DCB-MILANO - *PREZZO SOLO PER L’ITALIA PREDICATORI D’ODIO Gli imam: «Colletta per finanziare la Jihad» Cinque ore di sermoni a Milano, una tre giorni a Bologna: sempre contro l’Occidente CLAUDIA B. SOLIMEI E GIANANDREA ZAGATO A PAGINA 6 Sgozzato l’interprete del giornalista. Il fondatore di Emergency: «Il premier e Karzai si affidano a un nostro mediatore e poi l’arrestano. Un’infamia» Prodi non vuol svelare i segreti su Kabul «Su Mastrogiacomo nulla da riferire al Parlamento». Strada: «Per Torsello pagò 2 milioni di dollari» GOVERNO RICATTABILE Dopo l’omicidio dell’interprete da parte dei talebani riesplode il caso Mastrogiacomo. Il premier si rifiuta di riferire in Parlamento ma viene attaccato anche da Gino Strada, fon- CONNIVENZE E AMBIGUITÀ datore di Emergency: «Lui e Karzai hanno arrestato il nostro mediatore, lo stesso a cui diedero 2 milioni di dollari mesi fa per liberare il fotoreporter Torsello. Un’infamia». L L’università, un affare di famiglia Guido Mattioni M. BARTOCCELLI, F. BILOSLAVO, F. DE FEO, E. LAGATTOLLA, G. PENNACCHI, A. SIGNORINI, L. TELESE E A. TOSCANO DA PAGINA 2 A PAGINA 5 RISPETTO DEI DIRITTI Quello che vorremmo sapere Massimo Teodori o abbiamo scritto a più riprese: è Gino Strada il grumo torbido che fa bassa demagogia, inquina la lotta al terrorismo e degrada l'immagine italiana nel mondo. Ma ora c'è qualcosa di ben più grave: è l'evidente legame intessuto di connivenze e ricatti sotterranei tra il sedicente operatore umanitario e il governo della Repubblica. Basta leggere le arroganti parole rivolte a Prodi e Karzai, accusati di essere i veri responsabili degli assassinii dei due collaboratori di Mastrogiacomo, per capire qual è il gioco del medico bifronte. Ma il ricatto che Strada tenta di mettere in atto nei confronti del governo italiano può avere corso solo perché i nostri massimi responsabili politici sono in condizione di essere ricattati. Non ci può essere ricatto se non c'è qualche vicenda oscura che accomuna ricattatore e ricattato. Sia ben chiaro: anche noi riteniamo che occorra fare il possibile per salvare qualsiasi vita umana per cui siamo stati soddisfatti della liberazione del giornalista di Repubblica. La responsabilità del governo non è di avere trattato attraverso i canali disponibili, ma di avere abdicato alle sue prerogative di rappresentante di uno Stato di diritto a favore di un personaggio le cui ambiguità non si finisce mai di scoprire. La verità è che, dando carta bianca a Strada - così come sembra sia accaduto anche con Torsello -, il governo italiano si è consegnato agli interessi terroristici dei tale- LO SCANDALO DELLE CATTEDRE bani e ai loro istinti sanguinari. Ancora peggio, è caduto o è sembrato cadere nelle manovre di persone di Emergency ritenute dai servizi segreti afghani (che dovrebbero intendersene) conniventi con i tagliagole. Del resto Strada non ha mai nascosto da che parte politica sta, qual è il suo giudizio sulla nostra presenza militare in Afghanistan e sui nostri rapporti con l'alleato americano, pubblicamente definito un terrorista alla stregua di Osama Bin Laden. Oggi quel che va messo sotto accusa è la responsabilità del governo per un'abdicazione non degna di uno Stato di diritto. È probabile che gli inglesi, gli israeliani ed altre autorità occidentali si adoperino per salvare le vite dei loro cittadini, soprattutto se in divisa. Ma nessun governo si mette nelle mani di un demagogo non indifferente al fascino rivoluzionario di chi combatte i nostri militari per ammazzarli. Prodi e i suoi portavoce vorrebbero accusare l'opposizione di strumentalizzazione. Si tratta di una meschina operazione volta a ribaltare i termini della questione: i responsabili di un pasticciaccio brutto impastato di menzogne e finito nel sangue che accusano coloro che esigono chiarezza. Ed è proprio questo il compito del Parlamento in un Paese democratico: la verità, tutta la verità nella sede delegata al controllo istituzionale. E se le cose stanno come ormai appaiono, sarà l'opinione pubblica a giudicarle. [email protected] Paolo Del Debbio V oler conoscere la verità su tutta la vicenda della liberazione di Daniele (...) SEGUE IN PENULTIMA PAGINA DAL LIBANO ALL’IRAK I visionari della pace Fiamma Nirenstein B asta unire i puntini e il disegno si mostra; appare una realtà (...) C ome tutti i neologismi, è brutto. Eppure il termine «cattedropoli» ha già avuto l'onore, dal ’95, di essere inserito negli Annali del Lessico Contemporaneo Italiano, edizioni Esedra (Padova), subito dopo «cappuccinaro», ovvero l’occupazione principale del travet ministeriale, e poco prima del bossiano «celodurismo». In (...) SEGUE A PAGINA 7 SEGUE IN PENULTIMA PAGINA «Bagnasco a morte» sui muri di Genova Nuove minacce firmate con la stella delle Br contro il presidente della Cei, «reo» di dire no ai Dico ATTIVATE TREMILA CENTRIFUGHE L’Iran non si ferma: via al nucleare su scala industriale GIAN MICALESSIN A PAGINA 11 La prima scritta, «Bagnasco vergogna», è comparsa una settimana fa sul portone del duomo di San Lorenzo a Genova. Ora i muri imbrattati si moltiplicano: «Bagnasco a morte». Oppure: «Attento, ancora fischia il vento». Scritte firmate falce e martello o con la stella a cinque punte delle Br, e con un esplicito riferimento alla «P38», comparse nel quartiere di Sampierdarena. Messaggi inquietanti diretti al presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco, colpevole di dire «no» ai Dico. LA BATTAGLIA PER LE TELECOMUNICAZIONI Telecom, gli americani rilanciano Svenduti e pentiti Geronimo I l sorriso tragico della storia. Potrebbe essere questo il titolo del romanzo delle privatizzazioni fatte negli anni Novanta. I demiurghi di quelle vendite, come giustamente (...) SEGUE IN PENULTIMA PAGINA FABRIZIO RAVONI E MASSIMO RESTELLI A PAGINA 21 M. DI MARZIO E D. PISTACCHI A PAGINA 9 HA NUOTATO 66 GIORNI NEL RIO DELLE AMAZZONI SUPERANDO 5.200 KM APPUNTO di FILIPPO FACCI LA SCOPERTA DI UN INFORMATICO Via Camerino Il record mondiale dell’uomo pesce E Roberta Pasero BOOM DI CORSI E DI PATENTI NAUTICHE Tutti pazzi per la vela: ecco come diventare un popolo di navigatori DANIELA UVA A PAGINA 16 쎲 Ha dribblato squali toro e piranha, ha scansato coccodrilli, serpenti, formiche rosse e tronchi sommersi, ha domato la furia dell’acqua, i vortici e le correnti contrarie, ma alla fine ce l’ha fatta. Dopo 66 giorni e 5265 chilometri, Martin Strel, uno sloveno di 52 anni, ha realizzato il suo sogno, quasi un’epica follia: discendere a nuoto il Rio delle Amazzoni, dalla sorgente di Atalaya, in Perù, dov’è (...) SEGUE A PAGINA 18 L’ultima su Leonardo: nel Cenacolo è nascosta una sinfonia per Dio NINO MATERI A PAGINA 12 sercitazione per l'esame di giornalismo, settore nuovi media. L'avvento di internet rischia di sovrapporre a un giornalismo responsabile un voyeurismo incontrollato dove ogni prurigine sessuale sconfini in un imperante infotainment. Il candidato prenda a esempio i seguenti titoli apparsi in data 14 febbraio 2007 nella home page di un sito piuttosto noto: «Rita Rusic: note sexy al Muccassassina di Roma»; «Scuole Choc. Studenti toccano la professoressa»; «Berlino. Le foto erotiche di Bai Ling al Festival»; «Jennifer Aniston nuda sul set: la foto spunta sulla rete»; «Sfogo della Marcuzzi: vanno al GF per fare ses- so e stare in perizoma». Il candidato prenda nondimeno a esempio anche i seguenti titoli apparsi in data 3 aprile 2007 nella stessa home page dello stesso sito piuttosto noto: «Amsterdam, una statua omaggia le prostitute»; «Lingerie: intimo asiatico, passerella a Hong Kong»; «Schicchi denuncia il marito di Moana Pozzi»; «Ricerca inglese: almeno il 30% delle donne finge l'orgasmo»; «Feticista ruba le scarpe alle donne per strada: arrestato a Londra». Ciò posto, il candidato ha 50 minuti per valutare se il sito in questione abbia di nome: 1) cameriere.it; 2) carniere.it: 3) corriere.it.