Guida dello stud SN - Scienze naturali

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Guida dello stud SN - Scienze naturali
LAUREA TRIENNALE DELLA CLASSE L 32
Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura
DM 270/04 (ex DM 509/99)
GUIDA DELLO STUDENTE
A.A. 2009-2010
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE NATURALI
AVVISO
Le informazioni contenute in questa guida sono presenti e regolarmente aggiornate nella pagina
WEB del Corso di Studi in Scienze Naturali
http://naturali.campusnet.unito.it/
Mezzi di comunicazione del C.C.L.
Comunicazioni della Presidenza, della Commissione Didattica o dei singoli Docenti, orari di
ricevimento docenti, orari delle lezioni per i successivi periodi didattici, date degli esami di
laurea, calendari e logistica degli esami, loro possibili variazioni, avvisi inerenti l’attività del
Corso di Laurea (CdL) sono reperibili nella pagina WEB e vengono affissi, con congruo
anticipo, nelle bacheche sistemate agli ingressi dei Dipartimenti di Biologia, Animale, Biologia
Vegetale, Scienze della Terra, Scienze Mineralogiche e Petrologiche.
L’originale di tutti gli avvisi viene affisso alla
bacheca ufficiale del Consiglio del Corso di Laurea (CCL)
presso la sede del Dipartimento di Biologia Animale (via Accademia Albertina 13),
a cui gli interessati devono fare riferimento nella trasmissione e nella consultazione degli avvisi.
INDICE
PARTE PRIMA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Definizioni fondamentali e abbreviazioni
Presentazione
La riforma degli Ordinamenti Didattici Universitari
Obiettivi formativi qualificanti della Classe L-32, “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente
e la Natura”
Obiettivi formativi qualificanti del Corso di Laurea Triennale in
“SCIENZE NATURALI” dell’Università di Torino
Requisiti minimi di ammissione al Corso di Laurea: TARM
Indicazioni relative all’iscrizione
Immatricolazione
Studenti a tempo pieno e a tempo parziale
Passaggi e trasferimenti
Iscrizione alla seconda Laurea o alla Laurea Magistrale
Domanda sotto condizione
Tasse Studenti (Full-time, part-time, vecchio ordinamento)
Piano carriera (carico didattico)
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
Corsi singoli
Crediti Formativi Universitari (CFU)
Riconoscimento di Crediti precedentemente acquisiti
Percorso didattico della Laurea triennale
Periodi didattici
Lezioni
Esami
Propedeuticità degli insegnamenti
Corso di Lingua Inglese
European Computer Driving Licence (ECDL)
Corsi IFTS
Esercitazione interdisciplinare in campo
Stage
Attività seminariali
Tutorato
Calendario delle attività formative 2009/2010 per il 1° anno
Calendario delle attività formative 2009/2010 per il 2° anno
Calendario delle attività formative 2009/2010 per il 3° anno
(Attivato nell’a.a. 2010-2011)
23.
24
25
26
27.
28.
29.
30.
Calendario delle attività formative 2009/2010 per il 3° anno
(Attivato per gli studenti iscritti prima dell’a.a. 2008-09)
Attività internazionale
Prova finale
Esami di Stato
Sbocchi professionali per i laureati in Scienze Naturali
Prosecuzione degli studi (Lauree Magistrali)
Lauree Magistrali della Classe LM 60 (SCIENZE DELLA NATURA)
ECAU, SEVeN
Laurea Magistrale della Classe LM 75 (SCIENZE DELL’AMBIENTE
Strutture afferenti al Corso di Laurea
Indirizzi utili
Servizi didattici
JOB PLACEMENT
E.D.I.S.U.
Mense
Sale studio
Accertamento economico
C.U.S.
Biblioteche - Consultazione libri
Norme di sicurezza
Servizio disabili
Comitato per le Pari opportunità
Consigliera di fiducia
AIN –Associazione Italiana Naturalisti eRepertorio Nazionale Soci Esperti (RNSE)
31
Corsi attivati nel 2009/2010 (in ordine alfabetico)
PARTE SECONDA
32.
Programma di Corsi e Laboratori attivati
1.
DEFINIZIONI FONDAMENTALI ed ABBREVIAZIONI
Consiglio di Facoltà (CF) = organo collegiale composto da tutti i professori di ruolo e fuori ruolo e da
rappresentanze dei ricercatori e degli studenti, appartenenti alla Facoltà.
Consiglio di Corso di Laurea (CCL) = organo collegiale costituito da tutti i titolari di insegnamenti
ufficiali o di altre attività formative che in esso svolgono attività didattica.
Ordinamento didattico del corso di studio = insieme delle norme approvate dal MIUR che regolano gli
indirizzi del corso di studio.
Regolamento didattico del corso di studio = insieme delle norme approvate dalla Facoltà di Scienze
MFN che regolano gli indirizzi del corso di studio.
Percorso didattico o curriculum = insieme delle attività formative universitarie ed extrauniversitarie
specificate nel regolamento didattico del corso di studio al fine del conseguimento del relativo titolo.
Obiettivi formativi = insieme di conoscenze e abilità che caratterizzano il profilo culturale e
professionale del laureato in Scienze Naturali, al conseguimento delle quali è finalizzato il corso di studio.
Ambito disciplinare = insieme di settori scientifico-disciplinari culturalmente e professionalmente affini,
definito dai decreti ministeriali.
Settore Scientifico-Disciplinare (SSD) = raggruppamento di discipline di cui al DM 23 giugno1997 e
successive modifiche.
Attività formativa = ogni attività organizzata o prevista dalle Università al fine di assicurare la
formazione culturale e professionale degli studenti, con riferimento ai corsi di insegnamento, ai seminari,
alle esercitazioni pratiche o di laboratorio o sul terreno, alle attività didattiche a piccoli gruppi, al tutorato,
all'orientamento, agli stage, ai progetti, alle tesi, alle attività di studio individuale e di autoapprendimento.
Corso monodisciplinare (CM) = Insieme di attività didattiche riconducibile ad un’unica disciplina con
specifici obiettivi formativi.
Corso integrato (CI) = Insieme di attività didattiche coordinate costituito da due o più moduli
riconducibili a una o più discipline con specifici obiettivi formativi.
Modulo didattico (MD) = insieme delle attività didattiche relative a singole discipline individuabili
nell’ambito di uno specifico SSD.
Didattica frontale = termine generale riferito ad una qualsiasi forma di attività didattica svolta in
presenza di un docente (didattica teorica, teorico-pratica e pratica).
Didattica teorico-pratica = lezioni dimostrative ed attività guidate (seminari, ricerche, ecc.).
Attività seminariali = Approfondimento di argomenti a scelta dello studente, inerenti il percorso
formativo, tramite partecipazione a seminari e congressi organizzati da enti di ricerca o universitari.
Laboratori = esercitazioni pratiche ed attività in laboratori o sul terreno. presso strutture didattiche della
Facoltà o presso strutture didattiche accreditate esterne.
Esercitazione disciplinare in campo o escursioni disciplinari = Insegnamento pratico delle
metodologie da applicare sul territorio per rilevare le variabili utili alla descrizione dell’area proprie di
una disciplina.
Esercitazione interdisciplinare in campo o escursioni interdisciplinari = Insegnamento pratico delle
metodologie da applicare sul territorio, per rilevare le variabili utili alla descrizione dell’area proprie sia
delle scienze della Terra sia delle Scienze della Vita.
Attività a scelta dello studente = attività formative che lo studente ha la facoltà di scegliere (fra tutte
quelle proposte dal CdL, dalla Facoltà e dall’Università degli Studi di Torino) in modo autonomo, con la
sola condizione di giustificarne il coordinamento con le altre discipline del suo piano carriera.
Credito formativo universitario (CFU) = misura del volume di lavoro di apprendimento, compreso lo
studio individuale, richiesto ad uno studente in possesso di adeguata preparazione iniziale per
l'acquisizione di conoscenze ed abilità nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei
corsi di studio. Al CFU corrispondono 25 ore complessive di lavoro.
Debito formativo = elenco delle attività formative, con relativi CFU, che devono essere acquisiti per
colmare lacune di preparazione.
Piano Carriera (già piano di studi annuale e carico didattico) = elenco delle attività formative con
relativi CFU acquisibili in un anno accademico. I CFU si acquisiscono con il superamento dei relativi
esami o tramite certificazione delle attività da parte dei docenti.
TARM = test di accertamento dei requisiti minimi della Facoltà di Scienze MFN per l’accertamento delle
conoscenze (“requisiti minimi”) nelle materie di base quali chimica, fisica e matematica. Tale test deve
essere sostenuto prima dell’iscrizione al corso di laurea.
2.
PRESENTAZIONE
Lo studio delle SCIENZE NATURALI si sviluppa nella Classe delle lauree in “Scienze e
Tecnologie per l’Ambiente e la Natura” (classe L - 32) e si articola in una Laurea di durata
triennale.
Nell’a.a. 2009/2010 saranno attivati il primo e secondo anno di corso.
Nell’a.a. 2010/2011 sarà attivato il terzo anno.
Nel paragrafo che segue verrà illustrato il significato di Classe di Lauree e la collocazione dei
Corsi di Laurea all’interno della Classe, secondo le norme contenute nel DM 270/2004, che
sostituisce il precedente DM 509/1999, introducendo alcune modifiche.
Nei successivi paragrafi verrà quindi descritto il percorso formativo consigliato per la Laurea in
Scienze Naturali.
Quanto indicato nella Guida, ad esclusione dei programmi dei corsi, corrisponde al contenuto
dell’Ordinamento Didattico (RAD), del Regolamento Didattico e del Manifesto degli Studi,
consultabili sul sito del CdL:
http://naturali.campusnet.unito.it/
3.
GLI ORDINAMENTI DIDATTICI UNIVERSITARI
Le Università sono autonome nel denominare i corsi di laurea che esse istituiscono e nel
definirne gli ordinamenti didattici, tuttavia questi ultimi debbono rispettare gli obiettivi
qualificanti e le attività formative indispensabili previsti dalla rispettiva classe di appartenenza.
Tutti i Corsi di Laurea (CdL) che gli atenei istituiscono in una determinata classe condividono
dunque necessariamente obiettivi formativi qualificanti e attività formative indispensabili,
differenziandosi tra loro per la denominazione (ad esempio: Scienze Naturali, Scienze
Ambientali, ecc.), per gli obiettivi formativi specifici e, soprattutto, per la scelta dettagliata delle
attività formative, che sono richieste agli studenti per conseguire la singola laurea, e del relativo
carico di lavoro espresso in crediti formativi, rispettando nel rispetto di valori minimi indicati dal
Ministero. Il singolo Corso di Laurea può inoltre articolarsi in diversi curricula, tra i quali è
prevista una significativa differenziazione, nel rispetto degli obiettivi formativi e dei requisiti
della Classe e del Corso di Laurea.
Le classi, insieme ai crediti formativi, sono il fondamento stesso dell’ampia flessibilità cui vuole
essere improntato l’intero nuovo sistema universitario: una flessibilità dell’offerta formativa che
permette alle università di differenziarsi tra loro e, all’interno di ciascuna classe, di differenziare
diversi percorsi formativi relativi a ciascun corso di laura attivato, per rispondere meglio e più
prontamente alle mutevoli esigenze che provengono dalla cultura e dalla ricerca universitaria, dal
mondo del lavoro, dalla domanda stessa di formazione da parte degli studenti.
Le attività formative indispensabili di ogni classe sono raggruppate nelle seguenti tipologie:
• attività formative di base;
• attività formative caratterizzanti;
• attività formative affini o integrative;
• altre attività formative, comprendenti le attività formative a scelta dello studente,
attività seminariali, attività formative per la prova finale e per la lingua straniera e
ulteriori attività formative ulteriori competenze linguistiche, per abilità
informatiche e relazionali, per tirocini e stage formativi e di orientamento, attività
pratiche in campo, ecc.
Per ognuna delle suddette tipologie la legge specifica i settori scientifico-disciplinari in cui
operare le scelte delle attività formative e il numero minimo di crediti da impegnare per ogni
ambito culturale.
Presso l’Università di Torino il CdL in Scienze Naturali, secondo il DM 270/2004, è istituito
nella classe L -32, “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura”, (unico della Classe).
All’interno del CdL non sono previsti curriculum differenziati.
4.
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI DELLA CLASSE DELLE
“SCIENZE E TECNOLOGIA PER L’AMBIENTE E LA NATURA”
Le professionalità dei laureati della classe potranno essere definite in base sia ad una
preparazione che punti maggiormente su aspetti metodologici e conoscenze di base - al fine di
evitare una rapida obsolescenza delle competenze acquisite - e, senza impedire un accesso diretto
al mondo del lavoro, privilegi l'accesso a successivi percorsi di studio, sia ad una preparazione
meglio definita in base a specifici ambiti applicativi, con percorsi curriculari eventualmente
differenziati ed una elevata interazione con il mondo del lavoro, attraverso tirocini e quant'altro
possa favorire il collegamento stesso.
I Laureati nei corsi di laurea della classe delle “Discipline della natura e dell’ambiente” devono
quindi:
• acquisire una adeguata formazione di base nelle discipline naturalistiche, finalizzata
allo studio e alla conoscenza dell’ambiente e delle interazioni tra le sue componenti;
• possedere una buona conoscenza degli ecosistemi, delle loro componenti e dei fattori
che ne regolano i processi, che consenta loro di affrontare in generale i problemi riguardanti
l’ambiente, sia naturale, sia modificato dall’uomo, nonché affrontare con competenza le
tematiche relative all’educazione naturalistico-ambientale;
• essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di
inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro;
• essere in grado di collaborare, con compiti tecnico-operativi e professionali:
1)
in attività di rilevamento, classificazione, analisi, ripristino e conservazione di
componenti biotiche e abiotiche di ecosistemi naturali, acquatici e terrestri;
2) nella gestione e nella educazione ambientale nell’ambito di parchi e riserve naturali,
di musei scientifici e centri didattici;
3) nell’analisi e nel monitoraggio di sistemi e processi ambientali gestiti dall’uomo nella
prospettiva della sostenibilità e della prevenzione, ai fini della promozione della qualità
dell’ambiente;
4) nella localizzazione, nella diagnostica, nella tutela e nel recupero dei beni ambientali;
• essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano,
nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
• possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione
dell’informazione;
• possedere gli strumenti conoscitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie
conoscenze.
I laureati della classe potranno collaborare, con compiti tecnico-operativi e professionali:
1) in attività di rilevamento, classificazione, analisi, ripristino e conservazione di
componenti abiotiche e biotiche di ecosistemi naturali, acquatici e terrestri;
2) nella gestione e nella educazione ambientale nell’ambito di parchi e riserve naturali,
di musei scientifici e centri didattici;
3) nell’analisi e nel monitoraggio di sistemi e processi ambientali gestiti dall’uomo nella
prospettiva della sostenibilità e della prevenzione, ai fini della promozione della qualità
dell’ambiente;
4) nella localizzazione, nella diagnostica, nella tutela e nel recupero dei beni ambientali.
Almeno il 55% dell'impegno orario complessivo è riservato allo studio personale o ad altre
attività formative di tipo individuale.
5.
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI DEL CORSO DI LAUREA
TRIENNALE IN “SCIENZE NATURALI” DELL’UNIVERSITA’ DI TORINO
Il Corso di Laurea in Scienze Naturali si prefigge di fornire una preparazione interdisciplinare e
professionalizzante nel campo delle scienze della natura.
Il percorso proposto deve fornire allo Studente competenze specifiche per lo studio, la tutela e la
valorizzazione dei beni naturalistici, competenze che sono individuabili nell’ambito delle
Scienze della Vita e in quello delle Scienze della Terra. I due insiemi disciplinari, tra loro
complementari, sono indispensabili oggi per il raggiungimento di una adeguata preparazione atta
ad affrontare interventi di studio, di individuazione e analisi delle criticità, di ripristino, di
conservazione e/o di fruizione di componenti di pregio e di particolare interesse dell’ambiente
naturale (biotopi e geotopi). Tale percorso prevede infatti una solida preparazione nelle
discipline propedeutiche e naturalistiche di base, a cui possono affiancarsi discipline di carattere
applicativo, indispensabili per rendere il Laureato in grado di impegnarsi, in collaborazione con
altre figure professionali, in specifiche e caratteristiche attività.
Le attività formative nei diversi settori disciplinari, prevedono lezioni ed esercitazioni di
laboratorio e attività sul campo, dedicate alla conoscenza di metodiche sperimentali e
all'elaborazione dei dati. Attività esterne (tirocini e stage) integrano il percorso formativo appena
descritto.
La storia del pianeta è studiata nelle tappe della sua evoluzione dinamica, attraverso le variazioni
passate delle sue componenti biotiche e abiotiche. Il CdL, inoltre, sviluppa fondamenti scientifici
e metodologici per una didattica diffusa, con una sua specifica identità per ogni ordine e grado di
scuola pre-universitaria.
Il corso fornisce quindi una solida formazione per:
-·figure professionali in grado di svolgere attività di "campionamento e rilevamento", ad esempio
a supporto di centri e istituti di ricerca, società di consulenza, studi professionali ecc.;
-·personale adatto all'impiego nella pubblica amministrazione (ARPA, Province, ASL, Regioni,
Parchi ecc.), in grado di operare in collaborazione con altre figure professionali, in specifiche e
caratteristiche attività, quali:
•· l'ecologia applicata allo studio e gestione di popolazioni naturali e di ecosistemi e alla
valorizzazione del paesaggio;
•· la comunicazione e divulgazione delle tematiche ambientali.
Il Corso di Laurea in Scienze Naturali è caratterizzato da un unico percorso (non sono previsti
curriculum), che impegnano lo studente in attività formative comuni di base, in attività formative
caratterizzanti e in attività integrative.
Il percorso può essere sufficientemente personalizzato, con opportuna scelta dei corsi liberi, per
esigenze di approfondimento e specializzazione, in relazione ai diversi sbocchi occupazionali, ai
diversi orientamenti tecnico-disciplinari, al proseguimento del percorso formativo (Laurea
Magistrale).
In relazione ai risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di
studio (descrittori di Dublino), si rimanda a quanto contenuto nell’Ordinamento e nel RAD.
6.
REQUISITI MINIMI DI AMMISSIONE AL CORSO DI STUDIO – TARM
Sono ammessi al Corso di Laurea in Scienze Naturali gli studenti in possesso di Diploma di
Scuola Media Superiore o titolo ad esso equivalente.
Dall’anno accademico 2001-2002, secondo quanto disposto dai nuovi ordinamenti universitari,
(509/1999 dapprima, 270/2004 successivamente) per tutti i Corsi di Laurea offerti (attivati) dalla
Facoltà di Scienze M.F.N. è stato redatto un elenco di conoscenze (“requisiti minimi”) di base
che si suppongono acquisite dagli studenti della scuola secondaria superiore. Il possesso
di queste conoscenze viene verificato mediante il Test di Accertamento dei Requisiti Minimi
(TARM), in Settembre, prima dell’inizio delle lezioni.
Informazioni Generali
1 -. Sostenere il Tarm è obbligatorio per tutti i neo immatricolati; il Tarm, può essere sostenuto
prima o dopo l’immatricolazione, nelle date indicate sul sito del corso di laurea
http://naturali.campusnet.unito.it e sul sito www.unito.it/tarm
dove, a partire dal 24 luglio, si possono trovare tutte le informazioni connesse e ci si potrà
prenotare per il test. Le prime sessioni utili per sostenere la prova sono organizzate in settembre.
2 - Sono esentati dal TARM:
a) coloro che sono già in possesso di laurea triennale o titolo superiore;
b) coloro che hanno già sostenuto il TARM o la prova selettiva di ammissione per i corsi
a numero programmato della Facoltà di Scienze M.F.N., nel nostro Ateneo o in un altro
Ateneo aderente al Coordinamento Nazionale dei test di ingresso per il 2009-10;
c) coloro che si trasferiscono da altra Facoltà o da altro Ateneo avendo già conseguito
almeno 20 CFU in settori di base o caratterizzanti del CdL in cui si trasferiscono.
3 - Per gli studenti che non superano il TARM, il CdL predispone attività formative di sostegno
nell’ambito della matematica, della chimica e della fisica (precorsi).
4 - Per coloro che non possono sostenere il TARM a settembre, verranno organizzate nel mese di
ottobre apposite sessioni TARM di recupero. Gli studenti che sosterranno il test in queste
sessioni non potranno però avvalersi dell’opportunità di seguire le attività formative di sostegno.
5 - Gli studenti che dopo il 1° Gennaio 2010 risulteranno immatricolati senza aver sostenuto il
TARM (e senza aver titolo per esserne esentati) saranno considerati in condizione irregolare, e
non potranno sostenere esami universitari prima di aver regolarizzato la loro posizione
sostenendo il TARM in un’ultima sessione di recupero (nel corso del mese di gennaio).
Il TARM per Scienze Naturali
Il TARM predisposto dal CdL di Scienze Naturali è suddiviso in due sezioni:
1) 30 domande di logica e matematica. Questa parte è comune a tutti i corsi di studio
della Facoltà di Scienze M.F.N. Tempo massimo a disposizione: 1 ora.
2) 50 domande di cui: 8 di Fisica, 12 di Chimica, 10 di Inglese, 10 di scienze della vita e
10 di scienze della terra. Questa parte è specifica per il corso di Studi di Scienze Naturali.
Tempo massimo a disposizione: 1 ora.
I pre-corsi
Il non superamento del test di Facoltà non segnala necessariamente una scarsa predisposizione
per seguire con successo il corso di Scienze Naturali, ma una insufficiente formazione nelle
materie base. Per questo motivo la Facoltà e il Corso di Studi organizzano ogni anno, prima
dell’avvio dei corsi ufficiali, precorsi di Matematica, Fisica e Chimica.
Rispetto alle parti di Inglese, Scienze della vita e Scienze della terra inserite nel TARM di
Scienze Naturali, viene invece data allo studente, al termine della prova, un’indicazione di
massima sul suo livello di preparazione che non comporta in nessun caso precorsi specifici.
Ulteriori informazioni relative ad orari e luoghi dei precorsi saranno comunicate, insieme ai
risultati dei test, su apposite pagine web
della Facoltà:
http://www.scienzemfn.unito.it/
e del Corso di Studi
http://naturali.campusnet.unito.it
e affissi nella bacheca ufficiale del Corso di Laurea (Dip. Di Biologia Animale e dell’Uomo Via Accademia Albertina 13 – Piano terreno).
La non frequenza dei corsi di recupero non impedisce o rende nulla l’iscrizione al Corso di Studi,
ma si consiglia fortemente di sfruttare questa opportunità per rendere meno gravoso il percorso
di apprendimento delle relative discipline, ritenute propedeutiche a quelle naturalistiche.
ATTENZIONE: la prenotazione al TARM e l’immatricolazione al Corso di Studi sono
procedure indipendenti. Tutti gli studenti che intendono iscriversi ad un Corso di Studi
della Facoltà di Scienze M.F.N. devono comunque immatricolarsi.
Per l’AA 2009/2010 il TARM si terrà nelle seguenti date:
11 Settembre 2009 (turni 9-11 / 11-13 / 14-16)
Le eventuali date successive saranno di volta in volta pubblicate sul sito.
http://naturali.campusnet.unito.it
NB: per sostenere il TARM non è necessario essere già immatricolati, ma occorre
iscriversi alla sessione via WEB.
7.
INDICAZIONI RELATIVE ALLE ISCRIZIONI
Le domande di immatricolazione dovranno essere compilate on line dal 24 luglio 2009 al 2
ottobre 2009 e dovranno essere presentate, debitamente firmate e corredate dei documenti
richiesti, dal 25 agosto 2009 al 2 ottobre 2009 presso il Centro Immatricolazioni, per confermare
l’immatricolazione.
Il Centro Immatricolazioni ha sede in
Corso Regio Parco 134/A - 10154 Torino
IMMATRICOLAZIONI
Sul sito http://www.unito.it al link: “speciale immatricolazioni”
STUDENTE A TEMPO PIENO E STUDENTE PART-TIME
Per quanto riguarda le modalità d'iscrizione lo studente si iscrive ogni anno al corso di laurea
secondo tipologie differenti: studente a tempo pieno e studente a tempo parziale. Tale distinzione
è legata, come parametro principale, al numero di crediti formativi acquisibili in un anno
accademico dall'una o dall'altra figura. E’ fortemente consigliata l’iscrizione a tempo parziale
agli studenti con debiti formativi da recuperare e/o con importanti impegni lavorativi o familiari.
Nel loro complesso i crediti acquistabili dallo studente in un anno accademico sono definiti come
"piano carriera" (già carico didattico). I crediti si acquisiscono con il superamento dei relativi
esami.
• Lo studente a tempo pieno è tenuto a presentare per ciascun anno accademico un piano
carriera che preveda da un minimo di 37 ad un massimo di 80 CFU, comprensivi di quelli
obbligatori previsti nell'anno precedente e non ancora acquisiti (per le questioni relative
all’overbooking si veda più oltre), salvo il caso in cui il debito per conseguire il titolo sia
inferiore.
• Lo studente a tempo parziale è tenuto a presentare per ciascun anno accademico un
piano carriera che preveda da un minimo di 20 ad un massimo di 36 CFU, salvo il caso in cui il
debito per conseguire il titolo sia inferiore.
• Sia per gli studenti a tempo pieno sia per quelli a tempo parziale, la presentazione del
piano carriera deve essere effettuata, per l’anno accademico 2009-2010, entro il 15/1/2010. Dopo
la scadenza del 15/01/2010, è possibile presentare, modificare e integrare il piano carriera con
l’applicazione della sanzione amministrativa. I crediti inseriti in precedenza non possono essere
modificati in corso d'anno.
• Lo studente effettua la scelta a tempo pieno o a tempo parziale contestualmente
all'operazione di definizione del piano di studi (già"carico didattico"). La scelta può essere
modificata ogni anno sia in un senso che nell'altro, ma solo contestualmente all'operazione di
definizione del piano carriera.
PASSAGGI E TRASFERIMENTI
(Passaggi tra Facoltà, passaggio all’interno della stessa Facoltà, passaggi dal vecchio al
nuovo ordinamento, trasferimento verso e da altre Università).
E’ consentito il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento di Scienze Naturali, così come da
altri CdL.
Ad effettuare tale passaggio sono fortemente invitati gli studenti in procintodi iscriversi al
secondo anno di SN.
Gli esami già sostenuti nel vecchio ordinamento verranno valutati con il numero di crediti dei
corrispondenti insegnamenti del Nuovo Ordinamento. Le domande di passaggio, inoltrate alla
segreteria studenti, verranno valutate dalla Commissione didattica del CdL ed approvate dal
Consiglio di Corso di Studi. Il CCS indicherà ai richiedenti quali attività dovranno ancora
seguire per completare il pacchetto di 180 CFU necessari per il conseguimento della laurea.
La domanda di passaggio dovrà essere inoltrata tra il 25 agosto 2009 e il 2 ottobre 2009.
Dal 5 ottobre al 30 ottobre 2009 potranno essere accolte domande di passaggio e trasferimento
tardive, nel qual caso è previsto il pagamento della sanzione amministrativa.
PASSAGGI DAL V.O. (DM 509/99) - NUOVO ORDINAMENTO (DM 270/04)
NORME TRANSITORIE
Agli iscritti al 1° anno V.O. nell’a.a. 2008/2009 conviene passare al Nuovo Ordinamento, in
quanto assicura un percorso più lineare nella conclusione della laurea triennale e nell’accesso
alle lauree magistrali, nonché un minor numero di esami da sostenere. Inoltre i corsi del 1° e del
2° anno del V.O. saranno disattivati e mutuati comunque dai corsi del Nuovo Ordinamento. La
richiesta di passaggio verrà valutata caso per caso dalla Commissione Didattica, che provvederà
ad agevolarlo. Per gli iscritti in anni precedenti tale passaggio può risultare opportuno qualora
abbiano sostenuto pochi esami o debbano ancora frequentare insegnamenti dei primi due anni (è
opportuno ricordare che il terzo anno verrà attivato solo nell’a.a. 2010/2011).
Per il passaggio deve quindi essere fatta una richiesta presso la Segreteria Studenti, entro il 2
ottobre. Dal momento che non sarà possibile registrare esami dopo la consegna della domanda di
passaggio e fino alla compilazione del nuovo piano carriera (a partire dal 2 novembre), si
consiglia, prima di consegnare i documenti in Segreteria, di utilizzare ancora la sessione di
settembre per sostenere gli esami mancanti del 1° anno.
Per gli esami già sostenuti al momento della richiesta di passaggio, la Commissione Didattica ha
definito delle equivalenze con i corsi del Nuovo Ordinamento.
Per esempio gli esami seguenti, se già superati, saranno registrati nel piano carriera, come
indicato:
Riconosciuto per il corso del Nuovo
Ordinamento
settore CFU codice nome insegnamento
settore CFU
Esame del Vecchio Ordinamento
codice nome insegnamento
ISTITUZIONI DI
MATEMATICHE
MET. MAT. E STATISTICI
LINGUA INGLESE
GEOGRAFIA CON
LABORATORIO
MINERALOGIA CON
LABORATORIO
MAT02
6
MAT06
----
4
4
GEO04
6
GEO06
6
CHIMICA GENERALE ED
CHIM03
INORGANICA CON LAB.
BOTANICA SISTEMATICA
CON LABORATORIO
SISTEMATICA DEI PROC.
ZOOLOGIA GENERALE
CON LABORATORIO
FISICA CON LABOR.
6
BIO02
6
BIO02
2
BIO05
6
FIS01
6
ISTITUZIONI DI
MFN0665
MAT02
MATEMATICHE E METODI
MAT06
STATISTICI
MFN0683 LINGUA INGLESE
GEOGRAFIA CON
MFN0689
LABORATORIO
MINERALOGIA CON
MFN0691
LABORATORIO
CHIMICA GENERALE ED
MFN0680 INORGANICA CON
LABORATORIO
MFN0696
BOTANICA SISTEMATICA
CON LABORATORIO
ZOOLOGIA GENERALE
CON LABORATORIO
MFN0669 FISICA CON LABOR.
MFN0681
10
----
4
GEO04
8
GEO06
8
CHIM03
7
BIO02
8
BIO05
9
FIS01
FIS07
9
Casi particolari: con integrazione (da concordare con il Docente)
CHIMICA ORG.
CHIM05
4
MFN0687
CHIMICA ORGANICA CON
CHIM05
ELEMENTI DI BIOCHIMICA
7
Per i corsi del VO che entrano a far parte di un corso integrato nel NO, la convalida sarà
effettuata solo se tutte le parti sono già superate al momento della richiesta di passaggio. Per
esempio:
Esame del Vecchio Ordinamento
Riconosciuto per il corso del Nuovo Ordinamento
codice nome insegnamento settore CFU codice
nome insegnamento
settore CFU
GENETICA
BIO18
4
MFN0672
(MFN0672B)
ANTROPOLOGIA E GENETICA p.p.
ANTROPOLOGIA E
GENETICA MOD. B
(GENETICA)
BIO/08
BIO/18
8
(4)
Nel caso sia stata superata solo una parte degli esami che compongono un corso integrato del
NO, la registrazione avverrà dopo integrazione della parte mancante.
Dopo la richiesta di passaggio gli esami mancanti dovranno essere inseriti nel nuovo piano
carriera secondo l’organizzazione del NO. In carriera non potranno più essere presenti esami con
i vecchi codici (gli esami già sostenuti saranno convalidati con i nuovi codici).
Gli esami ancora da sostenere verteranno ancora sul programma svolto lo scorso anno, ma
verranno registrati con i nuovi codici, sia per le integrazioni che per gli esami completi.
Il CCL, su proposta della Commissione Didattica, ha approvato che il numero minimo di crediti
per poter essere ammessi al 2° anno sia di 20 e per l'ammissione al 3° anno (dall’a.a. 2010/2011)
di 80 del V.O.
LAUREA DI SECONDO LIVELLO O MAGISTRALE.
Per le iscrizioni alla laurea magistrale, dovrà essere compilata la domanda di iscrizione on line dal 24
luglio 2009 al 31 marzo 2010; tali domande dovranno essere presentate, debitamente firmate e corredate
dei documenti richiesti, presso la segreteria studenti di appartenenza entro il termine del 31 marzo 2010.
DOMANDA SOTTO CONDIZIONE
Si può presentare dal 24 luglio 2009 al 2 ottobre 2008. Lo studente che intende laurearsi nella sessione
straordinaria (gennaio/aprile) e non deve fare modifiche al proprio piano-carriera (già carico didattico)
deve presentare la domanda di iscrizione sotto condizione (al terzo anno fuori corso o successivi) al fine
di non pagare la sanzione amministrativa in caso di mancata discussione della prova finale.
TASSE STUDENTI
(Tempo pieno, tempo parziale e Vecchio Ordinamento)
- Prima rata
La prima rata delle tasse deve essere versata entro il 2 Ottobre 2009. Il pagamento oltre tale
termine sarà penalizzato dal pagamento della prevista sanzione amministrativa. Il pagamento
della tassa costituisce iscrizione al nuovo anno accademico.
Gli studenti iscritti ad anni successivi al primo, PER ESSERE ISCRITTI AL NUOVO ANNO
ACCADEMICO (2009/2010), dovranno effettuare il pagamento della prima rata delle tasse
universitarie presso qualsiasi filiale della Banca Sanpaolo IMI o Sanpaolo Banco di Napoli, dal
25 Agosto al 2 Ottobre 2009.
Per il pagamento gli studenti dovranno essere muniti del proprio numero di matricola.
Per tutte le problematiche connesse alla riduzione delle tasse e agli importi legati al pagamento
delle tasse è necessario fare riferimento a:
Sezione Tasse e Rimborsi
Vicolo Benevello 3/A - Torino
Tel. 011.6704952/4953 Fax 011.6704958
Gli studenti che non presentano la domanda secondo le modalità ed i tempi definiti nel
Regolamento per le tasse e i contributi saranno automaticamente inseriti nella fascia contributiva
più alta.
- Seconda rata
La scadenza è prevista il 31/03/2010. Il versamento della seconda rata oltre il termine stabilito
sarà soggetto a sanzione amministrativa.
Per gli studenti che si immatricolano ad un corso di laurea, ad una laurea magistrale o a seconda
laurea e che intendono beneficiare dell’inserimento nelle fasce contributive ridotte, la seconda
rata deve essere pagata entro il 30/04/2010. Il versamento della seconda rata oltre il termine
stabilito sarà soggetto a sanzione amministrativa.
PIANO CARRIERA (GIÀ PIANO DI STUDI, GIÀ CARICO DIDATTICO)
Deve essere effettuato entro il 15 gennaio 2010 sia per gli studenti a tempo pieno sia per quelli a
tempo parziale. Oltre tale termine sarà possibile presentare, modificare, integrare il proprio piano
con sanzione ed esclusivamente attraverso la Segreteria.
La scelta di iscriversi a tempo pieno o parziale può essere modificata ogni anno al momento
della presentazione del “piano carriera”.
Lo studente a tempo pieno è tenuto a presentare per ciascun anno accademico un piano carriera
(già carico didattico) che preveda da un minimo di 37 ad un massimo di 80 CFU, comprensivi di
quelli obbligatori previsti nell'anno precedente e non ancora acquisiti, salvo il caso in cui il
debito per conseguire il titolo sia inferiore.
Lo studente a tempo parziale è tenuto a presentare per ciascun anno accademico un piano
carriera (già carico didattico) che preveda da un minimo di 20 ad un massimo di 36 CFU, salvo il
caso in cui il debito per conseguire il titolo sia inferiore.
E’ possibile inserire esami oltre gli 80 CFU, o oltre quelli stabiliti nel proprio tempo parziale,
(overbooking), che non faranno però parte del piano carriera, finché non si saranno sostenuti gli
esami presenti nel piano dell’anno precedente, e di cui si è in debito, entro il termine fissato dalla
segreteria (di solito la fine di aprile). Solo a queste condizioni gli esami oltre gli 80 CFU
potranno rientrare nel carico didattico e si potrà stampare il loro statino.
CORSI SINGOLI
La domanda di iscrizione deve essere presentata prima dell'inizio del periodo didattico in cui è
previsto lo svolgimento del corso e il pagamento avviene contestualmente all'iscrizione presso la
Segreteria Studenti.
Crediti Formativi Universitari (CFU)
La peculiarità del nuovo schema didattico è costituita dai Crediti Formativi Universitari (CFU)
che gli studenti acquisiscono dopo aver frequentato un corso e superato con successo la
corrispondente prova d'esame. I crediti formativi universitari (CFU) rappresentano l’unità di
misura del lavoro richiesto ad uno studente per ogni attività formativa svolta per conseguire un
titolo di studio universitario. Il regolamento sull’autonomia didattica associa ad ogni CFU un
lavoro complessivo pari a 25 ore. Il lavoro di un anno corrisponde convenzionalmente a 60
crediti, ma lo studente può inserire nel proprio carico didattico annuale fino a 80 CFU. Il lavoro
formativo svolto dallo studente consiste nelle ore di lezione, di esercitazione, di laboratorio, di
seminario ecc. richieste dalle diverse attività contemplate dall’Ordinamento, cui vanno aggiunte
le ore di studio personale, o comunque di impegno individuale non formalizzato (almeno il 55%
del tempo complessivo), per completare la formazione richiesta per il superamento delle
verifiche (esami, colloqui ecc.). Per le altre attività formative particolari (tesi, escursioni
interdisciplinari, tirocini, stage, conoscenza della lingua straniera, attività seminariali,
avviamento all’uso degli strumenti informatici di produttività personale, addestramento alle
abilità comunicative o relazionali e al lavoro di gruppo ecc.) la misura dei crediti viene effettuata
in modo simile, calcolando le ore di lavoro a carico dello studente.
Per il Corso di Studi in Scienze Naturali dell’Università di Torino (classe L-32) ogni CFU
equivale a:
8 ore di lezione frontale + 17 ore di studio personale,
oppure 16 ore di esercitazione a posto singolo + 9 ore di studio personale,
oppure 16 ore di attività di laboratorio con elaborazione dei dati + 9 ore di studio
personale,
oppure 25 ore di attività di stage presso enti esterni (o in alternativa presso laboratori
universitari), anche per la preparazione dell’elaborato finale.
Il numero minimo di crediti da acquisire per il conseguimento della laurea triennale è
180 CFU
(distribuiti mediamente in numero di 60 per anno, per un totale di 1500 ore di lavoro annue).
RICONOSCIMENTO DEI CREDITI ACQUISITI PRESSO ALTRO CORSO DI STUDI O IN
ATTIVITÀ PREUNIVERSITARIA (APU)
Il riconoscimento dei crediti acquisiti presso altro corso di studio dell'Ateneo o in corsi di altra
Università, nonché di conoscenze ed abilità professionali certificate, viene effettuato mediante
delibera del Consiglio di Corso di Laurea su proposta della Commissione Didattica la quale
verifica i contenuti delle attività formative svolte e la loro equipollenza e compatibilità con gli
obiettivi formativi del Corso di Laurea in Scienze Naturali
Le richieste di riconoscimento (salvo diversa specifica indicazione) vanno presentate alla
segreteria Studenti della Facoltà non appena formalizzata l’iscrizione all’Università e comunque
entro la data di scadenza delle immatricolazioni. Per tale richiesta va utilizzato l’apposito
modulo distribuito agli Studenti con tutta la documentazione; il modulo deve essere corredato in
fotocopia di tutta la documentazione ritenuta utile per l’accoglimento delle richieste.
8.
PERCORSI DIDATTICI o CURRICULA DELLA LAUREA TRIENNALE
Il CdL in Scienze Naturali, per gli studenti immatricolati nell’a.a. 2009/2010, o negli anni
precedenti qualora abbiano effettuato il passaggio al nuovo ordinamento,
non prevede percorsi didattici o curricula differenziati.
Per gli studenti iscritti prima dell’a.a. 2009/2010, qualora non abbiano effettuato il passaggio al
nuovo ordinamento (secondo 270 del 2004) il corso di Studi in Scienze Naturali si articola in due
percorsi didattici o curricula che impegnano lo studente in attività formative comuni di base, in
attività formative caratterizzanti (in parte obbligatorie e in parte a libera scelta dello studente) e
in attività formative qualificanti (a scelta indirizzata) proprie di ciascun percorso.
Gli studenti che si sono iscritti prima dell’a.a. 2005/2006 seguiranno il percorso di studi previsto
dal precedente regolamento, compreso il percorso didattico dell’indirizzo di Formazione
Didattico Naturalistica.
N.B.: gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze Naturali V.O (DM 509/99) troveranno
informazioni più dettagliate nel Manifesto e nella Guida dello studente, secondo il DM 509/99,
sul sito del Corso di Laurea stesso.
9.
PERIODI DIDATTICI
Le lezioni saranno tenute nell’ambito di due periodi didattici (semestri) intervallati da un periodo
dedicato agli esami, secondo il calendario indicato più sotto.
Calendario dei periodi didattici
Corso di laurea triennale in Scienze Naturali
AA 2009/2010
1° semestre
esami
2° semestre
esami
esami
14 settimane
5 settimane
14 settimane
7 settimane
4 settimane
dal 29/9/2009
al 22/1/2010
dal 25/1/2010
al 26/2/2010
dall’1/3/2010
all’11/6/2010
dal 14/6/2009
al 30/7/2010
dall’1/9/2010
al 26/9/2010
10 .
LEZIONI
In anticipo rispetto all’inizio di ogni periodo didattico il Consiglio del Corso di Studi pubblica
sulla pagina WEB e in bacheca gli orari delle lezioni e delle attività pratiche.
La frequenza alle lezioni e ai laboratori, per materie sperimentali come sono quelle
naturalistiche, assume un'importanza fondamentale. Benché non sia formalmente richiesta, la
frequenza di esercitazioni, laboratori ed attività in campo è di fatto indispensabile per acquisire
una buona preparazione agli esami e per lo svolgimento della prova finale di laurea.
La frequenza è obbligatoria durante gli stage e le attività di preparazione della prova finale.
11 .
ESAMI
Gli esami possono essere sostenuti in precisi intervalli temporali, al fine di non interferire con
l’attività didattica. Di conseguenza:
1) non ci sono appelli d’esame durante i periodi didattici dedicati alle lezioni;
2) gli esami falliti o rimandati possono essere sostenuti dopo l’ultimo periodo didattico e
fino a settembre, e inoltre nella prima settimana di ogni successivo periodo dedicato agli
esami (in questo caso la data dell’appello dovrà essere concordata con il docente titolare
dell’insegnamento).
Le iscrizioni devono essere effettuate tramite la pagina WEB del Corso di Studi in Scienze
Naturali ad eccezione dei casi segnalati dal docente nelle schede dei singoli corsi.
12 .
PROPEDEUTICITÀ DEGLI INSEGNAMENTI
Non sono previste propedeuticità ufficiali. L’organizzazione degli orari delle lezioni tiene conto
della corretta sequenzialità degli insegnamenti; da qui lo studente può trarre le giuste indicazioni
nella programmazione degli esami.
I singoli docenti possono consigliare eventuali propedeuticità relativamente ai loro insegnamenti.
13 .
CORSO DI LINGUA INGLESE
E’ consigliabile sostenere l’esame entro il 1° anno del corso di studi. La Facoltà di Scienze
M.F.N. organizza attraverso la rete informatica un test (SET, Scientific English Test) a due
livelli (livello 1,corrispondente al PET: 2 CFU; livello 2, acquisibile dopo 1: 2 CFU).
La parte 1 è essenzialmente un test (tipo multiple choice) della grammatica e dell’uso della
lingua inglese.
La parte 2, invece, consiste della lettura e comprensione di diversi testi di tipo scientifico.
Grazie ai test informatici lo studente potrà ottenere il riconoscimento automatico delle sue
conoscenze di lingua inglese.
La Facoltà organizza dei moduli d’inglese di base. Il corso di Lingua Inglese è organizzato in
modo da costituire un utile supporto per sostenere l'esame. Le lezioni sono tenute da un Lettore
di madre lingua e sono organizzate con un programma specifico per la Facoltà di Scienze. La
frequenza al corso è fortemente consigliata agli studenti che hanno difficoltà a superare i test.
I diplomi ufficiali di Lingua Inglese, rilasciati da Scuole autorizzate, già in possesso dello
studente, verranno riconosciuti e valutati sulla base del loro livello, se adeguatamente certificati.
La richiesta di riconoscimento di titoli pre-universitari (APU = attività pre-universitarie) va
presentata alla Segreteria Studenti, non appena formalizzata l’iscrizione e comunque entro la
data di scadenza delle immatricolazioni e comunque entro il 2 ottobre 2009, redatta sull’apposito
modulo e corredata della necessaria documentazione.
14 .
EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE (ECDL)
Progetto ECDL di Ateneo
Il progetto ECDL di Ateneo nasce nell’anno accademico 2002/2003 come iniziativa di
alfabetizzazione informatica rivolta agli studenti dell’Università degli Studi di Torino.
Prevede il rilascio del diploma ECDL (European Computer Driving Licence) o Patente Europea
del Computer, certificato riconosciuto a livello europeo e comprovante la padronanza delle
abilità informatiche di base. Il livello delle conoscenze richieste per conseguire l’ECDL è
stabilito dal Syllabus, documento ufficiale che descrive in dettaglio ciò che il candidato deve
sapere e saper fare.
E’ possibile scegliere fra:
il Diploma ECDL Start, rilasciato a chi ha superato i test relativi a 4 moduli di esami
il Diploma ECDL (o ECDL Full), rilasciato a chi ha superato i test relativi a tutti i 7
moduli previsti dal Syllabus.
L’esame ECDL è composto da 7 moduli:
Concetti teorici di base
Uso del computer e gestione dei file
Elaborazione testi
Foglio elettronico
Basi di dati
Strumenti di presentazione
Reti informatiche.
Referente nazionale delle certificazioni ECDL è l’AICA, Associazione Italiana per l'Informatica e il
Calcolo Automatico. Per conseguire l’ECDL è necessario essere in possesso di una Skills Card,
documento ufficiale e personale rilasciato da uno dei Test Center (strutture presso le quali si sostengono
gli esami) accreditati dall’AICA. La Skills Card ha una durata di 3 anni dalla data del rilascio, lo studente
ha quindi 3 anni di tempo per ottenere l’ECDL Start o Full.
Il candidato può effettuare gli esami su programmi proprietari (ad esempio Microsoft Office) o "Open
Source" (ad esempio OpenOffice, StarOffice).
Gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2002/2003 e successivi, rientrano nel “Progetto ECDL di
Ateneo”, e possono conseguire l’ECDL alle condizioni previste dal Regolamento relativo, disponibile
all’indirizzo http://ecdl.di.unito.it.
Gli studenti immatricolati prima del 2002 possono conseguire l’ECDL presso uno dei Test Center di
Ateneo secondo le modalità consultabili all’indirizzo http://ecdl.di.unito.it .
Crediti formativi attribuiti
Per il Corso di Studi in Scienze Naturali il Diploma ECDL è facoltativo.
Il Diploma ECDL Full acquisito attraverso test presso l’Ateneo verrà riconosciuto con 2 CFU, da
computare tra le attività formative a libera scelta (gruppo “F” dello schema ministeriale). E’ possibile
inserire l’esame Full nel piano carriera (già carico didattico) rivolgendosi (entro il 31 gennaio 2010) alla
Segreteria Studenti: l’ECDL verrà introdotto automaticamente tra i debiti formativi (al costo di 150 euro
da pagare con la seconda rata delle tasse universitarie). L’esame dovrà essere preparato come autodidatta.
Il Test Center di riferimento consigliato è quello del Dipartimento di Informatica.
Come per i diplomi di lingua inglese, qualora lo studente sia già in possesso del diploma ECDL
al momento dell’immatricolazione, potrà richiederne il riconoscimento come APU facendone
richiesta alla segreteria studenti, non appena formalizzata l’iscrizione e comunque non oltre il 2
ottobre 2010.
15 .
CORSI IFTS
Il Corso di Studi in Scienze Naturali riconosce inoltre come APU, dietro richiesta alla Segreteria
Studenti, i diplomi dall’Istituto di Formazione Tecnica Superiore Regionale (IFTS), purché
inerenti i contenuti del Corso di Studi. Il riconoscimento avverrà nell’ambito delle attività
sostitutive di attività obbligatorie dei gruppi “A” ed “E” dello schema ministeriale.
16 .
ESERCITAZIONI INTERDISCIPLINARE SUL TERRITORIO
Oltre alle uscite sul territorio di competenza dei diversi insegnamenti aventi carattere applicativo
(esercitazioni disciplinari), il Corso di laurea organizza per gli studenti una
ESERCITAZIONE INTERDISCIPLINARE SUL TERRITORIO (in campo)
di due o più giornate, obbligatoria per il conseguimento della laurea triennale, e valutata 2 CFU,
per gli studenti del III anno.
Le esercitazioni interdisciplinari hanno lo scopo non solo di verificare in forma attiva sul campo
le conoscenze acquisite in più insegnamenti naturalistici fondamentali, ma soprattutto di
integrare tali conoscenze in una visione globale dei sistemi ambientali, condizione essenziale per
la formazione professionale del naturalista.
Le spese di viaggio e di pernottamento sono a carico della Facoltà, nei limiti delle disponibilità
di bilancio.
Il Prof. Roberto Ajassa coordina tale attività.
17 .
STAGES
Gli studenti della Laurea Triennale in Scienze naturali hanno altresì l’obbligo di svolgere attività
pratiche presso enti, aziende e strutture convenzionate con la Facoltà di Scienze M.F.N., fino ad
acquisire in totale 6 CFU (150 ore).
L’attività di stage può essere svolta anche presso più di un ente. Ogni studente sceglierà un
docente del Corso di Studi come referente per le attività di stage; tale docente ne attesterà alla
segreteria studenti l’avvenuto svolgimento, sulla base di adeguata documentazione rilasciata dal
responsabile dello stage presso gli enti esterni.
Lo stage si svolge non prima di aver terminato i corsi del II° anno, di norma al III° anno.
Gli stages dovranno essere autorizzati dalla Presidenza di Facoltà, nella persona del dottor
Giovanni Cagna, responsabile del Servizio Job Placement.
Ufficio Scienze Informa:
c.so Massimo D'Azeglio 60/H
Ricev.: lun-ven 10-12, 14-16
e-mail: [email protected]
Segreteria tel.: 011-6707928 fax: 011-6707439.
Il prof. Edoardo Martinetto [email protected] (Dip. di Scienze della Terra) ha
funzione di collegamento tra Corso di Studi e Servizio Job Placement della Facoltà di Scienze
M.F.N.
18 .
ATTIVITA’ SEMINARIALI
Comprendono la partecipazione a seminari o congressi a scelta dello studente.
Per seminario si intende una conferenza, con uno o più oratori, di durata complessiva compresa
tra 1 e 2 ore. Si possono seguire seminari indipendenti che fanno parte di un ciclo completo
senza necessariamente dover seguire l'intero ciclo. Sono riconosciuti:
I SEMINARI PROFESSIONALIZZANTI ORGANIZZATI DALL’UNIVERSITÀ DI TORINO
quali ad esempio:
- Che impresa l'impresa: Scopo del ciclo : proporre e diffondere tra i giovani una formazione sulla
cultura d'impresa e sul lavoro autonomo che si traduca nella possibilità di far qualcosa per se
stessi con determinazione e apertura verso il futuro ed offrire strumenti e metodologie per la
valutazione delle proprie attitudini imprenditoriali.
SEMINARI SCIENTIFICI ORGANIZZATI DA:
-
Dipartimenti e Dottorati ai quali afferiscono i docenti del corso di studi ( vedi lista sulla home
page del sito del corso di Studi)
CORSI PROFESSIONALIZZANTI ORGANIZZATI DALL’AIN (Ass. Italiana Naturalisti),
Ad esempio: Corso di Disegno Naturalistico, corso di Fotografia naturalistica, corso di
riconoscimento di Alberi e Arbusti.
ATTIVITA' DI VOLONTARIATO CON FORMAZIONE:
Per il riconoscimento di seminari o di altre attività di volontariato con formazione tenuti
in Italia o all'estero o presso altre strutture, presentare specifica richiesta di
riconoscimento
alla commissione didattica del corso di Studi.
Frequenza - I seminari possono essere seguiti al 2° o 3° anno del Corso di laurea triennale in
Scienze Naturali. Ciascuno studente è tenuto a documentare la frequenza a 12 seminari
indipendenti oppure a interi cicli tematici riconosciuti per 2 CFU: frequenza ad interi cicli di
seminari tematici: consegnare l’attestato rilasciato dall’organizzatore.
Registrazione - Registra lo statino dell'attività seminariali il tutore di elaborato finale (per la
laurea triennale), oppure, in caso di estrema necessità, il presidente della commissione
didattica o del CCL.
Voto - Non è previsto nessun voto. Lo statino viene compilato con la dicitura "approvato".
Archiviazione - Dopo la registrazione dello statino, attestati e libretti di frequenza sono
consegnati al Manager Didattico per archiviazione presso la segreteria del CdL.
19 .
TUTORATO
Durante il primo anno del corso di studi, ad ogni studente e’ assegnato un docente nel ruolo di
tutore. Il tutore organizzerà un incontro con i suoi studenti in gruppo almeno una volta per
semestre.
Lo studente ha l’obbligo di presentarsi a questi incontri. In questa occasione egli avrà modo di
parlare e discutere degli aspetti più vari del corso di studi. Il tutorato, stabilito nell’art. 54 dello
Statuto dell’Università di Torino, mira ad aiutare gli studenti
• nelle metodologie di studio
• nell’impostazione dei piani di studio e nelle scelte degli insegnamenti opzionali
• nella scelta e definizione dei programmi di interscambio e mobilità
• nella scelta di ulteriori occasioni formative prima e dopo la laurea
• nell’inserimento del mondo professionale
Il tutore e’ un punto di riferimento per l’orientamento dello studente nel sistema universitario e
potrà essere consultato ogni qualvolta si renda necessario, previa richiesta di appuntamento.
Dopo il primo anno di Università sarà facoltà dello studente richiedere eventuali incontri con il
tutore; è consigliabile tuttavia mantenere una continuità di relazioni particolarmente finalizzata
allo sviluppo della carriera universitaria e al collegamento con il mondo del lavoro.
Generalmente il tutore e’ colui il quale potrà fornire referenze ove richieste.
Il Delegato del CdL per il Tutorato è il Prof. Paolo Peretto
20 .
CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE 2009/10 PER IL 1° ANNO
Primo anno
Esami
Attività formativa (corso)
codice
SSD
CFU
MAT/02 - 06
CHIM/03
______
BIO/05
10
7
4
9
FIS/01-07
CHIM/06
BIO/01
GEO/04
9
7
8
8
62
(I semestre)
1
2
3
Istituzioni di matematiche e statistica
Chimica generale e inorganica con lab.
Inglese
Zoologia generale con laboratorio.
(II semestre)
4
5
6
7
Fisica con laboratorio
Chim. organica con elementi di. bioch.
Botanica generale con laboratorio
Geografia con laboratorio
tot.
21 .
CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE 2009/10 PER IL 2° ANNO
Secondo anno
(I semestre)
8
9
10
11
Zoologia sistematica con laboratorio
Mineralogia con laboratorio
Antropologia e Genetica con lab.
Anatomia comparata
BIO/05
GEO/06
BIO/08 - 18
BIO/06
8
8
8
6
BIO/09
GEO/01
GEO/07
BIO/02
6
8
8
8
60
(II semestre)
12
13
14
15
Fisiologia generale con laboratorio
Paleontologia con laboratorio
Petrografia con laboratorio
Botanica sistematica con laboratorio
tot.
22 .
CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE PER IL 3° ANNO
(attivato nell’a.a. 2010/2011)
Terzo anno
Esami
Attività formativa
SSD
CFU
(I semestre)
16
Ecologia vegetale con laboratorio
BIO/03
9
17
Geologia con laboratorio
GEO/02
8
18
Ecologia con laboratorio
BIO/07
8
(20)
crediti liberi
______
6
19
Conservazione della natura, georisorse
ed elementi di diritto ambientale
GEO/04-09
IUS/10
10
Escursione interdisciplinare
______
2
stage
______
6
tesi
______
3
crediti liberi
______
6
tot.
58
(II semestre)
(20)
Escursione interdisciplinare
- Lo studente è tenuto a partecipare all’escursione interdisciplinare in quanto obbligatoria (2CFU).
Insegnamenti a scelta
- Lo studente potrà iniziare a seguire gli insegnamenti a libera scelta per un totale di 12 CFU, a scelta
completamente libera, ma coerente col proprio piano carriera..
Stage
- Durante il terzo anno lo studente dovrà completare per un totale di 6 CFU, le attività di stage iniziate
alla fine del secondo anno, presso enti pubblici e privati convenzionati; tale attività lo impegnerà
preferibilmente durante il 2° periodo didattico.
Elaborato finale
- Dovrà infine preparare l’elaborato finale (6 CFU) da discutere nella seduta di laurea.
23 .
CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE 2009-10 PER IL 3° ANNO
(attivato per gli studenti immatricolati fino al 2007-08)
Gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze Naturali V.O (DM 509/99) troveranno
informazioni più dettagliate nel Manifesto e nella Guida dello studente, secondo il DM
509/99, sul sito del Corso di Laurea stesso.
24 .
ATTIVITA’ DI TIPO INTERNAZIONALE
I docenti del CCL sono impegnati in numerose attività di formazione in cooperazione con
Università e strutture di ricerca estere. Un aggiornamento delle offerte formative in tal senso sarà
regolarmente disponibile sulla pagina WEB del Corso di Studi in Scienze Naturali
http://www.naturali.campusnet.unito.it.
SOCRATES / ERASMUS
Il programma SOCRATES/ERASMUS, varato dall’U.E. nel maggio del 1987, tende a rafforzare
la qualità e la dimensione europea dell’istruzione superiore incoraggiando la mobilità di giovani
studenti e docenti universitari. Il progetto Erasmus prevede una collaborazione tra università
volta a creare, attraverso accordi bilaterali, condizioni nelle quali studenti e docenti possano
intraprendere un periodo di studio o insegnamento, ufficialmente riconosciuto dall’Ateneo di
appartenenza, presso le Università europee o comunque aderenti alle regole della "Carta
Universitaria Erasmus". L’Università di Torino ha ottenuto dalla Commissione Europea un
contributo per la realizzazione di progetti di mobilità Erasmus per cui studenti e docenti
dell’ateneo torinese possono concorrere all’attribuzione di borse. Numerosi docenti del CCS di
Scienze Naturali hanno attivato programmi ERASMUS.
Lo studente interessato a seguire alcuni corsi presso un’altra università o a svolgere stage o
lavoro di tesi deve leggere con attenzione le informazioni disponibili sul portale dell’Università,
all’indirizzo:
http://www.erasmustorino.com/
selezionare uno dei progetti di mobilità attivi per le Scienze Naturali, selezionare i corsi da
seguire sulla pagina WEB della Università di arrivo, scaricare i programmi e contattare i docenti
del CCS titolari di un corso analogo in modo da verificare la congruità di programmi e la
possibilità reale di convalida dei CFU acquisiti all’estero da parte del docente titolare del corso.
Il progetto deve essere poi presentato al Presidente del CCS e diventerà operativo solo dopo che
questi avrà apposto la sua firma.
ATTENZIONE: la firma del presidente non implica automaticamente la convalida dei CFU
conseguiti presso l’Università straniera da parte dei docenti titolari dei corsi; pertanto lo studente
che non verifica con i singoli docenti il programma dei corsi si assume il rischio di non vedere
convalidate le proprie attività, anche se il presidente del CCL ha firmato l’autorizzazione a
svolgere tali attività.
Per Informazioni:
Sezione Mobilità Internazionale e Progetti Speciali
Via s. Ottavio n. 8 - 10124 Torino
Tel. 011.6704425/26 - Fax 011.6704435
Informazioni generali per studenti italiani: [email protected]
Per gli studenti stranieri: [email protected]
Per i progetti speciali: [email protected]
Docente responsabile progetti ERASMUS del CCL
Prof. Emma Rabino Massa - e-mail: [email protected]
Dr. Marilena Girotti - e-mail [email protected]
25 .
PROVA FINALE
L’offerta di argomenti di tesi viene pubblicata dai docenti sulla pagina WEB del Corso di Studi
in Scienze Naturali.
Il titolo di studio é conferito a seguito della prova finale, da affrontare nella seduta di laurea.
Tale prova consiste nella discussione di un elaborato scritto, individuale, su un argomento
specifico preventivamente concordato (per esempio una ricerca bibliografica su argomento a
carattere specialistico, o attività pratiche di laboratorio) anche nell’ambito di uno stage o di un
tirocinio, con un Docente di ruolo della Facoltà di Scienze M.F.N che funge da Relatore. Il
Relatore deve essere scelto tra i docenti di un settore scientifico disciplinare nel quale lo studente
abbia sostenuto almeno un esame.
Lo studente può svolgere l’elaborato finale seguito da un relatore esterno ma sotto la
responsabilità di un Docente del CCL in Scienze Naturali. In quest’ultimo caso il laureando deve
contattare il Docente responsabile all’inizio del lavoro per concordare, con lui e con il Relatore
esterno, l’argomento della tesi e per avviare le procedure assicurative: si ricorda che tutte le volte
che le attività formative inerenti l’elaborato finale comprendono attività in aree o strutture
diverse da quelle universitarie occorre presentare la domanda di ampliamento della copertura
assicurativa (il modulo si trova sulla pagina WEB della Facoltà di scienze e va consegnata al
proprio relatore di tesi).
La preparazione dell’elaborato finale, al quale sono assegnati 6 CFU, richiede allo studente circa
150 ore di lavoro, stesura dell’elaborato compresa.
L’elaborato dovrà essere composto secondo un layout (carattere, spaziatura, margini, ecc.) le cui
caratteristiche andranno concordate con il Docente Relatore. La domanda di Laurea deve essere
presentata alla Segreteria studenti nelle finestre temporali previste dalla Facoltà e che saranno di
volta in volta pubblicate sulle pagine del sito http://naturali.campusnet.unito.it.
L’elaborato, in forma cartacea, dovrà essere consegnato, entro le scadenze che saranno
stabilite di volta in volta e pubblicate sul sito del CCL al Manager Didattico (Dott. Edoardo
Calabrò, Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo, via Accademia Albertina, 13 – Torino
- tel. 011- 670.4584, [email protected]): (date e orario di consegna verranno resi noti
con congruo anticipo prima di ogni sessione di Laurea).
Insieme all’elaborato, il candidato dovrà consegnare al Manager didattico 10 copie in forma
cartacea del riassunto dell’elaborato stesso, in una sola pagina, contenente nome e cognome del
candidato, nome e cognome del relatore/correlatore, titolo dell’elaborato. Al momento della
consegna dell’elaborato, il candidato dovrà inoltre compilare il “Questionario per gli studenti che
concludono i Corsi di laurea o di Laurea Magistrale”.
L’elaborato dovrà inoltre essere depositato in formato digitale (pdf).
Ad ogni elaborato verrà assegnato un Referente (Controrelatore) il quale esprimerà il suo
giudizio in sede di prova finale. Una volta noti i Referenti, sarà compito del laureando ritirare la
copia dell’elaborato precedentemente consegnata (copia ufficiale) e portarla al proprio Referente.
I Referenti faranno parte della Commissione d’esame.
In sede di discussione è’ prevista la presentazione dell’elaborato in formato elettronico (power
point).
Commissione d’esame
La Commissione per il conferimento del titolo è composta da non meno di cinque membri,
compreso il Presidente, ed è nominata dal Preside di Facoltà o, su sua delega, dal responsabile
della struttura didattica conferente. La maggioranza dei membri deve essere costituita da Docenti
di ruolo (Professori e Ricercatori) della Facoltà di Scienze M.F.N. Ne fanno parte
obbligatoriamente i Relatori, i Docenti responsabili nel caso di elaborati esterni, i Referenti e, in
sovrannumero, i Relatori esterni. Questi potranno prendere parte alla discussione ed
esprimeranno il loro giudizio sul lavoro seguito.
Nel caso di un elevato numero di Laureandi é possibile il ricorso a più Commissioni. In ciascuna
Commissione saranno presenti Docenti e Laureandi di entrambi i settori naturalistici (Scienze
della Vita e Scienze della Terra). Ogni Commissione assegnerà indipendentemente il voto di
laurea ai propri Candidati.
Voto di Laurea
La commissione dispone di 110 punti. Il voto di Laurea viene assegnato sulla base della
valutazione ponderata (tenendo cioè conto dei CFU) dei voti assegnati per le diverse attività
formative che comportano una votazione in 30/esimi e del risultato della prova finale, con
l’esclusione della possibilità di una diminuzione della prima.
La valutazione ponderata espressa in 110/esimi viene ottenuta, a cura della Segreteria studenti,
utilizzando la seguente formula:
Σ (ciascun voto in 30/esimi x CFU assegnato)
---------------------------------------------------------- x 3.67
Σ CFU assegnati alle attività con voto
Al risultato, arrotondato all’unità secondo le regole matematiche, possono essere aggiunti da O a
7 punti per l’elaborato finale. La valutazione conclusiva dell’elaborato da parte della
commissione deve tenere conto delle valutazioni sulle attività formative precedenti e sulla prova
finale; quest’ultima va fatta in base all’impegno nella preparazione ed alla qualità dell’elaborato.
L’esame di Laurea dovrà chiarire, attraverso un’esaustiva discussione, quale è stato l’effettivo
apporto dello studente alla produzione dell’elaborato presentato.
Lode
E’ possibile proporre la lode a Candidati il cui curriculum sia particolarmente meritevole e che,
quindi, abbiano un punteggio finale (compreso quello per l’elaborato finale) almeno uguale a
110/110. La proposta di lode dovrà in ogni caso essere votata e approvata all’unanimità dalla
Commissione d’esame.
26 .
ESAMI DI STATO
Al momento attuale le lauree della classe 27 consentono l’iscrizione all’albo professionale di
Professione di Biologo, sezione B. Presso l'Università degli Studi di Torino sono attivati gli
Esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio di Biologo Junior.
Gli Esami di Stato di abilitazione professionale hanno luogo ogni anno in due distinte sessioni
indette con Ordinanza del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che ne
stabilisce la data di inizio su tutto il territorio nazionale.
Il D.P.R. 05.06.2001, n. 328 ha istituito, in alcuni albi professionali, due sezioni (Sezione A e
Sezione B) caratterizzate da diverse competenze professionali.
Possono dare l'Esame di Stato per l'accesso alla Sezione B del corrispondente Albo professionale
i possessori di:
• laurea regolata dal nuovo ordinamento (Corso di laurea triennale o laurea di primo livello)
• diploma Universitario regolato dal vecchio ordinamento
I titoli universitari conseguiti al termine dei corsi di studio dello stesso livello e appartenenti alla
stessa classe hanno identico valore legale ai fini dell'ammissione agli Esami di Stato,
indipendentemente dallo specifico contenuto di crediti formativi.
*Per le professioni di: dottore agronomo e dottore forestale, assistente sociale, biologo, chimico, geologo,
psicologo, la Legge 11.07.2003, n. 170 ha stabilito che i possessori dei titoli conseguiti secondo
l'ordinamento previgente al D.M. n. 509 del 3.11.1999, fino alle sessioni del 2006, svolgono le prove degli
Esami di Stato secondo l'ordinamento previgente al D.P.R. 05.06.2001, n. 328.
**Il nuovo ordinamento è stato introdotto con D.M. 03.11.1999, n. 509 in attuazione dell'art. 17, comma
95, della Legge 15.05.1997, n.127 e successive modificazioni e integrazioni.
Per informazioni:
Esami di Stato
Via Bogino, 9 - 10123 Torino
Tel. +39 011.6704361/4362/4363/4360/4351
Fax +39 011.6704368
E-mail: [email protected]
27 .
SBOCCHI PROFESSIONALI DELLA LAUREA TRIENNALE IN
SCIENZE NATURALI
La Laurea triennale in Scienze Naturali prevede l’acquisizione di una base comune di
conoscenze multidisciplinari, che includono sia materie di scienze della vita, sia materie di
scienze della terra.
I laureati in Scienze Naturali possono in generale trovare impiego:
(a) nel settore della protezione della natura in qualità di personale addetto alla gestione dei parchi
nazionali, delle riserve naturali, dei giardini, alpini ecc.;
(b) in settori della programmazione e del controllo territoriale svolta dagli Enti pubblici, nel
rilevamento parametri ambientali, eventualmente in collaborazione con altri professionisti;
(c) nel settore della ricerca naturalistica presso istituti universitari o altre istituzioni pubbliche e
private (musei di Scienze Naturali, organi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, giardini
zoologici e botanici, acquari ecc.).
Il Decreto ministeriale prevede che le Lauree della classe L-32 (ex 27) consentano l’iscrizione ai
seguenti albi professionali:
1. Professione di architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore, sezione B.
2. Professione di biologo, sezione B.
3. Professione di agrotecnico, geometra, perito agrario, perito industriale
28 .
PROSECUZIONE DEGLI STUDI – LE LAUREE MAGISTRALI
Lo studente potrà approfondire le informazioni relative alle Lauree Magistrali sul sito web
del Corso di Studi in Scienze Naturali (http://www.naturali.campusnet.unito.it) e degli altri
CCL.
L’accesso alle Lauree Magistrali (qualunque Laurea Magistrale) è soggetto alla valutazione di
una apposita Commissione del CCLM, oltre che al soddisfacimento dei requisiti minimi richiesti
(in termini di percorso formativo e quindi dell’acquisizione di specifici CFU).
Nell’ambito della classe LM 60 (Scienze della Natura)sono attivate le seguenti LM:
• Evoluzione del comportamento animale e dell’Uomo – ECAU (1° anno)
• Studio ed evoluzione dei sistemi naturali – SEVeN (1° anno)
Nell’ambito della classe LM 75 (Scienze Ambientali)è attivata la seguente LM:
• Analisi e gestione dell’ambiente (1° anno) – LM Interateneo con l’Università del
Piemonte Orientale (sede di Alessandria)
29 .
STRUTTURE DI RIFERIMENTO PER IL CORSO DI STUDI
Presidenza della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (Scienze MFN)
Preside, prof. A. CONTE, via Pietro Giuria 15, tel. 011.6707865, fax 011.6707895.
http://www.scienzemfn.unito.it/index.htm
Segreteria-studenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
via Santa Croce 8, tel. 011.6704628
Organizzazione didattica (Manager)
Dott. Edoardo CALABRO’, Dipartimento di Biologia animale e dell’Uomo,
tel.: 011 670.4584, fax 011.670.4508, e-mail: [email protected]
Dott.ssa Elena MAZZI, Dipartimento di Biologia animale e dell’Uomo tel:011.670.4585, fax
011670.4508, e-mail: [email protected]
Presidenza del Consiglio di Corso di Studi in Scienze Naturali (C.C.S.)
Commissione Didattica Corso di Studi Triennale
Rappresentanti degli studenti
Docenti del C.C.L.
Nominativo del Presidente del CCL, del Presidente e dei componenti della Commissione
didattica, dei rappresentanti degli Studenti e dei docenti afferenti al Corso di Laurea, con relativi
orari e luogo di ricevimento, sono reperibili nella pagina WEB vengono affissi nella bacheca
ufficiale del Corso di Laurea all'inizio di ogni anno accademico.
Dipartimenti di afferenza dei Docenti impegnati nel Corso di Laurea.
Anatomia, Farmacologia e Medicina Legale, corso M. D’Azeglio 52, tel. 011.6707723.
Biologia animale e dell’uomo, via Accademia Albertina 13, tel. 011.670.4617.
Biologia vegetale, viale Mattioli 25, tel. 011.6707446.
Chimica analitica, via Pietro Giuria 5, tel. 011.6707623.
Chimica inorganica, fisica e dei materiali, via Pietro Giuria 7, tel. 011.6707650.
Chimica generale e organica applicata, corso M. D’Azeglio 48, tel. 011.6707590.
Fisica generale, via Pietro Giuria 1, tel. 011.6707430.
Igiene e Medicina di Comunità, via Santena 5bis, tel. 011.6707795.
Matematica, via Carlo Alberto 10, tel. 011.67077.
Medicina e Oncologia sperimentale, via M. Buonarroti 27, tel. 011.6707772.
Scienze della Terra, via Valperga Caluso 35, tel. 011.6705148.
Scienze Mineralogiche e Petrologiche, via Valperga.Caluso 35, tel. 011.6705148.
30 .
INDIRIZZI e INFORMAZIONI UTILI
Per tutte le informazioni su disposizioni vigenti relative a immatricolazioni, iscrizioni agli anni
successivi al primo, carichi didattici, ecc.:
Ufficio Segreteria Studenti della Facoltà di Scienze M.F.N.
Via S. Croce 6 - 10124 Torino - Tel. 011 6704628 Fax. 011 6704693
e-mail: [email protected]
ORARIO:
da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 11.00
martedì,mercoledì, giovedì anche dalle 13,30 alle 15.00
Job Placement della Facoltà di Scienze MFN
Referente per l’attivazione delle procedure di stage
Corso Massimo d'Azeglio, 60/H - 10126 Torino (presso Scienze Informa)
Responsabile: Dott. Giovanni Cagna
Telefono: +39 011 670.7928 Fax: +39 011 670.7439
E-mail: [email protected]
Referente: Dott.ssa Francesca Garzaro
Telefono: +39 011 670.7908
E-mail: [email protected]
Orario: Lunedì - Venerdì 10-12 14-16
Ufficio Segreteria Studenti dell' E.D.I.S.U.
Fornisce servizi riguardanti borse di studio, residenze universitarie, mense, sale studio e aule
informatiche, assistenza sanitaria, consulenza per contratti di affitto, ospitalita’ studenti stranieri.
Corso Raffaello, 20/D - 10126 Torno
Tel.: 011 6531111 fax 011 6531157
Sito Internet: http://www.eds.unito.it/
Mense: Via Galliari 30, Via Principe Amedeo 48, Corso Lione 26/A
Sale studio: Via Michelangelo 17bis angolo via Madama Cristina, Via Pietro Giuria 17,
Via S. Ottavio 8, Via Verdi 26, Corso Svizzera 185
Accertamento Economico
La situazione economica del nucleo familiare è il criterio che più di ogni altro può incidere sulla
determinazione dell'importo delle tasse universitarie. Essa viene valutata in base ai criteri ISEE
(Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e può essere accertata gratuitamente presso
i CAF (Centri di Assistenza Fiscale) convenzionati con l'Ente Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario (Edisu), nonché presso il Centro Immatricolazioni.
Per tutte le problematiche connesse alla riduzione delle tasse e agli importi legati al pagamento
delle tasse è necessario fare riferimento a:
Sezione Tasse e Rimborsi
Vicolo Benevello 3/A - Torino
Tel. 011.6704952/4953 - Fax 011.6704958
Centro Universitario Sportivo (CUS)
Via Braccini 1 - 10141 Torino - Tel.: 011 3855566/386911
Consultazione e prestito libri per le Facoltà Scientifiche:
Via Madama Cristina 83/A, orario: 8.30-16.30
Orario dei corsi, date degli esami, aule, ecc.:
Consultare la pagine web e le bacheche dei vari Dipartimenti.
NORME DI SICUREZZA
Nell' Università degli studi di Torino é funzionante il Servizio Igiene e Sicurezza, all' interno del
quale è stato attivato il Servizio di Prevenzione e Protezione previsto dal decreto legislativo n°
626/94 e successive modificazioni ed integrazioni, secondo le previsioni delle Direttive
dell'Unione Europea recepite in Italia e riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute
dei lavoratori negli ambienti di lavoro.
I Presidi di Facoltà, i Presidenti dei Corsi di Laurea, i Direttori dei Dipartimenti Universitari ed il
personale universitario con funzioni di dirigenza o di responsabilità nelle attività didattiche, di
ricerca scientifica o di servizio possono chiedere consulenza mediante comunicazione scritta
inviata direttamente al Servizio Igiene e Sicurezza dell' Università degli Studi di Torino, Via Po
n° 1, 10124 Torino.
I lavoratori dipendenti od equiparati, ovvero gli studenti, i tesisti, i tirocinanti, gli specializzandi,
i dottorandi, i borsisti, gli ospiti italiani o stranieri, il personale docente e non docente e tutti
coloro che siano autorizzati a frequentare le attività didattiche, di ricerca scientifica o di servizio,
oltre che i luoghi di lavoro dell' Università degli Studi di Torino con presenza di pericoli che
possono dare luogo ad eventuali rischi potenziali (utilizzo di laboratori, macchine, apparecchi,
attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici)
devono
- 1) prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone
presenti nelle attività didattiche, di ricerca scientifica o di servizio, su cui possono ricadere gli
effetti delle loro azioni od omissioni, conformemente alla loro formazione ed alle istruzioni ed ai
mezzi forniti dall'Università (si veda il successivo punto n° 10);
- 2) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite nell'ambito dell' Università, finalizzate alla
protezione collettiva ed individuale;
- 3) utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze ed i
preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, le altre attrezzature di lavoro ed i dispositivi di
sicurezza;
- 4) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a disposizione;
- 5) segnalare immediatamente le deficienze dei mezzi e dispositivi di cui ai precedenti punti 3 e
4, oltre alle eventuali condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi
direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o
ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia, quando possibile, anche al rappresentante
locale dei lavoratori universitari per la sicurezza (RLS).
- 6) non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo;
- 7) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di propria
competenza, ovvero possano compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori, nell'ambito
delle attività didattiche, di ricerca scientifica o di servizio;
- 8) sottoporsi ai protocolli di sorveglianza sanitaria ed ai relativi controlli sanitari eventualmente
previsti;
- 9) contribuire all'adempimento di tutti gli obblighi imposti dall' Università e dalle autorità
competenti comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori dipendenti od
equiparati;
- 10) partecipare alle apposite iniziative di informazione e di formazione sui problemi della
sicurezza e dell'igiene del lavoro, secondo le modalità e i calendari che saranno comunicati dai
Presidi delle Facoltà, dai presidenti dei Consigli di Corso di Laurea o dai Direttori dei
Dipartimenti universitari.
SERVIZIO DISABILI
L'Università degli Studi di Torino, nella prospettiva di rendere effettivo il diritto allo studio per
tutti gli studenti disabili, intende garantire l'accesso fisico alle strutture di studio e di ricerca.
Esiste un progetto di progressiva eliminazione delle barriere architettoniche che, ogni anno,
disponendo di apposita quota di finanziamento, affronta le situazioni che sono state individuate,
attraverso un censimento di tutti gli edifici, come maggiormente problematiche e gravi. E' attivo
un apposito ufficio, situato in via degli Artisti, 9, al piano terreno dove gli studenti disabili
possono presentare le loro richieste e trovare risposte adeguate ai loro problemi.
Per gli studenti disabili sono previste forme di intervento quali:
- l'accompagnamento svolto da obiettori di coscienza che seguono un corso di preparazione e
formazione specifica;
- il tutoraggio di carattere didattico (aiuto per le attività nelle biblioteche, reperimento testi,
fotocopie, predisposizione di appunti, ecc.) che compete invece agli studenti part-time;
- l'attivazione di specifici progetti di intervento, quali la presenza di interpreti della lingua dei
segni per gli studenti non udenti, la possibilità di utilizzare barre braille per i non vedenti;
- l'attivazione di postazioni informatiche utilizzabili anche da studenti con disabilità motorie.
Tutti questi servizi possono essere attivati solo se gli studenti disabili segnalano, all'atto della
loro iscrizione, le necessità e i bisogni, o prendendo contatto con il competente ufficio.
Inoltre, è previsto l'esonero totale dalle tasse e dai contributi universitari per gli studenti ai quali
è stata riconosciuta un'invalidità pari o superiore al 66%. Gli studenti con invalidità compresa tra
il 50% ed il 66% pagano solo la prima rata delle tasse universitarie.
Nell'ambito dei progetti Erasmus sono previsti idonei interventi a sostegno degli studenti disabili
che si recano a studiare all'estero.
L'Ente Diritto allo Studio Universitario della Regione (EDISU) è a disposizione degli studenti
favorendone lo studio con forme di intervento economico (borse di studio e contributi
straordinari), sostegni di carattere abitativo, contributi per l'affitto e servizio mensa.
Delegato del Rettore: SERVIZIO DISABILI COORDINAMENTO
Prof. Fabio Levi Via Artisti, 9 –
e-mail: [email protected]
Fax 011 6702559 011 882791 Fax 011 6707923
Resp.ufficio: Nunzia Ricco 011 6704282
[email protected] [email protected]
6704283-6704284 fax.6704285
La Facoltà di Scienze M.F.N. ha nominato un garante per gli studenti disabili della propria
Facoltà a cui è possibile rivolgersi per informazioni specifiche sui test d'ingresso, sulla modalità
d'esame, sui percorsi didattici specifici e particolari:
Prof. Cesare PISANI 0116707562
e-mail: [email protected],
Dipartimento di chimica inorganica, fisica e dei materiali - Via P. Giuria, 7 Torino
REFERENTE PER IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE NATURALI
Prof.ssa Consolata SINISCALCO
Tel. 011.670.5970 e-mail [email protected]
Dipartimento di Biologia vegetale – Viale Mattioli, 25
COMITATO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
Il Comitato per le Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Torino opera nell’Ateneo sin
dal settembre del 1992. E’ dotato di un proprio regolamento (D.R. n. 224 del 23.2.2000) con cui
sono disciplinati, tra l’altro, i compiti, la composizione e le modalità di funzionamento. Le
funzioni del C.P.O. dell’Università degli Studi di Torino sono di natura propositiva, consultiva e
di monitoraggio. In particolare:
realizza azioni positive;
esprime parere preventivo su proposte riguardanti la gestione del personale, interventi di
formazione, organizzazione e ristrutturazione dell’Università;
promuove iniziative volte a rimuovere comportamenti lesivi della dignità delle
lavoratrici/lavoratori compresi episodi di mobbing e di molestie sessuali;
valuta episodi segnalati di segregazione professionale e promuove proposte di soluzione
del problema;
promuove indagini conoscitive e studi finalizzati alla creazione di effettive condizioni di
parità tra le lavoratrici e i lavoratori.
Le/i componenti del C.P.O. vengono rinnovate/i ogni due anni.
Presidente Silvia Giorcelli (011/6703952), Vicepresidente Domenica Pagano, la
Segretaria Rosa Tamburro.
Sede: Via S.Ottavio 19/b – Torino Tel: 011.6703952 Fax: 011.6703954
e-mail: [email protected]
Orari: lunedì 14.00-18.00
martedì e giovedì 8.30-15.00
mercoledì 14.00-16.30
venerdi 13.00-15.00
LA CONSIGLIERA DI FIDUCIA
La Consigliera di Fiducia è prevista dall’art.6 del “Codice di comportamento per la tutela della
dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, degli studenti e delle studentesse dell’Università degli
Studi di Torino”, codice approvato dal Senato Accademico nel 2001, e recentemente modificato,
in un’ottica di ampliamento delle forme di tutela nei confronti degli atteggiamenti discriminatori
e/o vessatori, nel 2005. Possono rivolgersi alla Consigliera di Fiducia tutte le persone che
operano all’interno dell’Università di Torino:
studentesse/studenti;
lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato e determinato;
prestatori d’opera occasionale;
borsiste/i e dottorande/i;
ricercatrici e ricercatori;
docenti;
collaboratori ed esperti linguistici
Quando rivolgersi alla Consigliera di Fiducia:
- la Consigliera di Fiducia interviene in caso di molestia fisica e psicologica e di comportamento
vessatorio e/o discriminatorio al fine dell’interruzione degli stessi;
- suggerisce azioni opportune al fine di assicurare un ambiente di lavoro e di studio rispettoso
della dignità delle persone.
La Consigliera di Fiducia: Avv. Elena Bigotti
Sede: Via S.Ottavio 19/b – Torino (Tel: 011.6703952 / 0116703953)
AIN – ASSOCIAZIONE ITALIANA NATURALISTI
L'Associazione Italiana Naturalisti è nata a Torino nel 1974 ed ha come scopi la tutela
professionale dei Naturalisti, la loro migliore preparazione e qualificazione e, più in generale, la
diffusione della cultura naturalistica.
Si propone di:
- tutelare gli interessi morali e materiali dei Soci;
- coordinare a livello nazionale le esigenze della professione;
- promuovere a livello nazionale le esigenze della professione;
- promuovere a livello regionale atti legislativi specifici sulle tematiche ambientali;
- migliorare la preparazione e la qualificazione dei naturalisti organizzando seminari, tavole
rotonde, corsi di aggiornamento;
Possono fare parte dell'Associazione (Soci) i laureati in Scienze Naturali e gli studenti iscritti al
corso di Laurea in Scienze Naturali.
Possono aderire all'Associazione (Aderenti) tutti coloro che , pur non essendo laureati o studenti
in Scienze Naturali, ne condividono le finalità.
L'A.I.N.si articola in sezioni.
Nel dicembre 1996 l'A.I.N. è entrato a far parte della Consulta del CNEL per le Associazioni non
tutelate da Albo Professionale
All'interno dell'Associazione è stato costituito il Repertorio Nazionale Soci Esperti (R.N.S.E.).
Questo repertorio, che è parte integrante dell'A.I.N., raggruppa i Soci che possiedono
significativi curriculum professionali. (L'ammissione a questo repertorio avviene a insindacabile
giudizio di una specifica commissione tecnica previo richiesta scritta e presentazione di
documentazione curriculare degli interessati).
AIN - c/o Dip. Biol. Vegetale
Viale Mattioli, 25 10125 TORINO
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.ain-it.org/
Segreteria operativa: c/o soc coop. ARNICA, via Giolitti 8 Torino. Tel. 011 544327
E-mail: [email protected]
31
ELENCO DI TUTTI I CORSI ATTIVATI NEL 2009/10
(in ordine alfabetico)
Corso di Studio: 008704 - SCIENZE NATURALI
OFFERTA 2009/2010
Anno
(sem.)
MFN0690 - ANATOMIA COMPARATA
2°(I)
Doc.: Paolo Peretto, Silvia de Marchis
CFU
6
Settore
BIO/06
MFN0672 - ANTROPOLOGIA E GENETICA 2°(I)
8
Unità Didattiche
MFN0672A - ANTROPOLOGIA E GENETICA MOD. A
Doc.: Emma Rabino Massa
4
BIO/08
MFN0672B - ANTROPOLOGIA E GENETICA MOD. B
Doc.: Carlo Robotti
4
BIO/18
MFN0688 - BOTANICA GEN. CON LAB.
1°(II)
Doc.: Paola Bonfante, Elena Martino
TAF e Ambito
B Discipline biologiche
B - Discipline biologiche
B - Discipline biologiche
8
BIO/01
A - Discipline naturalist.
MFN0696 - BOTANICA SIST. CON LAB.
2°(II)
8
Doc.: Giovanna Cristina Varese, Alfredo Vizzini
BIO/02
B - Discipline biologiche
MFN0680 - CHIMICA GENERALE ED INORGANICA. CON LAB.
1°(I)
7
CHIM/03
Doc.: M.Cristina Paganini – Elio Giamello
A - Discipline chimiche
MFN0687 - CHIMICA ORGANICA CON ELEMENTI DI BIOCHIMICA
1°(II)
7
CHIM/06
Doc.: Stefano Dughera
A - Discipline chimiche
MFN0669 - FISICA CON LABORATORIO
1°(II) ° 9
Doc.: Giuseppe Bosia
Unità Didattiche
MFN0669A - FISICA CON LABORATORIO MOD. A
3
FIS/07
B - Discipline agrarie,
chim., fis., giuridiche, economiche e di contesto
MFN0669B - FISICA CON LABORATORIO MOD. B
6
FIS/01
A - Discipline fisiche
MFN0693 - FISIOLOGIA GENERALE
Doc.: Renzo Levi
2°(II)
6
BIO/09
B - Discipline biologiche
MFN0689 - GEOGRAFIA CON LAB.
Doc.: Michele Motta
1°(II)
8
GEO/04
B - Discipline ecologiche
MFN0665 - ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E METODI STATISTICI
1°(I)
10
Unità Didattiche
MFN0665B - ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E METODI STATISTICI MOD. B
Doc.:Margherita Roggero
6
MAT/02
A – Discipline
matematiche, informatiche e statistiche
MFN0665A - ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E METODI STATISTICI MOD. A
Doc.: Lorenzo Fatibene
4
MAT/06
A – Discipline,
matematiche, informatiche e statistiche
MFN0683 - LINGUA INGLESE
1°(I)
4
----Unità Didattiche
MFN0683A - LINGUA INGLESE MOD. A
3
----E - Per la conoscenza di
almeno una lingua straniera
MFN0683B - LINGUA INGLESE MOD. B
1
----- F - Ulteriori conoscenze
linguistiche
MFN0691 - MINERALOGIA CON LAB.
2°(I)
8
GEO/06
B - Discipline di scienze
della Terra
Doc.: Marco Rubbo
NB: insegnamento non attivato nell’a.a. 2009/2010
MFN0694 – PALEONTOLOGIA CON LAB.
2°(II)
8
GEO/01
C - Attività formative
affini o integrative
2°(II)
8
GEO/07
B - Discipline di scienze
della Terra
Doc.: Giulio Pavia
MFN0695 - PETROGRAFIA CON LAB.
Doc.: Franco Rolfo
MFN0681 - ZOOLOGIA GENER. CON LAB. 1°(I)
9
BIO/05
A - Discipline naturalist.
Doc.: Cristina Giacoma, Giovanna Celebrano, Sergio Castellano, Massimo Meregalli
MFN0692 - ZOOLOGIA SISTEM. CON LAB.
Doc.: Daniela Pessani
2°(I)
8
BIO/05
B - Discipline biologiche
MFN0724 - BIOLOGIA MARINA
CFU: 4
Settore: BIO/05
Doc.: Daniela Pessani
TAF D
Ambito: - A scelta dello studente
MFN0716 - CLIMATOLOGIA
CFU: 4
Doc.: Luigi Motta
TAF D
Ambito: - A scelta dello studente
Settore: GEO/04
PARTE SECONDA
32
PROGRAMMI DEI CORSI ATTIVATI
Istituzioni di Matematiche e Metodi Statistici
SSD (del Corso):… MAT/02 – MAT/06……………………
Numero codice:……… MFN0665………………..
1. Docenza
Docente: prof. Margherita Roggero
SSD
Dipartimento di Matematica
Tel.: 011 6702911
Fax: 011 6702878
e-mail: [email protected]
Docente: dr. Lorenzo Fatibene
SSD
Dipartimento di Matematica
Tel.: 011 670 2933
Fax: 011 670 2878
e-mail: [email protected]
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
Il corso si prefigge di fornire le conoscenze di base relative:
alla statistica, alla probabilità e ai test d'ipotesi;
ai modelli matematici discreti nelle scienze naturali
alle caratteristiche e alle applicazioni delle funzioni elementari
al significato e al calcolo di derivate, integrali ed equazioni differenziali per funzioni in una
variabile.
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
eventuali Insegnamenti fornitori
Argomenti comuni ai programmi di matematica delle
scuole superiori (licei, istituti tecnici e commerciali)
competenze attese (in uscita)
eventuali Insegnamenti fruitori
Analisi statistica di un campione
Rudimenti di calcolo delle probabilità
Conoscenza di base sui test di ipotesi
Calcoli con successioni aritmetiche e geometriche
Calcoli di derivate e semplici integrali ed equazioni
differenziali
Semplici calcoli combinatorici
Risoluzione di sistemi lineari mediante l’uso di matrici
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore):
• Esercitazioni di laboratorio (N.ore):
• Esercitazioni in campo (N.ore):
24 + 40
18
0
•
Esercitazioni teoriche (N.ore):
18
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Statistica per campioni e variabili casuali
Teoria della probabilità e distribuzioni discrete
Test di ipotesi
Calcolo combinatorio
Successioni
Matrici, sistemi lineari (cenni ai numeri complessi)
Proprietà e applicazioni delle funzioni elementari
Limiti
Derivate
Integrali
Equazioni differenziali
Geometria analitica del piano (con cenni allo spazio)
totale
Ore
Lez.
12
6
6
6
4
4
4
4
6
4
4
4
24+40
Ore
Totale Ore
CFU
Esercit.
6
18
4
10
6
12
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
18+18 42+58
4+6
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
•
•
Strumentazione (indicare anche la localizzazione):
Le lezioni e le esercitazioni teoriche si svolgono in aula col supporto di un proiettore
per computer.
Parte delle esercitazioni(18 ore) si svolgono in aula informatizzata
Materiale di consumo:
7. Materiale didattico
Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso:
•
•
I testi base consigliati per il corso sono:
Wonnacott Thomas H., Wonnacott Ronald J., Introduzione alla statistica, FrancoAngeli
Ed.
Console-Roggero-Romagnoli Lezioni di matematica Disponibile all’indirizzo:
http://naturali.campusnet.unito.it/didattica/att/a08b.5472.file.pdf
Altre dispense fornite dai docenti durante le lezioni.
Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse:
http://www.pinkmonkey.com/studyguides/subjects/stats/contents.asp
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue:
L'esame scritto verte su esercizi sugli argomenti trattati durante l'anno.
L'esame orale prevede domande teoriche relative agli esercizi svolti nella prova scritta e la
discussione di una ricerca precedentemente sviluppata (anche in gruppo) sull'analisi statistica di
dati di interesse naturalistico.
Chimica generale ed inorganica con laboratorio
SSD (del Corso):
Numero codice:
1. Docenza
Docente: prof. Maria Cristina Paganini
SSD: CHIM/03
Dipartimento di Chimica IFM
Tel.: 0116707576
Fax: 0116707855
e-mail:[email protected]
CHIM03…………
…MFN0680…………..
Docente: prof. Elio Giamello
SSD: CHIM/03
Dipartimento di CHIMICA IFM
Tel.: 0116707574
Fax: 0116707855
e-mail: [email protected]
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
Il corso si propone di fornire agli studenti gli insegnamenti di base della Chimica Generale ed
Inorganica introducendoli al linguaggio ed alla metodologia delle scienze chimiche e fornendo
loro gli strumenti necessari alla comprensione dei successivi insegnamenti di Chimica e non
solo.
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
Nozioni elementari di matematica
eventuali Insegnamenti fornitori
Matematica
competenze attese (in uscita)
L’allievo dovrà essere in grado di comprendere i principi
fondamentali della chimica generale a partire dalla struttura
atomica, Tavola Periodica e legame chimico, fino alle
reazioni chimiche (aspetti quali- e quantitativi) con cenni di
termodinamica chimica e descrizione degli stati di
aggregazione della materia. Dovrà saper descrivere gli
equilibri Avrà inoltre una minima conoscenza delle
proprietà degli elementi e di alcune classi di loro composti.
eventuali Insegnamenti fruitori
Chimica organica
Zoologia generale
Botanica generale
Fisiologia
Mineralogia
Petrografia
Geologia
Ecologia
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 48
• Esercitazioni di laboratorio (N.ore):
• Esercitazioni in campo (N.ore)
• Esercitazioni teoriche (N.ore): 12
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Introduzione al corso. Ripasso su cifre significative,
notazione scientifica e calcolo esponenziale. Le unità di
misura, sostanze pure (elementari e composti) e miscugli.
La massa atomica e molecolare. La mole e numero di
Avogadro. Cenni di nomenclatura dei principali composti
inorganici. Il bilanciamento delle reazioni chimiche.
Ore Lez. Ore Eserc.
2
--
Totale
Ore
2
3
2
5
CFU
La tavola periodica degli elementi e le proprietà periodiche
I composti ionici e molecolari, le soluzioni acquose, la
solvatazione, acidi e basi. La concentrazione delle soluzioni.
Rapporti ponderali e reazioni di ossido riduzione
Chimica ed energia, le leggi di conservazione dell’energia
energia delle reazioni chimiche, processi eso ed endo
termici. Spontaneità delle reazioni, criteri per la spontaneità:
l’energia libera. Reazioni in equilibrio .
L’equilibrio chimico, quoziente di reazione e costante di
equilibrio
Il concetto di pH. Acidi e basi forti, acidi e basi deboli, le
teorie acido-base
Il legame chimico: il legame ionico e le sue proprietà
Il legame chimico: il legame covalente e le formule di
Lewis, geometrie molecolari.
La solubilità dei sali in soluzione acquosa. Il prodotto di
solubilità. Le soluzioni tampone
Gli stati di aggregazione della materia. Equazione di stato
dei gas perfetti, i liquidi, tensione di vapore.
Cambiamenti di stato, Il diagramma di stato dell’acqua.
Miscugli:omogenei ed eterogenei. La pressione osmotica
Chimica degli elementi: i gruppi, H, O, C, N, Si)
Abbondanza degli elementi nell’ecosistema (atmosfera,
idrosfera, litosfera).
Chimica nucleare. Famiglie radioattive, datazione al 13C.
Origine degli elementi. Cicli biogeochimici
Inquinamento atmosferico: NOx, ozono, smog fotochimico.
Effetto serra. Equilibri acido base di interesse geochimica:
chimica dei carbonati
3
3
3
3
2
2
4
2
2
4
4
2
6
4
3
3
3
3
3
2
5
4
2
6
4
4
4
4
2
2
2
2
2
2
48
12
60
Totale
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
•
•
Strumentazione (indicare anche la localizzazione):
Materiale di consumo:
7. Materiale didattico
Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso:
•
•
•
I testi base consigliati per il corso sono:Brady, Senese, Chimica, Zanichelli
E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e
integrazioni:In rete, sul sito di Scienze Naturali sono disponibili i lucidi proiettati a
lezione
Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse:
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue:
esame scritto obbligatorio per tutti, esame orale facoltativo e solo per chi ha superato l’esame
scritto.
7
Zoologia generale con laboratorio (Zoology)
SSD:
Numero codice:
BIO 05
MFN0681
Docente: prof. Cristina Giacoma
Dipartimento di BIOLOGIA ANIMALE E
DELL’UOMO
Tel.: 011 670 4558
Fax: 011 236 4558
e-mail:[email protected]
Docente: prof . Sergio Castellano
Dipartimento di BIOLOGIA ANIMALE E
DELL’UOMO
Tel.: +39 011 6704557
Fax: +39 011 6704508
e-mail: [email protected]
Docente: prof. Giovanna Celebrano
Dipartimento di BIOLOGIA ANIMALE E
DELL’UOMO
Tel.: 0116704547
Fax: 0116704508
e-mail: [email protected]
Docente: prof . Massimo Meregalli
Dipartimento di BIOLOGIA ANIMALE E
DELL’UOMO
Tel.: +39 011 6704553
Fax: +39 011 6704508
e-mail: [email protected]
• 2. Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze sulla organizzazione, funzione e valore
adattativo delle strutture presenti nel mondo animale, a partire da organismi unicellulari sino a
quelli più complessi. Verranno approfonditi i concetti base della teoria evolutiva, i meccanismi
di speciazione e i meccanismi riproduttivi. Il corso fornisce inoltre conoscenze di base sulle
modalità di raccolta di dati, con particolare riferimento ai metodi di valutazione della
biodiversità, sul metodo di ricerca scientifico e sulla modalità di presentazione dei dati.
* 3. Competenze minime in uscita
Descrittori di Dublino
A: CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE
B: CAPACITA’
APPLICATIVE
C: AUTONOMIA DI GIUDIZIO
D: ABILITÀ NELLA COMUNICAZIONE
Competenze minime in uscita
Competenza sui concetti di base della materia e
comprensione di testi relativi ai temi sviluppati durante
il corso
Utilizzare i concetti teorici come strumento esplicativo
di dati biologici
Commentare e giudicare procedure e interpretazioni
presentate nei testi
Utilizzare un appropriato linguaggio
4. Pre-requisiti in ingresso
Pre-requisiti (in ingresso)
Conoscenze di base di biologia a livello di scuola
secondaria superiore
5. Propedeuticità obbligatorie
6. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 48
• Pratica di laboratorio (N.ore): 24
Insegnamenti fornitori
•
Esercitazioni teoriche (N.ore): 22
* 7. Modalità di svolgimento:
convenzionale
* 8. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Struttura cellulare e cicli metabolici. Genetica classica.
Organizzazione dei principali modelli strutturali di animali
Uso del microscopio a trasmissione, osservazione di preparati
Modalità di divisione cellulare, determinazione del sesso,
riproduzione e sviluppo
Teoria evolutiva, meccanismi di speciazione, biodiversità
Raccolta dati in campo, chiavi dicotomiche, morfometria,
distanze genetiche, meccanismi di selezione
Ore
Lez.
16
16
Ore di
studio
personale
34
17
9
43
16
34
9
48
129
Ore
Esercit.
16
8
16
16
48
* 9. Programma in lingua inglese (max 4000 caratteri)
Fundamentals of animal body structure at cellular and organism level of organisation.
Mechanisms of cell reproduction, sex determination and reproductive strategies. Evolution,
speciation and biodiversity. Practical on microscope use and biodiversity evaluation.
10. Materiale per esercitazioni:
• Strumentazione: lavagna luminosa e video proiettore, videoregistratore, aula con
postazioni provviste di microscopio e computer
• Materiale di consumo: reagenti, fotocopie e schemi per attività individuali e di gruppo
* 11. Materiale didattico
I testi base consigliati per il corso sono:
William K. Purves et. alii. Biologia. LA CELLULA . Ed. Zanichelli.
W. Purves et alii., Biologia. L’INFORMAZIONE E L’EREDITARIETA’. Ed. Zanichelli. Costo
B. Sabelli, 2009 – Atlante di diversità e morfologia degli invertebrati. Piccin
E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni:
N.B. Sia per il carattere spesso interattivo del corso sia per la visione di filmati commentati dal
docente è vivamente consigliato seguire le lezioni.
12. Modalità di verifica
Voto finale
13. Tipo di esame
Scritto e orale separati
L'esame si svolge, di norma, come segue:
L'esame consiste in una prova scritta seguita da una orale, durante la quale verrà valutata la
competenza del candidato nel discutere gli argomenti presentati a lezione, comunicare i concetti
in modo chiaro e privo di ambiguità attraverso un appropriato linguaggio.
Fisica con laboratorio
SSD (del Corso): FIS/01 – FIS/07
Numero codice: MFN0669…
1. Docenza
Docente: prof. Giuseppe Bosia
SSD: FIS/03
Dipartimento di Fisica Generale
Tel.: 0116707452
Fax: 011658444
e-mail:[email protected]
Docente: prof.
SSD
Dipartimento di
Tel.:
Fax:
e-mail:
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
Il corso si propone di fornire elementi fondamentali di meccanica, meccanica dei fluidi
termologia/termodinamica, propagazione di onde elastiche (acustica) ed elettromagnetiche, ottica
geometrica con elementi di ottica fisica, elementi fisica atomica e nucleare e di struttura della
materia .
Il corso e’ articolato in 48 ore di lezione, 24 ore di esercitazione in classe, 12 ore di
approfondimento monografico su temi specifici, in particolare su argomenti di Fisica applicata a
beni culturali, ambientali, biologia e medicina (Fis 07) e 12 ore di laboratorio pratico.
3. Pre-requisiti in ingresso
Pre-requisiti (in ingresso)
Nozioni di algebra lineare, elementi di geometria nel piano
nello spazio e trigonometria.
Funzioni a una e due variabili. Elementi di calcolo
differenziale ed integrale a una e due variabili
Elementi di calcolo vettoriale
eventuali Insegnamenti fornitori
Istituzioni di matematica
Metodi matematici e statistici
Competenze attese (in uscita)
eventuali Insegnamenti fruitori
Preparazione di Fisica generale con nozioni di fisica
atomica e di struttura della materia, con applicazioni alla
risoluzione di semplici problemi di Fisica i e con
approfondimenti su specifici argomenti
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 48 ore
• Esercitazioni pratiche di laboratorio (N.ore): 12 ore
• Esercitazioni teoriche e approfondimenti su specifici argomenti (N.ore):36
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Lezione 1 Introduzione al corso, Metodi e unita’ di
misura Cinematica di moti rettilinei in una e due
dimensioni; Moti su traiettorie curve; Moti periodici
Lezione 2 Dinamica di corpi puntiformi; Tipi di forze e
leggi della dinamica
Ore
Lez.
2
2
Totale Ore
Ore
Esercit.
CFU
Lezione 3 Leggi di conservazione di energia ed
impulso; Concetto di campo, potenziale, energia
potenziale.
Lezione 4 Dinamica di corpi in rotazione; Momento
angolare e momento d' inerzia. Leggi di conservazione
Lezione 5 Cenni di struttura della materia;
Lezione 6 Definizione di parametri meccanici
applicabili ai fluidi. Statica dei fluidi. Leggi di Stevino,
Archimede, Torricelli
Lezione 7 Elementi di idrodinamica e fluidodinamica;
Legge di Bernoulli. Moto di fluidi in condizioni di
attrito viscoso. Moti laminari e turbolenti
Lezione 8 Proprietà termiche della materia; Cenni di
teoria cinetica dei gas; Trasformazioni termodinamiche
per gas ideali;
Lezione 9 Trasformazioni termodinamiche :
Trasformazioni reversibili Isoterme, adiabatiche.
Lezione 10 Cicli termodinamici. Metodi di
trasformazione di energia termica in energia meccanica
Lezione 11 Cariche elettriche e forze elettrostatiche;
Struttura atomica e proprieta' elettriche della materia;
Forze e campi elettrostatici;
Lezione 12 Esempi di di campi elettrici prodotti da
distribuzioni di cariche discrete e continue; Campo
elettrico di un condensatore e di un dipolo elettrico;
Moto di una carica in un campo elettrostatico; Teorema
di Gauss.
Lezione 13 Effetti del campo elettrico sulla materia;
Corpi isolanti e conduttori. Energia e pressione
elettrostatica; Materiali dielettrici; Fenomeni di
polarizzazione e costante dielettrica
Lezione 14 Fenomeni di conduzione elettrica; Correnti
elettriche continue; Potenziali e forze elettromotrici
Lezione 15 Legge di Ohm e resistenza elettrica; Effetto
Joule; Effetti termici della corrente elettrica; Materiali
supraconduttori; Sorgenti elettriche; Circuiti elettrici
resistivi;
Lezione 16 Campi magnetici statici; Moto di una carica
in un campo magnetico; Forza magnetica su un
conduttore percorso da corrente; Momento meccanico
su una spira; Leggi di Laplace e Biot Savar; Deflessione
e confinamento di cariche mediante forze magnetiche;
Lezioni 17 Campi magnetici prodotti da particolari
distribuzioni di corrente Campo di dipolo magnetico;
Effetti del campo magnetico sulla materia; Fenomeni di
diamagnetismo, paramagnetismo e ferromagnetismo.
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
L Lezione 18 Campi elettrici e magnetici variabili; Legge di
2
2
2
2
2
2
2
2
Faraday; Induzione magnetica; Induzione mutua;
Trasferimento di potenza per induzione magnetica;
Generazione di corrente alternata; Motore sincrono;
Conversione AC/DC; Esempi di funzionamento semplici
circuiti RL e RC.
Lezione 19 Fenomeni di propagazione di onde elastiche
ed EM; Parametri d'onda; Fenomeni di riflessione,
interferenza e battimento; Polarizzazione; Produzione di
onde piane elastiche ed EM; Leggi di propagazione ed
attenuazione; Sovrapposizione di onde; Analisi e sintesi
di Fourier; Cenni di acustica; Effetto Doppler.
Lezioni 20 Ottica ondulatoria e geometrica;
Costruzione di Huygens; Riflessione, rifrazione, Leggi
di Snell dell' ottica geometrica; Leggi dei diottri a
riflessione ed a rifrazione. Leggi di lenti sottili; Sistemi
di lenti, Fisica dell' occhio umano; Fenomeni di
diffrazione.
Lezione 21 Costruzione di immagini mediante sistemi
di lenti
Lezione 22 Moti orbitali in un campo gravitazionale ed
elettrostatico Energia potenziale in uno stato legato,
Modelli orbitali atomici. Stati energetici quantizzati
.Modello di Bohr dell’ atomo di idrogeno
Lezioni 23 Cenni di teoria della relativita’ ristretta
Lezione 24 Teoria corpuscolare della radiazione. fotone
Il dualismo onda particella. Energia e impulso di un
Effetto Fotoelettrico , Effetto Compton. Applicazioni
alla diagnostica atomica
2
2
2
7. 5
Lezione 25, 26 Fisica dell’ atmosfera
Lezione 27, 28 Fisica dei movimenti tellurici e sismici
Lezione 29, 30 Processi fisici alla base di problemi
energetici ed ambientali
4
4
4
Laboratorio I (Meccanica)
Laboratorio II (Meccanica dei fluidi)
Laboratorio III (Ottica )
4
4
4
1.5
48
9
totale
48
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
•
Strumentazione (indicare anche la localizzazione):
Laboratori didattici del Dipartimento di Fisica generale Via P. Giuria 1 10125 Torino
Strumentazione per misure di elasticità (Legge di Hooke)(x2)
Strumentazione per misure di viscosita’ di un fluido (Legge di Hagen-Poseuille)(x2)
Strumentazione per banchi ottici (x2)
7. Materiale didattico
Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile sul sito di SN:
•
I testi base consigliati per il corso sono (in alternativa):
R. Wolfson ,“Fisica” Ed. Pearson
P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci, “Elementi di Fisica” II edizione, EdisES (tre volumi)
J.W. Kane, M.M. Sternheim, “Fisica Biomedica” Editore EMSI, Roma
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue:
1. L'esame scritto verte su argomenti ed esercizi trattati durante l'anno.
2. L'esame orale (opzionale, su richiesta dello studente) prevede domande teoriche, in particolare
relative agli esercizi svolti nella prova scritta
Fanno parte dell’ esame scritto e saranno valutate nel voto di esame le relazioni delle esperienze
di Laboratorio.
Botanica generale con laboratorio
SSD (del Corso):… BIO 01…………
Numero codice:… MFN0688………….
1. Docenza
Docente: prof.ssa Paola Bonfante
SSD: BIO/01
Dipartimento di Biologia Vegetale
Tel.: 011 6705965
Fax: 011 6705962
e-mail: [email protected]
Docente: dott.ssa Elena Martino
SSD: BIO/01
Dipartimento di Biologia Vegetale
Tel.: 011 6705987
Fax: 011 6705962
e-mail:[email protected]
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
Il Corso si propone di fornire agli studenti del primo anno le basi strutturali e funzionali dei
vegetali, evidenziando dapprima le differenze nello stile di vita tra organismi animali e vegetali.
Il corso si focalizza sulle proprietà delle cellule vegetali, sul passaggio dalla cellula al tessuto e
all’individuo. Il corso si propone anche di fornire conoscenze di base sugli aspetti fondamentali
della biologia dei procarioti, con particolare riferimento al loro ruolo specifico nei cicli
biogeochimici. Il corso è integrato dalla parte di laboratorio che approfondisce la morfologia e
l’anatomia vegetale.
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
Fondamenti di Biologia e di Biochimica
Basi di Chimica generale e organica, Concetti di
termodinamica
eventuali Insegnamenti fornitori
Zoologia generale, Biologia cellulare
Chimica generale, Chimica organica,
Fisica
competenze attese (in uscita)
Conoscenza della biologia vegetale in termini strutturali
(come è fatta una pianta) e funzionali (come funziona)
eventuali Insegnamenti fruitori
Botanica sistematica, Fisiologia
vegetale, Biologia delle simbiosi,
Micologia
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 60
• Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 10
• Esercitazioni in campo (N.ore)
• Esercitazioni teoriche (N.ore):
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Scopi della Botanica nel nuovo millennio. Le
contraddizioni
tra
natura/agricoltura,
ambiente/biodiversità/sviluppo; conoscere le piante per
l’uomo e per l’ambiente. La specificità del vegetale, le
differenze con il mondo animale. Le basi su cui si fonda
la sistematica.
La cellula vegetale, generalità. Differenze tra la cellula
procariote e la cellula eucariote. Morfologia e citologia
dei procarioti. Cellula animale versus cellula vegetale.
Ore
Lez.
2
20
Totale Ore
Ore
Esercit.
2
20
CFU
0.25
2.5
Membrana plasmatica: definizione, composizione,
permeabilità, trasporto. Nucleo: significato di archivio,
separazione temporale e spaziale dei processi di
traduzione e trascrizione. Organizzazione morfologica,
relazioni tra morfologia e composizione della cromatina;
DNA e istoni. I genomi vegetali. I processi di
sequenziamento, piante sequenziate. Mitosi: il confronto
tra cellula animale e vegetale. Ciclo cellulare: dove
avviene (apici meristematici), le diverse fasi, i tempi. Il
nucleolo: organizzazione e significato, cenni sui geni
ribosomali. Parete cellulare: il significato evolutivo, la
deposizione: un'organizzazione temporo spaziale. Parete
primaria, parete secondaria. I componenti molecolari
fondamentali: cellulosa, pectine, emicellulose, proteine.
Parete
secondaria:
trasformazioni
molecolari,
morfologiche e strutturali. Composizione e sintesi della
lignina. Cuticolarizzazione: cere e cutine. Sintesi e
deposizione. Sporoderma. I plasmodesmi e le modalità
di
trasporto.
Citoscheletro:
microtubuli
e
microfilamenti, ruolo e funzioni. Microfilamenti e
movimenti degli organelli. Microtubuli: la dinamica
delle strutture durante il ciclo cellulare. Le relazioni con
la formazione della parete e la divisione cellulare. Il
Flusso di membrane. Reticolo endoplasmico e Golgi.
Il vacuolo: un comparto cellulare polifunzionale e
dinamico. I valori del potenziale idrico. Il vacuolo come
osmometro, la plasmolisi. Il vacuolo come comparto di
accumulo di sostanze di riserva e detossificazione. Il
tonoplasto e le molecole proteiche. Il contenuto del
succo vacuolare. Il saccarosio. I flavonoidi e i colori dei
vegetali, gli antociani. I corpi proteici. I plastidi: tipi di
plastidi e loro relazioni. Come è fatto un cloroplasto; i
sistemi di membrane esterne e quelle interne, tilacoidi
granali e non granali, il DNA plastidiale: organizzazione
ed espressione genica. Cenni sulle morfologie di
amiloplasti e cromoplasti. La molecola dell’amido.
Amido primario e secondario. Cloroplasti e
mitocondri: gli organelli dell’energia messi a confronto.
Le basi della fotosintesi: la reazione generale e il
confronto con la respirazione. Reazioni endoergoniche
ed esoergoniche. Il ruolo dell’ATP e del NADP. Il
processo della compartimentazione. Le caratteristiche
della luce richiesta per la fotosintesi.
Fotosintesi: le reazioni dipendenti dalla luce; i
pigmenti; i complessi macromolecolari e la loro
disposizione sulle membrane. Le caratteristiche
essenziali della fotosintesi ossigenica. Lo schema a zeta.
Fotolisi dell’acqua; riduzione del NADP, significato del
gradiente del potenziale ossido riduttivo. Le reazioni di
ossido riduzione. Organizzazione dei cloroplasti, le
reazioni che avvengono nello stroma: la fase oscura, lo
5
5
0.625
schema generale del ciclo di Calvin , la produzione degli
zuccheri, la stechiometria della reazione, il ruolo della
ribulosiodifosfatocarbossilasi.
Il
processo
della
fotorespirazione. Basi cellulari, il significato. Piante C4
e piante CAM.
Dalla cellula alla pianta. Come cresce la pianta:
divisione cellulare e distensione. Esempi. Le differenze,
i siti dei due eventi. Il ruolo dell'acqua, del vacuolo,
della parete, dell'auxina e delle pompe sulla membrane
per il processo di distensione. Le basi molecolari
dell'estensione. Dalla cellula ai tessuti: la
classificazione dei tessuti , i meristemi primari, loro
origine dall'embrione, come cercare le radici. L'albero
genealogico dei tessuti. Il meristema radicale.
Organizzazione, cellule iniziali e cellule derivate.
Centro quiescente. La formazione delle radici laterali.
Apice
vegetativo
e
meristema
vegetativo:
organizzazione istologica: tunica e corpus e/o
organizzazione a settori. Cellula iniziale unica nelle
felci. Dal meristema vegetativo si originano le gemme,
le foglie e i rami: una struttura a moduli; l'indice
plastocronico, il gradiente temporo-spaziale. Il cambio
cribro vascolare: origine dal procambio. Processo di
differenziamento: caratteristiche citologiche delle
iniziali fusiformi e delle iniziali dei raggi. Come si
divide la cellula cambiale: attività dipleurica;
somiglianze e differenze con i meristemi primari. Il
cambio subero-fellodermico.
Strategie riproduttive. Le modalità negli Eucarioti. I
processi di Mitosi e di Meiosi: un confronto.
Riproduzione asessuata e sessuata. Esempi di
riproduzione asessuata. I cicli vitali: cicli aplonti, cicli
diplonti, cicli aplo-diplonti. L’alternanza delle
generazioni, esempi nei diversi gruppi sistematici. Il
ciclo nelle angiosperme: i verticilli fiorali, il
differenziamento dell' androceo e del gineceo; la
formazione del gametofito: dalla tetrade al granulo
pollinico. Le modificazioni morfologiche e cariologiche.
Il gametofito femminile - sacco embrionale; il
differenziamento dei gameti, la doppia fecondazione.
Confronti con la formazione del gametofito maschile. Il
ciclo nelle gimnosperme: cenni e confronti con le
angiosperme: posizione dell'ovulo, numero di divisioni
dei gametofiti, natura dell'endosperma. La formazione
del fiore: il controllo molecolare, la determinazione del
sesso; piante monoiche e dioiche; il significato
ecologico. I fenomeni di incompatibilità: eteromorfica,
omomorfica (gametofitica, sporofitica). I controlli
ambientali della fioritura. Cenni sul fotoperiodo: piante
longidiurne e brevidiurne. L'importanza del periodo di
buio. Identificazione del florigeno?
6
6
0.75
6
6
0.75
Dallo zigote all'embrione. Le divisioni cellulari a
partire dallo zigote. Le caratteristiche morfologiche.
Sospensore e gli stadi di sviluppo: Arabidopsis. Le tre
componenti: embrione, tegumenti, riserve. La
composizione molecolare, gli eventi di mobilizzazione.
Il significato delle riserve. La trasformazione da ovulo a
seme.
Il trasporto dell'acqua a breve ed a lunga distanza.
Apertura e chiusura degli stomi, traspirazione. Il
Processo di tensione e coesione, la base anatomica, il
passaggio dell'acqua dal suolo alla radice, il valore del
potenziale idrico. Il sistema di circolazione nelle piante:
il passaggio di zuccheri lungo il sistema floematico, il
ruolo degli afidi, il contenuto del succo floematico,
flusso di massa. Le basi della Nutrizione minerale,
come si valuta la presenza degli elementi minerali,
macro e micronutrienti. Il ruolo del fosforo e dell'azoto
nella crescita delle piante. Le piante non agiscono da
sole, ma vivono in simbiosi con funghi e batteri.
Illustrazione delle principali simbiosi nel mondo
vegetale.
Il ruolo degli Ormoni nella biologia vegetale,
definizioni, metodi di studio, prove biologiche.
Descrizione e identificazione delle principali funzioni
svolte da: auxina, gibberelline, citochinine, acido
abscissico, etilene.
Fotosintesi ed ambiente. Come si calcola la fotosintesi
lorda; il calcolo della resa. I fattori ambientali che
influenzano la fotosintesi: intensità luminosa,
temperatura, concentrazione di CO2. Piante C4 e Piante
CAM: un loro confronto rispetto alle C3 e all'ambiente.
La fotorespirazione: illustrazione dei comparti cellulari.
Cenni sulla biochimica del processo. I recettori della
luce: recettori per la luce blu e apertura degli stomi,
recettori per i movimenti dei cloroplasti, fitocromo:
funzionamento,
molecola,
processi
biologici.
Regolazione ed integrazione di segnali ambientali e
genotipo: regolazione fototropica, recettore per il
fototropismo, recettore per la gravità.
Parte di Laboratorio
Presentazione
dei
tessuti
vegetali.
Tessuti
parenchimatici: di riserva, aerifero, fotosintetico,
acquifero. Tessuti tegumentali: cellule banali, stomi,
tricomi, litocisti. Tessuti meccanici: collenchima e
sclerenchima. Esercitazione pratica. Preparazione di
vetrini da materiale vegetale: i parenchimi (foglie di
elodea, foglie di aloe, picciolo di ninfea, patata),
l'epidermide (spellature da foglie di trevigiana, clivia,
singonium, sezioni trasversali di foglie di salvia e di
ficus). Montaggio in acqua e osservazione al
microscopio ottico.
4
4
0.5
2
2
0.25
3
3
0.375
4
0.35
2
2
Tessuti conduttori: xilema (tracheidi e trachee), floema
(cellule e tubi cribrosi). Differenziamento dei fasci
vascolari. Tessuti secretori. Secrezione intracellulare:
laticiferi, idioblasti secretori. Secrezione extracellulare:
canali secretori, tasche secretorie, tricomi ghiandolari,
ghiandole saline, nettari. Esercitazione pratica.
Preparazione di vetrini da materiale vegetale. Tessuti
meccanici (picciolo di ninfea, picciolo di prezzemolo,
sedano, polpa di pera, fusto di papiro), tessuti conduttori
(picciolo di papiro, picciolo di liriodendron).
Colorazione con floroglucina acida e osservazione al
microscopio ottico.
Il Fusto. Morfologia esterna. Differenziamento del
corpo primario del fusto: epidermide, corteccia, cilindro
centrale. Struttura, organizzazione e disposizione dei
fasci vascolari: eustele e atassostele. La struttura delle
piante legnose: il passaggio dalla struttura primaria alla
struttura secondaria. I meristemi secondari. Formazione,
struttura, organizzazione e funzionamento del cambio
cribro-vascolare: iniziali fusiformi e iniziali dei raggi.
Xilema secondario nelle dicotiledoni e nelle
gimnosperme: sistema longitudinale e sistema assiale,
legno eteroxilo e legno omoxilo, cerchie annuali, legno
primaverile e legno estivo. Floema secondario. Attività
del cambio subero fellodermico: formazione del
periderma, lenticelle. Cenni di dendrocronologia.
Specializzazioni ed adattamenti del fusto. Esercitazione
pratica. Preparazione di vetrini da materiale vegetale.
Fusto in struttura primaria: sezioni trasversali e
longitudinali di fusto di Ruscus hypoglossum e di fusto
di Liriodendron. Fusto in struttura secondaria: sezioni
trasversali e longitudinali del fusto di una dicotiledone
(tiglio) e del fusto di una gimnosperma (abete).
Colorazione con floroglucina acida e osservazioni al
microscopio ottico.
La Foglia: funzioni e struttura esterna. Struttura interna
delle foglie: cuticola, epidermide, mesofillo (tessuto a
palizzata e lacunoso), nervature (tessuti vascolari). Tipi
di foglie: foglia dorsoventrale, foglia equifacciale, foglia
unifacciale, foglia centrica. Comparsa e sviluppo delle
foglie. Adattamenti a particolari condizioni ambientali:
foglie succulente, foglie di sclerofite, perule, spine, cirri
o viticci, foglie di sole e foglie d'ombra, foglie di piante
carnivore. Esercitazione pratica: Preparazione di
vetrini da materiale vegetale. Sezioni trasversali di
foglie di magnolia, achmea, iris, gimnosperma, ninfea.
Colorazione con floroglucina acida e osservazione al
microscopio ottico.
La Radice: funzioni e struttura esterna (radici a fittone e
radici avventizie). Struttura interna delle radici: cuffia,
meristema apicale, zona di distensione, zona di
2
2
4
0.35
3
2
5
0.475
2
2
4
0.35
3
2
5
0.475
maturazione. L'endoderma. La disposizione dei tessuti
vascolari: actinostele. Modelli di organizzazione nelle
monocotiledoni e nelle dicotiledoni. Formazione delle
radici laterali. Accrescimento secondario delle radici.
Radici specializzate: radici tuberizzate, radici di
sostegno, radici aeree delle orchidee epifite, radici
contrattili, pneumatofori, radici micorrizate, noduli
radicali, radici parassite (austori). Le strutture
riproduttive. Angiosperme, la struttura del fiore:
androceo e gineceo. Gimnosperme: strobili maschili e
strobili femminili. Esercitazione pratica. Preparazione
di vetrini da materiale vegetale. Radici avventizie di Iris:
sezione trasversale e colorazione con floroglucina acida.
Esperimento sulla plasmolisi (spellature da foglie di
trevigiana). Esperimento sui pigmenti delle cellule
vegetali utilizzando estratti da foglie di cavolo rosso,
foglie di tredescantia e da pericarpo di mandarino:
pigmenti idrofili e lipofili. Estrazione di DNA da
cavolfiore.
totale
60
10
70
8
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
•
•
Strumentazione (indicare anche la localizzazione): microscopi ottici (Dipartimento di Biologia Vegetale).
Materiale di consumo: vetrini portaoggetto, vetrini coprioggetto, lamette, pipette di plastica, pinzette,
coloranti (Lugol, Floroglucina).
7. Materiale didattico
Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile sul sito: http://naturali.campusnet.unito.it
I testi base consigliati per il corso sono:
Pasqua, Abbate, Forni. Botanica generale e Biodiversità, Ed. Piccin.
Mauseth. Botanica, Fondamenti di Biologia delle Piante, Edizione Italiana, Nuova
Editoriale Grasso. Speranza-Calzoni. Struttura delle piante in immagini, Ed.
Zanichelli.Gerlach-Lieder. Atlante di Anatomia Vegetale, Ed. Muzzio.
E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni:
Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse
http://www.bioveg.unito.it/atlanteme/
http://www.atlantebotanica.unito.it/
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue:
Prova scritta: consiste nel riconosciento di schemi e grafici (corrispondenti a quelli
illustrati a lezione), domande a scelta multipla e domande aperte.
Geografia con laboratorio
SSD (del Corso):… GEO/04……………………
Numero codice:……MFN0689…………………..
1. Docenza
Docente: prof. Michele Motta
SSD: GEO/04
Dipartimento di Scienze della Terra
Tel.: 0116705115
Fax: 0116705155
e-mail: [email protected]
Docente: prof.
SSD
Dipartimento di
Tel.:
Fax:
e-mail:
2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Apprendere i fondamentali principi teorici della Geografia
Fisica; conoscere i principali processi geomorfologici e i loro effetti sul modellamento delle
forme; riconoscere l’importanza dell’interazione fra processi abiotici e biotici nel modellamento
delle rocce; riconoscere sul terreno le forme geomorfologiche e la loro origine; saper
comprendere e usare la cartografia IGM e CTR, sia come base cartografica per altre discipline
sia per l’orientamento sul territorio; saper georeferenziare un punto sul terreno.
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
eventuali Insegnamenti fornitori
Elementi di Fisica di base, in particolare i concetti di
Fisica
massa, peso, calore, temperatura, calore, e elementi di
termodinamica (cambiamenti di stato, entalpia, ecc.)
Elementi di Chimica, in particolare gli equilibri, la legge di Chimica
Henry, le soluzioni, i principali tipi di reazioni chimiche
(ossidazione, riduzione, ecc.)
competenze attese (in uscita)
Conoscenza delle modalità di degradazione delle rocce
Conoscenza del bilancio radiativo terrestre, elementi di
fisica dell’atmosfera e circolazione generale dell’atmosfera
Conoscenza dei processi fluviali
Conoscenza dei processi eolici (distribuzione degli
inquinanti)
Conoscenza dei rapporti fra clima, alterazione chimica e
degradazione fisica
Conoscenza della dinamica delle spiagge
Conoscenza dei processi marini
Capacità di esecuzione di profili topografici
Conoscenza dei processi di trasporto e sedimentazione
Capacità di riconoscimento delle formazioni superficiali
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 48
• Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 30
• Esercitazioni in campo (N.ore)
• Esercitazioni teoriche (N.ore): 2
eventuali Insegnamenti fruitori
Geologia (riconoscimento rocce)
Climatologia
Ecologia
Conservazione della natura
Fitogeografia
Geologia, Ecologia
Geologia
Geologia
Geologia
Geologia
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
2 Bilancio radiativo terrestre
2 Principi di fisica dell’atmosfera
2 Circolazione generale dell’atmosfera
2 Correnti marine e altri fattori azonali di disturbo della
circolazione generale dell’atmosfera
2 Processi eolici; cenni sulle forme di accumulo
2 Processi di degradazione superficiale delle rocce
2 Principi teorici della geomorfologia (forme e processi,
il fattore tempo, il fattore scala, velocità relativa,
competizione e sinergia nei processi erosivi)
2 I processi carsici
2 Analisi dei rapporti fra clima e paesaggi carsici
(introduzione alla geomorfologia climatica)
2 Classificazione e dinamica delle frane
2 Il comportamento meccanico degli ammassi rocciosi e
i processi gravitativi complessi.
2 Processi fluviali
2 Modalità di formazione e evoluzione degli alvei
fluviali, struttura delle pianure alluvionali
2 Principi di nivologia
2 Classificazione, dinamica e cartografia delle valanghe
2 Dinamica glaciale e metodi di studio
2 Tipi di apparati glaciali e azione di modellamento dei
processi glaciali
2 Classificazione e inquadramento dinamico dei till;
forme di accumulo glaciali
2 Processi crionivali
2 Onde e spiagge
2 Processi di modellamento delle coste rocciose;
dinamica evolutiva delle coste biocostruite
2 Maree, sesse e acqua alta
2 Processi delle scarpate continentali e delle conoidi
sottomarine
2 Tipi di coste, cause delle variazioni del livello marino
Esercitazioni
2 Cenni sulle proiezioni cartografiche, cartografia IGM
e CTR, principi teorici del GPS
2 Le coordinate in cartografia: principi teorici (sistemi,
datum, calcolo degli errori) e determinazione pratica
delle coordinate chilometriche UTM
2 Determinazione cartografica di quota e inclinazione
2 Riconoscimento cartografico dei simboli IGM
2 Individuazione cartografica del reticolo idrografico
2 Riconoscimento pratico degli elementi del territorio
sulla cartografia IGM e CTR
Ore
Lez.
Ore
Totale Ore
Esercit.
CFU
2 Elementi di orientamento sul terreno, uso della bussola
goniometrica.
2 Segnali trigonometrici
2 Uso dell’altimetro aneroide per le determinazioni
altimetriche
2 Determinazione pratica delle coordinate con GPS,
analisi di validità dei posizionamenti
2 Delimitazione cartografica dei bacini idrografici
2 Esecuzione di profilo topografico in proporzioni reali
lungo una sezione retta
2 Esecuzione di profilo topografico con scala delle
altezze esagerata lungo un corso d’acqua
2 Determinazione di aree in cartografia
2 Determinazione della distribuzione statistica di
elementi areali in cartografia (pendenze, uso del
territorio)
2 Tecniche di riconoscimento del processo di trasporto
di ciottoli.
totale
48
32
80
8
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
•
•
Strumentazione (indicare anche la localizzazione): GPS, campioni ciottoli (Dip. Sc. Terra)
Materiale di consumo:
7. Materiale didattico
• Appunti del corso
• Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse: materiale didattico contenuto nel
sito SN
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue: orale
Anatomia Comparata con laboratorio
SSD (del Corso): BIO/06
Numero codice: MFN0690
1. Docenza
Docente: prof. Paolo Marcello Peretto
SSD: BIO/06
Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo
Tel.: 016704673
Fax: 0116704508
e-mail: [email protected]
Docente: prof. Silvia De Marchis
SSD: BIO/06
Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo
Tel.: 0116704674
Fax: 0116704508
e-mail: [email protected]
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
Il corso intende fornire una visione approfondita del subphylum dei vertebrati. Saranno analizzati
caratteri derivati macro e microscopici di questo gruppo secondo un’ottica funzionale ed
evolutiva. La descrizione teorica di ciascun apparato sarà accompagnata da esercitazioni in cui
gli studenti verranno a contatto diretto con il materiale anatomico.
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
eventuali Insegnamenti fornitori
Cenni di biologia animale di base: organizzazione
strutturale dei tessuti
Zool.gen con el. Biol.cell. e lab.
competenze attese (in uscita)
eventuali Insegnamenti fruitori
Gli studenti acquisiranno competenze sulla organizzazione Fisiologia gen, Ecologia, Zool sist.
morfo-funzionale del corpo dei Vertebrati in una
prospettiva evolutiva.
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 40
• Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 16
• Esercitazioni in campo (N.ore)
• Esercitazioni teoriche (N.ore):
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Introduzione all’approccio comparativo. Cenni relativi
ai meccanismi della diversificazione dei vertebrati.
I cordati: caratteristiche generali e loro posizione nel
mondo animale; il subphylum vertebrata: caratteri
derivati. La classificazione dei vertebrati. I concetti di
analogia, omologia, convergenza e parallelismo.
Cenni di Embriologia Comparata dei vertebrati: I gameti
e la fecondazione; le tappe dello sviluppo embrionale; i
derivati dei foglietti embrionali.
Il tegumento dei vertebrati: l’organizzazione base.
Modificazioni relative ai diversi gruppi. I cromatofori e
Ore
Lez.
2
3
4
4
Ore
Totale Ore
Esercit.
CFU
la colorazione della cute
Esercitazione su preparati macroscopici e microscopici
tegumento
L’apparato nervoso: lo sviluppo del SN, Il piano
strutturale; l’organizzazione e l’evoluzione del midollo
spinale e dell’encefalo nei diversi gruppi
Origine, sviluppo e organizzazione dei sistemi
sensoriali, esempi relativi all’elettrocezione, alla visione
e al sistema olfattivo
L’apparato endocrino: l’asse ipotalamo ipofisario, la
tiroide, le surrenali, il pancreas endocrino, il controllo
del metabolismo del calcio
Esercitazione su preparati microscopici di
nervoso/sensoriale ed endocrino
Il sistema digerente: il processo trofico nei vertebrati,
comparazione con altri cordati. Struttura del sistema
digerente. Specializzazioni nei diversi gruppi
Esercitazione sistema digerente
Il sistema urogenitale I: le gonadi, origine e funzione, la
struttura e l’attività ciclica nei diversi gruppi
Il sistema urogenitale II: origine, funzione,
organizzazione del rene e specializzazioni nell’ambiente
acquatico e terrestre
Esercitazione sul sistema urogenitale: analisi su
preparati microscopici
Il sistema scheletrico: lo scheletro assile, organizzazione
ed evoluzione di arti e cinti, il cranio.
Esercitazione su preparati macroscopici di apparato
scheletrico
totale
40
2
5
4
5
2
3
4
2
2
4
6
4
16
56
6
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
•
•
Strumentazione (indicare anche la localizzazione): Microscopi, Lab Morfologia Animale
Materiale di consumo: Carta
7. Materiale didattico
Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso:
•
•
I testi base consigliati per il corso sono: Anatomia Comparata dei Vertebrati, Liem et al.
EdiSES; Anatomia comparata dei Vertebrati, Hildebrandt et al. Zanichelli; Atlante di
Anatomia Macroscopica dei Vertebrati, Giavini et al.Sprinter; Atlante di Anatomia
Microscopica Comparata dei Vertebrati, Maci et al. ed. Unicopli.
Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse:
http://www.atlanteanatcomp.unito.it
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue: L’esame è una verifica scritta e orale sull’analisi di
preparati microscopici/macroscopici e su argomenti svolti nelle lezioni frontali
Mineralogia con laboratorio
SSD (del Corso): GEO/06
Numero codice: MFN0691
1. Docenza
Docente: prof. Marco Rubbo
SSD: GEO/06
Dipartimento di Scienze Mineralogiche e Petrol.
Tel.:
Fax:
e-mail:
Docente: prof.
SSD
Dipartimento di
Tel.:
Fax:
e-mail:
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
- fornire gli strumenti concettuali di base sullo stato cristallino, che caratterizza la quasi totalità
dei minerali, per comprendere struttura, proprietà fisiche e proprietà chimiche di questi;
- descrivere i più significativi fenomeni e le trasformazioni che riguardano i minerali;
- illustrare le più importanti famiglie di minerali che entrano nella costituzione della crosta
terrestre, e le condizioni di genesi.
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
Conoscenze di base di Chimica, Fisica, Matematica
Insegnamenti fornitori
Chimica, Fisica, Matematica
competenze attese (in uscita)
Conoscenza dello stato cristallino e delle sue proprietà
Criteri di studio e di classificazione dei minerali
eventuali Insegnamenti fruitori
Scienza dei materiali, dell’ambiente
Petrografia, Geochimica,
Giacimentologia
Beni culturali
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N. ore 36):
• Esercitazioni di laboratorio (N. ore ):
• Esercitazioni teoriche (N. ore ):
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Cristallografia morfologica: leggi e simmetria
esterna cristalli
Cristallografia reticolare: simmetria interna
Cristallografia roengtneografica: interazione cristalli
- raggi X
Cristallochimica: relazione tra struttura dei minerali
e proprietà chimiche. Isomorfismo, polimorfismo
Cristallografia fisica: proprietà ottiche, meccaniche,
ecc.
Genesi dei minerali e dei cristalli
totale
Ore
Lez.
Ore
Totale Ore
Esercit.
CFU
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
•
•
Strumentazione (indicare anche la localizzazione): modelli in cartone e legno di cristalli per lo studio della
simmetria; modelli di strutture di minerali; proiettore di trasparenti; proiettore Pradovit (per ottica
mineralogica); diffrattometro a raggi X per polveri; software per la rappresentazione grafica di strutture e
per l’interpretazione dei diffrattogrammi; presentazioni mediante Power point; campioni delle più
importanti famiglie di minerali.
Materiale di consumo: lucidi , fotocopie.
7. Materiale didattico:
• I testi base consigliati per il corso sono:
G. Rigault, Introduzione alla cristallografia. Levrotto e Bella, Torino;
Appunti integrativi, reperibili presso la copisteria Copycopy (via Ormea 67)
Mineralogia (a cura di Font-Altaba e Tanelli), Atlanti scientifici Giunti;
Johnsen O., Guida ai minerali del mondo. Zanichelli
• E’ consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni:
A. Baronnet, Mineralogia. Hoepli, Milano;
C. Klein, Mineralogia. Zanichelli.
8. Modalità di verifica/esame
L'esame consiste di una prova scritta, seguita dall'orale nei giorni immediatamente successivi la
prova scritta.
NB: il corso di Mineralogia con laboratorio non sarà attivato nell’a.a. 2009/2010
Antropologia e Genetica (c.i.)
SSD (del Corso): BIO/08 – BIO/18…………………
Numero codice:… MFN0672…………..
Modulo A
1. Docenza
Docente: prof. Emma Rabino Massa
SSD: BIO/08
Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo
Tel.: 011 6704550
Fax: 011 6704508
e-mail: [email protected]
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
Il corso si prefigge lo scopo di fornire le conoscenze di base per lo studio della Storia Naturale
dell’Uomo considerata nel quadro dei problemi relativi alle sue origini e alle sue variazioni nello
spazio e nel tempo.
L'Antropologia studia l'Uomo nella sua collocazione nell'ordine dei Primati, nel suo divenire,
nella sua variabilità e adattamento all’ambiente.
Allo studente saranno forniti gli elementi per ricostruire le tappe più significative e i modelli
dell’evoluzione umana sulla base delle informazioni derivate dai rinvenimenti fossili.
Nell’ambito di una Laurea di primo livello la materia viene trattata soprattutto con un approccio
morfologico, biomeccanico e adattativo, i diversi aspetti sono affrontati con metodologie
biologiche, statistiche e popolazionistiche.
Vengono approfonditi gli aspetti più professionalizzanti quali la biologia dell'adattabilità umana
in differenti ecosistemi
Il corso prevede esercitazioni pratiche per l’applicazione delle principali metodologie di studio
dell’Antropologia (osteometria, paleodemografia, industrie litiche).
Gli aspetti più specifici dei processi evolutivi fondamentali della cognogenesi e dell'innovazione
culturale degli Ominidi, verranno lasciati ad approfondimenti nei Corsi di livello superiore.
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
Conoscenze dell’anatomia umana
Conoscenze di genetica
Conoscenze di Primatologia
Conoscenze di Ecologia Umana
competenze attese (in uscita)
eventuali Insegnamenti fornitori
Anatomia umana
Genetica
Primatologia
Ecologia Umana
eventuali Insegnamenti fruitori
Conoscenza delle tappe principali della evoluzione umana… Paleontologia Umana
Conoscenza dei meccanismi che hanno generato la
Biologia delle popolazioni umane
variabilità, processi microevolutivi e adattamento
Conoscenza dell’evoluzione biologica e culturale
Ecologia Umana
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 24
• Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 16
• Esercitazioni in campo (N.ore)
• Esercitazioni teoriche (N.ore):
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Metodi e indirizzi di studio
Metodi di datazione e paleoambiente.
Paleoantropologia. Evoluzione degli Ominidi (dai
reperti fossili)
Variabilità e microevoluzione
Rapporto uomo-ambienete adattamento ai diversi
ecosistemi
totale
Ore
Lez.
4
2
10
Ore
Totale Ore
Esercit.
3
7
2
4
6
16
4
4
3
2
7
6
24
16
40
CFU
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
• Strumentazione (indicare anche la localizzazione):
Materiale di laboratorio per osteometria, per analisi biologiche
• Materiale di consumo:
reagenti per analisi di laboratorio biologico
7. Materiale didattico
Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso: Dipartimento di Biologia
Animale e dell’Uomo – Via Accademia Albertina, 13 - Torino
• I testi base consigliati per il corso sono:
B. Chiarelli – Dalla natura alla cultura – Principi di Antropologia Biologica e Culturale –
Vol I - Piccin Editore
Canci A., Minozzi S. Archeologia dei resti umani. Dallo scavo al laboratorio- Carocci
editore 2005
• E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e
integrazioni:
• Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse:
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue:
Prova orale che comprende il riconoscimento di reperti umani antichi e delle culture materiali
Fisiologia Generale
SSD (del Corso) BIO/09
Numero codice:… MFN0693…………………..
1. Docenza
Docente: prof. Renzo Levi
SSD: BIO/09
Dipartimento di Bio. Animale e dell’Uomo
Tel.: 0116704671
Fax: 0112364671
e-mail:[email protected]
Docente: prof.
SSD
Dipartimento di
Tel.:
Fax:
e-mail:
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
eventuali Insegnamenti fornitori
Elementi di Biologia generale e della cellula, zoologia
generale principi di biologia evoluzionistica
Macromolecole biologiche
Grandezze fisiche e unità di misura, principi di elettricità e
circuiti,
Chimica in particolare delle soluzioni
Elementi di analisi matematica, integrali, derivate e eq.
differenziali
Composizione delle acque marine e di altri specchi.
Atmosfera.
Zoologia generale e Elementi di
Chimica Biologica
Elementi di Chimica Biologica
Fisica
Chimica inorganica
Matematica
Geografia
Competenze attese (in uscita)
eventuali Insegnamenti fruitori
I principi e problemi relativi al funzionamento dei metazoi
Corsi
di scienze della vita e
paleontologia
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 48
• Esercitazioni di laboratorio (N.ore):
• Esercitazioni in campo (N.ore)
• Esercitazioni teoriche (N.ore):
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Ore
Lez.
Presentazione del Corso. Cosa significa fisiologia ambiti 2
disciplinari, specializzazioni, Fisiologia degli adattamenti e
evolutiva. La fisiologia come materia quantitativa e modellistica.
La fisiologia presenta molti livelli di osservazione: dalla cellula
alla interazione fra organismi. Cenni ai problemi di scala e
allometrici. Esempi e limiti di conformità e regolazione. Limiti
ambientali per la vita animale.
Ore
Eserc.
Ore
Tot.
CFU
Introduzione ai principi di fisiologia cellulare. Principi di
comunicazione cellulare. Un esempio: dalla comunicazione fra
eucarioti unicellulari alla segnalazione in un animale. Segnali
ormonali, paracrini, autocrini e sinaptici. I compartimenti cellulari.
Struttura e funzioni delle membrane biologiche.
I recettori di membrana e i loro ligandi. I principi della trasduzione
del segnale. Recettori a sette passaggi trans membrana e proteine
G, altre famiglie recettoriali. Il calcio come segnale. Altre piccole
molecole di segnale.
Acqua, osmoliti ioni e soluzioni. Origini evolutive della
composizione dei soluti ionici. Soluti influenzano reazioni
chimiche: la coppia urea TMAO. Soluti sono regolati in modo
adattativo.
Trasporti di membrana, leggi e meccanismi. Canali ionici e altri
trasportatori di membrana: classificazione e principali modalità di
funzionamento.
Fenomeni elettrici cellulari: cosa determina l’esistenza del
potenziale di membrana, leggi della elettrodiffusione e esempi. La
variazione nel numero di canali aperti e le variazioni di potenziale
elettrico. Potenziali graduati e eccitabilità elettrica: il potenziale
d’azione come forma di segnale tra cellule a velocità più elevata.
Eccitabilità elettrica neuronale.
Sinapsi chimiche ed elettriche: struttura e funzione.
Neurotrasmettitori e meccanismi di rilascio. Il monossido d’azoto.
Molte sinapsi: integrazione spaziale e temporale. Significato delle
costanti di tempo e di spazio. L’unica sinapsi “semplice”: la placca
neuromuscolare dei vertebrati.
Circuiti neurali: formazione di gangli e di “cervelli”. Sistema
nervoso. cenni sull’organizzazione del SN in invertebrati e
vertebrati. Pressioni evolutive a cervelli più complessi: movimento
e visione. Esempi: non solo mammiferi e vertebrati. I principi dei
più semplici circuiti neurali: riflessi e convergenze/divergenze.
La principale uscita del sistema nervoso: i sistemi muscolari.
Muscolo striato e organizzazione sarcomerica in vertebrati e
invertebrati. Controllo della forza, unità motorie e fusione tetanica.
Il muscolo cardiaco.
I sistemi sensoriali: principi fondamentali e generali. Il sistema
somatoviscerale dei vertebrati
Sensi speciali: organi per una o più modalità sensoriali. Quali sono
i sensi speciali e quali quantità fisico/chimiche trasducono in
segnali elettrici. Ambienti diversi, sensi diversi. Codifica in
frequenza degli stimoli. Il concetto di campo recettivo e di
adattamento recettoriale. Filtri neuronali mediano e o per esaltano
variazioni.
La luce: sole e altre sorgenti e loro spettri in aria e acqua.
Percezione dei ritmi, giorno, mese, stagioni. Percezione visiva.
Evoluzione della visione come modello della fisiologia evolutiva
attuale. Rodopsine e fotorecettori. Occhi. Occhio del vertebrato e
suoi circuiti neuronali principali. Visione del colore.
Meccanocettori
nell'apparato
muscolare
e
scheletrico.
Meccanocettori per suono e vibrazioni e per accelerazione.
2
2
2
2
4
3
3
2
4
3
2
4
3
Orecchio dei mammiferi.
Sensi chimici. Significati evolutivi delle sensazioni gustative e
olfattive. Il sistema gustativo dei vertebrati. I recettori olfattivi.
Il limite diffusionale per il consumo di ossigeno cellulare. I sistemi
respiratori e circolatori. Vasi e cuori. Polmoni e branchie. Altri
processi associati ai sistemi circolatori e respiratori.
Il problema del controllo del volume plasmatico, della
concentrazione dei soluti è spesso legato alla escrezione dei residui
azotati. Ammoniaca, urea o acido urico: vantaggi e svantaggi e
vincoli ambientali e volutivi.
Apparato escretore ed osmoregolazione. Sistemi a filtrazione e a
secrezione. Struttura del rene nel mammifero. Funzione
glomerulare e formazione dell’ultrafiltrato. Funzioni tubulari:
riassorbimento e secrezione.
Totale
3
3
2
2
48
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
•
•
Strumentazione (indicare anche la localizzazione):
Materiale di consumo:
7. Materiale didattico
Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso:
•
•
•
I testi base consigliati per il corso sono:
E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e
integrazioni:
Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse:
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue:
Scritto (40 domande multiple choice o fill in e 3 domande aperte), o a scelta orale
Paleontologia con Laboratorio
SSD (del Corso):… GEO/01
Numero codice:
MFN0694
1. Docenza
Docente: prof. Giulio Pavia
SSD: GEO/01
Dipartimento di Scienze della Terra
Tel.: 011.6705195
Fax: 011.6705146
e-mail: [email protected]
Docente: prof.
SSD
Dipartimento di
Tel.:
Fax:
e-mail:
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
Il corso si prefigge di illustrare il significato dei fossili, in termini di prodotti di entità
paleobiologiche registrati nelle rocce sedimentarie, e le loro applicazioni nelle ricostruzioni
paleoambientali e nelle analisi stratigrafiche. In termini applicativi, viene affrontato lo studio dei
rapporti tra paleobiologia e ambienti deposizionali con esempi tratti dalle tracce fossili e da
un’associazione fossile del Pliocene del Piemontee.
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
Nozioni basilari di sistematica degli invertebrati marini
Classificazione e riconoscimento delle rocce sedimentarie
Elementi di ecologia
eventuali Insegnamenti fornitori
Zoologia Sistematica
Geologia, Petrografia
Ecologia
competenze attese (in uscita)
Capacità di analizzare un’associazione fossile per
applicazioni in ambito stratigrafico, paleoambientale e di
geoconservazione
eventuali Insegnamenti fruitori
Geologia Regionale
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 31
• Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 40
• Esercitazioni in campo (N.ore): 4
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
FOSSILIZZAZIONE – Definizioni e rassegna di fossili.
Fattori di fossilizzazione: sostanze biogeniche; regime
di acque percolanti. Tafonomia. Biostratinomia:
produzione e conservazione dei segnali biogenici.
Associazioni fossili residuali, trasportate, miste,
condensate. Fossildiagenesi: modalità di registrazione
delle entità tafonomiche entro le rocce sedimentarie.
Casi di Fossil-lagerstätten.
PALEONTOLOGIA SISTEMATICA – Protozoi.
Foraminiferi: composizione e architettura del guscio.
Valore del rapporto planctonici/bentonici. Gruppi
Ore
Lez.
10
15
Ore
Totale Ore
Esercit.
4
14
14
29
CFU
1,5
2,75
selezionati: Globigerinacei, Alveolinellidi, Nummulitidi.
Coccolitoforidi: interesse litogenetico e biostratigrafico.
Molluschi. Pelecipodi: relazione fra strutture
anatomiche e conchigliari; sistematica e autoecologia.
Cefalopodi: strategie morfo-funzionali. Ammonoidei:
tipologia e architettura conchigliare; biostratigrafia;
cenni sistematici. Belemnitidi. Echinoidi: architettura
scheletale, autoecologia e morfologia funzionale nei
regolari e negli irregolari. Cenni a brachiopodi,
gasteropodi, artropodi. Studio di campioni microscopici
e macroscopici.
PALEONTOLOGIA APPLICATA – Paleoambienti:
12
ecosistema → facies. Gli ambienti marini secondo fasce
di fondale. Autoecologia: habitus, trofismo, affinità
tessiturale. Fattori ambientali: idrodinamismo e
substrato; salinità; pressione e solubilità di CO2;
solubilità di O2 e depositi euxinici. Stratigrafia: unità
stratigrafiche come espressione di tempo relativo. Unità
biostratigrafiche: controlli evolutivi e ambientali sulla
distribuzione spazio-temporale dei fossili. Biozone di
distribuzione, di associazione, di acme. Esempio di
fossili-guida: i Graptolitini del Paleozoico Inferiore.
Unità magnetostratigrafiche. Stratigrafia integrata:
crono-correlazioni. Unità cronostratigrafiche.
PALEOICNOLOGIA – Classificazione etologica delle
4
icniti. Icnofacies: significato deposizionale e
paleobatimetrico delle icniti. Indizi di
paleoossigenazione dei fondali e tassi di
sedimentazione. Esempi dal Giurassico e dal Cretaceo
della Francia sud-orientale
RICOSTRUZIONI
PALEOAMBIENTALI
–
Escursione didattica su località fossilifere del Pliocene
piemontese. Analisi paleoecologica di un caso
selezionato; studio sistematico e tabelle autoecologiche;
definizione di paleocomunità e paleoambiente.
Totale
31
44
12
1,5
2
6
0,75
24
24
1,5
75
8
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
• Strumentazione: videoproiettore e microscopi binoculari in aula.
7. Materiale didattico
Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso: Aula Palazzina, via Valperga Caluso 35
• I testi base consigliati per il corso sono: Raffi & Serpagli, Paleontologia Generale. 2°
edizione, UTET, 2001; Brenchley & Harper, Paleoecology: ecosystem, environments and
evolution, Chapman & Hall, 1998.
• E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e
integrazioni: copie .pdf delle presentazioni utilizzate a lezione; collezione didattica di
paleontologia in Aula Palazzina, Collezioni paleontologiche di confronto in Aula Palazzina
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue: prova scritta con domande a risposta multipla o
aperta; discussione su campioni fossili macroscopici; commento orale degli elaborati delle
esercitazioni.
PETROGRAFIA CON LABORATORIO
SSD (del Corso): GEO/07
Numero codice:
MFN0695
1. Docenza
Docente: dott. Franco Rolfo
SSD GEO/07
Dipartimento di Scienze Mineralogiche e Petrologiche
Tel.: 0116705178
Fax: 0112365178
e-mail: [email protected]
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
Il Corso comprende due moduli integrati svolti nel medesimo periodo didattico ed intende:
1) fornire i criteri essenziali per il riconoscimento, la descrizione e la classificazione delle rocce
alla scala mesoscopica (con particolare riguardo alle rocce magmatiche e metamorfiche);
2) fornire le conoscenze di base per lo studio delle rocce al microscopio ottico in luce polarizzata
e la loro caratterizzazione petrochimica;
3) illustrare i principali processi endogeni responsabili della formazione delle rocce magmatiche
e metamorfiche.
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
eventuali Insegnamenti fornitori
Conoscenze di base di fisica (termodinamica, ottica)
Fisica con laboratorio
Conoscenze di base di chimica (stechiometria, chimica
Chimica generale e inorganica con
fisica)
laboratorio
Conoscenze di base sulla composizione, struttura e
Mineralogia con laboratorio
proprietà dei principali minerali costituenti le rocce
Riconoscimento macroscopico dei principali minerali
Mineralogia con laboratorio
costituenti le
rocce
competenze attese (in uscita)
eventuali Insegnamenti fruitori
Conoscenze sulla composizione, struttura e proprietà della Geologia con laboratorio, Georisorse
crosta e del mantello terrestri e sui principali processi
petrogenetici di tipo endogeno
Classificazione mineralogica e chimica delle rocce e
Geologia con laboratorio, Georisorse
riconoscimento macroscopico dei principali litotipi
magmatici e metamorfici
Conoscenze di base per il riconoscimento microscopico dei Geologia con laboratorio, Georisorse
minerali principali delle rocce e per l’interpretazione
microstrutturale delle rocce magmatiche e metamorfiche
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 48
• Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 24 (per ottimizzare l’efficacia delle esercitazioni che
prevedono l’utilizzo del microscopio, gli studenti potranno essere suddivisi in due turni)
• Esercitazioni in campo (N.ore): 8
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Concetti propedeutici. Composizione e dinamica della
crosta terrestre; relazioni tra regime geodinamico e
processi petrogenetici; il ciclo delle rocce.
Concetti propedeutici. Richiami sulle proprietà
macroscopiche dei minerali principali delle rocce;
caratteri strutturali delle rocce magmatiche,
sedimentarie e metamorfiche
Microscopia ottica. Proprietà ottiche diagnostiche dei
minerali principali delle rocce.
Processi magmatici. Relazioni di fase sperimentali nei
sistemi silicatici; natura, genesi ed evoluzione dei
magmi; cristallizzazione e differenziazione magmatica.
Rocce magmatiche. Giaciture; caratteri strutturali,
mineralogici e chimici; principi di classificazione e
nomenclatura.
Rocce magmatiche. Province ed associazioni
magmatiche.
Rocce magmatiche. Riconoscimento, descrizione e
classificazione alla scala mesoscopica.
Rocce magmatiche. Riconoscimento, descrizione e
classificazione alla scala microscopica.
Rocce sedimentarie. Introduzione alla classificazione
sistematica; proprietà fondamentali delle principali
famiglie.
Rocce sedimentarie. Descrizione macroscopica di rocce
sedimentarie terrigene rappresentative.
Processi metamorfici. Fattori del metamorfismo;
zoneografia; trasformazioni strutturali; tipi di reazioni
metamorfiche; l'anatessi crostale.
Rocce metamorfiche. Principi di classificazione e
nomenclatura; grado metamorfico; facies metamorfiche.
Tipi di metamorfismo. anchimetamorfismo,
metamorfismo di seppellimento, di contatto, regionale;
sequenze di facies nel metamorfismo regionale.
Rocce metamorfiche. Riconoscimento, descrizione e
classificazione alla scala mesoscopica.
Rocce metamorfiche. Riconoscimento, descrizione e
classificazione alla scala microscopica.
Aspetti generali. Relazioni tra magmatismo,
metamorfismo e regime geodinamico; elementi di
petrografia regionale. Applicazioni geocronologiche e
petrologiche del sistema isotopico Rb/Sr.
Esercitazione di terreno. Caratteri mesostrutturali e
petrografici di rocce magmatiche e metamorfiche lungo
la sezione geologica della Valle Cervo (BI)
totale ore
totale CFU
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
Ore
Lez.
4
2
Ore
Totale Ore
Esercit.
4
4
6
2
2
6
6
6
6
4
4
2
4
4
4
6
2
2
2
2
6
6
6
6
2
2
2
4
6
2
4
6
4
48
6
CFU
4
8
8
32
2
80
8
•
•
Strumentazione (indicare anche la localizzazione):
Lezioni: Videoproiettore collegato a PC; Esercitazioni (Laboratorio didattico di
microscopia ottica - Aula Ugo Pognante): Videoproiettore collegato a PC e postazione
docente di Microscopia ottica a luce trasmessa polarizzata con videocamera digitale, 24
postazioni studente con microscopi a luce trasmessa polarizzata.
Materiale di consumo:
collezioni didattiche di campioni di rocce (campioni macroscopici e in sezione sottile).
7. Materiale didattico
Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso:
I file PDF con il materiale didattico utilizzato per le lezioni ed esercitazioni sono
consultabili/scaricabili attraverso il sito internet del Corso di Studi
(http://naturali.campusnet.unito.it/cgi-bin/home.pl ).
•
I testi base consigliati per il corso sono:
D'Argenio B., Innocenti F. & Sassi F.P., 1994. Introduzione allo studio delle rocce.
UTET, Torino, 162 p.
Morbidelli L., 2003. Le rocce e i loro costituenti. Bardi Ed., Roma, 453 p.
•
E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e
integrazioni:
Gregnanin A., 2004. Elementi di Petrografia delle rocce ignee e metamorfiche. ISU, Istituto
per il diritto allo Studio Universitario, Milano, 397 p.
MacKenzie W.S. & Guilford C., 1985. Atlante dei minerali costituenti le rocce in sezione
sottile. Zanichelli, Bologna, 104 p.
MacKenzie W.S. , Donaldson C.H., & Guilford C., 1990. Atlante delle rocce magmatiche
e delle loro tessiture. Zanichelli, Bologna, 160 p.
Peccerillo A., Perugini D., 2003. Introduzione alla Petrografia ottica. Morlacchi Ed.,
Perugia, 200 p.
Yardley B.W., MacKenzie W.S. & Guilford C., 1992. Atlante delle rocce metamorfiche e
delle loro microstrutture. Zanichelli, Bologna, 128 p.
•
Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse:
http://www.atlantepetro.unito.it/page.asp
http://www.unipg.it/%7Epetropg/
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue:
Prova orale integrata dalla discussione di un campione macroscopico e di una sezione
sottile di rocce magmatiche e metamorfiche.
Botanica sistematica con Laboratorio
SSD (del Corso):… BIO 02…………
Numero codice:… MFN0696………….
1. Docenza
Docente: dott.ssa Giovanna Cristina Varese
BIO/02
Dipartimento di Biologia Vegetale
Tel.: 011 6705984
Fax: 011 6705962
e-mail: [email protected]
Docente: dott. Alfredo Vizzini
BIO/02
Dipartimento di Biologia Vegetale
Tel.: 011 6705702
Fax: 011 6705962
e-mail: [email protected]
2. Finalità (obiettivi di apprendimento):
Il Corso si propone di fornire agli studenti del secondo anno gli strumenti per il riconoscimento
dei grandi gruppi di organismi tradizionalmente ascritti ai Vegetali (alghe, funghi, briofite,
pteridofite, gimnosperme e angiosperme) e la conoscenza delle ipotesi sulla loro evoluzione e dei
ruoli svolti negli ambienti naturali. Tale studio è quindi finalizzato alla comprensione
dell’evoluzione naturale delle diverse strutture e del valore adattativi di queste in relazione alla
loro funzione. Il corso è integrato dalla parte di laboratorio volta al riconoscimento delle
principali entità tassonomiche di importanza sistematica, economica e ambientale.
3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita
Pre-requisiti (in ingresso)
Fondamenti di Biologia e di Biochimica
Basi di Chimica generale e organica, Concetti di
termodinamica
Nozioni di Biologia generale
eventuali Insegnamenti fornitori
Zoologia generale, Biologia cellulare
Chimica generale, Chimica organica,
Fisica
Biologia generale
competenze attese (in uscita)
Conoscenza delle principali relazioni filogenetiche tra i
phyla presentati durante il corso e capacità di identificare
descrivere e inquadrare i principali taxa.
eventuali Insegnamenti fruitori
Ecologia, Fisiologia vegetale, Biologia
delle simbiosi, Micologia
4. Metodologia didattica
La metodologia didattica impiegata consiste in:
• Lezioni frontali (N.ore): 59
• Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 10
• Esercitazioni in campo (N.ore)
• Esercitazioni teoriche (N.ore):
5. Programma, articolazione e carico didattico
Argomento
Che cosa è la botanica sistematica: definizione, metodi
e finalità. Differenze tra sistematica, tassonomia e
nomenclatura. Descrizione dei principali sistemi
artificiali (con particolare riferimento al sistema di
classificazione di Linneo) ai sistemi naturali e a quelli
filogenetici. Principali caratteri sistematici utilizzabili
oggigiorno. E' possibile circoscrivere i vegetali?
Differenze tra animali e vegetali e organismi con
Ore
Lez.
2
Ore
Totale Ore
Esercit.
2
CFU
0.25
caratteristiche intermedie. Critiche al concetto linneano
dei 3 regni. Evoluzione dei sistemi di classificazione
Classificazione degli esseri viventi in 6 regni secondo
lo schema di Cavalier-Smith. Descrizione della cellula
procariota e spiegazione delle caratteristiche delle
Cyanophyta. Ipotesi dell'origine della cellula eucariote,
Procarioti. Descrizione della principali caratteristiche
della cellula procariota dal punto di vista morfologico e
fisiologico. Riproduzione sessuale e asessuale.
Suddivisione in Archibatteri ed Eubatteri. La diversità
metabolica dei procarioti: classificazione in base alle
fonti di Carbonio e di energia utilizzate. I batteri
autotrofi fototrofi: in che cosa consiste la fotosintesi; vi
sono 2 tipi fondamentali di fotosintesi; ruolo dei
pigmenti nella fotosintesi. L’apparato fotosintetico nei
batteri a fotosintesi anossigenica e ossigenica. Ecologia
e posizione evolutiva dei batteri autotrofi fototrofi. I
batteri autotrofi chemiolitotrofi: classificazione in
gruppi fisiologici in base alle sostanze inorganiche
ossidate e ruolo negli ambienti naturali. I batteri
eterotrofi chemioorganotrofi: attività respiratoria e
fermentativa. Differenti esigenze nutrizionali. La
fissazione dell’azoto atmosferico: in che cosa consiste;
quali sono gli organismi capaci; la simbiosi tra batteri e
le radici delle leguminose. Gruppi biologici di eterotrofi.
I batteri come agenti patogeni di piante e animali Ruolo
dei batteri in natura nel ciclo della materia. Ciclo del
carbonio. Ciclo dell’ossigeno. Ciclo dell’azoto: batteri
decompositori, batteri nitrificanti, batteri denitrificanti,
batteri fissatori di azoto atmosferico. Passaggio dalla
cellula procariotica a quella eucariotica.
Alghe: caratteristiche generali. Tipi di organizzazione
del tallo (unicellulari, coloniali, tricali, cladomiali),
caratteristiche citologiche e citochimiche con particolare
riferimento alla struttura e composizione della parete
cellulare, dell' apparato fotosintetico (ultrastruttura e
pigmenti fotosintetici) e delle sostanze di riserva .
Descrizione del'ultrastruttura del flagelli e della loro
importanza a livello tassonomico. Descrizione di
organuli cellulari peculiari delle alghe: aptonemi,
tricocisti eiettosomi, vacuoli pulsanti, pusule, fisodi,
macchia oculare, corpi mucipari).
Riproduzione vegetativa, asessuale e sessuale. Differenti
tipi di cicli riproduttivi. Distribuzione e ruoli nei
differenti ambienti. Utilizzazione delle alghe da parte
dell'uomo. Effetti negativi (intossicazioni e morie legate
a fioriture algali. Sistematica delle Rodophyta e
descrizione delle peculiarità morfologiche, fisiologiche
ed ecologiche.
Sistematica e descrizione delle peculiarità morfologiche,
fisiologiche ed ecologiche di Dinophyta, Chrysophyta,
2
2
0.25
8
8
1.00
8
8
1.00
Haptophyta, Xantophyta, Bacillariophyta, Phaeophyta,
Cryptophyta, Euglenophyta, Chlorophyta e Charophyta
con particolare riferimento a tutti i termini di passaggio
dalle alghe verdi alle piante terrestri.
Caratteristiche distintive del regno Funghi.
Importanza dei funghi in termini quantitativi e
qualitativi nei differenti habitat. Evoluzione nel tempo
della sistematica dei funghi e degli organismi "funguslike": classificazioni tradizionali e moderne. Strategie
nutrizionali dei funghi: organismi parassiti di piante e
animali, uomo compreso, simbionti mutualiste con
vegetali (licheni, micorrize) e animali saprotrofi.
Importanza dei funghi come organismi mineralizzatori,
come agenti di biodeterioramento e nelle applicazioni
biotecnologiche.
Tipi di organizzazione del tallo fungino: funghi ifali,
unicellulari,
rizopodiali,
plasmodiali;
forme
monocentriche e policentriche. Il dimorfismo. Ife
specializzate, Agregazioni ifali (stromi, sclerozi,
cordoni...). La parete cellulare, i setti. Riproduzione
vegetativa, asessuale e sessuale (tipi di gamia, omo- e
etotallismo). cicli aploidi, aplo-dispoidi, diploidi e
aploidi-dicariali. Accenni al metabolismo fungino (fonti
di C, N , microelementi) e agli effetti di temperatura,
pH, aerazione, disponibilità di acqua e luce sulla crescita
fungina.
Sistematica, caratteristiche morfologiche, ciclo
riproduttivo ed ecologia di Mixomycota,
Dictiosteliomycota, Acrasiomycota,
Plasmodiophoromycota, Oomycota,
Hyphocrydiomycota, Chytridiomycota, Zygomycota,
Glomerulomycota Ascomycota e Basidiomycota.
8
8
1.00
Licheni: i partner della simbiosi, morfologia,
riproduzione, aspetti eco-fisiologici. I licheni come
importanti organismi nel biomonitoraggio e altre loro
possibili applicazioni.
Viridiplantae. Embriophyta. Colonizzazione delle terre
emerse, adattamenti alla vita in ambiente subaereo.
Bryobiotina, Crittogame "non vascolari": Bryophyta,
classi Bryopsida (Polytrichopsida), Andreaeopsida,
Sphagnopsida, Takakiopsida (cenni) (generazione
gametofitica, generazione sporofitica, classificazione,
metabolismo); Anthocerotophyta e Marchantiophyta
(Marchantiopsida, Jungermanniopsida) (generazione
gametofitica, generazione sporofitica, classificazione,
metabolismo). Ecologia delle “Briofite”.
2
2
0.25
4
4
0.50
Tracheobiotina. Tracheofite, Crittogame “vascolari”:
modificazioni morfologico-funzionali per il vantaggio
selettivo delle tracheofite in ambiente subaereo.
6
6
0.750
Evoluzione dei tipi di stele. Linee evolutive attuali:
Lycophyta (Lycopodiales, Selaginellales, Isoetales).
Importanza evolutiva dell'eterosporia e dello sviluppo
endosporico
del
gametofito.
Monilophyta:
Equisetopsida,
Marattiopsida,
Polypodiopsida
(Polypodiales, Salviniales), Psilotopsida (Psilotales,
Ophioglossales) (felci eusporangiate e leptosporangiate,
isosporee ed eterosporee).
Spermatofite: affermazione dell'eterosporia, evoluzione
dell' ovulo e del seme. Ciclo aplo-diplonte con
alternanza di generazione "mascherata". Caratteristiche
dell'apparato vegetativo delle Gimnospermae. Linee
evolutive delle gimnosperme attualmente viventi:
Cycadophyta, Ginkgophyta, Pinophyta, Gnetophyta.
Taxaceae
(Taxus
baccata);
Cephalotaxaceae
(Cephalotaxus);
Podocarpaceae
(Podocarpus,
Phyllocladus);
Sciadopityaceae
(Sciadopitys
verticillata); Cupressaceae (Taxodiaceae incluse):
Juniperus,
Cupressus,
Chamaecyparis,
Thuja,
Calocedrus, Cunninghamia lanceolata, Cryptomeria
japonica,
Sequoiadendron
giganteum,
Sequoia
sempervirens, Metasequoia glyptostroboides,Taxodium
(distribuzione, caratteri diagnostici, ecologia ed utilizzo
delle specie più importanti). Araucariaceae, Araucaria
(distribuzione, caratteri e utilizzo delle specie più
importanti); Pinaceae: Abies, Picea, Pseudotsuga,
Tsuga, Pinus (P. sylvestris, P. nigra, P. pinea, P.
pinaster, P. cembra, P. strobus), Larix, Cedrus (C.
atlantica, C. libani, C. deodara) (distribuzione, caratteri
diagnostici, ecologia ed utilizzo delle specie più
importanti).
Spermatofite:
Magnoliophyta
(Angiospermae).
Radiazione evolutiva delle Angiospermae: duplicazione
del genoma; innovazioni dell'apparato vegetativo (legno
eteroxilo, morfologia fogliare, habitus erbaceo, ciclo
vitale annuo), dell'apparato riproduttivo (fiori
ermafroditi a funzione vessillare, stami, ovario e frutto)
e dei processi fecondativi (estrema riduzione dei
gametofiti,
doppia
fecondazione-endosperma
secondario). Sistematica del gruppo in base al prospetto
di classificazione proposto dall' Angiosperm Phylogeny
Group (APG) 2003: "famiglie basali" (ANITA grade),
clade Magnoliide, Monocotiledoni, Eudicotiledoni.
Monocotiledoni: caratteri differenziali rispetto alle
Eudicotiledoni.
Famiglie più importanti delle Eudicotiledoni:
Ranunculaceae, Caryophyllaceae, ROSIDI- Fabaceae,
Rosaceae, Fagaceae, Brassicaceae, ASTERIDIEricaceae, Primulaceae, Lamiaceae, Solanaceae,
Apiaceae,
Asteraceae
(distribuzione,
caratteri
7
12
10
7
0.875
22
2.125
diagnostici, ecologia ed utilizzo delle specie più
importanti). Monocotiledoni: Liliaceae, Orchidaceae,
Poaceae (distribuzione, caratteri diagnostici, ecologia ed
utilizzo delle specie più importanti). Identificazione e
classificazione
delle
Angiospermae.
Caratteri
tassonomici morfologici: strutture riproduttive (fiori
ermafroditi e unisessuali, struttura e funzione degli
involucri fiorali, androceo, gineceo, infiorescenze, tipi
di frutto); strutture vegetative (ciclo vitale, habitus,
radici, fusto, foglie). Utilizzo di chiavi dicotomiche per
identificazione di campioni
totale
59
10
69
8
6. Materiale per lezioni e esercitazioni:
•
Strumentazione (indicare anche la localizzazione):
microscopi ottici (Dipartimento di Biologia Vegetale).
7. Materiale didattico
Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile sul sito: http://naturali.campusnet.unito.it
I testi base consigliati per il corso sono:
Pasqua, Abbate, Forni. Botanica generale e Biodiversità, Ed. Piccin.
Mauseth. Botanica, Fondamenti di Biologia delle Piante, Edizione Italiana, Nuova
Editoriale Grasso.
Speranza-Calzoni. Raven P.H., Evert R.F., Eichorn S.E. (2002), “Biologia delle piante”,
Zanichelli, Bologna.
Gerola, F. M., 1997 – Biologia vegetale sistematica filogenetica. UTET, Torino (3° ed.).
8. Modalità di verifica/esame
L'esame si svolge, di norma, come segue:
colloquio orale e riconoscimento di campioni d’erbario.