Guida dello stud SN - Scienze naturali
Transcript
Guida dello stud SN - Scienze naturali
LAUREA TRIENNALE DELLA CLASSE L 32 Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura DM 270/04 (ex DM 509/99) GUIDA DELLO STUDENTE A.A. 2009-2010 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE NATURALI AVVISO Le informazioni contenute in questa guida sono presenti e regolarmente aggiornate nella pagina WEB del Corso di Studi in Scienze Naturali http://naturali.campusnet.unito.it/ Mezzi di comunicazione del C.C.L. Comunicazioni della Presidenza, della Commissione Didattica o dei singoli Docenti, orari di ricevimento docenti, orari delle lezioni per i successivi periodi didattici, date degli esami di laurea, calendari e logistica degli esami, loro possibili variazioni, avvisi inerenti l’attività del Corso di Laurea (CdL) sono reperibili nella pagina WEB e vengono affissi, con congruo anticipo, nelle bacheche sistemate agli ingressi dei Dipartimenti di Biologia, Animale, Biologia Vegetale, Scienze della Terra, Scienze Mineralogiche e Petrologiche. L’originale di tutti gli avvisi viene affisso alla bacheca ufficiale del Consiglio del Corso di Laurea (CCL) presso la sede del Dipartimento di Biologia Animale (via Accademia Albertina 13), a cui gli interessati devono fare riferimento nella trasmissione e nella consultazione degli avvisi. INDICE PARTE PRIMA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Definizioni fondamentali e abbreviazioni Presentazione La riforma degli Ordinamenti Didattici Universitari Obiettivi formativi qualificanti della Classe L-32, “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura” Obiettivi formativi qualificanti del Corso di Laurea Triennale in “SCIENZE NATURALI” dell’Università di Torino Requisiti minimi di ammissione al Corso di Laurea: TARM Indicazioni relative all’iscrizione Immatricolazione Studenti a tempo pieno e a tempo parziale Passaggi e trasferimenti Iscrizione alla seconda Laurea o alla Laurea Magistrale Domanda sotto condizione Tasse Studenti (Full-time, part-time, vecchio ordinamento) Piano carriera (carico didattico) 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. Corsi singoli Crediti Formativi Universitari (CFU) Riconoscimento di Crediti precedentemente acquisiti Percorso didattico della Laurea triennale Periodi didattici Lezioni Esami Propedeuticità degli insegnamenti Corso di Lingua Inglese European Computer Driving Licence (ECDL) Corsi IFTS Esercitazione interdisciplinare in campo Stage Attività seminariali Tutorato Calendario delle attività formative 2009/2010 per il 1° anno Calendario delle attività formative 2009/2010 per il 2° anno Calendario delle attività formative 2009/2010 per il 3° anno (Attivato nell’a.a. 2010-2011) 23. 24 25 26 27. 28. 29. 30. Calendario delle attività formative 2009/2010 per il 3° anno (Attivato per gli studenti iscritti prima dell’a.a. 2008-09) Attività internazionale Prova finale Esami di Stato Sbocchi professionali per i laureati in Scienze Naturali Prosecuzione degli studi (Lauree Magistrali) Lauree Magistrali della Classe LM 60 (SCIENZE DELLA NATURA) ECAU, SEVeN Laurea Magistrale della Classe LM 75 (SCIENZE DELL’AMBIENTE Strutture afferenti al Corso di Laurea Indirizzi utili Servizi didattici JOB PLACEMENT E.D.I.S.U. Mense Sale studio Accertamento economico C.U.S. Biblioteche - Consultazione libri Norme di sicurezza Servizio disabili Comitato per le Pari opportunità Consigliera di fiducia AIN –Associazione Italiana Naturalisti eRepertorio Nazionale Soci Esperti (RNSE) 31 Corsi attivati nel 2009/2010 (in ordine alfabetico) PARTE SECONDA 32. Programma di Corsi e Laboratori attivati 1. DEFINIZIONI FONDAMENTALI ed ABBREVIAZIONI Consiglio di Facoltà (CF) = organo collegiale composto da tutti i professori di ruolo e fuori ruolo e da rappresentanze dei ricercatori e degli studenti, appartenenti alla Facoltà. Consiglio di Corso di Laurea (CCL) = organo collegiale costituito da tutti i titolari di insegnamenti ufficiali o di altre attività formative che in esso svolgono attività didattica. Ordinamento didattico del corso di studio = insieme delle norme approvate dal MIUR che regolano gli indirizzi del corso di studio. Regolamento didattico del corso di studio = insieme delle norme approvate dalla Facoltà di Scienze MFN che regolano gli indirizzi del corso di studio. Percorso didattico o curriculum = insieme delle attività formative universitarie ed extrauniversitarie specificate nel regolamento didattico del corso di studio al fine del conseguimento del relativo titolo. Obiettivi formativi = insieme di conoscenze e abilità che caratterizzano il profilo culturale e professionale del laureato in Scienze Naturali, al conseguimento delle quali è finalizzato il corso di studio. Ambito disciplinare = insieme di settori scientifico-disciplinari culturalmente e professionalmente affini, definito dai decreti ministeriali. Settore Scientifico-Disciplinare (SSD) = raggruppamento di discipline di cui al DM 23 giugno1997 e successive modifiche. Attività formativa = ogni attività organizzata o prevista dalle Università al fine di assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti, con riferimento ai corsi di insegnamento, ai seminari, alle esercitazioni pratiche o di laboratorio o sul terreno, alle attività didattiche a piccoli gruppi, al tutorato, all'orientamento, agli stage, ai progetti, alle tesi, alle attività di studio individuale e di autoapprendimento. Corso monodisciplinare (CM) = Insieme di attività didattiche riconducibile ad un’unica disciplina con specifici obiettivi formativi. Corso integrato (CI) = Insieme di attività didattiche coordinate costituito da due o più moduli riconducibili a una o più discipline con specifici obiettivi formativi. Modulo didattico (MD) = insieme delle attività didattiche relative a singole discipline individuabili nell’ambito di uno specifico SSD. Didattica frontale = termine generale riferito ad una qualsiasi forma di attività didattica svolta in presenza di un docente (didattica teorica, teorico-pratica e pratica). Didattica teorico-pratica = lezioni dimostrative ed attività guidate (seminari, ricerche, ecc.). Attività seminariali = Approfondimento di argomenti a scelta dello studente, inerenti il percorso formativo, tramite partecipazione a seminari e congressi organizzati da enti di ricerca o universitari. Laboratori = esercitazioni pratiche ed attività in laboratori o sul terreno. presso strutture didattiche della Facoltà o presso strutture didattiche accreditate esterne. Esercitazione disciplinare in campo o escursioni disciplinari = Insegnamento pratico delle metodologie da applicare sul territorio per rilevare le variabili utili alla descrizione dell’area proprie di una disciplina. Esercitazione interdisciplinare in campo o escursioni interdisciplinari = Insegnamento pratico delle metodologie da applicare sul territorio, per rilevare le variabili utili alla descrizione dell’area proprie sia delle scienze della Terra sia delle Scienze della Vita. Attività a scelta dello studente = attività formative che lo studente ha la facoltà di scegliere (fra tutte quelle proposte dal CdL, dalla Facoltà e dall’Università degli Studi di Torino) in modo autonomo, con la sola condizione di giustificarne il coordinamento con le altre discipline del suo piano carriera. Credito formativo universitario (CFU) = misura del volume di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto ad uno studente in possesso di adeguata preparazione iniziale per l'acquisizione di conoscenze ed abilità nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio. Al CFU corrispondono 25 ore complessive di lavoro. Debito formativo = elenco delle attività formative, con relativi CFU, che devono essere acquisiti per colmare lacune di preparazione. Piano Carriera (già piano di studi annuale e carico didattico) = elenco delle attività formative con relativi CFU acquisibili in un anno accademico. I CFU si acquisiscono con il superamento dei relativi esami o tramite certificazione delle attività da parte dei docenti. TARM = test di accertamento dei requisiti minimi della Facoltà di Scienze MFN per l’accertamento delle conoscenze (“requisiti minimi”) nelle materie di base quali chimica, fisica e matematica. Tale test deve essere sostenuto prima dell’iscrizione al corso di laurea. 2. PRESENTAZIONE Lo studio delle SCIENZE NATURALI si sviluppa nella Classe delle lauree in “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura” (classe L - 32) e si articola in una Laurea di durata triennale. Nell’a.a. 2009/2010 saranno attivati il primo e secondo anno di corso. Nell’a.a. 2010/2011 sarà attivato il terzo anno. Nel paragrafo che segue verrà illustrato il significato di Classe di Lauree e la collocazione dei Corsi di Laurea all’interno della Classe, secondo le norme contenute nel DM 270/2004, che sostituisce il precedente DM 509/1999, introducendo alcune modifiche. Nei successivi paragrafi verrà quindi descritto il percorso formativo consigliato per la Laurea in Scienze Naturali. Quanto indicato nella Guida, ad esclusione dei programmi dei corsi, corrisponde al contenuto dell’Ordinamento Didattico (RAD), del Regolamento Didattico e del Manifesto degli Studi, consultabili sul sito del CdL: http://naturali.campusnet.unito.it/ 3. GLI ORDINAMENTI DIDATTICI UNIVERSITARI Le Università sono autonome nel denominare i corsi di laurea che esse istituiscono e nel definirne gli ordinamenti didattici, tuttavia questi ultimi debbono rispettare gli obiettivi qualificanti e le attività formative indispensabili previsti dalla rispettiva classe di appartenenza. Tutti i Corsi di Laurea (CdL) che gli atenei istituiscono in una determinata classe condividono dunque necessariamente obiettivi formativi qualificanti e attività formative indispensabili, differenziandosi tra loro per la denominazione (ad esempio: Scienze Naturali, Scienze Ambientali, ecc.), per gli obiettivi formativi specifici e, soprattutto, per la scelta dettagliata delle attività formative, che sono richieste agli studenti per conseguire la singola laurea, e del relativo carico di lavoro espresso in crediti formativi, rispettando nel rispetto di valori minimi indicati dal Ministero. Il singolo Corso di Laurea può inoltre articolarsi in diversi curricula, tra i quali è prevista una significativa differenziazione, nel rispetto degli obiettivi formativi e dei requisiti della Classe e del Corso di Laurea. Le classi, insieme ai crediti formativi, sono il fondamento stesso dell’ampia flessibilità cui vuole essere improntato l’intero nuovo sistema universitario: una flessibilità dell’offerta formativa che permette alle università di differenziarsi tra loro e, all’interno di ciascuna classe, di differenziare diversi percorsi formativi relativi a ciascun corso di laura attivato, per rispondere meglio e più prontamente alle mutevoli esigenze che provengono dalla cultura e dalla ricerca universitaria, dal mondo del lavoro, dalla domanda stessa di formazione da parte degli studenti. Le attività formative indispensabili di ogni classe sono raggruppate nelle seguenti tipologie: • attività formative di base; • attività formative caratterizzanti; • attività formative affini o integrative; • altre attività formative, comprendenti le attività formative a scelta dello studente, attività seminariali, attività formative per la prova finale e per la lingua straniera e ulteriori attività formative ulteriori competenze linguistiche, per abilità informatiche e relazionali, per tirocini e stage formativi e di orientamento, attività pratiche in campo, ecc. Per ognuna delle suddette tipologie la legge specifica i settori scientifico-disciplinari in cui operare le scelte delle attività formative e il numero minimo di crediti da impegnare per ogni ambito culturale. Presso l’Università di Torino il CdL in Scienze Naturali, secondo il DM 270/2004, è istituito nella classe L -32, “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura”, (unico della Classe). All’interno del CdL non sono previsti curriculum differenziati. 4. OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI DELLA CLASSE DELLE “SCIENZE E TECNOLOGIA PER L’AMBIENTE E LA NATURA” Le professionalità dei laureati della classe potranno essere definite in base sia ad una preparazione che punti maggiormente su aspetti metodologici e conoscenze di base - al fine di evitare una rapida obsolescenza delle competenze acquisite - e, senza impedire un accesso diretto al mondo del lavoro, privilegi l'accesso a successivi percorsi di studio, sia ad una preparazione meglio definita in base a specifici ambiti applicativi, con percorsi curriculari eventualmente differenziati ed una elevata interazione con il mondo del lavoro, attraverso tirocini e quant'altro possa favorire il collegamento stesso. I Laureati nei corsi di laurea della classe delle “Discipline della natura e dell’ambiente” devono quindi: • acquisire una adeguata formazione di base nelle discipline naturalistiche, finalizzata allo studio e alla conoscenza dell’ambiente e delle interazioni tra le sue componenti; • possedere una buona conoscenza degli ecosistemi, delle loro componenti e dei fattori che ne regolano i processi, che consenta loro di affrontare in generale i problemi riguardanti l’ambiente, sia naturale, sia modificato dall’uomo, nonché affrontare con competenza le tematiche relative all’educazione naturalistico-ambientale; • essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro; • essere in grado di collaborare, con compiti tecnico-operativi e professionali: 1) in attività di rilevamento, classificazione, analisi, ripristino e conservazione di componenti biotiche e abiotiche di ecosistemi naturali, acquatici e terrestri; 2) nella gestione e nella educazione ambientale nell’ambito di parchi e riserve naturali, di musei scientifici e centri didattici; 3) nell’analisi e nel monitoraggio di sistemi e processi ambientali gestiti dall’uomo nella prospettiva della sostenibilità e della prevenzione, ai fini della promozione della qualità dell’ambiente; 4) nella localizzazione, nella diagnostica, nella tutela e nel recupero dei beni ambientali; • essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; • possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione; • possedere gli strumenti conoscitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze. I laureati della classe potranno collaborare, con compiti tecnico-operativi e professionali: 1) in attività di rilevamento, classificazione, analisi, ripristino e conservazione di componenti abiotiche e biotiche di ecosistemi naturali, acquatici e terrestri; 2) nella gestione e nella educazione ambientale nell’ambito di parchi e riserve naturali, di musei scientifici e centri didattici; 3) nell’analisi e nel monitoraggio di sistemi e processi ambientali gestiti dall’uomo nella prospettiva della sostenibilità e della prevenzione, ai fini della promozione della qualità dell’ambiente; 4) nella localizzazione, nella diagnostica, nella tutela e nel recupero dei beni ambientali. Almeno il 55% dell'impegno orario complessivo è riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. 5. OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN “SCIENZE NATURALI” DELL’UNIVERSITA’ DI TORINO Il Corso di Laurea in Scienze Naturali si prefigge di fornire una preparazione interdisciplinare e professionalizzante nel campo delle scienze della natura. Il percorso proposto deve fornire allo Studente competenze specifiche per lo studio, la tutela e la valorizzazione dei beni naturalistici, competenze che sono individuabili nell’ambito delle Scienze della Vita e in quello delle Scienze della Terra. I due insiemi disciplinari, tra loro complementari, sono indispensabili oggi per il raggiungimento di una adeguata preparazione atta ad affrontare interventi di studio, di individuazione e analisi delle criticità, di ripristino, di conservazione e/o di fruizione di componenti di pregio e di particolare interesse dell’ambiente naturale (biotopi e geotopi). Tale percorso prevede infatti una solida preparazione nelle discipline propedeutiche e naturalistiche di base, a cui possono affiancarsi discipline di carattere applicativo, indispensabili per rendere il Laureato in grado di impegnarsi, in collaborazione con altre figure professionali, in specifiche e caratteristiche attività. Le attività formative nei diversi settori disciplinari, prevedono lezioni ed esercitazioni di laboratorio e attività sul campo, dedicate alla conoscenza di metodiche sperimentali e all'elaborazione dei dati. Attività esterne (tirocini e stage) integrano il percorso formativo appena descritto. La storia del pianeta è studiata nelle tappe della sua evoluzione dinamica, attraverso le variazioni passate delle sue componenti biotiche e abiotiche. Il CdL, inoltre, sviluppa fondamenti scientifici e metodologici per una didattica diffusa, con una sua specifica identità per ogni ordine e grado di scuola pre-universitaria. Il corso fornisce quindi una solida formazione per: -·figure professionali in grado di svolgere attività di "campionamento e rilevamento", ad esempio a supporto di centri e istituti di ricerca, società di consulenza, studi professionali ecc.; -·personale adatto all'impiego nella pubblica amministrazione (ARPA, Province, ASL, Regioni, Parchi ecc.), in grado di operare in collaborazione con altre figure professionali, in specifiche e caratteristiche attività, quali: •· l'ecologia applicata allo studio e gestione di popolazioni naturali e di ecosistemi e alla valorizzazione del paesaggio; •· la comunicazione e divulgazione delle tematiche ambientali. Il Corso di Laurea in Scienze Naturali è caratterizzato da un unico percorso (non sono previsti curriculum), che impegnano lo studente in attività formative comuni di base, in attività formative caratterizzanti e in attività integrative. Il percorso può essere sufficientemente personalizzato, con opportuna scelta dei corsi liberi, per esigenze di approfondimento e specializzazione, in relazione ai diversi sbocchi occupazionali, ai diversi orientamenti tecnico-disciplinari, al proseguimento del percorso formativo (Laurea Magistrale). In relazione ai risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (descrittori di Dublino), si rimanda a quanto contenuto nell’Ordinamento e nel RAD. 6. REQUISITI MINIMI DI AMMISSIONE AL CORSO DI STUDIO – TARM Sono ammessi al Corso di Laurea in Scienze Naturali gli studenti in possesso di Diploma di Scuola Media Superiore o titolo ad esso equivalente. Dall’anno accademico 2001-2002, secondo quanto disposto dai nuovi ordinamenti universitari, (509/1999 dapprima, 270/2004 successivamente) per tutti i Corsi di Laurea offerti (attivati) dalla Facoltà di Scienze M.F.N. è stato redatto un elenco di conoscenze (“requisiti minimi”) di base che si suppongono acquisite dagli studenti della scuola secondaria superiore. Il possesso di queste conoscenze viene verificato mediante il Test di Accertamento dei Requisiti Minimi (TARM), in Settembre, prima dell’inizio delle lezioni. Informazioni Generali 1 -. Sostenere il Tarm è obbligatorio per tutti i neo immatricolati; il Tarm, può essere sostenuto prima o dopo l’immatricolazione, nelle date indicate sul sito del corso di laurea http://naturali.campusnet.unito.it e sul sito www.unito.it/tarm dove, a partire dal 24 luglio, si possono trovare tutte le informazioni connesse e ci si potrà prenotare per il test. Le prime sessioni utili per sostenere la prova sono organizzate in settembre. 2 - Sono esentati dal TARM: a) coloro che sono già in possesso di laurea triennale o titolo superiore; b) coloro che hanno già sostenuto il TARM o la prova selettiva di ammissione per i corsi a numero programmato della Facoltà di Scienze M.F.N., nel nostro Ateneo o in un altro Ateneo aderente al Coordinamento Nazionale dei test di ingresso per il 2009-10; c) coloro che si trasferiscono da altra Facoltà o da altro Ateneo avendo già conseguito almeno 20 CFU in settori di base o caratterizzanti del CdL in cui si trasferiscono. 3 - Per gli studenti che non superano il TARM, il CdL predispone attività formative di sostegno nell’ambito della matematica, della chimica e della fisica (precorsi). 4 - Per coloro che non possono sostenere il TARM a settembre, verranno organizzate nel mese di ottobre apposite sessioni TARM di recupero. Gli studenti che sosterranno il test in queste sessioni non potranno però avvalersi dell’opportunità di seguire le attività formative di sostegno. 5 - Gli studenti che dopo il 1° Gennaio 2010 risulteranno immatricolati senza aver sostenuto il TARM (e senza aver titolo per esserne esentati) saranno considerati in condizione irregolare, e non potranno sostenere esami universitari prima di aver regolarizzato la loro posizione sostenendo il TARM in un’ultima sessione di recupero (nel corso del mese di gennaio). Il TARM per Scienze Naturali Il TARM predisposto dal CdL di Scienze Naturali è suddiviso in due sezioni: 1) 30 domande di logica e matematica. Questa parte è comune a tutti i corsi di studio della Facoltà di Scienze M.F.N. Tempo massimo a disposizione: 1 ora. 2) 50 domande di cui: 8 di Fisica, 12 di Chimica, 10 di Inglese, 10 di scienze della vita e 10 di scienze della terra. Questa parte è specifica per il corso di Studi di Scienze Naturali. Tempo massimo a disposizione: 1 ora. I pre-corsi Il non superamento del test di Facoltà non segnala necessariamente una scarsa predisposizione per seguire con successo il corso di Scienze Naturali, ma una insufficiente formazione nelle materie base. Per questo motivo la Facoltà e il Corso di Studi organizzano ogni anno, prima dell’avvio dei corsi ufficiali, precorsi di Matematica, Fisica e Chimica. Rispetto alle parti di Inglese, Scienze della vita e Scienze della terra inserite nel TARM di Scienze Naturali, viene invece data allo studente, al termine della prova, un’indicazione di massima sul suo livello di preparazione che non comporta in nessun caso precorsi specifici. Ulteriori informazioni relative ad orari e luoghi dei precorsi saranno comunicate, insieme ai risultati dei test, su apposite pagine web della Facoltà: http://www.scienzemfn.unito.it/ e del Corso di Studi http://naturali.campusnet.unito.it e affissi nella bacheca ufficiale del Corso di Laurea (Dip. Di Biologia Animale e dell’Uomo Via Accademia Albertina 13 – Piano terreno). La non frequenza dei corsi di recupero non impedisce o rende nulla l’iscrizione al Corso di Studi, ma si consiglia fortemente di sfruttare questa opportunità per rendere meno gravoso il percorso di apprendimento delle relative discipline, ritenute propedeutiche a quelle naturalistiche. ATTENZIONE: la prenotazione al TARM e l’immatricolazione al Corso di Studi sono procedure indipendenti. Tutti gli studenti che intendono iscriversi ad un Corso di Studi della Facoltà di Scienze M.F.N. devono comunque immatricolarsi. Per l’AA 2009/2010 il TARM si terrà nelle seguenti date: 11 Settembre 2009 (turni 9-11 / 11-13 / 14-16) Le eventuali date successive saranno di volta in volta pubblicate sul sito. http://naturali.campusnet.unito.it NB: per sostenere il TARM non è necessario essere già immatricolati, ma occorre iscriversi alla sessione via WEB. 7. INDICAZIONI RELATIVE ALLE ISCRIZIONI Le domande di immatricolazione dovranno essere compilate on line dal 24 luglio 2009 al 2 ottobre 2009 e dovranno essere presentate, debitamente firmate e corredate dei documenti richiesti, dal 25 agosto 2009 al 2 ottobre 2009 presso il Centro Immatricolazioni, per confermare l’immatricolazione. Il Centro Immatricolazioni ha sede in Corso Regio Parco 134/A - 10154 Torino IMMATRICOLAZIONI Sul sito http://www.unito.it al link: “speciale immatricolazioni” STUDENTE A TEMPO PIENO E STUDENTE PART-TIME Per quanto riguarda le modalità d'iscrizione lo studente si iscrive ogni anno al corso di laurea secondo tipologie differenti: studente a tempo pieno e studente a tempo parziale. Tale distinzione è legata, come parametro principale, al numero di crediti formativi acquisibili in un anno accademico dall'una o dall'altra figura. E’ fortemente consigliata l’iscrizione a tempo parziale agli studenti con debiti formativi da recuperare e/o con importanti impegni lavorativi o familiari. Nel loro complesso i crediti acquistabili dallo studente in un anno accademico sono definiti come "piano carriera" (già carico didattico). I crediti si acquisiscono con il superamento dei relativi esami. • Lo studente a tempo pieno è tenuto a presentare per ciascun anno accademico un piano carriera che preveda da un minimo di 37 ad un massimo di 80 CFU, comprensivi di quelli obbligatori previsti nell'anno precedente e non ancora acquisiti (per le questioni relative all’overbooking si veda più oltre), salvo il caso in cui il debito per conseguire il titolo sia inferiore. • Lo studente a tempo parziale è tenuto a presentare per ciascun anno accademico un piano carriera che preveda da un minimo di 20 ad un massimo di 36 CFU, salvo il caso in cui il debito per conseguire il titolo sia inferiore. • Sia per gli studenti a tempo pieno sia per quelli a tempo parziale, la presentazione del piano carriera deve essere effettuata, per l’anno accademico 2009-2010, entro il 15/1/2010. Dopo la scadenza del 15/01/2010, è possibile presentare, modificare e integrare il piano carriera con l’applicazione della sanzione amministrativa. I crediti inseriti in precedenza non possono essere modificati in corso d'anno. • Lo studente effettua la scelta a tempo pieno o a tempo parziale contestualmente all'operazione di definizione del piano di studi (già"carico didattico"). La scelta può essere modificata ogni anno sia in un senso che nell'altro, ma solo contestualmente all'operazione di definizione del piano carriera. PASSAGGI E TRASFERIMENTI (Passaggi tra Facoltà, passaggio all’interno della stessa Facoltà, passaggi dal vecchio al nuovo ordinamento, trasferimento verso e da altre Università). E’ consentito il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento di Scienze Naturali, così come da altri CdL. Ad effettuare tale passaggio sono fortemente invitati gli studenti in procintodi iscriversi al secondo anno di SN. Gli esami già sostenuti nel vecchio ordinamento verranno valutati con il numero di crediti dei corrispondenti insegnamenti del Nuovo Ordinamento. Le domande di passaggio, inoltrate alla segreteria studenti, verranno valutate dalla Commissione didattica del CdL ed approvate dal Consiglio di Corso di Studi. Il CCS indicherà ai richiedenti quali attività dovranno ancora seguire per completare il pacchetto di 180 CFU necessari per il conseguimento della laurea. La domanda di passaggio dovrà essere inoltrata tra il 25 agosto 2009 e il 2 ottobre 2009. Dal 5 ottobre al 30 ottobre 2009 potranno essere accolte domande di passaggio e trasferimento tardive, nel qual caso è previsto il pagamento della sanzione amministrativa. PASSAGGI DAL V.O. (DM 509/99) - NUOVO ORDINAMENTO (DM 270/04) NORME TRANSITORIE Agli iscritti al 1° anno V.O. nell’a.a. 2008/2009 conviene passare al Nuovo Ordinamento, in quanto assicura un percorso più lineare nella conclusione della laurea triennale e nell’accesso alle lauree magistrali, nonché un minor numero di esami da sostenere. Inoltre i corsi del 1° e del 2° anno del V.O. saranno disattivati e mutuati comunque dai corsi del Nuovo Ordinamento. La richiesta di passaggio verrà valutata caso per caso dalla Commissione Didattica, che provvederà ad agevolarlo. Per gli iscritti in anni precedenti tale passaggio può risultare opportuno qualora abbiano sostenuto pochi esami o debbano ancora frequentare insegnamenti dei primi due anni (è opportuno ricordare che il terzo anno verrà attivato solo nell’a.a. 2010/2011). Per il passaggio deve quindi essere fatta una richiesta presso la Segreteria Studenti, entro il 2 ottobre. Dal momento che non sarà possibile registrare esami dopo la consegna della domanda di passaggio e fino alla compilazione del nuovo piano carriera (a partire dal 2 novembre), si consiglia, prima di consegnare i documenti in Segreteria, di utilizzare ancora la sessione di settembre per sostenere gli esami mancanti del 1° anno. Per gli esami già sostenuti al momento della richiesta di passaggio, la Commissione Didattica ha definito delle equivalenze con i corsi del Nuovo Ordinamento. Per esempio gli esami seguenti, se già superati, saranno registrati nel piano carriera, come indicato: Riconosciuto per il corso del Nuovo Ordinamento settore CFU codice nome insegnamento settore CFU Esame del Vecchio Ordinamento codice nome insegnamento ISTITUZIONI DI MATEMATICHE MET. MAT. E STATISTICI LINGUA INGLESE GEOGRAFIA CON LABORATORIO MINERALOGIA CON LABORATORIO MAT02 6 MAT06 ---- 4 4 GEO04 6 GEO06 6 CHIMICA GENERALE ED CHIM03 INORGANICA CON LAB. BOTANICA SISTEMATICA CON LABORATORIO SISTEMATICA DEI PROC. ZOOLOGIA GENERALE CON LABORATORIO FISICA CON LABOR. 6 BIO02 6 BIO02 2 BIO05 6 FIS01 6 ISTITUZIONI DI MFN0665 MAT02 MATEMATICHE E METODI MAT06 STATISTICI MFN0683 LINGUA INGLESE GEOGRAFIA CON MFN0689 LABORATORIO MINERALOGIA CON MFN0691 LABORATORIO CHIMICA GENERALE ED MFN0680 INORGANICA CON LABORATORIO MFN0696 BOTANICA SISTEMATICA CON LABORATORIO ZOOLOGIA GENERALE CON LABORATORIO MFN0669 FISICA CON LABOR. MFN0681 10 ---- 4 GEO04 8 GEO06 8 CHIM03 7 BIO02 8 BIO05 9 FIS01 FIS07 9 Casi particolari: con integrazione (da concordare con il Docente) CHIMICA ORG. CHIM05 4 MFN0687 CHIMICA ORGANICA CON CHIM05 ELEMENTI DI BIOCHIMICA 7 Per i corsi del VO che entrano a far parte di un corso integrato nel NO, la convalida sarà effettuata solo se tutte le parti sono già superate al momento della richiesta di passaggio. Per esempio: Esame del Vecchio Ordinamento Riconosciuto per il corso del Nuovo Ordinamento codice nome insegnamento settore CFU codice nome insegnamento settore CFU GENETICA BIO18 4 MFN0672 (MFN0672B) ANTROPOLOGIA E GENETICA p.p. ANTROPOLOGIA E GENETICA MOD. B (GENETICA) BIO/08 BIO/18 8 (4) Nel caso sia stata superata solo una parte degli esami che compongono un corso integrato del NO, la registrazione avverrà dopo integrazione della parte mancante. Dopo la richiesta di passaggio gli esami mancanti dovranno essere inseriti nel nuovo piano carriera secondo l’organizzazione del NO. In carriera non potranno più essere presenti esami con i vecchi codici (gli esami già sostenuti saranno convalidati con i nuovi codici). Gli esami ancora da sostenere verteranno ancora sul programma svolto lo scorso anno, ma verranno registrati con i nuovi codici, sia per le integrazioni che per gli esami completi. Il CCL, su proposta della Commissione Didattica, ha approvato che il numero minimo di crediti per poter essere ammessi al 2° anno sia di 20 e per l'ammissione al 3° anno (dall’a.a. 2010/2011) di 80 del V.O. LAUREA DI SECONDO LIVELLO O MAGISTRALE. Per le iscrizioni alla laurea magistrale, dovrà essere compilata la domanda di iscrizione on line dal 24 luglio 2009 al 31 marzo 2010; tali domande dovranno essere presentate, debitamente firmate e corredate dei documenti richiesti, presso la segreteria studenti di appartenenza entro il termine del 31 marzo 2010. DOMANDA SOTTO CONDIZIONE Si può presentare dal 24 luglio 2009 al 2 ottobre 2008. Lo studente che intende laurearsi nella sessione straordinaria (gennaio/aprile) e non deve fare modifiche al proprio piano-carriera (già carico didattico) deve presentare la domanda di iscrizione sotto condizione (al terzo anno fuori corso o successivi) al fine di non pagare la sanzione amministrativa in caso di mancata discussione della prova finale. TASSE STUDENTI (Tempo pieno, tempo parziale e Vecchio Ordinamento) - Prima rata La prima rata delle tasse deve essere versata entro il 2 Ottobre 2009. Il pagamento oltre tale termine sarà penalizzato dal pagamento della prevista sanzione amministrativa. Il pagamento della tassa costituisce iscrizione al nuovo anno accademico. Gli studenti iscritti ad anni successivi al primo, PER ESSERE ISCRITTI AL NUOVO ANNO ACCADEMICO (2009/2010), dovranno effettuare il pagamento della prima rata delle tasse universitarie presso qualsiasi filiale della Banca Sanpaolo IMI o Sanpaolo Banco di Napoli, dal 25 Agosto al 2 Ottobre 2009. Per il pagamento gli studenti dovranno essere muniti del proprio numero di matricola. Per tutte le problematiche connesse alla riduzione delle tasse e agli importi legati al pagamento delle tasse è necessario fare riferimento a: Sezione Tasse e Rimborsi Vicolo Benevello 3/A - Torino Tel. 011.6704952/4953 Fax 011.6704958 Gli studenti che non presentano la domanda secondo le modalità ed i tempi definiti nel Regolamento per le tasse e i contributi saranno automaticamente inseriti nella fascia contributiva più alta. - Seconda rata La scadenza è prevista il 31/03/2010. Il versamento della seconda rata oltre il termine stabilito sarà soggetto a sanzione amministrativa. Per gli studenti che si immatricolano ad un corso di laurea, ad una laurea magistrale o a seconda laurea e che intendono beneficiare dell’inserimento nelle fasce contributive ridotte, la seconda rata deve essere pagata entro il 30/04/2010. Il versamento della seconda rata oltre il termine stabilito sarà soggetto a sanzione amministrativa. PIANO CARRIERA (GIÀ PIANO DI STUDI, GIÀ CARICO DIDATTICO) Deve essere effettuato entro il 15 gennaio 2010 sia per gli studenti a tempo pieno sia per quelli a tempo parziale. Oltre tale termine sarà possibile presentare, modificare, integrare il proprio piano con sanzione ed esclusivamente attraverso la Segreteria. La scelta di iscriversi a tempo pieno o parziale può essere modificata ogni anno al momento della presentazione del “piano carriera”. Lo studente a tempo pieno è tenuto a presentare per ciascun anno accademico un piano carriera (già carico didattico) che preveda da un minimo di 37 ad un massimo di 80 CFU, comprensivi di quelli obbligatori previsti nell'anno precedente e non ancora acquisiti, salvo il caso in cui il debito per conseguire il titolo sia inferiore. Lo studente a tempo parziale è tenuto a presentare per ciascun anno accademico un piano carriera (già carico didattico) che preveda da un minimo di 20 ad un massimo di 36 CFU, salvo il caso in cui il debito per conseguire il titolo sia inferiore. E’ possibile inserire esami oltre gli 80 CFU, o oltre quelli stabiliti nel proprio tempo parziale, (overbooking), che non faranno però parte del piano carriera, finché non si saranno sostenuti gli esami presenti nel piano dell’anno precedente, e di cui si è in debito, entro il termine fissato dalla segreteria (di solito la fine di aprile). Solo a queste condizioni gli esami oltre gli 80 CFU potranno rientrare nel carico didattico e si potrà stampare il loro statino. CORSI SINGOLI La domanda di iscrizione deve essere presentata prima dell'inizio del periodo didattico in cui è previsto lo svolgimento del corso e il pagamento avviene contestualmente all'iscrizione presso la Segreteria Studenti. Crediti Formativi Universitari (CFU) La peculiarità del nuovo schema didattico è costituita dai Crediti Formativi Universitari (CFU) che gli studenti acquisiscono dopo aver frequentato un corso e superato con successo la corrispondente prova d'esame. I crediti formativi universitari (CFU) rappresentano l’unità di misura del lavoro richiesto ad uno studente per ogni attività formativa svolta per conseguire un titolo di studio universitario. Il regolamento sull’autonomia didattica associa ad ogni CFU un lavoro complessivo pari a 25 ore. Il lavoro di un anno corrisponde convenzionalmente a 60 crediti, ma lo studente può inserire nel proprio carico didattico annuale fino a 80 CFU. Il lavoro formativo svolto dallo studente consiste nelle ore di lezione, di esercitazione, di laboratorio, di seminario ecc. richieste dalle diverse attività contemplate dall’Ordinamento, cui vanno aggiunte le ore di studio personale, o comunque di impegno individuale non formalizzato (almeno il 55% del tempo complessivo), per completare la formazione richiesta per il superamento delle verifiche (esami, colloqui ecc.). Per le altre attività formative particolari (tesi, escursioni interdisciplinari, tirocini, stage, conoscenza della lingua straniera, attività seminariali, avviamento all’uso degli strumenti informatici di produttività personale, addestramento alle abilità comunicative o relazionali e al lavoro di gruppo ecc.) la misura dei crediti viene effettuata in modo simile, calcolando le ore di lavoro a carico dello studente. Per il Corso di Studi in Scienze Naturali dell’Università di Torino (classe L-32) ogni CFU equivale a: 8 ore di lezione frontale + 17 ore di studio personale, oppure 16 ore di esercitazione a posto singolo + 9 ore di studio personale, oppure 16 ore di attività di laboratorio con elaborazione dei dati + 9 ore di studio personale, oppure 25 ore di attività di stage presso enti esterni (o in alternativa presso laboratori universitari), anche per la preparazione dell’elaborato finale. Il numero minimo di crediti da acquisire per il conseguimento della laurea triennale è 180 CFU (distribuiti mediamente in numero di 60 per anno, per un totale di 1500 ore di lavoro annue). RICONOSCIMENTO DEI CREDITI ACQUISITI PRESSO ALTRO CORSO DI STUDI O IN ATTIVITÀ PREUNIVERSITARIA (APU) Il riconoscimento dei crediti acquisiti presso altro corso di studio dell'Ateneo o in corsi di altra Università, nonché di conoscenze ed abilità professionali certificate, viene effettuato mediante delibera del Consiglio di Corso di Laurea su proposta della Commissione Didattica la quale verifica i contenuti delle attività formative svolte e la loro equipollenza e compatibilità con gli obiettivi formativi del Corso di Laurea in Scienze Naturali Le richieste di riconoscimento (salvo diversa specifica indicazione) vanno presentate alla segreteria Studenti della Facoltà non appena formalizzata l’iscrizione all’Università e comunque entro la data di scadenza delle immatricolazioni. Per tale richiesta va utilizzato l’apposito modulo distribuito agli Studenti con tutta la documentazione; il modulo deve essere corredato in fotocopia di tutta la documentazione ritenuta utile per l’accoglimento delle richieste. 8. PERCORSI DIDATTICI o CURRICULA DELLA LAUREA TRIENNALE Il CdL in Scienze Naturali, per gli studenti immatricolati nell’a.a. 2009/2010, o negli anni precedenti qualora abbiano effettuato il passaggio al nuovo ordinamento, non prevede percorsi didattici o curricula differenziati. Per gli studenti iscritti prima dell’a.a. 2009/2010, qualora non abbiano effettuato il passaggio al nuovo ordinamento (secondo 270 del 2004) il corso di Studi in Scienze Naturali si articola in due percorsi didattici o curricula che impegnano lo studente in attività formative comuni di base, in attività formative caratterizzanti (in parte obbligatorie e in parte a libera scelta dello studente) e in attività formative qualificanti (a scelta indirizzata) proprie di ciascun percorso. Gli studenti che si sono iscritti prima dell’a.a. 2005/2006 seguiranno il percorso di studi previsto dal precedente regolamento, compreso il percorso didattico dell’indirizzo di Formazione Didattico Naturalistica. N.B.: gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze Naturali V.O (DM 509/99) troveranno informazioni più dettagliate nel Manifesto e nella Guida dello studente, secondo il DM 509/99, sul sito del Corso di Laurea stesso. 9. PERIODI DIDATTICI Le lezioni saranno tenute nell’ambito di due periodi didattici (semestri) intervallati da un periodo dedicato agli esami, secondo il calendario indicato più sotto. Calendario dei periodi didattici Corso di laurea triennale in Scienze Naturali AA 2009/2010 1° semestre esami 2° semestre esami esami 14 settimane 5 settimane 14 settimane 7 settimane 4 settimane dal 29/9/2009 al 22/1/2010 dal 25/1/2010 al 26/2/2010 dall’1/3/2010 all’11/6/2010 dal 14/6/2009 al 30/7/2010 dall’1/9/2010 al 26/9/2010 10 . LEZIONI In anticipo rispetto all’inizio di ogni periodo didattico il Consiglio del Corso di Studi pubblica sulla pagina WEB e in bacheca gli orari delle lezioni e delle attività pratiche. La frequenza alle lezioni e ai laboratori, per materie sperimentali come sono quelle naturalistiche, assume un'importanza fondamentale. Benché non sia formalmente richiesta, la frequenza di esercitazioni, laboratori ed attività in campo è di fatto indispensabile per acquisire una buona preparazione agli esami e per lo svolgimento della prova finale di laurea. La frequenza è obbligatoria durante gli stage e le attività di preparazione della prova finale. 11 . ESAMI Gli esami possono essere sostenuti in precisi intervalli temporali, al fine di non interferire con l’attività didattica. Di conseguenza: 1) non ci sono appelli d’esame durante i periodi didattici dedicati alle lezioni; 2) gli esami falliti o rimandati possono essere sostenuti dopo l’ultimo periodo didattico e fino a settembre, e inoltre nella prima settimana di ogni successivo periodo dedicato agli esami (in questo caso la data dell’appello dovrà essere concordata con il docente titolare dell’insegnamento). Le iscrizioni devono essere effettuate tramite la pagina WEB del Corso di Studi in Scienze Naturali ad eccezione dei casi segnalati dal docente nelle schede dei singoli corsi. 12 . PROPEDEUTICITÀ DEGLI INSEGNAMENTI Non sono previste propedeuticità ufficiali. L’organizzazione degli orari delle lezioni tiene conto della corretta sequenzialità degli insegnamenti; da qui lo studente può trarre le giuste indicazioni nella programmazione degli esami. I singoli docenti possono consigliare eventuali propedeuticità relativamente ai loro insegnamenti. 13 . CORSO DI LINGUA INGLESE E’ consigliabile sostenere l’esame entro il 1° anno del corso di studi. La Facoltà di Scienze M.F.N. organizza attraverso la rete informatica un test (SET, Scientific English Test) a due livelli (livello 1,corrispondente al PET: 2 CFU; livello 2, acquisibile dopo 1: 2 CFU). La parte 1 è essenzialmente un test (tipo multiple choice) della grammatica e dell’uso della lingua inglese. La parte 2, invece, consiste della lettura e comprensione di diversi testi di tipo scientifico. Grazie ai test informatici lo studente potrà ottenere il riconoscimento automatico delle sue conoscenze di lingua inglese. La Facoltà organizza dei moduli d’inglese di base. Il corso di Lingua Inglese è organizzato in modo da costituire un utile supporto per sostenere l'esame. Le lezioni sono tenute da un Lettore di madre lingua e sono organizzate con un programma specifico per la Facoltà di Scienze. La frequenza al corso è fortemente consigliata agli studenti che hanno difficoltà a superare i test. I diplomi ufficiali di Lingua Inglese, rilasciati da Scuole autorizzate, già in possesso dello studente, verranno riconosciuti e valutati sulla base del loro livello, se adeguatamente certificati. La richiesta di riconoscimento di titoli pre-universitari (APU = attività pre-universitarie) va presentata alla Segreteria Studenti, non appena formalizzata l’iscrizione e comunque entro la data di scadenza delle immatricolazioni e comunque entro il 2 ottobre 2009, redatta sull’apposito modulo e corredata della necessaria documentazione. 14 . EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE (ECDL) Progetto ECDL di Ateneo Il progetto ECDL di Ateneo nasce nell’anno accademico 2002/2003 come iniziativa di alfabetizzazione informatica rivolta agli studenti dell’Università degli Studi di Torino. Prevede il rilascio del diploma ECDL (European Computer Driving Licence) o Patente Europea del Computer, certificato riconosciuto a livello europeo e comprovante la padronanza delle abilità informatiche di base. Il livello delle conoscenze richieste per conseguire l’ECDL è stabilito dal Syllabus, documento ufficiale che descrive in dettaglio ciò che il candidato deve sapere e saper fare. E’ possibile scegliere fra: il Diploma ECDL Start, rilasciato a chi ha superato i test relativi a 4 moduli di esami il Diploma ECDL (o ECDL Full), rilasciato a chi ha superato i test relativi a tutti i 7 moduli previsti dal Syllabus. L’esame ECDL è composto da 7 moduli: Concetti teorici di base Uso del computer e gestione dei file Elaborazione testi Foglio elettronico Basi di dati Strumenti di presentazione Reti informatiche. Referente nazionale delle certificazioni ECDL è l’AICA, Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico. Per conseguire l’ECDL è necessario essere in possesso di una Skills Card, documento ufficiale e personale rilasciato da uno dei Test Center (strutture presso le quali si sostengono gli esami) accreditati dall’AICA. La Skills Card ha una durata di 3 anni dalla data del rilascio, lo studente ha quindi 3 anni di tempo per ottenere l’ECDL Start o Full. Il candidato può effettuare gli esami su programmi proprietari (ad esempio Microsoft Office) o "Open Source" (ad esempio OpenOffice, StarOffice). Gli studenti immatricolati nell’anno accademico 2002/2003 e successivi, rientrano nel “Progetto ECDL di Ateneo”, e possono conseguire l’ECDL alle condizioni previste dal Regolamento relativo, disponibile all’indirizzo http://ecdl.di.unito.it. Gli studenti immatricolati prima del 2002 possono conseguire l’ECDL presso uno dei Test Center di Ateneo secondo le modalità consultabili all’indirizzo http://ecdl.di.unito.it . Crediti formativi attribuiti Per il Corso di Studi in Scienze Naturali il Diploma ECDL è facoltativo. Il Diploma ECDL Full acquisito attraverso test presso l’Ateneo verrà riconosciuto con 2 CFU, da computare tra le attività formative a libera scelta (gruppo “F” dello schema ministeriale). E’ possibile inserire l’esame Full nel piano carriera (già carico didattico) rivolgendosi (entro il 31 gennaio 2010) alla Segreteria Studenti: l’ECDL verrà introdotto automaticamente tra i debiti formativi (al costo di 150 euro da pagare con la seconda rata delle tasse universitarie). L’esame dovrà essere preparato come autodidatta. Il Test Center di riferimento consigliato è quello del Dipartimento di Informatica. Come per i diplomi di lingua inglese, qualora lo studente sia già in possesso del diploma ECDL al momento dell’immatricolazione, potrà richiederne il riconoscimento come APU facendone richiesta alla segreteria studenti, non appena formalizzata l’iscrizione e comunque non oltre il 2 ottobre 2010. 15 . CORSI IFTS Il Corso di Studi in Scienze Naturali riconosce inoltre come APU, dietro richiesta alla Segreteria Studenti, i diplomi dall’Istituto di Formazione Tecnica Superiore Regionale (IFTS), purché inerenti i contenuti del Corso di Studi. Il riconoscimento avverrà nell’ambito delle attività sostitutive di attività obbligatorie dei gruppi “A” ed “E” dello schema ministeriale. 16 . ESERCITAZIONI INTERDISCIPLINARE SUL TERRITORIO Oltre alle uscite sul territorio di competenza dei diversi insegnamenti aventi carattere applicativo (esercitazioni disciplinari), il Corso di laurea organizza per gli studenti una ESERCITAZIONE INTERDISCIPLINARE SUL TERRITORIO (in campo) di due o più giornate, obbligatoria per il conseguimento della laurea triennale, e valutata 2 CFU, per gli studenti del III anno. Le esercitazioni interdisciplinari hanno lo scopo non solo di verificare in forma attiva sul campo le conoscenze acquisite in più insegnamenti naturalistici fondamentali, ma soprattutto di integrare tali conoscenze in una visione globale dei sistemi ambientali, condizione essenziale per la formazione professionale del naturalista. Le spese di viaggio e di pernottamento sono a carico della Facoltà, nei limiti delle disponibilità di bilancio. Il Prof. Roberto Ajassa coordina tale attività. 17 . STAGES Gli studenti della Laurea Triennale in Scienze naturali hanno altresì l’obbligo di svolgere attività pratiche presso enti, aziende e strutture convenzionate con la Facoltà di Scienze M.F.N., fino ad acquisire in totale 6 CFU (150 ore). L’attività di stage può essere svolta anche presso più di un ente. Ogni studente sceglierà un docente del Corso di Studi come referente per le attività di stage; tale docente ne attesterà alla segreteria studenti l’avvenuto svolgimento, sulla base di adeguata documentazione rilasciata dal responsabile dello stage presso gli enti esterni. Lo stage si svolge non prima di aver terminato i corsi del II° anno, di norma al III° anno. Gli stages dovranno essere autorizzati dalla Presidenza di Facoltà, nella persona del dottor Giovanni Cagna, responsabile del Servizio Job Placement. Ufficio Scienze Informa: c.so Massimo D'Azeglio 60/H Ricev.: lun-ven 10-12, 14-16 e-mail: [email protected] Segreteria tel.: 011-6707928 fax: 011-6707439. Il prof. Edoardo Martinetto [email protected] (Dip. di Scienze della Terra) ha funzione di collegamento tra Corso di Studi e Servizio Job Placement della Facoltà di Scienze M.F.N. 18 . ATTIVITA’ SEMINARIALI Comprendono la partecipazione a seminari o congressi a scelta dello studente. Per seminario si intende una conferenza, con uno o più oratori, di durata complessiva compresa tra 1 e 2 ore. Si possono seguire seminari indipendenti che fanno parte di un ciclo completo senza necessariamente dover seguire l'intero ciclo. Sono riconosciuti: I SEMINARI PROFESSIONALIZZANTI ORGANIZZATI DALL’UNIVERSITÀ DI TORINO quali ad esempio: - Che impresa l'impresa: Scopo del ciclo : proporre e diffondere tra i giovani una formazione sulla cultura d'impresa e sul lavoro autonomo che si traduca nella possibilità di far qualcosa per se stessi con determinazione e apertura verso il futuro ed offrire strumenti e metodologie per la valutazione delle proprie attitudini imprenditoriali. SEMINARI SCIENTIFICI ORGANIZZATI DA: - Dipartimenti e Dottorati ai quali afferiscono i docenti del corso di studi ( vedi lista sulla home page del sito del corso di Studi) CORSI PROFESSIONALIZZANTI ORGANIZZATI DALL’AIN (Ass. Italiana Naturalisti), Ad esempio: Corso di Disegno Naturalistico, corso di Fotografia naturalistica, corso di riconoscimento di Alberi e Arbusti. ATTIVITA' DI VOLONTARIATO CON FORMAZIONE: Per il riconoscimento di seminari o di altre attività di volontariato con formazione tenuti in Italia o all'estero o presso altre strutture, presentare specifica richiesta di riconoscimento alla commissione didattica del corso di Studi. Frequenza - I seminari possono essere seguiti al 2° o 3° anno del Corso di laurea triennale in Scienze Naturali. Ciascuno studente è tenuto a documentare la frequenza a 12 seminari indipendenti oppure a interi cicli tematici riconosciuti per 2 CFU: frequenza ad interi cicli di seminari tematici: consegnare l’attestato rilasciato dall’organizzatore. Registrazione - Registra lo statino dell'attività seminariali il tutore di elaborato finale (per la laurea triennale), oppure, in caso di estrema necessità, il presidente della commissione didattica o del CCL. Voto - Non è previsto nessun voto. Lo statino viene compilato con la dicitura "approvato". Archiviazione - Dopo la registrazione dello statino, attestati e libretti di frequenza sono consegnati al Manager Didattico per archiviazione presso la segreteria del CdL. 19 . TUTORATO Durante il primo anno del corso di studi, ad ogni studente e’ assegnato un docente nel ruolo di tutore. Il tutore organizzerà un incontro con i suoi studenti in gruppo almeno una volta per semestre. Lo studente ha l’obbligo di presentarsi a questi incontri. In questa occasione egli avrà modo di parlare e discutere degli aspetti più vari del corso di studi. Il tutorato, stabilito nell’art. 54 dello Statuto dell’Università di Torino, mira ad aiutare gli studenti • nelle metodologie di studio • nell’impostazione dei piani di studio e nelle scelte degli insegnamenti opzionali • nella scelta e definizione dei programmi di interscambio e mobilità • nella scelta di ulteriori occasioni formative prima e dopo la laurea • nell’inserimento del mondo professionale Il tutore e’ un punto di riferimento per l’orientamento dello studente nel sistema universitario e potrà essere consultato ogni qualvolta si renda necessario, previa richiesta di appuntamento. Dopo il primo anno di Università sarà facoltà dello studente richiedere eventuali incontri con il tutore; è consigliabile tuttavia mantenere una continuità di relazioni particolarmente finalizzata allo sviluppo della carriera universitaria e al collegamento con il mondo del lavoro. Generalmente il tutore e’ colui il quale potrà fornire referenze ove richieste. Il Delegato del CdL per il Tutorato è il Prof. Paolo Peretto 20 . CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE 2009/10 PER IL 1° ANNO Primo anno Esami Attività formativa (corso) codice SSD CFU MAT/02 - 06 CHIM/03 ______ BIO/05 10 7 4 9 FIS/01-07 CHIM/06 BIO/01 GEO/04 9 7 8 8 62 (I semestre) 1 2 3 Istituzioni di matematiche e statistica Chimica generale e inorganica con lab. Inglese Zoologia generale con laboratorio. (II semestre) 4 5 6 7 Fisica con laboratorio Chim. organica con elementi di. bioch. Botanica generale con laboratorio Geografia con laboratorio tot. 21 . CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE 2009/10 PER IL 2° ANNO Secondo anno (I semestre) 8 9 10 11 Zoologia sistematica con laboratorio Mineralogia con laboratorio Antropologia e Genetica con lab. Anatomia comparata BIO/05 GEO/06 BIO/08 - 18 BIO/06 8 8 8 6 BIO/09 GEO/01 GEO/07 BIO/02 6 8 8 8 60 (II semestre) 12 13 14 15 Fisiologia generale con laboratorio Paleontologia con laboratorio Petrografia con laboratorio Botanica sistematica con laboratorio tot. 22 . CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE PER IL 3° ANNO (attivato nell’a.a. 2010/2011) Terzo anno Esami Attività formativa SSD CFU (I semestre) 16 Ecologia vegetale con laboratorio BIO/03 9 17 Geologia con laboratorio GEO/02 8 18 Ecologia con laboratorio BIO/07 8 (20) crediti liberi ______ 6 19 Conservazione della natura, georisorse ed elementi di diritto ambientale GEO/04-09 IUS/10 10 Escursione interdisciplinare ______ 2 stage ______ 6 tesi ______ 3 crediti liberi ______ 6 tot. 58 (II semestre) (20) Escursione interdisciplinare - Lo studente è tenuto a partecipare all’escursione interdisciplinare in quanto obbligatoria (2CFU). Insegnamenti a scelta - Lo studente potrà iniziare a seguire gli insegnamenti a libera scelta per un totale di 12 CFU, a scelta completamente libera, ma coerente col proprio piano carriera.. Stage - Durante il terzo anno lo studente dovrà completare per un totale di 6 CFU, le attività di stage iniziate alla fine del secondo anno, presso enti pubblici e privati convenzionati; tale attività lo impegnerà preferibilmente durante il 2° periodo didattico. Elaborato finale - Dovrà infine preparare l’elaborato finale (6 CFU) da discutere nella seduta di laurea. 23 . CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE 2009-10 PER IL 3° ANNO (attivato per gli studenti immatricolati fino al 2007-08) Gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze Naturali V.O (DM 509/99) troveranno informazioni più dettagliate nel Manifesto e nella Guida dello studente, secondo il DM 509/99, sul sito del Corso di Laurea stesso. 24 . ATTIVITA’ DI TIPO INTERNAZIONALE I docenti del CCL sono impegnati in numerose attività di formazione in cooperazione con Università e strutture di ricerca estere. Un aggiornamento delle offerte formative in tal senso sarà regolarmente disponibile sulla pagina WEB del Corso di Studi in Scienze Naturali http://www.naturali.campusnet.unito.it. SOCRATES / ERASMUS Il programma SOCRATES/ERASMUS, varato dall’U.E. nel maggio del 1987, tende a rafforzare la qualità e la dimensione europea dell’istruzione superiore incoraggiando la mobilità di giovani studenti e docenti universitari. Il progetto Erasmus prevede una collaborazione tra università volta a creare, attraverso accordi bilaterali, condizioni nelle quali studenti e docenti possano intraprendere un periodo di studio o insegnamento, ufficialmente riconosciuto dall’Ateneo di appartenenza, presso le Università europee o comunque aderenti alle regole della "Carta Universitaria Erasmus". L’Università di Torino ha ottenuto dalla Commissione Europea un contributo per la realizzazione di progetti di mobilità Erasmus per cui studenti e docenti dell’ateneo torinese possono concorrere all’attribuzione di borse. Numerosi docenti del CCS di Scienze Naturali hanno attivato programmi ERASMUS. Lo studente interessato a seguire alcuni corsi presso un’altra università o a svolgere stage o lavoro di tesi deve leggere con attenzione le informazioni disponibili sul portale dell’Università, all’indirizzo: http://www.erasmustorino.com/ selezionare uno dei progetti di mobilità attivi per le Scienze Naturali, selezionare i corsi da seguire sulla pagina WEB della Università di arrivo, scaricare i programmi e contattare i docenti del CCS titolari di un corso analogo in modo da verificare la congruità di programmi e la possibilità reale di convalida dei CFU acquisiti all’estero da parte del docente titolare del corso. Il progetto deve essere poi presentato al Presidente del CCS e diventerà operativo solo dopo che questi avrà apposto la sua firma. ATTENZIONE: la firma del presidente non implica automaticamente la convalida dei CFU conseguiti presso l’Università straniera da parte dei docenti titolari dei corsi; pertanto lo studente che non verifica con i singoli docenti il programma dei corsi si assume il rischio di non vedere convalidate le proprie attività, anche se il presidente del CCL ha firmato l’autorizzazione a svolgere tali attività. Per Informazioni: Sezione Mobilità Internazionale e Progetti Speciali Via s. Ottavio n. 8 - 10124 Torino Tel. 011.6704425/26 - Fax 011.6704435 Informazioni generali per studenti italiani: [email protected] Per gli studenti stranieri: [email protected] Per i progetti speciali: [email protected] Docente responsabile progetti ERASMUS del CCL Prof. Emma Rabino Massa - e-mail: [email protected] Dr. Marilena Girotti - e-mail [email protected] 25 . PROVA FINALE L’offerta di argomenti di tesi viene pubblicata dai docenti sulla pagina WEB del Corso di Studi in Scienze Naturali. Il titolo di studio é conferito a seguito della prova finale, da affrontare nella seduta di laurea. Tale prova consiste nella discussione di un elaborato scritto, individuale, su un argomento specifico preventivamente concordato (per esempio una ricerca bibliografica su argomento a carattere specialistico, o attività pratiche di laboratorio) anche nell’ambito di uno stage o di un tirocinio, con un Docente di ruolo della Facoltà di Scienze M.F.N che funge da Relatore. Il Relatore deve essere scelto tra i docenti di un settore scientifico disciplinare nel quale lo studente abbia sostenuto almeno un esame. Lo studente può svolgere l’elaborato finale seguito da un relatore esterno ma sotto la responsabilità di un Docente del CCL in Scienze Naturali. In quest’ultimo caso il laureando deve contattare il Docente responsabile all’inizio del lavoro per concordare, con lui e con il Relatore esterno, l’argomento della tesi e per avviare le procedure assicurative: si ricorda che tutte le volte che le attività formative inerenti l’elaborato finale comprendono attività in aree o strutture diverse da quelle universitarie occorre presentare la domanda di ampliamento della copertura assicurativa (il modulo si trova sulla pagina WEB della Facoltà di scienze e va consegnata al proprio relatore di tesi). La preparazione dell’elaborato finale, al quale sono assegnati 6 CFU, richiede allo studente circa 150 ore di lavoro, stesura dell’elaborato compresa. L’elaborato dovrà essere composto secondo un layout (carattere, spaziatura, margini, ecc.) le cui caratteristiche andranno concordate con il Docente Relatore. La domanda di Laurea deve essere presentata alla Segreteria studenti nelle finestre temporali previste dalla Facoltà e che saranno di volta in volta pubblicate sulle pagine del sito http://naturali.campusnet.unito.it. L’elaborato, in forma cartacea, dovrà essere consegnato, entro le scadenze che saranno stabilite di volta in volta e pubblicate sul sito del CCL al Manager Didattico (Dott. Edoardo Calabrò, Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo, via Accademia Albertina, 13 – Torino - tel. 011- 670.4584, [email protected]): (date e orario di consegna verranno resi noti con congruo anticipo prima di ogni sessione di Laurea). Insieme all’elaborato, il candidato dovrà consegnare al Manager didattico 10 copie in forma cartacea del riassunto dell’elaborato stesso, in una sola pagina, contenente nome e cognome del candidato, nome e cognome del relatore/correlatore, titolo dell’elaborato. Al momento della consegna dell’elaborato, il candidato dovrà inoltre compilare il “Questionario per gli studenti che concludono i Corsi di laurea o di Laurea Magistrale”. L’elaborato dovrà inoltre essere depositato in formato digitale (pdf). Ad ogni elaborato verrà assegnato un Referente (Controrelatore) il quale esprimerà il suo giudizio in sede di prova finale. Una volta noti i Referenti, sarà compito del laureando ritirare la copia dell’elaborato precedentemente consegnata (copia ufficiale) e portarla al proprio Referente. I Referenti faranno parte della Commissione d’esame. In sede di discussione è’ prevista la presentazione dell’elaborato in formato elettronico (power point). Commissione d’esame La Commissione per il conferimento del titolo è composta da non meno di cinque membri, compreso il Presidente, ed è nominata dal Preside di Facoltà o, su sua delega, dal responsabile della struttura didattica conferente. La maggioranza dei membri deve essere costituita da Docenti di ruolo (Professori e Ricercatori) della Facoltà di Scienze M.F.N. Ne fanno parte obbligatoriamente i Relatori, i Docenti responsabili nel caso di elaborati esterni, i Referenti e, in sovrannumero, i Relatori esterni. Questi potranno prendere parte alla discussione ed esprimeranno il loro giudizio sul lavoro seguito. Nel caso di un elevato numero di Laureandi é possibile il ricorso a più Commissioni. In ciascuna Commissione saranno presenti Docenti e Laureandi di entrambi i settori naturalistici (Scienze della Vita e Scienze della Terra). Ogni Commissione assegnerà indipendentemente il voto di laurea ai propri Candidati. Voto di Laurea La commissione dispone di 110 punti. Il voto di Laurea viene assegnato sulla base della valutazione ponderata (tenendo cioè conto dei CFU) dei voti assegnati per le diverse attività formative che comportano una votazione in 30/esimi e del risultato della prova finale, con l’esclusione della possibilità di una diminuzione della prima. La valutazione ponderata espressa in 110/esimi viene ottenuta, a cura della Segreteria studenti, utilizzando la seguente formula: Σ (ciascun voto in 30/esimi x CFU assegnato) ---------------------------------------------------------- x 3.67 Σ CFU assegnati alle attività con voto Al risultato, arrotondato all’unità secondo le regole matematiche, possono essere aggiunti da O a 7 punti per l’elaborato finale. La valutazione conclusiva dell’elaborato da parte della commissione deve tenere conto delle valutazioni sulle attività formative precedenti e sulla prova finale; quest’ultima va fatta in base all’impegno nella preparazione ed alla qualità dell’elaborato. L’esame di Laurea dovrà chiarire, attraverso un’esaustiva discussione, quale è stato l’effettivo apporto dello studente alla produzione dell’elaborato presentato. Lode E’ possibile proporre la lode a Candidati il cui curriculum sia particolarmente meritevole e che, quindi, abbiano un punteggio finale (compreso quello per l’elaborato finale) almeno uguale a 110/110. La proposta di lode dovrà in ogni caso essere votata e approvata all’unanimità dalla Commissione d’esame. 26 . ESAMI DI STATO Al momento attuale le lauree della classe 27 consentono l’iscrizione all’albo professionale di Professione di Biologo, sezione B. Presso l'Università degli Studi di Torino sono attivati gli Esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio di Biologo Junior. Gli Esami di Stato di abilitazione professionale hanno luogo ogni anno in due distinte sessioni indette con Ordinanza del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che ne stabilisce la data di inizio su tutto il territorio nazionale. Il D.P.R. 05.06.2001, n. 328 ha istituito, in alcuni albi professionali, due sezioni (Sezione A e Sezione B) caratterizzate da diverse competenze professionali. Possono dare l'Esame di Stato per l'accesso alla Sezione B del corrispondente Albo professionale i possessori di: • laurea regolata dal nuovo ordinamento (Corso di laurea triennale o laurea di primo livello) • diploma Universitario regolato dal vecchio ordinamento I titoli universitari conseguiti al termine dei corsi di studio dello stesso livello e appartenenti alla stessa classe hanno identico valore legale ai fini dell'ammissione agli Esami di Stato, indipendentemente dallo specifico contenuto di crediti formativi. *Per le professioni di: dottore agronomo e dottore forestale, assistente sociale, biologo, chimico, geologo, psicologo, la Legge 11.07.2003, n. 170 ha stabilito che i possessori dei titoli conseguiti secondo l'ordinamento previgente al D.M. n. 509 del 3.11.1999, fino alle sessioni del 2006, svolgono le prove degli Esami di Stato secondo l'ordinamento previgente al D.P.R. 05.06.2001, n. 328. **Il nuovo ordinamento è stato introdotto con D.M. 03.11.1999, n. 509 in attuazione dell'art. 17, comma 95, della Legge 15.05.1997, n.127 e successive modificazioni e integrazioni. Per informazioni: Esami di Stato Via Bogino, 9 - 10123 Torino Tel. +39 011.6704361/4362/4363/4360/4351 Fax +39 011.6704368 E-mail: [email protected] 27 . SBOCCHI PROFESSIONALI DELLA LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE NATURALI La Laurea triennale in Scienze Naturali prevede l’acquisizione di una base comune di conoscenze multidisciplinari, che includono sia materie di scienze della vita, sia materie di scienze della terra. I laureati in Scienze Naturali possono in generale trovare impiego: (a) nel settore della protezione della natura in qualità di personale addetto alla gestione dei parchi nazionali, delle riserve naturali, dei giardini, alpini ecc.; (b) in settori della programmazione e del controllo territoriale svolta dagli Enti pubblici, nel rilevamento parametri ambientali, eventualmente in collaborazione con altri professionisti; (c) nel settore della ricerca naturalistica presso istituti universitari o altre istituzioni pubbliche e private (musei di Scienze Naturali, organi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, giardini zoologici e botanici, acquari ecc.). Il Decreto ministeriale prevede che le Lauree della classe L-32 (ex 27) consentano l’iscrizione ai seguenti albi professionali: 1. Professione di architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore, sezione B. 2. Professione di biologo, sezione B. 3. Professione di agrotecnico, geometra, perito agrario, perito industriale 28 . PROSECUZIONE DEGLI STUDI – LE LAUREE MAGISTRALI Lo studente potrà approfondire le informazioni relative alle Lauree Magistrali sul sito web del Corso di Studi in Scienze Naturali (http://www.naturali.campusnet.unito.it) e degli altri CCL. L’accesso alle Lauree Magistrali (qualunque Laurea Magistrale) è soggetto alla valutazione di una apposita Commissione del CCLM, oltre che al soddisfacimento dei requisiti minimi richiesti (in termini di percorso formativo e quindi dell’acquisizione di specifici CFU). Nell’ambito della classe LM 60 (Scienze della Natura)sono attivate le seguenti LM: • Evoluzione del comportamento animale e dell’Uomo – ECAU (1° anno) • Studio ed evoluzione dei sistemi naturali – SEVeN (1° anno) Nell’ambito della classe LM 75 (Scienze Ambientali)è attivata la seguente LM: • Analisi e gestione dell’ambiente (1° anno) – LM Interateneo con l’Università del Piemonte Orientale (sede di Alessandria) 29 . STRUTTURE DI RIFERIMENTO PER IL CORSO DI STUDI Presidenza della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (Scienze MFN) Preside, prof. A. CONTE, via Pietro Giuria 15, tel. 011.6707865, fax 011.6707895. http://www.scienzemfn.unito.it/index.htm Segreteria-studenti della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali via Santa Croce 8, tel. 011.6704628 Organizzazione didattica (Manager) Dott. Edoardo CALABRO’, Dipartimento di Biologia animale e dell’Uomo, tel.: 011 670.4584, fax 011.670.4508, e-mail: [email protected] Dott.ssa Elena MAZZI, Dipartimento di Biologia animale e dell’Uomo tel:011.670.4585, fax 011670.4508, e-mail: [email protected] Presidenza del Consiglio di Corso di Studi in Scienze Naturali (C.C.S.) Commissione Didattica Corso di Studi Triennale Rappresentanti degli studenti Docenti del C.C.L. Nominativo del Presidente del CCL, del Presidente e dei componenti della Commissione didattica, dei rappresentanti degli Studenti e dei docenti afferenti al Corso di Laurea, con relativi orari e luogo di ricevimento, sono reperibili nella pagina WEB vengono affissi nella bacheca ufficiale del Corso di Laurea all'inizio di ogni anno accademico. Dipartimenti di afferenza dei Docenti impegnati nel Corso di Laurea. Anatomia, Farmacologia e Medicina Legale, corso M. D’Azeglio 52, tel. 011.6707723. Biologia animale e dell’uomo, via Accademia Albertina 13, tel. 011.670.4617. Biologia vegetale, viale Mattioli 25, tel. 011.6707446. Chimica analitica, via Pietro Giuria 5, tel. 011.6707623. Chimica inorganica, fisica e dei materiali, via Pietro Giuria 7, tel. 011.6707650. Chimica generale e organica applicata, corso M. D’Azeglio 48, tel. 011.6707590. Fisica generale, via Pietro Giuria 1, tel. 011.6707430. Igiene e Medicina di Comunità, via Santena 5bis, tel. 011.6707795. Matematica, via Carlo Alberto 10, tel. 011.67077. Medicina e Oncologia sperimentale, via M. Buonarroti 27, tel. 011.6707772. Scienze della Terra, via Valperga Caluso 35, tel. 011.6705148. Scienze Mineralogiche e Petrologiche, via Valperga.Caluso 35, tel. 011.6705148. 30 . INDIRIZZI e INFORMAZIONI UTILI Per tutte le informazioni su disposizioni vigenti relative a immatricolazioni, iscrizioni agli anni successivi al primo, carichi didattici, ecc.: Ufficio Segreteria Studenti della Facoltà di Scienze M.F.N. Via S. Croce 6 - 10124 Torino - Tel. 011 6704628 Fax. 011 6704693 e-mail: [email protected] ORARIO: da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 11.00 martedì,mercoledì, giovedì anche dalle 13,30 alle 15.00 Job Placement della Facoltà di Scienze MFN Referente per l’attivazione delle procedure di stage Corso Massimo d'Azeglio, 60/H - 10126 Torino (presso Scienze Informa) Responsabile: Dott. Giovanni Cagna Telefono: +39 011 670.7928 Fax: +39 011 670.7439 E-mail: [email protected] Referente: Dott.ssa Francesca Garzaro Telefono: +39 011 670.7908 E-mail: [email protected] Orario: Lunedì - Venerdì 10-12 14-16 Ufficio Segreteria Studenti dell' E.D.I.S.U. Fornisce servizi riguardanti borse di studio, residenze universitarie, mense, sale studio e aule informatiche, assistenza sanitaria, consulenza per contratti di affitto, ospitalita’ studenti stranieri. Corso Raffaello, 20/D - 10126 Torno Tel.: 011 6531111 fax 011 6531157 Sito Internet: http://www.eds.unito.it/ Mense: Via Galliari 30, Via Principe Amedeo 48, Corso Lione 26/A Sale studio: Via Michelangelo 17bis angolo via Madama Cristina, Via Pietro Giuria 17, Via S. Ottavio 8, Via Verdi 26, Corso Svizzera 185 Accertamento Economico La situazione economica del nucleo familiare è il criterio che più di ogni altro può incidere sulla determinazione dell'importo delle tasse universitarie. Essa viene valutata in base ai criteri ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e può essere accertata gratuitamente presso i CAF (Centri di Assistenza Fiscale) convenzionati con l'Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (Edisu), nonché presso il Centro Immatricolazioni. Per tutte le problematiche connesse alla riduzione delle tasse e agli importi legati al pagamento delle tasse è necessario fare riferimento a: Sezione Tasse e Rimborsi Vicolo Benevello 3/A - Torino Tel. 011.6704952/4953 - Fax 011.6704958 Centro Universitario Sportivo (CUS) Via Braccini 1 - 10141 Torino - Tel.: 011 3855566/386911 Consultazione e prestito libri per le Facoltà Scientifiche: Via Madama Cristina 83/A, orario: 8.30-16.30 Orario dei corsi, date degli esami, aule, ecc.: Consultare la pagine web e le bacheche dei vari Dipartimenti. NORME DI SICUREZZA Nell' Università degli studi di Torino é funzionante il Servizio Igiene e Sicurezza, all' interno del quale è stato attivato il Servizio di Prevenzione e Protezione previsto dal decreto legislativo n° 626/94 e successive modificazioni ed integrazioni, secondo le previsioni delle Direttive dell'Unione Europea recepite in Italia e riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori negli ambienti di lavoro. I Presidi di Facoltà, i Presidenti dei Corsi di Laurea, i Direttori dei Dipartimenti Universitari ed il personale universitario con funzioni di dirigenza o di responsabilità nelle attività didattiche, di ricerca scientifica o di servizio possono chiedere consulenza mediante comunicazione scritta inviata direttamente al Servizio Igiene e Sicurezza dell' Università degli Studi di Torino, Via Po n° 1, 10124 Torino. I lavoratori dipendenti od equiparati, ovvero gli studenti, i tesisti, i tirocinanti, gli specializzandi, i dottorandi, i borsisti, gli ospiti italiani o stranieri, il personale docente e non docente e tutti coloro che siano autorizzati a frequentare le attività didattiche, di ricerca scientifica o di servizio, oltre che i luoghi di lavoro dell' Università degli Studi di Torino con presenza di pericoli che possono dare luogo ad eventuali rischi potenziali (utilizzo di laboratori, macchine, apparecchi, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici) devono - 1) prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti nelle attività didattiche, di ricerca scientifica o di servizio, su cui possono ricadere gli effetti delle loro azioni od omissioni, conformemente alla loro formazione ed alle istruzioni ed ai mezzi forniti dall'Università (si veda il successivo punto n° 10); - 2) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite nell'ambito dell' Università, finalizzate alla protezione collettiva ed individuale; - 3) utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze ed i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, le altre attrezzature di lavoro ed i dispositivi di sicurezza; - 4) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a disposizione; - 5) segnalare immediatamente le deficienze dei mezzi e dispositivi di cui ai precedenti punti 3 e 4, oltre alle eventuali condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia, quando possibile, anche al rappresentante locale dei lavoratori universitari per la sicurezza (RLS). - 6) non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo; - 7) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di propria competenza, ovvero possano compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori, nell'ambito delle attività didattiche, di ricerca scientifica o di servizio; - 8) sottoporsi ai protocolli di sorveglianza sanitaria ed ai relativi controlli sanitari eventualmente previsti; - 9) contribuire all'adempimento di tutti gli obblighi imposti dall' Università e dalle autorità competenti comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori dipendenti od equiparati; - 10) partecipare alle apposite iniziative di informazione e di formazione sui problemi della sicurezza e dell'igiene del lavoro, secondo le modalità e i calendari che saranno comunicati dai Presidi delle Facoltà, dai presidenti dei Consigli di Corso di Laurea o dai Direttori dei Dipartimenti universitari. SERVIZIO DISABILI L'Università degli Studi di Torino, nella prospettiva di rendere effettivo il diritto allo studio per tutti gli studenti disabili, intende garantire l'accesso fisico alle strutture di studio e di ricerca. Esiste un progetto di progressiva eliminazione delle barriere architettoniche che, ogni anno, disponendo di apposita quota di finanziamento, affronta le situazioni che sono state individuate, attraverso un censimento di tutti gli edifici, come maggiormente problematiche e gravi. E' attivo un apposito ufficio, situato in via degli Artisti, 9, al piano terreno dove gli studenti disabili possono presentare le loro richieste e trovare risposte adeguate ai loro problemi. Per gli studenti disabili sono previste forme di intervento quali: - l'accompagnamento svolto da obiettori di coscienza che seguono un corso di preparazione e formazione specifica; - il tutoraggio di carattere didattico (aiuto per le attività nelle biblioteche, reperimento testi, fotocopie, predisposizione di appunti, ecc.) che compete invece agli studenti part-time; - l'attivazione di specifici progetti di intervento, quali la presenza di interpreti della lingua dei segni per gli studenti non udenti, la possibilità di utilizzare barre braille per i non vedenti; - l'attivazione di postazioni informatiche utilizzabili anche da studenti con disabilità motorie. Tutti questi servizi possono essere attivati solo se gli studenti disabili segnalano, all'atto della loro iscrizione, le necessità e i bisogni, o prendendo contatto con il competente ufficio. Inoltre, è previsto l'esonero totale dalle tasse e dai contributi universitari per gli studenti ai quali è stata riconosciuta un'invalidità pari o superiore al 66%. Gli studenti con invalidità compresa tra il 50% ed il 66% pagano solo la prima rata delle tasse universitarie. Nell'ambito dei progetti Erasmus sono previsti idonei interventi a sostegno degli studenti disabili che si recano a studiare all'estero. L'Ente Diritto allo Studio Universitario della Regione (EDISU) è a disposizione degli studenti favorendone lo studio con forme di intervento economico (borse di studio e contributi straordinari), sostegni di carattere abitativo, contributi per l'affitto e servizio mensa. Delegato del Rettore: SERVIZIO DISABILI COORDINAMENTO Prof. Fabio Levi Via Artisti, 9 – e-mail: [email protected] Fax 011 6702559 011 882791 Fax 011 6707923 Resp.ufficio: Nunzia Ricco 011 6704282 [email protected] [email protected] 6704283-6704284 fax.6704285 La Facoltà di Scienze M.F.N. ha nominato un garante per gli studenti disabili della propria Facoltà a cui è possibile rivolgersi per informazioni specifiche sui test d'ingresso, sulla modalità d'esame, sui percorsi didattici specifici e particolari: Prof. Cesare PISANI 0116707562 e-mail: [email protected], Dipartimento di chimica inorganica, fisica e dei materiali - Via P. Giuria, 7 Torino REFERENTE PER IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE NATURALI Prof.ssa Consolata SINISCALCO Tel. 011.670.5970 e-mail [email protected] Dipartimento di Biologia vegetale – Viale Mattioli, 25 COMITATO PER LE PARI OPPORTUNITÀ Il Comitato per le Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Torino opera nell’Ateneo sin dal settembre del 1992. E’ dotato di un proprio regolamento (D.R. n. 224 del 23.2.2000) con cui sono disciplinati, tra l’altro, i compiti, la composizione e le modalità di funzionamento. Le funzioni del C.P.O. dell’Università degli Studi di Torino sono di natura propositiva, consultiva e di monitoraggio. In particolare: realizza azioni positive; esprime parere preventivo su proposte riguardanti la gestione del personale, interventi di formazione, organizzazione e ristrutturazione dell’Università; promuove iniziative volte a rimuovere comportamenti lesivi della dignità delle lavoratrici/lavoratori compresi episodi di mobbing e di molestie sessuali; valuta episodi segnalati di segregazione professionale e promuove proposte di soluzione del problema; promuove indagini conoscitive e studi finalizzati alla creazione di effettive condizioni di parità tra le lavoratrici e i lavoratori. Le/i componenti del C.P.O. vengono rinnovate/i ogni due anni. Presidente Silvia Giorcelli (011/6703952), Vicepresidente Domenica Pagano, la Segretaria Rosa Tamburro. Sede: Via S.Ottavio 19/b – Torino Tel: 011.6703952 Fax: 011.6703954 e-mail: [email protected] Orari: lunedì 14.00-18.00 martedì e giovedì 8.30-15.00 mercoledì 14.00-16.30 venerdi 13.00-15.00 LA CONSIGLIERA DI FIDUCIA La Consigliera di Fiducia è prevista dall’art.6 del “Codice di comportamento per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, degli studenti e delle studentesse dell’Università degli Studi di Torino”, codice approvato dal Senato Accademico nel 2001, e recentemente modificato, in un’ottica di ampliamento delle forme di tutela nei confronti degli atteggiamenti discriminatori e/o vessatori, nel 2005. Possono rivolgersi alla Consigliera di Fiducia tutte le persone che operano all’interno dell’Università di Torino: studentesse/studenti; lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato e determinato; prestatori d’opera occasionale; borsiste/i e dottorande/i; ricercatrici e ricercatori; docenti; collaboratori ed esperti linguistici Quando rivolgersi alla Consigliera di Fiducia: - la Consigliera di Fiducia interviene in caso di molestia fisica e psicologica e di comportamento vessatorio e/o discriminatorio al fine dell’interruzione degli stessi; - suggerisce azioni opportune al fine di assicurare un ambiente di lavoro e di studio rispettoso della dignità delle persone. La Consigliera di Fiducia: Avv. Elena Bigotti Sede: Via S.Ottavio 19/b – Torino (Tel: 011.6703952 / 0116703953) AIN – ASSOCIAZIONE ITALIANA NATURALISTI L'Associazione Italiana Naturalisti è nata a Torino nel 1974 ed ha come scopi la tutela professionale dei Naturalisti, la loro migliore preparazione e qualificazione e, più in generale, la diffusione della cultura naturalistica. Si propone di: - tutelare gli interessi morali e materiali dei Soci; - coordinare a livello nazionale le esigenze della professione; - promuovere a livello nazionale le esigenze della professione; - promuovere a livello regionale atti legislativi specifici sulle tematiche ambientali; - migliorare la preparazione e la qualificazione dei naturalisti organizzando seminari, tavole rotonde, corsi di aggiornamento; Possono fare parte dell'Associazione (Soci) i laureati in Scienze Naturali e gli studenti iscritti al corso di Laurea in Scienze Naturali. Possono aderire all'Associazione (Aderenti) tutti coloro che , pur non essendo laureati o studenti in Scienze Naturali, ne condividono le finalità. L'A.I.N.si articola in sezioni. Nel dicembre 1996 l'A.I.N. è entrato a far parte della Consulta del CNEL per le Associazioni non tutelate da Albo Professionale All'interno dell'Associazione è stato costituito il Repertorio Nazionale Soci Esperti (R.N.S.E.). Questo repertorio, che è parte integrante dell'A.I.N., raggruppa i Soci che possiedono significativi curriculum professionali. (L'ammissione a questo repertorio avviene a insindacabile giudizio di una specifica commissione tecnica previo richiesta scritta e presentazione di documentazione curriculare degli interessati). AIN - c/o Dip. Biol. Vegetale Viale Mattioli, 25 10125 TORINO E-mail: [email protected] Sito web: http://www.ain-it.org/ Segreteria operativa: c/o soc coop. ARNICA, via Giolitti 8 Torino. Tel. 011 544327 E-mail: [email protected] 31 ELENCO DI TUTTI I CORSI ATTIVATI NEL 2009/10 (in ordine alfabetico) Corso di Studio: 008704 - SCIENZE NATURALI OFFERTA 2009/2010 Anno (sem.) MFN0690 - ANATOMIA COMPARATA 2°(I) Doc.: Paolo Peretto, Silvia de Marchis CFU 6 Settore BIO/06 MFN0672 - ANTROPOLOGIA E GENETICA 2°(I) 8 Unità Didattiche MFN0672A - ANTROPOLOGIA E GENETICA MOD. A Doc.: Emma Rabino Massa 4 BIO/08 MFN0672B - ANTROPOLOGIA E GENETICA MOD. B Doc.: Carlo Robotti 4 BIO/18 MFN0688 - BOTANICA GEN. CON LAB. 1°(II) Doc.: Paola Bonfante, Elena Martino TAF e Ambito B Discipline biologiche B - Discipline biologiche B - Discipline biologiche 8 BIO/01 A - Discipline naturalist. MFN0696 - BOTANICA SIST. CON LAB. 2°(II) 8 Doc.: Giovanna Cristina Varese, Alfredo Vizzini BIO/02 B - Discipline biologiche MFN0680 - CHIMICA GENERALE ED INORGANICA. CON LAB. 1°(I) 7 CHIM/03 Doc.: M.Cristina Paganini – Elio Giamello A - Discipline chimiche MFN0687 - CHIMICA ORGANICA CON ELEMENTI DI BIOCHIMICA 1°(II) 7 CHIM/06 Doc.: Stefano Dughera A - Discipline chimiche MFN0669 - FISICA CON LABORATORIO 1°(II) ° 9 Doc.: Giuseppe Bosia Unità Didattiche MFN0669A - FISICA CON LABORATORIO MOD. A 3 FIS/07 B - Discipline agrarie, chim., fis., giuridiche, economiche e di contesto MFN0669B - FISICA CON LABORATORIO MOD. B 6 FIS/01 A - Discipline fisiche MFN0693 - FISIOLOGIA GENERALE Doc.: Renzo Levi 2°(II) 6 BIO/09 B - Discipline biologiche MFN0689 - GEOGRAFIA CON LAB. Doc.: Michele Motta 1°(II) 8 GEO/04 B - Discipline ecologiche MFN0665 - ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E METODI STATISTICI 1°(I) 10 Unità Didattiche MFN0665B - ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E METODI STATISTICI MOD. B Doc.:Margherita Roggero 6 MAT/02 A – Discipline matematiche, informatiche e statistiche MFN0665A - ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E METODI STATISTICI MOD. A Doc.: Lorenzo Fatibene 4 MAT/06 A – Discipline, matematiche, informatiche e statistiche MFN0683 - LINGUA INGLESE 1°(I) 4 ----Unità Didattiche MFN0683A - LINGUA INGLESE MOD. A 3 ----E - Per la conoscenza di almeno una lingua straniera MFN0683B - LINGUA INGLESE MOD. B 1 ----- F - Ulteriori conoscenze linguistiche MFN0691 - MINERALOGIA CON LAB. 2°(I) 8 GEO/06 B - Discipline di scienze della Terra Doc.: Marco Rubbo NB: insegnamento non attivato nell’a.a. 2009/2010 MFN0694 – PALEONTOLOGIA CON LAB. 2°(II) 8 GEO/01 C - Attività formative affini o integrative 2°(II) 8 GEO/07 B - Discipline di scienze della Terra Doc.: Giulio Pavia MFN0695 - PETROGRAFIA CON LAB. Doc.: Franco Rolfo MFN0681 - ZOOLOGIA GENER. CON LAB. 1°(I) 9 BIO/05 A - Discipline naturalist. Doc.: Cristina Giacoma, Giovanna Celebrano, Sergio Castellano, Massimo Meregalli MFN0692 - ZOOLOGIA SISTEM. CON LAB. Doc.: Daniela Pessani 2°(I) 8 BIO/05 B - Discipline biologiche MFN0724 - BIOLOGIA MARINA CFU: 4 Settore: BIO/05 Doc.: Daniela Pessani TAF D Ambito: - A scelta dello studente MFN0716 - CLIMATOLOGIA CFU: 4 Doc.: Luigi Motta TAF D Ambito: - A scelta dello studente Settore: GEO/04 PARTE SECONDA 32 PROGRAMMI DEI CORSI ATTIVATI Istituzioni di Matematiche e Metodi Statistici SSD (del Corso):… MAT/02 – MAT/06…………………… Numero codice:……… MFN0665……………….. 1. Docenza Docente: prof. Margherita Roggero SSD Dipartimento di Matematica Tel.: 011 6702911 Fax: 011 6702878 e-mail: [email protected] Docente: dr. Lorenzo Fatibene SSD Dipartimento di Matematica Tel.: 011 670 2933 Fax: 011 670 2878 e-mail: [email protected] 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Il corso si prefigge di fornire le conoscenze di base relative: alla statistica, alla probabilità e ai test d'ipotesi; ai modelli matematici discreti nelle scienze naturali alle caratteristiche e alle applicazioni delle funzioni elementari al significato e al calcolo di derivate, integrali ed equazioni differenziali per funzioni in una variabile. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) eventuali Insegnamenti fornitori Argomenti comuni ai programmi di matematica delle scuole superiori (licei, istituti tecnici e commerciali) competenze attese (in uscita) eventuali Insegnamenti fruitori Analisi statistica di un campione Rudimenti di calcolo delle probabilità Conoscenza di base sui test di ipotesi Calcoli con successioni aritmetiche e geometriche Calcoli di derivate e semplici integrali ed equazioni differenziali Semplici calcoli combinatorici Risoluzione di sistemi lineari mediante l’uso di matrici 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): • Esercitazioni di laboratorio (N.ore): • Esercitazioni in campo (N.ore): 24 + 40 18 0 • Esercitazioni teoriche (N.ore): 18 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Statistica per campioni e variabili casuali Teoria della probabilità e distribuzioni discrete Test di ipotesi Calcolo combinatorio Successioni Matrici, sistemi lineari (cenni ai numeri complessi) Proprietà e applicazioni delle funzioni elementari Limiti Derivate Integrali Equazioni differenziali Geometria analitica del piano (con cenni allo spazio) totale Ore Lez. 12 6 6 6 4 4 4 4 6 4 4 4 24+40 Ore Totale Ore CFU Esercit. 6 18 4 10 6 12 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 18+18 42+58 4+6 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): Le lezioni e le esercitazioni teoriche si svolgono in aula col supporto di un proiettore per computer. Parte delle esercitazioni(18 ore) si svolgono in aula informatizzata Materiale di consumo: 7. Materiale didattico Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso: • • I testi base consigliati per il corso sono: Wonnacott Thomas H., Wonnacott Ronald J., Introduzione alla statistica, FrancoAngeli Ed. Console-Roggero-Romagnoli Lezioni di matematica Disponibile all’indirizzo: http://naturali.campusnet.unito.it/didattica/att/a08b.5472.file.pdf Altre dispense fornite dai docenti durante le lezioni. Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse: http://www.pinkmonkey.com/studyguides/subjects/stats/contents.asp 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: L'esame scritto verte su esercizi sugli argomenti trattati durante l'anno. L'esame orale prevede domande teoriche relative agli esercizi svolti nella prova scritta e la discussione di una ricerca precedentemente sviluppata (anche in gruppo) sull'analisi statistica di dati di interesse naturalistico. Chimica generale ed inorganica con laboratorio SSD (del Corso): Numero codice: 1. Docenza Docente: prof. Maria Cristina Paganini SSD: CHIM/03 Dipartimento di Chimica IFM Tel.: 0116707576 Fax: 0116707855 e-mail:[email protected] CHIM03………… …MFN0680………….. Docente: prof. Elio Giamello SSD: CHIM/03 Dipartimento di CHIMICA IFM Tel.: 0116707574 Fax: 0116707855 e-mail: [email protected] 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Il corso si propone di fornire agli studenti gli insegnamenti di base della Chimica Generale ed Inorganica introducendoli al linguaggio ed alla metodologia delle scienze chimiche e fornendo loro gli strumenti necessari alla comprensione dei successivi insegnamenti di Chimica e non solo. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) Nozioni elementari di matematica eventuali Insegnamenti fornitori Matematica competenze attese (in uscita) L’allievo dovrà essere in grado di comprendere i principi fondamentali della chimica generale a partire dalla struttura atomica, Tavola Periodica e legame chimico, fino alle reazioni chimiche (aspetti quali- e quantitativi) con cenni di termodinamica chimica e descrizione degli stati di aggregazione della materia. Dovrà saper descrivere gli equilibri Avrà inoltre una minima conoscenza delle proprietà degli elementi e di alcune classi di loro composti. eventuali Insegnamenti fruitori Chimica organica Zoologia generale Botanica generale Fisiologia Mineralogia Petrografia Geologia Ecologia 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 48 • Esercitazioni di laboratorio (N.ore): • Esercitazioni in campo (N.ore) • Esercitazioni teoriche (N.ore): 12 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Introduzione al corso. Ripasso su cifre significative, notazione scientifica e calcolo esponenziale. Le unità di misura, sostanze pure (elementari e composti) e miscugli. La massa atomica e molecolare. La mole e numero di Avogadro. Cenni di nomenclatura dei principali composti inorganici. Il bilanciamento delle reazioni chimiche. Ore Lez. Ore Eserc. 2 -- Totale Ore 2 3 2 5 CFU La tavola periodica degli elementi e le proprietà periodiche I composti ionici e molecolari, le soluzioni acquose, la solvatazione, acidi e basi. La concentrazione delle soluzioni. Rapporti ponderali e reazioni di ossido riduzione Chimica ed energia, le leggi di conservazione dell’energia energia delle reazioni chimiche, processi eso ed endo termici. Spontaneità delle reazioni, criteri per la spontaneità: l’energia libera. Reazioni in equilibrio . L’equilibrio chimico, quoziente di reazione e costante di equilibrio Il concetto di pH. Acidi e basi forti, acidi e basi deboli, le teorie acido-base Il legame chimico: il legame ionico e le sue proprietà Il legame chimico: il legame covalente e le formule di Lewis, geometrie molecolari. La solubilità dei sali in soluzione acquosa. Il prodotto di solubilità. Le soluzioni tampone Gli stati di aggregazione della materia. Equazione di stato dei gas perfetti, i liquidi, tensione di vapore. Cambiamenti di stato, Il diagramma di stato dell’acqua. Miscugli:omogenei ed eterogenei. La pressione osmotica Chimica degli elementi: i gruppi, H, O, C, N, Si) Abbondanza degli elementi nell’ecosistema (atmosfera, idrosfera, litosfera). Chimica nucleare. Famiglie radioattive, datazione al 13C. Origine degli elementi. Cicli biogeochimici Inquinamento atmosferico: NOx, ozono, smog fotochimico. Effetto serra. Equilibri acido base di interesse geochimica: chimica dei carbonati 3 3 3 3 2 2 4 2 2 4 4 2 6 4 3 3 3 3 3 2 5 4 2 6 4 4 4 4 2 2 2 2 2 2 48 12 60 Totale 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): Materiale di consumo: 7. Materiale didattico Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso: • • • I testi base consigliati per il corso sono:Brady, Senese, Chimica, Zanichelli E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni:In rete, sul sito di Scienze Naturali sono disponibili i lucidi proiettati a lezione Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse: 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: esame scritto obbligatorio per tutti, esame orale facoltativo e solo per chi ha superato l’esame scritto. 7 Zoologia generale con laboratorio (Zoology) SSD: Numero codice: BIO 05 MFN0681 Docente: prof. Cristina Giacoma Dipartimento di BIOLOGIA ANIMALE E DELL’UOMO Tel.: 011 670 4558 Fax: 011 236 4558 e-mail:[email protected] Docente: prof . Sergio Castellano Dipartimento di BIOLOGIA ANIMALE E DELL’UOMO Tel.: +39 011 6704557 Fax: +39 011 6704508 e-mail: [email protected] Docente: prof. Giovanna Celebrano Dipartimento di BIOLOGIA ANIMALE E DELL’UOMO Tel.: 0116704547 Fax: 0116704508 e-mail: [email protected] Docente: prof . Massimo Meregalli Dipartimento di BIOLOGIA ANIMALE E DELL’UOMO Tel.: +39 011 6704553 Fax: +39 011 6704508 e-mail: [email protected] • 2. Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze sulla organizzazione, funzione e valore adattativo delle strutture presenti nel mondo animale, a partire da organismi unicellulari sino a quelli più complessi. Verranno approfonditi i concetti base della teoria evolutiva, i meccanismi di speciazione e i meccanismi riproduttivi. Il corso fornisce inoltre conoscenze di base sulle modalità di raccolta di dati, con particolare riferimento ai metodi di valutazione della biodiversità, sul metodo di ricerca scientifico e sulla modalità di presentazione dei dati. * 3. Competenze minime in uscita Descrittori di Dublino A: CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE B: CAPACITA’ APPLICATIVE C: AUTONOMIA DI GIUDIZIO D: ABILITÀ NELLA COMUNICAZIONE Competenze minime in uscita Competenza sui concetti di base della materia e comprensione di testi relativi ai temi sviluppati durante il corso Utilizzare i concetti teorici come strumento esplicativo di dati biologici Commentare e giudicare procedure e interpretazioni presentate nei testi Utilizzare un appropriato linguaggio 4. Pre-requisiti in ingresso Pre-requisiti (in ingresso) Conoscenze di base di biologia a livello di scuola secondaria superiore 5. Propedeuticità obbligatorie 6. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 48 • Pratica di laboratorio (N.ore): 24 Insegnamenti fornitori • Esercitazioni teoriche (N.ore): 22 * 7. Modalità di svolgimento: convenzionale * 8. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Struttura cellulare e cicli metabolici. Genetica classica. Organizzazione dei principali modelli strutturali di animali Uso del microscopio a trasmissione, osservazione di preparati Modalità di divisione cellulare, determinazione del sesso, riproduzione e sviluppo Teoria evolutiva, meccanismi di speciazione, biodiversità Raccolta dati in campo, chiavi dicotomiche, morfometria, distanze genetiche, meccanismi di selezione Ore Lez. 16 16 Ore di studio personale 34 17 9 43 16 34 9 48 129 Ore Esercit. 16 8 16 16 48 * 9. Programma in lingua inglese (max 4000 caratteri) Fundamentals of animal body structure at cellular and organism level of organisation. Mechanisms of cell reproduction, sex determination and reproductive strategies. Evolution, speciation and biodiversity. Practical on microscope use and biodiversity evaluation. 10. Materiale per esercitazioni: • Strumentazione: lavagna luminosa e video proiettore, videoregistratore, aula con postazioni provviste di microscopio e computer • Materiale di consumo: reagenti, fotocopie e schemi per attività individuali e di gruppo * 11. Materiale didattico I testi base consigliati per il corso sono: William K. Purves et. alii. Biologia. LA CELLULA . Ed. Zanichelli. W. Purves et alii., Biologia. L’INFORMAZIONE E L’EREDITARIETA’. Ed. Zanichelli. Costo B. Sabelli, 2009 – Atlante di diversità e morfologia degli invertebrati. Piccin E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni: N.B. Sia per il carattere spesso interattivo del corso sia per la visione di filmati commentati dal docente è vivamente consigliato seguire le lezioni. 12. Modalità di verifica Voto finale 13. Tipo di esame Scritto e orale separati L'esame si svolge, di norma, come segue: L'esame consiste in una prova scritta seguita da una orale, durante la quale verrà valutata la competenza del candidato nel discutere gli argomenti presentati a lezione, comunicare i concetti in modo chiaro e privo di ambiguità attraverso un appropriato linguaggio. Fisica con laboratorio SSD (del Corso): FIS/01 – FIS/07 Numero codice: MFN0669… 1. Docenza Docente: prof. Giuseppe Bosia SSD: FIS/03 Dipartimento di Fisica Generale Tel.: 0116707452 Fax: 011658444 e-mail:[email protected] Docente: prof. SSD Dipartimento di Tel.: Fax: e-mail: 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Il corso si propone di fornire elementi fondamentali di meccanica, meccanica dei fluidi termologia/termodinamica, propagazione di onde elastiche (acustica) ed elettromagnetiche, ottica geometrica con elementi di ottica fisica, elementi fisica atomica e nucleare e di struttura della materia . Il corso e’ articolato in 48 ore di lezione, 24 ore di esercitazione in classe, 12 ore di approfondimento monografico su temi specifici, in particolare su argomenti di Fisica applicata a beni culturali, ambientali, biologia e medicina (Fis 07) e 12 ore di laboratorio pratico. 3. Pre-requisiti in ingresso Pre-requisiti (in ingresso) Nozioni di algebra lineare, elementi di geometria nel piano nello spazio e trigonometria. Funzioni a una e due variabili. Elementi di calcolo differenziale ed integrale a una e due variabili Elementi di calcolo vettoriale eventuali Insegnamenti fornitori Istituzioni di matematica Metodi matematici e statistici Competenze attese (in uscita) eventuali Insegnamenti fruitori Preparazione di Fisica generale con nozioni di fisica atomica e di struttura della materia, con applicazioni alla risoluzione di semplici problemi di Fisica i e con approfondimenti su specifici argomenti 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 48 ore • Esercitazioni pratiche di laboratorio (N.ore): 12 ore • Esercitazioni teoriche e approfondimenti su specifici argomenti (N.ore):36 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Lezione 1 Introduzione al corso, Metodi e unita’ di misura Cinematica di moti rettilinei in una e due dimensioni; Moti su traiettorie curve; Moti periodici Lezione 2 Dinamica di corpi puntiformi; Tipi di forze e leggi della dinamica Ore Lez. 2 2 Totale Ore Ore Esercit. CFU Lezione 3 Leggi di conservazione di energia ed impulso; Concetto di campo, potenziale, energia potenziale. Lezione 4 Dinamica di corpi in rotazione; Momento angolare e momento d' inerzia. Leggi di conservazione Lezione 5 Cenni di struttura della materia; Lezione 6 Definizione di parametri meccanici applicabili ai fluidi. Statica dei fluidi. Leggi di Stevino, Archimede, Torricelli Lezione 7 Elementi di idrodinamica e fluidodinamica; Legge di Bernoulli. Moto di fluidi in condizioni di attrito viscoso. Moti laminari e turbolenti Lezione 8 Proprietà termiche della materia; Cenni di teoria cinetica dei gas; Trasformazioni termodinamiche per gas ideali; Lezione 9 Trasformazioni termodinamiche : Trasformazioni reversibili Isoterme, adiabatiche. Lezione 10 Cicli termodinamici. Metodi di trasformazione di energia termica in energia meccanica Lezione 11 Cariche elettriche e forze elettrostatiche; Struttura atomica e proprieta' elettriche della materia; Forze e campi elettrostatici; Lezione 12 Esempi di di campi elettrici prodotti da distribuzioni di cariche discrete e continue; Campo elettrico di un condensatore e di un dipolo elettrico; Moto di una carica in un campo elettrostatico; Teorema di Gauss. Lezione 13 Effetti del campo elettrico sulla materia; Corpi isolanti e conduttori. Energia e pressione elettrostatica; Materiali dielettrici; Fenomeni di polarizzazione e costante dielettrica Lezione 14 Fenomeni di conduzione elettrica; Correnti elettriche continue; Potenziali e forze elettromotrici Lezione 15 Legge di Ohm e resistenza elettrica; Effetto Joule; Effetti termici della corrente elettrica; Materiali supraconduttori; Sorgenti elettriche; Circuiti elettrici resistivi; Lezione 16 Campi magnetici statici; Moto di una carica in un campo magnetico; Forza magnetica su un conduttore percorso da corrente; Momento meccanico su una spira; Leggi di Laplace e Biot Savar; Deflessione e confinamento di cariche mediante forze magnetiche; Lezioni 17 Campi magnetici prodotti da particolari distribuzioni di corrente Campo di dipolo magnetico; Effetti del campo magnetico sulla materia; Fenomeni di diamagnetismo, paramagnetismo e ferromagnetismo. 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 L Lezione 18 Campi elettrici e magnetici variabili; Legge di 2 2 2 2 2 2 2 2 Faraday; Induzione magnetica; Induzione mutua; Trasferimento di potenza per induzione magnetica; Generazione di corrente alternata; Motore sincrono; Conversione AC/DC; Esempi di funzionamento semplici circuiti RL e RC. Lezione 19 Fenomeni di propagazione di onde elastiche ed EM; Parametri d'onda; Fenomeni di riflessione, interferenza e battimento; Polarizzazione; Produzione di onde piane elastiche ed EM; Leggi di propagazione ed attenuazione; Sovrapposizione di onde; Analisi e sintesi di Fourier; Cenni di acustica; Effetto Doppler. Lezioni 20 Ottica ondulatoria e geometrica; Costruzione di Huygens; Riflessione, rifrazione, Leggi di Snell dell' ottica geometrica; Leggi dei diottri a riflessione ed a rifrazione. Leggi di lenti sottili; Sistemi di lenti, Fisica dell' occhio umano; Fenomeni di diffrazione. Lezione 21 Costruzione di immagini mediante sistemi di lenti Lezione 22 Moti orbitali in un campo gravitazionale ed elettrostatico Energia potenziale in uno stato legato, Modelli orbitali atomici. Stati energetici quantizzati .Modello di Bohr dell’ atomo di idrogeno Lezioni 23 Cenni di teoria della relativita’ ristretta Lezione 24 Teoria corpuscolare della radiazione. fotone Il dualismo onda particella. Energia e impulso di un Effetto Fotoelettrico , Effetto Compton. Applicazioni alla diagnostica atomica 2 2 2 7. 5 Lezione 25, 26 Fisica dell’ atmosfera Lezione 27, 28 Fisica dei movimenti tellurici e sismici Lezione 29, 30 Processi fisici alla base di problemi energetici ed ambientali 4 4 4 Laboratorio I (Meccanica) Laboratorio II (Meccanica dei fluidi) Laboratorio III (Ottica ) 4 4 4 1.5 48 9 totale 48 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): Laboratori didattici del Dipartimento di Fisica generale Via P. Giuria 1 10125 Torino Strumentazione per misure di elasticità (Legge di Hooke)(x2) Strumentazione per misure di viscosita’ di un fluido (Legge di Hagen-Poseuille)(x2) Strumentazione per banchi ottici (x2) 7. Materiale didattico Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile sul sito di SN: • I testi base consigliati per il corso sono (in alternativa): R. Wolfson ,“Fisica” Ed. Pearson P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci, “Elementi di Fisica” II edizione, EdisES (tre volumi) J.W. Kane, M.M. Sternheim, “Fisica Biomedica” Editore EMSI, Roma 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: 1. L'esame scritto verte su argomenti ed esercizi trattati durante l'anno. 2. L'esame orale (opzionale, su richiesta dello studente) prevede domande teoriche, in particolare relative agli esercizi svolti nella prova scritta Fanno parte dell’ esame scritto e saranno valutate nel voto di esame le relazioni delle esperienze di Laboratorio. Botanica generale con laboratorio SSD (del Corso):… BIO 01………… Numero codice:… MFN0688…………. 1. Docenza Docente: prof.ssa Paola Bonfante SSD: BIO/01 Dipartimento di Biologia Vegetale Tel.: 011 6705965 Fax: 011 6705962 e-mail: [email protected] Docente: dott.ssa Elena Martino SSD: BIO/01 Dipartimento di Biologia Vegetale Tel.: 011 6705987 Fax: 011 6705962 e-mail:[email protected] 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Il Corso si propone di fornire agli studenti del primo anno le basi strutturali e funzionali dei vegetali, evidenziando dapprima le differenze nello stile di vita tra organismi animali e vegetali. Il corso si focalizza sulle proprietà delle cellule vegetali, sul passaggio dalla cellula al tessuto e all’individuo. Il corso si propone anche di fornire conoscenze di base sugli aspetti fondamentali della biologia dei procarioti, con particolare riferimento al loro ruolo specifico nei cicli biogeochimici. Il corso è integrato dalla parte di laboratorio che approfondisce la morfologia e l’anatomia vegetale. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) Fondamenti di Biologia e di Biochimica Basi di Chimica generale e organica, Concetti di termodinamica eventuali Insegnamenti fornitori Zoologia generale, Biologia cellulare Chimica generale, Chimica organica, Fisica competenze attese (in uscita) Conoscenza della biologia vegetale in termini strutturali (come è fatta una pianta) e funzionali (come funziona) eventuali Insegnamenti fruitori Botanica sistematica, Fisiologia vegetale, Biologia delle simbiosi, Micologia 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 60 • Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 10 • Esercitazioni in campo (N.ore) • Esercitazioni teoriche (N.ore): 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Scopi della Botanica nel nuovo millennio. Le contraddizioni tra natura/agricoltura, ambiente/biodiversità/sviluppo; conoscere le piante per l’uomo e per l’ambiente. La specificità del vegetale, le differenze con il mondo animale. Le basi su cui si fonda la sistematica. La cellula vegetale, generalità. Differenze tra la cellula procariote e la cellula eucariote. Morfologia e citologia dei procarioti. Cellula animale versus cellula vegetale. Ore Lez. 2 20 Totale Ore Ore Esercit. 2 20 CFU 0.25 2.5 Membrana plasmatica: definizione, composizione, permeabilità, trasporto. Nucleo: significato di archivio, separazione temporale e spaziale dei processi di traduzione e trascrizione. Organizzazione morfologica, relazioni tra morfologia e composizione della cromatina; DNA e istoni. I genomi vegetali. I processi di sequenziamento, piante sequenziate. Mitosi: il confronto tra cellula animale e vegetale. Ciclo cellulare: dove avviene (apici meristematici), le diverse fasi, i tempi. Il nucleolo: organizzazione e significato, cenni sui geni ribosomali. Parete cellulare: il significato evolutivo, la deposizione: un'organizzazione temporo spaziale. Parete primaria, parete secondaria. I componenti molecolari fondamentali: cellulosa, pectine, emicellulose, proteine. Parete secondaria: trasformazioni molecolari, morfologiche e strutturali. Composizione e sintesi della lignina. Cuticolarizzazione: cere e cutine. Sintesi e deposizione. Sporoderma. I plasmodesmi e le modalità di trasporto. Citoscheletro: microtubuli e microfilamenti, ruolo e funzioni. Microfilamenti e movimenti degli organelli. Microtubuli: la dinamica delle strutture durante il ciclo cellulare. Le relazioni con la formazione della parete e la divisione cellulare. Il Flusso di membrane. Reticolo endoplasmico e Golgi. Il vacuolo: un comparto cellulare polifunzionale e dinamico. I valori del potenziale idrico. Il vacuolo come osmometro, la plasmolisi. Il vacuolo come comparto di accumulo di sostanze di riserva e detossificazione. Il tonoplasto e le molecole proteiche. Il contenuto del succo vacuolare. Il saccarosio. I flavonoidi e i colori dei vegetali, gli antociani. I corpi proteici. I plastidi: tipi di plastidi e loro relazioni. Come è fatto un cloroplasto; i sistemi di membrane esterne e quelle interne, tilacoidi granali e non granali, il DNA plastidiale: organizzazione ed espressione genica. Cenni sulle morfologie di amiloplasti e cromoplasti. La molecola dell’amido. Amido primario e secondario. Cloroplasti e mitocondri: gli organelli dell’energia messi a confronto. Le basi della fotosintesi: la reazione generale e il confronto con la respirazione. Reazioni endoergoniche ed esoergoniche. Il ruolo dell’ATP e del NADP. Il processo della compartimentazione. Le caratteristiche della luce richiesta per la fotosintesi. Fotosintesi: le reazioni dipendenti dalla luce; i pigmenti; i complessi macromolecolari e la loro disposizione sulle membrane. Le caratteristiche essenziali della fotosintesi ossigenica. Lo schema a zeta. Fotolisi dell’acqua; riduzione del NADP, significato del gradiente del potenziale ossido riduttivo. Le reazioni di ossido riduzione. Organizzazione dei cloroplasti, le reazioni che avvengono nello stroma: la fase oscura, lo 5 5 0.625 schema generale del ciclo di Calvin , la produzione degli zuccheri, la stechiometria della reazione, il ruolo della ribulosiodifosfatocarbossilasi. Il processo della fotorespirazione. Basi cellulari, il significato. Piante C4 e piante CAM. Dalla cellula alla pianta. Come cresce la pianta: divisione cellulare e distensione. Esempi. Le differenze, i siti dei due eventi. Il ruolo dell'acqua, del vacuolo, della parete, dell'auxina e delle pompe sulla membrane per il processo di distensione. Le basi molecolari dell'estensione. Dalla cellula ai tessuti: la classificazione dei tessuti , i meristemi primari, loro origine dall'embrione, come cercare le radici. L'albero genealogico dei tessuti. Il meristema radicale. Organizzazione, cellule iniziali e cellule derivate. Centro quiescente. La formazione delle radici laterali. Apice vegetativo e meristema vegetativo: organizzazione istologica: tunica e corpus e/o organizzazione a settori. Cellula iniziale unica nelle felci. Dal meristema vegetativo si originano le gemme, le foglie e i rami: una struttura a moduli; l'indice plastocronico, il gradiente temporo-spaziale. Il cambio cribro vascolare: origine dal procambio. Processo di differenziamento: caratteristiche citologiche delle iniziali fusiformi e delle iniziali dei raggi. Come si divide la cellula cambiale: attività dipleurica; somiglianze e differenze con i meristemi primari. Il cambio subero-fellodermico. Strategie riproduttive. Le modalità negli Eucarioti. I processi di Mitosi e di Meiosi: un confronto. Riproduzione asessuata e sessuata. Esempi di riproduzione asessuata. I cicli vitali: cicli aplonti, cicli diplonti, cicli aplo-diplonti. L’alternanza delle generazioni, esempi nei diversi gruppi sistematici. Il ciclo nelle angiosperme: i verticilli fiorali, il differenziamento dell' androceo e del gineceo; la formazione del gametofito: dalla tetrade al granulo pollinico. Le modificazioni morfologiche e cariologiche. Il gametofito femminile - sacco embrionale; il differenziamento dei gameti, la doppia fecondazione. Confronti con la formazione del gametofito maschile. Il ciclo nelle gimnosperme: cenni e confronti con le angiosperme: posizione dell'ovulo, numero di divisioni dei gametofiti, natura dell'endosperma. La formazione del fiore: il controllo molecolare, la determinazione del sesso; piante monoiche e dioiche; il significato ecologico. I fenomeni di incompatibilità: eteromorfica, omomorfica (gametofitica, sporofitica). I controlli ambientali della fioritura. Cenni sul fotoperiodo: piante longidiurne e brevidiurne. L'importanza del periodo di buio. Identificazione del florigeno? 6 6 0.75 6 6 0.75 Dallo zigote all'embrione. Le divisioni cellulari a partire dallo zigote. Le caratteristiche morfologiche. Sospensore e gli stadi di sviluppo: Arabidopsis. Le tre componenti: embrione, tegumenti, riserve. La composizione molecolare, gli eventi di mobilizzazione. Il significato delle riserve. La trasformazione da ovulo a seme. Il trasporto dell'acqua a breve ed a lunga distanza. Apertura e chiusura degli stomi, traspirazione. Il Processo di tensione e coesione, la base anatomica, il passaggio dell'acqua dal suolo alla radice, il valore del potenziale idrico. Il sistema di circolazione nelle piante: il passaggio di zuccheri lungo il sistema floematico, il ruolo degli afidi, il contenuto del succo floematico, flusso di massa. Le basi della Nutrizione minerale, come si valuta la presenza degli elementi minerali, macro e micronutrienti. Il ruolo del fosforo e dell'azoto nella crescita delle piante. Le piante non agiscono da sole, ma vivono in simbiosi con funghi e batteri. Illustrazione delle principali simbiosi nel mondo vegetale. Il ruolo degli Ormoni nella biologia vegetale, definizioni, metodi di studio, prove biologiche. Descrizione e identificazione delle principali funzioni svolte da: auxina, gibberelline, citochinine, acido abscissico, etilene. Fotosintesi ed ambiente. Come si calcola la fotosintesi lorda; il calcolo della resa. I fattori ambientali che influenzano la fotosintesi: intensità luminosa, temperatura, concentrazione di CO2. Piante C4 e Piante CAM: un loro confronto rispetto alle C3 e all'ambiente. La fotorespirazione: illustrazione dei comparti cellulari. Cenni sulla biochimica del processo. I recettori della luce: recettori per la luce blu e apertura degli stomi, recettori per i movimenti dei cloroplasti, fitocromo: funzionamento, molecola, processi biologici. Regolazione ed integrazione di segnali ambientali e genotipo: regolazione fototropica, recettore per il fototropismo, recettore per la gravità. Parte di Laboratorio Presentazione dei tessuti vegetali. Tessuti parenchimatici: di riserva, aerifero, fotosintetico, acquifero. Tessuti tegumentali: cellule banali, stomi, tricomi, litocisti. Tessuti meccanici: collenchima e sclerenchima. Esercitazione pratica. Preparazione di vetrini da materiale vegetale: i parenchimi (foglie di elodea, foglie di aloe, picciolo di ninfea, patata), l'epidermide (spellature da foglie di trevigiana, clivia, singonium, sezioni trasversali di foglie di salvia e di ficus). Montaggio in acqua e osservazione al microscopio ottico. 4 4 0.5 2 2 0.25 3 3 0.375 4 0.35 2 2 Tessuti conduttori: xilema (tracheidi e trachee), floema (cellule e tubi cribrosi). Differenziamento dei fasci vascolari. Tessuti secretori. Secrezione intracellulare: laticiferi, idioblasti secretori. Secrezione extracellulare: canali secretori, tasche secretorie, tricomi ghiandolari, ghiandole saline, nettari. Esercitazione pratica. Preparazione di vetrini da materiale vegetale. Tessuti meccanici (picciolo di ninfea, picciolo di prezzemolo, sedano, polpa di pera, fusto di papiro), tessuti conduttori (picciolo di papiro, picciolo di liriodendron). Colorazione con floroglucina acida e osservazione al microscopio ottico. Il Fusto. Morfologia esterna. Differenziamento del corpo primario del fusto: epidermide, corteccia, cilindro centrale. Struttura, organizzazione e disposizione dei fasci vascolari: eustele e atassostele. La struttura delle piante legnose: il passaggio dalla struttura primaria alla struttura secondaria. I meristemi secondari. Formazione, struttura, organizzazione e funzionamento del cambio cribro-vascolare: iniziali fusiformi e iniziali dei raggi. Xilema secondario nelle dicotiledoni e nelle gimnosperme: sistema longitudinale e sistema assiale, legno eteroxilo e legno omoxilo, cerchie annuali, legno primaverile e legno estivo. Floema secondario. Attività del cambio subero fellodermico: formazione del periderma, lenticelle. Cenni di dendrocronologia. Specializzazioni ed adattamenti del fusto. Esercitazione pratica. Preparazione di vetrini da materiale vegetale. Fusto in struttura primaria: sezioni trasversali e longitudinali di fusto di Ruscus hypoglossum e di fusto di Liriodendron. Fusto in struttura secondaria: sezioni trasversali e longitudinali del fusto di una dicotiledone (tiglio) e del fusto di una gimnosperma (abete). Colorazione con floroglucina acida e osservazioni al microscopio ottico. La Foglia: funzioni e struttura esterna. Struttura interna delle foglie: cuticola, epidermide, mesofillo (tessuto a palizzata e lacunoso), nervature (tessuti vascolari). Tipi di foglie: foglia dorsoventrale, foglia equifacciale, foglia unifacciale, foglia centrica. Comparsa e sviluppo delle foglie. Adattamenti a particolari condizioni ambientali: foglie succulente, foglie di sclerofite, perule, spine, cirri o viticci, foglie di sole e foglie d'ombra, foglie di piante carnivore. Esercitazione pratica: Preparazione di vetrini da materiale vegetale. Sezioni trasversali di foglie di magnolia, achmea, iris, gimnosperma, ninfea. Colorazione con floroglucina acida e osservazione al microscopio ottico. La Radice: funzioni e struttura esterna (radici a fittone e radici avventizie). Struttura interna delle radici: cuffia, meristema apicale, zona di distensione, zona di 2 2 4 0.35 3 2 5 0.475 2 2 4 0.35 3 2 5 0.475 maturazione. L'endoderma. La disposizione dei tessuti vascolari: actinostele. Modelli di organizzazione nelle monocotiledoni e nelle dicotiledoni. Formazione delle radici laterali. Accrescimento secondario delle radici. Radici specializzate: radici tuberizzate, radici di sostegno, radici aeree delle orchidee epifite, radici contrattili, pneumatofori, radici micorrizate, noduli radicali, radici parassite (austori). Le strutture riproduttive. Angiosperme, la struttura del fiore: androceo e gineceo. Gimnosperme: strobili maschili e strobili femminili. Esercitazione pratica. Preparazione di vetrini da materiale vegetale. Radici avventizie di Iris: sezione trasversale e colorazione con floroglucina acida. Esperimento sulla plasmolisi (spellature da foglie di trevigiana). Esperimento sui pigmenti delle cellule vegetali utilizzando estratti da foglie di cavolo rosso, foglie di tredescantia e da pericarpo di mandarino: pigmenti idrofili e lipofili. Estrazione di DNA da cavolfiore. totale 60 10 70 8 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): microscopi ottici (Dipartimento di Biologia Vegetale). Materiale di consumo: vetrini portaoggetto, vetrini coprioggetto, lamette, pipette di plastica, pinzette, coloranti (Lugol, Floroglucina). 7. Materiale didattico Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile sul sito: http://naturali.campusnet.unito.it I testi base consigliati per il corso sono: Pasqua, Abbate, Forni. Botanica generale e Biodiversità, Ed. Piccin. Mauseth. Botanica, Fondamenti di Biologia delle Piante, Edizione Italiana, Nuova Editoriale Grasso. Speranza-Calzoni. Struttura delle piante in immagini, Ed. Zanichelli.Gerlach-Lieder. Atlante di Anatomia Vegetale, Ed. Muzzio. E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni: Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse http://www.bioveg.unito.it/atlanteme/ http://www.atlantebotanica.unito.it/ 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: Prova scritta: consiste nel riconosciento di schemi e grafici (corrispondenti a quelli illustrati a lezione), domande a scelta multipla e domande aperte. Geografia con laboratorio SSD (del Corso):… GEO/04…………………… Numero codice:……MFN0689………………….. 1. Docenza Docente: prof. Michele Motta SSD: GEO/04 Dipartimento di Scienze della Terra Tel.: 0116705115 Fax: 0116705155 e-mail: [email protected] Docente: prof. SSD Dipartimento di Tel.: Fax: e-mail: 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Apprendere i fondamentali principi teorici della Geografia Fisica; conoscere i principali processi geomorfologici e i loro effetti sul modellamento delle forme; riconoscere l’importanza dell’interazione fra processi abiotici e biotici nel modellamento delle rocce; riconoscere sul terreno le forme geomorfologiche e la loro origine; saper comprendere e usare la cartografia IGM e CTR, sia come base cartografica per altre discipline sia per l’orientamento sul territorio; saper georeferenziare un punto sul terreno. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) eventuali Insegnamenti fornitori Elementi di Fisica di base, in particolare i concetti di Fisica massa, peso, calore, temperatura, calore, e elementi di termodinamica (cambiamenti di stato, entalpia, ecc.) Elementi di Chimica, in particolare gli equilibri, la legge di Chimica Henry, le soluzioni, i principali tipi di reazioni chimiche (ossidazione, riduzione, ecc.) competenze attese (in uscita) Conoscenza delle modalità di degradazione delle rocce Conoscenza del bilancio radiativo terrestre, elementi di fisica dell’atmosfera e circolazione generale dell’atmosfera Conoscenza dei processi fluviali Conoscenza dei processi eolici (distribuzione degli inquinanti) Conoscenza dei rapporti fra clima, alterazione chimica e degradazione fisica Conoscenza della dinamica delle spiagge Conoscenza dei processi marini Capacità di esecuzione di profili topografici Conoscenza dei processi di trasporto e sedimentazione Capacità di riconoscimento delle formazioni superficiali 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 48 • Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 30 • Esercitazioni in campo (N.ore) • Esercitazioni teoriche (N.ore): 2 eventuali Insegnamenti fruitori Geologia (riconoscimento rocce) Climatologia Ecologia Conservazione della natura Fitogeografia Geologia, Ecologia Geologia Geologia Geologia Geologia 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento 2 Bilancio radiativo terrestre 2 Principi di fisica dell’atmosfera 2 Circolazione generale dell’atmosfera 2 Correnti marine e altri fattori azonali di disturbo della circolazione generale dell’atmosfera 2 Processi eolici; cenni sulle forme di accumulo 2 Processi di degradazione superficiale delle rocce 2 Principi teorici della geomorfologia (forme e processi, il fattore tempo, il fattore scala, velocità relativa, competizione e sinergia nei processi erosivi) 2 I processi carsici 2 Analisi dei rapporti fra clima e paesaggi carsici (introduzione alla geomorfologia climatica) 2 Classificazione e dinamica delle frane 2 Il comportamento meccanico degli ammassi rocciosi e i processi gravitativi complessi. 2 Processi fluviali 2 Modalità di formazione e evoluzione degli alvei fluviali, struttura delle pianure alluvionali 2 Principi di nivologia 2 Classificazione, dinamica e cartografia delle valanghe 2 Dinamica glaciale e metodi di studio 2 Tipi di apparati glaciali e azione di modellamento dei processi glaciali 2 Classificazione e inquadramento dinamico dei till; forme di accumulo glaciali 2 Processi crionivali 2 Onde e spiagge 2 Processi di modellamento delle coste rocciose; dinamica evolutiva delle coste biocostruite 2 Maree, sesse e acqua alta 2 Processi delle scarpate continentali e delle conoidi sottomarine 2 Tipi di coste, cause delle variazioni del livello marino Esercitazioni 2 Cenni sulle proiezioni cartografiche, cartografia IGM e CTR, principi teorici del GPS 2 Le coordinate in cartografia: principi teorici (sistemi, datum, calcolo degli errori) e determinazione pratica delle coordinate chilometriche UTM 2 Determinazione cartografica di quota e inclinazione 2 Riconoscimento cartografico dei simboli IGM 2 Individuazione cartografica del reticolo idrografico 2 Riconoscimento pratico degli elementi del territorio sulla cartografia IGM e CTR Ore Lez. Ore Totale Ore Esercit. CFU 2 Elementi di orientamento sul terreno, uso della bussola goniometrica. 2 Segnali trigonometrici 2 Uso dell’altimetro aneroide per le determinazioni altimetriche 2 Determinazione pratica delle coordinate con GPS, analisi di validità dei posizionamenti 2 Delimitazione cartografica dei bacini idrografici 2 Esecuzione di profilo topografico in proporzioni reali lungo una sezione retta 2 Esecuzione di profilo topografico con scala delle altezze esagerata lungo un corso d’acqua 2 Determinazione di aree in cartografia 2 Determinazione della distribuzione statistica di elementi areali in cartografia (pendenze, uso del territorio) 2 Tecniche di riconoscimento del processo di trasporto di ciottoli. totale 48 32 80 8 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): GPS, campioni ciottoli (Dip. Sc. Terra) Materiale di consumo: 7. Materiale didattico • Appunti del corso • Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse: materiale didattico contenuto nel sito SN 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: orale Anatomia Comparata con laboratorio SSD (del Corso): BIO/06 Numero codice: MFN0690 1. Docenza Docente: prof. Paolo Marcello Peretto SSD: BIO/06 Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo Tel.: 016704673 Fax: 0116704508 e-mail: [email protected] Docente: prof. Silvia De Marchis SSD: BIO/06 Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo Tel.: 0116704674 Fax: 0116704508 e-mail: [email protected] 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Il corso intende fornire una visione approfondita del subphylum dei vertebrati. Saranno analizzati caratteri derivati macro e microscopici di questo gruppo secondo un’ottica funzionale ed evolutiva. La descrizione teorica di ciascun apparato sarà accompagnata da esercitazioni in cui gli studenti verranno a contatto diretto con il materiale anatomico. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) eventuali Insegnamenti fornitori Cenni di biologia animale di base: organizzazione strutturale dei tessuti Zool.gen con el. Biol.cell. e lab. competenze attese (in uscita) eventuali Insegnamenti fruitori Gli studenti acquisiranno competenze sulla organizzazione Fisiologia gen, Ecologia, Zool sist. morfo-funzionale del corpo dei Vertebrati in una prospettiva evolutiva. 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 40 • Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 16 • Esercitazioni in campo (N.ore) • Esercitazioni teoriche (N.ore): 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Introduzione all’approccio comparativo. Cenni relativi ai meccanismi della diversificazione dei vertebrati. I cordati: caratteristiche generali e loro posizione nel mondo animale; il subphylum vertebrata: caratteri derivati. La classificazione dei vertebrati. I concetti di analogia, omologia, convergenza e parallelismo. Cenni di Embriologia Comparata dei vertebrati: I gameti e la fecondazione; le tappe dello sviluppo embrionale; i derivati dei foglietti embrionali. Il tegumento dei vertebrati: l’organizzazione base. Modificazioni relative ai diversi gruppi. I cromatofori e Ore Lez. 2 3 4 4 Ore Totale Ore Esercit. CFU la colorazione della cute Esercitazione su preparati macroscopici e microscopici tegumento L’apparato nervoso: lo sviluppo del SN, Il piano strutturale; l’organizzazione e l’evoluzione del midollo spinale e dell’encefalo nei diversi gruppi Origine, sviluppo e organizzazione dei sistemi sensoriali, esempi relativi all’elettrocezione, alla visione e al sistema olfattivo L’apparato endocrino: l’asse ipotalamo ipofisario, la tiroide, le surrenali, il pancreas endocrino, il controllo del metabolismo del calcio Esercitazione su preparati microscopici di nervoso/sensoriale ed endocrino Il sistema digerente: il processo trofico nei vertebrati, comparazione con altri cordati. Struttura del sistema digerente. Specializzazioni nei diversi gruppi Esercitazione sistema digerente Il sistema urogenitale I: le gonadi, origine e funzione, la struttura e l’attività ciclica nei diversi gruppi Il sistema urogenitale II: origine, funzione, organizzazione del rene e specializzazioni nell’ambiente acquatico e terrestre Esercitazione sul sistema urogenitale: analisi su preparati microscopici Il sistema scheletrico: lo scheletro assile, organizzazione ed evoluzione di arti e cinti, il cranio. Esercitazione su preparati macroscopici di apparato scheletrico totale 40 2 5 4 5 2 3 4 2 2 4 6 4 16 56 6 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): Microscopi, Lab Morfologia Animale Materiale di consumo: Carta 7. Materiale didattico Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso: • • I testi base consigliati per il corso sono: Anatomia Comparata dei Vertebrati, Liem et al. EdiSES; Anatomia comparata dei Vertebrati, Hildebrandt et al. Zanichelli; Atlante di Anatomia Macroscopica dei Vertebrati, Giavini et al.Sprinter; Atlante di Anatomia Microscopica Comparata dei Vertebrati, Maci et al. ed. Unicopli. Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse: http://www.atlanteanatcomp.unito.it 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: L’esame è una verifica scritta e orale sull’analisi di preparati microscopici/macroscopici e su argomenti svolti nelle lezioni frontali Mineralogia con laboratorio SSD (del Corso): GEO/06 Numero codice: MFN0691 1. Docenza Docente: prof. Marco Rubbo SSD: GEO/06 Dipartimento di Scienze Mineralogiche e Petrol. Tel.: Fax: e-mail: Docente: prof. SSD Dipartimento di Tel.: Fax: e-mail: 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): - fornire gli strumenti concettuali di base sullo stato cristallino, che caratterizza la quasi totalità dei minerali, per comprendere struttura, proprietà fisiche e proprietà chimiche di questi; - descrivere i più significativi fenomeni e le trasformazioni che riguardano i minerali; - illustrare le più importanti famiglie di minerali che entrano nella costituzione della crosta terrestre, e le condizioni di genesi. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) Conoscenze di base di Chimica, Fisica, Matematica Insegnamenti fornitori Chimica, Fisica, Matematica competenze attese (in uscita) Conoscenza dello stato cristallino e delle sue proprietà Criteri di studio e di classificazione dei minerali eventuali Insegnamenti fruitori Scienza dei materiali, dell’ambiente Petrografia, Geochimica, Giacimentologia Beni culturali 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N. ore 36): • Esercitazioni di laboratorio (N. ore ): • Esercitazioni teoriche (N. ore ): 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Cristallografia morfologica: leggi e simmetria esterna cristalli Cristallografia reticolare: simmetria interna Cristallografia roengtneografica: interazione cristalli - raggi X Cristallochimica: relazione tra struttura dei minerali e proprietà chimiche. Isomorfismo, polimorfismo Cristallografia fisica: proprietà ottiche, meccaniche, ecc. Genesi dei minerali e dei cristalli totale Ore Lez. Ore Totale Ore Esercit. CFU 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): modelli in cartone e legno di cristalli per lo studio della simmetria; modelli di strutture di minerali; proiettore di trasparenti; proiettore Pradovit (per ottica mineralogica); diffrattometro a raggi X per polveri; software per la rappresentazione grafica di strutture e per l’interpretazione dei diffrattogrammi; presentazioni mediante Power point; campioni delle più importanti famiglie di minerali. Materiale di consumo: lucidi , fotocopie. 7. Materiale didattico: • I testi base consigliati per il corso sono: G. Rigault, Introduzione alla cristallografia. Levrotto e Bella, Torino; Appunti integrativi, reperibili presso la copisteria Copycopy (via Ormea 67) Mineralogia (a cura di Font-Altaba e Tanelli), Atlanti scientifici Giunti; Johnsen O., Guida ai minerali del mondo. Zanichelli • E’ consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni: A. Baronnet, Mineralogia. Hoepli, Milano; C. Klein, Mineralogia. Zanichelli. 8. Modalità di verifica/esame L'esame consiste di una prova scritta, seguita dall'orale nei giorni immediatamente successivi la prova scritta. NB: il corso di Mineralogia con laboratorio non sarà attivato nell’a.a. 2009/2010 Antropologia e Genetica (c.i.) SSD (del Corso): BIO/08 – BIO/18………………… Numero codice:… MFN0672………….. Modulo A 1. Docenza Docente: prof. Emma Rabino Massa SSD: BIO/08 Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo Tel.: 011 6704550 Fax: 011 6704508 e-mail: [email protected] 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Il corso si prefigge lo scopo di fornire le conoscenze di base per lo studio della Storia Naturale dell’Uomo considerata nel quadro dei problemi relativi alle sue origini e alle sue variazioni nello spazio e nel tempo. L'Antropologia studia l'Uomo nella sua collocazione nell'ordine dei Primati, nel suo divenire, nella sua variabilità e adattamento all’ambiente. Allo studente saranno forniti gli elementi per ricostruire le tappe più significative e i modelli dell’evoluzione umana sulla base delle informazioni derivate dai rinvenimenti fossili. Nell’ambito di una Laurea di primo livello la materia viene trattata soprattutto con un approccio morfologico, biomeccanico e adattativo, i diversi aspetti sono affrontati con metodologie biologiche, statistiche e popolazionistiche. Vengono approfonditi gli aspetti più professionalizzanti quali la biologia dell'adattabilità umana in differenti ecosistemi Il corso prevede esercitazioni pratiche per l’applicazione delle principali metodologie di studio dell’Antropologia (osteometria, paleodemografia, industrie litiche). Gli aspetti più specifici dei processi evolutivi fondamentali della cognogenesi e dell'innovazione culturale degli Ominidi, verranno lasciati ad approfondimenti nei Corsi di livello superiore. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) Conoscenze dell’anatomia umana Conoscenze di genetica Conoscenze di Primatologia Conoscenze di Ecologia Umana competenze attese (in uscita) eventuali Insegnamenti fornitori Anatomia umana Genetica Primatologia Ecologia Umana eventuali Insegnamenti fruitori Conoscenza delle tappe principali della evoluzione umana… Paleontologia Umana Conoscenza dei meccanismi che hanno generato la Biologia delle popolazioni umane variabilità, processi microevolutivi e adattamento Conoscenza dell’evoluzione biologica e culturale Ecologia Umana 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 24 • Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 16 • Esercitazioni in campo (N.ore) • Esercitazioni teoriche (N.ore): 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Metodi e indirizzi di studio Metodi di datazione e paleoambiente. Paleoantropologia. Evoluzione degli Ominidi (dai reperti fossili) Variabilità e microevoluzione Rapporto uomo-ambienete adattamento ai diversi ecosistemi totale Ore Lez. 4 2 10 Ore Totale Ore Esercit. 3 7 2 4 6 16 4 4 3 2 7 6 24 16 40 CFU 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): Materiale di laboratorio per osteometria, per analisi biologiche • Materiale di consumo: reagenti per analisi di laboratorio biologico 7. Materiale didattico Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso: Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo – Via Accademia Albertina, 13 - Torino • I testi base consigliati per il corso sono: B. Chiarelli – Dalla natura alla cultura – Principi di Antropologia Biologica e Culturale – Vol I - Piccin Editore Canci A., Minozzi S. Archeologia dei resti umani. Dallo scavo al laboratorio- Carocci editore 2005 • E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni: • Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse: 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: Prova orale che comprende il riconoscimento di reperti umani antichi e delle culture materiali Fisiologia Generale SSD (del Corso) BIO/09 Numero codice:… MFN0693………………….. 1. Docenza Docente: prof. Renzo Levi SSD: BIO/09 Dipartimento di Bio. Animale e dell’Uomo Tel.: 0116704671 Fax: 0112364671 e-mail:[email protected] Docente: prof. SSD Dipartimento di Tel.: Fax: e-mail: 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) eventuali Insegnamenti fornitori Elementi di Biologia generale e della cellula, zoologia generale principi di biologia evoluzionistica Macromolecole biologiche Grandezze fisiche e unità di misura, principi di elettricità e circuiti, Chimica in particolare delle soluzioni Elementi di analisi matematica, integrali, derivate e eq. differenziali Composizione delle acque marine e di altri specchi. Atmosfera. Zoologia generale e Elementi di Chimica Biologica Elementi di Chimica Biologica Fisica Chimica inorganica Matematica Geografia Competenze attese (in uscita) eventuali Insegnamenti fruitori I principi e problemi relativi al funzionamento dei metazoi Corsi di scienze della vita e paleontologia 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 48 • Esercitazioni di laboratorio (N.ore): • Esercitazioni in campo (N.ore) • Esercitazioni teoriche (N.ore): 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Ore Lez. Presentazione del Corso. Cosa significa fisiologia ambiti 2 disciplinari, specializzazioni, Fisiologia degli adattamenti e evolutiva. La fisiologia come materia quantitativa e modellistica. La fisiologia presenta molti livelli di osservazione: dalla cellula alla interazione fra organismi. Cenni ai problemi di scala e allometrici. Esempi e limiti di conformità e regolazione. Limiti ambientali per la vita animale. Ore Eserc. Ore Tot. CFU Introduzione ai principi di fisiologia cellulare. Principi di comunicazione cellulare. Un esempio: dalla comunicazione fra eucarioti unicellulari alla segnalazione in un animale. Segnali ormonali, paracrini, autocrini e sinaptici. I compartimenti cellulari. Struttura e funzioni delle membrane biologiche. I recettori di membrana e i loro ligandi. I principi della trasduzione del segnale. Recettori a sette passaggi trans membrana e proteine G, altre famiglie recettoriali. Il calcio come segnale. Altre piccole molecole di segnale. Acqua, osmoliti ioni e soluzioni. Origini evolutive della composizione dei soluti ionici. Soluti influenzano reazioni chimiche: la coppia urea TMAO. Soluti sono regolati in modo adattativo. Trasporti di membrana, leggi e meccanismi. Canali ionici e altri trasportatori di membrana: classificazione e principali modalità di funzionamento. Fenomeni elettrici cellulari: cosa determina l’esistenza del potenziale di membrana, leggi della elettrodiffusione e esempi. La variazione nel numero di canali aperti e le variazioni di potenziale elettrico. Potenziali graduati e eccitabilità elettrica: il potenziale d’azione come forma di segnale tra cellule a velocità più elevata. Eccitabilità elettrica neuronale. Sinapsi chimiche ed elettriche: struttura e funzione. Neurotrasmettitori e meccanismi di rilascio. Il monossido d’azoto. Molte sinapsi: integrazione spaziale e temporale. Significato delle costanti di tempo e di spazio. L’unica sinapsi “semplice”: la placca neuromuscolare dei vertebrati. Circuiti neurali: formazione di gangli e di “cervelli”. Sistema nervoso. cenni sull’organizzazione del SN in invertebrati e vertebrati. Pressioni evolutive a cervelli più complessi: movimento e visione. Esempi: non solo mammiferi e vertebrati. I principi dei più semplici circuiti neurali: riflessi e convergenze/divergenze. La principale uscita del sistema nervoso: i sistemi muscolari. Muscolo striato e organizzazione sarcomerica in vertebrati e invertebrati. Controllo della forza, unità motorie e fusione tetanica. Il muscolo cardiaco. I sistemi sensoriali: principi fondamentali e generali. Il sistema somatoviscerale dei vertebrati Sensi speciali: organi per una o più modalità sensoriali. Quali sono i sensi speciali e quali quantità fisico/chimiche trasducono in segnali elettrici. Ambienti diversi, sensi diversi. Codifica in frequenza degli stimoli. Il concetto di campo recettivo e di adattamento recettoriale. Filtri neuronali mediano e o per esaltano variazioni. La luce: sole e altre sorgenti e loro spettri in aria e acqua. Percezione dei ritmi, giorno, mese, stagioni. Percezione visiva. Evoluzione della visione come modello della fisiologia evolutiva attuale. Rodopsine e fotorecettori. Occhi. Occhio del vertebrato e suoi circuiti neuronali principali. Visione del colore. Meccanocettori nell'apparato muscolare e scheletrico. Meccanocettori per suono e vibrazioni e per accelerazione. 2 2 2 2 4 3 3 2 4 3 2 4 3 Orecchio dei mammiferi. Sensi chimici. Significati evolutivi delle sensazioni gustative e olfattive. Il sistema gustativo dei vertebrati. I recettori olfattivi. Il limite diffusionale per il consumo di ossigeno cellulare. I sistemi respiratori e circolatori. Vasi e cuori. Polmoni e branchie. Altri processi associati ai sistemi circolatori e respiratori. Il problema del controllo del volume plasmatico, della concentrazione dei soluti è spesso legato alla escrezione dei residui azotati. Ammoniaca, urea o acido urico: vantaggi e svantaggi e vincoli ambientali e volutivi. Apparato escretore ed osmoregolazione. Sistemi a filtrazione e a secrezione. Struttura del rene nel mammifero. Funzione glomerulare e formazione dell’ultrafiltrato. Funzioni tubulari: riassorbimento e secrezione. Totale 3 3 2 2 48 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): Materiale di consumo: 7. Materiale didattico Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso: • • • I testi base consigliati per il corso sono: E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni: Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse: 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: Scritto (40 domande multiple choice o fill in e 3 domande aperte), o a scelta orale Paleontologia con Laboratorio SSD (del Corso):… GEO/01 Numero codice: MFN0694 1. Docenza Docente: prof. Giulio Pavia SSD: GEO/01 Dipartimento di Scienze della Terra Tel.: 011.6705195 Fax: 011.6705146 e-mail: [email protected] Docente: prof. SSD Dipartimento di Tel.: Fax: e-mail: 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Il corso si prefigge di illustrare il significato dei fossili, in termini di prodotti di entità paleobiologiche registrati nelle rocce sedimentarie, e le loro applicazioni nelle ricostruzioni paleoambientali e nelle analisi stratigrafiche. In termini applicativi, viene affrontato lo studio dei rapporti tra paleobiologia e ambienti deposizionali con esempi tratti dalle tracce fossili e da un’associazione fossile del Pliocene del Piemontee. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) Nozioni basilari di sistematica degli invertebrati marini Classificazione e riconoscimento delle rocce sedimentarie Elementi di ecologia eventuali Insegnamenti fornitori Zoologia Sistematica Geologia, Petrografia Ecologia competenze attese (in uscita) Capacità di analizzare un’associazione fossile per applicazioni in ambito stratigrafico, paleoambientale e di geoconservazione eventuali Insegnamenti fruitori Geologia Regionale 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 31 • Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 40 • Esercitazioni in campo (N.ore): 4 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento FOSSILIZZAZIONE – Definizioni e rassegna di fossili. Fattori di fossilizzazione: sostanze biogeniche; regime di acque percolanti. Tafonomia. Biostratinomia: produzione e conservazione dei segnali biogenici. Associazioni fossili residuali, trasportate, miste, condensate. Fossildiagenesi: modalità di registrazione delle entità tafonomiche entro le rocce sedimentarie. Casi di Fossil-lagerstätten. PALEONTOLOGIA SISTEMATICA – Protozoi. Foraminiferi: composizione e architettura del guscio. Valore del rapporto planctonici/bentonici. Gruppi Ore Lez. 10 15 Ore Totale Ore Esercit. 4 14 14 29 CFU 1,5 2,75 selezionati: Globigerinacei, Alveolinellidi, Nummulitidi. Coccolitoforidi: interesse litogenetico e biostratigrafico. Molluschi. Pelecipodi: relazione fra strutture anatomiche e conchigliari; sistematica e autoecologia. Cefalopodi: strategie morfo-funzionali. Ammonoidei: tipologia e architettura conchigliare; biostratigrafia; cenni sistematici. Belemnitidi. Echinoidi: architettura scheletale, autoecologia e morfologia funzionale nei regolari e negli irregolari. Cenni a brachiopodi, gasteropodi, artropodi. Studio di campioni microscopici e macroscopici. PALEONTOLOGIA APPLICATA – Paleoambienti: 12 ecosistema → facies. Gli ambienti marini secondo fasce di fondale. Autoecologia: habitus, trofismo, affinità tessiturale. Fattori ambientali: idrodinamismo e substrato; salinità; pressione e solubilità di CO2; solubilità di O2 e depositi euxinici. Stratigrafia: unità stratigrafiche come espressione di tempo relativo. Unità biostratigrafiche: controlli evolutivi e ambientali sulla distribuzione spazio-temporale dei fossili. Biozone di distribuzione, di associazione, di acme. Esempio di fossili-guida: i Graptolitini del Paleozoico Inferiore. Unità magnetostratigrafiche. Stratigrafia integrata: crono-correlazioni. Unità cronostratigrafiche. PALEOICNOLOGIA – Classificazione etologica delle 4 icniti. Icnofacies: significato deposizionale e paleobatimetrico delle icniti. Indizi di paleoossigenazione dei fondali e tassi di sedimentazione. Esempi dal Giurassico e dal Cretaceo della Francia sud-orientale RICOSTRUZIONI PALEOAMBIENTALI – Escursione didattica su località fossilifere del Pliocene piemontese. Analisi paleoecologica di un caso selezionato; studio sistematico e tabelle autoecologiche; definizione di paleocomunità e paleoambiente. Totale 31 44 12 1,5 2 6 0,75 24 24 1,5 75 8 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • Strumentazione: videoproiettore e microscopi binoculari in aula. 7. Materiale didattico Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso: Aula Palazzina, via Valperga Caluso 35 • I testi base consigliati per il corso sono: Raffi & Serpagli, Paleontologia Generale. 2° edizione, UTET, 2001; Brenchley & Harper, Paleoecology: ecosystem, environments and evolution, Chapman & Hall, 1998. • E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni: copie .pdf delle presentazioni utilizzate a lezione; collezione didattica di paleontologia in Aula Palazzina, Collezioni paleontologiche di confronto in Aula Palazzina 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: prova scritta con domande a risposta multipla o aperta; discussione su campioni fossili macroscopici; commento orale degli elaborati delle esercitazioni. PETROGRAFIA CON LABORATORIO SSD (del Corso): GEO/07 Numero codice: MFN0695 1. Docenza Docente: dott. Franco Rolfo SSD GEO/07 Dipartimento di Scienze Mineralogiche e Petrologiche Tel.: 0116705178 Fax: 0112365178 e-mail: [email protected] 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Il Corso comprende due moduli integrati svolti nel medesimo periodo didattico ed intende: 1) fornire i criteri essenziali per il riconoscimento, la descrizione e la classificazione delle rocce alla scala mesoscopica (con particolare riguardo alle rocce magmatiche e metamorfiche); 2) fornire le conoscenze di base per lo studio delle rocce al microscopio ottico in luce polarizzata e la loro caratterizzazione petrochimica; 3) illustrare i principali processi endogeni responsabili della formazione delle rocce magmatiche e metamorfiche. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) eventuali Insegnamenti fornitori Conoscenze di base di fisica (termodinamica, ottica) Fisica con laboratorio Conoscenze di base di chimica (stechiometria, chimica Chimica generale e inorganica con fisica) laboratorio Conoscenze di base sulla composizione, struttura e Mineralogia con laboratorio proprietà dei principali minerali costituenti le rocce Riconoscimento macroscopico dei principali minerali Mineralogia con laboratorio costituenti le rocce competenze attese (in uscita) eventuali Insegnamenti fruitori Conoscenze sulla composizione, struttura e proprietà della Geologia con laboratorio, Georisorse crosta e del mantello terrestri e sui principali processi petrogenetici di tipo endogeno Classificazione mineralogica e chimica delle rocce e Geologia con laboratorio, Georisorse riconoscimento macroscopico dei principali litotipi magmatici e metamorfici Conoscenze di base per il riconoscimento microscopico dei Geologia con laboratorio, Georisorse minerali principali delle rocce e per l’interpretazione microstrutturale delle rocce magmatiche e metamorfiche 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 48 • Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 24 (per ottimizzare l’efficacia delle esercitazioni che prevedono l’utilizzo del microscopio, gli studenti potranno essere suddivisi in due turni) • Esercitazioni in campo (N.ore): 8 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Concetti propedeutici. Composizione e dinamica della crosta terrestre; relazioni tra regime geodinamico e processi petrogenetici; il ciclo delle rocce. Concetti propedeutici. Richiami sulle proprietà macroscopiche dei minerali principali delle rocce; caratteri strutturali delle rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche Microscopia ottica. Proprietà ottiche diagnostiche dei minerali principali delle rocce. Processi magmatici. Relazioni di fase sperimentali nei sistemi silicatici; natura, genesi ed evoluzione dei magmi; cristallizzazione e differenziazione magmatica. Rocce magmatiche. Giaciture; caratteri strutturali, mineralogici e chimici; principi di classificazione e nomenclatura. Rocce magmatiche. Province ed associazioni magmatiche. Rocce magmatiche. Riconoscimento, descrizione e classificazione alla scala mesoscopica. Rocce magmatiche. Riconoscimento, descrizione e classificazione alla scala microscopica. Rocce sedimentarie. Introduzione alla classificazione sistematica; proprietà fondamentali delle principali famiglie. Rocce sedimentarie. Descrizione macroscopica di rocce sedimentarie terrigene rappresentative. Processi metamorfici. Fattori del metamorfismo; zoneografia; trasformazioni strutturali; tipi di reazioni metamorfiche; l'anatessi crostale. Rocce metamorfiche. Principi di classificazione e nomenclatura; grado metamorfico; facies metamorfiche. Tipi di metamorfismo. anchimetamorfismo, metamorfismo di seppellimento, di contatto, regionale; sequenze di facies nel metamorfismo regionale. Rocce metamorfiche. Riconoscimento, descrizione e classificazione alla scala mesoscopica. Rocce metamorfiche. Riconoscimento, descrizione e classificazione alla scala microscopica. Aspetti generali. Relazioni tra magmatismo, metamorfismo e regime geodinamico; elementi di petrografia regionale. Applicazioni geocronologiche e petrologiche del sistema isotopico Rb/Sr. Esercitazione di terreno. Caratteri mesostrutturali e petrografici di rocce magmatiche e metamorfiche lungo la sezione geologica della Valle Cervo (BI) totale ore totale CFU 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: Ore Lez. 4 2 Ore Totale Ore Esercit. 4 4 6 2 2 6 6 6 6 4 4 2 4 4 4 6 2 2 2 2 6 6 6 6 2 2 2 4 6 2 4 6 4 48 6 CFU 4 8 8 32 2 80 8 • • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): Lezioni: Videoproiettore collegato a PC; Esercitazioni (Laboratorio didattico di microscopia ottica - Aula Ugo Pognante): Videoproiettore collegato a PC e postazione docente di Microscopia ottica a luce trasmessa polarizzata con videocamera digitale, 24 postazioni studente con microscopi a luce trasmessa polarizzata. Materiale di consumo: collezioni didattiche di campioni di rocce (campioni macroscopici e in sezione sottile). 7. Materiale didattico Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile presso: I file PDF con il materiale didattico utilizzato per le lezioni ed esercitazioni sono consultabili/scaricabili attraverso il sito internet del Corso di Studi (http://naturali.campusnet.unito.it/cgi-bin/home.pl ). • I testi base consigliati per il corso sono: D'Argenio B., Innocenti F. & Sassi F.P., 1994. Introduzione allo studio delle rocce. UTET, Torino, 162 p. Morbidelli L., 2003. Le rocce e i loro costituenti. Bardi Ed., Roma, 453 p. • E’ fortemente consigliato l’utilizzo del seguente materiale per approfondimenti e integrazioni: Gregnanin A., 2004. Elementi di Petrografia delle rocce ignee e metamorfiche. ISU, Istituto per il diritto allo Studio Universitario, Milano, 397 p. MacKenzie W.S. & Guilford C., 1985. Atlante dei minerali costituenti le rocce in sezione sottile. Zanichelli, Bologna, 104 p. MacKenzie W.S. , Donaldson C.H., & Guilford C., 1990. Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture. Zanichelli, Bologna, 160 p. Peccerillo A., Perugini D., 2003. Introduzione alla Petrografia ottica. Morlacchi Ed., Perugia, 200 p. Yardley B.W., MacKenzie W.S. & Guilford C., 1992. Atlante delle rocce metamorfiche e delle loro microstrutture. Zanichelli, Bologna, 128 p. • Infine sono di seguito indicati siti internet di interesse: http://www.atlantepetro.unito.it/page.asp http://www.unipg.it/%7Epetropg/ 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: Prova orale integrata dalla discussione di un campione macroscopico e di una sezione sottile di rocce magmatiche e metamorfiche. Botanica sistematica con Laboratorio SSD (del Corso):… BIO 02………… Numero codice:… MFN0696…………. 1. Docenza Docente: dott.ssa Giovanna Cristina Varese BIO/02 Dipartimento di Biologia Vegetale Tel.: 011 6705984 Fax: 011 6705962 e-mail: [email protected] Docente: dott. Alfredo Vizzini BIO/02 Dipartimento di Biologia Vegetale Tel.: 011 6705702 Fax: 011 6705962 e-mail: [email protected] 2. Finalità (obiettivi di apprendimento): Il Corso si propone di fornire agli studenti del secondo anno gli strumenti per il riconoscimento dei grandi gruppi di organismi tradizionalmente ascritti ai Vegetali (alghe, funghi, briofite, pteridofite, gimnosperme e angiosperme) e la conoscenza delle ipotesi sulla loro evoluzione e dei ruoli svolti negli ambienti naturali. Tale studio è quindi finalizzato alla comprensione dell’evoluzione naturale delle diverse strutture e del valore adattativi di queste in relazione alla loro funzione. Il corso è integrato dalla parte di laboratorio volta al riconoscimento delle principali entità tassonomiche di importanza sistematica, economica e ambientale. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze attese in uscita Pre-requisiti (in ingresso) Fondamenti di Biologia e di Biochimica Basi di Chimica generale e organica, Concetti di termodinamica Nozioni di Biologia generale eventuali Insegnamenti fornitori Zoologia generale, Biologia cellulare Chimica generale, Chimica organica, Fisica Biologia generale competenze attese (in uscita) Conoscenza delle principali relazioni filogenetiche tra i phyla presentati durante il corso e capacità di identificare descrivere e inquadrare i principali taxa. eventuali Insegnamenti fruitori Ecologia, Fisiologia vegetale, Biologia delle simbiosi, Micologia 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: • Lezioni frontali (N.ore): 59 • Esercitazioni di laboratorio (N.ore): 10 • Esercitazioni in campo (N.ore) • Esercitazioni teoriche (N.ore): 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Che cosa è la botanica sistematica: definizione, metodi e finalità. Differenze tra sistematica, tassonomia e nomenclatura. Descrizione dei principali sistemi artificiali (con particolare riferimento al sistema di classificazione di Linneo) ai sistemi naturali e a quelli filogenetici. Principali caratteri sistematici utilizzabili oggigiorno. E' possibile circoscrivere i vegetali? Differenze tra animali e vegetali e organismi con Ore Lez. 2 Ore Totale Ore Esercit. 2 CFU 0.25 caratteristiche intermedie. Critiche al concetto linneano dei 3 regni. Evoluzione dei sistemi di classificazione Classificazione degli esseri viventi in 6 regni secondo lo schema di Cavalier-Smith. Descrizione della cellula procariota e spiegazione delle caratteristiche delle Cyanophyta. Ipotesi dell'origine della cellula eucariote, Procarioti. Descrizione della principali caratteristiche della cellula procariota dal punto di vista morfologico e fisiologico. Riproduzione sessuale e asessuale. Suddivisione in Archibatteri ed Eubatteri. La diversità metabolica dei procarioti: classificazione in base alle fonti di Carbonio e di energia utilizzate. I batteri autotrofi fototrofi: in che cosa consiste la fotosintesi; vi sono 2 tipi fondamentali di fotosintesi; ruolo dei pigmenti nella fotosintesi. L’apparato fotosintetico nei batteri a fotosintesi anossigenica e ossigenica. Ecologia e posizione evolutiva dei batteri autotrofi fototrofi. I batteri autotrofi chemiolitotrofi: classificazione in gruppi fisiologici in base alle sostanze inorganiche ossidate e ruolo negli ambienti naturali. I batteri eterotrofi chemioorganotrofi: attività respiratoria e fermentativa. Differenti esigenze nutrizionali. La fissazione dell’azoto atmosferico: in che cosa consiste; quali sono gli organismi capaci; la simbiosi tra batteri e le radici delle leguminose. Gruppi biologici di eterotrofi. I batteri come agenti patogeni di piante e animali Ruolo dei batteri in natura nel ciclo della materia. Ciclo del carbonio. Ciclo dell’ossigeno. Ciclo dell’azoto: batteri decompositori, batteri nitrificanti, batteri denitrificanti, batteri fissatori di azoto atmosferico. Passaggio dalla cellula procariotica a quella eucariotica. Alghe: caratteristiche generali. Tipi di organizzazione del tallo (unicellulari, coloniali, tricali, cladomiali), caratteristiche citologiche e citochimiche con particolare riferimento alla struttura e composizione della parete cellulare, dell' apparato fotosintetico (ultrastruttura e pigmenti fotosintetici) e delle sostanze di riserva . Descrizione del'ultrastruttura del flagelli e della loro importanza a livello tassonomico. Descrizione di organuli cellulari peculiari delle alghe: aptonemi, tricocisti eiettosomi, vacuoli pulsanti, pusule, fisodi, macchia oculare, corpi mucipari). Riproduzione vegetativa, asessuale e sessuale. Differenti tipi di cicli riproduttivi. Distribuzione e ruoli nei differenti ambienti. Utilizzazione delle alghe da parte dell'uomo. Effetti negativi (intossicazioni e morie legate a fioriture algali. Sistematica delle Rodophyta e descrizione delle peculiarità morfologiche, fisiologiche ed ecologiche. Sistematica e descrizione delle peculiarità morfologiche, fisiologiche ed ecologiche di Dinophyta, Chrysophyta, 2 2 0.25 8 8 1.00 8 8 1.00 Haptophyta, Xantophyta, Bacillariophyta, Phaeophyta, Cryptophyta, Euglenophyta, Chlorophyta e Charophyta con particolare riferimento a tutti i termini di passaggio dalle alghe verdi alle piante terrestri. Caratteristiche distintive del regno Funghi. Importanza dei funghi in termini quantitativi e qualitativi nei differenti habitat. Evoluzione nel tempo della sistematica dei funghi e degli organismi "funguslike": classificazioni tradizionali e moderne. Strategie nutrizionali dei funghi: organismi parassiti di piante e animali, uomo compreso, simbionti mutualiste con vegetali (licheni, micorrize) e animali saprotrofi. Importanza dei funghi come organismi mineralizzatori, come agenti di biodeterioramento e nelle applicazioni biotecnologiche. Tipi di organizzazione del tallo fungino: funghi ifali, unicellulari, rizopodiali, plasmodiali; forme monocentriche e policentriche. Il dimorfismo. Ife specializzate, Agregazioni ifali (stromi, sclerozi, cordoni...). La parete cellulare, i setti. Riproduzione vegetativa, asessuale e sessuale (tipi di gamia, omo- e etotallismo). cicli aploidi, aplo-dispoidi, diploidi e aploidi-dicariali. Accenni al metabolismo fungino (fonti di C, N , microelementi) e agli effetti di temperatura, pH, aerazione, disponibilità di acqua e luce sulla crescita fungina. Sistematica, caratteristiche morfologiche, ciclo riproduttivo ed ecologia di Mixomycota, Dictiosteliomycota, Acrasiomycota, Plasmodiophoromycota, Oomycota, Hyphocrydiomycota, Chytridiomycota, Zygomycota, Glomerulomycota Ascomycota e Basidiomycota. 8 8 1.00 Licheni: i partner della simbiosi, morfologia, riproduzione, aspetti eco-fisiologici. I licheni come importanti organismi nel biomonitoraggio e altre loro possibili applicazioni. Viridiplantae. Embriophyta. Colonizzazione delle terre emerse, adattamenti alla vita in ambiente subaereo. Bryobiotina, Crittogame "non vascolari": Bryophyta, classi Bryopsida (Polytrichopsida), Andreaeopsida, Sphagnopsida, Takakiopsida (cenni) (generazione gametofitica, generazione sporofitica, classificazione, metabolismo); Anthocerotophyta e Marchantiophyta (Marchantiopsida, Jungermanniopsida) (generazione gametofitica, generazione sporofitica, classificazione, metabolismo). Ecologia delle “Briofite”. 2 2 0.25 4 4 0.50 Tracheobiotina. Tracheofite, Crittogame “vascolari”: modificazioni morfologico-funzionali per il vantaggio selettivo delle tracheofite in ambiente subaereo. 6 6 0.750 Evoluzione dei tipi di stele. Linee evolutive attuali: Lycophyta (Lycopodiales, Selaginellales, Isoetales). Importanza evolutiva dell'eterosporia e dello sviluppo endosporico del gametofito. Monilophyta: Equisetopsida, Marattiopsida, Polypodiopsida (Polypodiales, Salviniales), Psilotopsida (Psilotales, Ophioglossales) (felci eusporangiate e leptosporangiate, isosporee ed eterosporee). Spermatofite: affermazione dell'eterosporia, evoluzione dell' ovulo e del seme. Ciclo aplo-diplonte con alternanza di generazione "mascherata". Caratteristiche dell'apparato vegetativo delle Gimnospermae. Linee evolutive delle gimnosperme attualmente viventi: Cycadophyta, Ginkgophyta, Pinophyta, Gnetophyta. Taxaceae (Taxus baccata); Cephalotaxaceae (Cephalotaxus); Podocarpaceae (Podocarpus, Phyllocladus); Sciadopityaceae (Sciadopitys verticillata); Cupressaceae (Taxodiaceae incluse): Juniperus, Cupressus, Chamaecyparis, Thuja, Calocedrus, Cunninghamia lanceolata, Cryptomeria japonica, Sequoiadendron giganteum, Sequoia sempervirens, Metasequoia glyptostroboides,Taxodium (distribuzione, caratteri diagnostici, ecologia ed utilizzo delle specie più importanti). Araucariaceae, Araucaria (distribuzione, caratteri e utilizzo delle specie più importanti); Pinaceae: Abies, Picea, Pseudotsuga, Tsuga, Pinus (P. sylvestris, P. nigra, P. pinea, P. pinaster, P. cembra, P. strobus), Larix, Cedrus (C. atlantica, C. libani, C. deodara) (distribuzione, caratteri diagnostici, ecologia ed utilizzo delle specie più importanti). Spermatofite: Magnoliophyta (Angiospermae). Radiazione evolutiva delle Angiospermae: duplicazione del genoma; innovazioni dell'apparato vegetativo (legno eteroxilo, morfologia fogliare, habitus erbaceo, ciclo vitale annuo), dell'apparato riproduttivo (fiori ermafroditi a funzione vessillare, stami, ovario e frutto) e dei processi fecondativi (estrema riduzione dei gametofiti, doppia fecondazione-endosperma secondario). Sistematica del gruppo in base al prospetto di classificazione proposto dall' Angiosperm Phylogeny Group (APG) 2003: "famiglie basali" (ANITA grade), clade Magnoliide, Monocotiledoni, Eudicotiledoni. Monocotiledoni: caratteri differenziali rispetto alle Eudicotiledoni. Famiglie più importanti delle Eudicotiledoni: Ranunculaceae, Caryophyllaceae, ROSIDI- Fabaceae, Rosaceae, Fagaceae, Brassicaceae, ASTERIDIEricaceae, Primulaceae, Lamiaceae, Solanaceae, Apiaceae, Asteraceae (distribuzione, caratteri 7 12 10 7 0.875 22 2.125 diagnostici, ecologia ed utilizzo delle specie più importanti). Monocotiledoni: Liliaceae, Orchidaceae, Poaceae (distribuzione, caratteri diagnostici, ecologia ed utilizzo delle specie più importanti). Identificazione e classificazione delle Angiospermae. Caratteri tassonomici morfologici: strutture riproduttive (fiori ermafroditi e unisessuali, struttura e funzione degli involucri fiorali, androceo, gineceo, infiorescenze, tipi di frutto); strutture vegetative (ciclo vitale, habitus, radici, fusto, foglie). Utilizzo di chiavi dicotomiche per identificazione di campioni totale 59 10 69 8 6. Materiale per lezioni e esercitazioni: • Strumentazione (indicare anche la localizzazione): microscopi ottici (Dipartimento di Biologia Vegetale). 7. Materiale didattico Il materiale didattico presentato a lezione è disponibile sul sito: http://naturali.campusnet.unito.it I testi base consigliati per il corso sono: Pasqua, Abbate, Forni. Botanica generale e Biodiversità, Ed. Piccin. Mauseth. Botanica, Fondamenti di Biologia delle Piante, Edizione Italiana, Nuova Editoriale Grasso. Speranza-Calzoni. Raven P.H., Evert R.F., Eichorn S.E. (2002), “Biologia delle piante”, Zanichelli, Bologna. Gerola, F. M., 1997 – Biologia vegetale sistematica filogenetica. UTET, Torino (3° ed.). 8. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: colloquio orale e riconoscimento di campioni d’erbario.