manuale semplice certificato di origine
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manuale semplice certificato di origine
PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA MANUALE SEMPLICE CERTIFICATO DI ORIGINE COSA SAPERE: .................................................................................................................................................... 2 1.1 A cosa serve il Certificato di Origine non preferenziale? .................................................................. 2 1.2 Cos’è l’origine non preferenziale della merce e perché è necessario conoscerla? ........................... 2 1.3 Normativa di riferimento................................................................................................................... 3 1.4 Formulario e Copie ............................................................................................................................ 3 1.5 Procedure particolari ......................................................................................................................... 4 1.6 Annotazioni non previste nel formulario .......................................................................................... 5 1.7 Tempi e Costi ..................................................................................................................................... 6 1.8 F.A.Q.- casi e domande frequenti ...................................................................................................... 7 COSA FARE: ........................................................................................................................................................ 7 2.1 Come richiederlo: la domanda .......................................................................................................... 7 Fronte del foglio rosa: ............................................................................................................................... 7 Retro del foglio rosa: ................................................................................................................................. 7 2.2 Richiesta cartacea .............................................................................................................................. 9 2.3 Richiesta telematica .......................................................................................................................... 9 2.4 Guida alla compilazione del Certificato d’Origine ............................................................................. 9 Casella 1: "Speditore" ................................................................................................................................ 9 Casella 2: "Destinatario" .......................................................................................................................... 10 Casella 3: "Paese di origine" .................................................................................................................... 10 Casella 4: "Informazioni riguardanti il trasporto" ................................................................................... 10 Casella 5: "Osservazioni" ......................................................................................................................... 10 Casella 6: "Numero d'ordine, quantità e natura dei colli, denominazione delle merci" ......................... 11 Casella 7: "Quantità" ............................................................................................................................... 11 Casella 8: "La sottoscritta Autorità certifica…….………, luogo e data di rilascio" ..................................... 11 STRUMENTI PER L’IMPRESA: ........................................................................................................................... 11 3.1 Link Utili ........................................................................................................................................... 11 3.2 Eventi e Corsi di formazione ............................................................................................................ 12 3.3 Video YouImpresa............................................................................................................................ 12 3.4 Modulistica ...................................................................................................................................... 12 1 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA MANUALE SEMPLICE CERTIFICATO DI ORIGINE COSA SAPERE: Il Certificato di Origine attesta l’origine delle merci di una particolare spedizione. 1.1 A cosa serve il Certificato di Origine non preferenziale? La Camera di Commercio rilascia il Certificato di Origine non preferenziale che attesta l'origine delle merci esportate in via definitiva in un Paese con il quale l’UE non abbia particolari accordi. Negli scambi internazionali il trattamento tributario delle merci esportate e le eventuali misure all’importazione ad esse collegate (divieti, contingenti, massimali, dazi antidumping e compensativi, etichettatura di origine) dipendono dalla loro origine. È quindi essenziale conoscere l’origine dei propri prodotti per: permettere alla Dogana di destinazione l’accertamento del trattamento tributario, compilare correttamente la domanda di rilascio del Certificato di Origine, etichettare correttamente il prodotto. Il Certificato di Origine può, inoltre, servire come prova documentale al fine di aprire una lettera di credito. 1.2 Cos’è l’origine non preferenziale della merce e perché è necessario conoscerla? L'origine non preferenziale delle merci è il luogo di produzione del bene ovvero, se la produzione del bene ha coinvolto più paesi, il luogo dove tale bene ha subito l'ultima sostanziale trasformazione (art. 36, Reg. CE n. 450/08). Trova la regola di origine sul sito dell’Unione Europea “Taxation and Customs Union”: http://ec.europa.eu/taxation_customs/customs/customs_duties/rules_origin/nonpreferential/article_1622_en.htm Per ulteriori informazioni consulta: Le F.A.Q. frequenti a disposizione (pdf) 2 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA 1.3 Normativa di riferimento Le dichiarazioni rilasciate al fine dell’ottenimento del Certificato di Origine sono rese ai sensi del DPR n.445/200 art.47 e hanno quindi valore di dichiarazioni rese difronte al Pubblico Ufficiale con le conseguenti responsabilità del dichiarante in merito al loro contenuto, in base a quanto disposto all’art. 76 del DPR medesimo. Reg. CEE n. 2454/93 del 2.07.1993 agli artt. 40-54 (requisiti e compilazione Certificato di Origine) Reg. CE n. 450/2008 del 23.04.2008 (Codice doganale aggiornato) agli artt. 35-38 (Origine della merce non preferenziale) Nota del Ministero dello Sviluppo Economico del 26 agosto 2009 (Prot. 75361) Reg. UE n. 952/2013 del 9.10. 2013 che istituisce il (nuovo) codice doganale dell'Unione 1.4 Formulario e Copie Il formulario del Certificato di Origine si compone di cinque fogli: un “originale”; tre “copie” (di colore giallo; una copia viene sempre trattenuta agli atti della Camera di Commercio); un foglio “richiesta di rilascio” (di colore rosa), quest'ultimo va compilato anche sul retro con le dichiarazioni riguardanti l'origine della merce; anche questo foglio rimane agli atti della Camera di Commercio. I dati riportati devono avere riscontro nella fattura di esportazione allegata al Certificato di Origine stesso. A fronte di ogni spedizione di merce può essere rilasciato un unico Certificato di Origine recante la dicitura ”ORIGINALE” ma è possibile, se necessario, richiedere contestualmente il rilascio di una o più COPIE (fogli gialli) del Certificato di Origine medesimo, compilate in modo identico all'originale, copie che hanno lo stesso valore legale di quest'ultimo. Ogni documento deve essere timbrato e firmato in originale dal legale rappresentante dell'impresa o da un suo delegato/procuratore. I poteri di rappresentanza nei confronti della pubblica amministrazione, o comunque per quanto riguarda i documenti per l'estero, devono essere depositati presso il Registro delle Imprese e riscontrabili dalla visura camerale. 3 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA 1.5 Procedure particolari Correzione sui certificati già rilasciati Non si possono fare abrasioni, sovrapposizioni o correzioni: le indicazioni errate devono rimanere visibili e devono essere barrate con l'aggiunta eventuale di quelle giuste. Ogni correzione, anche successiva al rilascio del certificato, deve essere approvata dal legale rappresentante della ditta e vidimata dal funzionario della Camera di Commercio. Certificato di origine proforma Il certificato di origine può essere rilasciato a fronte di fatture proforma. L'emissione di una fattura proforma può servire: per aprire una lettera di credito in alcuni Paesi; come strumento di conoscenza delle condizioni di vendita applicate al cliente estero; per spedire merce in sostituzione di altra già spedita in precedenza ma risultata poi difettosa (merce in garanzia); per merci in esportazione temporanea (solitamente per Paesi non aderenti alla Convenzione ATA) Se il richiedente dovesse vendere tutta o parte della merce esportata in temporanea, deve emettere regolare fattura definitiva e richiedere, a fronte di quest'ultima, il certificato di origine definitivo. Nella casella 5 "Osservazioni" comparirà la dicitura "Certificato proforma". Certificato di origine a posteriori Solitamente il certificato di origine deve essere richiesto quando le merci sono in corso di spedizione. In caso di particolari esigenze commerciali il Certificato di Origine può essere comunque rilasciato. Oltre alla regolare documentazione (ad es. lettera di vettura, polizza di carico, fattura col "visto uscire" della dogana italiana, ect.) è necessaria, ai sensi dell’art. 47 del dpr 445/2000, la dichiarazione del richiedente di non aver precedentemente richiesto altri Certificati di Origine per la stessa spedizione. Nella casella 5 "Osservazioni" comparirà la dicitura "certificato rilasciato a posteriori". Smarrimento del certificato di origine e richiesta del duplicato In caso di smarrimento del certificato di origine è possibile chiedere il duplicato entro sei mesi dalla data di rilascio con la copia della denuncia di smarrimento fatta agli Organi di Polizia o ai Carabinieri. Nella casella 5 "Osservazioni" comparirà la dicitura " duplicato". Nella casella 8 del nuovo certificato comparirà l’indicazione: Duplicato del certificato di origine n°……… emesso in data………. Data del rilascio del duplicato. 4 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA Sul retro del modulo di domanda (foglio rosa) il richiedente deve specificare che il primo certificato è stato smarrito e che si impegna a subire le conseguenze che potrebbero derivare dall'utilizzo, da parte di terzi, del certificato smarrito. Tale dichiarazione può essere resa anche a parte, su carta intestata a firma del legale rappresentante. Annullamento di un certificato d'origine già rilasciato dalla Camera di Commercio allo sportello o per via telematica Occorre presentare agli sportelli una richiesta firmata dal legale rappresentante e riportante brevemente i motivi della richiesta. Il certificato originale, le eventuali copie e fatture vistate devono essere restituiti agli sportelli al momento della richiesta. Sostituzione di un certificato d’origine già rilasciato dalla Camere di Commercio Certificato richiesto allo sportello Certificato richiesto per via telematica Occorre presentare agli sportelli: Si può inserire direttamente una nuova richiesta e nella parte dedicata agli allegati - Una richiesta firmata dal legale inserire: rappresentante riportante brevemente i motivi della richiesta; - copia del certificato d'origine originale già emesso - il certificato originale, le eventuali copie e le fatture vistate, contestualmente alla - dichiarazione del legale rappresentante nuova richiesta di emissione riportante brevemente i motivi della richiesta e dichiarazione di impegno a restituire i documenti originali (il certificato originale, le eventuali copie e le fatture vistate) al momento del ritiro del nuovo certificato. 1.6 Annotazioni non previste nel formulario Menzioni discriminatorie Non è possibile inserire dichiarazioni incompatibili con le Convenzioni internazionali e con le leggi nazionali. Casi più comuni di menzioni discriminatorie: le merci esportate non contengono prodotti originari di alcuni Paesi sottoposti a discriminazione, le merci esportate non sono trasportate da navi iscritte in apposite liste negative (cd. black list) o che la merce non fa scalo in porti discriminati. 5 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA Il principio è ribadito da Unioncamere Italia con nota inviata alle Rappresentanze Consolari Estere (novembre 2009). Menzione di "merce 100% made in Italy" o Nel caso in cui si desideri inserire in fattura e/o nella Casella n.5 del Certificato di Origine la dicitura "merce 100% made in Italy” occorre allegare, oltre alla regolare documentazione, una dichiarazione firmata dal legale rappresentante della società produttrice dei beni (ai sensi del DPR n.445/200 art.47). Nel caso in cui lo speditore sia anche il produttore della merce, il legale rappresentante può fornire tale dichiarazione sul retro del foglio rosa (richiesta di rilascio) punto 1. Menzione del nome del produttore È consentito a condizione che: a) non sia in contrasto con la dichiarazione di origine rilasciata dal legale rappresentante; b) la Camera di Commercio possa accertare, verificando nel Registro Imprese, che le informazioni siano corrette; c) Sia allegata una dichiarazione, firmata dal legale rappresentante della società produttrice dei beni, attestante l'effettiva produzione della merce; d) non vi sia violazione del segreto commerciale. Nel caso in cui il richiedente non coincide con il produttore/fabbricante della merce esportata, è necessario che il legale rappresentante presenti una dichiarazione (ai sensi del DPR n.445/200 art.47) attestante che la menzione del nome del produttore sul certificato di origine non produca violazioni del segreto commerciale. 1.7 Tempi e Costi I tempi rimangono a discrezione della CCIAA emittente. Diritti di Segreteria: Certificato di origine (sia richiesto allo sportello che on line): Euro 5,00 Ogni copia del C/O: Attestazione su fatture: Euro 5,00 Euro 3,00 Numero meccanografico: Attestato di libera vendita: Visto di deposito atti (solo per enti pubblici): Sarà rilasciato a fronte di presentazione di un documento emesso da un Organismo o Ente Ufficiale (ASL, istituti nazionali di certificazione, ecc) o di fattura priva di firma autografa. Visto poteri di firma: Euro 3,00 Euro 3,00 Euro 3,00 Euro 3,00 6 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA Ove espressamente richiesto (non sufficiente la dichiarazione di potere di firma su documenti a valere per gli scambi con l’estero) è possibile richiedere questo tipo di visto rilasciabile su fatture con firma in originale del legale rappresentante o di un suo procuratore con allegata fotocopia della c.i del firmatario (artt.38 e 47 445/2000). 1.8 F.A.Q.- casi e domande frequenti Per ulteriori informazioni consulta: Le F.A.Q. frequenti a disposizione (pdf) COSA FARE: 2.1 Come richiederlo: la domanda Può essere richiesto alla Camera di Commercio nella cui circoscrizione l’impresa ha la propria sede (legale, operativa o unità locale) o la persona fisica ha il domicilio. Fronte del foglio rosa: le informazioni sono compilate in modo identico al Certificato. Nella casella 8 è riprodotta la formula di richiesta del certificato. Va inserito il nome e il cognome (per esteso), la qualifica e la firma del legale rappresentante o di un suo procuratore delegato. Il medesimo soggetto firmerà le dichiarazioni sul retro del modulo rosa. Retro del foglio rosa: contiene la dichiarazione relativa all’origine della merce per cui si richiede il certificato. a) Paragrafo 1: merce di origine interamente comunitaria Nel caso in cui… il richiedente sia un fabbricante o produttore il fornitore sia un fabbricante o produttore diverso dal richiedente Occorre indicare… Il luogo di fabbricazione della merce (lo stabilimento nel quale è stata prodotta e NON l'indirizzo della sede sociale o l'ufficio amministrativo del fabbricante) - la denominazione del fornitore - il luogo di fabbricazione della merce (lo stabilimento nel quale è stata prodotta e NON l'indirizzo della sede sociale o Documentazione necessaria: la fattura di esportazione - la fattura di esportazione - la copia della fattura di acquisto o del DDT (documento di trasporto) 7 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA l'ufficio amministrativo del fabbricante) - dichiarazione dell'origine dei singoli prodotti firmata dal legale rappresentante dell'impresa produttrice. b) Paragrafo 2: merce che ha subito una trasformazione o lavorazione sostanziale sufficiente a conferirle l'origine comunitaria Indicare il nome e l'indirizzo dell'impresa che ha eseguito l'ultima lavorazione o trasformazione sostanziale. In caso di dubbi sulla sostanzialità della trasformazione/lavorazione subita dalla merce: consulta Le F.A.Q. frequenti a disposizione (pdf) Consulta gli Allegati 10 e 11 del Regolamento CEE n° 2454/ 93, elenco delle lavorazioni/trasformazioni sostanziali alle quali devono essere sottoposti i materiali non originari, affinché il prodotto finito possa avere il carattere di prodotto originario Richiedi il Parere IVO (Informazione Vincolante sull'Origine) presso la competente Agenzia delle Dogane. c) Paragrafo 3: merce di originaria extracomunitaria Nel caso di… Merce in transito Merce estera nazionalizzata (sdoganata), importata direttamente dal richiedente. L’origine della merce è sempre considerata estera. Merce estera nazionalizzata, non importata direttamente dal richiedente Merce giacente deposito doganale (merce non sdoganata, giacente in appositi spazi, in attesa di ulteriori adempimenti da parte degli interessati) Documentazione necessaria: - la fattura di esportazione - il Certificato di Origine estero - la fattura di esportazione - le bolle doganali di importazione - la fattura di esportazione - la dichiarazione rilasciata dal diretto importatore riportante il Paese di origine della merce e gli estremi di sdoganamento (numero e data della bolletta doganale di importazione nonché la dogana interessata). - la fattura di esportazione; - il certificato di origine estero; - la bolletta di introduzione in deposito (IM 4), rilasciata dalla dogana che ha effettuato l'operazione; - la fattura originale estera vistata dalla dogana sulla quale compaiono anche gli estremi della bolletta IM4. 8 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA In caso di dubbio da parte della Camera di Commercio, questa può chiedere ulteriore documentazione attestante l'origine della merce, come ad esempio: certificazioni di qualità o certificazioni sanitarie rilasciate da Enti pubblici abilitati, se in essi vi è chiaramente indicato il Paese di origine delle merci; polizze di carico dalle quali è possibile ricavare il Paese di origine; dichiarazioni del fornitore sull'origine della merce, con l'indicazione della procedura con cui è stata desunta l'origine stessa. ATTENZIONE: Questa dichiarazione è resa ai sensi del DPR n.445/200 art.47 e ha quindi valore di dichiarazione resa difronte al Pubblico Ufficiale con le conseguenti responsabilità del dichiarante in merito al loro contenuto, in base a quanto disposto all’art. 76 del DPR medesimo. La casella 9 va compilata SOLO se è uno spedizioniere a presentare la domanda e nel caso in cui non figuri già nella casella 1 del Certificato come soggetto agente per conto. 2.2 Richiesta cartacea Guarda la pagina dedicata della tua Camera di Commercio. 2.3 Richiesta telematica Per ulteriori informazioni consulta: - manuale WebCO - manuale Cert’O 2.4 Guida alla compilazione del Certificato d’Origine Casella 1: "Speditore" Denominazione e indirizzo dell’Esportatore o di chi spedisce le merci per suo conto. L’Esportatore è di norma colui che emette la fattura di vendita all'estero. Occorre indicare: nome e cognome o ragione sociale; indirizzo completo. Note esplicative: L’Esportatore è di norma colui che emette a suo favore la fattura di vendita delle merce e/o chi è in definitiva responsabile della loro esportazione, sia che proceda egli stesso a tale operazione sia che ne dia incarico a terzi. Nel caso in cui non sia direttamente l’Esportatore a richiedere il Certificato, nella casella 1 deve essere menzionato il nominativo di colui che provvede alla spedizione e la dicitura “per conto di” seguita dal nominativo di colui che emette la fattura di vendita all’estero. 9 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA Deve essere allegata la delega alla richiesta del certificato con menzione degli estremi della fattura di vendita e del destinatario finale. Nel caso di operazione abituali per conto delle stesso soggetto potrà essere depositata un’unica delega ad inizio anno o secondo necessità. Casella 2: "Destinatario" Denominazione e indirizzo del Destinatario della fattura di export, seguito dalla dicitura "Final destination" e i dati relativi al Destinatario della spedizione delle merci se diverso. NB. I dati qui inseriti devono coincidere con quanto riportato nella fattura di esportazione. Il nome del Paese inserito deve essere per esteso, non sono ammesse sigle. Nel caso di particolari esigenze commerciali: sia necessario inserire un destinatario non espressamente presente in fattura o, inserendo la dicitura "all'ordine", si voglia omettere i dati dell'acquirente per motivi di “segretezza commerciale”, occorre allegare una dichiarazione in cui si spiegano la particolare motivazione commerciale della richiesta. Casella 3: "Paese di origine" Inserire: il nome completo del Paese di origine della merce. Se la merce è di origine comunitaria inserire “Comunità europea o nome ufficiale del Paese/Paesi d’origine”. Se la merce spedita è originaria di più Stati, nella casella si devono indicare tutti i nomi dei Paesi di origine; in tal caso occorre specificare nella casella 6 (descrizione della merce) il Paese di origine di ogni singolo articolo e, nel caso di origini miste, contraddistinguere le merci di origine comunitaria da quelle di origine extracomunitaria. Casella 4: "Informazioni riguardanti il trasporto" Possono essere inserite SOLO informazioni attinenti al trasporto (ad es. DDT, mezzo di trasporto utilizzato: aereo, nave, misto, da destinarsi, etc.). Casella 5: "Osservazioni" Possono essere inserite le informazioni commerciali attinenti alla spedizione, non previsti in altri spazi, di cui sarà necessario allegare la relativa documentazione (ad es. assicurazione, lettera di credito, polizza di carico etc.). Ad esempio se nella transazione interviene un terzo operatore, commissionato della consegna della merce, può essere indicato in questa sezione preceduto dalla dicitura “notify party” (deve essere riscontrabile in fattura di esportazione). 10 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA Casella 6: "Numero d'ordine, quantità e natura dei colli, denominazione delle merci" In questa casella vanno inseriti gli elementi necessari per il riconoscimento delle merci, quali: n. d’ordine, marche, numeri, quantità e natura dei colli, denominazione delle merci (il valore delle merci non è considerato un elemento descrittivo del prodotto). Le merci devono essere elencate in un ordine progressivo, usando termini tecnici e commerciali in maniera dettagliata, le indicazioni generiche non sono sufficienti. Tutti i dati devono trovare corrispondenza con gli elementi in fattura. Nel caso in cui lo spazio destinato alla descrizione delle merci non sia sufficiente è possibile rinviare alla fattura inserendo la dicitura “secondo fattura allegata”. Casella 7: "Quantità" Devono essere indicata la quantità dei prodotti da esportare. Le unità di misura variano in base alla tipologia dei prodotti (peso, volume, pezzi). Nel caso in cui si scelga l’unità di peso sarà necessario precisare se si tratta di pesi netti o lordi. Tutti i dati devono trovare corrispondenza con gli elementi in fattura. Casella 8: "La sottoscritta Autorità certifica…….………, luogo e data di rilascio" La compilazione di questa casella è riservata alla Camera di Commercio emittente. Per ulteriori informazioni consulta: Le F.A.Q. frequenti a disposizione (pdf) STRUMENTI PER L’IMPRESA: 3.1 Link Utili La tua Europa, la tua opportunità Guida pratica per fare impresa in Europa Banca dati sull'accesso ai mercati extra-ue Informazioni online gratuite sulle condizioni di accesso ai mercati, quali requisiti relativi ai prodotti, tariffe all'importazione, formalità e documenti, ostacoli agli scambi e statistiche. World pass Sportello informativo delle camere di commercio per l’internazionalizzazione. 11 PROGETTO ANGELI ANTIBUROCRAZIA MercatoGlobale.it Fornisce informazioni tecniche e aggiornamenti normativi alle imprese italiane che operano con l'estero. Oggi rappresenta un importante riferimento sull'internazionalizzazione. infoMercatiEsteri Piattaforma altamente innovativa e completamente gratuita della Farnesina, ideata e realizzata per soddisfare la richiesta di informazioni sui mercati esteri proveniente dagli operatori economici nazionali. 3.2 Eventi e Corsi di formazione La Camera di Commercio organizza eventi e corsi di formazione che potrebbero interessarti. Guarda la pagina dedicata. 3.3 Video YouImpresa Hai dubbi sulla compilazione? Guarda come fare con il video tutorial. Certificato d'origine: richiedilo on line Certificato di origine? Online è meglio 3.4 Modulistica Guarda la pagina dedicata della tua Camera di Commercio. - Bergamo - Mantova - Brescia - Milano - Como - Monza e Brianza - Cremona - Pavia - Lecco - Sondrio - Lodi - Varese 12