Progetto aree verdi - relazione descrittiva
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Progetto aree verdi - relazione descrittiva
1. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI Per quanto attiene le opere a verde gli interventi previsti nel progetto consistono in: - predisposizione di impianto d’irrigazione ad aspersione automatizzato; - piantumazione di essenze arbustive sempreverdi e caducifoglie a perimetro dei giardini per la realizzazione di una siepe perimetrale; - piantumazione di alberi ad alto fusto; - semina del terreno con miscuglio di graminacee per la creazione di tappeto erboso. 2. IMPIANTO D’IRRIGAZIONE AUTOMATIZZATO Verrà realizzata la predisposizione per l’impianto d’irrigazione automatizzato (programmabile tramite centralina di controllo) per ciascuna unità abitativa che possa funzionare in modo autonomo ed indipendente in modo da razionalizzare i consumi garantendo la miglio resa. L’impianto d’irrigazione per aspersione si compone delle seguenti parti: - allacciamento alla rete idrica (le ridotte dimensione delle superfici ed i bassi consumo sono tali da non necessitare di contatore ad hoc) e controllo del flusso idrico tramite elettrovalvole elettriche automatiche a membrana; - pozzetti in resina sintetica costruiti in materiale termoplastico per l’alloggiamento degli organi di intercettazione e degli automatismi; - programmatore elettronico con alimentazione da rete elettrica per il controllo delle elettrovalvole; - tubature in Polietilene A.D. PN 10 per convogliamento di acqua in pressione con materiale di raccorderia; - irrigatori statici a scomparsa (pop-up) per irrigazione ad aspersione del tappeto erboso. Le quantità ed il dimensionamento di quanto necessario per la predisposizione dell’impianto verranno fatti in sede di progettazione esecutiva. 3. SIEPE PERIMETRALE ed ARBUSTI A perimetro di ciascun singolo giardino, e lungo i lati nord ed ovest dell’intervento verranno piantumate delle essenze arbustive sempreverdi al fine di ottenere, con lo sviluppo delle stesse, una siepe di mascheramento. La distanza d’impianto sarà pertanto ravvicinata per garantire un relativo pronto effetto, e l’essenza che si utilizzerà verranno sarà la seguente: - Photinia fraseri red robin; Oltre a tale intervento si prevede la piantumazione di ulteriori essenze arbustive per la realizzazione di macchie, bordure ed aiuole variamente dislocate all’interno dell’area comune e nella zona del parcheggio pubblico (per un maggior dettaglio si rimanda all’allegato grafico relativo). Le essenze utilizzate verranno scelte tra le seguenti: - Abelia x grandiflora - Nandina fire power - Weigela florida - Viburnum tinus - Hypercum spp. La messa a dimora degli arbusti avverrà in relazione alle quote finite, avendo cura che le piante non presentino radici allo scoperto oppure risultino, una volta assestatosi il terreno, interrate oltre il livello del colletto. L'imballo della zolla costituito da materiale degradabile verrà essere tagliato al colletto ed aperto sui fianchi senza rimuoverlo da sotto la zolla, togliendo soltanto le legature metalliche ed il materiale in eccesso. 1 La zolla deve essere integra, sufficientemente umida, aderente alle radici; se si presenta troppo asciutta dovrà essere immersa temporaneamente in acqua con tutto l'imballo. Le piante dovranno essere collocate ed orientate in modo da ottenere il miglior risultato estetico e tecnico in relazione agli scopi della sistemazione. Si procederà poi al riempimento definitivo delle buche con terra di coltivo o substrato, costipando i materiali con cura in modo che non rimangano vuoti attorno alle radici o alla zolla. Il riempimento delle buche, sia quello parziale prima della piantagione, sia quello definitivo, potrà essere effettuato, a seconda delle necessità, con terra di coltivo semplice oppure miscelata a torba. 4. PIANTUMAZIONE ALBERI Nelle porzioni comuni del lotto ed a lato della pista ciclopedonale è prevista la piantumazione di alberi ad alto fusto, ossia essenze che a piena maturità possono raggiungere in ambiente urbano circa 10-12 metri di altezza; tutto ciò in considerazione dello spazio a disposizione al fine di non interferire con l’edificio stesso e nel rispetto di quanto previsto dal regolamento edilizio comunale così come codice civile all’articolo 892: “Chi vuol piantare alberi presso il confine deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, dagli usi locali [c.c. 895]. Se gli uni e gli altri non dispongono, devono essere osservate le seguenti distanze dal confine: 1) tre metri per gli alberi di alto fusto. Rispetto alle distanze, si considerano alberi di alto fusto quelli il cui fusto, semplice o diviso in rami, sorge ad altezza notevole, come sono i noci, i castagni, le querce, i pini, i cipressi, gli olmi, i pioppi, i platani e simili; 2) un metro e mezzo per gli alberi di non alto fusto. Sono reputati tali quelli il cui fusto, sorto ad altezza non superiore a tre metri, si diffonde in rami; 3) mezzo metro per le viti, gli arbusti, le siepi vive, le piante da frutto di altezza non maggiore di due metri e mezzo 2 Gli alberi che si utilizzeranno avranno la chioma ben formata e regolare a proiezione rotonda, non squilibrata, a densità costante senza lacune nella massa fogliare, ed avranno il fusto principale integro e senza grossi rami concorrenti. Per quanto attiene alle specifiche tecniche di piantumazione verrà rispettato quanto di seguito: - le buche d messa a dimora avranno le dimensioni più ampie possibili in rapporto alla grandezza delle piante da mettere a dimora; - nel riempimento della buca unitamente con la terra smossa verranno interrati gli eventuali concimi, in modo tale che il medesimo sia ricoperto da uno strato di terra e non a contatto diretto con gli apparati radicali; - la messa a dimora degli alberi avverrà in relazione alle quote fissate, avendo cura che le piante non presentino radici allo scoperto né risultino, una volta assestatosi il terreno, interrate oltre il livello del colletto; - l’imballo della zolla costituito da materiale degradabile (es. paglia, canapa, juta, ecc., v. art. 49 punto a), verrà tagliato al colletto e aperto sui fianchi senza rimuoverlo da sotto la zolla, togliendo soltanto le legature metalliche e il materiale di imballo in eccesso; - le piante verrannio collocate con lo stesso orientamento che avevano in vivaio in modo da ottenere il miglior risultato estetico e tecnico in relazione agli scopi della sistemazione; - le piante a foglia caduca verranno messe a dimora nel periodo adeguato all’attecchimento delle varie specie, generalmente durante il periodo di riposo vegetativo. Le piante a foglia caduca se fornite in contenitore, potranno essere messe a dimora in qualsiasi periodo dell’anno, esclusi i mesi di piena estate. Le essenze arboree verranno scelte tra le seguenti varietà: - Acer platanoides “crimson king” - Fraxinus excelsior 3 5. - Quercus robur fastigiata - Liriodendron tulipifera - Liquidambar styraciflua TAPPETO ERBOSO Nella formazione del tappeto erboso sono comprese le operazioni relative alla preparazione del terreno, alla concimazione, alla semina o piantagione (qualora si optasse per la posa di zolle precoltivate), ed alle prime irrigazioni. La formazione del tappeto erboso avrà luogo dopo la messa a dimora di tutte le piante previste e dopo l'esecuzione di eventuali impianti tecnici. Terminate le operazioni di semina o piantagione, il terreno deve essere immediatamente irrigato. Il prato dovrà presentarsi perfettamente inerbito con le specie seminate previste, con assenza di erbe infestanti, esente da malattie, senza avvallamenti dovuti all'assestamento del terreno od altre cause. Il miscuglio di sementi che si adotterà verrà definito in fase esecutiva, ma saranno comunque essenze graminacee microterme perenni: Festuca rubra, Lolium perenne, Festuca arundinacea e Poa pratensis Le lavorazioni che verranno effettuate per la formazione del tappeto erboso sono di seguito sinteticamente descritte: - fresatura: lavorazione che permette di omogeneizzare lo strato di terreno, nelle sue componenti naturali, con i materiali apportati, ed affinare le dimensioni strutturali del letto di semina; - rastrellatura e livellamento fine: questa operazione è spesso eseguita a mano sul terreno soffice di fresatura, e consente l'affinamento particolareggiato della superficie e la rimozione degli ultimi residui che possono costituire ostacolo alla semina; - rullatura pre-semina: operazione obbligatoria per qualsiasi impianto di tappeto erboso; si esegue con il rullo "a metà peso" (nel caso di riempimento con sabbia o acqua). Gli scopi essenziali sono due: 4 evidenziare le zone che sprofonderanno maggiormente con l'assestamento e quindi procedere a ritocchi di livellamento importanti per governare lo scorrimento delle acque superficiali e per garantire l'altezza omogenea di taglio durante la manutenzione futura; preparare una superficie piana di deposizione del seme, che facilità l'operazione stessa grazie all'agevolato controllo visivo, e permette di ottenere una uguale profondità di interramento del seme e quindi una più regolare germinazione su tutta la superficie dell'intervento; - Semina: l'operazione della semina prevede la distribuzione uniforme, su una superficie di terreno opportunamente preparata, dei semi delle essenze costituenti il miscuglio scelto per la formazione del tappeto erboso. Si esegue manualmente o con l'ausilio di carrelli dosatori. Le rifiniture di semina andranno comunque eseguite a mano. - rastrellatura di copertura del seme: ha lo scopo di coprire con un leggero strato di terra il seme; - Rullatura finale: viene eseguita con un rullo sufficientemente pesante per far aderire intimamente le particelle di terreno al seme, affinché questo possa assorbire l'umidità necessaria ad innescare il processo germinativo. Con questa pressione, vengono ridotti i grossi volumi di aria nel terreno, diminuendo così l'evaporazione dell'acqua dal terreno ed aumentando la portanza meccanica del terreno durante le operazioni di manutenzione; - Prima irrigazione: il volume d'acqua da apportare con il primo intervento è valutato in funzione dello stato idrico del suolo al termine delle operazioni di semina. E' importante tenere presente che il processo di germinazione, una volta innescato, è irreversibile; dopo il primo adacquamento, l'umidità del terreno va mantenuta costante per almeno 20 giorni, per permettere a tutte le essenze del miscuglio di germinare. 6. TERRA DI COLTIVO 5 Prima di effettuare qualsiasi impianto o semina verrà verificata l’adeguatezza del terreno presente in sito al fine di poter realizzare le operazioni sopra descritte; se al contrario risulti necessario (e in che misura) apportare nuovo terreno di coltivo questo sarà privo di radici, erbe infestanti, rami, pietre o materiali di altro tipo che possano ostacolare le successive operazioni. A seguito di analisi chimiche di laboratorio effettuate su un campione rappresentativo di terreno verrà inoltre deciso la quantità e qualità dei materiali ammendanti che occorrerà apportare al fine di garantire il miglior risultato delle operazioni di piantumazione descritte. Il tecnico incaricato Dott. Agronomo Andrea Debosio 6