Lezioni sul pesce azzurro agli alunni della scuola
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Lezioni sul pesce azzurro agli alunni della scuola
REGIONE SICILIANA ASSESSORATO COOPERAZIONE, COMMERCIO, ARTIGIANATO E PESCA DIPARTIMENTO PESCA Trentaquattro alunni della scuola media di Gaggi (Messina), 16 della seconda e diciotto della terza classe, oltre alla storia, all’italiano e alla matematica, hanno ascoltato anche una lezione di pesca, preparata dall’Associazione culturale Pasimaro con l’esperto lupo di mare Salvatore Miano. Hanno assistito anche delle insegnanti, con in testa la fiduciaria prof. Angela Vecchio. E’ stata una lezione particolare, che ha destato l’interesse degli alunni. Alla fine i ragazzi hanno formalizzato una serie di domande sul pescato, sul pesce azzurro, sulla digeribilità dei pesci, come vengono pescati e cucinati. Proprio perchè non tutti i giorni si sente parlare delle qualità di pesce e di come si mangia il pesce nelle lezioni quotidiane. Un nuovo modo di imparare. Intanto Miano ha spiegato che il pesce azzurro contiene proteine, lipidi, vitamine (specialmente quelle di gruppo B che interagiscono col metabolismo proteico) e minerali, tra cui fosforo, potassio, ferro e iodio. Inoltre il pesce azzurro non contiene colesterolo e grassi saturi, al contrario abbondano i grassi polinsaturi (tra cui l’Omega 3). La lezione è valsa a spiegare anche agli attenti alunni che ci sono i pesci piccoli (alice, sarago, sardina, scampo, sgombro) e quelli più grandi (alalunga, pesce spada e tonno rosso) e che vengono pescati sia nei nostri mari, che in altri Paesi europei. I nutrizionisti sostengono, ha spiegato Miano, che il pesce azzurro va consumato due, tre volte la settimana e che deve essere fresco o ben conservato. Inoltre per cucinare e mangiare un buon pesce bisogna sapere che: deve avere l’occhio in fuori, la cornea trasparente e la pupilla nera; un corpo rigido, odore gradevole, delle carni elastiche e compatte. Un altro dei motivi per conoscere la freschezza del pesce, quando si va ad acquistarlo nei supermercati o in pescheria, è l’etichettatura. Ogni specie deve avere una etichetta su cui c’è scritto il nome del pesce, dove è stato pescato e quanto costa. 11 A scuola per parlare di pesca Speciale Pesca La Gazzetta Jonica Venerdì 9 Novembre 2007 Lezioni sul pesce azzurro agli alunni della scuola media di Gaggi impartite dagli esperti dell’ ass. culturale Pasimaro Gli alunni della scuola media di Gaggi mentre ascoltano la lezione di pesca del nostro esperto Salvatore Miano (foto Arizzi) Alcuni alunni hanno chiesto di sapere perché si vocifera che il tonno rosso è in estinzione e quindi non va consumato. “Perché, è stato risposto, vengono catturati nei periodi riproduttivi, cioè quando si spostano nelle zone di riproduzione, che avviene nei mesi primaverili, vicino la Sicilia e la Sardegna”. Gli alunni, a fine lezione, sono rimasti contentissimi. Hanno ringraziato l’esperto, i giornalisti ed il fotografo per la dolce esperienza sulla pesca, sul pesce azzurro e sulle sue qualità organolettiche. pipre Ricetta: Sarde a Beccafico Ingredienti Preparazione 1 kg di sarde grosse, 200 gr di pangrattato, 100 gr di uva passa, 100 gr di pinoli, 1 cucchiaio di zucchero, 1 bicchiere di olio di oliva, qualche foglia di alloro, 1 limone, 1 ciuffetto di prezzemolo, sale e pepe. Pulire le sarde, deliscarle ed aprirle. Tostare il pangrattato con l’olio, aggiungere i pinoli, l’uva passa, il prezzemolo sminuzzato, lo zucchero ed il sale. Mettere in ogni sarda una giusta quantità di condimento, arrotolare e formare degli involtini che si disporranno in una teglia, separandoli con le foglie di alloro. Cuocere per 20 minuti e appena finita la cottura cospargerli con olio e limone. La sardina Di forma panciuta, compressa lateralmente, può raggiungere al massimo i 20 cm, ma spesso si aggira intorno ai 12 – 16 cm. Si distingue dall’acciuga poiché ha la bocca in posizione mediale, mentre quella dell’acciuga quando è chiusa è rivolta verso il basso. Ha il corpo ricoperto di squame. Vive in banchi numerosi e compie ampi spostamenti. La riproduzione avviene in prossimità della costa e dura tutto l’anno. Si pesca con reti da traino pelagico, a strascico o da circuizione, utilizzando una fonte luminosa per attirarli. Durante i primi mesi dell’anno viene pescato il novellame, detto Neonata. Le sue carni sono grasse in estate, più magre d’inverno, ma gustose.