In ricordo di MARIA RIBUL

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In ricordo di MARIA RIBUL
POESIE DEL CREATO
Semi di speranza
In questo tempio d'aria Ti ritrovo qui, Signore,
in questo tempio d'aria che volge alla sera
nell'ora che precede il gregoriano degli angeli.
Canne d'organo gli alberi
ove si misurano gli alati con gorgheggi
in chiave di contralto.
Attingerò prima che abbruni alla trasparenza del cielo
nella benedizione dell'ora che prelude la notte.
Attingerò come ad una fonte battesimale
per vestire i giorni d'innocenza
per ascoltare stormire di foglie
Preghiere e canti
in ricordo della Maestra
Maria Ribul
in concerto per arpa e clavicembalo.
Poi verrà la luna a versare ampolle di luce dentro l'anima
e una brezza andante-cantabile mi condurrà
alla soglia dell'aurora.
E verrà la luce bionda del mattino
epifania della Tua creazione
a risarcire la frugalità dei giorni. (Rina Dal Zilio)
Chiesa Parrocchiale di Salce
Sabato 22 ottobre ore 20,30
Un ricordo grato a tutti coloro
che in vario modo ci hanno aiutato
a realizzare questa serata.
E ringraziamo di cuore tutti voi
Maria Del Piccolo Ribul
(1927-2010)
che avete partecipato
a questo momento
di preghiera e canto
“Non piangete
io continuerò ad amarvi
al di là della vita.
L’amore e la musica
sono la mia anima
e l’anima non muore.”
in ricordo
della maestra Maria Ribul.
Coro Giovanile femminile:
Serena Bortot, Alessia De Barba, Marianna De Biasi, Sara De Bon,
Katia Filippin, Francesca Totaro, Laura Zanotelli.
Corale Parrocchiale di Salce:
soprani:
Serena Bortot, Patrizia Carlin, Gianna Chierzi, Chiara Colbertaldo,
Alessia De Barba, Elettra De Biasi, Marianna De Biasi, Dora De Dea,
Giuseppina Fagherazzi, Alda Pellizzaroli, Anna Maria Roni,
Doriana Salvador, Sandra Roni, Francesca Totaro
contralti:
Donatella Borsoi, Marilena Canali, Maria Canevese, Giulia Carlin,
Sara De Bon, Bruna Dal Farra, Daniela Poggi, Emma Righes
tenori:
Giacomo Brando Azzano, Renato Candeago, Corrado Chierzi,
Mario De Luca, Paolo Sovilla, Antonio Tamburlin
bassi:
Simone Bortot, Renzo De Biasi, Daniele De Dea,
Claudio Roni, Gaetano Tenin
direttore: Gabriele Lorenzon
Flauto: Valentina Candeago
Voci recitanti:
Luca Da Rold
Ivana Ronchi
Fotografia /riprese:
Registrazione:
Luca Saronide
Alessandro Fardin
Maria Del Piccolo Ribul
La sua attività nelle comunità parrocchiali di Salce e Bes:
- direttrice della Corale Parrocchiale di Salce dal 1988 al 2010
- fondatrice e direttrice dei Minicantori di Bes
del Coro Coi dei Bes
del Coro Giovanile femminile
- direttrice del coro parrocchiale di Bes
- insegnante di musica nelle scuole elementari e medie
INTERPRETI DELLA SERATA:
Prof. Giovanni Piol:
organo
Chiara Isotton:
soprano
Francesca Totaro :
Nulla in mundo pax sincera (A. Vivaldi)
Elettra De Biasi
Marianna De Biasi
Serena Bortot
Elisa Sommacal
Veronica Fregona
Renzo De Biasi
Simone Bortot
Cantique de Jean Racine (G. Faurè)
Francesca Totaro
Katia Filippin
Giacomo Brando Azzano
Claudio Roni
All’eucarestia (W. A. Mozart)
Chiara Isotton
Francesca Totaro
Alessia De Barba
Marianna De Biasi
Sara De Bon
Gianluca Nicolai
Gabriele Lorenzon
La Vergine degli angeli (G. Verdi)
SEMI DI SPERANZA
Amici miei venite qui, cantate insieme a me:
qualcuno c’è che di lassù dal cielo sentirà.
Le stelle sopra la città le accende tutte Lui
E il sole che ci scalderà ce l’ha donato Lui.
Amici miei venite qui, cantate insieme a me:
qualcuno c’è che di lassù dal cielo sentirà.
Per ogni notte buia che il sole oscurerà
Amici miei poi ci sarà un’alba chiara in più.
F. Abt: Oltre le stelle
Oltre le stelle, spuntata l’aurora
ogni speranza compita sarà.
Ciò che tu avrai qui sofferto in allora
ricompensato in ciel ti verrà, ricompensato in ciel ti verrà.
Oltre le stelle la man si daranno
quei che discordi vivevan quaggiù.
L’ira e l’invidia lo stral frangeranno
tutti in eterno avrem pace lassù, tutti in eterno avrem pace lassù.
LA SPERANZA EVANGELICA
La speranza è presente in tutti, non si vive senza speranza!
Per il cristiano la speranza evangelica è un “dono” grazie al quale
l’uomo non fugge dal presente insopportabile per rifugiarsi in un
futuro consolatorio, ma introduce il futuro nella sua vita presente.
E’ fede nel Cristo che è venuto, viene e verrà: nasce dalla fede in
un evento passato, lo accoglie nel presente, e attende in modo
vigile e operoso che si realizzi pienamente nel futuro.
A.Vivaldi: Nulla in mundo pax sincera
A. Burlon
Nulla in mundo pax sincera
Sine felle pura et vera,
dulci Jesu est in Te.
Non c’è al mondo vera pace
senza amarezze, vera, autentica,
Al di fuori di Te, Gesù.
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris sola spe.
Tra pene e tormenti
l’anima vive felice
Nella speranza di un amore
senza macchia
Ogni giorno è da vivere
Ogni mattina è una giornata intera che riceviamo dalle mani di Dio.
Dio ci dà una giornata da Lui stesso preparata per noi.
Non vi è nulla di troppo e nulla di non “abbastanza”, nulla di
indifferente e nulla di inutile.
E’ un capolavoro di giornata che viene a chiederci di essere vissuto.
Noi la guardiamo come una pagina d’agenda, segnata d’una cifra e
d’un mese. La trattiamo alla leggera come un foglio di carta.
Se potessimo frugare il mondo e vedere questo giorno elaborarsi e
nascere dal fondo dei secoli, comprenderemmo il valore di un solo
giorno umano. (Madeleine Delbrel - mistica francese)
Amici miei
G. Faurè: Cantique de Jean Racine
Verbo pari all’Onnipotente
nostra unica speranza,
giorno eterno della terra
e dei cieli, noi rompiamo
il silenzio della pacifica notte
Divino Salvatore, volgi a noi
il tuo sguardo!
Verbe égal au très haut,
notre unique espérance,
Jour éternel de la terre et des cieux,
nous rompons le silence,
Divin Sauver jette sur nous les jeux!
Répands sur nous
le feu de ta grâce puissante
que tout l’enfer
fuie au son de ta voix,
dissipe le sommeil
d’une âme languissante,
qui la conduit à l’oubli de tes lois.
Diffondi su di noi il fuoco
della tua grazia potente,
che tutto l’inferno fugga
al suono della tua voce,
dissipa il sonno di una coscienza
languida che la conduce all’oblio
delle tue leggi.
O Christ, sois favorable à ce peuple fidèle
pour te bénir maintenant rassemblé,
reçois les chants qu’il offre
à ta gloire immortelle
et de tes dons qu’il retourne comblé.
O Cristo, sii benevolo
verso questo popolo fedele,
ora riunito per benedirti,
accogli i canti che ti offre
alla tua gloria immortale,
e che ritorni colmo dei tuoi doni!
Meravigliosa grazia! Che lieta novella
che ha salvato un miserabile come me!
Un tempo ero perduto, ma ora sono ritrovato.
Ero cieco, ma ora ci vedo.
È stata la grazia ad insegnare al mio cuore il timor di Dio
ed è la grazia che mi solleva dalla paura;
quanto preziosa mi apparve quella grazia
nell'ora in cui ho cominciato a credere!
Attraverso molti pericoli, travagli e insidie sono già passato;
la grazia mi ha condotto in salvo fin qui,
e la grazia mi condurrà a casa.
Il Signore mi ha promesso il bene,
la sua parola sostiene la mia speranza;
Egli sarà la mia difesa e la mia eredità,
per tutta la durata della vita.
Sì, quando questa carne e questo cuore verranno meno,
e la vita mortale cesserà,
io entrerò in possesso, oltre il velo,
di una vita di gioia e di pace.
Nel concludere questo momento di incontro, ci rivolgiamo a te, carissima
ed indimenticabile maestra Maria, per dirti grazie per tutto quello che ci
hai lasciato in buoni esempi, impegno, entusiasmo ed amicizia.
Molti erano i canti che amavi e che ci volevi insegnare, ma il tempo non ci
lascia sempre far tutto. I canti eseguiti questa sera li abbiamo scelti
pensando a te. E con quest’ultimo brano ci piacerebbe poter infondere nel
cuore di ognuno quei “semi di speranza” necessari per vivere nella gioia e
nella pace qui, ora, e domani, in attesa della felicità futura che tutti ci
riunirà nell’amore del Padre.
Amazing Grace
Amazing grace! how sweet the sound.
That saved a wretch like me!
I once was lost, but now I am found.
Was blind but now I see.
'Twas grace that taught my heart to fear.
And grace my fears relieved:
How precious did that grace appear
The hour I first believed!
Through many dangers, toils and snares
I have already come;
'Tis grace has brought me safe thus far,
And grace will lead me home.
The Lord has promised good to me.
His word my hope secures;
He will my sheild and portion be
As long as life endures.
Yea, when this flesh and heart shall fail,
And mortal life shall cease,
I shall possess, within the veil,
A life of joy and peace.
MARIA STELLA DELLA SPERANZA
La vita è come un viaggio sul mare della storia, spesso oscuro ed in
burrasca, un viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano la
rotta. Le vere stelle della nostra vita sono le persone che hanno
saputo vivere rettamente. Esse sono luci di speranza. Certo, Gesù
Cristo è la luce per antonomasia, il sole sorto sopra tutte le tenebre
della storia. Ma per giungere fino a Lui abbiamo bisogno anche di
luci vicine – di persone che donano luce traendola dalla Sua luce ed
offrono così orientamento per la nostra traversata. E quale persona
potrebbe più di Maria essere per noi stella di speranza – lei che con
il suo « sì » aprì a Dio stesso la porta del nostro mondo; lei che
diventò la vivente Arca dell'Alleanza, in cui Dio si fece carne,
divenne uno di noi, piantò la sua tenda in mezzo a noi?
(Spe Salvi)
Dall’adagio di Albinoni: Tu sei la nostra Madre
Tu sei la nostra Madre, madre del vivente,
tu sei il profumo dei fior, tu sei la speme del cuor che mai non muor.
Noi ti invochiamo in questo dì, che la fede ci unì,
noi ti preghiam, ti supplichiam,
nostra luce sei tu che ci guidi il cammin,
o Regina del ciel.
Tu culli il tuo bambino, miracolo divino,
tu che ci desti Gesù, tu ci conduci a Gesù
se un giorno il duolo verrà, di noi pietà.
Noi ti invochiamo in questo dì, che la fede ci unì,
noi ti preghiam, ti supplichiam,
dolce Madre del ciel, che l’amore tra noi
non tramonti giammai.
A Maria, regina della famiglia
O Maria, regina della famiglia, l’amore di Dio è passato attraverso il tuo
cuore ed è entrato nella nostra tormentata storia per riempirla di luce e di
speranza.
Noi siamo legati profondamente a te: siamo figli del tuo umile “sì”!
Tu hai cantato la bellezza della vita perché la tua anima era un limpido
cielo dove Dio poteva disegnare l’amore e accendere la Luce che illumina
il mondo.
O Maria, donna del sì fedele e felice, prega per le nostre famiglie, affinché
custodiscano il progetto di Dio, rispettino la vita nascente e amino i
bambini, stelle del cielo e dell’umanità.
Proteggi i figli che si affacciano alla vita: sentano il calore della famiglia
unita e la gioia dell’innocenza rispettata. Brilli nelle nostre case l’affetto
per gli anziani, dono di sapienza e completezza della famiglia.
O Maria, regina della famiglia, la tua bontà ci ispira fiducia e ci attrae
dolcemente a te, pronunciando la preghiera che abbiamo appreso
dall’Angelo e dai nostri genitori: vogliamo così consegnare ai nostri figli:
“Ave, o Maria…” (Angelo Comastri)
Dall’Otello di Verdi: Ave Maria
Ave Maria, piena di grazia,
eletta fra le spose e le vergini sei tu,
sia benedetto il frutto, o benedetta,
di tue materne viscere, Gesù.
Prega per chi adorando a te si prostra,
prega pel peccator, per l'innocente,
e pel debole oppresso e pel possente,
misero anch'esso, tua pietà dimostra.
Prega per chi sotto l'oltraggio piega
la fronte e sotto la malvagia sorte;
per noi, per noi tu prega,
prega sempre e nell'ora della morte nostra,
prega per noi, prega per noi, prega.
Ave Maria... nell'ora della morte. Ave! Amen!
Gesù, Pane di vita, spinge a lavorare affinché non manchi quel pane
di cui necessitano ancora molti: il pane della giustizia e della pace, là
dove la guerra incombe e non sono rispettati i diritti dell’uomo, della
famiglia, dei popoli; il pane della vera libertà, là dove non vige una
giusta libertà religiosa per professare apertamente la propria fede; il
pane della fraternità, dove non è riconosciuto ed attuato il senso
della comunione universale nella pace e nella concordia; il pane
dell’unità tra i cristiani, ancora divisi, in cammino per condividere lo
stesso pane e lo stesso calice. (F. X. Nguyen Van Thuan)
W. A. Mozart: All’Eucarestia
Qui presso a Te, Signor, restar vogl’io:
è il grido del mio cuor, l’ascolta, o Dio.
La sera scende oscura sul cuor che s’impaura,
mi tenga ognor la fe’ qui presso a Te.
Qui presso a Te, Signor, restar vogl’io:
niun vede il dolor, Tu il vedi, o Dio.
O vivo pan verace sol Tu puoi darmi pace
e pace v’ha per me qui presso a Te.
Santa Maria, madre di Dio, tu hai donato al mondo la vera luce,
Gesù, tuo Figlio – Figlio di Dio. Ti sei consegnata completamente
alla chiamata di Dio e sei così diventata sorgente della bontà che
sgorga da Lui.
Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo, perché possiamo anche noi
diventare capaci di vero amore ed essere sorgenti di acqua viva in
mezzo ad un mondo assetato. (Deus Caritas Est)
da “La Forza del Destino” di G. Verdi
La Vergine degli angeli
La Vergine degli angeli mi copra del suo manto
E me protegga vigile di Dio l’angelo santo.
W. A. Mozart: Tantum ergo
Tantum ergo sacramentum
veneremur cernui
et antiquum documentum
novo cedat ritui
praestet fides supplementum
sensuum defectui.
Un così grande sacramento
veneriamo, dunque, chini
e il vecchio rito trovi compimento
nel nuovo.
Presti la fede supplemento
all’insufficienza dei sensi.
Genitori, genitoque
laus et iubilatio,
salus, honor, virtus quoque
sit et benedictio
procedenti ab utroque
compar sit laudatio. Amen
Al Genitore (il Padre) e al generato
(il Figlio) sia lode e giubilo,
acclamazione,. Onore, virtù
e benedizione.
A colui che procede da entrambi
(lo Spirito Santo) sia rivolta
pari lode. Amen.
Nell’eucaristia abbiamo Gesù,
abbiamo il suo sacrificio redentore,
abbiamo la sua risurrezione, abbiamo il dono dello Spirito Santo,
abbiamo l’adorazione, l’obbedienza e l’amore al Padre.
Se trascurassimo l’eucarestia,
come potremmo rimediare alla nostra indigenza?
(Ecclesia de Eucharistia)
LA CROCE E LA RISURREZIONE
SEGNI DI SPERANZA
Prima di salire il Calvario, nelle ore forse più intime che Gesù abbia
passato con i suoi apostoli, durante l’ultima cena, parlando loro,
disse: “Figlioli…”; anzi, qualcuno traduce: “Bimbi miei…”. Si era
fatto uomo per essi ed ora stava per versare il sangue in quel modo,
per la loro salvezza. Ben a ragione poteva chiamarli “Figlioli”. Poi
muore in croce, e tre giorni dopo, appare alla Maddalena in pianto e
dice: “Va’ dai miei fratelli e dì loro: io salgo dal Padre mio e Padre
vostro, Dio mio e Dio vostro”. (C. Lubich)
Gesù Cristo che muore in croce è “speranza”, perché ci dice fino a
che punto Dio è disposto ad arrivare per restare accanto alle sue
creature.
G. B. Martini: In monte Oliveti
In monte Oliveti oravit ad Patrem:
“Patrem , si fieri posset
transeat ad me calix iste.
Spiritus quidem promptus est,
caro autem infirma.
Fiat voluntas tua.”
Sul monte degli ulivi
Gesù prega il Padre:
“Padre, se possibile, allontana
da me questo calice. Lo Spirito
è pronto, ma la carne è debole.
Sia fatta la tua volontà.
C. Frank: Panis angelicus
Qualcuno dev’essere a casa
Panis angelicus
fit panis hominum
Dat panis coelicum
figuris terminum.
O res mirabilis!
Manducat Dominum
pauper servus et humilis.
Qualcuno dev’essere a casa, Signore, quando vieni.
Qualcuno ti deve aspettare giù al fiume, alle porte della città.
Qualcuno deve cercarti giorno e notte.
Chissà infatti quando vieni?
Signore, qualcuno deve vederti venire, attraverso le inferriate
della tua casa,
attraverso le inferriate delle tue parole, delle tue opere,
Il pane degli angeli
è diventato cibo per gli uomini:
il pane del cielo dà compimento
agli antichi simboli.
Realtà meravigliosa !
Il servo povero e umile
mangia il suo Signore !
attraverso le inferriate della storia,
attraverso le inferriate degli eventi;
sempre, adesso e oggi nel mondo.
Qualcuno deve vigilare giù al ponte
per annunciare il tuo arrivo, Signore,
visto che vieni nella notte come un ladro.
Vigilare è il nostro servizio, vigilare.
Anche per il mondo.
Esso è spesso così superficiale,
così distratto, e neppure di notte è a casa.
Pensa al fatto che vieni?
Che sei il suo Signore e sicuramente vieni?
E qualcuno deve sopportarti, tollerarti senza disertare.
Sopportare la tua assenza, senza dubitare della tua venuta.
Sopportare il tuo silenzio e ciò malgrado cantare.
Sopportare con Te la tua passione, la tua morte e viverne.
Qualcuno deve sempre farlo con tutti gli altri e per essi…
(Silja Walter – monaca benedettina)
W. A. Mozart: Ave Verum
Ave verum corpus
natum de Maria virgine,
Vere passum immolatum
in cruce pro homine.
Cujus latus perforatum
unda fluxit et sanguine,
esto nobis praegustatum
in mortis esamine.
Ave, vero corpo
nato da Maria Vergine
veramente immolato
sulla croce per gli uomini.
Dal costato perforato
rifluì acqua e sangue;
che Tu sia nostro cibo
nel momento della morte.
EUCARISTIA E SPERANZA
Eucaristia e Speranza: è un vincolo fondamentale, perché l'Eucaristia è il
pane del pellegrino. L'Eucaristia ci tiene aperto l'orizzonte della vita
eterna, e ci dà la forza per raggiungere questa suprema meta. L'Eucaristia
ci fa comprendere ciò che vale per la vita in maniera incondizionata,
assoluta, e ciò che vale solo relativamente al giorno che passa, o che non
vale affatto, o che è un controvalore, non un cibo, ma un veleno.
Eucaristia e Speranza: è un vincolo impegnativo, perché l'Eucaristia è il
dono che il cristiano riceve non solo per sé, ma anche a beneficio degli
altri. L'Eucaristia ha infatti una potente valenza sociale. Essa crea
comunione tra i fedeli che sono convocati e costituiti come chiesa.
L'Eucaristia apre anche alla testimonianza, spinge all'azione caritativa,
perché l'amore di Cristo che ci urge dentro si rivolge a tutto l'uomo nella
sua integralità e a tutti gli uomini senza esclusione alcuna: non ha confini.
W. A. Mozart: Agnus Dei
Agnus Dei qui tollis peccat mundi, miserere nobis.
Agnus Dei qui tollis peccat mundi, miserere nobis.
Agnus Dei qui tollis peccat mundi, dona nobis pacem.
Desiderio di Dio (Salmo 41)
Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a Te, o Dio.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente;
quando verrò e vedrò il volto di Dio?
Le lacrime sono mio pane giorno e notte
mentre mi dicono sempre: dov’è il tuo Dio?
Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge:
attraverso la folla avanzavo tra i primi, fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia di una moltitudine in festa.
Perché ti rattristi, anima mia, perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
Lui, salvezza del mio volto e mio Dio. (Salmo 41)