I blocchi termici

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I blocchi termici
di Valerio Casagrande
(Foto Danesi)
MATERIALI
Laterizi
I blocchi termici
I laterizi alveolati o porizzati che permettono di ottenere alte prestazioni nel
campo dell’isolamento termico, tali da soddisfare le norme e le leggi in materia,
e garantiscono adeguate prestazioni meccaniche in qualunque zona sismica
blocchi semipieni in laterizio rappresentano una delle più usuali
soluzioni per creare pareti portanti, interne o perimetrali, quando sono confezionati rispettando i requisiti tecnici necessari a
soddisfare le esigenze che derivano dalla specifica destinazione
d’uso. I blocchi in laterizio per la costruzione di strutture portanti,
devono assicurare un’adeguata resistenza alle azioni statiche
dirette in senso verticale e alle sollecitazioni dinamiche indotte da
un eventuale sisma. In particolare il laterizio impiegato nei blocchi
ad alte prestazioni termiche, con massa alveolata o porizzata, è
un materiale tradizionale, in linea con i principi della bioarchitettura e derivato dalla cottura di argille senza aggiunte di additivi
o di altri composti se non l’acqua di impasto e i componenti per
I
alleggerire la massa molti dei quali, durante il passaggio in forno,
si volatilizzano lasciando una serie continua di pori e di alveoli
nella struttura del blocco. Questi laterizi alleggeriti consentono
di costruire con rapidità molteplici tipologie di murature portanti
esterne e interne al fabbricato, monostrato, composte o a doppia
parete, sulla base delle specifiche tecniche richieste dal progetto
dell’edificio.
Le principali caratteristiche
La robusta struttura a fori verticali capace di distribuire i carichi
su una base ampia, è in grado di rispondere perfettamente alle
sollecitazioni statiche e dinamiche nelle murature portanti, ma i
il Commercio edile
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MATERIALI
Laterizi
La parola ai produttori
EMANUELE SERVENTI
Responsabile tecnico
e R&S del Gruppo Danesi
«Le normative che regolano la materia
sul risparmio energetico hanno,
sicuramente, determinato lo sviluppo di
nuovi prodotti con prestazioni isolanti
sempre più performanti e la loro diffusione perché le imprese, evolvendo
e migliorando il loro modo di pensare
la costruzione, si stanno orientando
verso prodotti ad alte prestazioni, anche in termini di efficienza in cantiere.
Oggi argomentare le prestazioni dei
blocchi termici significa, quindi, parlare
di risparmio energetico, ma senza
trascurare gli aspetti relativi all’efficienza del cantiere, cioè la possibilità
di lavorare rapidamente, garantendo
pulizia e qualità alla realizzazione della
muratura. Prestazioni che attraverso
il nostro reparto R&S continuiamo
a migliorare per assicurare ai nostri
blocchi rettificati, non solo le capacità
isolanti elevate, ma anche la posa di
tutta la muratura più veloce e precisa,
rispetto a quella tradizionale. Il che
diminuisce notevolmente i costi legati
alla manodopera.
GIANNI CAPASSO
Direttore commerciale
di Fantini Scianatico
«Il mercato chiederà sempre di più prodotti ad alte prestazioni come i laterizi
alleggeriti, capaci di dare garanzie sulla
corretta messa in opera in modo da
non inficiarne le prestazioni dichiarate.
La nostra società, ha strutturato al
proprio interno una divisione R&S,
che investe oltre tre milioni di euro e
impegnando più di 30 ricercatori, è
impegnata in particolare sul risparmio
energetico, sull’ottimizzazione degli
standard di controllo e dei processi produttivi e sulla qualità della produzione.
Approfondendo gli aspetti dello sviluppo
del prodotto stiamo lavorando paralle-
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INGELIVO
di Anna Rucci
lamente su tre aree: materie prime e
ottimizzazione della loro formulazione
con l’obiettivo di diminuirne la conducibilità termica senza perdere in termini di
inerzia termica e resistenza meccanica;
sul miglioramento della configurazione
dei blocchi, tenendo sempre presente
non solo le prestazioni da raggiungere,
ma anche la loro industrializzazione
e produzione ‘ordinaria’; e infine,
lavorando sulla posa in opera, stiamo
mettendo a punto dei sistemi che permettano di dare ai progettisti maggiori
garanzie sulla posa finale dei laterizi e
sulla relativa prestazione certificata».
La presenza di
alveoli e di pori
relativamente
ampi rappresenta
una difesa contro
gli effetti del gelo
su murature che
risultano bagnate a
causa dell’umidità
dell’aria o per pioggia
battente quando la temperatura
scende al di sotto di 0° C.
(foto Fantini Scianatico)
connotati più evidenti dei blocchi laterizi alveolari o porizzati riguardano il comportamento nella risoluzione delle problematiche
termiche e igrometriche. La struttura finemente porosa e i fori
verticali, spesso di forma molto allungata e con un particolare
disegno dei setti, disposti in filari con direzione perpendicolare al
flusso termico determinano valori di resistenza e di trasmittanza
termica tali da contenere fortemente le dispersioni di calore
verso l’esterno durante i mesi più freddi. A questa prestazione
specifica sono state integrate altre doti che il blocco deve fornire in maniera ottimizzata così da soddisfare tutta una serie di
esigenze di comfort. Le pareti perimetrali, anche per l’elevata
traspirabilità dei blocchi, sono preservate dalla formazione di
muffe, dal degrado degli intonaci o dalla perdita delle proprietà
coibenti di eventuali strati isolanti e dalla possibilità che l’acqua
di impregnazione, pur se temporanea diventi il veicolo per il
trasporto in soluzione di sali dannosi.
Le doti nel campo dell’isolamento termico, per i blocchi laterizi
da murature portanti esterne, sono accompagnate sempre da
buone caratteristiche di difesa contro i rumori aerei che vengono notevolmente attenuati anche senza ricorrere a ulteriori
strati protettivi. Naturalmente ciò vale per murature senza fori
o fessure, con giunti ben chiusi e con rivestimenti a intonaco di
LE PRESTAZIONI TERMICHE
Una muratura realizzata con i blocchi termici possiede una temperatura
della superficie delle pareti verso l’ambiente interno non inferiore o
non superiore, secondo le stagioni, di 2-3° C rispetto alla temperatura
dell’aria presente nell’ambiente stesso. Ciò impedisce che durante i
periodi più caldi la superficie interna della muratura dia la sgradevole
sensazione di irraggiare calore e al contrario, durante i mesi più freddi,
di assorbire il caldo fornito dai terminali del riscaldamento. Risolvendo
quest’ultima condizione, i connotati termici della muratura impediscono
la formazione di condense anche nelle zone dove vengono prodotte
grandi quantità di vapore, come la cucina o il bagno.
Le tipologie
La divisione in classi dei blocchi alveolati e porizzati viene effettuata
in base alla percentuale di foratura che individua l’ambito di utilizzo
del laterizio in quanto determina la resistenza meccanica del
blocco. Ciò consente l’impiego degli elementi più idonei secondo le
caratteristiche statiche della muratura da realizzare con vantaggi
economici in fase di scelta. Tra i blocchi per murature portanti gli
elementi con una percentuale di foratura inferiore a 45 per cento
possono essere impiegati in ogni zona sismica, mentre le versioni
con una foratura compresa tra 45 per cento e 55 per cento
possono essere impiegati nei tamponamenti non portanti come tutti i
blocchi con una percentuale di foratura al di sopra del 55 per cento a
prescindere dallo spessore. Quando si realizzano murature portanti i
fori devono essere disposti sempre in direzione verticale, mentre per
le pareti di tamponamento la direzione dei fori è indifferente.
ISOLAMENTO ACUSTICO
spessore adeguato che però nel caso di costruzioni su aree con
attività particolarmente rumorose vanno integrate con pannelli
o altri accorgimenti per raggiungere i valori più bassi possibile
di disturbo. La presenza di alveoli e di pori relativamente ampi
rappresenta inoltre una difesa contro gli effetti del gelo su murature che risultano bagnate a causa dell’umidità dell’aria o per
pioggia battente quando la temperatura scende al di sotto di 0°
C. Le pressioni interstiziali durante la formazione di ghiaccio nei
pori e nelle discontinuità del laterizio, spinge l’acqua verso altre
microcavità senza creare tensioni sulle pareti dei canali capillari
o dei pori, annullando durante i cicli di gelo disgelo il danneggiamento del materiale e il conseguente sfarinamento progressivo
delle superfici.
Elementi alveolati e porizzati
L’alleggerimento del blocco laterizio e la formazione di alveoli e
pori diffusi in maniera uniforme nella massa del materiale viene
ottenuta con diversi sistemi che sovente derivano da pratiche
anche molto antiche utilizzate per rendere più leggeri i mattoni
eseguiti a mano. I materiali più impiegati per alleggerire le argille
della miscela di base sono le sfere di polistirolo espanso, la sansa derivata della lavorazione delle olive, la segatura e la farina
di legno di prima lavorazione o gli scarti della lavorazione del
riso. Questi materiali combustibili, bruciano durante la cottura dei
blocchi e lasciano una struttura a microcavità non cpmunicanti tra
loro, diffusa uniformemente nella massa del laterizio. Negli ultimi
anni a questi materiali d’alleggerimento è stata aggiunta la perlite,
minerale a basso peso specifico che deriva da una roccia vulcanica espansa artificialmente dopo un processo di macinazione
Le doti nel campo dell’isolamento termico, per i blocchi laterizi
da murature portanti esterne, sono accompagnate sempre da
buone caratteristiche di difesa contro i rumori aerei che vengono
notevolmente attenuati anche senza ricorrere a ulteriori strati
protettivi (foto Wieneberger Brunori)
e cottura. L’aggiunta di questi composti
per l’alleggerimento nell’impasto, rende
la cottura del laterizio più omogenea e
per tutto lo spessore migliorando in un
certo grado le doti meccaniche degli elementi. Grazie alla presenza delle cavità
e dei pori, che compaiono anche lungo
tutte le superfici esterne dei blocchi, la
densità del laterizio viene notevolmente
ridotta conferendo al materiale le caratteristiche doti termoigrometriche. L’aggiunta di perlite all’impasto argilloso produce
blocchi completamente lisci all’esterno
e le proprietà specifiche derivano dalla
struttura espansa delle minuscole particelle additivate all’impasto che durante
la cottura in fornace non subiscono mutamenti sotto l’azione del calore.
IL COMPORTAMENTO
AL FUOCO
In ogni caso il grado
di partecipazione a un
eventuale incendio di
una muratura alveolata e
porizzata è nullo (classe
0 di reazione al fuoco) in
quanto i materiali impiegati
sono incombustibili.
Altrettanto favorevole è la
resistenza al fuoco di una
normale parete portante
che, anche con spessori
ridotti e con un assetto
tradizionale, raggiunge
il valore Rei 180, cioè la
capacità per oltre tre ore
di assicurare la stabilità,
l’isolamento termico e
la tenuta ai fumi quando
la parete è investita
direttamente dalle fiamme
come avviene in caso di
incendio.
I blocchi a piani rettificati
Il blocco laterizio ad alte prestazioni termiche realizzato con i
piani di allettamento paralleli e rettificati mediante un sistema
speciale di molatura, permette di confezionare elementi con
fianchi a incastro connotati da una notevole precisione nella mi-
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Laterizi
La parola ai produttori
ATILA GUELNAZ
Responsabile marketing
Wieneberger Brunori
«Nel mercato delle costruzioni si è fatta
sentire la necessità di introdurre sistemi
innovativi per adempiere le richieste
del decreto Legislativo 311/2006,
relativo alla certificazione energetica degli edifici. Per soddisfare tali richieste,
la nostra azienda, che fa parte del
gruppo Wienerberger presente in 30
Paesi, ha lanciato sul mercato italiano
un prodotto strutturale con elevate
prestazioni termiche, conformi al nuovo
decreto, e meccaniche che, inoltre,
permette una forte riduzione dei costi
di posa in opera. Questo nuovo sistema
costruttivo in bioedilizia, che riduce i
ponti termici abbassando notevolmente
i valori di trasmittanza termica, è
costituito da due prodotti: un blocco
rettificato in laterizio, alleggerito solo
con farina di legno e la sua malta spe-
ciale. Trattandosi di un nuovo metodo
costruttivo, all’inizio è stato necessario
comunicarne i vantaggi, e in questo
senso è stata fondamentale la collaborazione con i rivenditori di materiali edili
che, compresi i plus del sistema, hanno
iniziato a organizzare con noi incontri
tecnici dedicati a progettisti e imprese
per spiegare le specifiche e i contenuti
del decreto, e poi la nuova soluzione
tecnica e i vantaggi che ne derivano
in termini di prestazioni termiche e di
economia di cantiere.
Infatti, con un unico blocco di 38
centimetri di spessore, nella muratura
monostrato con semplice intonaco tradizionale, permette di soddisfare già da
ora le richieste per il 2010 del decreto
311/2006 per le zone climatiche A, B,
C, D ed E».
TRASMITTANZA TERMICA
La struttura finemente porosa e i fori verticali, spesso di forma
molto allungata e con un particolare disegno dei setti, disposti in
filari con direzione perpendicolare al flusso termico determinano
valori di resistenza e di trasmittanza termica tali da contenere
fortemente le dispersioni di calore verso l’esterno durante i mesi
più freddi (foto Danesi)
sura dell’altezza e quindi da posare solo con un sottile strato
di collante cementizio risolvendo diversi problemi sul cantiere.
La posa praticamente a secco rende più rapida l’operazione di
costruzione con un notevole risparmio di costi per il legante e
per tutte le operazioni connesse all’uso delle malte tradizionali.
Il lavoro complessivo si presenta più pulito così come il cantiere
nel suo complesso, pur assicurando alte prestazioni di resistenza
meccanica a compressione e a trazione accompagnate da un
miglior potere coibente grazie all’eliminazione dei ponti termici
derivati dai giunti di malta. Il sistema è completo di collante, di
attrezzi livellatori, di maniglie per facilitare la presa dei blocchi
e di pezzi speciali per il completamento della muratura, mentre
tutto il principio costruttivo è normalizzato così da renderlo facile
e comprensibile anche ai meno esperti.
Al termine del lavoro la muratura si presenta asciutta, omogenea,
liscia e pronta per l’applicazione dell’intonaco che può essere
steso anche in uno strato più sottile rispetto alle opere tradizionali
per la notevole planarità della parete.
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BLOCCHI RETTIFICATI
Il blocco laterizio ad alte prestazioni termiche realizzato con i
piani di allettamento paralleli e rettificati mediante un sistema
speciale di molatura, permette di confezionare elementi con
fianchi a incastro connotati da una notevole precisione nella
misura dell’altezza e quindi da posare solo con un sottile strato di
collante cementizio risolvendo diversi problemi sul cantiere
(foto Wieneberger Brunori)
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