manuale di uso e manutenzione

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manuale di uso e manutenzione
MANUALE DI USO E MANUTENZIONE
SEMIRIMORCHIO (O4) per uso speciale (SPV)
Trasporto eccezionale (SK)
Tipo BS U2 AC – Versione 27M “BOOSTER 27 m”
SEMIRIMORCHIO OMOLOGATO
Variante CF – Collo fisso
Variante CS – Collo staccabile o ripiegabile
45030 CALTO – (RO) – ITALY – Via dell’Artigianato, 243
Tel. +39 0425 804020 – Fax +39 0425 804028 – [email protected]
Cod. Fisc. E P. IVA 00912580297 – Cod. ISO IT 009 12580297
Edizione del 17.05.2015 – TECNORIDES di P.I. Marco Fioravanti – [email protected]
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INDICE
1
1.1
1.2
1.3
1.4
INTRODUZIONE
INFORMAZIONI INTRODUTTIVE
GARANZIA
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE SUL MANUALE
IDENTIFICAZIONE
03
03
05
06
06
2
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
CONTROLLI ED INTERVENTI DI IMPIEGO
PREMESSA
MANOVRE DI AGGANCIO E SGANCIO
PARCHEGGIO DEL SEMIRIMORCHIO
COLLEGAMENTI IMPIANTI DI SERVIZIO
CONTROLLI PRELIMINARI ALL’IMPIEGO
08
08
08
10
11
12
3
3.1
3.2
3.3
3.3.1
3.3.2
3.3.3
3.3.4
3.3.5
3.3.6
3.3.7
3.3.8
3.3.9
3.3.10
3.3.11
3.3.12
3.3.13
MANUTENZIONE
AVVERTENZE PRELIMINARI IN FASE DI MANUTENZIONE
MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA
INTERVENTI PER COMPONENTI
COMPONENTI DI TRAINO E ARTICOLAZIONI
ASSALI
SOSPENSIONI
MANETTINO ALZA-ABBASSA
IMPIANTO FRENANTE
SERBATOI ARIA
DISPOSITIVO DI PROTEZIONE LATERALE
PARAFANGHI E PARASPRUZZI
BARRA PARAINCASTRO POSTERIORE
PNEUMATICI
RUOTA DI SCORTA
LUBRIFICAZIONE
COPPIE DI SERRAGGIO
13
13
13
15
15
16
28
32
32
38
40
41
43
43
44
45
45
4
4.1
4.2
4.3.
SCHEMI IMPIANTI
IMPIANTI ELETTRICI
IMPIANTI PNEUMATICI VEICOLI CON EBS
BARRA PARAINCASTRO POSTERIORE
46
46
55
62
GLOSSARIO
63
INFORMAZIONI TECNICHE – PRESCRIZIONI E CIRCOLARI
65
INFORMAZIONI CONCLUSIVE
65
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1 INTRODUZIONE
1.1 INFORMAZIONI INTRODUTTIVE
Ogni semirimorchio viene fornito di una copia di questo manuale, che deve essere letto
attentamente prima che lo stesso venga utilizzato.
Pertanto, anche se al momento della consegna la ditta F.C. FABBRI PARK S.r.l. (di seguito
denominata “Costruttore”) fornisce al Cliente tutte le informazioni relative al semirimorchio
(impiego, uso e manutenzione), questi è tenuto, comunque, a leggere il presente manuale e ad
osservare le istruzioni in esso contenute.
Il manuale è stato redatto in base alle caratteristiche tecnico-costruttive degli attuali modelli di
semirimorchi in costruzione alla data della release del presente manuale, il quale verrà aggiornato
qualora nuovi modelli immessi sul mercato rendessero necessarie nuove istruzioni di uso e
manutenzione.
Qualora si rendessero necessari aggiornamenti del manuale anche per gli esemplari già immessi sul
mercato sarà compito della F.C. FABBRI PARK S.r.l. avvertire il cliente ed inviargli la versione
aggiornata.
Nota 1:
Le informazioni per l’uso e la manutenzione contenute nel presente manuale riguardano tutti
i veicoli F.C. FABBRI PARK S.r.l., (semirimorchi), per tutto ciò che concerne il veicolo inteso
come mezzo di trasporto, ossia veicolo in assetto di marcia in osservanza di tutte le
prescrizioni previste dalla normativa CE vigente nonché del Codice della Strada.
Per tutte le istruzioni per l’uso riguardante il veicolo come macchina operatrice ovvero per le
funzioni correlate al tipo di allestimento “giostra”, consultare il manuale relativo alla
carrozzeria “giostra” corrispondente.
Gli allestimenti della carrozzeria “giostra” che costituiscono una macchina operatrice costruita dalla
F.C. FABBRI PARK S.r.l. sono esclusivamente adibiti ad uso speciale spettacoli viaggianti e per
tutti questi veicoli è obbligatorio per l’operatore consultare che il manuale corrispondente per tutte
le funzioni di uso e manutenzione della macchina.
Le funzioni di veicolo da trasporto rispettano le prescrizioni delle direttive vigenti:
“DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE”
Nota 2:
Per i manuali tradotti il lingue diverse da quella italiana, qualora parte del contenuto di questo
manuale dovesse dare adito a controversie, il testo valido di riferimento rimane quello scritto in
lingua italiana.
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Veicolo inteso come mezzo di trasporto in assetto di marcia:
Variante CF – Collo fisso
Variante CS – Collo staccabile o ribaltabile
INGOMBRI
Altezza veicolo carrozzato in ordine di marcia h = 4.170 mm
Larghezza l = 2.540 mm
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1.2 GARANZIA
CONDIZIONI DI GARANZIA
La garanzia trova applicazione solo per i prodotti nuovi della F.C. FABBRI PARK S.r.l.
(in tal caso vale anche per tutti i componenti utilizzati dalla Società).
La garanzia F.C. FABBRI PARK S.r.l. sostituisce espressamente qualsiasi altra garanzia o
condizione esplicita / implicita o statutaria.
La garanzia vale solo per il Compratore in regola tassativamente con i pagamenti.
Qualsiasi segnalazione di anomalie, in nessun caso e per nessuna ragione, potrà sospendere o
ritardare i pagamenti che dovranno essere effettuati in modo e nei termini già stabiliti, sotto pena, in
difetto, di non accettazione da parte della F.C. FABBRI PARK S.r.l. del reclamo e/o
dell'intervento di riparazione.
La garanzia si attiva con la data di immatricolazione (dato certo rilevabile dalla carta di
circolazione) ed ha durata di 24 mesi (escluso gli interventi di "allineamento assali" per i quali tale
durata è ridotta a 6 mesi).
Sono esclusi dalla copertura di garanzia:
a) I pneumatici.
b) I materiali di consumo (ad esempio olio e lubrificanti) e tutti i componenti soggetti ad usura
naturale (ad esempio tamburi, guarnizioni e dischi freno).
c) Gli interventi conseguenti all'usura di impiego del veicolo, ad incidenti nonché a condizioni di
esercizio e di guida non rispondenti alle indicazioni date dalla F.C. FABBRI PARK S.r.l.
attraverso il manuale d'uso e di manutenzione.
La garanzia decade se:
1. Il prodotto è stato modificato rispetto alle caratteristiche originali senza preventiva
documentata autorizzazione della F.C. FABBRI PARK S.r.l.
2. Il prodotto viene smontato o riparato da terzi che non sono stati autorizzati dalla F.C. FABBRI
PARK S.r.l. (la Società declina ogni responsabilità a fronte di riparazioni effettuate da terzi non
dalla stessa autorizzati).
3. Il veicolo viene caricato in eccedenza rispetto alla portata consentita dalla omologazione.
Tutti gli interventi di riparazione in garanzia sono addebitabili alla F.C. FABBRI PARK S.r.l. solo
se previamente formalmente autorizzati dalla stessa.
La manodopera degli interventi effettuati in garanzia è a carico della F.C. FABBRI PARK S.r.l.
limitatamente a quella necessaria per la sostituzione dei particolari riconosciuti come difettosi.
Eventuali ritardi nell'esecuzione dell'intervento di ripristino in garanzia, non danno diritto ne al
risarcimento dei danni ne a proroga della durata di garanzia.
In nessuno dei casi previsti dalle norme di garanzia stabilite dalla F.C. FABBRI PARK S.r.l., il
Compratore può pretendere la risoluzione del contratto, o la riduzione del prezzo del prodotto o un
risarcimento dei danni per fermo macchina e/o per danni subiti alla struttura della carrozzeria
“giostra” ed i componenti trasportati.
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1.3 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE SUL MANUALE
Questo manuale deve essere bene conservato, pulito ed integro in tutte le sue parti e custodito in un
apposito contenitore nella cabina dell’automezzo, pronto per ogni consultazione.
Se durante la lettura del manuale le istruzioni risultassero incomprensibili, è opportuno contattare il
Costruttore, che fornirà gli opportuni chiarimenti.
Qualora il Costruttore decidesse di apportare modifiche al semirimorchio o di migliorare le
informazioni contenute in questo manuale, il Cliente riceverà una copia revisionata di tutte le
pagine modificate.
Segnalazioni contenute nel manuale:
• La scritta ATTENZIONE segnala un’effettiva possibilità di pericolo e, di conseguenza, la
necessità da parte dell’operatore di usare prudenza e buon senso nella esecuzione di quanto
descritto nel messaggio;
• La scritta IMPORTANTE indica che l’argomento trattato deve essere assolutamente
conosciuto dagli operatori;
• La scritta PERICOLO significa che la non osservanza delle relative norme di sicurezza
può provocare gravi lesioni agli operatori oppure notevoli danni alle cose.
• La scritta Nota indica che l’argomento trattato può agevolare il lavoro svolto dagli
operatori o la loro comprensione del libretto di istruzioni.
1.4 IDENTIFICAZIONE
Ogni semirimorchio è dotato di una targhetta di identificazione, mostrata in figura1 ed applicata
sulla testata anteriore del telaio – lato destro – in prossimità della punzonatura del numero di telaio,
su cui sono riportati i dati necessari per la sua identificazione, per le sue parti di ricambio e per il
suo impiego.
In aggiunta ad essa, ogni veicolo è contraddistinto e rintracciabile in base ad un numero di serie
punzonato sul telaio stesso – Numero di telaio.
Per i semirimorchi CF – collo fisso – la punzonatura del numero di telaio è presente solo sulla
testata anteriore del telaio – lato destro. Figura 2
Per i semirimorchi CS – collo staccabile o ribaltabile – la punzonatura del numeri di telaio è
presente sulla testata anteriore del telaio – lato destro – e testata appoggio stabilizzatore – lato
destro. Figura 3
I numeri di telaio sono stampigliati in posizione visibile ed accessibile, la sua posizione evita
che vengano cancellati od alterati.
Il numero di telaio permette di rintracciare il veicolo per almeno 30 anni.
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Figura 1
Figura 2
Figura 3
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2 CONTROLLI ED INTERVENTI DI IMPIEGO
2.1 PREMESSA
Per tutti i veicoli semirimorchi, prima del loro impiego, sono necessari alcuni controlli seguiti da
indispensabili interventi (più avanti descritti) che, se effettuati con scrupolo e nel tempo,
mantengono inalterate le condizioni di efficienza e di affidabilità del veicolo stesso, preservandolo
da ogni danno di funzionamento.
Prima dei controlli e degli interventi per l’impiego, però, è necessario che il veicolo sia agganciato
correttamente al trattore oltre che meccanicamente anche funzionalmente attraverso i semigiunti
degli impianti di servizio. Perciò, a seguire, sono descritte tutte le istruzioni al fine di assicurare un
corretto accoppiamento al veicolo trattore.
2.2 MANOVRE DI AGGANCIO E SGANCIO
Manovra di aggancio: prima di accostare il trattore al rimorchio, è necessario controllare che il
semirimorchio sia frenato (pomello rosso in posizione “estratto fuori”, sul pannello comandi
pneumatici figura 4) ed adeguatamente sollevato dagli stabilizzatori idraulici, fino a raggiungere
una altezza del piano ralla del semirimorchio leggermente superiore di quella del piano ralla
trattore.
Per facilitare questa manovra si può anche intervenire abbassando le sospensioni pneumatiche del
trattore, dopodiché, allineare il trattore al semirimorchio e, procedendo lentamente in retromarcia,
avvicinarlo ad esso fino a che il perno ralla non sia entrato perfettamente nella sede prevista sulla
ralla. Quindi, assicurarsi che la leva di sgancio (figura 5) sia in posizione “chiusa” mediante il
proprio dispositivo di sicurezza ed impostare l’assetto di marcia.
A questo punto, bisogna intervenire assicurandosi che gli stabilizzatori idraulici siano in quota di
sicurezza e togliere i sottostanti piedi d’appoggio ed eventuali ceppi posizionati ante o retro gli
pneumatici.
Figura 4
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Figura 5
Figura 6
Perno JOST da 2” – Omologato con verbale n. E1 55R – 010145 – Secondo direttive ECE R55-01,
DIN 74081 e ISO 3842.
Figura 7
Posizione dei connettori elettrici e pneumatici
Per completare l’operazione di aggancio è necessario collegare i semigiunti pneumatici (Fig. 7 rosso
e giallo/descritti nel paragrafo 2.3.) ed i connettori elettrici (Figura 7 bianco e nero, descritti nel
paragrafo 2.4.).
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Manovra di sgancio: come primo intervento è necessario impegnare il freno di stazionamento o
parcheggio del veicolo. Nel caso di veicolo con impianto di frenatura di parcheggio di tipo a cilindri
a molla con comando pneumatico estrarre il pomello rosso (Figura 4) sul pannello comandi
pneumatici. Poi scollegare i giunti pneumatici, agendo per sicurezza scollegando prima il
semigiunto “Automatico” rosso ed i connettori elettrici tra motrice e semirimorchio. Dopodiché
sganciare il dispositivo di sicurezza (figura 5) che assicura la leva di sgancio e sbloccare
quest’ultima (tirandola) per eseguire la manovra di sgancio. Ripetere in senso inverso le istruzioni
descritte per la manovra di aggancio, partendo dall’abbassamento degli stabilizzatori idraulici e
terminando con distacco del trattore dal semirimorchio.
ATTENZIONE:
Dopo ogni manovra di sgancio del veicolo ovvero di parcheggio in particolare su terreni
inclinati è buona norma inserire i cunei in dotazione sotto le ruote, uno per lato in opposizione
al moto del veicolo (secondo la pendenza del terreno), per aumentare l’effetto frenante sul
veicolo parcheggiato e cautelarsi da errate od involontarie manovre di sfrenatura a
semirimorchio sganciato dal trattore ed incustodito.
2.3 PARCHEGGIO DEL SEMIRIMORCHIO
SALVAGUARDIA DEGLI STABILIZZATORI IDRAULICI (gambe di appoggio)
Nei semirimorchi equipaggiati con sospensioni pneumatiche, a semirimorchio sganciato dalla
motrice e ruote frenate può verificarsi che a seguito della perdita di aria dalle sospensioni la parte
posteriore del semirimorchio si abbassi.
Tale cedimento provoca una rotazione dell'assale intorno al perno balestra che ha come
conseguenza, a freni bloccati, una spinta del semirimorchio in direzione di marcia variabile a
seconda della geometria della sospensione e dal raggio dei pneumatici.
In ogni caso tale spinta ed il conseguente spostamento in avanti del semirimorchio (a freni bloccati)
sovraccaricano in maniera anomala gli stabilizzatori idraulici che si potrebbero danneggiare.
In pratica si pone rimedio a tale inconveniente nel seguente modo:
Corretta manovra di parcheggio:
Parcheggiando il semirimorchio prevedendo una lunga sosta può essere scaricata l'aria dai soffietti
delle sospensioni tramite il comando del dispositivo manuale di alza e abbassa delle sospensioni
(leva manettino) che è di serie nei veicoli F.C. FABBRI PARK S.r.l..
AVVERTENZA:
Eseguire tale manovra prima di frenare il rimorchio, ovvero a ruote libere prima di sganciare il
semirimorchio dal trattore, quindi lasciando il comando dell'alza/abbassa (leva manettino) in
posizione di stop (veicolo tutto basso).
Sganciare il veicolo dopo averlo di nuovo frenato con il freno di parcheggio pneumatico.
In tale maniera essendo la sospensione pneumatica a tampone al distacco del veicolo, anche a carico
ove possibile e consentito, il problema non sussiste.
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2.4 COLLEGAMENTI IMPIANTI DI SERVIZIO
Collegamento pneumatico:
Ogni veicolo è dotato di 2 semigiunti pneumatici, uno per la linea cosi detta dell’”automatico” con
il tappo di protezione di colore rosso e uno per quella del “moderabile” con il tappo di protezione
di colore giallo. Essi sono situati nella parte anteriore del veicolo, su uno specifico pannello per i
semirimorchi (Figura 6).
Tali collegamenti sono necessari in quanto tramite essi vengono caricati i due serbatoi di aria che
alimentano rispettivamente il sistema frenante e le sospensioni pneumatiche e dal giunto moderabile
passa il segnale di pressione proveniente dalla motrice che aziona la frenatura del rimorchio.
Pertanto, prima che un veicolo si muova, sarà opportuna una verifica del livello di caricamento di
ogni serbatoio tramite l’indicatore situato sul cruscotto della motrice e, se necessario, provvedere
alla ricarica. Tale verifica deve essere effettuata soprattutto se il veicolo è rimasto fermo per
qualche giorno e che i serbatoi possono essersi scaricati.
Prima di ogni partenza, quindi, sarà opportuno attendere qualche minuto, con il motore del trattore
in moto, per consentire la ricarica dei serbatoi di aria ed il corretto gonfiaggio delle torpress.
(sospensioni) è consigliabile verificare spesso la pulizia delle connessioni e di proteggere i
semigiunti ed i connettori, quando il veicolo è sganciato, con l’applicazione dei tappi di protezione.
In ogni caso i veicoli sono dotati si semigiunti provvisti di appositi filtri incorporati.
Collegamento elettrico:
Ogni veicolo è dotato di 2 prese/spine elettriche a sette poli alimentate entrambe a 24 Volt, una
denominata “normale” (24 N – ISO 3731) ed una denominata “supplementare” (24 S – ISO 1185)
riconoscibile dal tappo bianco. Entrambi le prese sono situate nella parte anteriore del veicolo, su
una specifica area prevista per il posizionamento dei connettori elettrici e pneumatici (Figura 7).
Tali collegamenti sono necessari in quanto tramite essi vengono alimentati tutti i dispositivi
luminosi , necessari per la circolazione su strada del veicolo. Pertanto, prima che esso si muova,
sarà opportuna una verifica che accerti le connessioni e che le stesse siano state effettuate in modo
corretto e che tutti i dispositivi funzionino correttamente.
Al riguardo uno schema elettrico di cui al paragrafo 4 ed una rappresentazione grafica delle prese,
riportate sul presente manuale mostrano, rispettivamente, l’impianto elettrico ed i collegamenti
elettrici sui 7 poli per le varie utenze (Figura 8).
Figura 8
Presa 24S
Presa EBS
Presa 24N
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Figura 8a
Presa a 7 poli 24S
Figura 8b
Presa a 7 poli 24N
Alcune volte le funzioni elettriche delle segnalazioni luminose del semirimorchio possono essere
trasmesse in alternativa alle prese 24S e 24N da un unica presa a 15 poli – ISO/CD 12098 il cui
schema dei collegamenti è sotto riportato (Paragrafo 4).
Nei semirimorchi F.C.FABBRI PARK S.r.l. la presa a 15 poli è fornita a parte, su richiesta del
Cliente ed è situata al centro vicino alla presa EBS.
Tutte le funzioni elettriche degli impianti frenanti sui semirimorchi F.C. FABBRI PARK S.r.l.
sono garantite dalla presa denominata ISO 7638.
Pertanto per i trattori dotati di connettore ISO 7638, collegare la loro presa al connettore centrale
(Figura 6) sui semirimorchi.
La presa ISO 7638 è la presa standard secondo le norme vigenti per l’alimentazione ed il
monitoraggio delle funzioni di frenatura con ABS (Anti Block System) e con EBS (Electronic
Brake System) pertanto va tenuta accuratamente pulita ed efficiente. È vietata ogni tipo di
manomissione!
Attenzione! PERICOLO !
Se il Vs. trattore non fosse dotato di presa elettrica ISO 7638 dovete provvedere a farvela istallare
perché altrimenti il collegamento elettrico tra trattore e semirimorchio non è regolare con grave
rischio e pericolo : perdita delle corrette funzioni frenati!
2.5 CONTROLLI PRELIMINARI ALL’IMPIEGO
Prima di ogni viaggio in particolare per i veicoli nuovi (primo viaggio a carico) sono necessari
alcuni controlli che, se eseguiti con scrupolo ed attenzione, possono evitare, successivamente sulla
strada, spiacevoli inconvenienti di funzionamento tali da creare situazioni pericolose Pertanto, è
necessario verificare:
• La pressione di gonfiaggio dei pneumatici (Vedere tabella allegata);
• Il fissaggio delle ruote (Vedi tabella coppie di serraggio);
• Che il freno di stazionamento sia disimpegnato (Vedere istruzioni relative);
• Il corretto aggancio tra trattore e semirimorchio (meccanico) e le corrette connessioni dei
giunti degli impianti di servizio (elettrico e pneumatico);
• Il buon funzionamento di tutte le luci;
• Che i serbatoi dell’aria relativi all’impianto frenante e all’impianto pneumatico siano carichi
con la pressione ai valori di esercizio;
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•
•
•
•
Le diapress siano alla normale altezza di servizio e senza pieghe; · il buon funzionamento
dei freni mediante qualche piccola frenata da effettuare a velocità inferiore a 10 Km orari;
Il buon funzionamento dell’EBS (spia luminosa in cabina spenta a velocità maggiori di 10
km/ora);
Qualora il veicolo ne sia dotato: il buon funzionamento dell’ EBS ( spia di segnalazione in
cabina)
Che il manettino alza e abbassa della sospensione sia in posizione centrale (o di marcia).
Inoltre, è opportuno ricordare che Il caricamento del veicolo dovrà rispettare i carichi
massimi ammessi per gli assali e per il perno ralla (riportati sulla targhetta di identificazione).
Infine, per i carchi di minuteria e componentistica, cercare di distribuire tali masse uniformemente
da risultare bilanciate ed equamente ripartite sui due lati del veicolo e sulle relative ruote.
Nel caso di carichi “isolati” il carico stesso deve essere sempre fissato al veicolo mediante i
dispositivi più idonei alla sua configurazione (cinghie, funi, ancoraggi od altro).
Alcune istruzioni per l’uso corretto del mezzo ed alcuni dei controlli da effettuare tra quelli sopra
indicati sono riportati mediante targhette adesive sul mezzo stesso.
Importante:
Verificare periodicamente lo stato di questi segnali ed avvertenze su targhetta autoadesiva e
richiedere alla ditta F.C. FABBRI PARK S.r.l. in caso di deterioramento!
3 MANUTENZIONE
3.1 AVVERTENZE PRELIMINARI IN FASE DI MANUTENZIONE
La ditta F.C. FABBRI PARK S.r.l., in seguito a prove di funzionamento, ha previsto degli
interventi di manutenzione per i semirimorchi che, se rispettati nel tempo ed eseguiti con scrupolo
dal Cliente, mantengono inalterate l’efficienza e l’affidabilità dei veicoli e li preservano da ogni
danno di funzionamento.
L’impiego delle attrezzature per eseguire gli interventi di manutenzione o riparazione è subordinato
alle relative norme antinfortunistiche.
E’ indispensabile impiegare solo prodotti autorizzati e sostituire i componenti guasti o usurati con
ricambi originali o consigliati dal Costruttore.
Per gli interventi in garanzia consultare le norme per la garanzia nel paragrafo specifico riportato
sul presente manuale (1.2.).
3.2 MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA
Si riportano in questo paragrafo i principali controlli ed interventi di manutenzione programmata
consigliati dalla F.C. FABBRI PARK S.r.l. in funzione dei chilometri di percorrenza.
Di seguito esamineremo anche in dettaglio i principali componenti del veicolo ricordando più
ampliamente le operazioni di controllo e gli interventi di manutenzione sul componente stesso.
Premessa:
Nelle presenti istruzioni di manutenzione sono riportate anche alcune istruzioni di
manutenzione o meglio di controlli da eseguire sui componenti strategici quali assali e
sospensioni, tuttavia, poiché la F.C. FABBRI PARK S.r.l. monta componenti acquistati ed
integralmente originali dalla ditta STEFEN (R.O.R.), per le operazioni di uso e manutenzione
di tali componenti si rimanda alle istruzioni relative alla marca di assali che fanno parte
integrante del presente manuale.
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Nota bene:
Sono vietate riparazioni strutturali sugli elementi portanti quali il telaio, gli assali , etc. senza
l’autorizzazione della F.C. FABBRI PARK S.r.l. ed il relativo nulla osta scritto previsto per legge.
ATTENZIONE! – Primo controllo dopo 100/200 km, serraggio dei dadi di ogni ruota (Vedi
tabella coppie di serraggio).
CONTROLLI dopo i primi 500 km (Oppure dopo il primo viaggio a carico)
•
•
•
•
•
•
Serraggio dei dadi di ogni ruota (Vedi tabella coppie di serraggio);
Serraggio dei bulloni del perno di articolazione del semirimorchio (Vedi par. 3.3.1. e tabella
coppie di serraggio);
Serraggio dei bulloni di collegamento della sospensione (Supporto assale telaio);
Serraggio dei bulloni del coprimozzo assale (Vedere libretto istruzioni assali);
Verificare il gioco laterale dei cuscinetti del mozzo ruota (Consultare manuale STEFEN
(R.O.R.);
Controllo della altezza di marcia della sospensione (Par. 3.3.3. – 3.3.4.).
CONTROLLI ogni 5.000 km
•
•
•
•
•
•
•
•
Serraggio dei bulloni del perno di articolazione del semirimorchio;
Serraggio dei bulloni di collegamento della sospensione (Supporto assale/telaio);
Serraggio dei dadi di ogni ruota (Vedi tabella coppie di serraggio);
Serraggio dei bulloni del coprimozzo assale ;
Verificare il gioco laterale dei cuscinetti del mozzo ruota (Consultare manuale della
STEFEN R.O.R.);
Verifica pressione di gonfiaggio dei pneumatici (Vedi tabella relativa);
lubrificazione e gioco ralla perno ralla;
Controllo giochi leve freno (Freno a tamburo)
CONTROLLI ogni 25.000 km
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•
•
•
•
•
•
•
•
Serraggio del coprimozzo o dei bulloni del coprimozzo;
Lubrificazione del perno leva a camme nei freni a tamburo;
Verificare la corretta quota della altezza di marcia (Par. 3.3.3.).
Serraggio dei dadi dei cavallotti di fissaggio delle balestre all’assale e dei perni balestra
(Fig. 15 e tabella coppie di serraggio);
Verificare lo stato dei silentblocks della balestra e di quelli dell’ammortizzatore;
Controllare il funzionamento degli ammortizzatori;
Pulizia dei filtri aria (Per impianto frenante e impianto sospensioni);
Spurgo dell’acqua di condensa nei serbatoi aria;
Verificare che sui pistoni delle diapress (Torpress) non si siano depositati detriti.
INTERVENTI ogni 50.000 km
•
•
•
Verificare l’allineamento degli assali fissi;
Verificare il consumo delle guarnizioni frenanti (Ganasce freni a tamburo) (vedi par.3.3.2.);
Lubrificazione di tutti gli organi soggetti ad attrito ed eventuali ingrassaggi se previsti.
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Interventi ogni 100.000 km
•
•
Chek-up completo dei gruppi assali e sospensioni presso officina autorizzata dal costruttore.
sostituzione degli ammortizzatori (Utilizzare solo ricambi originali identici a quello
sostituito).
Figura 9
Figura 10
DIAPRESS
PERNO BALESTRA
CAVALLOTTI
3.3 INTERVENTI PER COMPONENTI
3.3.1 COMPONENTI DI “TRAINO” E “ARTICOLAZIONI”
Semirimorchi:
Il dispositivo che consente al semirimorchio qualsiasi articolazione, nonché l’aggancio e lo sgancio
al trattore ovvero il traino, è costituito dal perno di articolazione.
Essendo, perciò, un componente di estrema importanza, il perno è sottoposto a controllo e
lubrificazione periodica al fine di mantenere inalterata la sua efficienza ed affidabilità.
Figura 11
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Perno JOST da 2” – Omologazione E1 55R – 010145
Figura 11a
Figura 11b
Manutenzione e controlli:
Dopo i primi 500 km verificare il serraggio dei bulloni del perno (Figura 11), i cui valori di coppia
sono riportati nella specifica tabella.
Ogni 5.000 km verificare l’usura del perno, con un calibro, e confrontarli con i valori riportati nella
(Figura 11).
Superato il limite dimensionale minimo il perno va sostituito con un altro dello stesso tipo e marca
(originale). Pulire il piatto ralla del trattore e la contropiastra del semirimorchio; ingrassare il piatto
ralla ed il perno di articolazione. Usare esclusivamente grasso resistente alle alte pressioni.
Si raccomanda di controllare anche il corretto funzionamento del meccanismo di chiusura del perno
ralla situato sul Vs. trattore.
3.3.2 Assali
Gli assali sono i componenti attraverso i quali il peso della struttura del veicolo ed il carico
trasportato viene scaricato, attraverso i mozzi, sulle ruote.
L’assemblaggio di un assale comprende: il tubo portante, il gruppo mozzo completo dei cuscinetti
di rotolamento e il gruppo freno che può essere a disco o a tamburo, nel nostro caso gli assali sono
muniti di freni a tamburo, forniti dalla ditta STEFEN (R.O.R.).
Primo assale fisso da 10 ton. – TMA 192022510 T525F – Verbale TDB 0854
Secondo assale fisso da 10 ton. – TMA 192022510 T525FW con ruota fonica 80 denti per EBS –
Verbale TDB 0854
Identificati con targhetta:
GUARNIZIONI/FERODI
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Figura 12
Primo assale fisso
Figura 13
Secondo assale fisso con ruota fonica
Figura14
Assale STEFEN (R.O.R.) da 10 ton. e carreggiata 1920 mm
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CONTROLLI SU ASSALI:
NOTA BENE
Per la manutenzione di questi componenti (assale, mozzo, freno) dei veicoli F.C. FABBRI PARK
S.r.l. si rimanda alla consultazione del manuale specifico del costruttore degli assali che viene
allegato e fa parte integrante ed inseparabile del presente manuale.
Si ricorda particolarmente importante il controllo del consumo delle guarnizioni frenanti e la loro
sostituzione quando lo spessore è arrivato al minimo consigliato dal manuale del costruttore dell’
assale stesso che è parte integrante del presente manuale e comunque:
Per i freni a tamburo sostituire le guarnizioni quando il loro spessore risulta essere inferiore a 8 mm.
L’usura delle guarnizioni dei freni di sevizio è controllata agevolmente da sotto il veicolo, senza
dover togliere le ruote, attraverso apposite feritoie di ispezione presenti sui tamburi ricavate nel para
polvere e togliendo il tappino di gomma per poi a verifica effettuata riposizionarlo per impedire che
infiltri acqua. (Figura 14a e 14b)
Quest’ultima operazione rispetta quanto previsto al punto 5.2.2.8.2.1. del regolamento ECE
13R11.
Figura 14a
Figura 14b
Ogni 30.000 km: riverificare il consumo delle guarnizioni agendo colme sopra.
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Su ogni assale sono installati i bielementi frenanti altrimenti denominati cilindri a molla o brake
chamber. (Figura 15 e 15a)
Sui nostri assali sono stati montati i brake chamber del ditta KNORR-BREMSE da 20/30” che
intervengono sia per la frenatura di servizio che per lo stazionamento su entrambe gli assi (Vedi
schema freni al paragrafo n. 4), specificando quanto previsto al punto 5.1.4.5.2. del regolamento
ECE 13R11 ossia:
•
•
1° asse cilindro freno/stazionamento da
Lunghezza leva
Corsa massima
2° asse cilindro freno/stazionamento da
Lunghezza leva
Corsa massima
20/30” – Knorr-Bremse
140 mm
82 mm a 650 kPa
20/30” – Knorr-Bremse
140 mm
82 mm a 650 kPa
Corsa cilindri tratta dal verbale Knorr-Bremse: 361-0134-05-FBKV-ext 01- Allegato 19 del
regolamento R13 ECE 13 e 01.
Inoltre bisogna intervenire sui bielementi, prima di mettersi in marcia, provvedendo allo
sbloccaggio manale dei freni a molla rimuovendo la vite (Barra filettata) sita nella parte retro del bi
elemento.
Questo dispositivo ausiliario a vite si allenta impiegando una chiave da 24 mm presente sul veicolo
e per facilitarne la rimozione si consiglia di dare aria alle sospensioni per annullare lo sforzo di
allentaggio. (Altrimenti questa manovra sarebbe faticosa)
Figura 15
Svitare
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Figura 15a
Cilindro Knorr-Bremse da 20/30”
L’impianto pneumatico frenante e l’impianto pneumatico delle sospensioni sono descritti negli
schemi riportati a paragrafo 4 sui quali si potranno attingere ulteriori informazioni riguardanti la
componentistica.
Si consiglia di consultare gli schemi per eventuali interventi causati da rottura o usura di qualche
componente.
Figura 15b
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Figura 15c
LEVA
Una volta installati gli impianti pneumatici sul semirimorchio si sono fatti i test previsti per
l’omologazione CE previo:
•
•
•
•
•
Parametrizzazione impianto frenante e taratura centralina EBS
Prova di tenuta pneumatica mediante l’installazione di un manometro campione tarato e
certificato e controllato per un periodo minimo di 12 ore per verificare che non ci siano
perdita d’aria.
Rodaggio su strada per testare il funzionamento degli impianti pneumatici e il
comportamento del veicolo.
Collaudo comprendente le prove di frenata previste in osservanza delle curve di aderenza di
progetto.
Supervisione dei dispositivi ottici testando il buon funzionamento in sequenza.
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I dati relativi alla parametrizzazione sono riportati sulla prevista targhetta (Figura 16) ed applicata
sulla testata del semirimorchio per CF e sulla testata e longherone trasversale dx per CS.
Figura 16
Figura 16a
Targhetta campione installata sulla variante CF e CS
Testata
Longherone
Figura 16b
Variante CF
n° di telaio
parametrizzazione
Figura 16c
Variante CS
n° di telaio
parametrizzazione
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CURVE DI ADERENZA
Forze frenanti di riferimento – Punto 5.1.4.6. del regolamento ECE 13R11
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Valutazione stato usura superfici di attrito dei tamburi dei freni in osservanza del punto 5.2.2.8.2.2.
Del regolamento ECE 13R11.
a) Mediante misurazione diretta eseguita sui componenti stessi oppure;
b) Mediante esame, con o senza smontaggio, degli eventuali indicatori di usura dei tamburi;
esame senza smontaggio, degli indicatori di usura posti sulle leve auto registranti.
c) Metodo da utilizzare per il controllo dello stato di usura delle superfici di attrito dei tamburi,
comprese le operazioni di smontaggio necessarie nonché gli attrezzi e la procedura da
utilizzare; metodo visivo attraverso l’oblò posto sul disco parapolvere, tema già trattato
al paragrafo 3.3.2 – CONTROLLO SU ASSALI.
d) Definire limite massimo usura ammissibile a partire dal quale si impone la sostituzione;
quando lo spessore della guarnizione è inferiore a 8 mm.
Allineamento e convergenza assali:
Per un corretto consumo dei pneumatici è necessario un corretto allineamento degli assali (Fig. 13).
Gli assali devono risultare su assi paralleli pertanto le misurazioni indicate in figura devono risultare
uguali a destra e a sinistra; è ammessa una tolleranza di soltanto ± 1.5 mm (il lato più corto deve
essere quello Dx).
La ditta garantisce il rispetto di tali quote e tolleranze all’atto della consegna del veicolo.
Pertanto eventuali contestazioni sulla convergenza rispetto alle quote riportate nella figura saranno
accettate in garanzia, per i veicoli a telaio nudo, soltanto prima dell'istallazione della carrozzeria.
Maggiori informazioni sul controllo della convergenza si trovano sul manuale assali corrispondente
alla fabbricante degli assali stessi allegato al presente manuale.
Per quanto riguarda la convergenza, quest’ultima interessa se l’assale fosse autosterzante, di
conseguenza dato che gli assali sono entrambe fissi, non la consideriamo.
Figura 13
Controlli:
Ogni 30.000 km: controllare l’allineamento degli assali fissi.
Se il veicolo dovesse essere sottoposto ad un intervento di convergenza, solo in presenza di assali
autosterzanti sarà necessario eseguirlo presso un’Officina qualificata o consigliata dalla F.C.
FABBRI PARK S.r.l. e consultare il manuale di manutenzione ed uso degli assali in allegato.
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3.3.3 SOSPENSIONI
I veicoli di nostra produzione montano soltanto sospensioni pneumatiche ovvero sistemi meccanici
di sostentamento del carico trasmesso agli assali in cui la funzione di sostentamento è affidata ad
una molla ad aria comunemente chiamata “diapress” che viene alimentata da un impianto
pneumatico apposito (Vedi schema al paragrafo 4).
La funzione ammortizzatrice delle sollecitazioni dinamiche sugli assali durante il moto viene assolta
dagli ammortizzatori idraulici (due per assale) e dai silent block in gomma alloggiati dentro l’occhio
di traino della balestra.
La funzione di traino dell’ assale e la stabilizzazione delle spinte laterali viene assolta da due robusti
bracci di traino comunemente chiamati balestre.
Sotto sono riportati due schemi di come sono previsti 2 sistemi di montaggio proposti al Costruttore
il quale opterà per la soluzione del caso.
Il primo schema offre gli inviti di montaggio dei cilindri a molla “brake chamber” in basso, e nel
secondo schema in alto.
Figura 14
Figura 15
Nel nostro caso si è optato per la soluzione B
Figura 16
Figura 17
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ALTEZZA DI MARCIA DELLA SOSPENSIONE
Quota caratteristica di ogni gruppo sospensione pneumatica è la distanza tra il centro dell'assale e la
faccia inferiore del longherone del telaio a cui la sospensione stessa è collegata.
Tale distanza e' denominata ALTEZZA DI MARCIA o altezza standard e una volta regolata resta
invariata durante l'uso del mezzo sia a vuoto che a carico.
Nella figure sopra riportate l’altezza di marcia è indicata con la sigla "FH".
Tale quota dipende unicamente dai componenti della sospensione stessa e dalle scelte di progetto
del costruttore del veicolo e pertanto in condizioni di marcia deve essere rigorosamente rispettata
pena danni gravi ai componenti della sospensione ad al veicolo stesso.
Variazioni dell'altezza di marcia dai valori indicati dalla ditta costruttrice del veicolo fanno
decadere ogni responsabilità del costruttore da ogni danno o inconveniente che ne derivi e
comunque fanno cessare le condizioni di garanzia.
SEMIRIMORCHI:
Tra tutte le possibili configurazioni esistenti in commercio i gruppi sospensione dei semirimorchi
F.C. FABBRI PARK S.r.l. sono equipaggiati con due differenti soluzioni di sospensioni (Figura 14
e 15) caratterizzate da due ben determinate altezze di marcia indipendenti dalla marca di assale a cui
sono abbinate:
tipo A:
Riconoscibile dalla forma della balestra SAGOMATA SOPRA L'ASSALE e caratterizzata da una
altezza di marcia standard: FH = Non ricorre
tipo B:
Riconoscile dalla forma della balestra DIRITTA SOTTO l'assale in cui l'altezza di marcia standard
risulta : FH = 320 mm
ATTENZIONE:
Sulle quote sopra indicate è accettata una tolleranza sulla misurazione di soltanto +- 10 mm, oltre
tale variazione si possono concedere deroghe alla regolazione dalla altezza di marcia di pochi cm
soltanto su richiesta specifica al ns. ufficio tecnico che le autorizzerà caso per caso con delega
scritta.
Regolazione :
la regolazione dell'altezza di marcia del veicolo si effettua agendo sul blocchetto situato sull'asta
verticale della valvola livellatrice posizionata sul’assale (Figura 18).
La misurazione dell’altezza di marcia (dal sotto del longherone al centro del tubo assale) va fatta
sull’ assale centrale a cui è collegata la valvola livellatrice, a veicolo fermo non frenato su terreno
perfettamente in piano e nel caso di intervento sul blocchetto dell’ asta verticale va ricontrollata
dopo aver fatto un breve tragitto in piano.
Nel nostro caso si sono installate 2 livellatrici, una per asse per garantire ulteriormente un assetto
migliore.
Controlli periodici:
I veicoli vengono consegnati nuovi al cliente con altezza di marcia alla quota standard su indicata.
Per i veicoli che devono essere carrozzati si prescrive il controllo dell'altezza di marcia al termine
della istallazione della carrozzeria prima della messa su strada.
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Ogni 25.000 km:
• Verificare la corretta quota (FH) altezza di marcia;
• Verificare il serraggio dei dadi dei cavallotti di fissaggio delle balestre all’assale;
• Verificare lo stato dei silentblocks della balestra e di quelli dell’ammortizzatore;
• Controllare il funzionamento degli ammortizzatori. (assenza di tracce di olio all’esterno e
assenza di screpolature sulla gomma dei silent-block).
•
Ogni 100.000 km:
•
Sostituzione degli ammortizzatori.
Valvola livellatrice
Come precedentemente anticipato la valvola che tiene costante l’altezza di marcia della sospensione
pneumatica si chiama VALVOLA LIVELLATRICE.
Si tratta di una valvola di intercettazione del flusso di aria interposta tra il serbatoi delle sospensioni
e le diapress situate sopra l’assale.
Essa è installata in corrispondenza di un assale, fissata al telaio su apposita staffa e collegata all’
assale per mezzo di due asticelle, una orizzontale ed una verticale disposte pressoché a 90° una
rispetto all’altra, così che i movimento dell’assale rispetto al telaio fanno ruotare l’asta orizzontale
della livellatrice stessa che agisce come distributore rotante di intercettazione collegando il
serbatoio e quindi, alimentando di aria le diapress quando il telaio si avvicina all’assale (fase di
carico), oppure in caso di aumento di quota Fh ovvero salita del telaio in fase di scarico del veicolo,
collegando le diapress verso lo scarico situato sotto la valvola livellatrice stessa in modo da
espellere l’eccesso di aria in atmosfera e mantenere costante l’altezza di marcia.
Figura 18
Figura 18a
Svitare la vite centrale del blocchetto e regolare l’altezza di marcia (FH) spostando verticalmente il
blocchetto fino a quota di marcia, per poi riavvitare per fissare il blocchetto all’asticella.
Quest’ultima viene fornita con abbondante lunghezza e si consiglia di accorciarla una volta
dimensionato l’FH in quanto potrebbe intralciare altri dispositivi.
Se, in occasione di verifiche della corretta altezza di marcia, si riscontrassero valori non conformi a
quelli indicati nel paragrafo precedente, allora sarà necessaria una nuova taratura della valvola.
A tal fine vedere le istruzioni nel paragrafo su descritto: Regolazione.
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La valvola livellatrice è protetta dalle impurità da un filtro aria situato alla uscita dal serbatoio aria
delle sospensioni che deve essere pulito ogni 25.000 km.
Figura 18b
Figura 18c
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3.3.4 MANETTINO ALZA-ABBASSA
Il manettino (Figura 19) consente di modificare “manualmente” l’altezza di marcia, by-passando la
valvola livellatrice, e, quindi, di porre il piano di carico ad un’altezza diversa da quella prestabilita.
Tale intervento, che deve essere eseguito a veicolo fermo, si ottiene ruotando il manettino verso
destra o verso sinistra. Ad ogni modo, indicazioni più precise sono riportate su targhette o sul
manettino stesso.
Ricordarsi di riportare il manettino in posizione centrale ovvero in altezza di marcia standard prima
di rimettersi in viaggio!.
NOTA:
Evitare, assolutamente, di ruotare il manettino se il semirimorchio carico è sganciato dal
trattore e le ruote sono frenate, in quanto i sollevatori telescopici potrebbero danneggiarsi
(vedi paragrafo 3.3).
Figura 19
ATTENZIONE ! Pericolo!
Non usare il manettino di regolazione altezza sospensione come sollevatori di sevizio per la
manutenzione del veicolo. Ricorrere ad altri sistemi di sollevamento del mezzo consentiti per
legge e prevenzione infortuni.
3.3.5 IMPIANTO FRENANTE
Sul veicolo è montato il dispositivo EBS, che si diffrenzia dal dispositivo ABS avendo imcorporato
il correttore di frenata e munito di dispositivo antiribaltamento.
Sul nostro veicolo è installato il dispositivo frenante di nuova generazione EBS e prima di
descriverlo si ritiene opportuna informare la Clientela descrivendo il sostituito dispositivo ABS
tenendo conto che ci sono in circolazione decine di semirimorchi dotati di ABS per cui si è ritenuto
ovvio pubblicare il manuale con questa precisazione per dare l’opportunità di informazione a coloro
i quali dovessero sostituire, aggiornare o apportare radicali modifiche sui loro semirimorchi.
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ABS (Anti Blocking System)
Come sopra citato tutti i semirimorchi F.C. FABBRI PARK S.r.l. “vecchia generazione” sono dotati
di impianto freni comprendente anche il dispositivo di antibloccaggio ruote (ABS) conforme alle
normative vigenti.
L'alimentazione della centralina elettronica dei vari modelli avviene sempre tramite la apposita
spina di collegamento motrice semirimorchio denominata "PRESA ISO 7638" la quale nei trattori
di recente costruzione porta anche la segnalazione in cabina del funzionamento dell'impianto ABS
del semirimorchio.
Superando una velocità di 10 Km/ora le spie di segnalazione ABS rimorchio situata sulla motrice
deve spengesi automaticamente e restare spenta.
Si ricorda inoltre che l'impianto ABS del veicolo trainato rimorchio o semirimorchio è del tutto
indipendente da quello della motrice; pertanto la presenza del dispositivo ABS sulla motrice non è
necessaria al funzionamento del dispositivo ABS sul rimorchio.
Ciò che è invece necessario è una corretta alimentazione elettrica della centralina ABS tramite la
apposita presa 7638 suddetta.
Precauzioni per la salvaguardia delle centralina ABS:
ATTENZIONE:
sebbene il sistema ABS non preveda alcun intervento di manutenzione per preservarlo nel tempo, è
importante ricordare che la sua centralina è un elemento elettronico molto delicato che va
adeguatamente salvaguardato ogni volta si dovrà eseguire una riparazione sul veicolo.
Perciò, prima di ogni intervento sarà necessario scollegare dalla centralina ABS sia la
alimentazione che i connettori dei sensori che provengono dalle ruote sensorizzate, onde
evitare che, nel caso di saldature, eventuali scariche la danneggino irreparabilmente.
EBS (Electronic Brake System)
I veicoli F.C. FABBRI PARK S.r.l. dell’ultima generazione sono equipaggiati di un dispositivo di
frenatura elettronica detta EBS che assolve in se con unica valvola integrata con una centralina
elettronica le funzioni di correttore di frenata e di antibloccaggio ruote.
Manutenzione EBS
Il sistema è completamente elettronico ed è fornito già tarato e regolato e non richiede di norma
alcuna manutenzione.
Prima di essere messo in circolazione sul veicolo viene effettuata la parametrizzazione inserendo i
dati necessari per avere l’efficienza desiderata.
Questa manovra viene effettuata da personale qualificato e supervisionato dal Costruttore il quale
apporrà sul semirimorchio la targhetta di parametrizzazione in posizione ben visibile.
(Vedi figura 16, 16a, 6b e 16c).
Controlli: controllare periodicamente una volta all’anno la pressione di risposta alla frenatura a
vuoto e carico, se i valori non corrispondono ai valori della targa posta sul veicolo contattare la F.C.
FABBRI PARK S.r.l. e fare ritarare.
La centralina EBS installata sui semirimorchi BS U2 AC versione 27M “Booster 27 m” variante CF
e CS è fornita dalla KNORR-BREMSE del tipo: TEBS – G2.2 ES 2060 per 2S/2M.
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Figura 20
Figura 20a
Posizionata in conformità al verbale n° EB166.1E appendice 4b della centralina EBS – KNORR –
BREMSE sopra citata.
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Figura 20b
Figura 20c
Sempre in conformità al verbale n° EB166.1E appendice 4a della centralina EBS riguardante il
dispositivo antiribaltamento incorporato:
Figura 20d
Figura 20e
Immagine campione tratta dal verbale
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Figura 20d
Attenzione:
La centralina elettronica del EBS è protetta da password ed è vietato nella maniera più assoluta
manometterla.
La connessione della centralina EBS alla motrice, già trattata sopra al paragrafo 2.4. collegamento
elettrico tramite connettore ISO 7638 (Vedi schema al paragrafo 4) avviene in conformità al
verbale n° EB166.1E punto 3.4.2.1. della centralina EBS impone il posizionamento della targhetta
(Fig. 21) il più vicino possibile alla presa
Figura 21
Frenatura di emergenza
Nel momento in cui si scollegano i semigiunti pneumatici, volutamente, durante la fase di sgancio
del veicolo dal trattore, o in modo accidentale, automaticamente nel veicolo trainato, rimorchio o
semirimorchio, entra in funzione la frenatura di emergenza di tutti gli assali.
Tale azionamento automatico è verificabile dal pomello della valvola di sfrenatura (freno di
servizio) che risulterà “ estratto”.
La valvola di sfrenatura si trova sul pannello comandi pneumatici, per i semirimorchi,si riconosce
dal pomello di colore nero.
Attenzione ! Pericolo!
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Se dalla condizione di veicolo frenato con frenatura di emergenza inserita , si dovesse sfrenare
il veicolo è necessario agire sulla manopola della valvola di sfrenatura e spingerla verso
l’interno.
Questa manovra dovrà essere fatta soltanto in condizioni di sicurezza perché il veicolo
potrebbe muoversi da solo, ovvero, terreno pianeggiante, dopo aver azionato il freno di
parcheggio (stazionamento) ed aver posizionato in cunei sotto le ruote.
Frenatura di Stazionamento:
Il freno di stazionamento (di parcheggio) viene inserito, manualmente, quando il veicolo dovrà
sostare per un tempo prolungato sganciato dal trattore.
Il tipo di freno di stazionamento o parcheggio più comune viene realizzato mediante elementi
attuatori dei freni a due camere in cui la funzione del freno di parcheggio viene assolta da una molla
contenuta dentro il cilindro stesso.
Pertanto il freno di parcheggio si inserisce tirando un apposito pomello rosso, posto sul pannello
comandi pneumatici per i semirimorchi (Figura 4).
Figura 4
IMPORTANTE:
Se, nel momento in cui si dovrà inserire il freno di stazionamento, i freni fossero già molto
caldi, una nuova frenatura comporterebbe il danneggiamento dei tamburi.
(Si potrebbero ovalizzarsi e questo comporterebbe il rischio i rettifica dei tamburi).
In questo caso, sarà necessario non inserire il freno,utilizzare i cunei in dotazione per bloccare
le ruote ed aspettare che i freni si raffreddino.
Durante questo periodo il veicolo non può restare incustodito.
Una volta inserito il freno di stazionamento e indipendentemente dall’inclinazione del suolo su cui
parcheggia il veicolo, è buona norma posizionare, sempre e comunque, i cunei in dotazione sotto le
ruote al fine di aumentarne l’effetto frenante. (Vedi figure 22 e 23)
Figura 22
Figura 23
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3.3.6 SERBATOI ARIA
L’impianto delle sospensioni e quello dei freni, come detto in precedenza, sono ad attivazione
pneumatica e, quindi, necessitano di aria compressa.
Pertanto, affinché essi possano usufruire, costantemente, della quantità di aria necessaria per il loro
funzionamento, ogni veicolo è stato dotato di due distinti serbatoi, nei quali viene continuamente
accumulata aria compressa. Per cui, se il veicolo è rimasto fermo per qualche giorno e i serbatoi aria
si sono scaricati, prima di iniziare un viaggio, sarà opportuno attendere qualche minuto, con il
trattore in moto, per permettere la ricarica dei serbatoi ed il corretto gonfiaggio delle diapress (molle
ad aria) delle sospensioni.
I serbatoi si distinguono facilmente in quanto sui di essi viene apposta un’etichetta con riferimento
al serbatoio freni e sospensioni in quanto e sovente in fase di verniciatura i dati presenti su di essi
vengono ricoperti e non leggibili.
Nonostante venga apposta l’etichetta “SERBATOIO FRENI”, almeno su tale serbatoio, a causa
dell’infelice posizionamento soggetto ad intemperie, quest’ultima potrebbe deteriorarsi o comunque
rendersi inservibile quindi per poter riconoscere il serbatoi si danno i seguenti consigli: Il serbatoio
freni di solito è più voluminoso rispetto a quello delle sospensioni o consultare il presente manuale
e riconoscerlo individuando le tubazioni di collegamento. (Vedi figura 24 e 25)
Figura 24
SERBATOIO FRENI
Targhetta SERBATOIO FRENI
Figura 25
SRBATOIO SOSPENSIONI
Targhetta SERBATOIO SOSPENSIONI
Sui nostri semirimorchi sono stati montati:
Impianto freni serbatoio in acciaio omologato CE da 85 litri.
Impianto sospensioni serbatoio in acciaio omologato CE da 40 litri.
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IMPORTANTE:
La continua immissione di aria compressa nei serbatoi causa l’effetto condensa con relativa
produzione di acqua. Perciò, periodicamente, si rende necessario lo spurgo di tale acqua dai
rispettivi serbatoi. Tale intervento si ottiene aprendo i previsti rubinetti di scarico condensa (Vedi
figura 26), situati sulla fiancata destra rispetto al senso di marcia, e facendo fuoriuscire
completamente l’acqua di condensa contenuta nei serbatoi.
E’ vietato scaricare la condensa direttamente da sotto i serbatoi per ragioni di sicurezza e
prevenzione infortuni.
Figura 26
Ogni 5.000 km: eseguire lo spurgo dell’acqua di condensa.
Questo dato non è attendibile in quanto bisognerebbe valutare se 5.000 km sono percorsi
consecutivamente ossia in tempi brevi siano percorsi in tempi lunghi, praticamente più km vengono
percorsi consecutivamente più scarichi condensa occorre fare oppure, tanto più piccoli sono i
volumi dei serbatoi tanto più frequenti scarichi bisogna effettuare.
Per limitare i problemi della condensa sarebbe opportuno dotare il trattore di un adeguato
essiccatore per l’aria dei servizi pneumatici.
Filtri aria impianto frenante:
Per i rimorchi di vecchia generazione le condotte delle linee di alimentazione dell’ aria al serbatoio
del semirimorchio ed al correttore (linea testa gialla) sono protette in ingresso da filtri che vanno
puliti periodicamente.
Questi filtri sono situati per facilitare la manutenzione sulla parte anteriore del semirimorchio,
ovvero sui giunti stessi di accoppiamento testa rossa e testa gialla o immediatamente dietro il
giunto.
Per i semirimorchi di nuova generazione i filtri sono integrati nei semigiuti.
(Vedi figura 27a 27b).
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Figura 27a
Immagine campione
Filtro in linea
Filtro aria in linea con il giunto di connessione
Figura 27b
Immagine campione
Filtri integrati nei semigiunti
Giunti di accoppiamento con filtro aria
3.3.7 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE LATERALI
I dispositivi di protezione laterale sono altrimenti nominati come dispositivi paraciclisti o paracili.
I dispositivi di protezione laterale installati sui semirimorchi su entrambi le varianti CF e CS
rispondono alla direttiva 98/297/CEE – (Vedi figura 28, 29, 30 e 31).
Figura 28
L
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Il materiale usato per la realizzazione è un profilato di alluminio 100x30x2 mm e calcolato secondo
direttiva per sopportare una forza F = 100 kg nel punto più debole.
Figura 29
Dimensioni dei dispositivi di protezione
Figura 30
Protezioni laterali
Figura 31
Protezioni laterali
Questi dispositivi di protezione sono soggetti ad urti di vario tipo, non necessariamente provocati da
“Ciclisti” assumendo più che altro il compito di anti intrusione per qualsiasi causa, ed il loro
deteriorarsi potrebbe esigere la riparazione o la sostituzione.
Questi interventi non necessitano di nulla/osta del Costruttore ed essendo facile la reperibilità dei
componenti, la facoltà degli interventi di manutenzione sono a carico del Cliente.
3.3.8 PARAFANGHI E PARASPRUZZI
I dispositivi: parafanghi, sono corredati con paraspruzzi omologati*, ed installati sui
semirimorchi per entrambi le varianti CF e CS rispettando la direttiva 91/226/CEE – 2010/19/UE e
posizionati all’uopo.
Anch’essi sono dispositivi di protezione e quindi soggetti ad urti di vario tipo, ed alle intemperie,
assumendo più che altro il compito di anti intrusione per qualsiasi causa, e smaltire nel migliore dei
modi l’acqua piovana, ed il loro deteriorarsi potrebbe esigere la riparazione o la sostituzione.
Questi interventi non necessitano di nulla/osta del Costruttore ed essendo facile la reperibilità dei
componenti, la facoltà degli interventi di manutenzione sono a carico del Cliente.
Edizione del 17.05.2015 – TECNORIDES di P.I. Marco Fioravanti – [email protected] Pagina 41di 65
Figura 32
Figura 33
* Per la sostituzione dei paraspruzzi consultare il manuale in quanto è d’obbligo rispettare
l’omologazione in quanto la normativa prevede di installare i dispositivi paraspruzzi solo di tipo
omologato.
Nel nostro caso i paraspruzzi sono di due tipi:
Omologazione A e24 0000
Omologazione A e6 2020
Figura 34
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3.3.9 BARRA PARAINCASTRO POSTERIORE
Il semirimorchio è dotato di una barra paraincastro posteriore di tipo omologato come prevede la
normativa – Reg. ECE 58R01, (Sia variante CF che CS) il dispositivo in questione è di marca
ASPÖCK SISTEMS – tipo ARB-3, omologata con verbale E1 58R – 020154 posizionata come
previsto.
La barra è di alluminio e collaudata da sopportare urti nei punti P1 – P2 – P3 con forze:
P1 = 5 kN – 5.000 kg
P2 = 10 kN – 10.000 kg
P3 = 5 kN – 5.000 kg.
(Vedi schemi al paragrafo 4.3).
Figura 35
Targhetta di omologazione
Figura 36
I dispositivi ottici presenti sulla barra paraincastro sono descritti dettagliatamente più aventi nel
paragrafo 4.1.
E’ prevista la sostituzione (Per danneggiamento o altro) della barra senza il nulla/osta del
Costruttore purchè venga fatto con una barra di tipo omologato.
3.3.10 PNEUMATICI
I semirimorchi sono stati omologati con pneumatici: 245/70 R17.5 per entrambe le varianti CF e
CS.
Gli pneumatici sono conformi alle direttive CE vigenti e marcati correttamente nel rispetto dei
punti 3.3. e 4.3. dell’allegato II al regolamento UE n° 458/2011.
Gli pneumatici richiedono il rispetto dei seguenti indici di carico: per pneumatici MICHELIN –
143
2725 kg
141
2725 kg
J
100 km/h
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posizione
tipo
indice di carico e
codice velocità
montaggio
Asse 1°
245/70 R 17.5
143/141 J
d
portata
per asse
[kg]
10.300
Velocità
[km/h]
circonferenza
di rotolam.
[mm]
raggio sotto
carico
[mm]
tipo di
cerchione
100
2.403
364
7.50 x 17.5
Per il fissaggio degli pneumatici all’assale attenersi scrupolosamente alla tabella delle copie di
serraggio sotto riportate al paragrafo 3.3.13
Non sono ammessi pneumatici in alternativa e qualora fosse richiesto, occorre richiedere il previsto
nulla/osta al Costruttore e rispettare le procedure all’uopo previste.
Si possono montare pneumatici di qualsiasi marca, ma bisogna rispettare le condizioni di cui sopra.
Si possono montare pneumatici di marche diverse solo a condizione siano uguali nello stesso asse.
Per quanto riguarda la pressione di gonfiaggio degli pneumatici si consiglia di richiedere i dati al
Costruttore o c/o i centri di assistenza autorizzati (Gommisti) in quanto questo dato è variabile in
funzione della marca e calle condizioni meteo (Estate – Inverno).
Gli pneumatici dei semirimorchi escono dalla Fabbrica con una pressione di gonfi aggio di 8 bar.
IPORTANTE:
Gli pneumatici vanno sostituiti quando il battistrada risulta esse inferiore 1,6 mm.
Per quanto riguarda i cerchioni da 17.5” i semirimorchi sono dotati con versione tradizionale in
acciaio, a richiesta sono ammessi anche cerchi in lega od alluminio purché ci si attenga alla copia
di serraggio sotto riportata al paragrafo 3.3.13.
3.3.11 RUOTA DI SCORTA
I semirimorchi sono dotati di una ruota di scorta posizionata come si evince dalla figura 37 e
assicurata al veicolo mediante tiranteria elastica e protetta con apposita telonatura.
Figura 37
Ruota di scorta
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3.3.12 LUBRIFICAZIONE
Sui semirimorchi vi sono diversi componenti che necessitano di essere lubrificati secondo quanto
previsto ma riguardano esclusivamente parti e macchinari facenti parte la “Struttura giostra”
alloggiata sopra l’autotelaio e corredata da apposito manuale di uso e manutenzione fornito a parte.
E non ci sono assali autosterzanti che necessitano di ingrassaggio, l’unico componete ad essere
soggetto a lubrificazione per quanto riguarda l’insiemistica del telaio ed entità tecniche annesse, è il
perno d’articolazione che si incastra nella ralla della motrice.
IMPORTANTE!
per evitare inquinamenti, è assolutamente vietato disperdere olii, lubrificanti, cartucce
filtranti o altri materiali nocivi nell’ambiente. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni
vigenti per lo smaltimento delle sostanze liquide e solide.
3.3.13 COPPIE DI SERRAGGIO
COMPONENTE
FILETTATURA
Viti perno articolazione JOST
Perno ammortizzatori
M14
M24
Perno balestra – Stefen (R.O.R.)
M30
Perno balestra – Stefen (R.O.R.)
M24
Staffa balestra – Meritor
M24
Dadi diapress balestra
Dadi diapress – telaio
Dadi ruota acciaio
Dadi ruota alluminio
M 16x1.5
M 10x1.25
M 22x1.5.
M 22x1.5.
CLASSE
COPPIA – Nxm
10.9
8.8
8.8
190
400
1100
(*)
750
(*)
700
(*)
180
40
650
550
8.8
8.8
8.8
8.8
La tabella di cui sopra cita soltanto alcuni componenti ma per avere ulteriori dati, (*) vedi
pertinente libretto uso manutenzione della casa madre allegato al presente manuale.
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4 SCHEMI E IMPIANTI
4.1 IMPIANTI ELETTRICI
La tensione di alimentazione dell’impianto di illuminazione è 24 Volt.
La connessione con l’impianto del trattore avviene tramite due prese da 7 poli ciascuna (già
descritte nelle istruzioni di aggancio) oppure una presa a 15 poli poiché di serie il pulpito di
connessioni elettriche dei semirimorchi è una scatola integrata che contiene già cablate le due
modalità di connessione .
Si riportano qui di seguito i principali schemi degli impianti elettrici allestiti sui Ns. semirimorchi.
Per qualunque problema potete contattare i Ns. uffici tecnici o un Ns. centro assistenza autorizzato.
----------------------- -- -------------------SCHEMA PRESA 7 POLI 24N ISO 3731
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SCHEMA PRESA 7 POLI 24N ISO 1185
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SCHEMA PRESA 15 POLI IN ALTERNATIVA ISO 12098
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SCHEMA DISPOSITIVI OTTICI
.
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SCHEMA CONNETTORE ABS/EBS 24 Volt a 5/7 poli ISO 7638
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UBICAZIONE DISPOSITIVI OTTICI
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TABELLA DEI DISPOSITIVI DI ILLUMINAZIONE E DI SEGNALAZIONE LUMINOSA
DISPOSITIVI
Luce di posizione
anteriore
Catadiottro anteriore
Luce di posizione laterale
Catadiottro laterale
Luce di ingombro
anteriore
Luce di ingombro
posteriore
Indicatore di direzione
posteriore
Luce di arresto
Luce di posizione
posteriore
Fanale antinebbia
posteriore
Fanale retromarcia
Catadiottro triangolare
posteriore
Luce targa
Pannello retroriflettente
Nastro retroriflettente
posteriore
Nastro retroriflettente
laterale
COLORE
Bianco
Bianco
Arancio
Arancio
Bianco
Rosso
Arancio
Rosso
Rosso
Rosso
Bianco
Rosso
Bianco
Giallo
Rosso
Bianco
APPROVAZIONE n°
MARCA e MODELLO
A02 E9 5409
IA02 E9 5409
IA02 E9 5409
SM1 00 E9 5409
E9 A 02 6612
R E9 02 6612
2a E9 01 5497
S1 E9 02 5497
R E2 09 5497
F E9 00 5497
AR E9 00 5497
IIIA E9 02 5497
L00 09 4127
DGM 53230
SRTE/SP
C E1 104 R 0081
C E1 104 R 0081
PAGG ASPÖCK – UNIPOINT
KM31.7704.017
PAGG ASPÖCK – UNIPOINT
KM31.7704.017
PAGG ASPÖCK – UNIPOINT
KM31.7704.017
PAGG ASPÖCK – UNIPOINT
KM31.7704.017
PAGG ASPÖCK – EUROPOINT II
KS25.6011.517
PAGG ASPÖCK – EUROPOINT II
KS25.6011.517
PAGG ASPÖCK – EUROPOINT II
KS25.6011.517
PAGG ASPÖCK – EUROPOINT II
KS25.6011.517
PAGG ASPÖCK – EUROPOINT II
KS25.6011.517
PAGG ASPÖCK – EUROPOINT II
KS25.6011.517
PAGG ASPÖCK – EUROPOINT II
KS25.6011.517
PAGG ASPÖCK – EUROPOINT II
KS25.6011.517
PAGG ASPÖCK – EUROPOINT II
KS363.004.017
REFLEXITE BICMA – RF-017012
2
2
6+6
6+6
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
REFLEX e ALLEN – ROSSO
7167
REFLEX e ALLEN – BIANCO
7168
NOTA:
I dispositivi ottici adottati per i semirimorchi sono quelli presi a campione per l’omologazione CE,
quindi in caso di sostituzione per danneggiamento, rottura o malfunzionamento si prega la Clientela
di contattare la F.C. FABBRI PARK, e richiedere i ricambi del caso agli indirizzi sotto riportati al
paragrafo INFORMAZIONI CONCLUSIVE a pag. 65
Sarà cura del Costruttore aggiornare il presente manuale, qualora i dispositivi risultassero obsoleti o
si decidesse di adottarne altri in alternativa.
Edizione del 17.05.2015 – TECNORIDES di P.I. Marco Fioravanti – [email protected] Pagina 53di 65
4.2 IMPIANTI PNEUMATICI VEICOLI CON EBS
Si riportano nel presente paragrafo gli schemi dei principali impianti di frenatura e di sospensione
per veicoli equipaggiati con sistema di frenatura elettronica “EBS”.
Gli schemi sono riportati solo per informazione!
Sono vietate qualunque tipo di modifica o manomissione, per interventi di manutenzione non
previste dal presente manuale rivolgersi alle officina autorizzate oppure al Ns. sevizio tecnico F.C.
FABBRI PARK S.r.l. (Vedi paragrafo: informazioni conclusive) e richiedere gli schemi aggiornati
al Vs. veicolo.
SCHEMA IMPIANTO FRENI
Dallo schema si evince la placchetta recante n° 5 prese d’aria previste per qualsiasi necessità, prove
o verifiche per evitare di collegarsi sotto il semirimorchio ai fini della sicurezza e prevenzioni
infortunistiche.
La placchetta è posizionata in modo accessibile e riporta il riferimento della presa d’aria interessata.
1 Dal servizio lato destro – 2 dal lato molla – 3 dal servizio lato sinistro – 4 dal serbatoio freni – 5
dalla sospensione. (Vedi figura 38)
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Figura 38
DIAGRAMMI DEI TEMPI DI INTERVENTO
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SCHEMA IMPIANTO SOSPENSIONI
NOTA IMPORTANTE
Considerando la molteplicità dei modelli di semirimorchi F.C. FABBRI PARK S.r.l. e la
frequenza degli aggiornamenti dei componenti acquistati, gli schemi in forma di lay-out si
intendono solamente per informazione! e possono differire nei dettagli dall’impianto reale
montato sul Vs. veicolo.
In caso di necessità contattate il Ns. Ufficio tecnico o un Ns. centro assistenza autorizzato per avere
informazioni precise sull’impianto effettivamente montato sul Vs. veicolo fornendo il numero di
telaio completo e l’anno di acquisto.
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4.3 BARRA PARAINCASTRO POSTERIORE
SCHEMI BARRA
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GLOSSARIO
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ABS: dispositivo complesso di valvole e centralina elettronica che sbloccano le ruote tutte le
volte che in frenata si raggiunge lo slittamento dei pneumatici sull’asfalto, ovvero ruota
bloccata : Anti- Block –System.
Altezza di marcia: altezza standard del veicolo fissata dal costruttore e misura in
corrispondenza dell’assale centrale come la distanza tra il sotto del telaio (longherone) ed il
centro del corpo assale;
Anima: elemento verticale del longherone;
Assale: gruppo meccanico comprendente il tubo portante, il gruppo mozzo completo dei
cuscinetti di rotolamento, il gruppo freno a tamburo o a disco;
Barra paraincastro: paraurti posteriore;
Brake Chamber: (sinonimo: soffietti, cilindri freno) attuatori Pneumatici che producono la
forza necessaria alla leva freno per frenare il veicolo;
Cavallotti: (sinonimo: staffe balestra) staffe a forma di “u” che servono al fissaggio
meccanico della balestra di traino con l’assale;
Correttore di frenata: valvola pneumatica atta alle regolazione della pressione ai cilindri
freno in proporzione alla spinta sul pedale ed al carico trasportato;
Culla/Crociera pistone: organo meccanico di collegamento del pistone idraulico al telaio
del semirimorchio;
Diapress: (sinonimo: torpress, molla ad aria) cilindro in gomma che sostiene il carico
sull’assale tramite aria in pressione prelevata da un apposito serbatoio;
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Giunto Moderabile: (sinonimo: testa gialla) è il semigiunto che sta sul semirimorchio
indicato da un coperchietto giallo che serve a collegare la linea del comando freni (
moderabile) tra la motrice ed il rimorchio;
Giunto Automatico: (sinonimo : testa rossa) è il semigiunto che sta sul semirimorchio e
che serve per il collegamento della linea di alimentazione di aria compressa tra motrice e
rimorchio;
Guarnizioni Frenanti: (sinonimi: ganasce, ceppi freno, pastiglie (F. disco);
Longherone: (sinonimo: trave) elemento portante longitudinale del telaio;
Manettino Alza/Abbassa: (sinonimo: valvola container a due circuiti) valvola a leva
manuale (manettino) che consente di by-passare la valvola livellatrice di regolazione
automatica della altezza di marcia e regolare, a piacere, manualmente l’altezza della
sospensione del veicolo e, quindi, del piano di carico;
Paraciclo: dispositivo di protezione laterale;
Piattabanda: elemento piatto superiore ed inferiore del longherone;
Piedino sollevatore: (sinonimo: sollevatore telescopico, piede di appoggio) coppia di
martinetti meccanici manuali disposti ai due lati del semirimorchio nella zona anteriore atti a
sostenere il semirimorchio al distacco dalla motrice (a carico o a vuoto), nel nostro caso
non ricorre in quanto il semirimorchio è dotato di stabilizzatori idraulici;
Servoauto: valvola pneumatica che comanda la frenata di emergenza in caso di rottura della
condotta di alimentazione tra trattore e rimorchio. Quasi sempre nei veicoli F.C. FABBRI
PARK S.r.l. il correttore ed il servoauto sono contenuti in un unica valvola chiamata :
“INTEGRATO” – Soluzione adottata sui semirimorchi di vecchia generazione, ante ABS ed
EBS;
Sollevatore assale: dispositivo meccanico a comando manuale elettrico dalla cabina, atto al
sollevamento di un assale a macchina vuota . Il gruppo sollevatore è composto di una parte
meccanica ed una pneumatica;
Sospensione: gruppo meccanico di elementi che si interpongono fra il telaio e l’assale.
Le sospensioni dei semirimorchi F.C. FABBRI PARK S.r.l. sono tutte di tipo pneumatico
ovvero la funzione di sostentamento del carico è affidata ad elementi ad aria compressa e lo
smorzamento ad ammortizzatori idraulici;
Supporto Balestra: scatolato in acciaio che costituisce l’elemento di collegamento tra il
telaio e la balestra;
Telaio: (sinonimo: châssis) elemento strutturale principale del semirimorchio, assolve la
funzione portante tra il carico ( la carrozzeria) e gli assali.
In genere è costituito da due travi o longheroni longitudinali e da alcuni traverse di
collegamento di cui la prima in avanti sarà chiamata “testata anteriore”;
Valvola livellatrice: è la valvola centrale dell’impianto delle sospensioni pneumatiche ed è
costituita da un distributore ruotante collegato all’assale da due aste orizzontale e verticale
che ai movimenti dell’assale a seguito della inadeguatezza della pressione sui torpress della
sospensione, mette in collegamento l’impianto delle diapress con il serbatoio e/o con lo
scarico.
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INFORMAZIONI TECNICHE, PRESCRIZIONI E CIRCOLARI
Si riportano in questo paragrafo le principali direttive e regolamenti informazione tecnica per
l’utente e gli allestitori.
Si raccomanda pertanto di prenderne visione e di chiedere spiegazioni ed aggiornamenti al Ns.
servizio assistenza e/o ufficio tecnico quando necessitino ulteriori chiarimenti.
Direttiva 2007/46 CE – Omologazione Europea
Direttiva MACCHINE – 98/37/CE
Reg. ECE 13R11 – Freni
Reg. R13 ECE 13 e 01 allegato 19 – Cilindri
Direttiva ECE R55-01, DIN 74081 e ISO 3841 – Perno d’articolazione
Reg. ECE 58R01/2 – Dispositivo di protezione posteriore
Direttiva 91/226/CEE – 2010/19/UE – Dispositivi paraspruzzi
Reg. UE n° 458/2011 allegato II – Pneumatici
ISO 3731 – Presa 24N 7 poli
ISO 1185 – Presa 24S 7 poli
ISO 12098 – Presa 15 poli
ISO 7638 – Presa EBS
NOTA:
Le presenti direttive e regolamenti sopra citati hanno valore puramente informativo e non
rappresentano Nullaosta alla esecuzione di lavoro e trasformazioni poiché in base alla normativa e
legislazione vigente lavorazione le trasformazioni al telaio di un veicolo richiedono autorizzazioni
specifiche che vengono rilasciate dalla F.C. FABBRI PARK S.r.l.. a richiesta del cliente dopo
essere state esaminate ed approvate dal Ns. ufficio tecnico.
INFORMAZIONI CONCLUSIVE
Richieste tecniche od informative
Effettuare richieste di supporto tecnico di assistenza tecnica o di informazioni contattandoci ai
seguenti numeri :
- Telefonicamente al numero 0425.804020
- A mezzo telefax al numero 0324.804028
- A mezzo e-mail all’indirizzo : [email protected]
Reclami
Qualunque reclamo dovrà essere inoltrato a mezzo posta, fax od email ai riferimenti sopra indicati
descrivendo il più dettagliatamente possibile la natura del reclamo.
Ordinazione parti di ricambio
Tutte le parti di ricambio dovranno essere ordinate esclusivamente alla ditta F.C. FABBRI PARK
S.r.l. od:
GAS srl/ Technical director
Via dell’Artigianato, 198
45030 Calto (RO) – Italy
Telefono: +39 (0)425 805452
Fax: +39 (0) 425 808112
mail – [email protected]; [email protected]
Web: http://www.fabbrigroup.com; http://www.gas-services.info
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