deliberazione consiglio comunale n. 61del 5/11/2014
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deliberazione consiglio comunale n. 61del 5/11/2014
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Reg. Verb. N. 61 del 05/11/2014 Settore Territorio OGGETTO: Servizio Urbanistica CONTRODEDUZIONI ALL’OSSERVAZIONE PRESENTATA IN MERITO ALLA VARIANTE AL PRG VIGENTE, ADOTTATA CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 40 DEL 2 SETTEMBRE 2014, RIGUARDANTE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE EX ART. 58 L. 133/2008 E SMI E L.R. 37/2011 QUARTO STRALCIO EX PALAZZO DI GIUSTIZIA. L'anno duemilaquattordici addì cinque del mese di Novembre alle ore 19.39, in Sanremo, nella sala delle adunanze posta nella sede municipale, si è riunito il CONSIGLIO COMUNALE in adunanza Urgente ed in seduta di Prima convocazione, nelle persone dei Signori: Presenza 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. BIANCHERI Alberto IL GRANDE Alessandro ROBALDO Mario SINDONI Alessandro CARLUTTO Giovanna Laura TRUCCO Giorgio BASSO Antonella MINAGLIA Costanzo CUTELLE' Adriana BATTISTOTTI Adriano FARALDI Giuseppe DI MECO Giuseppe ROMEO Olmo SI Presente NO Assente SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Presenza 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. NEGRO Giovanna Maria PREVOSTO Francesco MARENCO Alessandro BERRINO Giovanni SOLERIO Franco FERA Antonio BALESTRA Elisa BAGGIOLI Simone LOMBARDI Luca ARRIGONI Paola RIELLO Giuseppe ANTONELLI Francesca SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO AG AG Assente Giustificato Partecipa alla seduta e cura la verbalizzazione il Segretario Generale del Comune Dott.ssa ORLANDO Concetta. Il Signor IL GRANDE Alessandro assume la presidenza e accerta che sono presenti n.23 componenti su 25 in carica. Si dà atto che sono presenti in aula gli Assessori: pres. ass. 1 FARALDI Leandro 2 PIRERI Caterina 3 ASSERETTO Anna Maria 4 NOCITA Eugenio 5 EMANUELI Luca 6 CASSINI Daniela 7 MENOZZI Mauro X X X X X X X Alle ore 20.15, in prosecuzione di seduta, il Presidente, sottopone al Consiglio Comunale la proposta di deliberazione n. 99 del 23.10.2014, iscritta all'O.d.G. della presente seduta, sulla quale: - è stato acquisito il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica reso, mediante apposizione di firma digitale, dal dirigente del Settore Territorio, ing. Gian Paolo Trucchi, in data 24.10.2014, che di seguito si riporta: “SI ESPRIME PARERE DI REGOLARITÀ TECNICA AI SENSI DELL’ART. 49 COMMA 1 DEL D. LGS. 267/2000 E S. M. I”; - non è stato acquisito il parere di regolarità contabile, ai sensi dell’art. 49 – 1° comma – del D.lgs. n. 267/2000 e succ. mod. ed int., in quanto il responsabile del Servizio Finanziario, dott.ssa Ilaria Parrini, in data 28 ottobre 2014 ha attestato, mediante apposizione di firma digitale, quanto segue: “SI ATTESTA, AI SENSI DELL’ART. 49, COMMA 1, DEL D.LGS. N. 267/2000 E SS. MM. II., CHE LA PRESENTE PROPOSTA DI DELIBERAZIONE NON COMPORTA RIFLESSI DIRETTI O INDIRETTI SULLA SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA O SUL PATRIMONIO DELL’ENTE E NON SI RILEVANO ASPETTI CONTABILI PREVISTI DALL’ART. 153, COMMA 5, DEL SUDDETTO D.LGS.”. La Giunta Comunale, nella seduta del 29.10.2014, Verbale n. 231, ha espresso parere favorevole alla sottoposizione al Consiglio comunale della proposta di deliberazione di cui all’oggetto, trasmettendola al Presidente del Consiglio Comunale. E’ stato acquisito il parere della II^ Commissione Consiliare in data 31.10.2014. Lo schema di provvedimento è stato pubblicato, ai sensi dell'art.39 del D.Lgs. n.33/2013, nella home page istituzionale al link Amministrazione Trasparente – Pianificazione e governo del territorio, in data 31.10.2014. -2- Deliberazione C.C. n. 61 del 5.11.2014 IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO e CONSIDERATO che, come riportato nella relazione del Settore Territorio, Servizio Urbanistica in data 22 ottobre 2014: - Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 2 settembre 2014, esecutiva, è stata, fra l’altro, adottata la variante al PRG vigente riguardante la valorizzazione del patrimonio immobiliare ex art. 58 L. 133/2008 e smi e L.R. 37/2011 – quarto stralcio – ex Palazzo di Giustizia; - In ragione della dichiarazione dell’immediata eseguibilità, la deliberazione di cui sopra, unitamente alla documentazione progettuale ad essa relativa ed al verbale della conferenza di servizi referente è stata depositata, a libera visione del pubblico, per quindici giorni consecutivi dal 6 ottobre 2014 al 21 ottobre 2014 compreso, ai sensi dell’art. 29, comma 9, della L.R. 37/2011; - L’avviso di deposito degli atti di cui sopra è stato pubblicato all’Albo Pretorio on line e sul sito istituzionale web dell’ente dal 3 al 21 ottobre 2014 compreso e sul quotidiano “Il Secolo XIX”; DATO ATTO che, nel suddetto periodo, è pervenuta al Settore Territorio, n. 1 (una) osservazione, come di seguito specificato, allegata in copia al documento, a firma del Dirigente del Settore Territorio, Ing. Gian Paolo Trucchi, denominato “Elenco delle Osservazioni pervenute”, che si allega al presente provvedimento per costituirne parte integrante (Allegato A): - osservazione in data 20/10/2014, agli atti con protocollo generale n. 65356 del 21 ottobre 2014, da parte della sig.ra Gioacchina Esposito; CONSIDERATO che il Comune è tenuto ad istruire le osservazioni pervenute ed a formulare con deliberazione dell’organo consiliare le proprie controdeduzioni da sottoporre alla decisione della conferenza dei servizi, cui compete l’assunzione della determinazione conclusiva sulla variante urbanistica; CONSIDERATO, altresì, che: - sugli atti generali non c’è obbligo di motivazione ai sensi dell’art. 3, comma 2, della Legge 241/90 e s.m.i; - l’Amministrazione comunale ha la più ampia discrezionalità nel campo della pianificazione; - il legislatore tende a favorire la dismissione di immobili non più destinati a funzioni pubbliche, come previsto dall’art. 11- quinquies del D.L. 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, e dall’art. 3 del D.L. 30 novembre 2013, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 29 gennaio 2014, n.5; -3- VISTO il documento redatto in data 22 ottobre 2014 dal Settore Territorio/Servizio Urbanistica contenente le controdeduzioni all’osservazione di cui sopra (Allegato B); RITENUTO di dover procedere, come proposto nella relazione tecnica del Settore Territorio, Servizio Urbanistica in data 22 ottobre 2014 all’approvazione dell’elaborato denominato ”Controdeduzioni delle osservazioni pervenute”(Allegato B), relazione nella quale si richiede, altresì, di dichiarare l’immediata eseguibilità del presente provvedimento in ragione dell’urgenza dettata da esigenze di bilancio; DATO ATTO che il soggetto Responsabile del Procedimento, ai sensi dell’art. 6 della legge 241/1990 e sue modificazioni ed integrazioni, è il Geom. Remo Righetto, del Servizio Urbanistica, il quale ha curato in fase istruttoria il procedimento; VISTO l’art. 42 del D.Lgs. n. 267/2000; DELIBERA 1) di approvare, in relazione alla variante al PRG vigente, approvata con atto C.C. 40 del 2 settembre 2014 e relativa alla valorizzazione del patrimonio immobiliare ex art. 58 L. 133/2008 e L.R. 37/2011 – Piano per l’alienazione e la valorizzazione degli immobili comunali – Quarto stralcio - ex Palazzo di Giustizia sito in Via Anselmi, i seguenti documenti predisposti dal Settore Territorio, Servizio Urbanistica, in data 22 ottobre 2014: - documento, a firma del Dirigente del Settore Territorio, Ing. Gian Paolo Trucchi, “Elenco delle Osservazioni pervenute”, che riporta l’osservazione pervenuta, agli atti con protocollo n. 65356 del 21 ottobre 2014, annessa in copia, che si allega al presente provvedimento per costituirne parte integrante (Allegato A); - elaborato denominato ”Controdeduzioni delle osservazioni pervenute”, che si allega al presente provvedimento (Allegato B); 2) di dare atto che la presente deliberazione di approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni, unitamente alla relativa variante, dovrà essere sottoposta alla decisione della conferenza dei servizi, sede deliberante, cui compete l’assunzione della determinazione conclusiva sulla variante urbanistica; 3) di dare atto che la procedura è soggetta alle disposizioni di cui all’art. 39, comma 2, del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33. Assessore Menozzi: Stasera siamo a valutare la proposta di deliberazione relativa a una osservazione e relativa controdeduzione, osservazione che è -4- Deliberazione C.C. n. 61 del 5.11.2014 pervenuta agli uffici relativamente alla variante urbanistica in corso per quanto concerne l'ex palazzo di giustizia. Per quanto riguarda l'osservazione pervenuta tocca due punti della variante e adesso vi dico quali. Va a sottolineare una verifica degli standards urbanistici a monte della variante e entra in qualche maniera tecnicamente nel merito per quanto riguarda l'appartenenza delle schede al piano alienazioni con le norme di attuazione chiedendo in sostanza che venga annullata la delibera di riferimento. Per chi non è tecnico vorrei spiegarla un pochino meglio, cioè, le varianti urbanistiche vengono approvate dal Consiglio comunale, poi vengono pubblicate e c'è un periodo di pubblicazione dove un privato cittadino o chi ha un interesse specifico può osservare nel merito il testo e la proposta di delibera che in quel caso è diventata già delibera di Consiglio. Nella fattispecie è pervenuta una sola osservazione che di fatto non è entrata nel merito, ma ha chiesto semplicemente che venisse annullata la delibera che abbiamo preso per la valorizzazione del tribunale. L'ufficio risponde, con una nota che se volete poi leggerò, a questa osservazione, dove per quanto riguarda le due eccezioni sollevate praticamente le rimanda entrambe al mittente dicendo che nelle schede giustamente sono collocate le norme di attuazione del piano proprio perché è previsto dalla legge e per quanto riguarda la monetizzazione di eventuali standards, non essendo stata prevista la destinazione specifica, ma avendo dato la possibilità il piano nella normativa specifica una molteplicità di destinazioni d'uso, questo discorso viene fatto ovviamente nel momento in cui sappiamo la destinazione di chi eventualmente comprerà l'immobile. Quindi, questo è un po' lo spirito. Il dirigente, l'ing. Trucchi, quindi ha giustamente controdedotto dicendo che non è da tenere in considerazione ma quindi da rimandare indietro. La Seconda Commissione con il Presidente Di Meco ha dato parere favorevole, quindi eventualmente se vuole aggiungere qualcosa, ma questo è quanto. Durante l'intervento dell'Assessore Menozzi è uscito il Consigliere Marenco: presenti 22. Consigliere Baggioli: Al di là di quanto abbiamo già discusso durante il Consiglio comunale del 2 settembre, dove è stata evidenziata da parte della minoranza consiliare una contrarietà all'operazione di alienazione dell'immobile del Tribunale di Sanremo, ho preso atto e in questi giorni mi sono informato adoperandomi per verificare sia quali fossero le comunicazioni che le controdeduzioni. Mi spiace dirlo, Assessore Menozzi, ma lei diceva che sostanzialmente le osservazioni chiedevano solo un annullamento della delibera senza una spiegazione tecnica puntuale su quello che era la delibera cui si riferivano. Voglio fare quindi alcuni passaggi in modo che poi abbia anche il motivo di spiegare questa evidenza. Diciamo che innanzitutto vi è un vincolo istituzionale con scadenza il 22.2.2015 sul discorso del famoso archivio documenti giudiziari. Poi, nell'osservazione, viene indicato anche che la stessa variante, giustificata unicamente nella -5- relazione tecnica, nell'unico intento di perseguire un maggiore introito per le casse comunali, che pertanto la scelta urbanistica dell'Amministrazione è tesa a perseguire finalità diverse, al di fuori di una precisa ricognizione dell'effettiva necessità degli abitanti del Comune di Sanremo e del suo territorio. Che anche formalmente mancano documenti fondamentali quali le norme di attuazione, che è la realtà, riportate parzialmente in una scheda del piano alienazioni. Poi viene osservato che la delibera del Consiglio comunale n.40 del 2 settembre u.s. introduce una variante alla normativa di PRG che riduce le aree destinate a servizi pubblici impropriamente e senza aver verificato l'entità del danno di fatto considerato sconosciuto, ma comunque monetizzabile. Detto questo io mi sono un attimo informato andandomi a stampare l'art.27 che riguarda appunto le dismissioni degli immobili ai fini delle alienazioni e la famosa parola di far cassa. Quello che mi giunge subito all'occhio è che il comma 7.1 evidenzia che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni province, comuni e altri enti locali ciascuno di essi, con delibera dell'organo di governo individua, redigendo apposito elenco, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Lo stralcio di questo articolo viene ripreso anche nella deliberazione di questa sera, tanto è vero che nelle considerazioni in premessa al dispositivo, viene indicato che il legislatore tende a favorire la dismissione di immobili non più destinati a funzioni pubbliche. Ora, qui mi pare che il discorso del vincolo sia comunque una questione istituzionale che sebbene nelle controdeduzioni che adesso trovo, presentate dall'ufficio, viene fatto un passaggio. Perché le controdeduzioni dell'ufficio evidenziano che il Settore Patrimonio si è attivato al riguardo col Ministero di Giustizia manifestando l'esigenza di far sì che il vincolo possa scadere il 22.2.2015, ma chiedendo allo stesso momento di poter anticipare la scadenza di questo vincolo perchè tutti bene sappiamo che se tale operazione non viene condotta a buon fine entro il 18 dicembre vi saranno gravi problemi per il discorso del pareggio del patto di stabilità e ovviamente di pareggiare il bilancio, perché il bilancio viene pareggiato con gli equilibri e appunto col rispetto del patto di stabilità. Quindi siamo davanti a una situazione molto importante per l'Amministrazione guidata dal nostro Sindaco Biancheri perché se non riuscite a fare questa operazione e non riuscite a vendere o a cedere alla Cassa DD.PP. l'immobile non riuscirete a chiudere il bilancio. Non entro nel merito di altri passaggi molto importanti di questo articolo 27 sulla dismissione degli immobili, però c'è un altro passaggio che è interessante e che fa comprendere che la legge non è basata solo sul discorso di fare cassa, ma è basata su vari discorsi, tant'è vero che in un altro comma, sempre della stessa legge, viene citato testualmente che i programmi unitari di valorizzazione territoriale sono finalizzati ad avviare, attuare e concludere in tempi certi autodeterminati dalle amministrazioni partecipanti nel rispetto dei limiti e dei principi generali di cui al presente articolo, un processo di valorizzazione unico dei predetti immobili in coerenza con gli indirizzi di sviluppo territoriale e con la -6- Deliberazione C.C. n. 61 del 5.11.2014 programmazione economica che possa costituire nell'ambito del contesto economico e sociale di riferimento, elemento di stimolo e attrazione e di interventi di sviluppo sostenibile locale, nonché per incrementare dotazioni di servizi pubblici locali e di quelli relativi all'abitare. Sappiamo bene che la zona sostanzialmente non è residenziale, è una zona costituita da scuole, pubblici uffici, RTA, alberghi e anche residenziale. Quindi, quello che mi sembra di aver capito dalle osservazioni presentate da questa facoltosa cittadina che ha espresso un pensiero che mi auguravo fosse espresso anche da molte altre persone, anche qualcuna presente in questa sala, vuole sapere, visto che vendiamo l'immobile, ma il pubblico cosa ne ricava? Non so, vengono fatte strade, scuole, non so, parcheggi pubblici, cioè, quest'area come viene identificata? Perché sappiamo bene che quest'area comunque è strategica dal punto di vista territoriale perché siamo a 5 minuti dal centro, davanti a una pista ciclabile, davanti al mare, davanti al porto di Sanremo. Il valore dell'immobile viene valutato 15 milioni di euro, ricordo che sono 21.000 e più metri cubi, quindi a occhio e croce sono 7.500 mq e dal calcolo, che è presto fatto, parliamo di una valorizzazione di 2.300 €/mq che non va a rispettare il valore economico di un immobile in questa posizione strategica. Io ovviamente voterò contro a questa controdeduzione che facendo riferimento a questa relazione come vi dicevo poc'anzi, va a evidenziare il fatto che inizialmente colui che osservava non doveva essere critico in maniera tale da chiedere un annullamento di una delibera, ma io credo che siamo in piena democrazia, non siamo in Corea del Nord quindi ogni cittadino è libero di poter intervenire come meglio crede e come meglio reputa assumendosi le proprie responsabilità, ci mancherebbe altro. Per quanto riguarda le considerazioni svolte sulle scelte urbanistiche qui siamo di fronte a una lacuna totale data da un indirizzo vostro nel dare una risposta che non tiene conto di svariati punti che ho toccato nel mio intervento di questa sera, ci sono molte lacune e molte nozioni che noi della minoranza almeno non abbiamo ottenuto. Mi spiace perché comunque perdere un immobile che poteva essere utilizzato anche ad altri fini, perché ricordiamo che la superficie permetterebbe di occupare quell'area con un sogno che io mi ero fatto addirittura nella precedente Amministrazione, cioè finalmente riuscire a creare un campus unico di scuole tutte collegate tra loro in modo tale da minimizzare anche il disagio del traffico mattutino, anche perché la posizione permetterebbe comunque un facile accesso agli autoveicoli senza dover intralciare le strade cittadine sanremesi, in considerazione del fatto anche che le strade percorribili la mattina a Sanremo sono due. Io auspico quindi un ripensamento del Sindaco, so che non può farlo perché ormai tutto è stato ampiamente deliberato e votato in questa assise, però capisce bene che a nome mio e spero anche a nome di qualche altro mio collega della minoranza non solo del mio partito ma anche degli altri qui a fianco, vi possa essere una sorta di disappunto per questa operazione. -7- Durante l'intervento del Consigliere Baggioli sono entrati i Consiglieri Antonelli e Riello: presenti 24. Consigliere Solerio: Un intervento molto veloce. Questa pratica è a conclusione di un iter amministrativo che è iniziato con la deliberazione del piano delle alienazioni e contestualmente con l’approvazione di questo SUA. In quella sede vi erano stati molti interventi e anche contrasti di opinione abbastanza forti tra chi chiedeva che non venisse inserito il tribunale di Sanremo nell'elenco dei beni da alienare, e la maggioranza che invece insisteva e sosteneva questa necessità. In quell'occasione il Sindaco prese un impegno, che prima che si addivenisse alla effettiva alienazione avrebbe comunicato alla Conferenza dei Capigruppo se questo passaggio così doloroso per la città fosse indispensabile e necessario ovvero se si poteva scegliere qualche via diversa. Il Sindaco ha mantenuto questo impegno, è venuto nella Conferenza dei Capigruppo e ci ha comunicato che è intenzione dell'Amministrazione proseguire questa procedura e portare a compimento il trasferimento del diritto di proprietà del Tribunale a un altro soggetto. La novità, che io pensavo che stasera il Sindaco in apertura comunicasse al Consiglio comunale, è che questo trasferimento non avverrà più attraverso l'evidenza pubblica, ma attraverso una procedura prevista da una legge speciale che consente di trasferire questo bene alla Cassa DD.PP. con una procedura che, se ho capito bene, prevede che sia la Cassa stessa a fare la valutazione del bene e su quella valutazione ha il diritto di ottenere uno sconto del 20%. Ora, questa è una novità che ci è stata cortesemente comunicata, ma che a mio avviso dovrebbe anche essere rimessa un po' alla discussione del Consiglio comunale, perché un conto è vendere un bene nell'ambito di un'evidenza pubblica che garantisce il rispetto di regole di trasparenza, ma anche l'obiettivo di raggiungere il maggior corrispettivo possibile, un conto è scegliere questa procedura, che tra l'altro dimostra che quello che la minoranza ha coerentemente sostenuto, che non vi erano i tempi tecnici per fare l'asta, tant'è vero che siamo qui ad approvare le osservazioni al 5 di novembre ormai, quindi veramente in zona Cesarini, dicevo, questo dimostra che quella ipotesi di alienazione mediante asta pubblica era una ipotesi totalmente campata in aria e non perseguibile in concreto, perché trovare un acquirente disponibile ad investire una somma superiore a 10 milioni di euro sicuramente non era possibile in così poco tempo. Ora, secondo me, questa variante in corso d'opera della procedura di alienazione dovrebbe essere rimessa alla discussione del consiglio comunale e in questo senso sarebbe opportuno sospendere la trattazione di questa pratica e aprire, previa convocazione di un apposito Consiglio comunale, una discussione su questa procedura di assegnazione alla Cassa DD.PP. Questo lo dico per correttezza perché, secondo me, queste procedure che sono consentite dalla legge ma a mio avviso suonano strane nelle orecchie della Corte dei Conti, perché che si venda un bene con uno sconto del 20% sulla base di una perizia fatta dallo stesso acquirente è, diciamo, una forzatura legislativa che in oggi esce perché ci sono delle necessità, ma che un domani potrà essere valutata in maniera del tutto diversa. -8- Deliberazione C.C. n. 61 del 5.11.2014 Detto questo, rifacendomi a quello che ha tanto ben illustrato il Consigliere Baggioli, queste osservazioni fatte da una cittadina che io non conosco, abbiano una sua logica e non abbiano ottenuto dagli uffici una risposta adeguata, perché in concreto cosa chiedeva il cittadino? Diceva, ma cara amministrazione comunale, tu fai questa variante soltanto per avere e spuntare un maggior prezzo di vendita, non per finalità urbanistiche. Allora, le norme urbanistiche si presume che abbiano la funzione di razionalizzare il territorio, non abbiano la funzione di consentire di spuntare il maggior prezzo possibile. Una domanda semplice, e la risposta, con tutto il rispetto per il dirigente, mi è sembrata veramente quasi una presa in giro. La motivazione della scelta urbanistica è sufficientemente espressa in via generale e desumibile dai documenti. Questa è una risposta? Allora non aveva bisogno di fare l'osservazione il cittadino se gli dicono di andarsi a leggere i documenti che c'è già scritto tutto e tanto meno mi sembra che sia accettabile la premessa dell'ufficio che dice pacificamente che questo immobile non è più strumentale all’esercizio delle funzioni proprie dell'ente, quando tutti in questo Consiglio comunale hanno valutato l'ipotesi di trasferire lì gran parte degli uffici. Ora, io non voglio tediare quest'assembla più del necessario, ma l'intervento era solo per dare anche una comunicazione che non è stata data a tutti i Consiglieri e per sottolineare l'unitario voto contrario del gruppo a questa delibera. Consigliere Berrino: Sarò breve. In effetti il Consigliere Solerio mi ha anticipato su lacune delle argomentazioni che volevo trattare in questo breve intervento. Per primo volevo mettere in evidenza che, ancora una volta, l'Assessore all'Urbanistica, che è competente sulla pratica, è assente, signor Sindaco, e anche questa sera noi, se avessimo delle osservazioni tecniche e non politiche da fare ci dovremmo tra virgolette accontentare delle capacità professionali dell'Assessore Menozzi che casualmente è architetto, ma che come ho detto nello scorso Consiglio comunale potrebbe essere anche un coltivatore di pere, con tutto il rispetto per chi lo fa, e quindi nell'impossibilità materiale di dare delle giustificazioni. Se lei nomina un Assessore deve pretendere che l'Assessore sia qua in Consiglio a rispondere alle domande soprattutto quando le pratiche trattate sono sue. Il suo Assessore all'Urbanistica è un Assessore ombra, non lo vediamo mai! Soprattutto è un Assessore muto, perché non lo abbiamo mai sentito parlare. Noi forse abbiamo bisogno, ogni tanto, di risposte tecniche che rispondano alla nostra ignoranza in materia. Io come avvocato non mi occupo di urbanistica e sono profondamente ignorante, ma avrei voluto chiedere - e non lo chiedo all'Assessore Menozzi perché non è sua competenza – all'Assessore da lei nominato, signor Sindaco, perché si è accontentato di quelle poche righe scritte dall'ufficio per rispondere alle osservazioni fatte da un cittadino. E' un periodo in cui la politica entra in crisi perché i cittadini, a milioni, anche sulla spinta di movimenti dal basso, chiedono spazio in politica e quindi questa sera parliamo di uno di questi motivi. Una persona, non si sa chi, a me personalmente il nome non dice nulla, ha fatto delle osservazioni ad una pratica -9- urbanistica che viene ritrattata per questo motivo in Consiglio comunale con controdeduzioni. Io immagino che questo cittadino o questa cittadina che ha fatto le osservazioni o è un tecnico oppure si sia rivolta a un tecnico per farle e meritava il rispetto di un Assessore che tecnicamente per competenza politica, e non per competenza professionale, le rispondesse. Gli uffici hanno detto pochissimo, vergognosamente poco, perché non hanno tolto a questa parte, al gruppo di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, come ha già detto il consigliere Solerio per il gruppo di Forza Italia, nessuno dei dubbi che ci possono aver insinuato tecnicamente le osservazioni di un cittadino. Io penso che il cittadino invece abbia il diritto di trovare qua, o attraverso di noi o direttamente, come gli dà modo la legge, delle risposte quando ha qualcosa da dire nei confronti del Comune e questa sera sicuramente non fate una bella figura con l'assenza dell'Assessore Emanueli a rispondere tecnicamente a che cosa aveva a dire questo cittadino. Questo cittadino ha avuto la risposta degli uffici, bene, ma meritava anche una risposta da chi politicamente si occupa dell'aspetto tecnico della vicenda e secondo me attraverso l'Assessore Emanueli l'Amministrazione avrebbe dovuto dire qualcosa a questo cittadino, perché si è dovuta accontentare di queste poche righe dell'ufficio e perché è perseverante nel voler superare le osservazioni di un cittadino qualsiasi che ha usato i poteri che gli dà la legge per intervenire in un dibattito che sennò sarebbe stato rinchiuso solo tra queste quattro mura e davanti alle telecamere, per chi lo vede, avrebbe avuto il diritto di avere una risposta e a noi dispiace che questa risposta invece stasera questa cittadina e chi la pensa come lei non l'abbia avuta. Siamo un po' sconcertati anche dal fatto che se l'Assessore Menozzi questa sera è intervenuto al posto dell'Assessore Emanueli poteva anche intervenire al posto di lei, signor Sindaco, e spiegare che forse stiamo perdendo del tempo perché voi siete già andati avanti. Il Sindaco, seguendo il suo impegno preso in Consiglio comunale, è venuto in Conferenza dei Capigruppo e ci ha detto che cosa intende fare l'Amministrazione, ma sinceramente meritano i cittadini che sono qua presenti nel pubblico e lo meritano anche gli altri Consiglieri comunali così come i cittadini che ci stanno ascoltando in TV, di sapere che stiamo forse nel 90% dei casi perdendo tempo stasera. Questo perché la pratica non avrà bisogno di questo ulteriore epilogo, perché se la Cassa DD.PP. intenderà perseverare nel suo tentativo di lucrare sulla nostra necessità andrà avanti e comprerà il Tribunale, lo comprerà a un prezzo molto inferiore al nostro prezzo di stima, ad un prezzo del 20% inferiore alla sua stima. Poi lo rivenderà, con il pacchetto che gli abbiamo fatto noi, lucrandoci sopra come è giusto che sia, anzi no come è giusto che sia, lucrandoci sopra perché la Cassa DD.PP. si è aperta a questo per poter rimpinguare le proprie casse, ma come non lo fa il Comune non lo dovrebbe fare neanche la Cassa DD.PP. di lucrare sulle spalle degli enti pubblici - che sono stati affamati dai vari governi che si sono susseguiti - che si trovano nella necessità di vendere, e siccome si trovano nella necessità di vendere per rispettare un patto di stabilità imposto dal Governo è vergognoso che un altro ente dello Stato approfitti di questa fretta dei Comuni di vendere per poi poter incassare lei di più. - 10 - Deliberazione C.C. n. 61 del 5.11.2014 E' vergognoso, dovrebbero fare una legge – il suo presidente del Consiglio Renzi, che appartiene alle forze politiche che l'appoggiano – per proibire che la Cassa DD.PP. venda a un solo euro di più da quanto compra dai comuni, perché se lo fa è vergognoso, o almeno dovrebbe avere l'obbligo che quando rivende il 99% tolte le spese lo dovrebbe riversare di nuovo ai comuni, sennò questa è una vergogna che stanno mettendo in atto, signor Sindaco. E' una vergogna che i cittadini di Sanremo paghino sulla propria pelle non per colpa sua, e questo glielo dico credendoci profondamente, non per colpa sua ripeto, ma per colpa di un patto di stabilità che è vergognoso e che è fatto per mettere in difficoltà i comuni e per far sì che sia solo il governo centrale a guadagnarci per mettersi a posto i loro conti a spese dei cittadini. Io anche per questo motivo voterò contro questa sera, ma voterò contro anche la sera in cui porterete la pratica sull'eventuale cessione del bene alla Cassa DD.PP. perché essa non deve fare come altri enti dello Stato questo gioco vergognoso sulle spalle dei cittadini. E' vergognoso, signor Sindaco, quello che si sta mettendo in atto sulla nostra pelle e sulla sua pelle di Sindaco che tutti i giorni si trova a che fare con le difficoltà dei cittadini che la fermeranno per strada per dirle perché non spendete, è vergognoso questo! Tutti i sindaci d'Italia dovrebbero fare un documento comune per chiedere al Governo una legge contro queste porcate istituzionali che fanno, perché la Cassa DD.PP. dovrebbe anticipare al Comune di Sanremo il prezzo di acquisto e poi posticipandolo al momento dell'incasso e versarci quanto ci ha guadagnato in più, facendo gli interessi finalmente dei cittadini e non solo per coprire i buchi che hanno causato in questi anni. Io questo lo trovo profondamente vergognoso signor Sindaco. Glielo dico con l'amarezza nel cuore perché forse anch'io se fossi stato Sindaco sarei stato obbligato a fare determinate manovre, ma è vergognoso che lo Stato permetta queste vicende, queste schifezze sulle spalle di noi cittadini. Tolto questo, però, c'è anche un'altra ipotesi. Forse al 90% perdiamo del tempo, però c'è un 10% di rimanenza perché se poi la Cassa DD.PP. ci dice che loro lo stimano 8 milioni e col 20% in meno ci danno 6,6 milioni decidiamo di non venderglielo perché allora ce lo rubano sto tribunale, tra virgolette, così non mi querela nessuno, e poi dopo le ultime affermazioni in Consiglio non vorrei mai che uno avesse degli amici anche alla Cassa DD.PP. e devo essere difeso da querele anche in questo caso, no? Allora, se ce lo rubano, signor Sindaco, lei dirà di no e allora è giusto tenersi una porta aperta per l'eventuale privato che, pagandolo molto di più della Cassa DD.PP. lo vuole comprare per lucrarci lui, ma se ci lucra un privato per me non c'è problema, ripeto, sarebbe sempre meglio non venderlo ma se ci lucra un privato sono un po' fatti suoi, c'è il rischio di impresa, magari fallisce a causa delle lungaggini burocratiche, non riesce a far niente e ci regala i 12 milioni di euro e va bene, quindi dico, ci teniamo comunque una finestra aperta perché se non lo vendiamo alla Cassa DD.PP. rimaniamo in corsa per fare un'asta, anche se nel 2015, quindi ce la vedremo col patto di stabilità. - 11 - Però, come gruppo di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale io torno sulla mia idea iniziale che dico da agosto. A Ventimiglia, è appena uscito sui giornali on line e anche sulla stampa, l'Amministrazione di sinistra ha deciso di trasferire nella sede dell'ex Tribunale metà degli uffici comunali con grande comodità per i cittadini e grande risparmio di soldi perché anche loro erano ubicati in varie parti della città pagando locazioni passive. Allora io la invito ancora una volta a valutare, sempre tenendo conto che il patto di stabilità è il dio economico imposto dal governo centrale, l'ipotesi di risparmiare nel futuro non abbandonando del tutto l'idea di trasferire nel vecchio tribunale alcuni edifici pubblici che in oggi sono situati in altre parti della città, per cui paghiamo profumati affitti. Consigliere Arrigoni: Premesso che noi come M5S siamo da sempre contrari alla vendita dei beni pubblici per fare cassa, l'abbiamo ribadito più volte qui proprio in questa sede e anche fuori che siamo contro la vendita dell'ex Tribunale. Questo ormai è un dato acclarato. In un nostro intervento, sempre qui in Consiglio, avevamo sollevato alcune nostre perplessità, ovvero chiedevamo se l'attuale destinazione d'uso del compendio immobiliare, gli uffici pubblici giudiziali, avessero caratteristiche strutturali e tipologiche compatibili con le nuove funzioni residenziali. L'art. 29 della L.R. 27.12.2011 n.37 disciplina le procedure per l'approvazione dei programmi per l'alienazione e la valorizzazione di immobili non strumentali di proprietà, tra l'altro, dei comuni, per il mutamento di destinazione d'uso. Il Comma 2 dell'art.29 suddetto così recita: "Gli immobili inseriti nel programma di cui al comma 1 possono assumere le destinazioni d'uso urbanistiche previste nei vigenti piani urbanistici comunali, nelle aree contigue, purché aventi caratteristiche strutturali e tipologiche compatibili con le nuove funzioni. L'ex tribunale le ha queste caratteristiche? Era un nostro dubbio. Per ultimo ricordiamo che la giurisprudenza penale si è soffermata diverse volte sul concetto delle caratteristiche tipologiche e strutturali di un edificio, di fatto potremmo essere in presenza di un'attività di restauro e risanamento conservativo, pertanto sarebbero attuabili solo opere che lasciano inalterata la struttura dell'edificio sia all'esterno che al suo interno, dovendosi privilegiare la funzione di ripristino dell'individualità originaria dell'immobile. Ne deriverebbe che non possono essere mutati la qualificazione tipologica del manufatto preesistente, cioè i caratteri architettonici funzionali, gli uffici, e gli elementi strutturali, cioè quelli che materialmente compongono la struttura dell'organismo edilizio interna ed esterna. Quindi questi erano e sono alcuni dei nostri dubbi che rimangono. Ora, abbiamo letto con molta attenzione la lettera inviata al Comune dalla cittadina, nella lettera vengono esposti punti molto precisi e gravi che gli uffici hanno valutato e respinto proponendo le loro controdeduzioni. Nella lettera si osserva che la delibera del Consiglio comunale del 2.9.2014 introduce una variante alla normativa di PRG che riduce le aree destinate a servizi pubblici impropriamente e senza aver verificato l'entità del danno, di fatto considerato sconosciuto, ma comunque monetizzabile, che per quanto sopra esposto la delibera è viziata da mancanza di istruttoria, carenza di - 12 - Deliberazione C.C. n. 61 del 5.11.2014 motivazione e indeterminatezza degli effetti. Che la variante esula dalle regole dell'urbanistica in quanto non si occupa dello studio del territorio e del suo sviluppo, né della progettazione dello spazio urbanizzato e della pianificazione organica delle sue modificazioni. Inoltre, nell'osservazione viene evidenziata l'esistenza di un vincolo gravante sull'immobile con scadenza fissata al 22.2.2015. Gli uffici fanno presente che il citato vincolo riguarda il mantenimento degli archivi degli atti dell'ex palazzo di giustizia. Scusate e se è poco, ma tanto è stata data notizia nel piano alienazioni e quindi è tutto in regola. Inoltre, il Settore Patrimonio si è peraltro attivato al riguardo con il Ministero di Giustizia, manifestando l'esigenza di liberare l'edificio nei termini previsti o, se possibile, in via anticipata per le ragioni connesse alle procedure di alienazione del bene, ovvero permettere al Comune di vendere il bene pubblico al più presto per fare cassa. Tornando alle risposte o controdeduzioni come dir si voglia, fornite dagli uffici alle osservazioni inviate dalla cittadina, si legge che occorre innanzitutto rilevare che le osservazioni costituiscono uno strumento partecipativo al procedimento di adozione di un piano urbanistico o di una sua variante in quanto permettono al privato di concorrere con i propri suggerimenti. Esse devono quindi rappresentare un apporto critico e collaborativo nel procedimento di formazione della variante, ma non certo un elemento di censura tale da comportare l'annullamento dell'atto deliberativo di adozione, ecc. ecc. Quindi, ok ai suggerimenti, ad un apporto critico e collaborativo di un privato cittadino, ma attenzione, il tutto deve fermarsi lì. Il cittadino deve conoscere i propri limiti, il cittadino che non vuole la vendita del Tribunale e studia e manda le proprie osservazioni deve essere consapevole che non potrà annullare nulla. Gli uffici hanno valutato, hanno fatto le loro controdeduzioni, è tutto perfetto, in regola, come hanno scritto, quindi tranquilli cittadini, si venderà l'ex tribunale, i vostri suggerimenti, i dubbi e le perplessità sono stati presi in considerazione. Magra consolazione vero? Sappiamo perfettamente di cosa stiamo parlando perché di battaglie in 7 anni ne abbiamo portate avanti tante e abbiamo sbattuto inesorabilmente contro dei muri di gomma. Prima come Meetup e ora come M5S, però adesso siamo entrati in Consiglio, grazie a voi, siamo solo in due, siamo sicuramente pochi, però forse l'aria sta cambiando. Non sarà facile, non sarà veloce, ma la partecipazione dei cittadini può fare la differenza ed accelerare il cambiamento. I cittadini devono interessarsi della politica, perché è la politica che tiene in ostaggio la vita di tutti noi. Ci deve essere il desiderio e la voglia di cambiare le cose per cambiare la vita in meglio per tutti, non rassegniamoci, mai! Grazie. Si dà atto che durante l'intervento del Consigliere Arrigoni è uscita l'Assessore Cassini. Consigliere Di Meco: Per chiarire una cosa che mi sembra doverosa, anche perché è come se in realtà alle osservazioni del cittadino l'Amministrazione non avesse risposto. In realtà ha risposto e credo che la risposta sia netta in quanto a - 13 - nostro avviso - ma chi avesse letto le controdeduzioni avrebbe subito capito – c'è un vizio di competenza nel senso che le osservazioni del cittadino chiedono l'annullamento della variante. Gli uffici dicono, e credo che su questo possiamo essere tutti d'accordo, che le osservazioni non possono chiedere la nullità e l'annullamento di un atto amministrativo. Possono chiedere una modifica, possono stimolarlo in alcune iniziative, ma non possono chiedere la nullità e l'annullamento perché chi può dare questo genere di decisione sono altri enti amministrativi preposti proprio a questo. Per cui per quanto motivate, nel senso che non è vero che non sono motivate, ma le osservazioni sono corredate di tutta una serie di posizioni prese e motivate appunto dal cittadino, ma c'è questo aspetto che in sostanza annulla in realtà le osservazioni. Cioè, anziché chiedere l'annullamento della variante giustamente gli uffici dicono che queste osservazioni sono poste nel modo sbagliato, per cui gli uffici entrano nella legittimità di questo atto e di questa osservazione dicendo che avete sbagliato ufficio, dovevate rivolgervi a qualcun altro per far annullare una delibera di Consiglio, ma entrano anche nel merito, non è vero che non rispondono al cittadino, rispondono, danno tutte le informazioni che chiede giustamente chi osserva la variante. Se volete ve le leggo, perché credo che sia giusto insomma, perché ho sentito dire che gli uffici non hanno risposto e non diamo controdeduzioni, ma a questo punto mi sembra doveroso, se avete pazienza due minuti, ve le leggerò. Le diamo per lette? Consigliere Berrino: Abbiamo detto che ne hanno date poche, non che non le hanno date. Consigliere Di Meco: Va bene, prendo atto che comunque dite che le hanno date, perché io avevo sentito dire da qualcuno che non ne hanno date e comunque sono inerenti alle domande che sono state fatte dai cittadini e ne danno una risposta, per quanto uno possa dire che siano poche o tante, comunque sono tutte specifiche inerenti a quelle domande. Per quanto riguarda il resto io credo che sappiamo tutti che le alienazioni sono previste e in un certo senso dettate dalle leggi, sono procedure che non è che si inventa il Comune di Sanremo, ma tutte le città d'Italia per ristabilire quegli equilibri che ci pone il patto di stabilità sono obbligate ad alienare beni immobili. Questo è un po' il senso di questa variante, sono le esigenze e le necessità di bilancio, è vero, il bene non è più strumentale, per quanto abbia ancora questo vincolo, ma questa è una cosa che tra l'altro io ritengo essere un'anomalia che nonostante ci abbiano fatto il danno di portare via il Tribunale ci diano anche la beffa di tenercene una parte vincolata. Per quanto riguarda invece il resto io dico, ma sul discorso della Cassa DD.PP. intanto la Cassa è un ente pubblico per cui io credo che se qualcuno ha ancora intimamente il desiderio che questo immobile rimanga di destinazione pubblica forse l'unica strada può essere questa, perché se invece lo diamo a un privato sicuramente ne troveremo non degli uffici, ma delle aree residenziali, e credo che le soluzioni trovate dal Sindaco siano le più ottimali, anche rispetto all'eventuale valutazione. Per cui, ripeto, dato che queste - 14 - Deliberazione C.C. n. 61 del 5.11.2014 controdeduzioni le diamo per lette, ripeto ancora che le osservazioni non possono chiedere la nullità e l'annullamento di un atto amministrativo. Consigliere Baggioli: Ho ascoltato molto attentamente quanto detto da Di Meco poc'anzi, il quale ha evidenziato che le controdeduzioni hanno rispettato tutte le questioni tecniche e legislative che vanno pari passo con la questione, però il punto è questo, diciamo che i tribunali e le corti varie si sono molto attivate in merito ai discorsi delle alienazioni e dismissioni nel corso degli anni, ma qui il problema è un altro, qui parliamo di un'alienazione che è un'elencazione di beni immobili, giusto signor Sindaco? Un'elencazione dove la variante urbanistica sinceramente ha un'istruttoria che a mio avviso e non solo è insufficiente, dove non si evincono fattori principali quali appunto l'interesse pubblico che è alla base della legge. Vi è il problema degli immobili non più destinati a funzioni pubbliche che vengono tra l'altro evidenziati nelle considerazioni fatte su questa delibera, quindi stride completamente con quello che è il vincolo giudiziario presente oggi su quell'immobile e a comprova di tutto questo vi è la sentenza – qua ci sono un sacco di avvocati che potranno andare sicuramente a controllare – n.340/2009 della Corte Costituzionale dove è evidente, e questo viene scritto nel dispositivo, infatti che non può essere considerata una scelta di pianificazione in materia urbanistica la semplice formazione di un elenco dei singoli beni immobili sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, mentre generico e meramente assertivo appare il richiamo all'art.118 della Costituzione. Adesso non è che sto qui a leggervi tutte le leggi perché sinceramente non è la mia materia e diventerei matto, ma per questi motivi la Corte Costituzionale, che credo sia una corte di rilevanza molto importante in termini di queste pratiche di alienazione e quant'altro e di altre materie, dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art.58, comma 2, disposizioni urgenti per lo sviluppo economico e la semplificazione della competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art.58 commi 1, 3 e 9 convertito con modificazione nella legge n.133 sollevata dalla Regione Veneto, dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art.58 comma 1 convertito con modificazioni ecc. sollevata dalla Regione Piemonte, quindi sia il Veneto che il Piemonte non ci sono riusciti. Dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art.58, convertito con modificazioni nella legge ecc. ecc. sollevata dalla Regione Emilia Romagna. Quindi abbiamo Veneto, Emilia e Piemonte che per colpa di questa sentenza che ha evidenziato una situazione che non era molto chiara probabilmente, perché, come nel caso di specie, vi era una semplice elencazione di beni senza un iter burocratico di gestione della variante urbanistica, senza tener conto della zonizzazione, senza tener conto della questione paesaggistica, senza tener conto della zona com'è organizzata, tutta una serie di circostanze che non vengono prese in considerazione. Interessi pubblici: io me lo sono scaricato da wikipedia - - 15 - Assessore Nocita, perché vedo che lei è divertito dalla questione - almeno ho una visione astratta di quello che significa questo termine tanto ripetuto in questa delibera, sia quella del 2 settembre che in quella di oggi che leggiamo. L'interesse pubblico che qualifica teologicamente l'agire amministrativo, nel senso che il potere amministrativo è vincolato immutabilmente nel fine e nella norma e funzionalizzato al perseguimento dell'interesse della comunità. Ora farò tre domande al signor Sindaco, primo, come mai questa delibera si sta votando nonostante vi sia il riferimento legislativo che prevede che gli immobili con vincoli non possano essere messi in alienazione e noi mettiamo un immobile che è vincolato sebbene l'interessamento da parte dell'ufficio Patrimonio che evidenzia la possibilità di far cadere il vincolo il 22 febbraio e chiede se possibile l'anticipo della sua caduta. Poi chiedo il motivo di una spiegazione sulla base – sicuramente l'avrà letta – della sentenza n.340 che non so se è stata presa in considerazione dagli uffici, ma comunque qua è scritto nero su bianco, e infine chiedo il motivo per il quale questa delibera verrà votata questa sera dalla sua maggioranza sebbene vi siano tutte queste indicazioni negative sul prosieguo di questa pratica. Consigliere Lombardi: Già all'epoca quando era uscita la pratica noi la ritenevamo quasi al buio, perché in definitiva andavamo a prendere un immobile, indipendentemente dal fatto che a noi avrebbe fatto piacere avere prima di tutto il Tribunale e in seconda istanza eventualmente degli uffici pubblici allocati al suo interno, comunque sia davamo un valore importante ad un bene che in quel momento non lo aveva, però senza troppe remore, dicendo, va beh, poi dopo vedremo, non c'erano delle grosse specificazioni all'interno della pratica. Il dato di fatto però all'epoca era che in teoria dovevamo portare a casa 15 milioni di euro circa, perché questo è il problema, andare a fare cassa. All'epoca si diceva che la stima era di 15 milioni che era secondo noi abbastanza bassa rispetto al tipo di immobile e di posizione, che doveva essere di 12 milioni di euro in una prima tranche e di 3 dell'altra. Chiaramente noi questa pratica non l'abbiamo votata per motivi anche nostri di gruppo, però si parlava di una cifra, ripeto, di 15 milioni di euro, quindi una cifra ben precisa, adesso il gioco cambia, abbiamo aumentato tutte le aliquote ai cittadini di Sanremo, le nuove regole diranno che, se viene votata la pratica, innanzitutto non saranno già più i 15 milioni di euro, quindi minimo minimo proprio così saranno 3 milioni di euro che vanno via, il 20% di 15 milioni, però i nostri colleghi ci hanno ricordato poc'anzi che la Cassa DD.PP. chiaramente facendo una sua valutazione del bene quindi sicuramente il danno aumenterà, sarà maggiore di 3 milioni di euro e sono tanti soldini. Berrino diceva prima che avremmo avuto piacere almeno di avere Emanueli qua anche perché andiamo a parlare di pianificazione, questo povero Assessore ad un certo momento o non lo invitate oppure gli avete dato un foglio di carta bianco da fare dei disegni e gli state pitturando tutto il foglio voi senza dirgli che ci sono i Consigli comunali, perché qua chiaramente prima o poi dovremo ridiscuterne di PUC in questo Consiglio. Ci risulta che buona parte del lavoro che era stato fatto dalla precedente Amministrazione pare venga preso per buono, ma se dobbiamo arrivare da qualche parte a botte di varianti qua poi c'è - 16 - Deliberazione C.C. n. 61 del 5.11.2014 poco da fare come ragionamenti, secondo noi, quindi ci farebbe magari anche piacere una sera di parlare nuovamente di PUC, senza portare il PUC, ma se è presente Emanueli, però se non glielo dite… La signora in effetti chiedeva nella sua lettera delle valutazioni urbanistiche, se non ho capito male, lei probabilmente lo vedeva come una mera vendita con un compenso economico e basta, da quanto ho percepito io dalle sue righe ricevute. E' una preoccupazione ritengo corretta di un cittadino cui piacerebbe anche sapere, a fronte del fatto che vendiamo delle cose anche sue, a parte la cassa che si va a fare, ad un certo momento qual è la città che lui avrà nel futuro. Penso che siano cose abbastanza normali che può pensare un cittadino. E come la mettiamo per la differenza programmata? Perché ad un certo momento a bilancio erano previsti determinati soldini, immediatamente andate questa sera a modificare comunque sia delle valutazioni, bah. Comunque sia la Cassa DD.PP. è come un privato, nel senso che non è che compra gli immobili da valorizzare per poi tenerseli chiusi in un cassetto, quando compra giustamente fa l'affare, ha già una bella variante attaccata sopra, non ha dei grossi oneri da imputarsi, non si capisce più o meno la collettività cosa ci guadagni a grandi linee, gli diamo questo bene, bellissimo, nel centro di Sanremo, in un parco di prestigio, di fronte al mare, cosa farà la Cassa DD.PP.? Lo terrà in un cassetto? Io credo che la Cassa farà il suo lavoro, lo valorizzerà, quindi, dal momento in cui si deciderà di darglielo, se glielo volete dare, questo ente dal giorno successivo lo metterà sul mercato, ma è chiaro, è normale! O vi hanno dato delle garanzie differenti? Io non credo, io penso che funzioni proprio così, esattamente come un privato. Quindi ci starei molto attento signor Sindaco, anche per il fatto che non avendo una valutazione finale anche della Cassa DD.PP. chiaramente non sappiamo a quanto si andrà a parare. Consigliere Berrino: Solo per chiarire un attimo ai cittadini. Siccome in Italia ormai, come dicevo nel mio primo intervento, nessuno fa nulla per nulla e neanche gli enti pubblici che dovrebbero fare tutto soltanto negli interessi dei cittadini, non è che giustifichiamo, quando sarà il momento, la vendita alla Cassa DD.PP. perché così rimane un bene pubblico? Rimarrà un bene di proprietà pubblica per il minimo tempo necessario affinché la Cassa lo venda a qualche privato al posto nostro perché lo valorizzi secondo il progetto per cui noi lo vendiamo. Per cui non stiamo a raccontare alla signora che sta lavando i piatti e a quei cittadini che sono qua e a casa a guardarci le cose che stiamo a dire qua, non rimarrà un bene pubblico, diventerà privato come se lo vendessimo noi ai privati, solo che noi non abbiamo tempo e la Cassa DD.PP. lucra su questa nostra fretta di vendere, ma non diciamo ai cittadini, signor Sindaco, che lei fa quello che noi le abbiamo chiesto, mantenendolo pubblico, lo vende a un ente pubblico, che è ben diverso che mantenerlo pubblico. Quello lo avremmo fatto se l'avessimo destinato, potendo le risorse del Comune di Sanremo, a scuole o uffici pubblici, così invece facciamo sì che la Cassa DD.PP. lo compri e lo rivenda con il nostro progetto di valorizzazione a dei privati. - 17 - Segretario Generale dott.ssa Orlando: Solo una precisazione rispetto alla sentenza citata dal Consigliere Baggioli che è una sentenza che ha in parte dichiarato inammissibile, se non ricordo male, la questione sull'art.58 e in parte ha accolto delle questioni di illegittimità costituzionale per quanto riguarda la competenza delle Regioni. Infatti erano le Regioni ad impugnare l'art.58 perché esso prevedeva una procedura di variante semplificata che andava a violare la competenza regionale in materia urbanistica, quindi successivamente a questa sentenza si è interpretata questa norma nel senso che bisogna fare tutti i passaggi della variante. La norma era dettata in materia di semplificazione, cioè tendeva a valorizzare e a consentire le alienazioni immobiliari degli enti locali e a consentire contestualmente sia le varianti urbanistiche che le iscrizioni catastali. C'era tutta una norma di semplificazione, però le Regioni hanno impugnato per quanto riguarda appunto la violazione della loro competenza. Questo dovrebbe essere il senso, però di questa sentenza si tiene conto tant'è che la procedura di variante la si fa con tutti i passaggi dovuti, anche se semplificati. Quindi, laddove c'erano gli spunti in cui la sentenza della Corte faceva riferimento a questo elenco che era insufficiente a determinare la variante, effettivamente non si fa più un elenco, si fa una procedura di variante ai sensi della legge urbanistica regionale, proprio a seguito di questa sentenza. Volevo solo precisare questo, invece sul vincolo archivistico non credo – non lo so – ma non credo che sia un vincolo che determini l'inalienabilità, mi riservo di verificarlo, ma se l'ufficio lo ha considerato prevedendo la possibilità di indicarlo nel bando e prevedendo la possibilità che comunque l'acquirente versi intanto l'80% del prezzo in attesa che venga eliminato il vincolo archivistico, evidentemente non determina l'inalienabilità, è semplicemente un vincolo come può essere un altro vincolo conformativo della proprietà, ad esempio in materia paesaggistica sulla destinazione di determinate tipologie, sul vincolo della soprintendenza, ci sono semplicemente delle conformazioni alla proprietà, per cui l'alienazione è possibile, però per esempio notificando alla Soprintendenza, per fare un paragone. Non so se questo determini esattamente una inalienabilità, credo che l'ufficio l'avrebbe verificato se ci fosse stato, l'avrebbe rilevato. Poi, soltanto da un punto di vista generale sul senso delle osservazioni, è corretto quello che dicono gli uffici che le osservazioni hanno una funzione partecipativa, poi certo che ogni cittadino decide di partecipare come meglio crede e non può portare ad un annullamento in questa fase. Per arrivare ad un annullamento della variante poi bisognerà avere un interesse concreto ed effettivo da parte del cittadino, ecco. Non essendovi altri interventi il Presidente pone in votazione la deliberazione di cui all'oggetto. La proposta deliberativa, posta in votazione per alzata di mano, viene APPROVATA in conformità all’esito, accertato e proclamato dal Presidente, della seguente votazione: - 18 - Deliberazione C.C. n. 61 del 5.11.2014 Presenti: 24 Astenuti: 0 Votanti: 24 Voti favorevoli: 15 Voti contrari: 9 (Berrino, Solerio, Fera, Balestra, Baggioli, Lombardi, Arrigoni, Riello e Antonelli) Il Presidente pone quindi in votazione la dichiarazione di immediata eseguibilità del provvedimento. La proposta dichiarazione di immediata eseguibilità, posta in votazione per alzata di mano, viene APPROVATA in conformità all'esito, accertato e proclamato dal Presidente, della seguente votazione: Presenti: 24 Astenuti: 0 Votanti: 24 Voti favorevoli: 15 Voti contrari: 9 (Berrino, Solerio, Fera, Balestra, Baggioli, Lombardi, Arrigoni, Riello e Antonelli) IL PRESIDENTE (Alessandro IL GRANDE) IL SEGRETARIO GENERALE (dott.ssa Concetta ORLANDO) - 19 - Pareri Comune di SANREMO Estremi della Proposta Proposta Nr. 2014 / 99 Ufficio Proponente: Urbanistica Oggetto: CONTRODEDUZIONI ALL’OSSERVAZIONE PRESENTATA IN MERITO ALLA VARIANTE AL PRG VIGENTE, ADOTTATA CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 40 DEL 2 SETTEMBRE 2014, RIGUARDANTE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE EX ART. 58 L. 133/2008 E SMI E L.R. 37/2011 QUARTO STRALCIO EX PALAZZO DI GIUSTIZIA. Visto tecnico Ufficio Proponente (Urbanistica) Parere reso in ordine alla regolarità tecnica della presente proposta, ai sensi dell'art. 49 - 1° comma - del D.lgs. n. 267/2000 e succ. mod. ed int. FAVOREVOLE. Sintesi parere: si esprime parer di regolarità tecnica ai sensi dell'art.49 comma 1del d.leg.267/2000 e s.m.i. Data 24/10/2014 Il Responsabile di Settore Ing. Gian Paolo Trucchi Visto contabile Parere reso in ordine alla regolarità contabile della presente proposta, ai sensi dell'art. 49 - 1° comma - del D.lgs. n. 267/2000 e succ. mod. ed int. ---------------. Sintesi parere: SI ATTESTA, AI SENSI DELL’ART. 49, COMMA 1, DEL D.LGS. N. 267/2000 E SS. MM. II., CHE LA PRESENTE PROPOSTA DI DELIBERAZIONE NON COMPORTA RIFLESSI DIRETTI O INDIRETTI SULLA SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA O SUL PATRIMONIO DELL’ENTE E NON SI RILEVANO ASPETTI CONTABILI PREVISTI DALL’ART. 153, COMMA 5, DEL SUDDETTO D.LGS. Data 28/10/2014 Responsabile del Servizio Finanziario DOTT.SSA ILARIA PARRINI Documento originale firmato digitalmente ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. n. 82/2005 e depositato presso la sede dell'Amministrazione Comunale di SANREMO. Ai sensi dell'art. 3 del D.Lgs. 39/93 si indica che il documento è stato firmato da: IL GRANDE ALESSANDRO;1;46236206464904486104145267533087692099 ORLANDO CONCETTA;2;160263412250919028442546888465949578676