Sport - Corriere di Bologna
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Sport 11 Corriere di Bologna Mercoledì 5 Settembre 2012 BO ( Ipse dixit ❜❜ di Guido De Carolis Mi piacciono i giocatori di colore, hanno più cuore degli italiani Tutti dicono che la difesa è il punto debole, anche perché non c’è più Gillet. Io però sono molto più preoccupato dall’attacco dove abbiamo perso Ramirez e Di Vaio e secondo me Gilardino da solo non basta. Da tifoso spero proprio di no, ma credo che il Bologna faticherà molto a salvarsi quest’anno. Andrea Siboni Il Bologna faticherà a salvarsi come ha sempre fatto a eccezione dell’ultimo anno. I 51 punti del passato campionato sono un ricordo cui non affezionarsi. Al mercato rossoblù è stata appiccicata l’etichetta «disastroso». Piano, dipende da che punto lo si guarda. La squadra consegnata a Pioli non entusiasmava e perdendo le prime due gare ha acuito lo sconforto. Il Bologna è però abituato a partenze disastrose. L’anno scorso arrivò un punto nelle prime cinque giornate, non bastò a Bisoli. Ballardini si rifiutò addirittura di sostituirlo, perché riteneva non competitivi i rossoblù. In quella rosa c’erano però giocatori di carattere e tecnica. Di Vaio, Il virtussino nel privato Svezia al massimo Parola di Gaddefors icurezza da veterano, testa alta e capello sempre in ordine alla Zanetti. A vederlo sul campo, Viktor Gaddefors non sembra un ragazzo che compirà 20 anni il prossimo 8 ottobre. Grande «presa» nel reclutamento estero della Virtus, che lo ha portato a Bologna dalla Svezia tre anni fa, da quest’anno farà parte della prima squadra in pianta stabile dopo la stagione in prestito ad Avellino. Nativo di Ostersund, centro di 60 mila abitanti nel cuore della Svezia, un po’ sperduto ma famoso per il suo lago (lo Storsjön) nel quale vivrebbe un mostro marino (lo Storsjöodjuret) lontano parente di quello di Loch Ness, ha scelto la pallacanestro ignorando lo sci per seguire le orme famigliari. Papà Henrik è stato nazionale svedese e ha giocato due Europei, il fratello Anton è un’ala che lo scorso anno ha giocato nel campionato belga e anche la mamma ha calcato i parquet. A Bologna ama passeggiare per il centro in compagnia del connazionale Jonathan Person e del polacco Jakub Parzenski, come lui A canestro Viktor Gaddefors quest’anno sarà in prima squadra giovani scovati all’estero dai bianconeri. Uomo del freddo, si è adattato a fatica alle temperature di questa estate, con la sua pelle bianchissima messa a dura prova dai raggi solari a queste latitudini. Ama dormire, certo non in campo dove appare sempre concentrato e sveglissimo, giocare alla Playstation e tenersi in contatto via internet con la fidanzata. Pochi fronzoli, da ragazzo semplice, e una passione per il cinema: Gerard Butler è il suo attore preferito, Julia Roberts l’attrice e «Coach Carter», con Samuel L. Jackson nella parte di un allenatore di basket liceale, il film preferito. Dopo la gavetta e la prima esperienza in serie A — molto positiva ad Avellino — è pronto per vivere davvero Bologna e ritagliarsi spazio nella Virtus. Bar Sport di LUCA AQUINO S IL PROBLEMA NON È IN ATTACCO MA È SOSTITUIRE GENTE COME MUDINGAYI La lettera Gillet, Mudingayi, Ramirez sono perdite insanabili in una sola sessione di mercato. Ma in estate c’erano esigenze di bilancio. Trattenere Ramirez scansando 14 milioni netti era – oggettivamente – una strada non percorribile: la società ha fatto bene a vendere. Ha operato come si doveva anche sulla prima punta. Per gli squattrinati il mercato è come un pedante e regolare orologio: gli attaccanti grossi si muovono allo scoccare dell’ultima ora. Prima si divertono gli arabi con i soldi veri, mentre chi ha quelli del Monopoli guarda e rosica. Sostituire Mudy, Ramirez e Di Vaio con pochi spiccioli da spendere è impossibile. Dove il club ha più peccato è però sul centrocampo, non in difesa. Il reparto arretrato è peggiorato tra i Le lettere vanno inviate a: Corriere di Bologna via Baruzzi 1/2, 40138 Bologna e-mail: [email protected] pali, ma è cresciuto nella linea dei difensori (rimpiangere Raggi, finito nella B francese, non si sposa con l’intendersi di pallone). Gillet è discreto, niente di più, il fuoriclasse vero era Viviano. Il portiere buono è quello che non ti fa perdere più di 5-6 punti a stagione: Agliardi ne è già costato 3. Ma le partite si vincono in mezzo al campo, da sempre. La fisicità e la presenza di Mudy e Perez armavano — via Diamanti-Ramirez — il contropiede e regalavano ai laterali la libertà di scendere a innescare Di Vaio. Il centrocampo attuale ha mezzi fanti e molti doppioni: un po’ mediani, un po’ mezzali. Soffrono quindi le punte (un solo gol finora, su rigore) e faticano gli esterni chiamati a coprire maggiormente. Contro le grandi sarà difficile per Pioli riproporre (come l’anno passato) le tre punte, perché le caratteristiche del centrocampo non sempre lo consentono. Al tecnico è cara la difesa con tre uomini e cambiare non gli piace. L’impressione però è che quest’anno dovrà rispolverare sovente un 4-4-1-1. © RIPRODUZIONE RISERVATA La bolognese si gioca l’accesso alle semifinali del torneo a New York Il domandone risponde Daniele Labanti La Virtus è più forte? In partenza di certo no, ma mese dopo mese... ? twitter @DL_corriere tweet Il calendario Giovedì 6 ore 20.30 Virtus-Cska (a Modena) Sabato 8 e domenica 9 torneo con Virtus, Reggio E., Milano, Venezia (a Modena) Errani-Vinci le amiche al derby dello Us Open © RIPRODUZIONE RISERVATA Settembre ’95: il Bologna festeggia il ritorno in serie A beffando la Lazio Quando Fontolan gelò il maestro Zeman Amiche contro. Questa sera a New York la bolognese Sara Errani sfiderà nei quarti di finale del singolare degli Us Open Roberta Vinci in un derby non solo italiano ma tra amiche, essendo le due ragazze compagne di doppio da diverso tempo e da lunedì coppia numero 1 al mondo della classifica mondiale, grazie anche ai risultati ottenuti anche in doppio a New York. La vincitrice sarà la prima italiana in semifinale agli Us Open dal lontano 1930, quando vi approdò Maud Levi Rosenbaum. Meno di un mese al via del campionato di basket? Che mercato ha fatto la Virtus? È più forte dello scorso anno? Il mercato della Virtus non è ancora finito, quindi è presto per tracciare un giudizio definitivo. Finora, però, nell’assoluta scarsità di risorse, il club ha cercato di accontentare l’allenatore. Sono arrivati Hasbrouck, Minard e Smith, tutti nella lista di Alex Finelli. Sono stati trattenuti Poeta e Gigli e volendo trovare un piccolo errore si può dire che trattenere anche Vitali sarebbe stata cosa buona e giusta. La Virtus era davanti a un’impresa ardua: sostituire degnamente Petteri Koponen, il miglior giocatore della squadra sia in attacco sia in difesa, e uno dei migliori in assoluto dell’era Sabatini, Viktor Sanikidze (doppia doppia di media) e Cdr, ala di talento. Hasbrouck non è Petteri, e infatti la società sta cercando un rinforzo esterno per la panchina. Minard ha meno qualità ma più fisico e continuità di Cdr. Smith è meno esplosivo e verticale ma certamente più solido e più tiratore di Viktor. Forse per la prima volta nella storia recente, la Virtus ha operato con logica, affidandosi alla competenza dell’area tecnica. In una fase di ristrettezza che non riguarda solo Bologna, i bianconeri sono a una mossa dall’aver completato un buon mercato, senza fesserie. Rimandato a casa Fernandez, che non è da corsa, si prova a prendere Tripkovic. E sarebbe un bel bingo. Ai nastri di partenza sarebbe una Virtus meno forte dell’anno scorso ma con margini per diventare, rispetto al livello del campionato, ancora una volta una contender per il quarto posto. Già nella passata stagione Finelli ha dimostrato di saper lavorare sullo sviluppo. Se ci sarà serenità attorno e il club si dimostrerà solido, può ripetersi. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ex terzino rossoblù allena il Mezzolara Mister Luppi, profeta in patria di FERNANDO PELLERANO di ALESSANDRO MOSSINI 7 settembre ’96: dopo 5 anni e mezzo di purgatorio (e inferno, due stagioni in C), il Bologna di Ulivieri si riaffaccia sul palcoscenico della serie A. Squadra rinforzata, con gente del calibro di Andersson, Kolyvanov, Marocchi. Al Dall’Ara arriva la Lazio di Nesta, Nedved e Signori, ma soprattutto diretta da Zeman. Spalti gremiti (nonostante l’avvento quell’anno di Tele+ con partite in diretta tv) per un match difficilissimo che alla fine regalerà i tre punti ai rossoblù, vittoriosi per 1-0, grazie al gol di testa di Fontolan su cross di Bergamo (che giocherà solo le prime 5 giornate). Nella partita di ritorno, a Roma, Ulivieri supererà di nuovo Zeman per 2-1 con reti di Andersson e Nervo. Precedenti di buon auspicio in vista della trasferta del 16 settembre prossimo all’Olimpico contro la Roma del tecnico boemo. C © RIPRODUZIONE RISERVATA revalcorese doc, classe 1966, Gianluca Luppi è stato uno dei più floridi prodotti del vivaio rossoblù della seconda metà degli anni ’80: terzino destro, è cresciuto insieme al Bologna, percorrendo la scalata dalla C1 all’8˚posto in serie A, prima con Brizzi, poi con Corioni, racimolando 214 presenze complessive. Nell’estate 1990 venne venduto alla Juventus per 4 miliardi di lire, poi passò alla Fiorentina dove fu anche vittima di un brutto episodio visto che nottetempo alcuni ultrà viola diedero fuoco alla sua auto. In tutto giocò sedici anni consecutivi tra serie A e serie B: vestì anche le maglie di Atalanta, Ravenna, Venezia, Napoli, Cesena e ancora Ravenna, chiudendo poi la carriera da giocatore a casa, nel Crevalcore. Appese le scarpette al chiodo nel 2006, iniziò subito la carriera da allenatore entrando nello staff delle giovanili del Bologna e soprattutto in quello di Daniele Arrigoni che centrò la promozione in serie A. Luppi ha poi ottenuto la prima panchina vera e propria ad aprile 2011, in D a Venezia. In estate è tornato a casa: da luglio è l’allenatore del Mezzolara, in serie D, squadra che in attacco ha altri due bolognesi come Fabio Bazzani e Alberto Villa, il figlio del «Mitico» Renato. Per iniziare, una vittoria in Coppa nel derby sul Castenaso e uno 0-0 contro la nuova Spal. Di recente, inoltre, Luppi ha organizzato alcuni appuntamenti per raccogliere fondi per Crevalcore, colpita dal terremoto. © RIPRODUZIONE RISERVATA