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FLP Affari Esteri
Coordinamento Nazionale
00135. ROMA – P.le della Farnesina 1
sito internet www.farnesino.eu
tel. 06/36915433/3017/3021
Segreteria Nazionale
e-mail:[email protected]
Flp Affari Esteri
VOGLIAMO DIVENTARE TUTTI CONTRATTISTI
SIA A ROMA CHE ALL’ESTERO!
La FLP Affari Esteri a seguito di segnalazione di alcuni suoi iscritti è venuta a conoscenza di aumenti salariali
corrisposti in favore del personale a contratto in servizio presso le sedi estere. Chiedendone ufficialmente
conto a chi di competenza si è appreso che in data 15 aprile u.s. tutte le OO.SS. venivano informate di tale
decisione tramite una mail purtroppo mai pervenuta alla nostra Segreteria.
Ne riportiamo il testo:
Si informano codeste OO.SS. che l’Amministrazione darà corso, ai sensi dell’art. 157 del DPR 18/1967, agli aumenti
retributivi in favore del personale a contratto nelle Sedi indicate in calce.
Si precisa che i Paesi selezionati sono quelli dove si sono riscontrati significativi scostamenti dei parametri di riferimento
previsti dall’art. 157 e che nel predisporre le proposte di aumento sopra menzionate l’Amministrazione ha tenuto conto
delle correnti disponibilità di bilancio e della sostenibilità della spesa in un’ottica di medio periodo. L’intervento
considerato avrà decorrenza dal 1° aprile 2016.
Il competente ufficio della DGRI provvederà all’invio degli atti aggiuntivi ai contratti per la firma da parte del personale
interessato. Gli aumenti retributivi verranno corrisposti ai dipendenti con il primo cedolino utile.
Cordialmente
Cons. Agostino Palese
1. Elenco dei paesi interessati e percentuale di aumento per categorie di personale:
a. Personale a contratto regolato dalla legge locale.
·
Armenia, +10% per tutti.
·
Austria, +3% per tutti.
·
Cile, +9% per tutti.
·
Cina, +6% concetto ed esecutivi.
·
Cina – Hong Kong , +8% esecutivi, +10% ausiliari.
·
Colombia, +10% ausiliari.
·
Eritrea, +10% ausiliari.
·
India, +5% esecutivi, +10% ausiliari.
·
Irlanda, +2% per tutti.
·
Kenya, +15% ausiliari.
·
Macedonia, +5% concetto ed esecutivi.
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Malesia, +5% concetto, +10% ausiliari.
·
Oman, +10% esecutivi e ausiliari.
·
Paesi Bassi, +3% per tutti.
·
Polonia, +10% per tutti.
·
Regno Unito, +5% concetto ed esecutivi (limitatamente al personale retribuito in sterline), +1,5% esecutivi nelle sedi
di Londra (retribuito in euro).
·
San Marino, +7% esecutivi e ausiliari.
·
Slovacchia, +5% per tutti.
·
Stati Uniti, +5% per tutti.
·
Svizzera, +8% per tutti (limitatamente al personale retribuito in euro).
·
Tailandia, +10% ausiliari.
·
Zambia, +2% esecutivi, +10% ausiliari.
b. Personale a contratto regolato dalla legge italiana (post ’97).
·
Austria, +3% per tutti.
·
Cile, +9% concetto, +7% esecutivi.
·
Cina, +6% concetto ed esecutivi.
·
Danimarca, +3% per tutti.
·
Francia, +2% per tutti.
·
Germania, +2% per tutti.
·
Paesi Bassi, +3% ausiliari.
·
Regno Unito, +5% concetto ed esecutivi (limitatamente al personale retribuito in sterline). +1,5% esecutivi nelle sedi
di Londra (retribuito in euro).
·
Stati Uniti, +5% per tutti.
·
Svizzera, +8% per tutti (limitatamente al personale retribuito in euro).
2. Ulteriori provvedimenti:
· Belgio, personale a legge italiana perequato a quello a legge locale.
· Principato di Monaco, personale a legge locale, aumento fino al livello dei parigrado al Consolato generale di Nizza.
· Vietnam (personale con contratto collettivo), +50% concetto, +40% ausiliari.
Difficile comprendere il silenzio delle altre organizzazioni sindacali, solitamente così solerti in altre
occasioni, che sono da tempo a conoscenza dell’accaduto, su una tematica così delicata e d’interesse
generale.
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-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Volendo strafare, i deputati Pd Marco Fedi e Francesca La Marca (eletti nella circoscrizione estero!) hanno
presentato un’interrogazione ai ministri degli Esteri e del Lavoro in cui i contrattisti italiani che prestano
servizio negli Stati Uniti lamentato ingiustizie economiche e lavorative non ulteriormente tollerabili (sic!). Nel
testo si legge che: “sono oramai molti anni che il MAECI non concede a tale personale adeguamenti retributivi
che rispecchino la dinamica del costo della vita negli USA e della crescita media delle retribuzioni del mercato
del lavoro locale”. In un'altra parte della stessa interrogazione viene inoltre denunciata la “mancanza di piani
pensione adeguati, di schemi per la progressione delle carriere e di regole certe ed eque per la corresponsione
degli straordinari”. Come se non bastasse, si lamenta anche “la mancanza di un adeguato sistema assicurativo
per l’assistenza sanitaria dopo il pensionamento che spesso viene sostenuta dagli stessi contrattisti in pensione
a costi molto penalizzanti rispetto ai redditi pensionistici degli interessati”. Ma c’è di più perché questa
interrogazione parlamentare segue a breve distanza quella presentata in data 19 aprile dai senatori Renato
Turano (PD) e Aldo Di Biagio (AP) (eletti anch’essi all’estero. Ma non si tratta sicuramente di “voto di
scambio”: sono profondamente convinti del malessere patito dai poveri e indifesi contrattisti!) avente
tematiche simili. Gli stessi dopo la risposta alla loro interrogazione data dal Sottosegretario Della Vedova, in
una nota scrivono: “risulta agli interroganti che in queste ore il ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale abbia comunicato le percentuali di adeguamento retributivo per i lavoratori
operanti nei Paesi oggetto di vistosi ritardi su questo fronte, e tra questi emerge un aumento del 5% in capo
agli impiegati negli USA, che si configura ancora irrisorio rispetto alle istanze e ai bisogni dei lavoratori in loco
nonché alle stesse richieste del nostro ambasciatore a Washington che segnala per tutto il personale delle sedi
USA una grave perdita economica a seguito delle oscillazioni valutarie tra dollaro e euro.”
Nel contesto, la FLP Affari Esteri rileva che le rivendicazioni contenute in queste interrogazioni parlamentari,
da sempre cavallo di battaglia dell’UNSA, provengano da personale che presta servizio in paesi in cui risiede
stabilmente e lo fa con stipendi che sono spesso superiori all’ISE percepita dalle aree funzionali assegnate a
quelle stesse sedi. E se gli autori di queste interrogazioni volessero ascoltare qual è la situazione del personale
di ruolo in merito a: contratti scaduti, miseri stipendi, taglio delle indennità per il servizio all’estero, sistema
previdenziale e progressioni di carriera (sic!), la FLP Affari Esteri potrebbe fornire ogni reale dettaglio in
merito. Per ora, sempre in tema di dati, riportiamo una tabella con gli ultimi adeguamenti. Leggere per
credere! Il paradosso di questa situazione è che, in pratica, sta diventando più economico inviare un
impiegato di ruolo da Roma che assumere un americano a contratto locale.
Roma, 10 giugno 2016
UFFICIO STAMPA
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