IOsocio 01/2014 - Banca Santo Stefano

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IOsocio 01/2014 - Banca Santo Stefano
N° 1 MARZO 2014
IOsocio
P E R I O D I C O T R I M E S T R A L E | Registrazione n. 203/2008 del 01/02/2008 Tribunale di Venezia | Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN% VE
EDITORIALE
Vivere con le contraddizioni
IL COLLEGIO SIDACALE
Compiti e poteri
IL SOCIO
OTY LIGHT...non solo luce
FONDAZIONE
Mostre ed eventi
3
10
25
30
IOsocio
Presso Banca Santo Stefano
Piazza Vittoria, 11
30030 Martellago (VE)
tel. 041 54 04 044
[email protected]
DIRETTORE RESPONSABILE
Federica Zanata
3
. L’editoriale
VIVERE CON LE CONTRADDIZIONI
di Onorato Zanata
Presidente di Banca Santo Stefano
4
. Attualità
NOTIZIE E CURIOSITÀ
8
. La Banca
RISTRUTTURAZIONE DELL A
STAMPA
Svet s.r.l.
www.svetsrl.net
. Fondazione
28
. Fondazione
IL RESTAURO DELL A
10
FORMELL A NELL A
IL COLLEGIO SINDACALE
30
. La Banca
COMPITI E POTERI
12
. La filiale
CHIESA DI SAN VITO E MODESTO
. Fondazione
INCONTRA CULTURA
32
. Fondazione
NOALE
M’ILLUMINO DI MENO
matteoscorsini.com
26
FILIALE DI SCALTENIGO
HANNO COLL ABORATO
PROGETTO GRAFICO
. Il socio
NEWS
14
Giuliana Barbiero
Raffaele D’Errico
Daniela Gambato
Paolo Lenarda
Veronica Maccatrozzo
Marco Michieletto
Gloria Tosetto
25
OT Y LIGHT
Banca Santo Stefano
DIRETTORE EDITORIALE
il sommario
. La Banca
USCITE CULTURALI 2014
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IL RESTAURO DEL
ANDAR PER “CASTRAÙRE”
“MARTIRIO DI SANTO STEFANO”
NELL’ISOL A DI SANT’ERASMO
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FUORI FIDO
SARDINE RIPIENE
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NUOVI FINANZIAMENTI AGEVOL ATI
IL TERRITORIO
. Eventi
. Rubrica
. Prodotti e servizi
. Le mostre
. Itinerari
. La ricetta
. appuntamenti
LA BANCA
EDITORIALE
Vivere
con le contraddizioni.
di Onorato Zanata
Presidente di Banca Santo Stefano
IL NOSTRO
IMPEGNO È LA DIFESA
DEI NOSTRI VALORI,
QUELLI DA CUI SIAMO PARTITI;
E I VALORI, SI SA, SONO TALI
SOLO SE COSTANO.
D
iceva un famoso teologo che le contraddizioni presenti nelle Scritture
non sono un segno di mancanza di
autenticità, anzi, semmai ne sono la prova,
perché la contraddizione fa parte della natura umana. Cose da filosofi, si dirà; ma anche
questo è vero solo in parte. Anche la più genuina espressione della saggezza popolare, i
proverbi, sono “saggi” solo perché li consideriamo sempre presi uno alla volta, ma in realtà dicono tutto e il contrario di tutto. Una
prova? “Chi ha tempo non aspetti tempo” e
“La fretta è cattiva consigliera”, oppure “La
verità vien sempre a galla”e “La verità sta in
fondo al pozzo”… e sono convinto che ognuno di noi, con un po’ di sforzo, potrà aggiungere sicuramente altri spunti a questo gioco.
Anche la gestione di una banca comporta
continuamente delle scelte, e le scelte a volte
costringono a passare per la via stretta che
deve tener conto di esigenze contrastanti. Più
volte abbiamo trattato il tema del profitto
in un’azienda, come la nostra, che non ha il
profitto come scopo. Abbiamo parlato del
credito e del difficile equilibrio fra la prudenza nell’erogazione e la necessità di sostenere i
nostri clienti e l’economia del nostro territorio. Ma c’è un’altra profonda contraddizione
da affrontare: quella fra presente e futuro,
cioè fra la possibilità di uscire con utili relativamente confortanti e l’opportunità di
accantonare riserve per rischi, consolidando
così le prospettive per il nostro futuro.
Scelte di ogni giorno, difficili, che costano.
D’altronde il nostro impegno è la difesa dei
nostri valori, quelli da cui siamo partiti; e i
valori, si sa, sono tali solo se costano.
Ci diamo appuntamento per incontrarci e
parlare – anche di questi temi il 25 maggio
nella nostra assemblea annuale.
Nel frattempo auguri di cuore, a tutti, per
una buona Pasqua.
N O T I Z I E E AT T UA L I TÀ
_ 0.1 _
È VIENNA
L A CITTÀ CON
L A MIGLIOR
QUALITÀ DELL A VITA,
SEGUONO ZURIGO
E AUCKL AND
Ogni anno l’azienda di consulenza internazionale Mercer conduce uno studio
con lo scopo di valutare la qualità di vita
in 223 metropoli del mondo. Anche per
il 2013 i risultati dello studio attribuiscono a Vienna la pagella migliore e per
la quinta volta consecutiva assegnano
alla capitale austriaca il titolo di città
più vivibile del mondo.
Lo studio ha valutato il clima politico, sociale
ed economico, i servizi sanitari, le possibilità
di istruzioni e infrastrutture come la rete di
cinema, impianti sportivi, la disponibilità di
beni di consumo dai generi alimentari all’automobile ed anche le condizioni ambientali,
dalla disponibilità di spazi verdi all’inquinamento dell’aria.
La capitale austriaca è seguita da Zurigo e
Auckland. Roma arriva solo in 51esima posizione, Milano poco avanti. Al quarto e quinto
posto vi sono Monaco e Vancouver, seguite da
Duesseldorf e Francoforte. In fondo alla classifica si trovano Baghdad, capitale irachena, e
Bangui, capitale del Centrafrica.
Fonte: www.mercer.com
_ 0.2 _
CRISI/ ISTAT:
IL RAPPORTO
IMPRESE/ABITANTI
SCENDE A
63,5 OGNI 1000
In Italia operano 63,5 imprese ogni
mille abitanti, il valore è tra i più alti
in Europa (dove la media è 43,1). Ma
il confronto con il 2001 dimostra una riduzione di quasi un’impresa ogni mille
abitanti (si partiva infatti da 64,2 attività); il picco massimo è stato raggiunto l’ultimo anno pre crisi (nel 2007 si
registrano 66,1 imprese ogni mille abitanti). I dati relativi alle aziende dei settori
trasporto pubblica, l’approvvigionamento
idrico ed elettrico.
Inoltre è stata messa a confronto l’offerta per
il tempo libero, vale a dire ristoranti, teatri,
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dell’industria e dei servizi alle imprese nel
2010, rielaborati dall’Adnkronos, sono contenuti nel rapporto “Noi Italia 2013”dell’Istat.
Tutte le regioni italiane si caratterizzano per
valori dell’indicatore superiori alla media
europea, ma con una netta distinzione tra
Centro-Nord da un lato, caratterizzato da
un rapporto elevato (69,8 imprese ogni mille
abitanti nel 2010), e Mezzogiorno dall’altro
(51,4 imprese ogni mille abitanti). Dal punto
di vista della distribuzione regionale la Valle
d’Aosta, la Toscana e la provincia autonoma di Bolzano si collocano al di sopra delle
75 imprese ogni mille abitanti, mentre tra
le regioni del Mezzogiorno solo l’Abruzzo, il
Molise e la Sardegna superano le 55 imprese
ogni mille abitanti. Il valore dell’indicatore è
abbastanza stabile nel tempo, sebbene negli
anni più recenti si registri una contrazione,
di maggiore intensità nel 2009, che interessa tutte le ripartizioni, conseguenza della
distruzione netta di attività economiche
operata dalla crisi economica. Le analisi più
recenti della Commissione europea, si legge
nel rapporto, «rimarcano il ruolo chiave delle
imprese nel sistema economico comunitario,
soprattutto come fonte di stimolo alla concorrenza e all’innovazione. Il numero medio
di imprese ogni mille abitanti costituisce un
importante indicatore del grado di diffusione
di iniziative private e testimonia la vitalità
di un sistema economico». Esso, tuttavia, «è
anche un aspetto della frammentazione del
tessuto produttivo». In Italia nel 2010 vi sono
più di 63,5 imprese ogni mille abitanti, valore tra i più elevati d’Europa, a testimonianza soprattutto di una prevalenza di imprese
di ridotte dimensioni. Nel 2010 in Europa,
secondo i dati Eurostat, operavano 43,1 imprese dell’industria e dei servizi privati ogni
mille abitanti. Il paese con la più alta densità
di attività produttive private è la Repubblica Ceca, con 92,0 imprese ogni mille abitanti;
all’opposto, la Romania conta solo 20,9 imprese ogni mille abitanti. L’Italia, insieme a
Portogallo, Slovacchia (in cui il numero delle
imprese è cresciuto notevolmente nell’anno),
Grecia e Svezia, presenta valori di gran lunga
superiori alla media (oltre 63 imprese ogni
mille abitanti). In paesi come la Germania e
il Regno Unito la minore densità di iniziative
N O T I Z I E E AT T UA L I TÀ
private è segno di una prevalenza di forme organizzative di tipo societario.
Fonte: www.online-news.it
Non è un caso che – continua la Coldiretti –
dall’inizio della crisi gli italiani hanno tagliato del 10 per cento gli acquisti di pasticceria
e dolciumi che allietavano tradizionalmente
i weekend delle famiglie che hanno speso in
media appena 147 euro nell’ultimo anno per
comperare bignè, babà, cannoli, sfogliatelle o
dolciumi vari.
CRISI, IN ITALIA
In realtà, se nei fine settimana sono sempre
TORNA IL “FAI DA TE”
più rare le tradizionali code davanti alle paCASALINGO CHE NON sticcerie, si registra – sottolinea la Coldiretti – un parallelo aumento degli italiani che
SI REGISTRAVA DAL
mettono le “mani in pasta” per garantire coDOPOGUERRA:
munque l’aria di “festa”in tavola, anche sotto
il pressing dei figli che apprezzano in misura
SONDAGGIO IXÈ
crescente l’abilità dei genitori in cucina.
Con la crisi si registra una aumento Non siamo ancora di fronte alle popolari gare
di dolci delle famiglie americane ma non c’è
record della spesa per miele (+12%), dubbio – sostiene la Coldiretti – che l’abilità
_ 0.3 _
farina (+7%), uova (+5%) ma anche dei preparati per dolci (+6%), in
netta controtendenza rispetto al calo
complessivo degli acquisti alimentari
stimato pari al 4%.
Il motivo di questa tendenza?
Nel carrello della spesa degli italiani trovano
più spazio le materie prime per la preparazione dei cibi a scapito di cibi pronti come ad
esempio le merendine in calo del 3% in valore
o dei gelati che crollano del 7%. Per contenere
i costi ma anche per garantirsi qualità e sicurezza a tavola si è verificato rispetto al passato un aumento del 18% del numero di italiani
che nel 2013 preparano il pane in casa, ma una
tendenza analoga si registra anche per la preparazione di pasta, dolci ed altri prodotti base
dell’alimentazione degli italiani.
E’ quanto emerge da una analisi Ixè per la
Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi
9 mesi del 2013 che evidenziano il ritorno in
Italia del fai da te casalingo che non si registrava dal dopoguerra. peraltro anche dall’attenzione con cui vengono seguite le trasmissioni televisive e il successo dei libri di cucina ma anche del boom
su internet dei food blogger dai quali carpire
suggerimenti e ricette.
Fonte: sestopotere.com
_ 0.4 _
TASSE: ARRIVA
IL NUOVO
REDDITOMETRO.
ECCO COME
FUNZIONA E
QUALI VOCI ENTRANO
NEL CONTEGGIO
Terminato il periodo di prova e rodaggio, entra in funzione il “famigerato”
Redditometro.
Il nuovo strumento messo a punto dall’Agenzia delle Entrate è così già in grado di sfornare la prima lista dei potenziali evasori fiscali,
che potrebbero ricevere l’invito dell’Agenzia
a presentarsi nei suoi uffici per spiegare come
hanno fatto a spendere così tanti soldi dopo
aver dichiarato al Fisco così poco.
I CONTROLLI
ai fornelli è tornata ad essere un valore aggiunto nel confronto tra amici e parenti.
Sono addirittura arrivate in Italia nuove figure professionali come “cake designer” che da
quest’anno sono anche impegnate nelle scuole per insegnare l’arte ai più piccoli grazie al
progetto Educazione alla Campagna Amica
della Coldiretti.
La conferma – continua la Coldiretti – viene
I primi ad essere scandagliati saranno i redditi del 2009, dichiarati nel 2010. Il sistema sarà
in grado di ricostruire per ciascun contribuente le spese effettuate di cui l’amministrazione
fiscale ha certezza e di metterle a confronto
con il reddito dichiarato in quell’anno.
E di evidenziare tutti i casi in cui la differenza è superiore al 20%, la soglia che fa scattare
l’accertamento.
All’inizio gli ispettori fiscali si concentreranno sulle incongruità più evidenti, sui casi dove
la differenza tra il dichiarato e la spesa accertata è più elevata. Poi pian piano i controlli
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N O T I Z I E E AT T UA L I TÀ
saranno estesi, tanto che ne sono previsti a
regime 35 mila l’anno, anche se i contribuenti
onesti avranno poco da temere.
Se il redditometro evidenziasse uno scarto
tra il reddito e le spese superiore al 20%, che
non quadra neanche considerato il reddito
familiare complessivo, che gli ispettori del Fisco dovranno comunque verificare prima di
aprire la pratica, il contribuente verrebbe invitato a presentarsi negli uffici dell’Agenzia
e già in questa primissima fase potrà dare le
spiegazioni necessarie.
Dimostrare con prove certe, ad esempio, che
la casa o l’automobile è stata acquistata con i
risparmi degli anni passati, o con soldi già tassati, perché magari sono rendite finanziarie, o
che è stata una donazione dei genitori. Se le
prove fossero convincenti (ma devono esserci
gli atti, o i bonifici o le fatture) il caso si chiuderebbe qui, senza conseguenze.
Se il Fisco dovesse invece avere ancora dei sospetti si aprirebbe una seconda fase del contraddittorio, più approfondita. In questo caso
potranno essere opposte dai contribuenti anche argomentazioni logiche (e non necessariamente prove documentali) per contestare
le spese presunte (per esempio l’uso dell’auto
di un parente o della mensa aziendale). Se
anche al termine di questa fase il Fisco man-
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tenesse le sue pretese, ovvero di far pagare le
tasse sul reddito effettivo calcolato con il redditometro, e non su quello dichiarato, si aprirebbe l’accertamento formale.
L’amministrazione dovrà quantificare il maggior reddito accertabile e la maggiore imposta da pagare, e chiedere al contribuente di
aderire al pagamento delle somme richieste.
Arrivati a quel punto non restano che due
strade: pagare entro quindici giorni per avere
le sanzioni ridotte, oppure avviare un contenzioso, ricorrendo alla giustizia tributaria.
SPESE E AREE
Ecco le undici tipologie in cui viene scontornata ciascuna di queste zone: persona sola
al di sotto dei 35 anni; coppia senza figli con
meno di 35 anni; persona sola con età compresa tra 35 e 64 anni; coppia senza figli con
età compresa tra 35 e 64 anni; persona sola
con 65 anni e oltre; coppia senza figli con 65
anni o più; coppia con un figlio; coppia con
due figli; coppia con tre o più figli; mono genitore; altre. Per quanto riguarda invece le voci
di spesa, vediamo come queste siano distinte
per settore merceologico o di consumo in senso ampio.
Abbigliamento e alimentari: alimentari e
bevande; abbigliamento e calzature; altro. Saranno calcolati sulla spesa media certificata
dall’ Istat per la classe famigliare di appartenenza.
Mobili ed elettrodomestici: elettrodomestici e arredi; altri beni e servizi per la casa;
collaboratori domestici; Altro. Anche qui, faranno fede i dati Istat incrociati con la quota
di unità abitative di proprietà.
Combustibili ed energia: Energia elettrica;
gas; riscaldamento centralizzato; Altro. Sempre l’Istat a determinare il range di spesa sostenibile da ciascuna classificazione di famiglie.
Trasporti: Assicurazione, RC Auto, furto e
incendio su auto, camper, moto e altri mezzi;
Bollo; Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti,
carburanti, manutenzione e riparazione per
mezzi a ruote o, distintamente, imbarcazioni
o, ancora, aeromobili;Tram, autobus, taxi; Noleggio o leasing mezzi di trasporto; altro. Oltre ai valori Istat, qui vengono tenuti in considerazione i Kilowatt medi riferiti al singolo
mezzo di spostamento. Per le imbarcazioni,
classi distinte a seconda della lunghezza e del
funzionamento (vela o motore).
C o mu n i c a z i o n i :
apparecchi telefonici
anche mobili; spese
telefoniche; altro. Bussola, sempre i dati Istat
medi per le categorie
famigliari di appartenenza.
Abitazione: Mutuo;
Canone di locazione;
Fitto figurativo di abitazione di proprietà
in locazione o a uso
gratuito; Canone di
leasing immobiliare;
Acqua e condominio;
Manutenzione ordinaria; Intermediazioni
immobiliari; altro. A
dare le coordinate, ancora una volta i dati
Istat per tipologia di
famiglia, affiancati dai
metri quadrati dell’abitazione sotto esame.
Istruzione: Libri scolastici, tasse, rette per
tutti i livelli scolastici,
asili, tutoraggio, ma-
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ster, specializzazioni e corsi specifici; Soggiorni di studio all’estero; canoni di locazione per
studenti universitari; Altro. Confermati i parametri Istat per valutare la corrispondenza
tra spese e reddito.
Altri beni e servizi: Assicurazioni danni,
infortuni e malattia; Contributi previdenziali obbligatori; barbiere, parrucchiere, istituti
estetici;Prodotti per la cura della persona;
Centri benessere; Argenteria, gioielleria, bigiotteria, orologi; Borse valigie e simili; Onorari dei liberi professionisti; Alberghi, pensio-
ni e viaggi organizzati; Pasti e consumazioni
fuori casa;Assegni periodici corrisposti al coniuge; Altro. Sempre le tabelle Istat a dare il
responso finale.
Tempo libero, cultura e giochi: Giochi e
giocattoli, radio, televisione, hi-fi, computer, libri non scolastici, giornali, riviste, dischi, cancelleria, abbonamenti radio, tv e web, lotterie,
lotto, piante e fiori, riparazioni elettrodomestici; Abbonamenti pay-tv; Attività sportive, circoli culturali, ricreativi, abbonamenti
eventi sportivi e culturali; Giochi online; Cavalli; Animali domestici; Altro. Confermata la
centralità dei valori Istat per categoria di famiglia, ma riguardo ai cavalli verranno stimati 5 euro per giorno di possesso se in proprio o
10 a pensione.
Errata Corrige
A precisazione di quanto pubblicato nel numero tre dell’ottobre 2013 a pagina 20 di questo
periodico, si segnala che le tre foto pubblicate
sono riferite alla mostra “ La seduzione delle
forme” tenutasi nel periodo dal 18 ottobre al 19
novembre 2012 e ritraggono opere degli artisti
Luciano Longo e MarkWalker.
Sanità: Medicinali e visite mediche; Altro.
Anche nel caso della salute, la spesa è indicata
dai valori raccolti dall’istituto statistico nazionale.Sulle auto, a seconda delle famiglie e
delle zone di residenza, sono previsti precisi
kw medi, dai 60,8 per persona singola al Centro, fino ai 171,3 per coppia con tre figli o più.
Investimenti: sotto la lente del redditometro finiranno le spese a lungo termine per
immobili, beni mobili registrati, polizze assicurative, contributi previdenziali volontari,
azioni, obbligazioni, conferimenti e finanziamenti, capitalizzazioni, quote di partecipazione, fondi d’investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, buoni
postali, conti di deposito vincolati, altri titoli
di credito, prodotti finanziari, più valute estere, oro, numismatica, filatelia, oggetti d’arte o
di antiquariato, manutenzione straordinaria
delle abitazioni, donazioni e altro.
Per tutte queste voci, verrà esaminato l’eventuale incremento patrimoniale, stornando
eventuali mutui o finanziamenti ricevuti.
Fonte: www.finanzautile.org
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LA BANCA
EVENTI
Ristrutturazione della
filiale di Scaltenigo
Scaltenigo riveste da sempre un’importanza strategica e storica fondamentali per Banca Santo
Stefano. Se la Banca ha ricordato l’anno scorso i 50 anni dalla nascita, lo sportello di Scaltenigo
ne ha festeggiato ben venticinque, rappresentando a merito, la prima filiale dell’Istituto.
I
n tal senso nel 2008 il Consiglio di Amministrazione decideva di procedere alla
ristrutturazione.
Le opere sono iniziate nel febbraio del 2013 e
nello stesso anno, per l’importante ricorrenza,
occorreva terminarle: il 22 dicembre è stata
festeggiata l’inaugurazione della rinnovata
sede alla presenza delle tante autorità intervenute. L’evento ha visto la partecipazione in
primis del Sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello, del Parroco Don Marino Zaratin, del
Presidente Onorato Zanata, della Direzione
Generale e dell’intero Consiglio di Amministrazione, oltre che dei numerosi cittadini del
Miranese e delle maestranze coinvolte.
L’edificio appare oggi razionalmente adeguato all’accoglienza di due sportelli di cassa, ben nove uffici di consulenza, ampie aree
di ingresso e distribuzione, un locale a cassa
continua ed ATM, spazi ad archivio e magazzino, un caveau, servizi igienici dedicati al
personale ed al pubblico con un ampia sala
polifunzionale con accesso indipendente, disponibile alle associazioni ed agli enti, che ne
faranno richiesta.
La costruzione è dotata di tutti gli accorgimenti e misure necessarie all’accessibilità da
parte di persone non abili o con ridotta capacità motoria. Ma la principale caratteristica
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dell’intervento, l’elemento che contraddistingue l’edificio e lo rende indiscutibilmente originale è il rivestimento esterno che avvolge il
corpo principale: una controfacciata, formata
da pannellature forate in lega di alluminio,
studiata appositamente per il fabbricato, con
funzioni di ombreggiamento ed omogeneità
prospettiche. L’elemento, apparentemente
solo decorativo, assolve infatti ad una importante funzione energetica durante il periodo
estivo: unitamente al sistema di isolamento a
cappotto, gli oltre 400 mq di facciata filtrano
la luce solare e contribuiscono alla ventilazione delle pareti esterne abbassando il fabbisogno energetico necessario alla refrigerazione
dei locali interni. Il sistema inoltre è dotato di
una retro illuminazione a basso consumo formata da linee continue di led, poste in sommità, che durante le ore serali retro illuminano
le pareti offrendo un piacevole effetto di luce
soffusa. Tali attenzioni, unitamente a sistemi
elettrici, di illuminazione e di climatizzazione
nonché ad un impianto fotovoltaico a tetto di
8 kW/ora, hanno contribuito ad ottenere la
migliore classificazione energetica riconoscibile all’edificio:A+.
Il Presidente Onorato Zanata e l’Architetto
Marco Michieletto progettista e direttore lavori dell’opera, unitamente ad un commosso
Guerrino Pattarello storico consigliere della
Banca, intervenuti durante l’inaugurazione,
hanno voluto ringraziare tutte le imprese, ed
i professionisti che hanno attivamente partecipato alla realizzazione dell’intervento:
maestranze e tecnici che hanno saputo interpretare al meglio le aspirazioni e gli obiettivi
del Credito Cooperativo, che si propone e continua a proporsi, nonostante le difficoltà del
momento, come interlocutore principale per
lo sviluppo e la crescita economica e sociale
di questo territorio, delle aziende, delle istituzioni e delle famiglie che lo costituiscono ed
alle quali quest’opera è dedicata.
LA BANCA
Il Collegio Sindacale
A spiegarcelo è Renato Michieletto,
commercialista di Scorzè, sposato
con tre figli, dal 2006 sindaco effettivo. Dal giugno 2013 è il nuovo Presidente “pro tempore” del Collegio
Sindacale.
Presidente Michieletto, com’è generalmente composto un Collegio
Sindacale?
Si compone di tre o cinque membri effettivi,
soci o non soci e di due supplenti. Viene nominato dall’assemblea ordinaria dei soci, resta in carica per tre esercizi e scade alla data
dell’assemblea convocata per l’approvazione
del bilancio relativo al terzo esercizio della
sua nomina.
E quello di Banca Santo Stefano?
Il Collegio Sindacale della nostra Banca è
composto da tre membri effettivi: due sono
stati cooptati lo scorso giugno a seguito delle
dimissioni dell’allora presidente del Collegio
Sindacale. Oggi ne fanno parte i dottori commercialisti Nicola Giubilato e Paolo Parolin
in qualità di sindaci effettivi ed io in veste di
Presidente. Il prossimo maggio ci saranno le
elezioni e l’assemblea dei Soci sarà chiamata
a confermare o meno i nostri incarichi e nominerà inoltre un sindaco supplente da affiancare al Dott.Andrea Testoni.
La nostra è una squadra di professionisti che
si stimano e si aiutano a vicenda condividendo in tutto, il lavoro svolto.
IOsocio_ pagina 10
Può spiegare ai nostri Soci il ruolo
del Collegio Sindacale in una BCC.?
Il Collegio Sindacale è un organo che vigila
sulla osservanza della legge e dello statuto, sul
rispetto dei principi di una corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza
dell’assetto organizzativo, amministrativo e
contabile adottato dalla Banca controllandone il corretto funzionamento.
Ci spieghi meglio: in cosa consiste il
vostro lavoro?
Abbiamo la responsabilità di vigilare sulla
completezza, adeguatezza funzionalità ed
affidabilità del sistema dei controlli interni.
Siamo chiamati a svolgere una delicata attività di regia e di coordinamento – a supporto
dell’Organo di Vigilanza - finalizzata a valutare l’adeguatezza di un complesso sistema
organizzativo, vigilando sull’operato della
Banca ed eventualmente promuovendo interventi correttivi. Inoltre, dobbiamo assistere alle Assemblee dei Soci, alle adunanze del
Consiglio di Amministrazione e alle riunioni
del Comitato Esecutivo.
Com’è cambiato il lavoro del Collegio Sindacale negli ultimi anni?
Non solo è cambiato notevolmente il lavoro,
ma soprattutto sono accresciute le responsabilità sia perché la Banca è cresciuta e si
è maggiormente strutturata, sia perché sono
aumentate le normative e di conseguenza i
nostri controlli; questo soprattutto dopo l’emanazione delle “Nuove disposizioni di vigi-
lanza prudenziale delle banche”, entrate in
vigore nel luglio del 2013.
Nei vostri controlli, vi avvalete anche dell’aiuto di altre strutture?
Certamente. Ricorriamo a tutte le unità delle
strutture organizzative che assolvono funzioni di controllo, prima fra tutte l’internal audit
e l’area controllo rischi.
Parlando di rischi, quali sono i principali rischi che oggi una banca corre?
Ce ne sono parecchi, ne cito solo alcuni: il rischio di concentrazione, il rischio di tasso, il
rischio di liquidità, il rischio patrimoniale, il
rischio sistemico... Quelli però che preoccupano maggiormente le banche in questo periodo
sono soprattutto due: il rischio reputazionale
e il rischio di credito.
Il primo deriva da una percezione negativa
dell’immagine della banca da parte di clienti,
investitori o Autorità di Vigilanza e rappresenta una grave minaccia in quanto fa venir
meno la fiducia del mercato. Si tratta di un
rischio da evitare in assoluto.
Il rischio di credito è causato dalle perdite legate al cattivo esito delle operazioni di impiego: il rischio è tanto maggiore quando queste
operazioni sono concentrate su pochi clienti.
Il costo dei “cattivi crediti” può incidere in
modo rilevante sulla redditività e sul patrimonio della banca.
di Federica Zanata
Dopo aver presentato ai nostri Soci i componenti del
Consiglio di Amministrazione della Banca ed averne elencato le funzioni, proviamo a conoscere ora
il Collegio Sindacale: chi lo compone e quali sono i
suoi poteri.
da sinistra:
Nicola Giubilato, Renato Michieletto, Paolo Parolin
LA BANCA
LA FILIALE
Aperta dalla fine del 2000, la filiale di Noale è situata in un immobile storico, l’ex Mulino Eger (dove
veniva lavata e tinta la lana dell’omonimo lanificio) dal fascino particolare grazie al restauro conservativo e all’acqua che scorre … da vedere. Edificio sicuramente caro all’attuale responsabile, Michele
Montin, poiché caso vuole che negli stessi locali sessant’anni prima lavorasse sua madre, proprio alle
dipendenze della famiglia Eger.
I
n Banca Santo Stefano da 25 anni, assunto come cassiere è responsabile di
filiale da vent’anni, è arrivato a Noale
nel giugno 2012, dopo aver aperto ed avviato la filiale di Spinea. Nel suo curriculum
vitae vanta un’esperienza di tre anni presso
la Polizia di Stato ed una breve esperienza di
promotore finanziario in Banca Mediolanum.
Dott. Montin, com’è cambiato negli
anni il ruolo del responsabile di filiale e
quali sono le qualità necessarie per essere un“bravo” direttore?
La figura del responsabile è cambiata radicalmente negli anni, da ruolo amministrativo
a commerciale, ossia se un tempo si stava alla
scrivania ad “aspettare il cliente”e a seguirne
l’operatività, oggi, al contrario, si è molto dal
cliente, in particolare nell’ultimo quinquennio con l’introduzione della segmentazione
della clientela. E’ un modo di interpretare il
ruolo sicuramente più stimolante per noi, ma
senz’altro anche per i nostri clienti che oggi,
grazie a questo nuovo sistema, conosciamo
meglio e quindi siamo in grado di gestirli al
meglio cogliendone - talvolta anche anticipandone - i bisogni. L’ascolto, l’attenzione e
la disponibilità, sono doti chiave di questa
IOsocio_ pagina 12
funzione, assieme, in un momento come quello attuale, alla capacità di gestire il rischio di
credito.
E la filiale di Noale, come è gestita e da
chi è composta?
Per il primo decennio la Filiale è stata gestita
alla “vecchia maniera”, da qualche anno an-
che qui stiamo cogliendo i frutti di un’attività
impostata secondo questa nuova organizzazione. La Filiale conta, oltre al responsabile,
di cinque preziose risorse, cui sono assegnati
i clienti per tipologia di portafoglio. Per le
piccole e medie aziende, oltre al sottoscritto
lavorano il vice responsabile di Filiale Enrico Busato ed il gestore Filippo Perale, per la
clientela retail Nicola Barbiero e allo sportello Mattia Maccari e Paola Rocco.
Lei è stato per molti anni direttore a
Spinea. Che differenze ha riscontrato
con la filiale che dirigeva precedentemente?
Noale è una piazza importante, conta 9 Istituti di credito, se vogliamo difficile, però a
mio avviso conta capire dove siamo posizionati. La clientela di Noale, molto eterogenea,
è esigente ed informata ma ciò che cerca
maggiormente sono la trasparenza, l’ascolto,
il dialogo e la cordialità. A Noale Banca Santo Stefano è consolidata e riconosciuta come
Banca del territorio mentre a Spinea eravamo una Banca nuova che doveva farsi conoscere per le sue peculiarità ed offerte.
Quali sono le principali caratteristiche
dell’imprenditore di Noale?
L’imprenditore di Noale è evoluto ed informatizzato, molto attento alle condizioni offerte
sulla piazza ma nello stesso modo bisognoso
del rapporto umano e di attenzioni personali
con visite in azienda. E nonostante ciò il telefono è sempre bollente!
LA BANCA
M’illumino di meno 2014
Anche Banca Santo Stefano
ha aderito all’iniziativa
Negli ultimi anni il Credito Cooperativo,
nell’ambito del progetto Ecoday - Giornata
del Risparmio Energetico, ha lanciato alcune
iniziative sui temi del risparmio energetico e
dello sviluppo sostenibile.
Su questa scia, il Credito Cooperativo ha proposto anche quest’anno, per il sesto anno consecutivo, la partecipazione alla nuova Giornata del risparmio energetico del 14 febbraio
2014 aderendo all’iniziativa “M’illumino di
meno” promossa dalla trasmissione Caterpillar di RaiRadio2.
Le edizioni precedenti hanno visto un numero sempre più ampio di BCC-CR e Federazioni Locali impegnate a spegnere luci, apparecchiature non indispensabili, insegne luminose
delle sedi e delle filiali. Sono stati distribuiti
“decaloghi ambientali”e brochure sull’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, inserite
comunicazioni ad hoc sulle pagine web, organizzati pranzi a “Km zero”, regalate lampadine a basso consumo, ecc.
Anche Banca Santo Stefano ha partecipato
all’iniziativa invitando tutti i dipendenti a
rispettare un simbolico “silenzio energetico”e
ad utilizzare energia pulita, all’insegna dello
sviluppo delle energie rinnovabili.
Per il silenzio energetico è stato valutato di:
· spegnere le apparecchiature (monitor, pc,
stampanti, fotocopiatrici, scanner ) non utilizzate o in stand-by
· spegnere le luci non necessarie
IOsocio_ pagina 14
· informare e sensibilizzare i clienti ad aderire all’iniziativa, segnalando che nel sito della
Banca possono trovare ulteriori informazioni ed il decalogo energetico.
IN AUTO
Un decalogo..
energetico!!
5. Non sovraccaricare la vettura e rimuovi portapacchi e portasci se non sono necessari! Più peso
deve trasportare l’auto, più carburante consuma.
6. Controlla la pressione degli pneumatici. Quella
corretta fa risparmiare carburante.
7. Mantieni un’andatura regolare in città, utilizza
marce alte appena possibile ed evita di aprire i finestrini alle alte velocità: sono buone abitudini per
risparmiare carburante e inquinare di meno.
A CASA
1. Risparmia sui consumi di televisore, videoregistratore, lettori cd, computer: quando non li usi,
spegnili usando il pulsante principale dell’apparecchio e non lasciare accesa la lucina rossa. Scegli una “ciabatta” con interruttore.
2. Per salire ai piani superiori fai le scale invece
di usare l’ascensore. Guadagni anche in salute e
forma fisica!
3. Lavatrici e lavastoviglie: avviale solo a pieno carico, pulisci regolarmente i filtri, fai cicli di lavaggio
a basse temperature.
4. D’inverno regola la temperatura ambiente a
non più di 18-19 gradi, non coprire i termosifoni,
quando è acceso il riscaldamento tieni le finestre
chiuse. E fai controllare la tua caldaia: è obbligatorio e tutela la tua sicurezza.
IN UFFICIO
8. Stampante e PC sono apparecchiature molto
energivore: spegnile quando possibile e riducine
l’uso.
9. Un gesto semplice che si dimentica spesso è
quello di spegnere la luce uscendo dall’ufficio e
dalle sale riunioni.
10. Per diminuire il consumo di carta, usa il più
possibile la posta elettronica per le comunicazioni e stampa in fronte/retro, magari con modalità
‘bozza’.
sapevi che...?
ogni ora il tuo
computer è
responsabile
dell’emissione
di 255g di co2
usando l’acqua
fredda per lavarsi le mani si
risparmiano
100g di co2
al giorno
ogni viaggio
in ascensore
rilascia in
atmosfera circa
12 g di co2
per ogni
grado in meno
sul termostato si
risparmia l’8%
del combustibile
IOsocio_ pagina 15
LA BANCA
EVENTI
Il Restauro
del“Martirio di
Santo Stefano”
Sono trascorsi 50 anni da quel lontano 10 febbraio 1963 quando a Martellago, sessanta persone tra agricoltori, artigiani, ma anche liberi professionisti, si ritrovarono davanti al notaio per sottoscrivere l’atto costitutivo.
Quel giorno grazie all’entusiasmo di quei soci, nacque la Cassa Rurale ed
Artigiana A.C.L.I.“S. Stefano”, oggi Banca Santo Stefano - Credito Cooperativo. E sono stati proprio i soci fondatori a chiedere alla Banca di rievocare in modo particolare il 50esimo di fondazione.
C
ome ricordare dunque questa data
così speciale? La proposta rivolta al
Consiglio di Amministrazione è stata
quella di valutare la possibilità di procedere
con il restauro di alcune opere della chiesa,
una chiesa che, oltre ad essere la parrocchiale del paese ha un valore storico ed artistico
significativo; al suo interno custodisce infatti
diverse opere d’arte, alcune delle quali sono
già state restaurate con il contributo della
Banca. Ecco allora che, parlando con il par-
IOsocio_ pagina 16
roco, Don Giorgio Riccoboni, è prevalsa la
necessità della pulitura e del consolidamento dell’affresco che decora il soffitto della
navata principale che raffigura “Il martirio
di Santo Stefano”. Perché, al protomartire
della chiesa cattolica, è intitolata non solo la
Chiesa ma anche la Banca. Nei primi giorni
di settembre del 2013 sono pertanto iniziati i
lavori di restauro dell’affresco. L’obiettivo era
quello di completarli entro Il giorno dell’onomastico del Santo. Puntualmente il 26 di-
cembre, nel corso del tradizionale concerto
natalizio, i martellacensi e non solo, hanno
potuto ammirare in tutto il suo splendore il
restaurato affresco. Il nostro auspicio - ha affermato il Presidente di Banca Santo Stefano
Onorato Zanata durante l’inaugurazione - è
che questo affresco, restituito alla sua originaria bellezza, serva a sensibilizzare le nuove
generazioni affinché sappiano conservare e
valorizzare il patrimonio artistico di cui è ricco il nostro territorio.
“Un regalo
alla comunità
di Martellago
per festeggiare
50 anni
di fondazione
di Banca
”
Santo Stefano .
IOsocio_ pagina 17
L’ A F F R E S C O
L’affresco è stato realizzato da Giovan
Battista Canal tra il 17 78 e il 1780. Così lo
descrive in una delle sue opere lo storico e
le t t e r a t o Fr a n ce s co S ci p i o n e Fa p a n n i :
“Chi entra per la porta maggiore di questa
Chiesa ed alza gli occhi al soff itto dipinto
a fresco, non può non restarne stupefatto
al primo sguardo in tanta varietà di oggetti
m a gn i f i ci e gr a n d i o s i . Qu i l ’ o cch i o n o n h a
posa, non ha tregua...
Ecco il Protomartire disteso in terra, colle
br a cci a a p e r t e , m i r a n d o l a gl o r i a ce l e s t e . Da l l a
su a p o s i zi o n e fa n n o b e l l i s s i m o r i s a l t o l e p i e gh e
de’ s a cr i v e s t i m e n t i , o n d ’ è r i co p e r t o . A l l a
sinistra gli sovrasta un uomo, seminudo, f iero,
nerboruto, il quale è in atto di lasciar cadere
sul Martire una gran pietra, e direbbesi ch’egli
so l o v o gl i a a v e r l ’ o r r i d o co n t e n t o d i l a p i d a r l o :
tan t’ è l a cr u d e l t à e l a b a r b a r i e , ch e s p i r a q u e l
c effo t e r r i b i l e! Po co l u n gi s t a i l t i r a n n o , ch e
ordina a’ suoi ministri quel crudele martirio.
Da presso a costoro sorge il castello con mura
m e r l a t e : i n l o n t a n a n za i p a l a zzi e l e t o r r i d i
Gerusalemme.
Nel mezzo del quadro comincia l’aere a farsi
più sereno, a poco a poco s’imparadisa, e
tut t o s p i r a l a gi o j a ce l e s t e . Un a gl o r i a d ’ a n ge l i
e d i gr a zi o s i a n gi o l e t t i fa n n o u n gr u p p o
be l l i s s i m o . Os s e r v a ch e b e l co n t r a p p o s t o
ne nasce. Qui la innocenza con il candore di
questi angelici volti: colaggiù la ferocia di
qu e’ ce ff i m a l a gu r a t i . Pi ù s o p r a s t a i m m i n e n t e
la santissima Triade, cui sorregge un gruppo
di angeli. Tu diresti che sono in movimento
di calar giù; e quasi ascolti il rombo delle
a l i s o n a n t i ”.Ne l l o s t e s s o p e r i o d o Do m e n i co
Fossati ha incorniciato con fregi di ispirazione
naturalistica e quadrature architettoniche le
TECNICHE DI REALIZZAZIONE
E R E S TA U R O.
La metodologia di realizzazione è quella
tradizionale ovvero due strati di intonaco
f i s s a t i co n e l e m e nt i di l egno che si aggr ap p ano
a l l a s t r u t t u r a p r i n ci p al e del t et t o.
Al momento del restauro, l’affresco
e v i d e n zi a v a i n p i ù p unt i di st acchi del l a
p e l l i co l a p i t t o r i ca , fr ant umaz i oni sup er f i ci al i ,
esfogliazioni e colature; l’intera superf icie
presentava inoltre depositi di polvere spessi
e co n s i s t e n t i ch e al t er avano l e sue qual i t à
cromatiche e la dimensione f igurativa.
Il t r a t t a m e n t o è i ni z i at o asp or t ando con
pennelli morbidi e spugna di gomma la polvere
d e p o s i t a t a , n e è s egui t o un l avaggi o con
a cq u a d i s t i l l a t a e c ar bonat o d’ ammoni o.
S o n o s t a t i p o i e ffet t uat i i consol i dament i
co n i n i e zi o n i d i col l ant e cui è segui t a l a
s t u cca t u r a e l a r i cost r uz i one dei fr amment i
m a n ca n t i . Do v e n ecessar i o sono st at e fat t e
a n ch e i n t e gr a zi o n i p i t t or i che con t ecni che
reversibili.
L’inter vento di restauro si è svolto su una
superf icie di 370 mq della navata centrale e di
75 mq del presbiterio.
Il progetto e la direzione dei lavori delle
opere di restauro, sono state aff idate dalla
Parrocchia all’architetto Fulvio Caputo di
Ve n e zi a . L a d i t t a Gi usep p e Gat t o di Qui nt o di
Tre v i s o n e h a cu r at o l ’ esecuz i one.
Il progetto è stato approvato dalla Diocesi di
Tre v i s o ( Uff i ci o L it urgi co Ar t e Sacr a) e qui ndi
d a l l a co m p e t e n t e Sop r i nt endenz a dei Beni
St o r i ci e A r t i s t i ci di Venez i a.
Tu t t e l e fa s i s o n o st at e document at e con un
D v d * d a t o i n o m a ggi o ai soci del l a Banca.
p ar t i l a t e r a l i i n fe r i o r i d e l s o ff i t t o .
*Attenzione: il f ilmato contiene un’incongruenza.
Fr a tu tti i Soci ch e la in dividu er a n n o, ver r à es tr a tto a s or te u n s og g ior n o g r a tui t o p e r du e p e rso ne
“Capodanno in Croazia” promosso dalla Fondazione Banca Santo Stefano.
Le risposte dovranno per venire entro il 31 maggio 2014 per lettera a:
Fon da z ion e Ba n ca Sa n to Stef a n o
Piazza Vittoriia 11 – 30030 Martellago
Oppure via mail a: [email protected]
Per in f or ma z ion i: tel.0 41.540 407 2
IOsocio_ pagina 19
LA BANCA
FUORI FIDO
Incominciamo da questo numero una nuova rubrica che abbiamo
pensato di chiamare Fuori Fido. E’ arrivata infatti in redazione la
lettera di un socio che ama molto leggere ed informarsi e ha voluto
condividere con noi una“storia”molto simpatica e curiosa.
Leggiamola insieme.
E
gregio Direttore,
e se io Le dicessi che gli interessi sui
fidi e sugli scoperti di conto sono una
delle maggiori conquiste dell’umanità ?
Cosa direbbe? Che difendo le banche? Che
sono un ricco reazionario? Che sono matto?
Ma, allora, perché ci sono gli interessi? E
perché sono così importanti, tanto da preoccupare i governatori delle principali banche
mondiali?
Certo che, quando non si potevano pagare gli
interessi, non era facile trovare uno che prestasse i soldi.
E lo sviluppo dell’economia sarebbe stato
molto più difficile.
Andiamo a vedere un po’ di storia.
Andiamo all’anno 1000: l’ ansia della fine del
mondo, il clima di povertà, i servi della gleba,
lavorare solo per sopravvivere, la paura del
peccato, l’inferno, il giudizio finale, l’apocalisse. Prestare soldi e chiedere interessi era
impensabile, l’usura era condannata dalla
Chiesa e disprezzata dalla gente.
E così si cercava qualche scappatoia: venivano utilizzati gli ebrei, che non avevano remore
religiose; in altri casi, in un’economia agraria,
invece dei soldi, veniva prestato il grano e si
riceveva in compenso una parte del prodotto.
Ma dare soldi ad interesse, l’usura, era assolutamente proibito in un tempo in cui si pensava che l’anima potesse andare o in paradiso
o in inferno.
IOsocio_ pagina 20
Un po’ per volta appare qualche spiraglio.
Dante, ma siamo già nei primi anni del 1.300,
mette gli usurai nell’ ultima parte dell’inferno, più giù dei sodomiti, quei “peccatori contro natura”che, ancora oggi, sono discriminati
in molte nazioni, come abbiamo potuto vedere anche nelle ultime olimpiadi a Sochi.
Ma lo stesso Dante ci racconta anche del purgatorio.
E, allora, si comincia a pensare che prestare
soldi non è poi un gran male, bisogna prestare
soldi ad un prezzo corretto.
Un po’ per volta questo viene consentito anche ai cristiani, e si fa una chiara distinzione
fra interessi ed usura.
Diventa sempre più forte il concetto di purgatorio.
Prestare i soldi è peccato, ma un bel pentimento, il mantenere il tasso ad un livello basso, le preghiere, le offerte, soprattutto le offerte, possono permettere di passare un tempo
breve nel purgatorio, di essere perdonati e
salire tranquillamente in paradiso.Anche per
quelli che hanno fatto i banchieri.
Iniziano le prime attività, le botteghe artigianali diventano più importanti.
La spinta a prestare i soldi è sempre più grande perché sempre di più sono gli operatori che
chiedono finanziamenti.
Non possono più nascondersi dietro all’acquisto della materia prima.
Nell’attività industriale non possiamo pensa-
re che a chi ha messo i soldi vada una piccola
parte del raccolto: il raccolto non c’è più, c’è
in prodotto finito, in aziende sempre piccole,
artigianali, ma sempre prodotto finito.
Nella seconda parte del 1400 abbiamo già le
prime banche e con queste può cominciare
l’attività industriale: comincia il capitalismo.
Nel 1463 i frati francescani pensano ai monti
di pietà, per aiutare i poveri.A dire la verità, i
poveri un po’ ricchi, quelli che avevano qualche cosa da dare in pegno.
Ma nasce il concetto di “giusto interesse” che
si distingue dall’usura.
Può ricominciare lo sviluppo economico che
abbiamo visto nell’impero romano e che aveva avuto una caduta nel periodo di mezzo.
Nel 500 le banche sono floride, Firenze e Venezia possono finanziare o trovare finanziamenti.
Comincia il Rinascimento, e poi l’Illuminismo, e poi l’età moderna. Caro Direttore, non
si monti la testa, non esageri. I clienti della
Sua banca hanno bisogno di affetto.
Paolo Lenarda
Se sei un socio della banca e hai anche tu
qualche aneddoto interessante
da raccontarci, scrivi a:
[email protected]
CERTO CHE,
Q U A N D O N O N S I P O T E VA N O
PA G A R E G L I I N T E R E S S I,
N O N E R A FA C I L E T R O VA R E
U N O C H E P R E S TA S S E I S O L D I.
E LO SVILUPPO
D E L L’ E C O N O M I A
S A R E B B E S TAT O M O LT O
PIÙ DIFFICILE.
interessi
LA BANCA
P R O D O T T I E S E RV I Z I
Nuovi
finanziamenti
agevolati
Banca Santo Stefano ha aderito all’accordo tra Cassa Depositi e Prestiti e
l’Abi finalizzato all’erogazione di mutui a tasso agevolato per l’acquisto di
immobili con priorità per le abitazioni principali con o senza interventi di
ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica
Il finanziamento è destinato a tutti i cittadini ma prioritariamente a giovani coppie,
ai nuclei familiari di cui fa parte almeno un disabile e alle famiglie numerose.
Gli importi variano a seconda dell’intervento:
MAX
100 MIL A
EURO
MAX
250 MIL A
EURO
MAX
350 MIL A
EURO
per gli interventi
di ristrutturazione
con miglioramento
dell’efficienza energetica.
per l’acquisto
di un’abitazione
principale
senza interventi
di ristrutturazione.
per l’acquisto di un’abitazione principale
con interventi di ristrutturazione
con miglioramento dell’efficienza energetica
sulla stessa abitazione.
Pur trattandosi di un plafond abbastanza consistente, se interessati, è bene affrettarsi in quanto lo stesso è disponibile fino ad esaurimento.
IOsocio_ pagina 22
IL SOCIO
Andrea e Simone due fratelli, un’azienda:
Oty light
È
sempre bello sapere di una forte
unione e di una grande complicità
tra fratelli, quando poi questo legame diviene un binomio vincente la cosa si fa
ancora più interessante.
Chiamati in gioventù dagli amici “i fratelli
La Coste”per il fatto di indossare spesso una
maglietta della stessa marca e dello stesso
colore senza essersi accordati prima, Andrea
e Simone Pamìo, sono molto uniti fin da piccolissimi. Il loro rapporto si rafforza ulteriormente quando, su suggerimento del padre,
studiano insieme economia e commercio a
Trento condividendo lo stesso appartamento
e le tante esperienze di quegli anni universitari oltre agli avventurosi viaggi che, con il
solo zaino in spalla, intraprendono una volta
l’anno con gli amici di sempre.
Ad unirli è anche la passione per il design,
trasmessa loro dal padre Eugenio, ex proprietario della Leucos di Scorzè e poi socio e titolare delle Vetrerie Moretti di Murano.
Cresciuti dunque nel mondo del vetro e della
luce,Andrea e Simone, terminati gli studi non
hanno capitale, ma soltanto la promessa di
un pezzo di terreno dove avrebbero dovuto
costruire la loro casa. Al posto di quella casa
oggi c’è la Oty, un’azienda giovane e con una
mentalità molto frizzante che rispecchia
quella dei suoi titolari. Più empatico e intuitivo Simone, più tecnico e concreto Andrea, il
loro feeling produce sempre qualcosa di inte-
ressante e bello.
La Oty viene fondata nel 2000, ma soltanto
nel 2007 - dopo molti investimenti - comincia
a proporsi nel mondo della luce architetturale che ancora oggi la contraddistingue e la
caratterizza.
Ed è così che dalle menti dei due fratelli na-
scono quelle idee che poi si trasformano in
disegni ed infine in prodotti di illuminazione
che oggi sono apprezzati in tutto il mondo.
Non c’è infatti luogo dove Oty non sia presente: dall’Europa all’ America, dall’Asia all’A-
frica all’Oceania…
Essere oggi un’azienda dell’illuminotecnica
- secondo Oty - non significa solamente vendere un prodotto, ma essere il prodotto che si
vende. Ecco perché l’azienda non si appoggia
più solamente ai distributori ma è lei stessa a
vendere i suoi prodotti: li promuove, li spiega
ma soprattutto dà una consulenza gratuita
agli architetti, il che significa un grande lavoro di studio della luce. Tutti i collaboratori
di Oty sono infatti degli esperti nel settore
dell’illuminotecnica, con una profonda cultura nel mondo della luce.
Se dunque un’azienda ha normalmente uno
show-room dove espone i propri prodotti, la
Oty ha uno “studio di idee”, uno show-room
molto particolare perché al suo interno i prodotti sono nascosti dietro a dei pannelli così
da far mantenere l’attenzione di chi entra su
ciò che si desidera perché - secondo la filosofia di Oty - un’ azienda di illuminazione è
un’azienda sartoriale dove la personalità dei
titolari la plasma in tutta la sua interezza.
Ecco perché questo feeling, questo bel connubio tra fratelli ha fatto nascere un’azienda
giovane e forte, ricca di quei valori sani che
Eugenio ha trasmesso loro e che Andrea e Simone hanno saputo tramutare in una splendida realtà.
www.otylight.com
di Federica Zanata
IOsocio_ pagina 25
FONDAZIONE
NEWS
_ 0.1 _
MAMMA MIA CHE FESTA!
9-10-11 MAGGIO IN CORTE
BANCA SANTO STEFANO
In occasione della Festa della Mamma, Fondazione Banca Santo Stefano in collaborazione con il gruppo “Specialmente Mamma” e “La
Tana del Bianconiglio” (il negozio di giocattoli, libri e giochi educativi
di Martellago) ha in programma un weekend di incontri formativi per
i genitori e laboratori di giochi divertenti e creativi per grandi e piccini. La mattina del 9 maggio “ Specialmente Mamma” presenterà
un mostra fotografica sul tanto delicato quanto speciale momento
dell’allattamento materno, intitolata “Vicine alle madri”. Si proseguirà
nel pomeriggio con una tavola rotonda sui temi della nascita e dell’allattamento mentre i bambini dai 3 anni in su potranno divertirsi nello
spazio gioco allestito da “La Tana del Bianconiglio”.
Sabato 10 maggio nel primo pomeriggio è previsto un confronto sui
diversi stili di genitorialità aperto ai genitori, a seguire tutti in corte per
provare giochi e laboratori.
Il tutto si concluderà domenica 11 maggio con una grande festa: in corte verrà allestita una pista con bici in legno senza pedali, tricicli e mezzi
mobili di ogni genere per la gioia dei piccoli “motociclisti”!
All’interno degli altri spazi sarà possibile iscriversi e partecipare a laboratori creativi, cimentarsi con giochi di società originali e divertenti,
riflettere sul significato e la funzione del gioco nella crescita dei bambini... e per finire, grandi e piccini saranno protagonisti di un fantastico
spettacolo. Mamme e papà tenete d’occhio il sito della Fondazione per
maggiori dettagli (www.bancasantostefano.it/fondazione) anche perché tutti gli appuntamenti della manifestazione saranno ad ingresso
libero ma ad iscrizione consigliata!
_ 0.2 _
VISITA PREVENTIVA
GRATUITA DELL A CUTE
Con il 2014 è stata avviata una campagna di prevenzione e diagnosi
precoce del melanoma cutaneo indirizzata ai soci di Banca Santo Stefano. Due sono i centri convenzionati cui il socio - od un suo familiare
potrà rivolgersi: la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di
Mestre ed il Centro Medico Specialistico Fapanni di Martellago. Questa campagna è stata fortemente voluta dalla Banca anche per ricordare il nostro ex amministratore ed amico Luciano Scaggiante.
IOsocio_ pagina 26
_ 0.3 _
SABATO 7 GIUGNO
CONCERTO
DELL’ENSEMBLE GIORGIONE
Anche quest’anno l’inizio della bella stagione verrà accolto in Corte Banca Santo Stefano con un concerto di giovani talenti. Sabato 7
giugno l’orchestra di settanta studenti del Liceo Musicale Giorgione
di Castelfranco V.to si esibirà in un concerto che proporrà un repertorio che va dallo swing anni 50 alle colonne sonore dei Musical di
Broadway. Prossimamente maggiori dettagli sul sito www.bancasantostefano.it/fondazione.
FONDAZIONE
NEWS
_ 0.4 _
UN RISTORANTE
PER FAR VIVERE L A CORTE
Finalmente, il desiderio di ospitare un ristorante nei nostri locali che si
affacciano nella Corte si è realizzato. A metà febbraio è stato inaugurato un esercizio aperto sia a pranzo che a cena. L’idea iniziale era infatti
quella di regalare ai cittadini una nuova piazza facendo della Corte un
punto di ritrovo per martellacensi e non solo. Abbiamo iniziato con l’apertura della sala mostre ed oggi si è aggiunto un ulteriore “tassello” al
nostro progetto. Un in bocca al lupo ai nuovi gestori.
IOsocio_ pagina 27
FONDAZIONE
NEWS
Il restauro della
formella nella
Chiesa di
San Vito e Modesto
Fondazione Banca Santo Stefano è
particolarmente lieta di aver contribuito al restauro della formella
in stucco denominata originariamente “Madonna dell’uccellino” o
“Madonna con bambino” attribuita, nel saggio “La Chiesa dei Santi Vito e Modesto di Spinea” di
A.Rorato e P.Franceschin, 1987, ad
Agostino di Duccio (1418 – 1481).
È
un intervento che ben rientra negli
scopi della Fondazione, costituita per
promuovere attività culturali e benefiche, al fine di accrescere il legame esistente
tra comunità e territorio.
Il restauro, affidato alla Dott.ssa Claudia Cabrio di Mogliano Veneto, sotto la Direzione
della Soprintendenza Beni Storici Artistici di
Venezia, ha permesso di ricostruire la storia
dei vari rifacimenti subiti dall’opera (in origine policroma) e l’analogia con altre versioni e riproduzioni presenti nel territorio e in
Musei nazionali e internazionali.
IOsocio_ pagina 28
Si tratta di un tipo di immagine di Madonna con il bambino, che stringe tra le mani
un uccellino, legata alla religiosità popolare. Questi studi e il ritrovamento, sul retro
della formella, di un cartiglio che fa riferimento a “Arte toscana sec. XV”, ha portato
la Dott.ssa Cabrio alla proposta dell’attribuzione dell’opera al nome più prestigioso
di Antonio Rossellino (1427 – 1479).
In sostanza, nella fase di restauro, è emerso che la formella è una versione antica,
riconducibile ad un prototipo in pietra ormai perduto della “Madonna Delle Candelabre”di Antonio Rossellino.
Particolarmente felice la scelta dell’unità cromatica di un caldo color avorio che valorizza
i delicati rilievi dell’immagine e la bellezza
dell’incarnato della Vergine e del bambino.
L’ottima riuscita del restauro, ci rende orgogliosi di aver potuto restituire alla Parrocchia
di San Vito Modesto la visione di un’opera di
pregio, molto cara ai fedeli della Comunità di
Spinea.
Viene confermata, anche in questa occasione,
la scelta privilegiata, da parte della Fondazione Banca Santo Stefano, di essere presente
nel sostegno di interventi di valorizzazione
del patrimonio culturale e artistico del territorio: azioni preziose che permettono di
scoprire e portare alla ammirazione di tutti,
tesori finora sconosciuti.
di Giuliana Barbiero
FONDAZIONE
I N C O N T R A C U LT U R A
Marzo 2014
17 lunedì _ ore 16.00
Piazza San Marco:
un gioiello da scoprire.
(segue uscita il 5 aprile)
Bruna Rossetti
AMICI DEI MUSEI
19 mercoledì _ ore 16.00
03 lunedì _ ore 16.00
Archeologia della Laguna di Venezia:
una panoramica degli ultimi decenni.
Scrivere nel mondo antico:
segni e lettere dal passato.
Elga Tomaello
ARCHEOLOGA
Marco Molin
RICERCATORE STORICO
05 mercoledì _ ore 16.00
Cansiglio Terra Cimbra
Francesco Azzalini
24 lunedì _ ore 16.00
Dogana Vecchia Punta San Giuliano
Paola Valenti
RICERCATRICE STORICA
ASSOCIAZIONE CULTURALE CIMBRI DEL CANSIGLIO
10 lunedì _ ore 16.00
Domenica aperto? No grazie.
Chi e che cosa ci guadagna
con le liberalizzazioni commerciali.
Alberto Laggia, Giornalista
INVIATO DI FAMIGLIA CRISTIANA
27 giovedì _ ore 20.45
Guida ai Giardini di Venezia.
Conoscere il labirinto verde nascosto
da nobili palazzi, chiostri e orti conventuali,
colture tipiche della laguna.
SALA BARBIERO
Mariagrazia Dammicco
GIORNALISTA
13 giovedì _ ore 20.45
Oreste Sabbadin
CLARINETTO E LETTURE
Nella vita…ci vuole fegato!
Dott. Maurizio D’Aquino
SALA BARBIERO
INTERNISTA, PRIMARIO UO DI MEDICINA MONASTIER
In collaborazione con
CENTRO MEDICO SPECIALISTICO FAPANNI
31 lunedì _ ore 16.00
“Onora il padre e la madre”
Norma morale e tutela giuridica.
Sandra Siegato
AVVOCATO CIVILISTA E PENALISTA
IOsocio_ pagina 30
FONDAZIONE
I N C O N T R A C U LT U R A
Aprile 2014
11 venerdì _ore 18.00
2 mercoledì_ ore16.00
Simonetta Pozzati
“Essere Francescano oggi
in un mondo che cambia”
DI ASCOLTO DEL DISAGIO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA
Fra’ Sebastiano Simonitto ofm
14 lunedì_ ore 16.00
“Tu che leader sei?
Le 4 tipologie di leadership”
SALA CONFERENZE VIA FAPANNI 32, MARTELLAGO
GUARDIANO DEL CONVENTO
DI SAN FRANCESCO DELLA VIGNA A VENEZIA
IN COLLABORAZIONE CON C.A.D. CENTRO
“Provenza e Camargue”:
un viagg io attraver so la stor ia, l’arte e i paesagg i.
Cosimo Moretti
4 venerdì_ore 16.00
Incontro informativo
sull’igiene naturale del bambino
SALA CONFERENZE VIA FAPANNI 32, MARTELLAGO
Licia Valso
ASSOCIAZIONE “SPECIALMENTE MAMMA”
PROF. DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
16 mercoledì_ ore 16.00
Spettacolo musicale
“Il divertimento nell’area lirica e da salotto”
Cristiana Bertoldo SOPRANO
7 lunedì_ ore 16.00
Caterina Marcuglia TASTIERA
“Incontri ravvicinati
di uncronista culturale”
Padre David Maria Turoldo
“IL FRATE POETA”
Ivo Prandin
GIORNALISTA SCRITTORE
10 giovedì _ ore 20.45
L’isola del Lazzaretto Vecchio,
una lunga storia.
SALA BARBIERO
Maurizio Crovato
GIORNALISTA E RICERCATORE.
IN COLLABORAZIONE CON COMITATO VENEZIA
IOsocio_ pagina 31
FONDAZIONE
U S C I T E C U LT U R A L I 2014
Fondazione Banca Santo Stefano organizza anche per l’anno 2014, alcuni
viaggi in Italia ed Estero, di particolare valore culturale.Anche quest’anno
sono previsti sconti significativi per i soci.Le mete in programma sono:
Etruria
e Tuscia
27-30 MARZO.
Il viaggio porterà i partecipanti a conoscere
una zona dell’Italia centrale, di grande valore storico. Si tratta dell’antica Etruria, territorio che comprendeva la Toscana, l’Umbria
occidentale e l’alto Lazio, culla della civiltà
etrusca.
Una terra poi conquistata dai Romani, che
coniarono per il territorio il termine di Tuscia
e che comprende centri come Viterbo “la Città dei Papi”, Tarquinia e Tuscania, Sutri, Caprarola e Civita di Bagnoregio.
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Tour
della Turchia:
Provenza
Istanbul e
Cappadocia e Camargue
26 APRILE-3 MAGGIO.
Tour affascinante, tra oriente e occidente, che
prevede nei primi giorni, la visita di Istanbul
(l’antica Bisanzio) con la Moschea Blu, la Basilica di Santa Sofia, il“Gran Bazar”immenso
mercato coperto con circa quattromila negozi e lo storico Bazar delle spezie.
L’escursioni in battello, lungo il Bosforo porterà ad ammirare la sponda europea e quella
asiatica della città.
La visita della Cappadocia, splendida regione
posta sull’altipiano anatolico, aprirà ai viaggiatori i suoi panorami incantati, fatti di pinnacoli, torrette, chiese rupestri.
Il viaggio continuerà verso Pamukkale, le sue
cascate pietrificate, poi l’antica città romana
di Efeso, il Golfo di Smirne…
DAL 28 GIUGNO AL 2 LUGLIO.
Viaggio tra storia, profumi e paesaggi incantevoli.
La Provenza, regione del sud-est della Francia, nota per la mitezza del clima e la bellezza
delle distese lilla di lavanda in fiore, è anche
una regione importante dal punto di vista
storico e artistico.
Arles e Avignone sono sicuramente centri da
visitare, ma anche molti altri prima di spostarsi nella selvaggia Camargue, zona protetta, sul delta del Rodano.
Ultime tappe, prima del ritorno saranno
Marsiglia e Nizza.
FONDAZIONE
U S C I T E C U LT U R A L I 2014
Gran tour
della Puglia:
Salento e
Gargano
DAL 20 AL 27 SETTEMBRE.
La Puglia è la regione più orientale d’Italia,
dalla particolare forma allungata, con uno
sviluppo costiero di circa ottocento chilometri.
Negli otto giorni previsti per l’intero Tour, non
si potrà certamente visitare completamente
questa terra dai mille volti, ma sceglierne alcuni significativi.
Si inizierà, per la verità con una breve tappa
in Basilicata, per visitare i famosi “Sassi” di
Matera e poi il Salento, con Lecce, Castellana,
Alberobello, Otranto, Santa Maria di Leuca,
Gallipoli.....
L’ultima “perla”, prima del ritorno: l’incanto
del Gargano.
Tour magico
dell’Iran
DAL 16 AL 23 OTTOBRE.
L’apertura recente al turismo, da parte del
Presidente iraniano Rouhani, consentirà la
visita di questo Paese, erede dell’antica Persia, patria di una delle più affascinanti civiltà
del mondo.
L’itinerario (di cui vi sarà occasione di parlare più diffusamente in un prossimo numero di
questo periodico), toccherà la città di Teheran, con il Museo Nazionale, poi Isfahan, città
capolavoro dell’Iran, che Lord Byron definì
come uno “ tra quei rari luoghi, come Atene
o Roma, in cui l’umanità trova comune sollievo”.
Un’intera giornata sarà dedicata alla visita
di Shiraz, l’antica Persepoli, uno dei siti più
importanti del mondo antico.
La Fondazione ha predisposto una pubblicazione:“Uscite Culturali 2014”che contiene il programma completo delle
uscite, con l’indicazione dei prezzi, degli sconti per i soci e delle modalità per l’iscrizione. Il libretto può essere ritirato presso la segreteria della Fondazione, in Corte Banca Santo Stefano a Martellago.
Informazioni possono essere richieste telefonando
al numero 041.5404073 o con mail a: [email protected]
Il programma completo è pubblicato anche sul sito
della Fondazione: www.bancasantostefano.it/fondazione/uscite culturali .
Capodanno
in Croazia:
Porec
DAL 30 DICEMBRE 2014 AL 2
GENNAIO 2015.
Una meta particolare, un modo diverso di
passare il Capodanno per chi cerca qualcosa
di nuovo, rispetto ai tradizionali “veglioni” o
alle feste in famiglia. Il viaggio unirà la Festa di fine anno (che non può mancare) alla
visita di luoghi particolari, a noi vicini per
territorio e una cultura comune legata all’influenza di Venezia.Visitando Porec (Parenzo)
Pola, Rovigno, si potranno ammirare testimonianze dell’epoca romana, monumenti di
epoca bizantina e veneziana. Veneziane sono
le complesse fortificazioni costruite da Venezia per difendere Montona, graziosa cittadina
dell’entroterra istriano, che sarà visitata, nel
pomeriggio del 31 dicembre, in tempo utile
per tornare a Pola e celebrare degnamente il
Capodanno, con una cena di gala, accompagnata dalla musica. Il ritorno sarà nella serata di venerdì 2 gennaio, dopo aver visitato le
graziose cittadine di Portorose e Pirano, concludendo con un pranzo a base di pesce.
di Giuliana Barbiero
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LE MOSTRE
Dogi e dogaresse
a Venezia
UNA MOSTRA A PAL AZZO DUCALE RACCONTA
L A STORIA DI DOGI E DOGARESSE A VENEZIA
L’appartamento del Doge a Palazzo Ducale di Venezia, rinnovato per
l’occasione, ospita dal 17 gennaio 2014 un’esposizione che narra – attraverso opere provenienti dalle prestigiose raccolte del Museo Correr,
della sua Biblioteca e dei suoi Gabinetti di disegni, stampe e numismatica
– l’evoluzione storica di una figura simbolo veneziana: il Doge. Dogi e
Dogaresse a Venezia racconta attraverso dipinti, sculture, codici miniati,
monete, medaglie e insegne tradizionali del potere, la vicenda straordinaria di un mondo crollato nel 1797 e poi eternato nella dimensione del
mito. Il suggestivo percorso prende avvio con tre importanti raffigurazioni pittoriche del Leone di San Marco, opera di Jacobello del Fiore (1415),
Donato Veneziano (1459) e Vittore Carpaccio ( 1516), che rappresenta
il premio agli splendidi ritratti dei dogi Francesco Foscari, Alvise Mocenigo e Leonardo Loredan rispettivamente di Lazzaro Bastiani, Giovanni
Bellini e ancora Carpaccio, con cui si evidenzia l’assurgere dell’immagine
del principe a vera e propria icona temporale della Serenissima. Il ritratto
di Sebastiano Venier di Andrea Vicentino chiude la serie dei dogi che
hanno fatto grande Venezia con l’energia e il diretto impegno nell’uso
delle armi, culminato nella battaglia di Lepanto.
Ampio spazio in mostra è dedicato alla figura delle dogaresse, in particolare a Morosina Morosini Grimani (1595-1605), di cui sono esposti un
Ritratto attribuito a Palma il Giovane e una tela celebrativa della sua incoronazione e a Elisabetta Querini Valier (1694-1700), quarta ed ultima
sposa di un Serenissimo a ricevere ufficialmente una pubblica investitura.
Palazzo Ducale, Venezia fino al 30 giugno 2014
palazzoducale.visitmuve.it
Tiziano,
un autoritratto
L’esposizione di questo affascinante Autoritratto – di recente ritrovato
e attribuito a Tiziano da vari autorevoli studiosi internazionali e ora prestato generosamente da una collezione statunitense – rappresenterà
un’occasione grata ai visitatori di confrontarsi con l’inaspettata “nuova”
immagine del maestro. Una giornata di studio sul delicato tema dell’autografia nell’ arte accompagnerà l’esposizione, occasione importante per
IOsocio_ pagina 34
gli studiosi per penetrare nel non facile campo della produzione grafica
tizianesca, specie degli anni maturi, utile al giudizio critico di autografia
anche per questo disegno.
Museo Correr, Venezia
dal 29 marzo al 25 maggio 2014
Ulteriori informazioni: correr.visitmuve.it
Pietro Bellotti.
Un altro Canaletto
La mostra, curata da Charles Beddington, Alberto Craievich e Domenico Crivellari riunisce per la prima volta quarantatre dipinti provenienti da
collezioni private europee e statunitensi, che ricostruiscono il percorso
artistico di Bellotti, documentando con la maggior ampiezza oggi possibile il suo vasto repertorio figurativo.
Fanno inoltre parte dell’esposizione, allestita nelle scenografiche sale al
primo piano di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, i pochi
dipinti firmati dal pittore e l’eccezionale nucleo di diciassette tele con
vedute delle principali città europee, alcune delle quali firmate sul retro, il
cui percorso collezionistico è documentato dal XVIII secolo: si tratta dei
‘dipinti pilota’ da cui è iniziata, a partire dal 1952, la riscoperta dell’artista.
Il pittore, attraverso uno stile autonomo e personale, elabora le invenzioni di Canaletto ampliando il tradizionale repertorio veneziano con numerose vedute delle più importanti città d’Europa - oltre ad alcuni capricci
architettonici - e rivelando, attraverso le opere oggi a lui attribuite, una
personalità più complessa di quanto si potesse sospettare in passato.
Cà Rezzonico, Venezia
fino al 28 Aprile 2014
Informazioni:
call center 848082000
ITINERARI
Andar per “castraùre”
nell’isola di Sant’Erasmo
C’è, nella Laguna di Venezia,
quasi a ridosso della Penisola del Cavallino e della bocca di porto del Lido, un’isola
straordinaria, la maggiore
della Laguna, lunga 4 Km
e larga tra 400 e 900 metri:
è l’isola di Sant’Erasmo, famosa da sempre perché è lo
splendido orto di Venezia.
che deriva dal cardo selvatico; è originario dal
Vicino Oriente ed è stato introdotto in Italia
dagli Arabi per quanto riguarda il Centro Sud
e dai Veneziani, probabilmente nel viaggio di
nuto in spagnolo alcachofa, che significa più
propriamente “cardo spinoso”. Il passaggio
da “cardo” a “carciofo” è avvenuto nel corso
del tempo grazie a una lunga serie di selezioni
e quando è stato ottenuto un prodotto gastronomicamente valido, le varie aree orticole italiane se ne sono immediatamente impossessate e l’hanno intelligentemente coltivato, tanto
che attualmente l’Italia è il primo produttore
mondiale di carciofi.
Ciò che differenzia carciofo di sant’Erasmo
da ogni altro tipo di carciofo, rendendolo inconfondibile, sta nel fatto che nelle isole della
Laguna ha assunto nel corso del tempo delle
caratteristiche uniche: è infatti tenero, carnoso, poco spinoso, di forma allungata, con le
brattee di color violetto cupo che racchiudono un cuore dal gusto inconfondibile.
Le “castaùre” sono raccolte tra aprile e maggio ed è in questo periodo che conviene compiere una gita a Sant’Erasmo nel cuore della
Laguna di Venezia partendo da Venezia o da
Treporti, per godere assieme alla festa che
i produttori organizzano per far conoscere
questa loro specialità davvero rara ed eccezionalmente squisita, anche dei panorami di
incantevole e insolita bellezza.
ritorno da una qualche Crociata, per le coltivazioni presenti nelle isole dell’Estuario e
negli orti di Chioggia. Il nome di questo originale ortaggio è di origine araba, arsura, dive-
“99 cose da fare, da vedere e da scoprire
a Venezia e nel suo territorio”
Mazzetto - Rorato, pag 214 _ Euro 9,90
I
n quest’isola degli ottimi imprenditori
agricoli producono gli ortaggi che arrivano ogni giorno al mercato di Rialto
e, soprattutto, quelle primizie che fanno del
mercato realtino uno dei più interessanti del
Nord Italia. A primavera, quando il carciofo violetto fa spuntare sul suo apice il primo
fiore, in quest’isola verde è tutto un accorrere
di buongustai perché è finalmente arrivato il
momento delle “castraùre”, primo frutto del
carciofo violetto che ha trovato il suo habitat
ideale nell’isola di Sant’Erasmo e nelle vicine
isole delle Vignole, Lio Piccolo, Malamocco e
Mazzorbo.
Il carciofo, che gli ortolani di Sant’Erasmo
chiamano “articiocco”, è una pianta erbacea
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L A R I C E T TA
Sardine ripiene
iene
ene
en
ne
La ricetta di questo numero è stata inviata in redazione da una nostra socia che preferisce rim
rimanere anonima. La
signora, originaria del Lido di Venezia, ci ha voluto far conoscere un piatto che soleva fare sp
spesso sua madre quang - scrive - conosce
do era bambina.“Chi come me ha vissuto a Venezia durante la guerra e nel secondo dopoguerra
MMM<A
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però le sardine, un pesce nobile che ha sfamato ricchi e poveri”.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
16 sardine belle grosse
100 grammi di mortadella
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un mazzetto di prezzemolo
farina 00
1 uovo
pane grattugiato
PROCEDIMENTO
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IOsocio_ pagina 37
A P P U N TA M E N T I
ALTINATE
DAL SILE AL PIAVE
DECUMANO
TERRA DEI TIEPOLO
CAVALLINO
1 maggio
Festa dea sopressa
CEGGIA
24 maggio
Concorso Naz. di poesia “ Città di Ceggia”
13 – 15 giugno
Festa di San Luigi
JESOLO
22 – 23 marzo
Torneo Internaz. Ginnastica artistica VII
Trofeo città di Jesolo
30 aprile
Harlem Globetrotters Italian tour 2014
2 - 4 maggio
Cirque Eloize con spettacolo ID
25 maggio
Festa dei Fiori
30 maggio – 2 giugno
1^ Fitness Festival Jesolo
21 – 24 giugno
Festa di S.Giovanni
MEOLO
25 aprile
Tutti in Piazza
maggio
Città della Speranza – Manif. di Beneficenza
giugno
Sagra Paesana
MUSILE DI PIAVE
23 marzo - Castaldia
Festa dell’acqua
maggio
Pedalar Gustando
SAN DONÀ DI PIAVE
25 aprile
Festa di Primavera
25 aprile
La Fortajada in Golena del Piave
MAERNE
13 aprile - Sala Tronchin e Centro
Mostra di sculture “Buona Pasqua”
12 luglio
Notte Bianca
MARTELLAGO
dal 22 marzo al 12 aprile
Auditorio San Salvatore
Rassegna concertistica Studenti – Scuola di
Musica G. Sinopoli
22-23 marzo – Corte Santo Stefano
Festa Vicariale della Famiglia
9-10-11 maggio - Corte Santo Stefano
Corsi formativi Genitori/Laboratori e giochi
per bambini
11 maggio
La Castellana – visita tra ville e mulini
1 maggio
2^ Trofeo Gimkana – Gara ciclistica
25 maggio
Passeggiata ecologica
12 – 13 giugno
Torneo Calcio A5 Pro. Martellago“memorial
L. Rossetto”
26 luglio
Notte Bianca
OLMO
24 aprile – 31 maggio
Torneo di Calcio“ Anoè Camillo”
14 giugno
Notte Bianca
MIRANO
25 aprile
Festa dei Fiori
12 – 15 giugno (da confermare)
Palio di Noale
22 giugno
Infiorata
28 giugno
Notte Bianca
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PIANIGA
24-25-30-31 maggio 1-3 giugno
Centenaria Fiera dei bisi
SALZANO
17 maggio
Notte Bianca
31 maggio / 1 giugno
SANTA MARIA DI SALA
30 marzo (da confermare)
Fiori & sapori
24 maggio (da confermare)
Notte Bianca
SCORZE’
9-18 maggio
Festa della fragola e dell’asparago
23 maggio – 2 giugno
Festa dei Bisi
21 giugno
Notte Bianca
SPINEA
fine aprile – primi di maggio
Festa di Primavera
5 luglio
Notte Gialla
ZERO BRANCO
fine maggio – 2 giugno
Festa della Birra - Scandolara
VENEZIA
E TERRAFERMA
VENEZIA
fino al 30 giugno – Palazzo Ducale
Storia e storie di Dogi e Dogaresse
fino al 27 aprile
Università Cà Foscari
Viktor Popkov“Sogno e realtà Viktor Popkov
1932-1974”
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flessibile a zero
spese di istruttoria
per realizzare i
miei progetti?”
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