Scheda descrittiva del progetto

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Scheda descrittiva del progetto
UN POZZO IN TANZANIA PER
MASAI E SWAHILI
“I Masai avevano quell’atteggiamento che affratella, quell’accettazione supina, ma
immediata e completa che devi essere uno di loro, qualunque sia il tuo luogo d’origine ”
Ernest Hemingway
Da alcuni anni, appena il lavoro e la famiglia me lo consentono, vado spesso in Africa, in
Tanzania, dove ho creato legami per me profondi con il popolo Masai, una tribù molto
rappresentativa dell’Africa, ospitale e con aspetti culturali affascinanti.
Il popolo Masai abita nella zona ovest del Centro Africa, distribuendosi tra il Kenya e la
Tanzania. I Masai sono pastori e vivono nella foresta; le loro case “ang” sono degli spazi
molto larghi e aperti con al centro il recinto per le mucche e intorno le capanne. Il territorio
non è recintato ma tutti sanno dove inizia e finisce. Qualunque persona o mandria può
passare nel territorio di un’altra famiglia Masai. Le famiglie sono allargate, i figli sposati
rimangono nella casa di origine costruendosi nuove capanne.
Le caratteristiche della loro cultura che più mi hanno colpito sono:

il loro senso di appartenenza: tutti i Masai possono contare sull’aiuto di un altro
Masai anche se non si conoscono;

protezione: per un uomo diventare “guerriero” significa porsi al servizio della
comunità: qualunque problema possa sorgere, i guerrieri si raggruppano per andare
in soccorso;

rispetto: tutto va rispettato perché tutto è vita, sia la natura che gli animali che le
persone, quindi, pur affermando e conservando al loro interno le proprie regole e il
proprio stile di vita, non si pongono mai in modo critico verso l’esterno;

intelligenza: affrontano con naturale saggezza e pazienza le difficoltà;

dignità: si sentono il popolo rappresentativo dell’Africa e nel loro atteggiamento si
percepisce fierezza e sicurezza.
Durante i miei soggiorni presso una famiglia masai, all’interno di una casa e quindi di una
comunità, ho potuto sperimentare come si può vivere e stare bene senza niente di ciò che
riteniamo essenziale nella nostra civiltà, ma ciò che ho visto rendere davvero difficile la
vita ai Masai, mettendo in pericolo la loro sopravvivenza, è la mancanza d’acqua.
E’ molto significativo che nella lingua masai piovere si dica “Ehaita Inkaì”, che vuol dire
“Dio sta scendendo”.
INIZIATIVA
Realtà attuale: La Tanzania è uno dei Paesi più poveri del mondo. Il reddito annuo pro
capite nel 2012 è di circa 629$ . Il 60% della popolazione è privo dell'elettricità e il 40%
dell'acqua potabile. Il 60% della popolazione sopravvive con meno di 2 $ al giorno.
 Il territorio di cui ci occupiamo è situato nel nord est della Tanzania, nella regione di
Tanga, dove si alternano aree di savana a bassi altipiani di foresta.
 Il clima: durante l’anno ci sono due periodi in cui sono possibili delle precipitazioni,
leggere nell’autunno e intense durante la primavera.
 Le famiglie di cui ci occupiamo vivono nella foresta degli altipiani, totalmente isolate
e in assenza di qualunque infrastruttura (assenza di strade, elettricità, acquedotti,
fognature e linee telefoniche)

Sostentamento: le famiglie masai vivono quasi esclusivamente dell’allevamento di
bovini transumanti, per cui vi è la necessità di grandi estensioni di pascolo; le
famiglie swahili che risiedono nello stesso territorio vivono della coltivazione di
mais, manioca e girasole, con metodi e strumenti esclusivamente manuali. Spesso
gli Swahili svolgono alcune attività alle dipendenze dei Masai.
Problematiche:
 La carenza/assenza di acqua è il principale problema per la sopravvivenza.
Per le persone: l’acqua utilizzata proviene da stagni naturali scavati nel terreno
dove si sofferma l’acqua piovana. In periodi di particolare siccità, come avvenuto in
quest’ultimo anno, gli stagni si prosciugano.
La necessità di reperire acqua costringe le donne a lunghi percorsi a piedi e al
trasporto di taniche di 20 litri tenuti sulla testa; inoltre in periodi di particolare siccità
l’unico rifornimento è a pagamento presso lontani pozzi privati, con l’aggiunto costo
del trasporto.
L’acqua degli stagni non pulita viene utilizzata per tutte l’attività quotidiane (bere,
preparare il cibo, lavare stoviglie e indumenti, l’igiene personale). Questo comporta
un alta frequenza, soprattutto nella popolazione infantile, di infezioni e disturbi
intestinali e della pelle.
Per quanto riguarda gli animali, in carenza d’acqua le mucche non trovano né
acqua né pascolo, quindi non producono latte, che è la principale fonte di
alimentazione per la popolazione masai. Inoltre la morte delle mandrie comporta la
perdita dell’unica fonte di sostentamento della popolazione masai e a ciò consegue
anche l’impoverimento dei Swahili che lavorano per i Masai.
 Difficoltà di convivenza tra popolazione masai e swahili: la diversità di religione,
masai cattolici e swahili musulmani, crea una diversità di usanze e stili di vita;
l’utilizzo della terra per l’agricoltura riduce i pascoli per i bovini e gli occasionali
danni da parte dei bovini alle coltivazioni attivano la conflittualità.
Raccontando ad alcuni amici la realtà della vita di queste popolazioni e il grave problema
dell’acqua è sorta la volontà di
costruire un pozzo e predisporre sistemi di raccolta dell’acqua piovana
Gli obiettivi sono:

Permettere il rifornimento di acqua pulita non lontano dalle abitazioni

Favorire la convivenza e integrazione delle due popolazioni Masai e Swahili
FASI OPERATIVE
1. Costruzione del pozzo

Presupposti:
 Effettuando sul posto la prima esplorazione di fattibilità abbiamo dovuto prendere
atto che la situazione economica del paese e il modello sociale esistente regolano
l’attività economica in modo che a noi sembra molto approssimativo e con scarsi
modelli di accordi e garanzie
 Le caratteristiche geologiche del territorio (altipiano con falde rocciose subito sotto
la superficie del terreno) rendono impegnativa la trapanazione del terreno. Inoltre le
falde acquifere di sufficiente portata sono molto profonde
 È di fondamentale importanza che la manutenzione dell’impianto sia fattibile in loco
e compatibile con le risorse economiche della popolazione

Coinvolgimento e motivazione della popolazione:
In occasione del mio ultimo soggiorno è stata organizzata una riunione con le famiglie
del luogo, alla quale hanno partecipato i rappresentanti di 43 famiglie masai e swahili
per un totale di 435 persone, che hanno espresso il grande bisogno e urgenza di
acqua e sottoscritto l’interesse a collaborare alla costruzione di un pozzo comune.
Per concretizzare il loro coinvolgimento, si sono resi disponibili a contribuire
economicamente alla prima fase del progetto, la ricerca del luogo dove costruire il
pozzo; a tale scopo ad oggi hanno organizzato e completato la raccolta del denaro
necessario e sono pronti a far arrivare in loco l’impresa che venga prescelta. Inoltre
hanno individuato due persone con l’incarico di portare avanti le ricerche e i contatti in
loco e tenere il collegamento con noi.
 Raccolta di informazioni sui pozzi esistenti: è stata svolta una indagine sui pozzi
esistenti nel territorio circostante, per conoscerne i diversi tipi e funzionamenti
(compresa la possibilità di fornire acqua sia per le persone che per gli animali), i costi
di costruzione e di mantenimento e le diverse problematiche che possono subentrare
(come ad esempio che la falda acquifera possa contenere acqua salata).
 Raccolta di informazioni sulle imprese di costruzione: prendendo in considerazione
associazioni operanti sul territorio e imprese locali, i criteri di valutazione sono stati i
seguenti: specifica competenza nella costruzione di pozzi, affidabilità, costi,
adeguatezza del progetto alle esigenze della specifica comunità, sostenibilità della
manutenzione in tale contesto.
Di seguito riportiamo l’esempio di preventivo di una delle ditte contattate; siamo
attualmente in contatto con una impresa locale, il cui sito consultabile è
http://sebatz.com/about_us.php.
2. Sistemi di raccolta dell’acqua piovana
Per raccogliere l’acqua nei periodi dell’anno in cui sono presenti precipitazioni, un
sistema utile sarebbe quello di dotare gruppi di case di un serbatoio in cui conservare
l’acqua raccolta tramite grondaie.
Preventivo pozzo
FASI E COSTI
SCELLINI
EURO
1.500.000
750
200.000
100

Ricerca della falda
acquifera sotterranea

Costo metro di scavo per
raggiungere falda
acquifera

Profondità
approssimativa da
scavare 150 metri
30.000.000
15.000

1) Costo con motore a
gasolio
3.500.000
1.750

2) Costo con pannelli
solari
35.000.000
15.000

Lavori in muratura
2.000.000
1.000
TEMPI
10-15 giorni
15-30 giorni
TOTALE (approssimativo)
1) 37.000.000
18.500
(gasolio)
2) 68.500.000
34.250
(pannelli solari)
Preventivo sistema raccolta acqua piovana
MATERIALI
NUMERO
COSTO IN EURO
GRONDAIE
10
2.000
SERBATOI
10
10.000
TOTALE (approssimativo)
12.000
Spese amministrative
Le spese per la realizzazione e fatturazione del progetto ammontano a circa 1000 euro e si
riferiscono a: apertura conto, bonifici bancari, permessi e certificazioni, scrittura e traduzione legale
dei documenti.
Infine vogliamo presentare le famiglie che sono in attesa del nostro aiuto e che, in seguito
alla riunione effettuata nel villaggio, hanno voluto confermare il loro coinvolgimento e
l’impegno a collaborare alla realizzazione del progetto.
Speriamo che in molti possiamo condividere con loro la gioia per il risultato raggiunto, che
facilita le condizioni di vita di queste famiglie e può favorire l’integrazione tra le etnie.
FAMIGLIE MASAI E SWAHILI FRUITRICI DEL POZZO
FAMIGLIE
Sokoi Makau
Koreka Angaragia
Inkitipaki Giokorde
Mason Lekunga
Tuma Makau
Lengai Leiti
Secorei Makau
Ketto Kisombo
Kumbuni Leguanga
Ekoio Hakulu
Tumas Sanino
Moses Morongo
Mahadi Mais
Josef Kisombo
Olanduei Sakiu
Kadege Maloi
Sepedao Sarmei
Nada Laida
Kahiyai Asae
Salim Londesa
Samuel Makau
Maroko Lepshu
Pentoro Sumaili
Ikoyo Saningo
Sansunga Kiparo
Keya Saningo
Mitiscili Nurite
Kumbuni Lewangu
Januwari Gulindini
Yohana Mirici
Taleki Mahau
Ngitipati Njokariae
Mbaraka Kipeteyani
Simon Paulo
Sikarei Makau
Isaya Maina
Mahalu Kimais
Jesef Keto
Peneti Keto
Palta Shakulu
Koreko Mkundwa
Layesi Koreko
Matinda Lotambu
Totale Famiglie: 43
N° COMPONENTI
25
20
10
8
12
10
5
15
15
10
7
10
5
5
10
7
7
7
6
3
7
6
3
13
21
5
10
15
8
9
7
19
14
9
13
12
8
4
6
6
25
8
10
Totale persone: 435
Per informazioni o chiarimenti potete contattare:
Ana Marta Alcayde
[email protected]
cell. 3493934584
Roberta Balboni
[email protected]
cell. 3331322721
ASHEE
Ana Marta Alcayde
Roberta Balboni