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IL MERCATINO DELLE PULCI PIU’ COOL DI MILANO, L’EAST MARKET, E IL LAMBRATE VINTAGE /DESIGN DISTRICT [VACANZE A MILANO, HINTERLAND 2] Quando: il 22 Novembre (in occasione del primo compleanno del mercato) o quando in Via Ventura si tiene l’East Market (per saperlo consultate il sito eastmarketmilano.com) il mercatino delle pulci e del vintage più London-style di Milano: abiti, vinili, accessori, varie ed eventuali + uno sfizioso food market. Come raggiungere la meta: In metro, MM LAMBRATE (linea verde, la due) con il bus # 54, il tram 33 o in lambretta… Tempistica: una mezza giornata, minino! Perché il mercato di Via Ventura è un’occasione per scoprire l’ex distretto industriale di Lambrate convertito in un sorprendente Vintage (Design) District e ripassare un po’ di storia: dalla lambretta (icona del boom economico) alla prima radio privata italiana, radio milano international... Eccovi la geo-localizzazione dell’itinerario ;-) NB. pagine da stampare e portare con sé durante la visita (o salvare pdf per visualizzazione su smartphone ecc. Pronti? Si parte! Come sempre con LOFT studioviaggi, l’itinerario è su misura quindi potete modularlo a vostro piacimento… PARTIAMO DALLA STAZIONE MM LAMBRATE, MILANO. Iniziamo da qui con una brutta sorpresa (l’unica dell’itinerario!): del murales realizzato nel 2008 dallo street-artist BLU che impreziosiva la piazza attigua alla stazione in via Predil, restano solo alcune, sbiadite, tracce. Al debutto, appariva così: Fate uno sforzo d’immaginazione se i promessi lavori di restauro non sono ancora iniziati per quando lo visiterete e proseguite verso il cuore del Lambrate District: Via Ventura. Riempiamo il quarto d’ora che serve per raggiungere la meta con due righe dedicate a questo storico quartiere. IL QUARTIERE LAMBRATE. Borgo di origine romana, già citato da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, Lambrate – che deve il suo nome al 1 fiume Lambro che ne segna oggi il limite orientale – fa parte del comune di Milano dal 1924. Senza dilungarci troppo sulla sua storia antica e antichissima, è comunque interessante segnalare alcuni eventi che trovano architettonico riscontro lungo il nostro percorso. Lasciandoci la stazione della metropolitana alle spalle, il primo di questi incontri è con la “Cappelletta” all’incrocio tra Via Bertolazzi e Via Dardanoni. Studiosi manzoniani vogliono che Renzo Tramaglino sia passato proprio di qui per raggiungere Trezzo d’Adda ne “I Promessi Sposi”. Un tempo luogo di culto pagano, la Cappelletta romana vanta un appeal prodigioso anche in tempi più moderni: durante i bombardamenti del 13 agosto 1943 rimase illesa facendo gridare gli abitanti di Lambrate al miracolo. E i suoi poteri restano imperscrutabili ma indiscussi ancora oggi. A questo incrocio imbocchiamo Via Conte Rosso, che nel corso del 2015 è stata imbellettata, riqualificata e molto, molto colorata! Le vetrine dei negozietti di vintage con copyright madeinlambrate (persino di tatuaggi vintage), i copri-pali in lana colorata e i dissuasori dipinti oltre a una pioggia di puntini arlecchineschi a firma Omar Hassan sui muri del parchetto vivacizzano il nostro incedere fino alla soglia della Parrocchia di San Martino, il cuore del distretto, dove un tempo sorgeva un monastero benedettino. Il campanile della “basilica lombarda” è la parte più antica dell’attuale chiesa e ci fornisce il pretesto per ricordare per quale ragione “martinitt” in milanese significa “orfano”. La chiesa consacrata dal Cardinale Borromeo sorgeva, infatti, nelle vicinanze del nuovo orfanotrofio di Milano e la fantasia popolare suggerì di chiamarla “San Martino degli Orfani” e, per assonanza, di ribattezzare gli orfani “martinitt”. 2 Proseguendo la nostra passeggiata si passa davanti all’ex Polveriera Spagnola di Via Pitteri, già sede dell’orfanatrofio durante il fascismo che ospita oggi il Teatro Martinitt (info programmazione: teatromartinitt.it) Quanto alla ex Polveriera spagnola, la prima industria bellica di Milano che produceva polvere da sparo, si può dire con il senno di poi che anticipò la vocazione industriale di questa area della città che, negli anni del Boom, si animò di grandi fabbriche (Cinelli, Bracco, Columbus e su tutte l’imponente Innocenti) che ne connotarono il territorio urbano e sociale trasformandola in un quartiere operaio, nel bene e nel male. A Lambrate si produceva, infatti, la mitica Lambretta, icona del boom economico ma Luchino Visconti la sceglie per ambientare il dramma di "Rocco e i suoi fratelli", il manifesto del neorealismo (la famiglia di Rocco vive in uno scantinato in Via Birago, 2) La fabbrica dell’Innocenti compare poi in alcune scene di “Teorema” di Pasolini, uno sguardo sulla borghesia imprenditoriale milanese, e nelle intense inquadrature di “Miracolo a Milano” di Vittorio de Sica. 3 Dopo il surreale abbandono post era industriale che trasforma Lambrate in un territorio periferico, il progetto di riqualificazione del quartiere si avvia nel nuovo millennio dalle “ceneri” dell’ex Faema, la rinomata azienda produttrice di macchine da caffè, che occupava un’area di 20.000 mq tra i civici 3 e 15 Via Ventura. Una parentesi a parte merita il civico 3 di via Ventura, dove ci troviamo adesso, dopo aver risalito via Massimiano. Si tratta della sede storica di Radio Milano International*, la prima radio privata d’Italia che il 10 marzo 1975 iniziò a trasmettere le note della canzone I’m free degli Who. * Radio Milano International iniziò a trasmettere utilizzando una radio militare sintonizzata sulla frequenza 101 in modulazione di frequenza, da un furgone in movimento per le vie cittadine per evitare l'intercettazione da parte dellʼEscopost, la polizia Postale; è cronologicamente la prima radio privata italiana. Libera veramente, come cantava Finardi! Fu fondata da due coppie di fratelli - Angelo e Rino Borra, Piero e Nino Cozzi - tutti milanesi e ventenni, investendo un milione di lire per l'attrezzatura. Il primo studio fu ricavato dalla camera da letto di Piero, vicino a piazza della Repubblica. Dopo poco più di un mese dall'inizio trasmissioni, il 15 aprile il trasmettitore venne sigillato dalle forze dell'ordine, per contravvenzione alla legge sul monopolio delle trasmissioni radiofoniche, le trasmissioni poterono riprendere dieci giorni dopo, dopo che il pretore Cassare accolse il ricorso a difesa della radio. Inizialmente la radio era ascoltabile nel raggio di circa 40 km e si finanziava con introiti pubblicitari, per quanto circolarono voci che fosse finanziata dalla CIA sospetti causati dal forte clima di lotta politico ideologica di quegli anni. La radio ebbe un immediato successo e nella sede storica di Via Ventura 3 arrivò come conduttore Claudio Cecchetto che a quel tempo faceva il disc-jockey al Panthea, una delle discoteche più note. Qualche mese dopo al microfono della radio arrivò anche Gerry Scotti… 4 Oggi, l’Ex (area) Faema è un pregevole esempio di archeologia industriale che ospita studi professionali, abitazioni, gallerie d’arte, librerie, la casa editrice Abitare Segesta, una scuola di design, attività commerciali e location per eventi. A proposito di eventi, il più atteso (solo una volta al mese, per ora) e scoppiettante è senz’altro lo street market (o mercatino delle pulci) più cool di Milano: l’East Market. 5mila metri quadri per oltre 120 espositori dedicato a vintage e riciclo, rarità e modernariato. Si trova di tutto: vinili, sneaker da collezione, edizioni limitate, manufatti, bigiotteria, collezioni private, abiti e accessori. Un mercato di strada dove vendere, compare e scambiarsi oggetti (vedi eastmarketmilano.com) in puro London style… 5 A sancire la nuova vocazione urban vintage di Via Ventura c’è anche l’installazione dell’artista milanese Patrick Tuttofuoco: su due edifici a poca distanza l’uno dall’altro sono appese due insegne luminose che provengono dal vecchio parco delle Varesine di Milano. Da alcune terrazze degli edifici può capitarvi di leggere la scritta per intero… 6 Il nostro giro per le vie del Vintage Distric è terminato ma, dato l’avvicinarsi del Natale, avremmo un suggerimento per lasciare la zona con un prezioso bottino. In Via San Faustino, 46 in direzione dell’Ortica, si trova lo spaccio di “Tre Marie” marca simbolo della tradizione dolciaria milanese che confeziona ottimi panettoni a prezzi “discount” tutti i giorni (tranne la domenica). Al termine della via, s’incrocia la chiesetta di San Faustino; gli affreschi cinquecenteschi da poco ravvivati mettono allegria così come San Faustino, cui è toccato in sorte di essere eletto protettore dei single! Oppure potete salutare Lambrate rendendo omaggio al suo grande protagonista, il fiume Lambro, che è al centro – anche metaforico - del nuovo Parco dell’Acqua nell’ex Innocenti e dell’omonimo parco, una sintesi del nostro paesaggio familiare: prati, fiumi e rogge, cascine e campi coltivati. We will loft you in Milano . www.loftviaggi.it - Via E. Torricelli, 30 – 20136 MILANO LOFT studioviaggi, tel. 0289422055 email. [email protected] 7