Avena Karolyna Ortiz

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Avena Karolyna Ortiz
L’avena è un cereale dalle origini antichissime, originariamente utilizzata come medicinale e per alimentare il bestiame. È
un cereale che appartiene alla famiglia delle Graminacee. Esistono vari tipi d'avena che vengono coltivate in diverse
zone, in base al clima che necessitano. Tra le tipologie più coltivate troviamo l'avena bizantina, o rossa che viene
coltivata nel Mediterraneo e nel Medio oriente perché in grado di resistere ai climi aridi e secchi, e la Sativa (conosciuta
come biada) si trova invece nel Nord Europa, in quanto ha bisogno di un clima umido e fresco..
Tempo e modalità di raccolta e coltivazione
Attualmente coltivata ovunque, in particolar modo in Europa e in America settentrionale, viene in genere seminata all'inizio
della primavera e raccolta a fine estate, nelle zone più temperate la semina può avvenire anche in autunno, si adatta
facilmente anche ai terreni poveri, la sua pianta è alta dai 60 cm ai 150cm, ha un fusto sottile e cavo detto culmo; diviso in
internodi, le foglie sono fini e allungate, provviste di una guaina con una corta ligula dentata che avvolge il gambo. I fiori
piccoli di colore verde e formano delle aggraziate spighe ricurve, i frutti si chiamano cariossidi e hanno una forma ellittica
e allungata con un caratteristico solco laterale. I suoi chicchi vengono lavorati de destinati all’alimentazione, le piante
verdi invece sono utilizzate come fieno.
L’avena in commercio, si acquista sotto forma di farina, fiocchi e anche chicchi, nei negozi di alimenti biologici,
erboristerie, e nei supermercati più forniti.
L’avena è una fonte di carboidrati a lenta digestione, ricca di fibre e per questo è in grado di fornire energia a lungo
termine senza causare picchi insulinici.
Nel nostro paese le applicazioni diatetiche dell’avena sono relativamente recenti, nonostante questo cereale abbia alle
spalle antichissime tradizioni.
I popoli germanici e scozzesi, per esempio, basavano la propria alimentazione sull’avena, dal momento che questa pianta
annualmente riesce a superare i climi rigidi delle regioni nordiche. In tali zone il consumo di avena è ancora ampliamente
diffuso, soprattutto per la produzione di gustosi piatti tradizionali come il porridge.
In Italia, fino a pochi anni fa, l’avena era destinata prevalentemente all’alimentazione dei cavalli. Oggi i benefici dell’avena
sono ormai giunti alle orecchie del grande pubblico e la sua diffusione nei prodotti alimentari è sempre più capillare.
Ingrediente tradizionale del miusli, viene ormai aggiunta in quasi tutti gli alimenti dietetici per la prima colazione.
Proprietà salutari ed utilizzo.
L’avena nonostante sia poco utilizzata nella dieta di tutti i giovani è un cereale molto interessante grazie alla sua
composizione chimica.
Tra tutti i cereali detiene di alimento più ricco in proteine, lipidi in particolare contiene lipidi insaturi, tra cui l’essenziale
acido linoleico. Ottimo anche il contenuto di fibre solubili, che rendono l’avena un alimento ideale per placare l’appetito,
regolarizzare la funzione intestinale e normalizzare il peso corporeo.
L’avena inoltre nota per il suo rapporto di minerali e vitamine, in particolare acido pantotenico e tiamina, per la sua
particolare composizione si utilizza come alimento nutritivo rinforzante e ricostituente, specialmente per bambini ed
adolescenti, ma si rivela utile anche per stimolare l’organismo degli anziani, fa bene ai diabetici dato che è una dei cerali
che contiene meno zuccheri, alle mamme che allattano, grazie all’elevato contenuto di minerali, chi soffre di gastrite e
colite.
L’avena è per tanto riconosciuta come una medicina naturale, e utilizzabile in tutte le sue parti: la CRUSCA ottenuta
dall’avena ha azione diuretica ed è anche utilizzata nelle ARTRITI.
I SEMI sono gradevolmente emollienti e rinfrescanti, indicate nelle infezioni croniche intestinale e bronchioli.
La farina: è un alimento prezioso usato nelle LOMBAGGINI e nei dolori reumatici. La presenza di vitamina B, minerali e
altre sostanze come la gramina, contribuisce a fortificare ed equilibrare il sistema nervoso centrale, rilasciando un’azione
sedativa, calmante, utile in casi di forte stress ed insonnia, fondamentale, inoltre per lo sviluppo e rafforzamento di tendini
e ossa, grazie alla sua spiccata capacità di attirare acqua e alla presenza dei vari oligominerali è in grado di abbassare in
tempi molto brevi il colesterolo dannoso LDL, senza condizionare quello buono HDL.
L’avena viene utilizzata per la bellezza della pelle, indicata particolarmente nei casi di IPERSENSIBILITA, DERMATITI ed
ECZEMI, grazie alle sue proprietà emollienti e detergenti che rispettano le funzioni epidermiche. I suoi estratti si utilizzano
per la preparazione di creme ed oli, in speciale modo come emolliente per pelli molto secche ed irritate, indicati inoltre per
le cuti sensibili e delicate dei bambini e degli anziani; i principi attivi degli estratti di avena hanno anche la capacità di
contrastare ed attenuare i segni dell’invecchiamento, e rinnovare l’epidermide.
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Ecco una ricetta semplice per una maschera idratante e lenitiva: unire in una ciotola 2 cucchiai di farina
d’avena e 2 di acqua di rose, mescolare fino ottenere un composto omogeneo da applicare poi sul viso, lasciando
agire per 20 min. circa e risciacquare con acqua tiepida.
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Come rimedio ai fastidioso brufolo: mesolare in una terrina 1 cucchiaino di farina d’avena con 1 d’acqua
tiepida, ottenendo così una crema da stendere sui punti bisognosi, l’ideale sarebbe lasciarla agire per tutta la
notte e per tale scopo è consigliabile dopo l’applicazione, mettere una garza protettiva prima di andare a dormire.
Infine l’avena agisce anche sui sintomi della depressione, del nervosismo e dell’insonnia, dunque è ideale per chi si trova
ad affrontare un periodo di forte stress.
L’avena e i suoi benefici.
Ecco come uno tra glia alimenti più semplici, sin da oggi riservato all’alimentazione dei cavalli e al riempimento dei
materassi, si è convertito in pochi anni in un tesoro per la salute e in un’arma incontestabile nella lotta contro il
sovrappeso.
Gli anglosassoni hanno imparato ad apprezzare la
crusca d’avena e ad usarla in campo medico.
La sua prima apparizione in un manuale scientifico
avvenne nell’ambito di studi condotti negli Stati Uniti
che provano chiaramente la sua azione benefica sulla
riduzione del colesterolo.
Nel 1980, in concomitanza con la diffusione di questi studi, il riconoscimento pubblico di questo cereale, sino ad allora
sconosciuto, fu tale che bastarono poche settimane per terminare le scorte su scala nazionale. Il New York Times parlò
addirittura di “Crusca-mania.”
Azioni sul nostro organismo.
-Riduzione del colesterolo;
-Prevenzione del diabete tramite la riduzione dell’indice glicemico del bolo alimentare;
-protezione contro il cancro del colon e del retto;
-Azione benefica sul transito instabile.
A cosa si devono questi benefici per la nostra salute?
Alle sue fibre, ricche di beta-glucini, che le permettono di esercitare due azioni benefiche per l’organismo; eccole:
1.
Azione di sazietà nello stomaco: una volta ingerita, la crusca d’avena assorbe la saliva e arriva nello stomaco
dove inizia a riempirsi d’acqua. Un cucchiaio di 15 grammi di crusca d’avena assorbe 25 volte il suo volume
d’acqua, generando rapidamente una sensazione di punezza e sazietà.
2. Diminuzione di calorie nell’intestino: questo è il principio di base della sua azione sul peso. Quando la crusca
transita, mescolata al bolo alimentare, subisce l’attacco chimico dei succhi gastrici, della bile e del succo
pancreatico, trasformandosi così in una poltiglia in cui la crusca d’avena può sprigionare tutto il suo potere
dimagrante.
Qual è il vantaggio per la salute dell’organismo e nella lotta contro il sovrappeso?
“-<<Creare in tutta semplicità una sorta di fuga calorica nel sistema digestivo>>-, rispondeva il dott. Pierre Dukan in
una recente conferenza stampa”… che non solo intrappolerà il colesterolo, ma frenerà anche la penetrazione degli
zuccheri semplici, oltre a provocare la perdita di una quantità di calorie che, senza la crusca d’avena, sarebbero state
altrimenti assimilate dall’organismo.
FECI
Acidi Grassi
Carboidrati
Aminoacidi
Crusca d’Avena
*Quali sono le quantità giornaliere di Crusca d’avena nella dieta Dukan?
FASE DI ATTACCO: 1,5 cucchiai al giorno.
FASE DI CROCIERA 2 cucchiai al giorno.
FASE DI CONSOLIDAMENTO: 2,5 cucchiai al giorno.
FASE DI STABILIZZAZIONE: 3 cucchiai al giorno.
Utile nell’industria.
L’utilizzo alimentare, cosmetico e medicinale viene applicata anche nell’industria, uno dei principali prodotti industriali
ottenuti da questo cereale è il FUSFUROLO, una sostanza chimica derivata dal tegumento della cariosside, utilizzata
come solvente in alcuni processi di raffinazione industriale.
L’avena viene impiegata in distilleria per la produzione del whisky, una bevanda alcolica ottenuta dalla germinazione di
cereali. Il Tennessee Whisky, prodotto negli Stati Uniti (uno tra i primi paesi produttori di avena) utilizza anche l’avena oltre
all’orzo, la segale e il mais.
Controindicazioni.
A dosi alte può dare luogo a un forte mal di testa , soprattutto localizzata nella zona della nuca, per l’elevato contenuto di
vitamina B2.
Storia.
Questo cereale appare in Europa verso il VI secolo A.C. probabilmente proveniente dall’Asia (avena bizantina). A causa
della deperibilità, Greci e Romani la consideravano una “cattiva erba” buona solo per cavalli e barbari. Originariamente
utilizzata come medicina, fu poi adottata come alimento da scozzesi, britannici, tedeschi e scandinavi.
L’avena fu sempre considerata un alimento per animali, e perciò poco degno di essere mangiato dall’uomo. Col passare
dei secoli questa idea si radicò sempre di più, nel Medioevo nessun cavaliere inglese o francese si sarebbe nutrito con il
cibo che dava al suo cavallo in Europa, l’unica eccezione fu costituita dagli scozzesi e dagli irlandesi, forti mangiatori
d’avena, tanto che merita citare il fatto che Samuel Johnson (1709-1784) poeta, raggista, biografo, scrittore definì nel suo
dizionario inglese l’avena come “cibo per gli uomini in Scozia, per i cavalli in Inghilterra”, gli Scozzesi per nulla offesi
ribatterono che “ l’Inghilterra è famosa per l’eccellenza dei suoi cavalli mentre la Scozia lo è per i suoi uomini belli.”
Poi sembra che la pianta sia stata importata in Italia dai legionari di Giulio Cesare: durante la loro permanenza in Gallia e
in Germania, i soldati avevano notato che le popolazioni indigene ne facevano un larghissimo uso: la utilizzavano per fare
il pane e la polenta, attribuiva alla pianta grandi qualità, grazie alle sue elevate quantità d’avena ingerita, gli individui delle
popolazioni germaniche morivano a tardissima età, dopo aver vissuto una vita senza malattie.
L’uso dell’avena come pianta medicinale è riconosciuta nell’antichità, come viene sostenuto in Della Medicina, di Aulo
Cornelio Celso e nella Naturalis Historia di Plinio, dove viene affermato che la farina d’avena cotta nell’aceto eliminasse i
nei. Infatti ancora oggi viene attribuita a questo antico cereale una funzione detergente. L’uso dell’avena
nell’alimentazione umana risale a circa 4500 anni fa, quando venne selezionata per l’agricoltura.