Il dipinto “Traslazione della Santa Casa” di

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Il dipinto “Traslazione della Santa Casa” di
DELEGAZIONE PONTIFICIA SANTUARIO DELLA SANTA CASA
LORETO
Loreto, 30.04.2012
Ai colleghi della Stampa
LORO SEDI
COMUNICATO STAMPA
Il dipinto “Traslazione della Santa Casa”
di Joseph Heintz il giovane donato al Santuario
dall’antiquario veneziano Pietro Scarpa
La Delegazione Pontificia è lieta di ricordare che nel contesto della mostra
“Meraviglie dalle Marche”, composta da un significativo ed importante nucleo di
capolavori dell’arte provenienti dalle Marche (dal 3 maggio al 10 giugno 2012
presso il Braccio di Carlo Magno, Piazza San Pietro, Città del Vaticano), saranno
esposti due dipinti prestati dal Museo-Antico Tesoro di Loreto: “San Michele che
scaccia Lucifero” di Lorenzo Lotto e “Traslazione della Santa Casa” di Joseph
Heintz il giovane.
Di particolare significato la presenza del dipinto di Heintz, di grande valore artistico
e storico, poiché solo di recente acquisito dalla Delegazione Pontificia di Loreto e
inserito tra le opere presenti nel Museo-Antico Tesoro. L’acquisizione è stata
possibile grazie alla magnanimità e alla generosità di Pietro Scarpa, prestigioso
collezionista, antiquario e studioso veneziano.
Scheda del dipinto “Traslazione della Santa Casa”, di Joseph Heintz il giovane
Olio su tela, cm 178 x 378
Joseph Heintz il giovane, figlio dell’omonimo pittore, nasce ad Augusta, in
Germania, intorno al 1600. Già nel 1625 è a Venezia, dove per i locali diviene
“Enzo” o “Ens” ed opera con notevoli riconoscimenti fino alla morte, nel 1678. A
Venezia, nonostante l’intensa attività lasciò poche opere. L’opera presenta in una
forma di narrazione continuata quattro scene relative alla Traslazione della Santa
Casa, le cui tre pareti si conservano oggi nella Basilica di Loreto. Per ricostruire la
storia dell’opera è di fondamentale aiuto un’acquaforte con lo stesso soggetto e lo
stesso impianto compositivo realizzata successivamente dallo stesso Joseph Heintz
(indicato come Gioseffe Ens D’Augusta Pittore) e di dimensioni piuttosto contenute
(mm. 250 x 390). Essa infatti, oltre al titolo, presenta in basso una lunga dedica del
pittore a Giacomo Correr, procuratore di San Marco dal 1649 al 1660, e indica
l’originaria collocazione del quadro, “riposto nella Chiesa…di San Polo”. È lecito
pensare dunque che la tela sia stata commissionata in occasione della nomina del
Correr, o poco dopo. In ogni caso i documenti a disposizione suggeriscono la
realizzazione del dipinto non prima del 1649 ed entro il 1660.
L’opera dello Heintz, riproponendo la tradizione del trasporto angelico della Santa
Casa è una felice testimonianza del clima controriformistico di quel secolo, il XVII,
che non a caso è stato detto anche Lauretano. L’opera riprende quattro momenti del
viaggio delle pareti della casa di Maria, da Nazareth a Loreto. Il primo, collocato
sullo sfondo a destra, raffigura la casa trasportata dagli angeli, in volo tra mare e
cielo, con Maria e il Bambino sul tetto, giungere dalla “Terra di Tersatto, in
Schiavonia”. Il secondo momento è quello rappresentato nella scena centrale, dove la
Vergine, avvolta da un ampio alone a mandorla, è collocata nella “selva”, nel
territorio di Recanati, “dove la Santa Casa fu la prima volta riposta in Italia”. Qui
Maria, con il Bambino in braccio, appare a pellegrini aggrediti. Nell’estremo lato
sinistro del dipinto è raffigura la terza scena, dove i due fratelli, Simone e Stefano,
proprietari del colle, litigano per impossessarsi della reliquia nazaretana. Nella quarta
ed ultima scena, in una raffigurazione più piccola e alla sinistra di quella centrale, la
Casa risulta infine collocata dagli angeli lungo una pubblica strada. Su di essa, la
Madonna con Bambino è avvolta dalla tradizionale, ricca dalmatica e incoronata con
triregno.
L’ultima fonte utile per localizzare l’opera nella chiesa di San Polo risale al 1733. Da
questa data la “Traslazione” dello Heintz non viene più citata nelle guide di Venezia
e riapparirà solo nel 1982 come proprietà di un privato ed attribuita ad altro autore.
Fu Longo, nel 1983, a ristabilire l’esatta attribuzione. Dopo essere stata riesposta
temporaneamente a Venezia presso la chiesa di San Polo nel 2007, nel 2011 la tela è
stata donata dal collezionista e studioso Pietro Scarpa di Venezia alla Delegazione
Pontificia di Loreto in segno di devozione alla Vergine lauretana ed è esposta da
allora presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa.
Cordiali saluti.
Vito Punzi
[email protected]
tel. 071.97.47.231 - cell. 335.172.46.31