Le donne si laureano prima e meglio ma poi fanno fatica ad arrivare

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Le donne si laureano prima e meglio ma poi fanno fatica ad arrivare
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Il Bergamo
8 Marzo 2007
25
Il fatto del giorno
Via Tasso, solo due assessori in rosa
■ ■ La Provincia di Bergamo
vanta soltanto due assessori
in quota rosa su un totale di 12
(Alessandra Salvi
all'Ambiente e Tecla Rondi,
nella foto, alla Cultura). Solo 4
dei 36 consiglieri provinciali
potrebbero indossare un
tailleur senza destare
sospetti, e tra questi solo
Flora Fiorina è capogruppo
(Udc).
1
1
deputato orobico in
gonnella: è la leghista
Carolina Lussana
donna segretaria
provinciale di partito:
Daniela Amati, di Prc
Otto marzo/2. Rapporto della provincia sull'impiego del gentil sesso
Le donne si laureano prima e meglio
ma poi fanno fatica ad arrivare in alto
AFB
q Solo l'1,2 per cento
dei quadri è femmina,
ancora meno le dirigenti: 0,1 per cento
Mara Mologni
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Le contraddizioni del
mondo del lavoro in rosa: le ragazze sono più brave a scuola, si
laureano prima e meglio dei
colleghi maschi, ma faticano a
conquistare un posto in prima
fila. Lo ribadisce uno studio
della provincia di Bergamo
compiuto sui dati raccolti dai
Centri per l'impiego. Delle
119.181 lavoratrici orobiche dipendenti (su un totale di
316.517 lavoratori assunti) solo
il 4,1 per cento ha una specializzazione, mentre 20,2 è impiegata e 41,3, quindi la larga maggioranza, possiede soltanto una
qualifica generica. Ad alto livello le cose non vanno meglio, anzi: 1,2 per cento delle donne con
un impiego è un quadro, mentre le dirigenti raggiungono a
malapena lo 0,1 per cento. Come dice la canzone: una su mille ce la fa.
■
3Sono 119.181 le lavoratrici bergamasche
Il dato
Il senso della festa
L'8 marzo ha ancora un
senso? Risponde il
coordinamento donne Uil: «A
quante di noi sono stanche del
consumismo legato a questa
■■
LE LAVORATRICI sono media-
mente giovani: il 38,5 per cento
ha tra i 31 e i 40 anni, il 22 per
cento tra i 41 e i 51, il 18,3 tra i 26
e i 30 anni, il 12,7 tra i 25 e i 28
festa, vorremmo ricordare che
la condivisione di situazioni
comuni ci ha reso consapevoli
che la nostra tenacia ci aiuterà
a raggiungere risultati sempre
più importanti».
anni e l'8,4 ne ha più di 50.
L'81,8 per cento dei dipendenti
in rosa ha un contratto a tempo
indeterminato, l'8,8 lavora con
un contratto a termine mentre
il 7,8 è apprendista. Nei primi 9
mesi del 2006 sono state assunte 27.305 donne, in prevalenza
tra i 31 e i 40 anni (29,6 per cento del totale). Settori rosa sono
quello del commercio (18,5 per
cento, 22.031 addette), ma anche il meno femminile compartimento metalmeccanico (13,7
per cento, 16.348 lavoratrici),
poi tessile-abbigliamento (9,4
per cento) e turismo (6,5). Le
donne sono presenti, in misura
minore, anche in settori tradizionalmente a loro distanti, almeno nell'immaginario comune: il 2,3 per cento delle lavoratrici bergamasche è impiegato in edilizia, mentre il 2 per
cento, per un totale di 2.405 addette, rientra nel settore trasporti. Ma c'è anche chi un lavoro non ce l'ha e lo sta cercando. Sono 19.293 le donne iscritte ai centri per l'impiego, i
vecchi uffici di collocamento,
della provincia di Bergamo, su
un totale di 28.612 iscritti. L'84
per cento delle donne in cerca
di occupazione ha già lavorato
prima, e il 66,8 per cento non ha
un titolo di studio di scuola superiore. Solo il 23,8 ha almeno
una qualifica di scuola secondaria o professionale. Tante anche le straniere prive di occupazione: le più numerose sono
le marocchine (658), seguite da
albanesi (338) e rumene (208).
La crisi del settore tessile ha inciso in modo pesante sui livelli
di impiego femminile: al 30 settembre 2006 erano 1.508 le
donne iscritte alle liste di mobilità, e il 47,9 per cento di loro
proveniva appunto da aziende
tessili o di confezioni. ■
Gonne&politica. Ebe Sorti Ravasio è vice di Bruni. A Dalmine governa la Bruschi, a Ponte la Reduzzi
EPOLIS
Bergamo non dà del lei al sindaco
Donne e politica, la strada
è ancora lunga ma il cammino è
cominciato. Bergamo, in tutta
la sua storia, un sindaco donna
non l'ha mai avuto, mentre le
cose vanno meglio nell'hinterland. Dei comuni più popolosi
della provincia orobica, ben
quattro quattro hanno un pri■
mo cittadino in gonna: a Dalmine governa Francesca Bruschi, a Seriate Silvana Saita, a
Ponte San Pietro l'amministrazione è diretta dall'ex parlamentare Giuliana Reduzzi
mentre a Treviglio a guidare il
Comune c'è Ariella Borghi. Se il
capoluogo difetta ancora di una
sindachessa, il vicesindaco è già
femmina: la carica infatti è oggi
ricoperta da Ebe Sorti Ravasio,
che è anche assessore al Commercio. Più che buone anche le
“quote rosa” in giunta: 5 assessori donna su 12 totali.
Oltre alla Sorti infatti decidono del destino della città anche
3Ebe Sorti Ravasio
Maddalena Cattaneo (Mobilità), Elena Carnevali (Politiche
sociali), Luciana Gattinoni
(Personale) e Silvana Nespoli
(Istruzione). Potrebbe andare
meglio invece in consiglio comunale: sono solo 6 le donne (3
alla maggioranza e 3 all'opposizione), di cui due capogruppo
(Fiorenza Varinelli per la Margherita e Luciana Frosio Roncalli per la Lega) contro 34 colleghi uomini. ■ M.M.