05 luglio 2012

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05 luglio 2012
lavoro
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
5 luglio 2012 - Anno LXXXVII - N.11 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
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 Prossimo numero: 19 luglio 2012
Libera
circolazione
Più dolori
che gioie
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Padronato
Si apra
alla contrattazione
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Docenti
Concretizziamo
le rivendicazioni!
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Valora
La delegazione
ticinese
non ci sta
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Canicola
Proteggere la propria salute
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com
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Sindacato  Attualità
5 luglio 2012 il Lavoro
Libera circolazione
Più dolori che gioie
RENATO RICCIARDI
Q
ueste note di commento non possono rendere adeguatamente ragione del lavoro molto importante
svolto dal team dell’Ufficio di statistica che
ha presentato mercoledì 27 giugno uno studio
sull’impatto della libera circolazione sul mercato del lavoro svizzero e ticinese.
Veramente interessante in particolare la metodologia utilizzata che ha permesso, finalmente, di misurare scientificamente che le regioni di
confine, e in particolare il Ticino, hanno subito
effetti negativi sui livelli occupazionale e salariale, a seguito dell’abolizione, nel 2004, della
priorità di assunzione dei lavoratori indigeni.
La semplice constatazione della crescita del
numero di occupati ha finora portato a delle valutazioni politiche fuorvianti sull’impatto
della libera circolazione sul mercato del lavoro
svizzero.
L’esame dei risultati dello studio permette di
concludere quanto il sindacato aveva già percepito dall’esperienza, e cioè che, per parafrasare il titolo della ricerca, i dolori sono ben
maggiori delle gioie.
Le regioni di confine hanno perso, dal 2001
al 2005, oltre 40.000 posti di lavoro, pari all’1,5
per cento. L’impatto sui posti di lavoro occupati dalle donne e dagli uomini svizzeri è stato forte, dimostrando l’effetto di sostituzione
esercitato dalla manodopera frontaliera.
In crescita solo l’occupazione delle donne
straniere. In sostanza trova più facilmente un
impiego chi è disposto ad accettare un salario inferiore, facendo il gioco di chi specula a
loro spese. L’impatto sui salari è, a differenza
dell’occupazione, regionalizzabile e consente
di evidenziare alcuni aspetti importanti per il
Ticino. In questo caso sono stati messi a confronto i dati 2002-2006 dai quali risulta che a
fronte di uno 0,8 per cento di crescita generale
in Svizzera, in Ticino si è registrata una perdita
salariale di quasi il 2 per cento. Gli effetti negativi della concorrenza dei lavoratori frontalieri
sono percepibili per le categorie la cui sostituzione avviene a tutti i livelli, in particolare i giovani, i lavoratori con qualifiche medie e per posti senza funzioni di quadro. I dati confermano
quanto il sindacato OCST ha più volte denunciato: la situazione degenerata che coinvolge
sempre più il settore terziario.
Questa è la situazione fotografata nel 2006; è
ragionevole immaginare che le cose non siano
migliorate con il passare degli anni e l’introduzione delle successive misure di deregolamentazione.
Nostra opinione è che questo studio merita
altri approfondimenti. Compito del sindacato e della politica è ora quello di continuare a
premere affinché le autorità e i datori di lavoro
siano consapevoli della situazione di particolare esposizione del Ticino agli effetti della libera circolazione delle persone e della necessità
stringente di potenziare e rendere efficaci le
misure di accompagnamento. Proprio in queste settimane nelle quali si è parlato di contratti
collettivi di lavoro e salari minimi per combattere gli abusi, l’OCST ribadisce la necessità che
tutti i partner si assumano le proprie responsabilità, tralasciando sterili e inconcludenti polemiche, come quelle cui abbiamo assistito dopo
la giornata di manifestazione nel settore industriale dello scorso 5 giugno.
Ricordiamo che la riduzione dei salari e delle
possibilità occupazionali dei lavoratori indigeni
impoveriscono le famiglie e, di conseguenza, il
nostro Cantone.
Prestazioni complementari AVS e AI
Per un’attenuazione degli effetti soglia e per una diversa
considerazione della sostanza nelle zone periferiche
GIANNI GUIDICELLI
T
utte le persone (a partire dai 64 anni
per le donne e 65 anni per gli uomini) possono beneficiare di prestazioni
complementari all’AVS, se adempiono le condizioni previste dalla legge. Queste prestazioni
assicurano un minimo vitale per vivere in modo
dignitoso. Le stesse prestazioni vengono riconosciute ai beneficiari di rendite AI.
Secondo i dati da me assunti, risulta che oggi
i beneficiari di PC in Ticino sono 23’848, di cui
8’950 in AI, 14’848 in AVS. La ripartizione svizzeri-stranieri segnala che i primi sono 13’848,
i secondi 9’856.
Nel Cantone Ticino, nella situazione attuale, i
pensionati che non raggiungono il reddito minimo fissato dalla legge sull’assistenza sociale (LAS) possono beneficiare delle prestazioni
complementari (PC) previste dalla legge federale che, oltre ad una rendita completiva mensile,
garantiscono il pagamento integrale del premio
per l’assicurazione malattia obbligatoria, il rimborso integrale delle spese di cura, compresi i
trattamenti dentistici, l’esenzione del pagamento della Billag (Fr. 462) oltre ad altre misure (art.
20 LAS). Inoltre, queste prestazioni complementari non sono imponibili fiscalmente.
Si tratta quindi di un sistema di copertura sociale molto importante che però produce un effetto soglia significativo in quanto il versamento
della prestazione dipende in stretta misura dalla situazione economica dell’avente diritto: chi
non rientra nei limiti definiti dalle PC, anche per
solo poche decine di franchi, perde totalmente
il diritto a tutto quanto indicato in precedenza.
Gli anziani che vivono maggiori difficoltà sono
quelli che si trovano di poco al di sopra della
soglia che dà diritto alle PC. Esiste poi una tipologia di anziani, generalmente residenti nelle
zone periferiche, che non possono beneficiare
delle PC poiché in sede di valutazione del diritto viene considerata anche la sostanza (abitazione primaria o beni immobiliari, quali terreni
o rustici, spesso ricevuti in eredità, privi di ipoteca e con scarso valore commerciale). Queste
situazioni, come detto, sono abbastanza diffuse nelle zone periferiche e nelle nostre valli
generando situazioni di disagio che meritano
di essere valutate in modo approfondito.
Facendo uso delle facoltà previste dall’art.
101 della Legge sul Gran Consiglio e sui rap-
porti con il Consiglio di Stato il sottoscritto deputato chiede - nella forma della mozione - al
Consiglio di Stato di valutare:
1. l’introduzione di prestazioni complementari cantonali, allo scopo di attenuare gli effetti
soglia per quella tipologia di popolazione anziana privata per pochi franchi dal diritto PC
previste dalla legge federale. Si chiede altresì
di analizzare le conseguenze per i gruppi di
persone che beneficiano di aiuti o che dovrebbero beneficiarne ma che vi sfuggono per gli
effetti soglia, nonché le ripercussioni finanziarie dei diversi modelli di aiuti. Si osserva che
forme diverse di prestazioni complementari
cantonali sono già state introdotte nei cantoni
di Ginevra, Zurigo e Basilea;
2. un cambiamento della LAS (art. 22, cpv.
2) allo scopo di modificare il sistema di computo della sostanza soprattutto nelle zone periferiche (oggi considerata interamente e senza differenziazioni a partire da 100’000 fr. per
l’abitazione primaria) per non privare di aiuti
quelle persone anziane che hanno entrate limitate, ma che vengono escluse dal diritto alla
PC perché proprietarie di un bene immobiliare
di scarso valore commerciale.
Sindacato  Attualità
5 luglio 2012 il Lavoro
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Le associazioni padronali contro i contratti collettivi e normali
Se non vuole imposizioni
il padronato si apra alla contrattazione
Articolo pubblicato
sul Corriere del Ticino di oggi, 5 luglio 2012
MEINRADO ROBBIANI*
L
a Commissione tripartita, incaricata
di applicare le misure di accompagnamento alla libera circolazione, ha
recentemente pubblicato sul Foglio ufficiale
un progetto di contratto normale che, qualora l’iter si concluda positivamente, introdurrebbe in tre rami industriali un salario minimo
obbligatorio per il personale non qualificato.
Il passo adottato dalla Commissione ha fatto
immediatamente da detonatore a due prese
di posizione convergenti, che provengono dai
ranghi padronali. Franco Ambrosetti, presidente della Camera di Commercio, prende di
mira i rappresentanti dello Stato nella Commissione tripartita e più in generale lo Stato
stesso, accusandolo di essere schierato con i
sindacati e di venire conseguentemente meno
al suo ruolo di mediatore. L’Associazione industrie ticinesi, congiuntamente all’associazione
Farma Industria Ticino, preannuncia da parte
sua una opposizione netta ai contratti normali,
la cui adozione definitiva è di competenza del
Consiglio di Stato.
Una palpabile incoerenza
Attribuire allo Stato una posizione di faziosa
vicinanza ai sindacati è un addebito che si rivela visibilmente privo di fondamento. L’introduzione di salari minimi obbligatori, promulgati
d’ufficio dal governo, rientra tra i provvedimenti fissati dalla legislazione per proteggere i livelli retributivi contro le possibili ricadute della
libera circolazione. Laddove - come è stato il
caso in alcuni rami industriali - si riscontrino
situazioni abusive ed una pressione indebita
sui salari è un preciso compito dello Stato di
intervenire. Per lo Stato non si tratta perciò
di schierarsi o meno a fianco dei sindacati. Si
tratta al contrario di porsi, come è suo compito, a tutela di salari minimamente decorosi. La
reazione del padronato stupisce però soprattutto per un secondo aspetto, che gli si ritorce
tangibilmente contro. Se lo Stato interviene
promulgando salari minimi è per il motivo che
le parti sociali (associazioni padronali e sindacati) non hanno regolato loro stesse le condizioni di lavoro. Lo Stato assume cioè un ruolo
di supplenza delle parti sociali con un intervento che interpella la loro stessa responsabilità.
Invece di prendersela con lo Stato occorrerebbe perciò che le associazioni padronali assumano, più di quanto è oggi il caso, il compito di
negoziare con i sindacati le condizioni di lavoro nei diversi rami professionali, evitando allo
Stato di dovere fare le veci delle parti sociali.
Lo strumento del contratto collettivo
Si tratta concretamente di favorire l’adozione
di contratti collettivi di lavoro. Il contratto collettivo di lavoro, che consente del resto di considerare le particolarità di ogni impresa o ramo
professionale, è lo strumento più adeguato e
efficace per regolare le condizioni minime di
lavoro. Ma non solo. Pone solide fondamenta
a relazioni di organica collaborazione tra datori
di lavoro e sindacati. Questa duplice funzione
fa del contratto collettivo un perno centrale
del nostro ordinamento, che è ampiamente innestato sul dialogo, ed un punto di forza per
lo sviluppo stesso dell’economia. Il contratto
collettivo è cioè lo strumento primario di regolazione delle condizioni di lavoro e dei rapporti tra imprese e sindacati. Ogni intervento
dello Stato per supplire a carenze di capacità
regolativa delle parti sociali evidenzia perciò
un vuoto che padronato e sindacati devono
sapere colmare. I contratti normali, emanati d’ufficio dall’autorità, sono un surrogato al
quale ricorrere in casi particolari. Lo strumento
prioritario e più autentico di regolazione delle
condizioni di lavoro deve rimanere il contratto
collettivo quale espressione diretta della volontà e della responsabilità delle parti sociali.
Un nuovo ruolo per le parti sociali
La libera circolazione ha sovvertito radicalmente le regole che governano il mercato del
lavoro. Ha in particolare abolito il ruolo cruciale
esercitato in passato dall’autorità, che aveva la
competenza di bloccare le entrate di manodopera estera se costatava la presenza di personale disoccupato o se non venivano accordate
condizioni di lavoro e retributive usuali. Caduto
questo filtro esercitato «dall’alto» dall’autorità
preposta al mercato del lavoro, la salvaguardia di un suo funzionamento armonioso ricade
direttamente sulle imprese e sulle parti sociali.
La libera circolazione ha in tal modo caricato
sulle associazioni padronali e sulle organizzazioni sindacali una corposa e inedita responsabilità. Le prese di posizione del padronato
sono purtroppo il sintomo di una insufficiente
percezione della più ampia funzione della quale devono oggi farsi carico le parti sociali. Le
lamentele verso lo Stato sono fuori tiro. Spetta
al padronato stesso aggregare e rappresentare i diversi rami dell’economia, entrando in
dialogo con i sindacati allo scopo di regolare
le condizioni di lavoro come pure di preservare
un andamento ordinato del mercato del lavoro.
Aprirsi ad un autentico dialogo sociale
La reazione dell’AITI è da questo profilo indicativa di una carente consapevolezza del
nuovo grado di responsabilità che cala sul
padronato e sulle parti sociali. Si fa segnatamente paladina della contrarietà dell’industria
farmaceutica verso l’introduzione di un salario
minimo quando sarebbe più lungimirante e
fruttuoso sollecitare l’associazione del ramo a
dimostrarsi finalmente disponibile ad una regolamentazione delle condizioni di lavoro attraverso un contratto collettivo di lavoro.
Difficile però attendersi un simile passo
quando i piani alti dell’AITI si sono recentemente dichiarati contrari, finché l’associazione
avrà fiato, all’estensione dei contratti collettivi. Perdurasse questo atteggiamento, che è in
aperta contraddizione con le esigenze di regolazione poste dal nuovo contesto di libera circolazione, ci si deve preparare, contrariamente
a quanto auspicato dal padronato stesso, ad
un’ondata ulteriore di salari imposti dal governo cantonale. Non si meravigli perciò la Camera di Commercio, peraltro tradizionalmente
più aperta alla collaborazione tra le parti sociali
rispetto all’associazione consorella, se dovrà
assistere a ulteriori interventi coercitivi dello
Stato. Né si stupisca se lo Stato, per arginare i casi di deriva salariale, tornerà a schierarsi
con i sindacati. Invece di lagnarsene, si faccia promotrice attiva, possibilmente affiancata
dall’AITI, di un rafforzamento del dialogo con i
sindacati per una gestione più diffusa ed efficace del mercato del lavoro.
*Segretario cantonale OCST
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Sindacato  Attualità
5 luglio 2012 il Lavoro
Protezione dei lavoratori
Canicola e ozono:
proteggere la propria salute
D
a quasi una decina d’anni, il Gruppo
Operativo Salute e Ambiente (GaSA)
istituito dal Dipartimento cantonale
della Sanità e della Socialità lancia l’allarme
canicola e, in certe zone del cantone, l’allarme
ozono.
Una prolungata esposizione a caldo e ozono può infatti provocare seri problemi di salute
come il disturbo del sistema di termoregolazione di anziani e neonati o generare malori a
persone che assumono regolarmente medicamenti anti-ipertensivi e psicofarmaci.
In settori di attività particolarmente condizionati dagli effetti negativi della canicola/ozono,
ritenuto che lo sforzo fisico e l’esposizione
alla calura sono molto elevati (pavimentazioni
stradali), si è deciso di dotarsi uno strumento
contrattuale efficace a tutela della salute dei
lavoratori.
Allarme canicola
Il GaSA effettua un costante monitoraggio
della situazione meteorologica e, in particolare, dell’evoluzione dell’indice di calore in collaborazione con Meteosvizzera - Locarno Monti.
L’indice di calore elaborato da Meteosvizzera
- Locarno Monti tiene conto della temperatura
e dell’umidità relativa dell’aria.
Il periodo di canicola viene annunciato quanto è previsto un superamento per almeno
3 giorni consecutivi dell’indice di calore 90.
Il periodo di canicola è comunicato tramite i
principali media consultando il sito www.ti.ch/
GOSA.
Quando il caldo è pericoloso?
ff la temperatura esterna supera i 32-35
gradi
ff l’alta umidità impedisce la regolare sudorazione
ff la temperatura in casa è superiore a
quella esterna (locali poco ventilati, tetti
e solai non ben isolati).
Chi sono le persone a rischio?
Tutta la popolazione può soffrire per le conseguenze del caldo. Vi sono però persone a
maggior rischio: anziani (più di 65 anni), neonati e bambini piccoli, gestanti, persone affette
da disturbi psichici o con ridotte capacità cognitive, persone affette da malattie circolatorie, compresa l’ipertensione.
Consigli pratici validi per tutti
ff chiudere le finestre durante il giorno e
arieggiare la notte appena la temperatura esterna lo consente
ff bere più liquidi (in particolare acqua) non
aspettando di avere sete per bere
ff prendere pasti leggeri
ff portare vestiti ampi, chiari e leggeri, cappello
ff stare in casa o in zone fresche e, se possibile, in ambienti condizionati nelle ore
di maggiore insolazione (12.00-16.00)
ff evitare intense attività all’esterno nelle
ore di maggiore insolazione (per esempio rinviare le competizioni sportive, riorganizzare il lavoro)
Consigli per le persone a rischio
ff fare docce e bagni extra
ff far bere molto e spesso i bambini e gli
anziani
ff consultare il medico o il farmacista se si
prendono medicinali
ff avvisare vicini o i servizi sociali se si
deve passare un periodo da soli
ff se si prendono anti-ipertensivi e/o psicofarmaci consultare il medico o il farmacista.
Pavimentazioni stradali
In caso di allarme ozono e/o canicola decretato dal DSS devono essere adottati i seguenti
provvedimenti:
ff anticipare i lavori pesanti al mattino
ff garantire al personale un ottimale approvvigionamento d’acqua
ff anticipare l’inizio del lavoro alle ore 6.00
ff sospendere il lavoro al più tardi alle ore
13.00, o non iniziare l’attività lavorativa
sul cantiere
ff l’impresa formulerà alla CPC una proposta per il recupero delle ore tenuto
conto, della disponibilita di ore flessibili,
o di un prolungamento della durata giornaliera di lavoro o settimanale, nel limite
di quanto previsto dall’ art. 18 CCL, o attraverso il recupero al sabato
ff il recupero delle ore perse per canicola
di sabato non da diritto a supplementi
ff le richieste di recupero ore perse per ·
«ozono e/o canicola» devono essere
debitamente documentate ( elenco del
personale interessato/cantieri per i quali
si chiede il recupero/giornaliere di cantiere ).
Trattasi di disposizioni contrattuali obbligatorie. Vedi art. 28 CCL-TI pavimentazioni stradali.
Edilizia principale
Per compensare la perdita di liquidi:
ff bere regolarrnente per compensare le
perdite di liquidi provocate dalla traspirazione
ff bere in quantità sufficiente, vale a dire
più litri al giorno in caso di lavori da mediamente a molto pesanti
ff rinunciare sistematicamente a bere alcool
ff consumare pasti leggeri, soprattutto
frutta e verdura
Per proteggersi dai raggi solari:
ff portare vestiti leggeri che proteggono
dai raggi del sole ed evitano le ferite.
Fare attenzione affinché essi permettano
comunque al sudore di evaporare (per
esempio T-shirt o camicia).
ff scegliere tessuti con un elevato grado di
protezione UV.
ff utilizzare una crema solare con un fattore di protezione elevato (minimo 15) per
proteggere dai raggi UV la pelle non coperta dagli indumenti.
ff applicare la crema prima della esposizione al sole e ripetere l’operazione più
volte al giorno.
ff mettere burro cacao sulle labbra più volte al giorno per evitare che si secchino e
si screpolino.
ff portare occhiali di protezione con lenti
colorate. in caso di esposizione diretta ai
raggi del sole, proteggersi la testa.
ff a causa del rischio di incidenti è comunque obbligatorio portare il casco
ff anche nei giorni di canicola.
ff durante le pause, mettersi sempre, se
possibile, in zone d’ombra.
ff rinfrescarsi la testa e le braccia con acqua.
Trattasi di una raccomandazione condivisa
con gli impresari costruttori e riassunta in una
circolare della Commissione paritetica cantonale di Bellinzona.
Ai datori di lavoro e ai quadri d’impresa si
raccomanda inoltre di:
ff anticipare l’inizio dei lavori il mattino,
compatibilmente alle norme comunali
vigenti in materia.
ff se possibile, organizzare il lavoro in
modo che le attività all’aperto vengano
svolte al mattino.
ff concedere pause a intervalli regolari al
personale, se possibile sempre all’ombra.
ff verificare che i lavoratori indossino indumenti idonei alla protezione dai raggi del
sole e alle ferite.
ff mettere a disposizione di tutti i lavoratori crema solare, burro cacao e acqua
fresca.
Sindacato  Edilizia
5 luglio 2012 il Lavoro
Edilizia principale
Non vendete lucciole
per lanterne
EDILIO
L
a Società svizzera impresari costruttori, sede centrale di Zurigo, ha recentemente pubblicato i dati salariali
relativi al proprio settore di attività.
Dati statistici che, anche a volere essere maliziosi, non possono essere confutati nella misura in cui sono stati rilevati dalle imprese sulla
base di un’indagine corretta e documentata.
Non ci permettiamo nemmeno di dubitare
circa l’attendibilità statistica del documento. Non troverete in queste colonne teoremi
«agro-alimentari» volti a dimostrare aritmeticamente che «dinnanzi a quattro persone e quattro polli, ogni persona si sia mangiato un pollo
intero a testa».
È la chiave di lettura, in questo frangente, che
ha attirato la nostra attenzione. E, in particolare, la sottolineatura del concetto «gli impresari
costruttori pagano bene i propri collaboratori,
più di altri artigiani».
Potremmo subito ribadire, e comprovare,
che la media dei salari effettivi in altri settori
professionali dell’artigianato di cantiere si lasciano comunque guardare (ad esempio, nel
settore delle piastrelle la media – al netto della
tredicesima e delle indennità – dista poche decine di franchi dai salari dei muratori ticinesi).
Il Contratto nazionale mantello prevede una
suddivisione in tre aree geografiche. Per ogni
area sono stabiliti salari minimi per ogni singola categoria. Bisogna quindi precisare che
in Ticino i salari minimi sono inferiori rispetto
ad altre aree della Svizzera. È come sostenere che, il muratore ticinese guadagna di meno
rispetto al muratore basilese perché «suda di
meno, lavora peggio e produce di conseguenza»?
Il messaggio veicolato dalla SSIC-CH è sostanzialmente contraddistinto dal tentativo di
dimostrare che «i nostri lavoratori li trattiamo
bene». Ma questo non significa che siccome la
categoria dei muratori è meglio pagata di altre,
i sindacati debbano indirizzare le loro attenzioni altrove.
Per non scadere nella propaganda associativa fine a se stessa, avremmo comunque gradito dalla SSIC-CH altri spunti di riflessione. Si
dica ad esempio che il settore edile nazionale
si è dotato di un concreto modello di pensionamento anticipato. Si ammetta, senza arrossire, che malgrado la presenza sui cantieri della metà della manodopera rispetto a 10 anni
orsono si produce molto di più.
In definitiva, la si smetta di categorizzare ogni
singolo lavoratore in base solo al reddito: i muratori, da Chiasso a Basilea, si meritano ogni
centesimo della propria busta paga! E se esistono categorie di strapagati, quelli sono i top
manager, rispetto ai quali un muratore deve
lavorare 170 anni per guadagnare quanto loro
in un anno.
AlpTransit
Aperto il dialogo
sul cantiere di Sigirino
ROBERTO CEFIS
I
l 15 maggio scorso i sindacati avevano
denunciato a mezzo stampa l’anomalia del cantiere AlpTransit di Sigirino nel
quale il Consorzio Condotte Cossi punta costantemente al ribasso sulle condizioni offerte
ai lavoratori e si dimentica delle consuetudini
consolidate negli altri cantieri in sotterranea.
Prova ne sia che, inaudito per un appalto pubblico, si sia dovuto affrontare un licenziamento
collettivo dopo un anno di attività.
Non essendo considerati partner contrattuali nella costruzione dell’opera, i sindacati non
avevano finora avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con la direzione AlpTransit: le
problematiche dovevano essere sottoposte alla
Commissione paritetica nazionale e alla Suva.
Il 26 giugno scorso per la prima volta si è
svolto un incontro fra sindacati e direzione di
AlpTransit, voluto dalla direzione stessa, durante il quale i sindacati hanno potuto esporre
in modo aperto e chiaro le varie problematiche
e fornire ai responsabili una visione diversa
dell’opera.
L’incontro di cui sopra ha portato ad un altro
incontro avvenuto in data 28 giugno, cui hanno
presenziato i sindacati e i quadri di Condotte
Acque Spa di Roma, durante il quale si sono
gettate delle basi per un maggiore controllo
dal punto di vista della sicurezza, della gestione del personale e della comunicazione tra
le parti. Si è già fissata una nuova data per il
prossimo incontro (6 luglio) durante il quale si
comincerà ad entrare nel dettaglio delle diverse tematiche.
Visto e considerata l’apertura, auspichiamo
che in tempi molto brevi si possano sanare le
situazioni più preoccupanti sul cantiere di Sigirino per permettere ai lavoratori di operare in
tranquillità, senza pressioni e paure.
Concorso assunzione
ispettore di cantiere
La Commissione Paritetica Cantonale
dell’Edilizia e Rami Affini, Bellinzona cerca subito o data da convenire
UN ISPETTORE DI CANTIERE
Si richiede
- Età tra i 30 e i 45 anni
- Cittadinanza Svizzera o domiciliati
- Impiego dal martedì al sabato
- Disponibilità a picchetti o interventi
fuori orario
- Attestato federale di capacità in ambito
tecnico, preferibilmente settori edili
- L’esperienza in ambiente di cantiere o
settori equivalenti costituirà titolo preferenziale
- Buone conoscenze delle lingue nazionali (tedesco in particolare, inglese costituisce titolo
preferenziale)
- Buone conoscenze PC (MS Office) e
capacità redazionali
- Sana costituzione e personalità forte
- Patente di guida
- Attitudine al lavoro indipendente, autonomia, flessibilità e dinamicità
- Spiccate doti organizzative e relazionali
Attività da svolgere
- Verifica del rispetto dei contratti collettivi di lavoro sui luoghi di lavoro in tutto il
Canton Ticino
- Verifica delle condizioni di lavoro
- Redazione di rapporti di constatazione
Si offre
- Un’attività indipendente e stimolante
- Formazione interna
- Retribuzione adeguata alle capacità e
prestazioni sociali avanzate
- Team giovane e dinamico
La candidatura completa con curriculum
vitae, certificati di studio e professionali,
certificato di buona salute, dichiarazione
UEF ed estratto del casellario giudiziale
è da inviare entro 15.07.2012 a:
Commissione Paritetica Cantonale
Edilizia e Rami Affini,
«Concorso Ispettore»,
Casella postale 1220,
6501 Bellinzona
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Sindacato  Sanità
5 luglio 2012 il Lavoro
Istituzioni sociali
ICM
Un’importantissima riforma contrattuale
Integrazione nell’EOC
CARLO VANONI
RENATO RICCIARDI
I
l rinnovo del Ccl del personale delle Istituzioni sociali è a un bivio. Dopo una
lunga fase di discussione con le direzioni
delle IS lo scorso 14 giugno si è tenuto a Bellinzona un incontro con la divisione dell’azione
sociale e delle famiglie del Dss per un primo
scambio di valutazioni sull’impatto finanziario
che potrebbero avere le richieste di modifica
del Ccl.
Dal canto suo il capo della divisione Claudio
Blotti e i suoi collaboratori hanno indicato quali
saranno gli aumenti di spesa nei prossimi anni
a seguito della maggior offerta di posti in favore delle persone invalide e nelle strutture per
minorenni (4 milioni all’anno per il settore invalidi e 1,2 milioni per i minorenni e le famiglie).
Le parti si sono lasciate con l’impegno di
procedere al calcolo del maggior costo delle
misure stabilendo delle priorità.
L’OCST aveva convocato il personale in assemblea lo scorso 13 giugno per discutere il
risultato di questa prima fase di trattativa. Il
personale ha condiviso l’impostazione della
riforma del contratto indirizzata ad una maggiore equità tra le categorie professionali: vacanze, ore di lavoro, salari.
Il personale socioeducativo e quello attivo in
strutture dove si lavora a turni e dove il servizio di picchetto è importante hanno tuttavia
ribadito che occorrerà prestare la massima attenzione nel limitare gli effetti negativi in particolare del diritto alle vacanze per gli educatori
impegnati nei turni a diretto contatto con gli
utenti dei foyer.
Dunque si tratterà, d’intesa con le direzioni
e il Dss, di trovare il giusto equilibrio per rinnovare senza compromettere eccessivamente
quanto finora acquisito. Rimane la minacciosa spada di Damocle di eventuali misure di
risparmio che potrebbe decidere il Consiglio
di Stato.
Il sindacato si impegnerà per costruire il consenso necessario per portare in porto questa
importantissima riforma contrattuale.
Per quanto riguarda invece la cassa pensione
ed in particolare la rendita ponte per consentire un pensionamento anticipato sostenibile
per il personale, i sindacati e l’Associazione
delle IS hanno inviato una lettera al direttore
del DSS Paolo Beltraminelli chiedendo un incontro di approfondimento.
L’
istituto cantonale di microbiologia
(ICM) di Bellinzona sarà integrato
nell’Ente ospedaliero cantonale
(EOC) a partire dal 1. gennaio 2013.
Fondato nel 1964, è il centro cantonale di
competenza per la microbiologia clinica e generale, l’epidemiologia e l’ecologia microbica,
ed è il principale centro nel quale vengono
eseguite analisi cliniche e veterinarie di routine
per gli ospedali dell’EOC.
L’integrazione nell’Ente dell’attività di analisi
di routine è la naturale conseguenza di questa
stretta relazione.
Questo progetto offre interessanti prospettive di ottimizzazione delle risorse e dei costi
dal momento che saranno create interessanti
sinergie. Si calcola un risparmio per il Cantone
di circa 1,8 mio di franchi all’anno.
Ci sono notizie rassicuranti anche per i 47
dipendenti dei laboratori. Alcuni infatti rimarranno alle dipendenze dell’Amministrazione
cantonale per garantire i compiti pubblici attualmente svolti dall’ICM (igiene ospedaliero,
epidemiologia, centro per la legionella, ecc...).
Gli altri potranno fare invece riferimento al
contratto collettivo dell’EOC e avranno anche
la possibilità di richiedere un trasferimento del
luogo di lavoro.
L'OCST sta seguendo con attenzione l'evolversi del processo di riorganizzazione e vigila
affinché i diritti del personale siano garantiti.
Redazionale
VUOI TRASLOCARE? ECCO UN PARTNER AFFIDABILE!
L’
incontro di due professionisti che
hanno lo stesso metodo di lavoro,
la stessa cura del cliente e voglia
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visione nuova del mondo dei traslochi.
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Un’azienda che prova ad imporsi nel panorama Ticinese e Svizzero con una serie di
servizi unici collegati ai traslochi sia nazionali
che internazionali che vanno dalla modifica
dei mobili, agli imballi, allo sgombero, alla
pulizia, all’imbiancatura e più in generale ad
ogni esigenza del cliente(arredi su misura) per
avere così un unico interlocutore.
A volte quindi la scelta del fai-da-te non è sicuramente la più vantaggiosa in quanto amici,
affitti di furgoni ed il proprio tempo perso alla
fine dei conti portano ad un piccolo risparmio
rispetto alla fatica accumulata.
Affidarsi inoltre a dei professionisti garantisce oltre ad una copertura assicurativa sempre compresa nel prezzo il pieno rispetto delle leggi sia per la circolazione (furgoni «fuori
peso» che devono scaricare gli arredi presso
dei depositi di polizia) sia del condominio che
a volte vieta l’uso degli ascensori per il trasloco (un lift esterno è sicuramente la soluzione
più comoda) sia per le disposizioni doganali
per i traslochi internazionali (dazi e multe molto salate).
Affidarsi a dei professionisti conviene sempre in quanto dei mobili danneggiati o peggio
rotti non torneranno più come prima.
Fino ad oggi tanti privati e tante aziende
hanno usufruito dei servizi di Traslochiamo.
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5 luglio 2012 il Lavoro
Sindacato  Attualità
7
Docenti
È urgente tradurre in decisioni
concrete le rivendicazioni dei docenti
COMITATO OCST DOCENTI
«C
on il DECS di Bertoli c’è più
dialogo». Sono in molti a pensarlo. Sul tavolo della trattativa con il Governo ci sono le rivendicazioni
dei docenti, condivise da tutte le associazioni
sindacali della scuola, per migliorare le condizioni di lavoro e rilanciare una politica che valorizzi la professione insegnante in una situazione in cui si moltiplicano i segnali di allarme
sulla mancanza di docenti qualificati. L’OCST
si aspetta che le dichiarazioni di condivisione
si traducano in decisioni concrete da parte del
Consiglio di Stato.
Il sindacato chiede anzitutto che sia riconosciuta una rivalutazione dei salari in due tappe, iniziando dai docenti della scuola dell’infanzia ed elementare. La seconda tappa dovrà
comprendere gli altri ordini di scuola.
La seconda rivendicazione è la soppressione della riduzione di due classi dello stipendio ai docenti neoassunti (già dal prossimo
anno scolastico). Questa misura di risparmio
ha penalizzato in maniera molto forte in questi
anni le retribuzioni degli insegnanti.
Infine, è chiesta una riduzione dell’onere
d’insegnamento dei docenti a una determinata età, come avviene in molti altri cantoni.
Le modalità di applicazione della riduzione
d’orario dovranno essere definite dalle parti
sociali.
Per quanto concerne la formazione di base,
l’OCST sostiene da tempo il ripristino della
forma che prevede sin dall’inizio del percorso
l’inserimento dei docenti in corso di abilitazione nella vita professionale di sede con lo
statuto di docente incaricato. Ulteriori ritardi
in questo campo avrebbero l’effetto di continuare a ridurre l’attrattiva della professione
accrescendo oltremodo lo spazio attribuito ai
corsi teorici.
Contemporaneamente si auspica che il
gruppo incaricato di esaminare le norme giuridiche relative all’aggiornamento approdi ad
una articolazione che riconosca ogni forma
di aggiornamento svolto dai docenti, incluse
le numerose attività condotte nell’ambito dei
progetti di sede e dei gruppi di materia.
Si rileva che alcune delle richieste provenienti dal Gran Consiglio, quali la registrazione del
grado di adesione dei docenti ad occasioni di
aggiornamento o la pianificazione degli impegni formativi, possono essere soddisfatte già
oggi, senza ricorrere a sostanziali modifiche
del quadro giuridico. Infatti, il datore di lavoro
dispone delle basi legali necessarie a garantire il monitoraggio dell’attività di aggiornamento dei docenti, potendo anche ricorrere al
lavoro degli esperti di materia e degli ispettori,
analogamente nulla ha mai impedito al Dipartimento di indicare la via da percorrere programmando degli incontri di aggiornamento periodico, di qualità, e, conseguentemente,
di decretarne l’obbligo di frequenza.
Va inoltre sottolineato il divario che intercorre tra l’importante attività di formazione svolta
annualmente dai docenti (solo parzialmente
registrata dal Dipartimento e condotta nonostante il progressivo peggioramento delle
condizioni di lavoro) e, d’altra parte, la lacunosa documentazione del DECS (questa sì carente, non l’impegno realmente profuso dagli
insegnanti) relativa all’aggiornamento.
L’OCST a questo riguardo suggerisce di
impiegare i dati forniti dalle scelte formative
operate dal corpo insegnanti non allo scopo
di condizionarne la successiva carriera professionale, bensì con la finalità di soddisfare
con cognizione di causa i bisogni di aggiornamento espressi dai docenti e dai gruppi di
materia tramite l’assegnazione alle sedi e agli
insegnanti di sgravi orari mirati.
Pertanto il sindacato ritiene fondamentale
procedere ad una sostanziale agevolazione
delle modalità di accesso ad esperienze formative, riconoscendo al docente il diritto a
congedi di aggiornamento pagati, corrispondendo delle indennità realmente proporzionali
alle spese sostenute, riducendo le limitazioni
e le lungaggini di tipo amministrativo (i docenti delle SI/SE, ad esempio, devono sottostare
all’autorizzazione, formulata in tempi e secondo criteri diversi, dei funzionari dirigenti comunali e di quelli cantonali, ottenendo facilmente
un rifiuto per ragioni quali la difficoltà nel reperimento dei supplenti).
D’altra parte l’attenzione accordata dal
DECS alla cantonalizzazione ed alla generalizzazione delle mense scolastiche, così come
l’abolizione di mezz’ora settimanale di inglese
in terza media e la proposta del gruppo parlamentare dei Verdi di cancellazione dei livelli,
sempre nella scuola media, sembrano rispondere piuttosto a richieste esterne alla scuola
o quantomeno di importanza secondaria, che
rispondere ai bisogni profondi dei docenti e
degli allievi.
La prima misura infatti, oltre a limitare la libertà di scelta delle famiglie e ad aggravare
gli oneri delle economie domestiche, colpisce
indirettamente anche i docenti, il cui ruolo durante la pausa pranzo resta ancora indefinito
(così come l’entità dell’eventuale indennità da
corrispondere in caso di servizio).
La seconda misura, poco o per nulla concertata, sembra scaturire da considerazioni di natura gestionale e contrasta con il valore finora
attribuito ufficialmente all’inglese, ridimensionandone la rilevanza nella dotazione oraria.
Il terzo progetto, ancora da precisare, costituirebbe un evidente abbassamento della
qualità dei contenuti se non opportunamente
accompagnato da consistenti interventi di sostegno allo studio, come ad esempio adeguati
supporti ai docenti, la riduzione del numero di
allievi per classe e la creazione dei presupposti per una effettiva differenziazione dell’insegnamento. La promozione scolastica e sociale
degli allievi meritevoli, di ogni ceto e provenienza, non passa certo dall’eliminazione o
dall’attenuazione delle difficoltà cognitive da
affrontare, bensì attraverso la predisposizione
di condizioni di lavoro che favoriscano un effettivo sviluppo delle capacità individuali.
8
Sindacato  Transfair
5 luglio 2012 il Lavoro
PostLogistics Cadenazzo
Incontro e chiarimenti su diversi temi
L
o scorso 19 giugno i responsabili della
categoria Posta/Logistica del Sindacato transfair a livello nazionale e regionale, Peter Heiri e Nadia Ghisolfi, si sono incontrati
con il Responsabile della base di distribuzione
PostLogistics a Cadenazzo per chiarire diversi
aspetti che hanno creato malcontento tra il personale impiegato a Cadenazzo.
Uno di questi riguarda il malumore dovuto alla
strategia di riorganizzazione attuata nel settore
PostLogistics a livello nazionale e regionale. In
particolare, la tendenza alla privatizzazione di
corse di trasporto è vista con scetticismo da
parte di personale e sindacati, che spingono per
il mantenimento di lavoro all’interno della Posta
nella regione. transfair chiede che la percentuale di corse di trasporto svolte da privati presso
la base di Cadenazzo non venga ulteriormente
alzata. È stata quindi accolta in modo positivo la
notizia che nell’ultimo mese i trasporti effettuati
dal personale della Posta sono stati aumentata.
L’incontro ha permesso inoltre di esaminare e
chiarire alcuni casi particolari tra il personale ausiliario. In vigore da tre anni, questi rapporti di lavoro saranno modificati e regolati in base al CCL
Posta, come previsto dal contratto collettivo di
lavoro. transfair chiede che si ricorra al personale ausiliario solo in casi eccezionali e garan-
tendo agli interessati la possibilità di pianificare
per tempo l’attività giornaliera restante (evitando
turni troppo brevi, ecc.).
Infine, è stata ribadita la necessità di un partenariato sociale forte e presente, così come la
necessità di ascolto del personale. Per questo
motivo transfair ha dato la sua disponibilità a partecipare a riunioni ed incontri, e alle riunioni della
commissione del personale. transfair ha inoltre
ribadito l’importanza di coinvolgere il personale
sui cambiamenti in corso, ascoltare le esigenze e
garantire un flusso di informazioni sulle decisioni
prese. Il malcontento venutosi a creare non giova infatti né al personale né alla Posta.
Swisscom
Successo per il personale!
N
ell’assemblea del 18 giugno, i delegati
sono stati informati sui risultati ottenuti in occasione delle trattative con
Swisscom. Gli obiettivi iniziali di transfair sono
stati raggiunti. In effetti, benché il contratto collettivo di lavoro (Ccl) attuale offra ottime condizioni,
il nuovo accordo ha permesso di modificare e aggiornare alcune disposizioni obsolete.
transfair aveva stabilito 4 assi prioritari: la conciliazione tra la vita professionale e familiare, la formazione continua e le prospettive professionali, le
pari opportunità e la tutela della personalità e della
partecipazione.
Ecco qualche risultato in breve.
Conciliazione tra vita professionale e familiare
Dal 50° anno d’età la durata delle vacanze aumenta a 5 settimane e 2 giorni (a partire
dal 2015: dal 46° anno d’età). Le collaboratrici
hanno diritto a un congedo di maternità di 17
settimane. Gli interventi lavorativi non possono essere inferiori alle 4 ore. In caso contrario,
questi ultimi devono essere concordati con la
collaboratrice o il collaboratore.
Formazione e prospettive professionali
Lo sviluppo professionale diventa un obiettivo
strategico di Swisscom. In caso si delineasse una
riduzione di personale a causa di cambiamenti in
seno all’azienda, il nuovo piano sociale si articola
sull’obiettivo e prevede un programma di riconversione professionale.
Pari opportunità e tutela della personalità
Swisscom adotterà misure di riabilitazione e
di prevenzione al fine di ridurre gli effetti nocivi
sulla salute dovuti a malattia o incidente. Una
maggiore considerazione di situazioni difficili
in caso di malattia o incidente si concretizza
attraverso il pagamento del salario al 100 per
cento per 730 giorni. Qualora le collaboratrici
e i collaboratori desiderassero una modifica
del loro tasso d’occupazione, Swisscom dovrà tenere in considerazione questa esigenza
nel quadro delle possibilità aziendali. Le collaboratrici e i collaboratori non dovranno subire
discriminazioni a causa del loro tasso d’occupazione.
Partecipazione
I membri dei comitati di categoria o comitati
aziendali beneficeranno di 10 giorni di congedo
sindacale (corsi di formazione inclusi). Gli altri
membri sindacali possono invece usufruire delle
seguenti assenze: fino a 6 giorni per partecipare
a riunioni di comitati di categoria, aziendali o altri.
Fino a 2 giorni di formazione sindacale. Il diritto di
partecipazione per i membri che rappresentano il
personale rimane per il momento invariato.
I Ccl Swisscom ITS e cablex tengono in considerazione le specificità dei settori come nel caso
degli accordi di affiliazione. La durata del lavoro, la
durata delle vacanze e il disciplinamento del luogo
di lavoro o d’intervento fanno parte di disposizioni
concordate separatamente.
Ulteriori disposizioni separate:
ff Per cablex, la durata dei congedi sindacali
e il salario minimo.
ff Per Swisscom ITS, il sistema salariale
Questi tre Ccl entreranno in vigore nel 2013,
dopo l’approvazione da parte di tutti i partner
sociali.
Incontro 2012
Servizio pubblico «precarizzato»?
D
omenica 17 giugno tutte le sezioni
transfair della Svizzera italiana (sindacato del servizio pubblico) si sono riunite al grotto Scarpapé sopra Giubiasco, dove
gli 80 soci presenti hanno votato all’unanimità la
seguente risoluzione.
Servizio pubblico «precarizzato»?
L’impiego a tempo indeterminato offerto nella
Svizzera italiana dalle ex-regie federali è una garanzia di buona salute del federalismo elvetico.
Purtroppo anche in questo ambito si sta diffondendo il lavoro interinale, spesso non giustificato
da situazioni straordinarie e limitate nel tempo. Il
salariato domiciliato nella nostra regione è il primo
a subire le conseguenze di questa preoccupante
deriva, alimentata anche dalla mancanza di adeguati controlli sull’azione delle agenzie di lavoro
interinale e dalla difficile situazione occupazionale
nella vicina Italia. Per questi motivi diamo a transfair il seguente mandato:
ff proporre nei prossimi CCL e nella legge federale del personale un termine massimo di
1 anno entro il quale il personale temporaneo debba essere assunto a tempo indeterminato;
ff mettere in atto al più presto il potenziamen-
to delle misure di accompagnamento agli
accordi bilaterali sulla libera circolazione
(clausola di salvaguardia, lotta al dumping
salariale, responsabilità del datore di lavoro
per i subappalti).
Durante l’incontro sono stati raccolti 300 CHF
per le popolazioni terremotate dell’Emilia.
Sindacato  Attualità
5 luglio 2012 il Lavoro
9
(Ex) CEO del Casinò di Lugano
Dichiarazioni fumose...
NANDO CERUSO
A
ncora una volta, l’ormai ex Ceo del
Casinò di Lugano, ha mancato l’occasione per tacere sulla deplorevole situazione d’abuso, d’illegalità, inerente al
fumo passivo e sui disagi, a rischio salute, subiti dal personale.
L’ex Ceo, smentendo anche quanto confermato dal presidente del Cda, Erasmo Pelli, al
Cdt il 16 giugno u.s., ha voluto pubblicare la
solita disinformazione, fumogena e fuorviante,
nell’ingenuo tentativo di depistare l’attenzione
dai veri problemi e per giustificare le deplorevoli inadempienze che hanno caratterizzato il
suo mandato di amministratore unico del Casinò di Lugano.
Quanto imprudentemente da lui affermato
(Cdt 19.06.2012 e sul Mattino della domenica
del 24.06.2012), lascia intravvedere, con voluta
supponenza, che al Casinò permane ancora una
situazione d’abuso per quanto attiene l’esposizione del personale ai rischi dal fumo passivo.
Va dunque precisato che oltre alla chiusura
della sala fumatori del settore tavoli, avvenuta
su esplicita indicazione dell’Ispettorato del lavoro e in base ai disposti della legge federale
contro il fumo passivo, la direzione del Casinò
di Lugano non può continuare ad assoggettare
ai rischi del fumo passivo neppure il personale
impiegato nei settori slot.
Quanto dichiarato dall’ex Ceo non può dunque lasciare indifferenti poiché non si è ancora posto rimedio a una situazione d’abuso
e d’illegalità accertata dall’ufficio cantonale
dell’Ispettorato del lavoro e protrattasi oltre
ogni limite, nonostante le ripetute richieste di
porvi rimedio dopo l’entrata in vigore della legge (2010) sia da parte del personale, sia dei
sindacati e dello stesso Ispettorato del lavoro.
Nessun accordo, né scritto né tacito, quindi vi è mai stato tra direzione Casinò Lugano
e sindacati che approvasse l’esposizione del
personale ai rischi del fumo passivo.
È vero sì il contrario, poiché i partner sindacali e il personale hanno sempre chiesto il rispetto della Legge federale sul fumo passivo
e, lasciando tutto il tempo per porvi rimedio
(ben oltre due anni), senza che la direzione (al
contrario delle altre case da gioco) vi abbia mai
dato seguito.
Questa è, tra le altre non meno importanti,
una delle cause che hanno accentuato il conflitto sindacale ancora aperto.
Piaccia o no alla dirigenza della casa da gioco luganese, la legge federale e quella cantonale impongono regole d’attuazione che vietano l’assoggettamento del personale ai rischi
del fumo passivo.
In tale contesto i partner sociali del settore (dei quali per sua libera scelta non fa più
parte Casinò Lugano SA), hanno elaborato,
congiuntamente all’Ufficio dell’Ispettorato del
Lavoro, misure che si allineano alla legge sul
divieto al fumo passivo e alle soluzioni adottate nell’ambito della ristorazione (peraltro già
messe in atto con successo in tutte le case da
gioco svizzere).
Vale a dire che nelle case da gioco potranno
essere create circoscritte zone per i clienti fumatori nell’ambito delle quali il personale non
potrà essere impiegato, se non per brevissimi
servizi e interventi tecnici di pronta necessità.
In nessun caso potranno essere disposte
sale fumatori nel settore tavoli e in ambienti
dove il personale è chiamato a svolgere il suo
regolare turno di lavoro.
Di ciò dovrà farsi una ragione anche la direzione del casinò di Lugano perché non può
essergli riservata una zona franca d’illegalità,
così come preteso dal suo ex Ceo.
Patrimoniale
Il fisco italiano non guarda in faccia... ai frontalieri
GIANCARLO BOSISIO
A
ll’alba del 2 luglio (a 7 giorni di distanza dal primo termine di pagamento
dell’IVAFE) è arrivata la tanto attesa
circolare dell’Agenzia delle Entrate che doveva
precisare alcuni punti non chiari sul pagamento della «Patrimoniale» introdotta dal Decreto
«Salva Italia».
Non si fanno sconti ai frontalieri. Tutti devono
dichiarare il saldo del conto corrente o di altri
investimenti in Svizzera. La tassa si paga entro
il 9 luglio o entro il 20 agosto con una maggiorazione dello 0,4% sulla somma dovuta!
Già dall’approvazione del citato decreto,
l’OCST e la Cisl erano intervenute presso l’Agenzia delle Entrate per chiedere di chiarire
in quali termini esso toccasse i frontalieri in
Svizzera e se non fosse il caso di prevedere
per loro un esonero da questa tassa sottolineando, ancora una volta, che la stragrande
maggioranza dei lavoratori frontalieri non è tenuta a dichiarare il salario ottenuto in Svizzera
e quindi non compila il modulo UNICO.
Volevamo rimarcare che i frontalieri sono
spesso obbligati ad aprire un c/c presso le
banche svizzere perché ormai è questa la
prassi usata dai datori di lavoro per pagare
il salario. Chiedevamo di chiarire se c’era un
limite al di sotto del quale non si è tenuti a dichiarare il saldo del c/c e se la compilazione
del quadro RW del modello UNICO era il solo
mezzo per pagare la patrimoniale.
La preoccupazione era di sottolineare ancora
una volta (come accaduto con l’RW) la specificità dei frontalieri che prelevano regolarmente
i soldi dal conto corrente in Svizzera per soddisfare i bisogni propri e della famiglia.
Nella comunicazione del 5 giugno scorso, l'Agenzia delle Entrate disponeva che chi possiede conti e/o depositi in Svizzera, (paese legato
all’UE dagli Accordi Bilaterali ma posta nella
black list), l'imposta é il 0,1 per cento ovvero
l'1 per mille sul saldo del c/c al 31.12.2011.
Precisava poi che per dichiarare il valore delle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE)
deve essere compilata la Sezione XVI del quadro RM del modello UNICO Persone fisiche e
che il versamento dell’imposta (che non deve
essere fatto solo nel caso in cui risulti che l’imposta dovuta è inferiore ai 12€!) deve essere
effettuato in un’unica soluzione, con il Codice
Tributo 4043, entro il termine del versamento
a saldo delle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi (quindi del suddetto modello
UNICO) che è il 9 luglio 2012.
Dal 10 luglio 2012 al 20 agosto 2012, le somme da versare saranno maggiorate dello 0,4%.
L’unica notizia positiva era che «non sono
soggette all’imposta le forme di previdenza
complementare organizzate o gestite da società ed enti di diritto estero»: si temeva infatti che
la patrimoniale dovesse colpire anche il capitale del II° pilastro posseduto al 31.12.2011.
Al Sindacato era però stata promessa una
nuova circolare per chiarire le problematiche
contenute nel provvedimento. L’odierna Circolare n. 28/E ribadisce tutto quanto già sapevamo e soprattutto non tiene in considerazione la
specificità dei lavoratori frontalieri.
Questa è la situazione al momento di andare in stampa con il giornale. Appare evidente
che ormai si sono messi in moto una serie di
provvedimenti che, nel colpire coloro che investono all’estero, coinvolgono anche i frontalieri che sono in realtà «importatori» di capitali
dall’estero. C’è ancora del tempo per adempiere a queste nuove disposizioni, ma è sempre più difficile pensare che vi possano essere
«corsie preferenziali» per i frontalieri.
10
Sindacato  Formazione
5 luglio 2012 il Lavoro
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La strada di un desiderio...
E
ro in un periodo della mia vita in cui
sentivo il bisogno di sapere dove
fosse la mia direzione, avevo appena dato le dimissioni da un lavoro d’ufficio
che sapevo per certo non era la strada giusta. Per caso, entrando nel sito dell’OCST,
ho letto di questa possibilità che si chiama
«Progetto Mosaico».
Ho letto bene, ho ascoltato l’intervista alla
RSI che era pubblicata sul sito e subito ho
telefonato per avere un colloquio informativo. Il colloquio è stato molto importante, difatti ho deciso subito di iniziare.
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era bloccato da qualche insicurezza o paura
di fallire, ma magari era lì sotto che attendeva solo una piccola spinta per «esplodere». Il
mio entusiasmo era grande…
Per un percorso di questo genere l’accompagnamento di una persona è fondamentale,
difficilmente da soli possiamo scoprire qualcosa di noi stessi, però allo stesso tempo
deve essere la persona giusta, quella che sa
porti le domande giuste al momento giusto,
già dal colloquio iniziale avevo capito che la
Sig.ra Bernardo era la persona giusta.
Partendo da un mio sogno/desiderio di lavorare in una libreria o biblioteca, sono arrivata a
sviluppare un progetto di Biblioteca attiva Malcantonese che ho presentato al «concorso per
idee Expo 2015 a Milano» indetto dal Cantone.
Art. 33 LFPr
Impiegata/o del commercio al dettaglio per adulti AFC
C
orso serale di 350 ore (ottobre 2012
- giugno 2014). Nel settore del commercio al dettaglio numerose persone non dispongono della necessaria formazione professionale di base e sono penalizzate in
un mercato del lavoro sempre più esigente.
SIC Ticino, grazie alla collaborazione con il
CPC di Bellinzona e con il Centro di Formazio-
luglio e dal 20 agosto; due settimane dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 oppure
dalle 13.30 alle 16.30. Costo: fr. 360 soci, fr.
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ne Professionale dell’OCST, offre la possibilità
alle persone adulte di ottenere l’attestato federale di capacità (Afc) di Impiegata/o del commercio al dettaglio.
Serate informative
 17 settembre, 18:30, Centro di formazione
professionale OCST, Via Balestra 19, Lugano.
Con incontri settimanali, partendo da questo mio sogno, e cercando di capire quanto
era realizzabile, strada facendo sono uscite
anche cose di me stessa a cui non avevo mai
dato peso o che io consideravo scontate e
non importanti e che quindi anche nelle mie
richieste di lavoro non avevo mai pensato di
includere. Ho preso consapevolezza anche
delle mie frustrazioni, blocchi, sfiducia che si
sovrapponevano alla realizzazione di questo
mio progetto personale.
Non so se questo progetto avrà un futuro,
ma a dipendenza di ciò, il fatto di averlo creato e inviato e di aver avuto la possibilità di
fare questo percorso, di conoscermi un pochino più a fondo, solo questo è stato di per
se importante. A.M.
Sindacato  Attualità
5 luglio 2012 il Lavoro
11
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Nel corso dell’assemblea nazionale dei
dipendenti di Valora che si è tenuta lunedì 18 giugno, la delegazione ticinese
dell’OCST si è nuovamente opposta
all’adesione al Contratto collettivo per
protestare contro la privatizzazione
forzata dei chioschi che ha escluso,
nel giro di un anno e mezzo, quasi il
70 per cento dei dipendenti ticinesi dal
contratto Valora. Riteniamo opportuno
pubblicare la presa di posizione di questi lavoratori.
A
ll’inizio del 2011 in Ticino si contavano 48 kkiosk Valora, che occupavano circa 200 addetti, sottoposti al
CCL Valora. Oggi in tutto il Cantone i chioschi
che hanno mantenuto la dipendenza diretta da
Valora sono solo una quindicina. Alcuni sono
stati venduti a privati o chiusi, la maggior parte sono stati trasformati in agenzia e presi in
gestione dai gerenti, sotto la minaccia che il
chiosco sarebbe stato venduto ad esterni e di
venire di conseguenza sostituiti.
Sono rimaste poche quindi le persone dei
chioschi che oggi sottostanno direttamente
al CCL. Quasi tutti hanno firmato con i nuovi
titolari un accordo individuale che garantisce
le condizioni del CCL per un anno. Trascorso
questo termine l’accordo verrà ridiscusso e un
nuovo contratto individuale firmato. Bisogna
quindi sperare che nel frattempo gli affari dei
chioschi non siano crollati imponendo ai titolari di ridurre i costi e il personale.
Questo scenario era già chiaro per OCST e
Syna dalla scorsa primavera, quando, in occasione dell’assemblea di presentazione delle
rivendicazioni di Syna per il rinnovo del CCL, le
dipendenti del Ticino avevano espresso chiaramente un mandato: la condizione imprescindibile per il rinnovo del CCL dev’essere l’applicazione del CCL a tutti i dipendenti dei kkiosk,
a prescindere che la gestione sia Valora, Avec
o Agenzie di privati.
La stessa posizione era stata poi ribadita in
novembre dalla delegata del Ticino che aveva
nuovamente votato contro il Contratto, proprio
per l’esclusione delle agenzie dal campo di
applicazione.
Nell’assemblea dello scorso 25 giugno a Olten la delegazione del Ticino non ha potuto
che confermare e ribadire la propria posizione:
negli ultimi sei mesi, durante i quali erano in
corso le trattative contrattuali, in Ticino Valora
ha spinto in maniera frenetica verso la trasformazione dei Chioschi in agenzie. Questa è una
delle ragioni principali del malessere delle gerenti e delle venditrici che non è sfuggito nemmeno ai media ticinesi.
Oggi ben poche venditrici possono dirsi tutelate da questo Contratto collettivo, e quelle
che lo sono non sanno per quanto lo saranno
ancora.
Sottolineiamo che la nostra posizione non è
di critica verso la delegazione Syna, e in particolare di Carlo Mathieu, a cui va il nostro più
vivo apprezzamento per il lavoro svolto e la tenacità nel perseguire gli obiettivi prefissati nelle
trattative con Valora. Il CCL Valora è senz’altro
uno strumento dai contenuti importanti e all’avanguardia sotto molti aspetti, che garantisce
prestazioni sociali e salariali impensabili in altri
ambiti, in Ticino in modo particolare.
Tuttavia la recente strategia di Valora lascia
chiaramente trasparire il chiaro intento di sottrarsi agli oneri e ai doveri derivanti dal CCL
svuotandolo di fatto di contenuto. La responsabilità di applicare il contratto viene scaricata
su terzi con la conseguenza che la maggior
parte dei dipendenti rimane priva di protezioni.
Quello di Valora è un gioco sporco: da un
lato l’azienda può ostentare, grazie al CCL,
la propria responsabilità sociale nei confronti
del personale (per la gioia dei propri azionisti
e investitori), dall’altro si sottrae abilmente alla
responsabilità di metterlo in pratica.
Essere partner sociali non può voler dire prestare il fianco a simili manovre!
Per questi motivi la delegazione OCST dei
dipendenti Valora ha nuovamente chiesto,
nell’assemblea dello scorso 25 giugno di non
approvare il Contratto collettivo, mandando a
Valora un chiaro messaggio di contestazione
verso la strategia di sgretolamento che sta
mettendo in pratica.
Gli altri dipendenti hanno deciso di votare
comunque il Contratto collettivo che è stato
approvato che è già in vigore.
12
Lavoro Opportunità
In internet  www.ocst.com
RICERCHE di collaboratori
XX collaboratrice di cucina, a tempo indeterminato, per ristorante scolastico nel Locarnese. Tel. 091
9718061, fax 091 9713861.
XX infermiera PS; infermiera oncologia; segretaria di direzione, zona Locarnese. Tel. 079
8350130.
XX meccanico autoveicoli leggeri o riparatore.
Attitudine a lavoro indipendente, esperienza, interesse al perfezionamento, disponibilità turni di picchetto.
Patenti: B/BE/C/D1/CE/C1E; preferenza conoscenza lingue Nazionali. Curriculum: Garage Brasi SA,Via
San Gottardo 111,6780 Airolo, o [email protected]
XX cucitrici con esperienza su macchine industriali (Lineari, Tagliacuci). Cruna SA, Chiasso.
Tel. 091 6835479.
XX impresario costruttore, assistente tecnico
ST, architetto STS, ingegnere STS, esperienza minima 3 anni quale dirigente cantiere, estratto conto
individuale AVS, pratica professionale. Requisiti per
iscrizione albo. Licenza di condurre B. Candidature:
Tromeco SA, Impresa di Costruzioni, V. Brusighell 14,
6807 Taverne. Tel. 091 9660688/9 Fax 091 9669694,
[email protected], www.tromeco.com.
XX meccanico d'automobili, con esperienza, lavoro saltuario, solo brevi periodi per rimpiazzo personale, concessionaria a Maroggia. Tel. 091 6497257.
XX impiegata commerciale 20-35 anni, esperienza preferibile in ambito Sales, customer service o
relazioni clientela svizzera; indispensabili ottime conoscenze lingue nazionali (I, F, D) e Schwytzerdütch.
Sede di lavoro: Rivera. CV a: [email protected];
Per la posizione seguente curriculum a:
[email protected] Tel: 091 6956757.
XX accettatore e addetto servizio clienti per officina meccanica di automobili, diploma Meccanico
d’auto ed esperienza pregressa nella mansione. Età
tra i 25 ed i 40 anni, conoscenza discreta F e/o D.
Sede di lavoro: Luganese.
XX assistente familiare ottimamente referenziata
per coppia non più in verde età, piuttosto indipendente. Si richiede: presenza nell’abitazione 24 ore
su 24, cura delle persone e della casa, pernottamento e possesso di patente tipo B. Zona di lavoro:
Locarnese.
Foglio Ufficiale N. 48 del 15 giugno
XX agenti di polizia già formati, polizia intercomunale Ceresio Nord (PCN), c.p. 6908 Massagno.
Scadenza: 13 luglio.
XX ingegnere elettronico Azienda cantonale dei
rifiuti, strada dell'Argine 5, 6512 Giubiasco. Scadenza: 13 luglio. Info: tel. 091 8500606.
Foglio Ufficiale N. 49 del 19 giugno
XX ausiliari/e di economia domestica (50/80%)
con esperienza e disponibilità a turni di lavoro.
Ospedale Regionale di Lugano, via Tesserete 46,
6903 Lugano. Scadenza: 31.12. Info: Claudia
Knutti, resp. economia domestica ORL, tel. 091
8116270.
Foglio Ufficiale N. 50 del 22 giugno
XX un/a caposezione esercizio e manutenzione Municipio Bellinzona, piazza Nosetto 5, CH,
diploma ingegnere civile SUP o equivalente, esperienza professionale. Info: dir. Fabio Gervasoni, tel.
091 8218711. Scadenza: 27 luglio.
XX sorvegliante per il trasporto bus robasacco;
sorvegliante mensa scuole elementari; accompagnatore/trice allievi scuola elementare dal dentista
scolastico. Scadenza: 27 luglio. [email protected] o www.cadenazzo.ch
Foglio Ufficiale N. 51-52 del 26 giugno
XX un/a assistente sociale diplomato (70%)
quale sostituzione a tempo determinato. Pro Infirmis
5 luglio 2012 il Lavoro
Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite
Ticino e Moesano, Manuela Ruberto, via Varenna 1,
6600 Locarno. Scadenza: 13 luglio.
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e Luganese. Tel. 079 2802092.
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P,S,E,I. Disponibile anche come cameriera, pulizie, aiuto domestico nel Sottoceneri. Tel. 077
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50% - 80% zona Bellinzonese. Tel. 076 7427073.
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3759539.
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zona Sottoceneri. Tel. 076 4287441.
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XX 42 enne responsabile amministrativa, pluriesperienza, ev. altro impiego a tempo indeterminato,
zona Mendrisio. Tel. 091 8250445, 079 6831442.
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settore vendita, economia domestica o operaia
fabbrica. [email protected]
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19) [email protected]
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sitter o altro. Tel. +393466053681.
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XX montatore elettricista, ventennale esperienza,
zona Sottoceneri e Mendrisiotto. Tel. 076 2834095.
XX signora 37enne, per lavori domestici e/o baby
sitter. Referenze, esperienza. Tel.+39 3891425891.
XX esperto mulettista, verniciatura a spruzzo, a catena e su macchine industriali. Tel. +39 3463569742.
XX esperta venditrice in alimentazione, zona
Locarnese e dintorni, tel. 091 7522089.
XX signora bella presenza, referenziata, ottimo D,
esperienza ventennale settore pulizie, tempo pieno, presso istituzioni o privati. Tel. 079 7799327.
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posa mattoni a faccia vista. [email protected]
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Tel. +39 340 0682723.
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settore edile, patente A,B,C. Tel. 079 8520481; [email protected]
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(accompagnamento, spesa, assistenza, piccole pulizie) zona Sopraceneri. Tel. 077 4852750.
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part-time. Tel. +39 3349161635.
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345 9295138; +39 0344 61422.
XX giardiniere, AFP, esperienza, Luganese e Mendrisiotto. Tel.+39 347 0011735.
XX custode, esperienza e affidabilità, zona Lugano
o limitrofe, ev. pulizia portinerie, no appartamento.
Tel. 076 5703292.
XX cuoco 44 anni, 25 anni di esperienza nel settore,
automunito, tel. +39 340 6709529.
XX ventennale esperienza di vendita, marketing e
creazione siti internet [email protected]
XX vetraio qualificato, esperienza decennale; [email protected]
XX barman o pizzaiolo, ottima preparazione professionale in entrambi i campi. Tel. 0774598002.
XX ragazza con esperienza nel settore orologiero,
custumer service e buyer, full o part-time, Mendrisiotto e Luganese. Ingl.e F. Tel. +39 3476104304.
XX commerciale con esperienza per lavoro impiegatizio, acquisti o vendita anche grande distribuzione.Ingl., F., Informatica Tel +39 345 5822129.
XX coll. domestica, 3 o 4 volte a settimana, zona
Luganese. Tel. +39 338 7570760.
XX assistente di cura con esperienza pluriennale
nel settore. Tel. 076 /5279960
XX 34enne, settore impiegatizio, diploma ragioneria, esperienze in ambito amministrativo e contabile. Zona Sottoceneri. Tel. +39 340 1214327
XX parrucchiera, esperienza pluriventennale zona
Lugano, Mendrisio, Chiasso. Tel. 079 5087684.
XX operaio edile, esperto, tel. +393490052995.
XX portiere ai piani con esperienza e referenze.
[email protected]
XX manovale, giardiniere esperto abbattimento e
potatura alberi. Tel. 076 6220794.
XX carpentiere, ferraiolo, muratore con esperienza. Tel. +39 340 1270000; [email protected]
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impiego. Tel. +39 328 6360270.
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076 7382617.
XX meccanico esperto, diagnosi e riparazione.
Tel. +39 3203019089; [email protected]
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autista, operaio, esperto. Tel. + 39 3474683346.
XX panettiere con esperienza, anche part time,
zona Sottoceneri Tel. +393337470378.
XX giovane operaio tuttofare, tel. +39 345
0191592.
XX aiuto medico, signora con esperienza ventennale, fidata, conoscenza lingue, Zona Locarnese,
50%, tempo indeterminato.Tel. 0919211551 int. 91.
XX Asa, signora 45enne, per cura anziani a giornata, zona Stabio-Mendrisio. Tel. +347 0098780.
XX operatore programmatore CNC, su Selca e
Cam. Tel. +39338 9050491.
XX operaio edile, lavori stradali o altro tel.
+393485420825.
XX signora 42 anni, pulizie domestiche, lavo stiro,
preparazione pasti. Zona Mendrisio, Chiasso e limitrofe. Tel. +39 3494757854.
XX montatore elettricista con diploma federale, ev.
prest. mano d'opera o operaio. Tel. 076 4782105.
XX domestica, part-time o full-time. Tel. +39 346
6053681.
Info Balcani
Pagina a cura di Slavko Bojanic
5 luglio 2012 il Lavoro
13
Godišnji Odmor
Idilično leto na Jadranskom moru
G
odišnji odmor na hrvatskom primorju
je punpogodak. Prekrasne plaže, toplo more, ukusni kuhinjski specijaliteti iprelepi pejzaži, ono je što je potrebno za
idiličan odmor, ašto hrvatsko primorje svojim
posetiocima pruža. Jadranska obala jednaje od
najsunčanijih u Sredozemlju, a prosečna letnja
temperaturakreće se oko 27 C.Da li potrebno još
nešto pored ovoga pa da vaš odmor bude odmoriz snova? Da - osmeh i dobro raspoloženje.
Lošinj foto: mike_germany/flickr.com
Brač foto: mueritz/flickr.com
trebalo obići. Na ovom ostrvu nalazi se vrh Vidova gora, koji važi zanajviši vrh na jadranskim
ostrvima. Takođe, na Braču jesmeštena sigurno najpoznatija plaža Jadrana - Zlatni rat, koja
se zbog svojeneobičnosti i lepotae smatra
jednim od simbola hrvatskog turizma.
Rabac je nekada bio malo ribarsko naselje,ali
se zahvaljujući turizmu razvio u pravo turističko
mesto sabrojnim hotelima, poznato po kvalitetnoj turističkoj ponudi. Idealno jemesto za
porodični odmor, jer su prelepe plaže lako dostupne, a morečisto. Rabac je smešten u uvali,
čiju šljunkovituplažu okružuje bujna vegetacija.
Rabac je 60-ih godina zbog svoje lepotenazvan «biserom Kvarnera».
Korčula foto: Britrob/flickr.com
Vis foto: Jeremy Vandel/flickr.com
Lošinj
Šume i pašnjaci, tamnozelena boja
mora,betonske i šljunkovite plaže, velika
sunčanost (prosečnooko 7 sati sunca dnevno),
karakteristike su Lošinja. Ovo ostrvo, kojemnogi turisti smatraju najboljem za odmor, deo
je Kvarnerskih ostrva,izgrađeno uglavnom od
krečnjaka. Najveća ostrvska naselja su Mali
Lošinj, do kojeg se možedoći trajektom iz
Zadra, i VeliLošinj, staro ribarsko naselje, na
kojem se nalazepredivne uvale za kupanje.
Ako je vaša želja da letujete na ovom»ostrvu
vitalnosti» (nazvano tako zbog visokog
procentašumovitosti), iskoristite povoljne ponude brojnih turistickih agencija.
Brač
Brač je treće po veličini ostrvo uHrvatskoj.
Ovo je mesto na kome će vam dan biti ispunjen,
jer se ovdenalaze prelepe plaže, more je plavo i
prozirno, a postoje i interesantnamesta koja bi
Korčula
Ako ste ljubitelj kulture, Korčula je pravo mestoza vaš odmor. Ovo ostrvo koje karaterišu
prelepe plaže i uvale,maslinjaci i vinogradi, bilo
je naseljeno još u praistoriji. Bogatstvoprirodnih
lepota, srednjovekovni stari grad Korčule
smešten na uskompoluostrvu, katedrala koja
datira iz 15. veka, ono je što privlačituriste.
Korčula je jedno od pošumljenijih ostrva Jadrana, a prosečnaletnja temperatura je 29 C.
Rabac
Rabac foto: J>Ro/flickr.com
NaVisu se nalaze brojne skrivene uvale foto:
Bada2222/flickr.com
Evropski sud pravde
Nezavisni stav
Zabolovanje na godišnjem,
dodatni slobodni dani
Otići ili ostati
ŽANA BOŽIĆ-GAUK
O
tići ili ostati u BiHpostalo je istovjetno
sa onim «biti ili ne biti»!
Kriza koja nas trese jošod početka
rata na ovim prostorima mnoge je okrenula na
drugu stranu.Bolji život Bosanci i Hercegovci
pronašli su u susjednim, evropskim,ali i dalekim
zemljama «preko bare».
Po podacima Ministarstva zaljudska prava
i izbjeglice BiH, od 1996. do polovine 2012.
godinedržavljanstva BiH odreklo se 56.529
građana. Ipak, ovaj broj nije nipribližan stvarnoj
slici, jer pojedinim državama svijeta nijevažno da
se emigranti odreknu matične zemlje.
Ali zato im je važnabalkanska radna snaga i
pamet koja svakodnevno odlazi bez namjere da
se ikadavrati u ovdašnji vrtlog. Ni bh. vlasti nisu
mnogo zabrinute, jer sve funkcionišepo principu:
Vis
Ako ste ljubitelj romantike, onda je ostrvo
Visvaše mesto za odmor. Brojne skrivene uvale, maslinjaci, miris borovihšuma, bogatstvo
flore i faune, čisto more, peščane išljunkovite
plaže, razlog su velike popularnosti ovog ostrva. ObalaVisa duga je 77 km,ovde postoje dobri uslovi za uživanje u nekom od sportova na
vodi, anajpopularnije je ronjenje.
Možete
se
odmoriti
na
ovom
romantičnomostrvu, koristeći povoljne ponude gde po ceni već od 157 evra za 7noćenje,
možete odsesti u hotelima sa 2 i 3 zvezdice.
«Ako ti se ne sviđa, vrata su ti otvorena.» Nikonije šokiran ni podatkom da je trećina građana
koja se odjavila2010. godine imala između 20 i
34 godine života, da su to uglavnom visokoobrazovaniljudi spremni da daju svoj maksimum za
život dostojan čovjeka. Samosmo konstatovali
da u svijetu trenutno živi 1.196.577 bh. građana.
Da ih vratimo - šta da imponudimo? Svakodnevna poskupljenja, vrtoglave račune,
nepostojećeradno mjesto ili, sa mnogo sreće,
platu koju tako u svijetu ne bismo moglinazvati.
Kako su odavde lijepe SAD,Kanada, Njemačka,
Austrija, Australija... Emigrantima nije važnošto
neke njihove ljepote nikada neće upoznati kao
turisti iligeneracije tamo rođene, ali «američki
život» svakakoje vrijedan toga. Podaci o broju
onih koji žele da se vrate u BiH nepostoje. Takvih
vjerovatno da i nema. Nostalgija se, pri pomisli
na bh.život, lako liječi!
E
vropski sud ravdeodlučio je da poslodavci radnicima koji se razbole
za vrijemegodišnjih odmora moraju
omogućiti dodatne slobodne dane, a danebolesti i u toku godišnjeg računati kao bolovanje. fo]
Premapresudi radnici imaju pravo na četiri sedmice plaćenog godišnjegodmora. Ukoliko se na
godišnjem razbole, ti dani im se ne smiju odbijatiod godišnjeg, već se moraju računati kao bolovanje. Ova odluka obavezujuća je za sve poslodavce na teritoriji EU, a kao njenoobrazloženje
navodi se da se «pravo na plaćeni godišnjiodmor
ne može tumačiti restriktivno». Ova presuda rezultat je tužbe koju je španski sindikat zaposlenih utrgovačkim djelatnostima podigao protiv
jednog trgovačkog lanca, prenosi Srna.
Evropska komisija, vlade članica EU i radnici
imaju pravo podićitužbu protiv poslodavaca koji
ne budu poštivali ovu odluku suda. (24SI)
14
5 luglio 2012 il Lavoro
Iniziative parlamentari
«Un concreto aiuto agli anziani in difficoltà»
NO dal Parlamento
In merito al dibattito svolto in Gran
Consiglio sull’iniziativa della Lega dei
Ticinesi «per una 13a Avs» riportiamo
qui sotto la posizione critica esposta,
anche a nome di GenerazionePiù, dal
Gran Consigliere e segretario cantonale Claudio Franscella.
«L
a tematica sollevata
dall’iniziativa ha attirato sicuramente la mia
attenzione, e quella di GenerazionePiù- l’associazione che ho il piacere
di coordinare che si occupa di prevenzione primaria di circa ottomila anziani ticinesi- e devo dire che ha avuto
il pregio di sollevare un dibattito su
un problema generale che comunque
esiste: quello della situazione precaria
di una buona parte di anziani che ha
visto la propria situazione finanziaria
peggiorare sempre più, a causa del
continuo aumento del costo della vita.
Dopo parecchi approfondimenti, effettuati anche all’interno dell’associazione, ci si è però subito resi conto dei
limiti di quest’iniziativa e delle lacune
tecniche e politiche contenute in essa.
Innanzitutto, a livello tecnico, vi sono
dubbi a riguardo della conformità
dell’iniziativa con il diritto superiore,
compreso quello federale, in particolare per quanto riguarda il principio
costituzionale della parità di trattamento (distinzione fra sostanza mobiliare e immobiliare), l’esenzione fiscale
per la prestazione fornita tramite l’iniziativa e l’arbitraria distinzione tra cittadini svizzeri e cittadini stranieri.
Da sottolineare poi il risultato perverso che l’applicazione di quest’iniziativa potrebbe comportare per alcuni anziani al beneficio della PC: in
effetti ricevendo questo regalo alcuni
rischierebbero di perdere la prestazione complementare perché andrebbero a superare la soglia per l’ottenimento.
Inoltre, quest’iniziativa ha dei costi poco giustificabili a livello politico (16/20 milioni di franchi) sia per
il cantone sia,
soprattutto, per
i comuni. Poco
giustificata perché non tocca il
vero problema.
Sarebbe in effetti stato auspicabile elaborare
un controprogetto che potesse
centrare meglio
l’obiettivo, coinvolgendo in maniera mirata quella categoria di
anziani veramente bisognosi (e
non sono pochi), in particolare quelli
che dispongono della sola Avs e di
una previdenza professionale molto
bassa ma che, per qualche centinaia
di franchi, non riescono a rientrare tra i
beneficiari di prestazioni complementari all’Avs, magari perché proprietari
di un rustico inutilizzato.
Constato con sorpresa che così non
è stato e per questo oggi mi asterrò
dal voto (mercoledì 27 giugno, ndr).
Auspico però che ora il Governo
possa, in breve tempo (e proprio in
assenza di un controprogetto), approfondire la recente mozione di Gianni
Guidicelli (vedi pagina ) che cerca
proprio di attenuare in maniera mirata
gli effetti soglia nelle prestazioni complementari degli anziani e che chiede
una diversa considerazione della sostanza nelle zone periferiche in modo
da non penalizzare proprio quella fascia di pensionati di cui parlavo prima
e che oggi è in grande difficoltà.
Colgo pure l’occasione per invitare il
Consiglio di stato a rivedere certe decisioni prese nella passata legislatura
che hanno penalizzato tutti gli anziani,
in parte a livello finanziario ma soprattutto a livello di dignità, rispetto e di li-
bertà individuale.
Chiedo quindi
al Consiglio di
Stato di fare uno
sforzo particolare per:
1)
ripristinare il servizio di
trasporto degli
allievi bisognosi da parte degli
over 65,
2) ritornare alla
gratuità per l’utilizzo degli spazi
pubblici
(palestre, aule per corsi di informatica)
3) non togliere completamente il sussidio ai centri diurni ricreativi che permettono agli anziani autosufficienti (e
sono la maggioranza) di dare un senso al loro tempo,
4) valutare misure concrete per promuovere gli alloggi a misura d’anziano
(misure pianificatorie e sussidi alla costruzione, ecc).
Ecco, concretizzando questi impegni
ben mirati aggiunti agli altri - quali la
revisione del sistema di sussidiamento dei premi di cassa malati -, il Governo può riorientare il nostro stato
sociale e, soprattutto, può dare una
risposta concreta, puntuale e senza sperperi ai veri bisogni di chi nel
passato ha contribuito al benessere
della nostra società. In caso contrario
la popolazione, soprattutto quella anziana, potrebbe anche farsi attirare in
votazione popolare da quest’iniziativa
ad innaffiatoio, poco mirata che, seppur lodevole negli intenti, propone interventi poco equi, che non risolvono
il vero problema e, oltretutto, finanziariamente poco giustificabili.
N.B.: l’iniziativa è stata respinta con
50 voti favorevoli, 17 contrari e 2 astenuti.
15
5 luglio 2012 il Lavoro
Estate
Consigli per affrontare la calura estiva
L’
estate è arrivata, il caldo
pure. Ecco qualche consiglio utile per affrontare
questa stagione senza incontrare particolari problemi.
1. Innanzitutto abituarsi a bere di più,
in particolare acqua, senza aspettare di avere sete. Non bere liquidi che
contengano alcool, caffeina, né grandi
quantità di bevande zuccherate: bibite che causano la perdita di più fluidi
corporei.
Non bere liquidi troppo freddi.
2. Nelle giornate di maggior calura,
stare in casa o in zone ombreggiate
e fresche e, se possibile, in ambienti
condizionati nelle ore di maggiore insolazione (tra le 11 e le 15).
3. Ventilare l'abitazione attraverso
l'apertura notturna delle finestre. I
ventilatori possono fornire refrigerio,
ma sono da evitare perché aumentano la disidratazione e il bisogno di
acqua in soggetti come gli anziani che
non hanno la percezione della sete.
4. Nelle ore più calde, se non si ha
un condizionatore in casa, fare docce
e bagni extra o recarsi in luoghi vicini
in cui vi sia l'aria condizionata (come
centri commerciali, biblioteche...).
Anche poche ore
trascorse in un ambiente condizionato possono aiutare
l'organismo a sopportare meglio il caldo quando si torna
a essere esposti a
esso.
5. Indossare abiti leggeri, di colore
chiaro, non aderenti per permettere la
circolazione dell'aria
sul corpo.
6. Evitare esercizi
fisici non necessari
all'aperto o in luoghi
non condizionati ed
evitare l'esposizione inutile al sole diretto.
7. Se esposti a sole diretto mitigare
l'effetto con cappelli leggeri a tesa larga o parasole, occhiali da sole e usando sulla pelle filtri solari con protezioni
ad ampio spettro.
8. Nel caso in cui si debbano svolgere attività all'aria aperta limitarle
alle ore mattutine e serali; limitare gli
sforzi fisici, nel caso in cui sia neces-
sario compiere tali sforzi bere dai 2 ai
4 bicchieri di bevande non alcoliche;
riposarsi in luoghi ombreggiati.
9. Preferire pasti leggeri e fare attenzione all'opportuna conservazione dei
cibi.
10. Non sostare in automobili ferme
al sole.
Detto e fatto questo, vi auguriamo di
trascorre una piacevole e rilassante
estate.
Agenda
Bellinzona
¨¨ Giovedì 2 agosto, Animazione
con CORO a Camperio. Ritrovo ore
13.30 a Gnosca, Casa Comunale.
¨¨ Venerdì 24 agosto (in caso di
cattivo tempo Venerdì 31 agosto)
Gita ai Monti di Ravecchia - Grotto Resetta (Polenta e brasato). Ritrovo ore 11.00 Mercato Coperto di
Giubiasco (a disposizione pulmini).
Iscrizioni: Tatiana, tel. 091 8292005
o 079 7565500, entro il 20 agosto.
¨¨ Venerdì 7 settembre, CORO, ore
14.00 Vita Serena a Giubiasco.
Locarno
¨¨ Giovedì 20 settembre, visita
all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, situato nel comune di Leggiuno
(Varese). Per raggiungere l’Eremo
più agevolmente è possibile usufruire di un’ascensore. Costo fr. 65.
Iscrizioni possibili da subito: tel. 091
7513052, dettagli solo agli iscritti.
azionecattolicavigevano.it
16
5 luglio 2012 il Lavoro
Sezione del Luganese
In gita a Crespi d’Adda
FABRIZIO TAMI
P
er la prima uscita stagionale
il comitato sezionale di Lugano ha scelto il villaggio industriale di Crespi d’Adda (BG), patrimonio dell’UNESCO. Di buon mattino, il
gruppo viene accolto da Fabio Spanò,
autista di fiducia della sezione, alla guida di un nuovissimo autobus dell’ARL.
Alla stazione di Lugano salgono gli ultimi partecipanti, ed il viaggio inizia. La
mattinata sembra un pò imbronciata,
ma il sole piano piano si fa largo tra
le nubi e ci accompagnerà splendente per tutta la giornata. Dopo la pausa
caffè, superato il fiume Adda e verso
l’uscita di Capriate, intravvediamo le
ciminiere del vecchio opificio.
Poco dopo ci addentriamo nel villaggio industriale, grazioso ed ordinato
borgo, circondato da tanto verde, e
incontriamo la nostra guida Amalia.
Crespi d’Adda è la più importante testimonianza in Italia del fenomeno dei
villaggi operai: ha costituito una delle
realizzazioni più esemplari nel mondo
e si è conservato integro fino ai nostri
giorni. È un autentico modello di città ideale; un interessantissimo, quasi
perfetto microcosmo autosufficiente
dove la vita dei dipendenti, insieme a
quelle delle loro famiglie, ruotava – in
un piano ideale di ordine e armonia
– attorno alla fabbrica; una città-giardino a misura d’uomo, al confine tra
mondo rurale e mondo industriale.
Il passato
Fabbrica e villaggio furono realizzati
tra otto e novecento dagli industriali
cotonieri Crespi. Era l’epoca dei capitani d’industria illuminati, al tempo
stesso padroni e filantropi, impegnati a tutelare la vita dei propri
operai dentro e fuori la fabbrica. L’idea era di dare a tutti i dipendenti
una villetta, con orto e giardino e di
fornire tutti i servizi necessari: chiesa,
scuola, ospedale, bagni pubblici, panificio, negozio e cimitero.
Guardandosi attorno, prima di entrare e visionare il filmato si respira ancora un’aria operosa e sembra di vedere
l’andirivieni dei lavoratori. Amalia ci fa
però tornare alla realtà odierna, nel filmato viene spiegato in modo chiaro e
dettagliato il passaggio da una società prevalentemente contadina all’era
industriale, i lati positivi e negativi che
la rivoluzione dell’industria ha portato
nel mondo. Terminata la proiezione visitiamo i punti salienti del villaggio, le
case, la chiesa, la scuola. La presenza
della scuola nel villaggio era motivata dal desiderio di fornire un servizio
educativo alla crescente comunità,
e dall’esigenza di formare adeguatamente, elevandone il livello della preparazione tecnica, i futuri dipendenti.
In questa palazzina
non vi trovava sede
unicamente
la
scuola per i figli dei
dipendenti, ma gran
parte delle iniziative
culturali del paese:
i corsi serali per i
lavoratori, i corsi di
economia domestica per le ragazze e
il corpo musicale.
La scuola era privata, ma i programmi
scolastici, uniformi a quelle delle altre
scuole, prevedevano anche lezioni e
argomenti mirati a istruire i futuri dipendenti del cotonificio. La scuola
come preparazione al lavoro, quindi:
frequentata con la stessa serietà, la
stessa disciplina e gli stessi riconoscimenti per chi studiava proficuamente
come chi lavorava sodo in fabbrica.
Terminati gli studi gli alunni più meritevoli venivano portati a Bergamo
a spese della direzione dello stabilimento per continuare gli studi. Per gli
altri vi era un posto di lavoro pronto.
A Crespi d’Adda non mancava certo
un servizio rivolto alla salute dei dipendenti: vicino all’ingresso principale dello stabilimento, all’interno di una
delle casette operaie, era ubicato un
ambulatorio medico, definito «piccolo
ospedale», in quanto, oltre all’ambulatorio al piano terra, era dotato al primo
piano di stanze adibite ad accogliere i
degenti. Questo però ai signori Crespi
non bastava, essi avevano sottoscritto un accordo con gli ospedali di Milano affinché accogliessero d’urgenza
quei casi che il piccolo ospedale da
solo non poteva risolvere.
Un altro servizio che rendeva il villaggio moderno erano le docce e i bagni
pubblici, situati vicino alla centrale termica, e una piscina al coperto. È curioso sapere che ai ragazzi veniva dato
uno speciale biglietto per accedere ai
bagni. E guai a chi non si lavava: a
scuola l’insegnante verificava tramite
lo stesso biglietto, che tutti fossero in
regola. «I pidocchi»? Nessun bambino
li aveva a Crespi d’Adda, esclamavano orgogliosi gli anziani, rammentando come la qualità di vita nel villaggio
fosse decisamente superiore a quella
dei paesi circostanti.
Altri aspetti interessanti meriterebbero
di essere sottolineati ma lasciamo che
le foto illustrino questo splendido esempio di architettura industriale.
La gita continua, proseguiamo in di-
17
5 luglio 2012 il Lavoro
rezione di Bergamo Alta dove
consumiamo un
ottimo
pranzo
al ristorante da
Renato. Nel pomeriggio visita al
centro storico di
questa splendida
città medioevale,
circondata dalle mura, piazza
Vecchia, fontana Contarini, Palazzo della Ragione, Torre civica (detta il Campanone), il grande edificio bianco del
Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca
Angelo Mai, Duomo, Cappella Colleoni, Battistero e basilica di Santa Maria
Maggiore con l’imponente confessionale barocco scolpito
da Andrea Fantoni. Poi
con la funicolare scendiamo nella città bassa
e riprendiamo l’autobus
per il rientro a Lugano.
Un plauso al comitato
sezionale per l’interessante meta scelta, un
grazie ad ARL, a Fabio,
impareggiabile autista, e
a Claudia Righetti, brillante accompagnatrice
e «leader».
Al termine di questa prima parte dell’anno sociale,
formulo gli auguri di buona
estate, ringrazio i partecipanti alle manifestazioni e
tutti quanti collaborano con
me nell’organizzazione delle stesse.
Anticipo alcuni appuntamenti: il 29 agosto visita
acquedotto di Lugano a Bioggio, il 20
settembre a San Gallo, visita della biblioteca e dell’abbazia,
e prima del «rush finale»
due appuntamenti importanti, il pranzo nonninipotini e la conferenza,
prevista l’8 novembre,
con l’avvocato Anna Trisconi-Rossetti, responsabile dell’ufficio prestazioni e il signor Sora
responsabile dei sussidi
Cassa malati, proprio sul
tema dei sussidi.
107344 Database bigl visita Maritato:107344 Database bigl visita Maritato
Inserzioni
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18
Sindacato Interprofessionale
- Pagina a cura di Rogério Sampaio
Medidas de acompanhamento
Decidir introdução de melhorias
efetivas contra Dumping salarial
SUSAN BLANK*
N
a população aumenta o desconforto
com o movimento de livre circulação
de pessoas. Travail.Suisse exige
portanto, um aperto das medidas de acompanhamento.
No final de abril o relatório publicado pela
Secretaria de Estado dos Assuntos Econômicos (Seco), sobre implementação das mostras
que as medidas de acompanhamento implementadas falharam, porque um quarto dos
empregadores suíços e um terço dos transfronteiriços desrespeitam às disposições do
salário mínimo nas indústrias e nos acordos
coletivos (CCT). Nos sectores sem CCT, 9
por cento dos empregadores suíços e 14 por
cento dos transfronteiriços não respeitam os
salários mínimos.
Desconforto crescente
Não é surpreendente que um inquérito à população suíça sobre o movimento de pessoas
com a UE seja negativo. Este desconforto difuso deve ser levado a sério, porque a oportunidade sobre o alargamento das pessoas votarem sobre a Croácia, será o mais tardar em
2014. Um não, significa que, devido à cláusula
Guilhotina ,o acordo bilateral será anulado na
totalidade. Este, por sua vez, teria consequências graves para à economia e emprego na
Suíça.
Mas em relação ao desconforto crescente
sobre a livre circulação de pessoas a invocação da ventile-clausula não afeta residentes
dos primeiros 8 países da União Europeia
A cláusula da válvula afeta apenas cerca de
4.000 autorizações de residência e, assim, não
tem grande efeito de travagem sobre a imigração. Particularmente para o elevado número de dumping salarial não mudaria nada.
casa, deve ser a Comissão para os Assuntos
Económicos e Tributação da Nacional (CTE
NR) à impor regras. Além das
alterações legislativas propostas pelo Governo Federal (Dirigindo-se falsa, introdução
de sanções, declarou na facilitação total dos
contratos-padrão) foi criado em março uma lista, com algumas melhorias das medidas de
acompanhamento:
 Introdução de responsabilidade solidária.
O subcontratante passa a ser contratualmente obrigada a respeita às disposições legais e
a força de obrigatoriedade geral dos CCT, a
ser observado. O primeiro e o subcontratante
são solidariamente responsáveis para a o não
cumprimento dos requisitos legais mínimos.
Introdução da declaração de salário. Novo
será também introduzido para os transfronteiriços não só apenas a identidade das pessoas,
mas também indicar os seus salários.
Travail.Suisse há muito tempo que exigia à
introdução desse conjunto de medidas. Só
desta forma se pode controlar o dumping salarial na cadeia de subcontratação e fazer um
bloqueio. A exigência de relatórios de salário é
importante, porque assim a atividade dos Inspetores é simplificado.
Reforçar às medidas
Para resolver o dever de casa na nossa
Exigimos mais
Para além destas duas melhorias declaradas, Travail.Suisse quer mais nas medidas de
acompanhamento:
Aumento das multas. As multas administrativas de 5.000 francos, previsto pelos cantões
pela violação dos transfronteiriços por incumprimento das disposições legais são baixas.
Multas baixas incentivam um empregador a
correr o risco se o ganho for alto. Em certos
casos, compensa pagar multa de 5.000 francos para ter mais lucro. Travail.Suisse exige
à introdução de uma multa mínima e a multa
máxima deve ser significativamente aumentada, em toda a indústria e regionais.
 Salário Mínimo. Hoje, já há casos repetidos
dumping-salarial, em que a introdução facili-
Cursos de alemão e Computador
para os sócios
Para iniciantes e avançados
Cursos de alemán
para los miembros
Para principiantes y avanzados
Data: Setembro 2012 / De acordo com o n° de
inscritos
Localização: SYNA Albulastrasse 55, 8048 Zurich
Número máximo de participantes: 12 pessoas
por turma
Inscrição: SYNA Secretaria Regional da Zurich /
Schaffhausen
Organização: Secretaria Regional SYNA ZH / Sch
Coordenador: Rogério Sampaio
Custo: Não Sócios, Deve tornar-se sócio
Fecha: Setembre. 2012 / Según el n° de inscritos
Localización: SYNA Albulastrasse 55, 8048 Zurich
Número máximo de participantes: 12 personas
por turno
Inscripción: SYNA Secretaria Regional de Zurich /
Schaffhausen
Organización: Secretaria Regional SYNA ZH / Sch
Coordinador: Rogério Sampaio
Precio: No Sócios: Deben abonarse como socio
5 luglio 2012 il Lavoro
Zurique
Não Claro contra
abertura das lojas
aos Domingos
N
o Cantão de Zurique a Votação
do referendo «Cliente é Rei», foi
chumbado com um categórico
não.
Os sindicatos e outras organizações
lançaram uma forte campanha contra o
referendo lançado pelos patrões, para a
abertura dos negócios por tempo indeterminado e também aos Domingos.
Por detrás desta votação, estava escondido a tentativa de desregular o contrato
colectivo de trabalho. Os trabalhadores
passariam a trabalhar quando o patrão
quisesse e dava-lhes as pausas segundo
a necessidade dos negócios. Segundo
exepriências anteriores essa abertura prolongada, não beneficia os trabalhadores
nem cria novos postos de trabalho, por
isso nós como sindicatos fomos contra.
Por outro lado, se os negócios trabalhassem sem horário definido, isso implicaria
que outros sectores ligados ao comércio
fizessem o mesmo, como por ex: fornecedores,
agricultura,seguritas,técnicos
informáticos, empregados de limpeza etc,
etc.
Foi uma vitoria dos sindicatos, igrejas e
organizações ligadas ao direito de familia.
O ser humano têm que ter direito ao tempo livre.
tada por convenções coletivas de trabalho ou
normal contrato de trabalho, em que o salário
mínimo não são tido em conta. Isto deve ser
mudado. O objetivo é, principalmente em
indústrias de baixos salários à nível nacional
ou regional, adotar os salários mínimos em
toda a indústria.
Na ausência de parceria social eficaz, pode
ser adotado o contrato de trabalho normal e o
salário mínimo pode ser adotado.
*Chefe de Política Econômica, Travail.Suisse
Deutschkurs und Computerkurs
für Mitglider
Für Anfänger sowie Fortgeschrittene
Datum: September 2012 / Je nach Teilnehmerzahl
Ort: Syna Albulastrasse 55, 8048 Zürich
Maximale Teilnehmerzahl: Pro Klasse 12 Personen
Anmeldungen: Syna Regionalsekretariat ZH/
Schaffhausen
Organisiert durch: Syna Regionalsek. ZH/Sch
Koordinator: Rogério Sampaio
Kosten: Für Mitglieder.
Für nicht Mitglieder-Muss Mitglieder werden
5 luglio 2012 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio e Coni Soler
19
Percorsi sindacali in Svizzera
Una ricerca nazionale dell’UNIL
Ricercatrici e ricercatori dell’Università
di Losanna hanno lanciato nel 2011 una
ricerca ambiziosa sui sindacati svizzeri.
Syna Magazin:
Perché interessarsi al mondo sindacale ?
Siamo ancora drammaticamente ignoranti sull’impegno sindacale. La nostra équipe
ha scelto di ricostituire i percorsi concreti dei
membri: come entrano nell’organizzazione,
che cosa fanno, quali sono le gratificazioni e
le difficoltà, come riescono a gestire un impegno spesso avvincente con la loro vita professionale e privata. Il nostro web-questionario è
molto facile da compilare [vedi sotto].
L’idea è semplice : «Raccontateci chi siete!».
Syna è un interlocutore privilegiato: per la
sua importanza numerica, fornisce una grande diversità di profili e di origini. È importante
che tutti stiano al gioco, al di là della loro età,
della professione, del grado di investimento o
del livello di impegno nazionale, regionale o locale. Regalandoci mezz’ora del loro prezioso
tempo, le lettrici e i lettori contribuiranno a fare
conoscere il loro
ruolo nel sindacato e nel mondo
del lavoro.
Ottocento membri di una ventina
di organizzazioni
sindacali si sono
già connessi al
web-questionario.
Chi invierà la propria risposta parteciperà a un sorteggio che mette
in palio un iPad e
100 biglietti di cinema.
Ovviamente, la ricerca è integralmente anonima e confidenziale.
http://bit.ly/FragebogenUnil
http://bit.ly/QuestionnaireUnil
http://bit.ly/QuestionarioUnil
Corsi di tedesco
e Corsi di Computer
per soci
per principianti
e avanzati
Data:
Settembre 2012 / In base al numero di iscritti
Località:
Syna Albulastrasse 55, 8048 Zurigo
Numero massimo:
12 persone per classe
Iscrizione:
Syna Segretariato Regionale Zurigo / Sciaffusa
Organizzato da:
Segreteria Regionale Syna ZH/ SCH
Costo:
soci gratuito. Non soci: diventare soci
Coordinatore:
Rogério Sampaio
Tagliando
L’e-mail: un’opportunità
La conoscenza del vostro indirizzo e-mail consente al sindacato
di comunicare con voi in maniera più efficace. Tramite il nuovo servizio di newsletter offerto dall’OCST potrete ricevere le informazioni
in maniera mirata ed ecologica, dovunque ed in tempo reale.
Comunicazione dell’indirizzo e-mail
L’e-mail vi consente di accedere in maniera più semplice all’area
riservata del sito www.ocst.com e, in un prossimo futuro, di usufruire di servizi come la consultazione online del giornale «il Lavoro» e
la consulenza online.
Nome
I vostri dati restano protetti ed in ogni momento potrete decidere
di modificarli o di revocare questo servizio di comunicazione, se
non foste più interessati.
Il/La sottoscritto/a
Cognome
Indirizzo
Nap
Città
Numero di associato
desidera comunicare all’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
i seguenti dati:
Telefono
e-mail
Luogo e data
Firma
Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano
20
5 luglio 2012 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Coni Soler
Política
Nuevas restricciones de asilo en Suiza
E
l sábado 23 de junio en Berna más
de 1000 personas salieron a la calle en protesta contra las nuevas restricciones que se han establecido en la ley
de asilo suizo. A la protesta acudieron más
de 130 inmigrantes indocumentados convocados por sindicatos obreros, partidos políticos y organizaciones de derechos humanos
que lamentaron la política restrictíva de asilo
de Suiza.
Estas medidas se pondrán en marcha a finales del 2012 y principios del próximo año
y afectarán a un gran número de solicitantes
de asilo, sobre todo de determinados países.
Historia:
Suiza ya en el pasado concedió asilo político a gran cantidad de refugiados.
No obstante en la II Guerrra Mundial, el Gobierno suizo rechazó o deportó a miles de
refugiados, sobre todo judíos, argumentando que la persecución racial no daba a los
refugiados el derecho al asilo. Además de a
los judíos el Gobierno suizo rechazó a los supervivientes polacos y rusos de los campos
de concentración y a los franceses e italianos
que huyeron de los trabajos forzados o del
servicio militar bajo la ocupación nazi.
Durante la Guerra Fría, Suiza ha sido refugio para muchos húngaros y checoslovacos
huyendo de la opresión soviética.
En 2004 el mayor número de solicitantes de
asilo provenían de Serbia y Montenegro.
En los últimos años, Suiza ha acogido a
gran número de refugiados que han huido de
diversos conflictos en diferentes partes del
mundo.
El número de solicitudes de asilo desde 2010
ha aumentado considerablemente en un 45%.
En 2011 se presentaron más de 22 mil solicitudes de asilo. La mayoría de las solicitudes
provienen de países como Eritrea, Túnez y Nigeria.
Como consecuencia Suiza ha establecido
una política restrictíva , con el fin de detener
la oleada de inmigrantes que llegan desde distintas partes del mundo, que no ha sido bien
acogida por la UE.
Medidas:
El Legislatívo ha limitado desde el 1 de mayo
la entrada de los ciudadanos de ocho países
de la Unión Europea: Estonia, Lituania, Letonia, Hungría, Polonia, Eslovaquia, Eslovenia y
la República Checa. Para estos ocho países,
Suiza ha limitado la concesión de permisos
“B” o permisos de trabajo de un año de duración y además estarán sujetos al pago de una
cuota si solicitan el permiso de residencia en
Suiza.
Sin embargo la Unión Europea se opone a
estas medidas del Gobierno helvético alegando que el acuerdo para el libre tránsito de las
personas no permite que se hagan diferencias
entre ciudadanos de la UE.
Otra de las restricciones dice que los delicuentes e inmigrantes problemáticos tendrán
que permanecer en centros especiales, donde
cada uno de ellos será vigilado.
Uno de los cambios más importantes de esta
ley dice que la deserción y la objeción de conciencia en caso de guerra no se considerará
fundamento para obtener la condición de refugiado.
Además los solicitantes de asilo no podrán
involucrarse en actividades políticas, una vez
acogidos por el país. El objetívo de esta medida para el Gobierno suízo es «limitar la libertad
de expresión que es uno de los derechos humanos fundamentales».
La organización suiza humanitaria considera
el temor que estas restricciones en el futuro
eliminarían la base jurídica para los refugiados
e incluso podria llegar a abolirse de forma total
el derecho de asilo a los refugiados.
El gobierno suizo ha decidido incluso crear
un grupo de trabajo que se ocupe de elaborar
una política de emergencia para estar preparados y hacer frente a una posible afluencia
masiva de solicitudes de asilo.
Este grupo de trabajo compuesto por un
mínimo de 15 expertos, actuará como órgano
de asesoramiento para el gobierno.
El ACNUR (Alto Comisionado de la ONU para
los Refugiados), considera que las medidas en
Suiza respecto al asilo figuran entre las más
severas de Europa.
Las medidas restrictivas del Gobierno suizo en cuanto al derecho de asilo se endurecen cada vez para evitar la afluencia masiva
de solicitudes, y están llegando a preocupar
seriamente.
Inserzione
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lavoro
Attualità
5 luglio 2012 il Lavoro
21
Alliancesud
Senza sostegno internazionale, il Sahel rischia il disastro
Durante l’estate, quasi 15 milioni di
persone potrebbero essere colpite dalla crisi alimentare che si propaga nel
Sahel. Fred Lauener, esperto per l’ONG
svizzera Caritas, pensa che vi sia ancora tempo per agire e che non bisogna
reiterare gli errori commessi nel Corno
d’Africa.
evitare di dover combattere una carestia già
presente.
Che cosa possono fare concretamente le
organizzazioni di cooperazione internazionale svizzere, che hanno, per definizione,
mezzi limitati di fronte ad una sfida di tale
ampiezza?
Caritas si è impegnata in Mali in un programma chiamato «lavoro in cambio di cibo». I beneficiari eseguono lavori di interesse pubblico
in cambio di una remunerazione sotto forma
alimentare. Le famiglie che possiedono un pò
di soldi si vedono offrire la possibilità di comprare alimenti ad un prezzo fortemente ridotto. Noi distribuiamo anche semi e sosteniamo
l’agricoltura fuori stagione – durante il periodo
che si situa tra due raccolti principali -, per la
semina di tuberi come le patate o le cipolle.
SAMUEL JABERG*
A
causa della persistente siccità, le riserve sono esaurite da inizio marzo
e i prossimi raccolti avverranno, al
più presto, solo in settembre. Questa catastrofe annunciata avviene «nell’indifferenza
generale», hanno recentemente denunciato
tre agenzie dell’ONU, l’OMS, l’HCR e l’Unicef.
Fino ad oggi, è stata raccolta solo la metà dei
700 milioni di dollari richiesti in dicembre alla
comunità internazionale.
In Burkina Faso, in Mali, in Mauritania, in Niger e in Ciad, il 10-15 per cento della popolazione soffre già di malnutrizione. E secondo
l’OMS, 1-1,5 milioni di bambini, al di sotto dei
5 anni, soffrono di malnutrizione «grave».
Il clima non è la sola causa. L’elevato prezzo
delle derrate alimentari e il ritorno massiccio
dei migranti, che non hanno più lavoro nel Maghreb, hanno condotto all’impoverimento e ad
una penuria dei mezzi di sussistenza.
A questo si aggiunge il moltiplicarsi di conflitti
regionali, che creano un aumento degli sfollati, aggravando ulteriormente la situazione. Le
spiegazioni di Fred Lauener, consulente per
l’organizzazione svizzera di cooperazione internazionale Caritas.
swissinfo.ch: È la terza volta, in dieci anni,
che il Sahel si trova confrontato ad una crisi
alimentare. In che cosa la situazione è diversa questa volta?
Fred Lauener: È vero che questa regione è
regolarmente confrontata a siccità e difficoltà alimentari. Ma questa volta, vi si aggiunge
un aumento molto importante del prezzo delle
derrate alimentari, dovuto ad una penuria cronica, ma anche alla speculazione sulle materie
prime agricole. L’anno scorso, i raccolti sono
stati pessimi, comportando fino al 90 per cento di perdite nella maggior parte delle regioni del Sahel. Con il poco denaro che ancora
possiedono, le popolazioni del Sahel toccate
dalla carestia, non hanno più la possibilità di
comprarsi il cibo. In passato, il Sahel non ha
mai conosciuto una situazione tanto preoccupante.
Lei è stato recentemente in Mali. Che cosa
ha osservato sul terreno?
In questo periodo dell’anno, le persone sono
abituate a trovare compromessi con il poco
cibo a disposizione. Ma oggi, le famiglie sono
obbligate a mangiare i loro semi per sopravvivere. Mettendo così in pericolo il prossimo
raccolto. Per questo l’urgenza è tanto grande. I
primi sintomi di una carestia annunciata erano
già visibili un mese fa e la situazione si aggrava
ogni giorno di più.
Il Sahel è confrontato con un’insicurezza
crescente e considerato da molti specialisti
come una polveriera. Una cittadina svizzera
è appena stata rapita in Mali. A che punto
questa situazione ostacola le operazioni
umanitarie?
Effettivamente ci è impossibile l’accesso nel
nord del Mali, dove la situazione è molto incerta. Nel resto del paese, anch’esso molto toccato dalla siccità, possiamo lavorare liberamente.
Il colpo di stato militare non ha cambiato nulla.
In Ciad, dove Caritas è anche attiva, non dobbiamo affrontare ostruzioni politiche e militari.
È tuttavia evidente che la situazione caotica
nella regione rende l’invio di aiuti più difficile.
Circa 200.000 persone hanno fuggito i combattimenti nel nord del Mali. Questi rifugiati si
dirigono in regioni anche toccate dalle difficoltà alimentari e rappresentano un carico supplementare per le popolazioni locali. Tutto ciò
non fa che aggravare ancor più la situazione.
L’Africa dell’est l’anno scorso, l’Africa
dell’Ovest quest’anno. I donatori non si
stancano di queste crisi alimentari a ripetizione?
Quando la comunità internazionale si è mobilizzata per il Corno d’Africa, la primavera scorsa, la carestia colpiva la regione da oltre due
anni. Era allora possibile fotografare e filmare persone morenti di fame. I media avevano
qualcosa da raccontare,
riuscendo così a sensibilizzare l’opinione pubblica. Ma l’intervento è stato fatto troppo tardi. Nel
caso del Sahel, abbiamo
ancora la possibilità di
intervenire in tempo e di
Non sarebbe meglio attuare delle strategie
di lotta contro la malnutrizione a lungo termine, invece di rispondere sempre alle urgenze?
Effettivamente, in futuro, dovremo occuparci meno delle crisi e prevenire maggiormente
i rischi. Il clima cambia e si sa che vi saranno
sempre più siccità e inondazioni. La prevenzione e la riduzione dei rischi acquisiscono
un’importanza sempre maggiore nell’ambito
dell’aiuto umanitario. Oggi, questo aspetto è
talvolta ancora un pò trascurato, ma Caritas lo
prende molto sul serio. In Mali, per esempio,
abbiamo creato un sistema di allerta precoce,
affinché i contadini siano informati sufficientemente presto in caso di periodi di siccità prolungata e possano meglio pianificare la gestione delle loro riserve alimentari.
Il turismo era, talvolta, la sola attività economica nelle zone meno popolate del
Sahel. Come potranno cavarsela queste
popolazioni senza le entrate legate a questa attività?
In Mali, il turismo, che rappresentava un pilastro molto importante dell’economia, è a terra.
Più nessun visitatore straniero vi si reca, gli
hotel sono vuoti, gli autisti di taxi e di bus si
girano i pollici. Il Mali era, tuttavia, una democrazia esemplare nella regione e aveva conosciuto una forte crescita economica in questi
ultimi anni, inoltre, erano stati realizzati numerosi investimenti in infrastrutture turistiche. È
drammatico che si sia giunti a questo punto.
*swissinfo.ch per Infosud e Alliance Sud
Traduzione Lara Argenta
www.alliancesud.ch
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Attualità
5 luglio 2012 il Lavoro
Tecnica della costruzione
Corso
Premiati i migliori apprendisti
del settore
L
L
o scorso giugno sono stati premiati e
festeggiati gli apprendisti del settore
Tecnica della costruzione che hanno
ottenuto i migliori risultati al termine dell’apprendistato.
Installatore di riscaldamenti
1. Davide Righetti (5.4), Branca F.lli Sa, Mendrisio
2. Ivan Rossinelli (5.3), Crivelli Bruno Sa, Cureglia
3. Colombo Emilio (5.2), Gianni Godi Sa, Lugano
4. Fabio Martinuzzi (5.1), Crivelli Bruno Sa, Cureglia
Installatore di Impianti Sanitari
1. Nicolò Parolini (5.2), Parolini Sa,Mesocco
2. Andrea Barazzetti (5.0), Giunta & Panizzolo
Sagl, Locarno
Lattoniere
1. Ivano Mazzoleni (5.4), Laube Sa, Biasca
2. Manuel Altieri (5.2), Conconi Stelio, Corteglia
Collaboratore/trice sanitario/a CRS
a Croce Rossa Ticino - Settore Corsi
informa che sono aperte le iscrizioni per il corso di Collaboratore/trice
Sanitario/a CRS (120 ore) che si terrà a Bellinzona a partire dal 17 settembre 2012.
Info e iscrizioni: Croce Rossa Ticino - Settore
Corsi, tel. 091 682 31 31 (lu e mer: 08.30-14.00;
ma, gio, ve: 08.30-11.30), e-mail: [email protected] o www.crs-corsiti.ch
2. Davide Galassini (5.2 ), Blumenstein-Urech
Sa, Minusio
Progettista nella Tecnica della costruzione
Impianti Sanitari
1. Andrea Tamagni (5.1), Studio Gilardi Sandro, Giubiasco
Progettista nella Tecnica della costruzione
Riscaldamento
1. Andrea Baggio (5.0), Crivelli B. Sa, Cureglia
A tutti i complimenti e gli auguri di un futuro
professionale ricco di tante soddisfazioni.
ATGABBES
Cerca volontari
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i cercano volontari a partire dai 18
anni, che desiderano dedicare parte
del loro tempo libero alle nostre speciali attività che comprendono anche colonie e
campi di vacanza integrati, dove l’incontro tra
le persone è alla base di queste esperienze.
Info: segretariato atgabbes: tel. 091 9728878
www.atgabbes.ch
In Memoria
Nel ventesimo della morte di Angelo Pellegrini
È
una sincera gratitudine, per nulla scalfita
dagli anni, quella che
l’OCST rivolge ad Angelo Pellegrini nel ventesimo della morte. (6 luglio 1992).
L’incarico di Segretario cantonale che ha svolto dal 1979
al 1987 è stata l’ultima tappa
di un percorso prolungato e
intenso, iniziato già nel 1937
quando è entrato ancora giovanissimo nell’OCST divenendo
uno dei primi collaboratori di
Mons. Luigi Del-Pietro. Le sue
doti gli hanno quasi subito valsa la designazione a Segretario regionale del Mendrisiotto,
dove ha portato il sindacato
cristiano-sociale ad affermarsi
quale struttura sociale più rappresentativa e autorevole.
Di lui ricordiamo la prorompente carica, che lo portava
ad affrontare a viso aperto le
sfide più impegnative e a bat-
tersi con vigore a difesa dei lavoratori e delle lavoratrici. La sua indole appassionata si
intrecciava con una profonda umanità, che
conferiva calore e cordialità ai contatti con le
persone. Gli incarichi sindacali e politici da lui
assunti (Angelo Pellegrini è stato anche Consigliere di Stato) non intaccavano per nulla la
giovialità e semplicità con le quali tesseva le
relazioni personali.
A lui, che figura tra gli artefici della costruzione del sindacalismo cristiano-sociale in Ticino, giunga il nostro affettuoso ricordo e la
nostra duratura riconoscenza.
VITA NOSTRA
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Fedeltà all’OCST
In questo mese di luglio tre colleghe festeggiano significativi
traguardi lavorativi.
Marisa Natile raggiunge i 25
anni di servizio, lavora ormai da
oltre dieci anni in una delle quattro aziende di pratica commerciale (APC) del CFP-OCST, dove
svolge con grande dedizione la mansione di assistente.
Con pazienza e competenza segue, consiglia e sostiene
i partecipanti nel loro iter formativo presso Euromoda
SA di Chiasso.
Manuela Pellegrini taglia il
traguardo dei 15 anni di servizio. Per diversi anni ha ricoperto la mansione di assistente presso l’azienda di pratica
commerciale (APC) Euromoda
SA di Lugano.
Grazie alla sua voglia di crescere professionalmente ha
intrapreso un percorso formativo che l’ha portata nel 2010 ad assumere la direzione
della stessa APC. La ringraziamo per la disponibilità e
competenza.
Valbona Bibaj, addetta alle
pulizie presso il segretariato di
Bellinzona, raggiunge il traguardo dei 10 anni di attività in seno
all’OCST. A lei rivolgiamo un sincero apprezzamento per il lavoro
svolto, accompagnato dal ringraziamento di tutte le colleghe
e colleghi che in lei trovano una
valida collaboratrice.
A queste tre collaboratrici auguri di un brillante futuro
professionale in seno alla grande famiglia cristiano sociale ticinese.
Giornale Aperto
5 luglio 2012 il Lavoro
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Le Domande dei Lettori
Acconto IMU non pagato entro il 18 giugno, cosa fare?
Spett.le Patronato ACLI,
possiedo una casa in Italia e a seguito di incomprensioni con il comune dove l’immobile
è situato, ho saltato il pagamento della prima
rata dell’IMU. Come fare per ovviare? Il Comune mi applicherà delle sanzioni?
F. Costa
Egregio Sig. Costa,
secondo indiscrezioni, sono numerosi i proprietari di immobili che non hanno pagato la
prima rata dell’IMU entro il 18 giugno. Per sanare la posizione si può ricorrere al «ravvedimento operoso».Il contribuente può regolarizzare
spontaneamente la sua posizione tributaria in
caso di omesso, parziale, tardivo o infedele versamento dell’IMU, senza incorrere a sanzioni
più pesanti elevate dopo accertamento formale
dell’Amministrazione Finanziaria. Il contribuente, versando entro i termini stabiliti dalla norma sul ravvedimento, l’importo pari al tributo
o maggior tributo dovuto + sanzione ridotta,
variabile a seconda della tempestività del pagamento + interessi di mora calcolati in base a
tasso legale e sui giorni di effettivo ritardo, può
sanare la posizione debitoria con il Fisco a patto che la violazione non sia già stata accertata.
Per l’Imu sono previsti tre tipi di ravvedimento:
Ravvedimento operoso sprint: è possibile ricorrere a questo tipo di ravvedimento quando il
pagamento della somma dovuta viene effettuato entro 14 giorni dalla scadenza del termine.
In tal caso occorre versare la somma dovuta a
titolo d’imposta, una sanzione dello 0,2% per
ciascun giorno di ritardo e gli interessi legali
(2,5%) calcolati dal giorno successivo a quello
della scadenza fino al giorno del pagamento.
Ravvedimento operoso breve: è possibile
quando il pagamento della somma dovuta viene
effettuato dal 15° e fino al 30° giorno successivo alla scadenza del termine. In tal caso occorre versare la somma dovuta a titolo d’imposta,
una sanzione del 3% calcolata sulla somma
dovuta e gli interessi legali (2,5%) calcolati dal
giorno successivo a quello della scadenza fino
al giorno del pagamento.
Ravvedimento operoso lungo: è possibile
quando il pagamento della somma dovuta viene effettuato dal 30° giorno e fino ad un anno
dalla scadenza del termine. In tal caso occorre versare la somma dovuta a titolo d’imposta,
una sanzione dello 3,75% calcolata sulla somma dovuta e gli interessi legali (2,5%) calcolati
dal giorno successivo a quello della scadenza
fino al giorno del pagamento. Trascorso più di
un anno dalla scadenza del termine non sarà
più possibile sanare la posizione tramite ravvedimento operoso. Il comune chiederà il pagamento dell’imposta non versata, della sanzione
e degli interessi.
Consigliamo a lei, e a tutti i lettori che si trovano nelle stesse condizioni, a contattare gli
uffici del Patronato ACLI dove si potrà ottenere
un calcolo preventivo tramite compilazione del
modello F24, presentando relativa visura catastale degli immobili e terreni. Il Patronato può
eventualmente chiedere la visura se non in possesso. Cordiali saluti.
Francesco Onorato
Coordinatore naz.le
Patronato ACLI Svizzera
VITA NOSTRA
„„Auguri
• a Luisita e Mario Biella, socio GenerazionePiù, segretariato del Sopraceneri, sezione di Locarno, che lo scorso 12 maggio, attorniati dai loro cari, hanno festeggiato
l’invidiabile traguardo dei 50 anni di matrimonio. Tanti
tanti auguri per le Nozze d’Oro.
• al nostro associato Angelo Carcano, di GenerazionePiù,
segretariato Tre Valli, che lo scorso aprile ha festeggiato
l’invidiabile traguardo dei cento anni. Auguri di cuore.
„„Complimenti
• ad Andrea Donini, fratello del nostro collaboratore
Giorgio, che ha conseguito brillantemente l’attestato federale di specialista in finanza e contabilità.
„„Felicitazioni
• a Milena Soldati e a Massimo Piazza, socio settore
Posta, per la nascita delle gemelline Sabrina e Martina,
con tanti auguri di un futuro ricco di cose belle.
• a Michele Moennig, socio Polizia comunale, e a Brigitte Borelli, per la nascita di Elle, alla quale auguriamo
ogni bene.
• al papà Ivica Zrakic, socio settore Elettricisti, e alla
mamma Magdalena Sajic, per la nascita di Ivana, alla
quale auguriamo un futuro sereno e gioioso.
• lo scorso 12 giugno il dolce sorriso di Nicole è giunto
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti
e Giorgio Donini
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
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ad illuminare la vita dei genitori Laura e Luigi Testori e
del fratellino Nathan, dei nonni Michela e Clementino
Leonardi, collega al segretariato di Locarno, degli zii Tiziano Leonardi, Christian con la moglie Katya, dei cuginetti Elia, Martina e Gioele, della bisnonna Ida Leonardi,
e prozio GianPietro Leonardi e famiglia. Alla neonata i
migliori auguri affinchè possa crescere sana e serena
attorniata dall’affetto di tutti i suoi cari in questa famiglia
che conta numerosi soci OCST.
Condoglianze
• ai famigliari di Agnese Bernasconi di Castel San
Pietro, socia GenerazionePiù, segretariato Mendrisio,
deceduta nei giorni scorsi.
• ai figli Mariangela, Adriana, Liliana e Luigi, al fratello
Attilio, socio GenerazionePiù, alla nipote Paola Mauri,
responsabile Colonie Leone XIII, ai familiari e parenti
tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Guerino
Quadri, fedelissimo socio OCST per ben 75 anni.
• alla mamma Monica Giandeini-Mattinelli, socia settore Ospedali, al papà Dario, a Claudio, Lia e Geo, ai
nonni e parenti tutti, per la prematura scomparsa del
loro caro congiunto Rio Giandeini.
• alle figlie Livia Clericetti, socia allievi cure infermieri-
Stampa
Centro Stampa Ticino SA
Via Industria, 6933 Muzzano
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Via Balestra 19, 6900 Lugano,
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41'339 copie
stiche, e Mara, alla sorella Sonia, ai familiari e parenti
tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Dario
Clericetti.
• ai familiari e parenti tutti per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Mario Adriano Silva Aguiar,
socio segretariato del Luganese.
• al marito Alberto, socio GenerazionePiù, segretariato
Luganese, alle figlie Daniela e Linda, alla sorella Yvonne, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara
congiunta Heidi Vicari-Pauli.
• alla moglie Angela, ai figli Mauro, socio settore Piastrelle, Massimo, Milena, Luisa, Giovanna e Mirella, al
genero Fiorenzo Capra, socio Edilizia, alle sorelle Marisa ed Elena, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Franco Rossi di Valrezzo.
• a Giuditta Adornini, socia GenerazionePiù, segr. Locarno, e familiari tutti, per la morte della cara sorella
Silvia Ferrari, fedele socia GenerazionePiù.
• alla moglie Gina, ai figli Valerio e Marinella, per la
morte del loro caro Bruno Sassi socio GenerazionePiù,
segretariato Sopraceneri.
• a Daniele Schweizer, socio sezione Falegnami, segretariato Sopraceneri - Locarno, ai familiari tutti, per
la morte del caro papà Kurt.
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Davide Adamoli, Luigi
Mattia Bernasconi, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi,
Paolo Locatelli
Segretari regionali
Lugano
Giovanni Scolari
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Marco Pellegrini
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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 Oltre ottant'anni di vita, una presenza storicamente importante
sul piano giornalistico, sociale, culturale, economico della Svizzera
Italiana, è presente in modo capillare nel mondo del lavoro e dell'economia. In particolare segue con attenzione i rapidi e profondi mutamenti in atto nel mondo del lavoro e dell'economia, a livello organizzativo, tecnologico, occupazionale.
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Verbania-Cusio-Ossola e Novara.
 La nuova impostazione grafica e redazionale accentua il contatto
con i giovani, le donne, gli anziani e la famiglia. In tutte le sue edizioni
propone una pagina in spagnolo, una in portoghese e anche in serbocroato.