Nessun sei, il jackpot sale a 143,9 mln.

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Nessun sei, il jackpot sale a 143,9 mln.
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FONDAZIONE INSIEME onlus.
Da il sole24ore del 18-8-2009 pag 36 <<BACIATO DALLA FORTUNA MA
ABBANDONATO DALLA MOGLIE: VINCERE PORTA AL DIVORZIO>> di Marisa Marrafino,
giornalista.
Per la lettura completa del pezzo si rinvia al quotidiano citato.
Nessun sei, il jackpot sale a 143,9 mln.
(n.d.r. l’articolo apparso esattamente il giorno prima che si è
verificata la vincita in provincia di Massa con un biglietto da 2
euro.
Le leggi probabilistiche hanno avuto una ulteriore
conferma).
La casistica non lascia spazio al sogno: dopo una vittoria
milionaria il matrimonio finisce.
Cerchi un buon motivo per divorziare?
Compila una schedina del
superenalotto, in caso di vittoria il risultato potrebbe essere
assicurato.
Almeno stando ai casi raccontati da chi ha vinto jackpot da
capogiro in ogni angolo del mondo.
Dopo una vittoria milionaria,
infatti, il matrimonio sarebbe destinato a finire.
Nella maggior
parte delle situazioni, una ricchezza sproporzionata e improvvisa
non aiuterebbe la vita di coppia.
A far nascere i litigi
soprattutto la divisione del capitale, la gestione dell'incasso e
i cambiamenti radicali delle abitudini familiari.
La casistica delle vincite milionarie
Se la fortuna al gioco male si associa con i successi in amore,
le storie dei vincitori d’oltre confine sembrano confermare questo
vecchio adagio.
Azzeccare la sestina vincente anche in Italia
potrebbe condurre quasi certamente al divorzio, parola di vecchi
milionari.
C’è il coniuge che non vuole dividere la somma col
marito, chi lo cita direttamente in tribunale e chi nasconde
addirittura l’incasso.
Per sfuggire alla “resa dei conti” domestica può non bastare
nemmeno il regime della separazione dei beni: difficile dimostrare
che la schedina vincente è stata acquistata con i soldi personali
di uno dei due coniugi.
In caso di contenzioso, la somma
milionaria sembra destinata ad essere divisa a metà.
E' successo in Francia, a Lione, dove una donna nel 2002 aveva
vinto 600.000 euro al lotto, nascondendo la vincita al marito.
La coppia era in regime di separazione dei beni e la donna era
convinta di non dover dividere la somma col marito.
L'uomo però
si era insospettito e aveva scoperto la verità.
Dopodiché erano
cominciate le prime discussioni, difficile gestire in comunione
quella somma.
Così dopo pochi mesi lei chiede la separazione e
la contestuale assegnazione della somma vinta al lotto.
Ma il
tribunale le dà torto, stabilendo il principio secondo il quale la
vincita alla lotteria va divisa a metà col marito.
Il regime di
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separazione dei beni non salva il coniuge dalla divisione della
somma vinta al lotto.
E non è andata meglio nemmeno a una coppia del Galles che nel
2004 aveva vinto una lotteria milionaria.
Il marito in questo
caso aveva diviso la vincita con la moglie, ma la felicità è
durata poco.
Dopo aver comprato una villa lussuosa, una macchina
nuova ed essersi dedicati allo “shopping selvaggio”, è arrivata la
crisi e dopo poco la separazione.
<<E' cambiato tutto dopo la vincita –ha raccontato la moglieanche se siamo riusciti a separarci consensualmente>>.
<<Non posso dare la colpa della nostra rottura soltanto ai soldi
vinti alla lotteria –continua il marito– ma certo è che i litigi
sono aumentati, la ricchezza insomma non equivale alla felicità>>.
E i soldi hanno portato dritto in tribunale anche Robert
Swofford, un dipendente delle Poste della Florida.
Lui aveva
difficoltà economiche, sua moglie lo aveva lasciato, e vivevano
separati da oltre tre anni quando sbancò la lotteria americana con
un jackpot di oltre 60 milioni di dollari.
Dopo la vincita, la
moglie tornò a bussare alla sua porta.
In mano aveva le carte
per il divorzio e la richiesta della metà dell’incasso vinto al
lotto.
A New York una moglie stanca del marito, dopo continui litigi e
venti anni di matrimonio, lo aveva buttato fuori di casa, ma non
aveva mai chiesto il divorzio.
Il marito era in difficoltà
economiche e aveva soltanto 78 centesimi in banca.
C'é poco da
dividere in caso di separazione –aveva pensato la moglie–
lasciandolo in pace.
Ma la tregua è durata poco.
Dopo qualche
mese lui vince 49 milioni di dollari alla lotteria.
La moglie
allora torna a cercarlo, chiedendo subito metà della vincita.
A volte però non c’è nemmeno bisogno di essere sposati per
pretendere metà di un jackpot.
In Canada una donna divorziata
dal marito ha preteso metà della somma vinta alla lotteria dal
marito sostenendo che dopo il divorzio avrebbero continuato a fare
sesso.
Sempre in Canada nel 2004 fece scalpore la notizia di una
vincita di 30 milioni di dollari non ritirata per oltre un anno.
Da alcune indiscrezioni sarebbe poi emerso che il fortunato
vincitore era un uomo con problemi legali con la ex moglie.
I
due sarebbero stati separati ma non ancora divorziati e lui non
voleva dividere l’incasso con la donna.
In Italia la somma va divisa a metà
In caso di vittoria, anche nel nostro paese non si sfugge alle
pretese economiche dell'”avversario” più agguerrito: il coniuge.
Se per mettersi al riparo dal Fisco basta conservare la ricevuta
e il codice vincente, per resistere alle liti domestiche non
sembrano esserci vie di fuga.
E' bene sapere che se si dovesse
azzeccare la sestina vincente, anche in caso di separazione dei
beni, l’importo dovrà essere diviso a metà.
Difficile
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dimostrare, infatti, che la schedina milionaria è stata acquistata
con i soldi provenienti esclusivamente dal conto di uno dei due
coniugi.
Allora meglio dividere la somma e non farsi vedere.
tribunale.
Nemmeno in