regolamento dei distretti sanitari e sociali di base

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regolamento dei distretti sanitari e sociali di base
REGOLAMENTO
DEI DISTRETTI SANITARI E SOCIALI DI BASE
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ART. 1 – IL DISTRETTO SANITARIO SOCIALE
Il distretto sanitario sociale è la struttura tecnico-funzionale di base per la erogazione dei
servizi e delle prestazioni di primo livello e di pronto intervento. Costituisce l’espressione tecnica
decentrata dei Servizi dell’U.S.L. al fine di ricondurre ad unità gli interventi di prevenzione, cura e
riabilitazione.
Esso favorisce, in modo capillare, la consultazione e la partecipazione degli utenti e degli
operatori per la verifica delle linee programmatiche e l’efficacia degli interventi.
ART. 2 – AMBITI TERRITORIALI E REGOLAMENTO
L’Assemblea Generale dei comuni determina l’articolazione territoriale dei distretti sanitari
e sociali di base su proposta del comitato di Gestione.
L’ambito territoriale del distretto coincide con il territorio di uno o più Comuni, con una o
più circoscrizioni dello stesso Comune.
Il regolamento dei distretti è deliberato dall’assemblea Generale dei Comuni, su proposta del
Comitato di Gestione, sentito l’Ufficio di Direzione.
Le eventuali modifiche agli ambiti territoriali ed al presente regolamento, saranno apportate
seguendo le stesse procedure e dovranno essere approvate con la maggioranza dei due terzi dei
componenti l’Assemblea.
ART. 3 – OBIETTIVI DEL DISTRETTO SANITARIO E SOCIALE
Nell’ambito delle funzioni da svolgere, in quanto struttura tecnico-funzionale dell’U.S.L. , il
distretto persegue i seguenti obiettivi:
a) Analisi critica e definizione dei bisogni all’interno dell’ambiente sociale e demografico in
cui si manifestano;
b) organizzazione erogativa delle prestazioni, di cui è previsto il decentramento, per rendere
più agevole ai cittadini l’accesso ai servizi di base;
c) proposte di educazione sanitaria che consentano, nelle popolazioni, una crescita culturale
finalizzata alla difesa della salute;
d) integrazione tra i diversi operatori dei Servizi per definire, nell’ambito delle direttive dei
Servizi, strategie e progetti comuni di intervento e per conseguire una sintesi organizzativa
dei servizi sanitari di base, specialistici, nonché sociali dell’U.S.L. a livello distrettuale.
Per il raggiungimento delle finalità di cui sopra, il distretto sanitario e sociale esplica le attività
fondamentali di base che sono così riepilogate:
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prevenzione delle malattie ed infortuni in ogni ambito di vita e di
lavoro;
diagnosi e cura di eventi morbosi;
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-
riabilitazione e recupero funzionale;
promozioni e salvaguardia della salubrità e igiene dell’ambiente e degli alimenti;
vigilanza su produzione, commercio, distribuzione alimenti di origine animale, polizia
veterinaria, vaccinazione animale;
educazione sanitaria ed uso corretto dei farmaci;
formazione professionale del personale;
individuazione delle zone a rischio per le situazioni di emarginazione, sostegno alla
famiglia, socializzazione e reinserimento sociale, prevenzione devianza giovanile;
prevenzione, cura e risocializzazione degli stati di tossicodipendenza.
ART. 4 – FUNZIONI DECENTRATE
Sono decentrate ai distretti sanitari e sociali le funzioni riguardanti le seguenti aree
funzionali: igiene pubblica, maternità infanzia età evolutiva, veterinaria, medicina di base –
specialistica e farmaceutica, igiene mentale e assistenza psichiatrica, sociale. Il supporto
amministrativo è fornito attraverso il Servizio degli Affari Generali.
I Servizi compresi in dette aree funzionali devono dimensionare la propria capacità operativa
e quindi il numero degli operatori, in relazione alle specifiche esigenze di ciascuna realtà
territoriale, sulla base di quanto previsto dai singoli programmi distrettuali.
ART. 5 – GLI OPERATORI DEL DISTRETTO SANITARIO E SOCIALE
Le prestazioni di base e di pronto intervento sono assicurate da operatori in rapporto di
dipendenza con la U.S.L. e destinati ad un singolo territorio distrettuale.
Detti operatori, definiti equipe residente, devono esprimere le seguenti professionalità:
medico igienista, vigile sanitario, infermiere professionale, assistente sociale, assistente sanitaria
visitatrice, educatore fisioterapico, ortofonista o logopedista, tecnico d’ambiente. Psicologo,
ostetrica, veterinario, amministrativo.
Gli operatori di cui sopra, pur nel rispetto delle singole professionalità,agiscono in modo
integrato, superando la logica del servizio di appartenenza.
Nell’ambito delle disposizioni tecnico-organizzative, impartite dall’Ufficio di Direzione e
dai Responsabili dei Servizi, i componenti l’equipe residente dipendono funzionalmente dal
Coordinatore.
Per i distretti comprendenti il territorio del Comune di Modena, la composizione dell’equipe
residente è subordinata ai criteri
ART. 6 - IL COORDINATORE DI DISTRETTO
In ogni distretto sanitario e sociale è nominato un Coordinatore. Tale nomina è effettuata dal
comitato di Gestione su proposta dell’Ufficio di Direzione.
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La mansione di Coordinatore di distretto è assegnata ad un componente dell’equipe
residente e con il rapporto di lavoro a tempo pieno.
Di norma tale mansione, è affidata al medico igienista con la qualifica di coadiutore e non dà
diritto a riconoscimenti di ordine giuridico ed economico.
Le mansioni del Coordinatore sono:
1) mantenere il collegamento con l’Ufficio Organizzazione Distretti con i Responsabili dei
Servizi dell’U.S.L. e con i medici di base, rapportarsi con le realtà pubbliche, private e di
volontariato del territorio distrettuale;
2) gestire, in termini organizzativi e di utilizzo, il personale assegnato al distretto nel rispetto
delle singole professionalità;
3) attuare, in accordo con gli operatori, il programma secondo le disposizioni impartite dal
Comitato di Gestione;
4) definire un precisa metodologia per la verifica dei risultati, per la raccolta e la trasmissione
delle informazioni;
5) curare la redazione della relazione semestrale di distretto;
6) effettuare azione di controllo sulla funzionalità della equipe, sul rispetto delle metodologie
stabilite dai Servizi, verificare il rispetto delle modalità di collegamento tra equipe residente
ed operatori itineranti;
7) agire da stimolo e di proposta per nuove attività ed in particolare per l’educazione sanitaria;
8) promuovere rapporti permanenti, attraverso convocazioni periodiche di equipe, tra operatori
per lo scambio di informazioni ed esperienze per l’esame delle problematiche comuni;
9) essere collegamento e referente con il Comitato di distretto.
ART. 7 – COORDINAMENTO INTERDISTRETTUALE
Il coordinamento interdistrettuale è assicurato dall’Ufficio di Direzione tramite l’Ufficio
Organizzazione Distretti.
Oltre a garantire la omogeneità delle procedure tra i vari distretti nonché l’uniformità delle
modalità di organizzazione, l’Ufficio Organizzazione Distretti coordina l’attività del personale
amministrativo assegnato ai distretti.
ART. 8 – SEGRETARIO SANITARIO E SOCIALE
In ogni distretto è attivato il segretario sanitario sociale la cui funzione può articolarsi nel
territorio stesso.
Esso opera in relazione con gli operatori e con gli utenti, svolgendo le seguenti attività
fondamentali:
a) di informazione sull’organizzazione della struttura distrettuale e della U.S.L.,
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b) di indicazione orientativa per la fruizione delle prestazioni in ordine alle esigenze espresse
di carattere sanitario e sociale,
c) di raccolta e organizzazione delle informazioni, sia interne che esterne, con particolare
riguardo alle procedure per la consultazione e l’utilizzo da parte degli operatori,
d) di supporto al coordinatore per la integrazione delle attività svolte tra gli operatori dei vari
servizi,
e) di raccolta delle istanze innovative e delle critiche al funzionamento della struttura.
ART. 9 – CONFERENZA DI DISTRETTO
Le conferenze distrettuali sono promosse dal Consiglio comunale, dal consiglio di
circoscrizione o dal Comitato di distretto e convocate dal Presidente degli organismi di cui sopra
in accordo con il coordinatore.
Le conferenze possono essere di carattere interno ed aperte all’esterno.
Alle conferenze interne sono invitati a partecipare i Responsabili dei Servizi ed il relativo
personale operante nel distretto ed hanno come obiettivi principali:
1) la verifica dell’attuazione del programma di distretto, l’analisi della compatibilità fra gli
obiettivi generali dell’U.S.L. e l’attività decentrata
2) la verifica annuale dell’attività svolta;
3) le proposte di integrazione di attività a livello di base.
Alle conferenze di distretto aperte all’esterno sono invitati a partecipare, oltre
ai Responsabili dei Servizi ed il personale distrettuale, anche le organizzazioni sindacali, le
associazioni professionali, culturali, sociali e gli organismi di gestione sociali e di partecipazione,
ed hanno come scopo l’esame della situazione sanitaria e sociale del territorio e la rispondenza delle
prestazioni e dei servizi alla realtà territoriale.
Le conferenze distrettuali sono convocate di norma almeno due volte all’anno.
I risultati delle conferenze sono sottoposti all’attenzione del Comitato di Gestione e
dell’Assemblea dei comuni per i provvedimenti amministrativi e programmatori di rispettiva
competenza.
ART. 10 – (ART. 75 DEL REGOLAMENTO DELL’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI
DELLA U.S.L. N. 16)
Il Comitato di Distretto
Nei distretti sanitari e sociali n. 8 e n. 12, secondo l’articolazione territoriale di
cui all’allegato “A” modificato, è costituito un comitato distrettuale che, d’intesa con i comuni,
assolve i seguenti compiti:
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di coordinamento delle iniziative svolte a sviluppare la partecipazione dei singoli e della
collettività agli obiettivi del Servizio Sanitario Nazionale, ai programmi della U.S.L. anche
attraverso l’eduzionew sanitaria;
di vigilanza, controllo e verifica della rispondenza dei servizi e delle prestazioni erogate in
sedi distrettuali, anche attraverso riunioni congiunte con gli operatori interessati e con gli
utenti;
di raccordo con il comitato di gestione sociale dei consultori familiari e di altri servizi e con
le associazioni del volontariato;
di proposta di miglioramento dell’organizzazione dei servizi.
Nei rimanenti distretti sanitari e sociali i compiti di cui sopra sono esercitati dai
consigli comunali o di circoscrizione che possono avvalersi di apposita commissione al cui interno
deve essere garantita la presenza di tutte le minoranze.
ART. 11 – (ART. 76 DEL REGOLAMENTO DELL’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI
DELLA U.S.L. N. 16)
Composizione del Comitato di Distretto:
Il Comitato di distretto è composto da 9 a 16 membri secondo le apposite decisioni
dell’assemblea. Detti membri sono nominati dai Consigli comunali, ovvero dai consiglieri di
circoscrizione riuniti in seduta comune, con riferimento all’ambito territoriale del distretto di
competenza.
Il Comitato di distretto è composto da consiglieri comunali o di circoscrizione in modo da
garantire a tutti i consigli comunali e di circoscrizionali del distretto di essere rappresentati, i due
terzi dei membri del Comitato possono essere scelti tra i cittadini in possesso dei requisiti per essere
eletti rispettivamente a consigliere comunale o a consigliere di circoscrizione.
Per l’elezione del Comitato di distretto deve essere garantita comunque la presenza di tutte
le minoranze con riferimento ai gruppi consiliari presenti nei comuni o nelle circoscrizioni del
distretto.
A tal fine il voto per l’elezione del Comitato di distretto è limitato ad un solo nome.
La sede del Distretto è fissata dal comitato stesso sentiti i comuni e/o le circoscrizioni
interessate.
Nella sua prima seduta il Comitato di distretto nomina al suo interno, a maggioranza, il
Presidente ed eventualmente il Vice Presidente, che sostituisce il Presidente in caso di assenza o di
impedimento.
Il Presidente convoca e presiede il comitato e ne coordina le attività.
Il Comitato deve altresì essere convocato tutte le volte che ne facciano richiesta i
componenti del medesimo e/o le istituzioni territoriali democraticamente elette.
Delle sedute del comitato deve essere redatto processo verbale.
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AMBITI TERRITORIALI DEI DISTRETTI
DELLA U.S.L. N. 16 DI MODENA
Gli ambiti territoriali dei distretti sanitari e sociali approvati dall’Assemblea Generale dei
Comuni con deliberazione n. 58 del 28.4. 1987 sono:
Distretto n. 1
Distretto n. 2
Distretto n. 3
Distretto n. 4
Distretto n. 5
Distretto n. 6
Distretto n. 7
Distretto n. 8
Distretto n. 9
Distretto n. 10
Distretto n. 11
Distretto n. 12
Distretto n. 13
Distretto n. 14
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Circoscrizione n. 1 Centro Storico
Circoscrizione n. 2 San Faustino
Circoscrizione n. 3 Buon Pastore
Circoscrizione n. 4 S. Agnese
Circoscrizione n. 5 S. Lazzaro
Circoscrizione n. 6 Crocetta
Circoscrizione n. 7 Madonnina
Comuni di Castelfranco e San Cesario
Comune di Nonantola
Comune di Campogalliano
Comune di Soliera
Comuni di Bastiglia – Comporto – Ravarino
Comune di Castelnuovo Rangone
Comune di Spilamberto
Composizione dei comitati di distretto dell’U.S.L. n. 16 di Modena
La composizione dei Comitati di distretto, definita dall’assemblea Generale dei Comuni con
deliberazione n. 58 del 28.4.1987 è la seguente:
Distretto n. 8
- Componenti n. 9 di cui 6 nominati dal Comune di Castelfranco E. e
3 nominati dal Comune di S.Cesario
Distretto n. 12
- Componenti n. 15 di cui 4 nominati dal Comune di Pastiglia, 5
nominati dal Comune di Comporto e 6 nominati dal Comune di
Ravarino.
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