i suoni e le lettere
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I SUONI E LE LETTERE • Ognuno di noi, quando parla, emette dei suoni • Parlare significa produrre suoni che formano le parole, cioè la base di ogni messaggio Ma come si realizzano i suoni? • È un fenomeno nello stesso tempo semplice e complesso, in cui sono coinvolti diversi organi, detti ORGANI VOCALICI, che funzionano come uno strumento musicale a fiato • Per produrre i suoni si utilizza l’ARIA PROVIENE DAI POLMONI • L’ ARIA PASSA ATTRAVERSO LA LARINGE ESCE DAL NASO ESCE DALLA BOCCA DIVENTA SUONO FONEMI E GRAFEMI • I suoni che l’uomo può articolare sono circa un centinaio, ma quelli utilizzati per parlare sono circa TRENTA • Essi sono detti FONEMI, (dal greco phonè, suono) e servono per comunicare oralmente • Possono però anche essere scritti, cioè rappresentati graficamente, sono i GRAFEMI(dal greco graphein, scrivere) o più semplicemente LETTERE che costituiscono l’ALFABETO L’alfabeto italiano • È costituito da 21 lettere che possono essere scritte con caratteri minuscoli o maiuscoli • A questi 21 segni vanno aggiunti altri 5 segni che servono per trascrivere alcuni suoni particolari o parole straniere • J j i lunga • K k cappa • W w doppia vu • X x ics • Y y ipsilon o i greca I SUONI DELL’ ITALIANO • I fonemi della lingua italiana vengono tradizionalmente distinti in due gruppi: le VOCALI e le CONSONANTI LE VOCALI LE VOCALI • Le vocali sono suoni fatti di pura voce, cioè suoni autonomi • I grafemi vocalici sono 5 • a e i o u • Ma i suoni o fonemi vocalici sono SETTE: • E ed O possono avere suono aperto (accento grave) e chiuso (accento acuto) Tabella delle vocali Grafema o lettera a e suono aperto Aperto chiuso i o Chiuso Aperto chiuso U chiuso Trascrizione fonetica a è é i ò o u Esempio cara Pètali céra micio stòria amore uva Le parole OMOGRAFE • Ci sono alcune parole che sono scritte nel medesimo modo, ma sono distinte dalla vocale chiusa o aperta é chiusa è aperta accetta L’accétta Egli accètta esca L’ésca Èsca! pesca La pésca (dei pesci) La pèsca (il frutto) venti Il numero vénti Vènti (pl. di vento) Mente La ménte Egli mènte Tema Che io téma Il tèma mento Il ménto Io mènto Le parole OMOGRAFE o chiusa ò aperta Botte La botte Le bòtte (percosse) Colto Colto (istruito) Còlto (raccolto) Corso Io ho corso Un còrso (abitante della Corsica Foro Il foro Il fòro (piazza) Posta Posta (porre) La pòsta Rosa Rosa (part. Di rodere) La ròsa volto Il volto Vòlto (part. Di volgere) LE CONSONANTI • Sono suoni che “suonano” solo con l’aiuto di una vocale • Le consonanti sono 15 e si possono suddividere in: • LABIALI, DENTALI, LABIODENTALI, ALVEOLARI (linguali), PALATALI, GUTTURALI Le consonanti GRAFEMA DENOMINAZIONE ORGANI UTILIZZATI P, B, M labiali labbra D, T dentali F, V Iabiodentali Punta della lingua sui denti anteriori Labbra + denti S, Z, R,L, N Linguali o alveolari C, G dolci (cera, gelo) palatali C, G dure (cane, gatto) gutturali Lingua appoggiata sugli alveoli dei denti Lingua appoggiata al palato Lingua ritirata verso la gola LE CONSONANTI • ATTENZIONE Le consonanti C e G 1. C e G hanno suono duro davanti alle vocali A, O, U (cane, gatto) 2. C e G hanno suono duro davanti a un’altra consonante 3. C e G hanno suono duro davanti a H + E o I (chele, ghiro) • HANNO SUONO DOLCE • Davanti a E, I (cena, giro) Le consonanti S e Z 1. S ha suono aspro o sordo all’inizio di parola, seguite da c,p,t,f,q; preceduta da consonante, quando è doppia 2. S ha suono dolce o sonoro quando è seguita da b,d,g,l,m,n,r,v, quando si trova tra due vocali, nelle parole in ASI, -ESI, -ISI, -OSI 3. Z ha suono aspro o sordo quando è seguita da ia, ie, io, quando è doppia, nelle parole che terminano in –anza, -enza 4. Z ha suono dolce all’inizio di parola, quando è tra due vocali, nei suffissi –izzare, -izzazione DIGRAMMI E TRIGRAMMI • Gnomo, scena, figlio, giustizia • I gruppi di lettere evidenziati rappresentano un unico suono. I gruppi di due lettere sono chiamati DIGRAMMI • I gruppi di tre lettere TRIGRAMMI Digrammi • • • • • • • GL + i: egli, figli, degli Gn + vocale: gnomo, vergogna, agnello Sc + e, i: scena, scivolo Ch + e, i: oche, chimica Gh+ e, i: streghe, ghiro Ci + a,o,u: camicia, ciocca Gi+ a,o,u: giacca, giudice TRIGRAMMI • Gli + vocale: figlia, moglie • Sci + vocale: sciarpa, sciocco Dittonghi e trittonghi • piazza, fiume, buoi, miei • I gruppi vocalici ia, iu, uoi, iei si pronunciano con una sola emissione di voce e costituiscono una sola sillaba • Un gruppo di due vocali si dice DITTONGO • Un gruppo di tre vocali si dice TRITTONGO I DITTONGHI • SONO FORMATI Dalle vocali I o U con qualsiasi altra vocale, per lo più accentata, oppure dall’unione di I e U • ià, iè,iò, iù •Uà, uè, uì, Uò •Ài, èi,òi,ùi •Àu,èu iò ài I TRITTONGHI • SONO FORMATI Dalle vocali I e U con qualsiasi altra vocale, per lo più accentata, • iài, ièi •Uài, Uòi •iuò iuò Uài NON SONO DITTONGHI • • • • • I gruppi QUA, QUE, QUI, QUO I gruppi CIA, CIE, CIO CIU I gruppi GIA, GIE, GIO, GIU I gruppi GLIA, GLIE, GLIO I gruppi SCIA, SCIE, SCII, SCIO, SCIU LO IATO • Paese, leone, mia • I gruppi vocalici ae, eo, ia evidenziati nelle parole qui sopra vengono pronunciati separatamente • Quando due vocali vicine vengono pronunciate separatamente, si ha uno IATO (dal latino hiatum, “distacco, separazione”) • Lo iato si ha quando si incontrano tra loro A, E, O • Quando le vocali I e U accentati si incontrano con le altre • Nelle parole con prefisso ri, bi, tri ORTOGRAFIA • La sillaba: gruppo di suoni che si pronunciano con una sola emissione di voce • A seconda del numero di sillabe le parole sono: 1. MONOSILLABE: con, tra, puoi 2. BISILLABE: gatto, ape 3. TRISILLABE: asino 4. QUADRISILLABE: canarino 5. POLISILLABE: ippopotamo La divisione in sillabe 1. Una vocale o un dittongo, all’inizio di parola, formano sillaba a sé 2. Consonante, o più consonanti con vocale formano sillaba • NON SI DIVIDONO: 1. Dittonghi e trittonghi: cuo-re; a-iuo-la; pie-no 2. Le lettere che formano digrammi e trigrammi: si-gno-ra Si dividono 1. Le consonanti doppie: bat-te-re; pal-lo-ne 2. I gruppi rp, rd, lt, ld, mp, cn, tm 3. Le vocali che formano iato: po-e-ta: o-a-si; via; le-o-ne 4. Attenzione alla S: quando è doppia si divide, ad esempio pas-sa-to 5. Quando non è doppia fa corpo con la sillaba seguente: co-stret-to L’accento tonico e la sillaba • La vocale su cui cade l’accento è detta tonica e le sillabe che contengono la VOCALE TONICA si dicono sillabe toniche, quelle che sono prive di accento si dicono ATONE • A seconda della sillaba su cui cade l’accento, le parole possono essere: • TRONCHE: ultima sillaba pietà • PIANE: penultima sillaba ràna • SDRUCCIOLE: terz’ultima sillaba còmico • BISDRUCCIOLE: quart’ultima vìsitano L’ACCENTO è OBBLIGATORIO • Sulle parole tronche • Sui monosillabi: più, ciò, può L ‘ ACCENTO è VIETATO: 1.Sui monosillabi blu, su, fu, fa, sa, so, sta, sto, tra, tre, va, re, qui, qua Monosillabi CON ACCENTO SENZA ACCENTO Dà verbo dare Dì giorno È verbo essere Là avverbio Lì avverbio Né congiunzione Dà verbo dare Dà verbo dare E congiunzione La articolo Li pronome Ne pronome sé pronome se congiunzione sì avverbio si pronome NOTA BENE • TRE va scritto senza accento, ma ventitré , trentatré con l’accento • Il pronome sé quando è seguito da stesso e medesimo può essere scritto indifferentemente con o senza accento L’ELISIONE • • • • • L’apostrofo segna la caduta di una lettera Di norma si fa l’eleisione con: Gli articoli LO, LA, UNA Le preposizioni articolate formate da LO, LA Gli aggettivi BELLO/A, QUESTO/A, QUELLO/A, SANTO/A • CI, COME, DOVE, davanti a verbo essere È frequente l’elisione con • La preposizione DI: d’ accordo • I pronomi LO, LA davanti al verbo avere • I pronomi MI, TI, CI, SI ,VI ,NE • Alcune espressioni: anch’io, d’ora in poi, d’altronde, mezz’ora, nient’altro, tutt’al più Il troncamento • È la caduta della vocale finale atona, davanti a vocale e consonante. • Avviene: 1. Con l’articolo: UNO, ALCUNO, CIASCUNO, NESSUNO, TALUNO,BUONO 2. SUORA, DOTTORE, INGEGNERE, PROFESSORE 3. Tale , quale: qual è, qual era, tal è, tal era 4. Il troncamento è segnato dall’apostrofo negli imperativi: da’, di’ fa’ sta’ po’