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Cos’è la Medicina del Lavoro
Medicina del Lavoro
Prof. Stefano Mattioli
Concetti generali
Evoluzione delle condizioni di lavoro,
Infortuni e malattie da lavoro,
Lavoro e salute,
Classificazione dei fattori di rischio
Cos’è la Medicina del Lavoro
È la specializzazione medica che si occupa
della protezione e promozione della salute
della popolazione che lavora
Non è una specializzazione “anatomica”
È titolo richiesto dalla legge per l’esercizio
di alcune attività professionali (Medico
Competente e Autorizzato)
Ha sviluppato e utilizza tecniche peculiari,
anch’esse diventate specializzazioni
operative
Evoluzione delle condizioni di lavoro
Come molti aspetti della vita umana le
condizioni di lavoro sono rimaste
pressoché immutate per molti secoli
Il lavoro organizzato, come lo conosciamo
oggi, è principalmente un prodotto della
“Rivoluzione Industriale” (XVIII secolo)
Attualmente viviamo in quella che viene
definita una “società post-industriale”
Si ritiene fondata nel 1700 con il trattato “De
Morbis Artificum Diatriba” del Prof. Bernardino
Ramazzini (Carpi – Padova)
Per molto tempo è stata identificata come la
specializzazione medica che si occupava della
diagnostica, terapia e prevenzione delle malattie
da lavoro
Si sviluppa in Europa a partire dalla prima metà
del 1800
Agli inizi del 1900 viene fondata a Milano la prima
“Cinica del Lavoro” nel mondo e nel 1906 la
International Commission on Occupational Health
Specializzazioni della Medicina del
Lavoro
Igiene del Lavoro
Tossicologia occupazionale
Epidemiologia occupazionale
Ergonomia
Radioprotezione medica (Medico
Autorizzato)
Medicina aziendale (Medico Competente,
attualmente occupa buona parte degli
specialisti della materia)
Condizioni di lavoro e di vita prima
della Rivoluzione Industriale
Gli aspetti dominanti della vita nei secoli passati
sono stati sottoalimentazione, pessime condizioni
igieniche, mancanza di cure mediche efficaci
La speranza di vita (oggi in Italia 77-83 anni) era
nel medio evo di circa 50 anni per chi riusciva a
raggiungere l’età adulta
La disponibilità di cibo e le grandi epidemie
modulano la popolazione mondiale:
-
1000:
1500:
1800:
1930:
1975:
2000:
300.000.000
500.000.000
1.000.000.000
2.000.000.000
4.000.000.000
6.000.000.000
Evoluzione della popolazione nei
continenti
Popolazione in milioni
(scala logaritmica)
Sviluppo della popolazione mondiale
Anno
Condizioni di lavoro prima della
Rivoluzione Industriale
La maggior parte della popolazione era occupata
in agricoltura e zootecnia, pochi lavoravano come
artigiani, ancor meno nei servizi
La vita lavorativa ha inizio non appena i bimbi
hanno il minimo della forza necessaria
Si usa la forza di braccia, animali e macchine
semplici (leve, paranchi)
La giornata lavorativa dura dall’alba al tramonto
Le cure mediche (per la maggior parte inefficaci o
pericolose) sono fornite a pagamento o su base
caritatevole (da organizzazioni religiose)
Dal Medio Evo alla rivoluzione
industriale
1242: Roger Bacon pubblica la formula della
polvere da sparo, che cambierà nei secoli
successivi la tecnologia di militare (e di scavo)
1492: scoperta dell’America
Ellenbog (1440-1499): lavoratori dei metalli
Paracelso (1493-1541): minatori e smaltatori
1455: Johann Gutenberg mette in vendita il
primo libro stampato, una Bibbia
George Bauer, detto Agricola (1494-1555): De Re
Metallica, metallurgia dell’oro e dell’argento
1677: van Leeuwenhoek sviluppa il microscopio
Salute e Lavoro prima del Medio Evo
Ippocrate (460-377 a.C.): minatori,
artigiani dei metalli, tintori, contadini
Lucrezio (100-55 a.C.): De Rerum Natura,
minatori
Plinio il vecchio (23-79): minatori
Galeno (129-200): minatori, gladiatori
Al-Razi (850-923): filatura del cotone
La Rivoluzione Industriale
Collocata in Inghilterra tra il 1760 e il
1830, preceduta dalla rivoluzione agricola
1712: Macchina a vapore di Newcomen
GA Scopoli (1723-1788): medico delle
miniere di Idria per 16 anni, scrive De
Hydroargyro Idriensi Tentamina, trattato
sull’avvelenamento da mercurio nei
minatori
1768: Arkwright brevetta il filatoio
meccanico per il cotone
La Rivoluzione Industriale
1786: Battello a vapore di John Fitch
1810: Krupp migliora il processo di produzione
dell’acciaio (sviluppato nel 1740 da Huntsmann, a
Sheffield) poi innovato da Bessemer (1854) e da
Martin e dai Siemens nel 1866 e da Thomas
(1875)
1825: La Locomotion 1 di Robert Stephenson
traina il primo treno commerciale della storia tra
Stockton on Tees e Darlington
1840: Samuel Cunard inaugura un servizio
transatlantico regolare tra Gran Bretagna e Stati
Uniti
Il lavoro nella storia:Filanda (1815)
Condizioni di lavoro durante la
Rivoluzione Industriale
Le condizioni di lavoro sono del molto precarie
per quanto riguarda la sicurezza e l’igiene del
lavoro
Le condizioni igieniche e di nutrizione in cui vive
la popolazione sono anch’esse precarie (ma in via
di miglioramento)
Non esiste assistenza sanitaria generalizzata
Le prime leggi in materia di sicurezza del lavoro
vietano il lavoro dei minori e ne limitano la durata
(tra 12 e 8 ore in base all’età)
Il lavoro nella storia: ’800
Il lavoro della filanda: i bachi
Fonte: http://www.provincia.venezia.it/medea/est/frulli/filanda/filande.htm
Il lavoro nella storia: ’800
Il lavoro nella storia: ’800
Il lavoro della filanda: i bachi
Donne e bambini nella filanda
Fonte: http://spazioinwind.libero.it/filandeonline/images/7%20Bachi.jpg
Fonte:
http://www.bibliolab.it/donne_web/pic/galleria1/1800_Donne%20e%20bambini%20in%20filanda.jpg
Il lavoro nella storia: ~1900
Il lavoro nella storia:~1900
Operaie al lavoro nella filanda Rasica di Osio Sotto
I minatori dell'Argentiera (Sassari) alla fine del 1800
Fonte: http://www.lomb.cgil.it/sedi/bg/cdl/2006/8marzo/sommario_foto.htm
Fonte: http://www.cgil.it/sardegna/foto345.html
Lo sviluppo industriale in Italia
Il lavoro nella storia: ~1940
Alla vigilia della prima guerra mondiale
l’Italia è ancora un paese agricolo con
poche industrie
La prima fase di espansione industriale si
ha negli anni a cavallo tra le due guerre
mondiali
Dopo la seconda guerra mondiale l’Italia si
sviluppa come economia industriale prima
e post-industriale (dopo il 1980)
Telai della
Legler negli
anni Quaranta
Fonte: http://www.lomb.cgil.it/sedi/bg/cdl/2006/8marzo/sommario_foto.htm
Il lavoro nella storia: 1950
Fabbrica Weber: operaia addetta alla foratura su
macchina al trapano multiplo
Fonte: Regione Emilia Romagna http://www.form-azione.it/pariopportunita/donnedellaltrosecolo.htm
Il lavoro nella storia: 1950
Operaia che confeziona a mano scatole di caramelle
Fonte: Regione Emilia Romagna http://www.form-azione.it/pariopportunita/donnedellaltrosecolo.htm
Il lavoro nella storia: 1950
Il lavoro nella storia: 1960
Minatori al lavoro nella miniera di Prestavel (filoni fluoritici)
Operaia Ducati
Fonte: Regione Emilia Romagna http://www.form-azione.it/pariopportunita/donnedellaltrosecolo_06.htm
Fonte:http://www.stava1985.it/intranet/stava1985_it/www/wo_albums/Index/20050718_152739/20050718
_162011/PhotoFolder?display=medium
Prime norme sulla sicurezza del lavoro
in Italia
Il lavoro nella storia: 1965
1886
1902
Divieto di lavoro per i bambini fino a
nove anni e di lavoro notturno fino a
12 anni
Età minima per il lavoro 12 anni
1904
Età minima per il lavoro 14 anni
1899-1913 Regolamenti di prevenzione generali e
specifici per alcuni settori
Minatore in posizione di lavoro con servosostegno - miniera
in Valle Vedra
Fonte: http://www.wwmm.org/storie/storia.asp?id_storia=252&pagina=9&project=0
Composizione della forza lavoro in
Italia tra il 1881 e il 2000 (dati INAIL)
Anno
1881
Agricoltura
65,4%
Industria
20,2%
1898-1934 Norme per l’assicurazione obbligatoria
contro gli infortuni e (poi) le malattie
professionali
Popolazione attiva per settore in Italia
(Dati Istat 2001)
Servizi
14,4%
1936
52,0%
25,6%
22,4%
1951
43,0%
29,9%
27,1%
1981
11,1%
41,5%
47,4%
2000
5,3%
32,1%
62,6%
Maschi
Femmine
Totale
Industria
5.316.779
1.712.202
7.028.981
Commercio
2.298.682
1.687.856
3.986.538
Credito e assicurazioni,
servizi alle imprese
1.168.507
884.174
2.052.681
Agricoltura
739.903
413.775
1.153.678
Trasporti e comunicazioni
780.240
198.789
979.029
2.537.860
3.254.965
5.792.825
Totale 12.841.971 8.151.761
20.993.732
Altre attività
Il rapporto tra lavoro e salute
Infortuni e malattie da lavoro
Il lavoro può avere sulla salute
conseguenze sia negative che positive
Le conseguenze negative sono infortuni e
malattie da lavoro, riduzione della
speranza di vita
Il lavoro “sano”, tuttavia, è un importante
fattore di promozione della salute
Lavorare fa bene alla salute
Mortalità e lavoro (Torino 1991-96)
Non sono noti con certezza i fattori collegati al
lavoro che determinano un miglioramento dello
stato di salute
Reddito, rapporti sociali, identità
Attività fisica
Astensione dal fumo (in alcuni settori)
Controlli medici regolari (forse)
Effetto del lavoratore sano: effetto descritto in
Epidemiologia per cui lo stato di salute di una
popolazione di lavoratori è in genere migliore di
quello di chi non lavora.
Speranza di vita per occupazione a 35 a.
(Torino, uomini, occupazione al 1991)
Addetti a pulizie, raccolta
rifiuti
34,4 Forze Armate
Portalettere
34,8
Facchini
34,9
Alimentaristi
Carpentieri
Infortunio sul lavoro: lesione dell’integrità
psicofisica di un individuo che avviene per azione
di un fattore causale violento che agisce in modo
concentrato nel tempo, durante l’attività
lavorativa
Malattia da lavoro: lesione dell’integrità
psicofisica di un individuo che avviene per azione
di un fattore causale che agisce in modo diluito
nel tempo, durante l’attività lavorativa
Infortuni e malattie da lavoro sono, per
definizione, eventi prevenibili
Condizione lavorativa
Rischio relativo
Occupati stabilmente
1,00
Occupati in modo intermittente
1,52
Disoccupati (in precedenza
occupati)
Disoccupati stabilmente
2,29
Stabilmente fuori dalla forza
lavoro
4,81
2,61
Speranza di vita per occupazione a 35 a.
(Torino, donne, occupazione al 1991)
37,9
Avvocati, magistrati,
commercialiste, notai
36,3
Medici, dentiste,
psicologhe, farmaciste
Medici, dentisti,
psicologi, farmacisti
37,6
Cameriere, cuoche e
bariste
37,5 Professioni tecniche
38,5
Avvocati, magistrati,
commercialisti, notai
37,5
Addette a macchine
utensili, meccaniche
37,8 Insegnanti
38,5
35,0 Insegnanti
37,4
Lavoratrici dello
spettacolo e giornaliste
38,0
Conduttrici di mezzi di
trasporto
38,4
35,2 Professioni tecniche
37,2
Infermiere e tecniche
sanitarie
38,0
Addette alla pulizia e
raccolta rifiuti
38,4
38,9
Popolazione italiana: ripartizione per
sesso ed età (1/1/2008)
Classi di
età
(anni)
Maschi
Femmine
Morti per gruppo di cause –
Italia, Anno 2002
Causa
Totale
Maschi
Malattie del sistema circolatorio
5.837.497
0-19
5.512.040 11.349.537
18.112.441 18.211.326 36.323.767
20-64
4.999.809
65 e oltre
6.946.177 11.945.986
Totale 28.949.747 30.669.543 59.619.290
Nati 2007
Morti 2007
290.330
279.792
273.603
291.009
563.933
570.801
105.726
Femmine
Totale
131.472
237.198
163.070
Tumori
93.398
69.672
Malattie dell’apparato respiratorio
20.617
15.324
35.941
Traumatismi e avvelenamenti
16.026
10.667
26.693
Malattie dell’apparato digerente
12.485
12.234
24.719
Malattie psichiche, del sistema
nervoso e degli organi di senso
9.552
14.765
24.317
Malattie infettive e parassitarie
2.145
2.147
4.292
…
…
…
Altri stati morbosi
Totale
279.296
281.094 560.390
Morti per cause esterne dei traumatismi e
avvelenamenti – Italia, 2002
Morti per gruppo di cause
Causa
Maschi
Femmine
Totale
Cadute accidentali
4.035
6.517
Incidenti stradali
5.577
1.542
10.552
7.119
Suicidi
3.145
924
4.069
Annegamento e soffocamento
349
91
440
Omicidio o lesioni provocate
intenzionalmente da altri
401
159
560
Incendi
144
131
275
Complicanze di operazioni
chirurgiche
199
159
358
45
22
67
…
…
…
16.026
10.667
26.693
Avvelenamento da gas
Altri incidenti
Totale
Mortalità per causa - Per 100.000 abitanti
Morti per classe di età e sesso – Italia,
Anno 2002
Classi di età
(anni)
Maschi
Femmine
Principali tumori maligni causa di
morte, per sesso – Italia, 2002
Totale
Sede
1.320
1.017
2.337
Trachea, bronchi e polmoni
720
469
1.189
Colon, retto e ano
15-29
4.257
1.345
5.602
30-44
8.579
4.148
12.727
45-59
24.445
13.591
38.036
60-69
45.516
24.432
69.948
Meno di 1
1-14
Mammella (nella donna)
Stomaco
Maschi
Femmine
Totale
25.765
6.528
32.293
9.164
8.072
17.236
―
11.309
11.309
6.266
4.686
10.952
10.265
Fegato e dotti biliari intraepatici
6.661
3.604
3.887
3.724
7.611
70-79
88.331
64.105
152.436
Tessuti linfatici ed emopoietici
80-89
79.272
105.664
184.936
Prostata
7.132
―
7.132
Leucemie
3.022
2.533
5.555
90 e oltre
Totale
26.856
66.323
93.179
279.296
281.094
560.390
Mortalità per tumore – Italia, 2002