La tartaruga Fvg diventerà lepre - Consiglio Regionale del Friuli
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La tartaruga Fvg diventerà lepre - Consiglio Regionale del Friuli
28 GIU 2013 Il Friuli Attualita' e Politica N ella scorsa legislatura, la questione costi della politica ha minato profondamente il rapporto tra la società friulana e la politica. E proprio in virtù di questa consapevolezza, uno dei primi traguardi che il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop vuole raggiungere è quello di portare a casa già per la fine del mese di luglio il provvedimento che, come dice Debora Serracchiani, “farà diventare il Friuli Venezia Giulia la più virtuosa Regione d’Italia in questo campo”. Reduce dal tavolo che ha convocato su questo tema, si concede un quarto d’ora per spiegare ai lettori de “Il Friuli” le direttrici che intende dare all’attività del Consiglio regionale. La scorsa legislatura non è stata fra le più produttive della storia del Consiglio regionale. Come recuperare operatività? “Bisogna dare un grosso impulso all’attività delle commissioni, e creare un coordinamento tra di esse. Inoltre, va favorita la partecipazione della società civile alla formazione delle leggi e in questo le commissioni, che possono ricorrere alle audizioni per far aderire in modo calzante i provvedimenti legislativi alle necessità effettive della nostra Regione”. serviva cominciare dai costi della politica? Non c’erano questioni più urgenti, come il lavoro? “E’ il primo degli impegni che ci eravamo presi per riconciliare la politica e la società friulana. Non nascondiamoci che dopo le elezioni di aprile, l’astensione massiccia di un elettorato solitamente fedele come quello friulano è un segnale chiaro. Con il taglio delle indennità di presenza, di carica e delle spese di funzionamento riportiamo la questione dei costi della democrazia in questa Regione ad un quadro ordinato, trasparente e confrontabile con le altre Regioni italiane. Riacquistiamo così dignità, alla faccia di chi sostiene che la politica sarebbe il ricettacolo di tutti i privilegi”. Negli ultimi cinque anni, la nostra Regione si è attardata o si è nascosta nel suo guscio: la specialità in chiave difensiva non serve LA PoLitiCA regioNALe per saperne di più visita www.ilfriuli.it Franco iacop, presidente del Consiglio regionale, sfoglia l’agenda delle riforme, a partire dai costi della politica. >> di w A Lt e r t o m A d A La tartaruga Fvg diventerà lepre Quali? “I capigruppo hanno già stilato una lista di priorità programmatiche, che partono ovviamente dal lavoro e dalla crisi che stiamo vivendo. Il 1 agosto una sessione di lavoro del Consiglio sarà già dedicata ai provvedimenti che la 1° e la 2° commissione elaboreranno in tal senso. Legata a questo tema è la necessità di dare prospettive di lavoro e di crescita ai giovani, ma anche l’esigenza di recuperare risorse grazie anche al riassetto degli strumenti finanziari di cui questa Regione dispone. Esse serviranno non soltanto a sostenere l’economia, ma anche il welfare che per l’assistenza, ma anche per la famiglia, penso agli asili nido, avrà bisogno di respiro prima della riforma complessiva del sistema sanitario e sociale per cui sono previsti però tempi più lunghi”. pagina 9 blocco di quella legge che rivide in modo approssimativo le Comunità montane. In fatto di riforme avanzate noi dobbiamo tornare ad essere una lepre che il resto d’Italia deve inseguire, non una tartaruga che si attarda o si nasconde nel suo guscio com’è stata la Regione negli ultimi 5 anni. La specialità in chiave difensiva o rinunciataria non serve. Se no si va a votare, unici in Italia, per una Provincia che non ha più significato come ente intermedio”. Ha già visitato Bruxelles e programmato una puntata in Argentina. Nostalgia del suo referato alle relazioni internazionali? “No, la Regione deve tornare a pesare di più, a ogni livello. Dobbiamo riportare l’attenzione sui di noi a Roma, dimostrandoci degni di gestire le nostre partite in prima persona con responsabilità e senza sudditanza. E in un momento topico come quello dell’entrata della Croazia nell’Ue non possiamo non cogliere le opportunità di questo passaggio storico. L’autonomia è innanzitutto iniziativa. Se non si esercita, che autonomia è?”. infine, una domanda politica. A livello nazionale il congresso è alle porte e sarà battaglia. il Pd regionale sarà indenne alle fibrillazioni interne? “Il Pd nazionale è un cantiere in continua evoluzione. Qui la casa è già costruita e funzionante e nessuno, credo, abbia la minima voglia di minarla alle fondamenta. Abbiamo la responsabilità di governare quasi a tutti i livelli. Disperdere questo patrimonio per tensioni fratricide sarebbe un delitto”. [email protected] Nella giunta illy lei è stato assessore alle Autonomie Locali. Con che occhio seguirà le riforme che la maggioranza vorrà intraprendere in questo campo? “Con occhi attenti, a partire dal Una questione di credibilità, insomma… “Sì, perché non si potrà chiedere fiducia e apertura a riforme coraggiose se la prima non riguarderà proprio l’esigenza di una nuova etica del fare politico. Una riforma di questo tipo ci pone a modello per tutte le altre Regioni d’Italia. Ed è questo che vogliamo tornare ad essere anche su altri terreni. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura