Adele Borroni - Mamme Imperfette

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Adele Borroni - Mamme Imperfette
Mamma, io valgo!
Adele Borroni
Copyright 2012-2015
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Mamma, io valgo!
Indice
1. A come Autostima.......................................................................3
2. Fiducia...................................................................................10
Ascolta i bisogni di tuo figlio...........................................................12
Usa una disciplina amorevole..........................................................14
Dai fiducia a tuo figlio....................................................................19
3. Amabilità................................................................................24
Accetta tuo figlio...........................................................................24
Digli che lo ami ….........................................................................27
Insegnagli ad amarsi.....................................................................29
Dagli rinforzi positivi......................................................................32
Rifletti sulle tue aspettative............................................................37
4. Socievolezza...........................................................................40
La famiglia …................................................................................43
I fratelli …....................................................................................45
La vita di gruppo ….......................................................................51
5. Competenza...........................................................................56
Proteggilo senza esagerare.............................................................59
Incoraggia tuo figlio......................................................................62
Fallo esprimere con creatività.........................................................65
L'imitazione.................................................................................68
Insegnagli a giocare da solo...........................................................70
Dagli potere.................................................................................74
In conclusione................................................................................. 77
Come nasce questo ebook? ….........................................................79
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A come Autostima
“Mamma, ma io non sono bravo!” mi dice un giorno Fabio, all'epoca poco
più di due anni, perché non sa togliersi le scarpe da solo.
“Certo che sei bravo, devi solamente imparare...Se ci provi un po' di
volte, alla fine ci riesci. Puoi imparare a fare tutto, se lo vuoi!”
“Ah, sì, mamma, hai ragione...evviva!” conclude con il suo disarmante
entusiasmo.
Un piccolo seme piantato nel giardino dell'autostima.
Voglio che mio figlio arrivi a pensare: “Il mondo è un bel posto! Io sono
importante quanto gli altri e, quindi, come gli altri ho diritto al successo
e alla felicità”. Questo è il pensiero di un bimbo che si percepisce
chiaramente come una persona di valore, e che quindi possiede un buon
livello di autostima.
Oggigiorno si fa un gran parlare di autostima; chiariamoci un po' le idee,
perché capire che cos'è l'autostima è la prima mossa da compiere.
L'autostima – stima di sé – è la certezza interiore del proprio valore,
la consapevolezza di essere unici, speciali, con i propri punti di forza e
limiti.
L'autostima denota un forte senso d'identità personale.
E' legata alla percezione che si ha di se stessi, nei diversi ambiti della
vita e nei vari ruoli che giochiamo: madre, padre, figlio/a, professionista,
amico/a etc.
Autostima non è arroganza, credersi perfetti o migliori degli altri.
L'Autostima è il risultato dello sguardo che posiamo su noi stessi,
relativamente all'aspetto fisico, alle competenze, ai risultati personali e
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professionali, alle relazioni affettive.
Hai successo in questi ambiti? Bene, ma non basta. Serve un equilibrio
tra i diversi aspetti:
✔Se so che sto facendo quello che va fatto e agisco nel rispetto dei miei
valori personali, l'autostima cresce.
✔Se tergiverso, continuo a rimandare ciò che va fatto e non sono
coerente con i miei valori, l'autostima diminuisce inevitabilmente.
Su e giù. Alti e bassi. Sì, perché l'autostima è una realtà mutevole e
fragile, che non si conquista una volta per tutte in maniera stabile, ma
che va coltivata attivamente e costantemente.
L'autostima non è innata. Si forma con il tempo, si costruisce
attraverso le esperienze che viviamo, che ci fanno crescere, sbagliare e
cambiare.
L'autostima è di fondamentale importanza nei momenti in cui stai
perseguendo un obiettivo, sfidando il pensiero comune e l'opinione degli
altri, di chi ti sta vicino e dell'ambiente più vasto in cui vivi.
Se manca l'approvazione esterna diventa essenziale credere in se stessi.
Se non credi in te, nel tuo valore e nelle tue potenzialità, sarà difficile
riuscire a perseverare per arrivare al tuo traguardo.
Nonostante l'autostima sia una realtà instabile, le sue radici, se
piantate solide e profonde nel terreno dell'infanzia, possono
durare una vita. E sono il miglior regalo che puoi fare a tuo figlio; un
valore inestimabile, che si rivaluterà con il tempo e renderà il mille per
mille!
Sì, i genitori possono fare moltissimo. Tu puoi fare moltissimo.
In primo luogo, evitando di distruggere, con parole e azioni ripetute, la
fiducia che ogni bimbo ha in sé naturalmente.
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La paura del fallimento non è innata, quindi può essere contenuta.
Il bambino fa ciò che sente di dover fare, e sta bene con se stesso. Ad
un certo punto, tuttavia, si scontra con il mondo delle regole e delle
convenzioni sociali. I problemi di autostima nascono quando gli adulti di
riferimento non fanno altro che dire e minacciare: “Non fare, non dire,
smettila, non salire, non correre...”, e magari lo etichettano,
congelandolo in un ruolo, come “Sei pigro”, “Sei un disastro”, “Sei una
lagna”. Il bambino capisce che il suo benessere comincia a dipendere
dagli altri. “Cosa c'è di sbagliato in me?” si chiede. Niente! E' quello che
dobbiamo fargli comprendere profondamente.
L'autostima nasce dal contatto con gli altri, in primis i genitori, che
influiscono in modo decisivo sulla percezione che il bambino ha di se
stesso. Certe frasi e atteggiamenti dei nostri genitori restano impressi
nella nostra mente anche da adulti.
Ti ricordi chi ti comunicava messaggi positivi, come “E' bello stare con
te” o “Sei davvero in gamba!”, “Ce la puoi fare!” e chi invece ti demoliva
con frasi tipo “Ma allora non capisci proprio niente...”, “Sei un disastro,
guarda cos'hai combinato!”, “Lascia perdere, non ce la farai mai!”.
Questi messaggi, positivi e negativi, hanno concorso allo sviluppo della
tua autostima, ci hai mai pensato?
La famiglia può essere talvolta un ostacolo, talvolta un aiuto per lo
sviluppo dell'autostima. Noi ci concentreremo sulla sua funzione di valido
supporto, ma è bene citare rapidamente alcuni nemici dell'autostima,
che nell'infanzia interferiscono con il suo sviluppo:
✔l'eccesso di protezione da parte di genitori, nonni, fratelli e sorelle più
grandi,
✔le frasi che feriscono,
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✔le critiche continue,
✔lo sconforto e la rinuncia davanti alle difficoltà,
✔le aspettative troppo elevate o troppo basse,
✔una disciplina incostante,
✔il fallimento scolastico,
✔l'abuso fisico.
Se la tua infanzia è stata caratterizzata da qualcuno di questi elementi, è
probabile che la tua autostima abbia dovuto farci i conti.
Ma che cosa significa esattamente, per un bambino piccolo, avere una
buona autostima?
✔Stare bene con se stesso;
✔sentire di essere amato profondamente;
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✔essere convinto di essere capace;
✔essere orgoglioso di essere un maschio o una femmina;
✔sentirsi a proprio agio con gli altri;
✔sapere che i propri bisogni saranno soddisfatti e che i propri desideri
saranno tenuti in seria considerazione.
Più che di autostima, dovremmo in realtà parlare di fiducia in se stessi,
perché i bambini sono molto concreti, vivono pienamente giorno per
giorno e non hanno gli strumenti per riflettere veramente su se stessi.
Di autostima ho parlato di recente con alcune maestre della scuola
dell'infanzia che frequenta mio figlio; hanno espresso le loro
considerazioni su questo tema in riferimento ai bambini di 3, 4 e 5 anni,
con cui lavorano quotidianamente. Ecco che cosa mi hanno detto:
“L’autostima in un bambino della scuola dell’infanzia è molto più
suscettibile alle variazioni e inoltre la stima che i bambini hanno di sé
può variare notevolmente da un campo all’altro. Un bambino può, ad
esempio, sapere di essere molto bravo nel colorare e avere quindi un’
alta autostima in questo campo, ma avere qualche difficoltà nel disegno
e quando si trova in questa situazione assumere atteggiamenti tipici di
chi ha una bassa autostima.
I bambini della scuola dell’infanzia fanno molta attenzione alla reazione
dell’adulto e mostrano sempre più il bisogno dell’approvazione
dell’insegnante: “ti piace?” “è bello?” e a volte anche “ti va bene?” a cui
bisognerebbe rispondere “a TE va bene? a TE piace questo disegno o
lavoro che hai fatto?deve prima piacere a TE!!”
I fattori genetici svolgono un ruolo significativo, ma le caratteristiche
innate di un bambino sappiamo che si intrecciano con le esperienze di
vita ed è l’insieme che produce la percezione del sé.
In riferimento a bambini di 3-4-5 anni più che di autostima parlerei di
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auto efficacia e cioè il sapere di saper fare, la consapevolezza delle
proprie capacità che viene sviluppata con l’esperienza, proprio perché è
facendo che il bambino si rende conto di ciò che sa fare senza problemi e
di ciò che sa fare in parte o con difficoltà.”
In questo ebook parliamo di bambini da 0 a 6 anni, dalla culla alla
scuola primaria, quindi di persone molto diverse tra loro per bisogni,
desideri e capacità.
L'equipe del centro ospedaliero universitario madre-bambino di Montreal
suddivide i bimbi di quest'età in quattro gruppi, ciascuno con esigenze,
competenze e caratteristiche diverse, che i genitori devono essere in
grado di riconoscere e favorire.
Ti propongo anche io questa suddivisione; ogni gruppo sarà
rappresentato da un bambino e a ciascuno di loro darò un nome, per
farti immaginare meglio un volto:
da 0 a 9 mesi: Emma, la bebè;
da 9 a 18 mesi Flora, l'esploratrice;
da 18 a 36 mesi: Marco, il decisore.
Da 3 a 6 anni Fabio, il mago.
Marco e Fabio sono realmente i miei figli, che al momento in cui scrivo
(2013) hanno due e quasi quattro anni.
Sono le mie “cavie”, su cui mi esercito a mettere in pratica ciò che ho
imparato e sto imparando per favorire la loro autostima. Ti farò quindi
diversi esempi che hanno loro come protagonisti :-)
Di cosa parleremo, quindi? Di quanto spesso dovrai fare complimenti a
tuo figlio durante la giornata, per farlo sentire speciale?
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No!
Ricorda che non serve a nulla dire continuamente a tuo figlio “Sei
meraviglioso!” se non rispetti e non lavori sui suoi quattro bisogni
principali, per sviluppare davvero l'autostima:
✔FIDUCIA
✔AMABILITA'
✔SOCIEVOLEZZA
✔COMPETENZA
Vediamoli uno per uno.
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Come nasce questo ebook?
Da un bisogno e un desiderio.
Il bisogno di parlare di una risorsa indispensabile alla nostra serenità e
al nostro successo, in qualsiasi ambito tu lo voglia ottenere: essere una
buona mamma, un genitore efficace, una brava professionista, una
buona figlia, un'ottima amica, un valoroso sportivo, uno studente
brillante, un milionario ;-). Una persona che è a proprio agio nella sua
vita, che sa riconoscere il proprio valore e sa impiegarlo al meglio per
contribuire positivamente alla propria e altrui esistenza.
Io, fino a pochi anni fa, avevo perennemente l'autostima a livelli
medio/bassi, nonostante i miei risultati personali, di studio e
professionali fossero piuttosto buoni.
A scuola poi, come insegnante, ho visto tanti ragazzini credere poco in se
stessi e nelle proprie capacità, tanto da rinunciare in partenza a mettersi
in gioco e a dimostrare il proprio valore.
M i sono accorta di quanto questa benedetta autostima conti nella
vita osservando le persone sicure di sé, che non si svalutano
inutilmente, che sanno porsi al meglio di se stesse e che, nonostante
errori e fallimenti, sanno sempre andare avanti e raggiungere piccoli e
grandi traguardi.
Persone che considero di successo.
Non perché sono ricche, ma perché fanno bene quello che fanno e, se
sbagliano, ricominciano e aggiustano le cose.
Non persone arroganti o vanitose, ma equilibrate e vincenti.
Da qui, la voglia di raccogliere quante più informazioni e testimonianze
possibili sul valore inestimabile dell'autostima, e su come favorirne lo
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sviluppo. In me e nei miei figli, ora che da quasi quattro anni sono
mamma.
E' nato forte il desiderio di capire come fare questo prezioso regalo ai
miei bambini, cominciando a confezionarlo fin da subito, fin da ora che
sono ancora dei cuccioli d'uomo.
Il regalo non è un pacchetto che contiene “Autostima solubile, pronta per
l'uso”; il regalo è un terreno fertile, su cui l'autostima possa sbocciare
e crescere liberamente. Starà ai miei figli, poi, curare e coltivare al
meglio il terreno, per non sprecarne nemmeno una zolla e far crescere
una pianta sana e forte.
Ecco perché un ebook sull'autostima per bambini da 0 a 6 anni, con
consigli che io stessa cerco di applicare ogni giorno nella mia famiglia, e
che già mi danno ottimi risultati, piccoli traguardi quotidiani con un
grande valore.
Questi risultati mi hanno spinto a condividere questi spunti con te e con
tutte le altre mamme imperfette – ma anche i papà! -, che hanno il mio
stesso desiderio per i loro figli.
Mi auguro davvero che in queste pagine tu trovi dei suggerimenti
interessanti e soprattutto la motivazione giusta per agire con i tuoi figli,
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in modo da farli crescere sicuri di sé e porre in loro le basi per una
personalità vincente.
Quotidianamente. Può sembrare molto impegnativo, e probabilmente lo
è.
Se però la tua convinzione è forte e il tuo desiderio è autentico, sarà
semplice far diventare certi atteggiamenti parte integrante del tuo
educare e crescere i figli. I risultati che otterrai non faranno che
accrescere la tua determinazione, e spronarti a continuare così.
Io ne sono profondamente convinta e vivo questa certezza pienamente,
ogni giorno, con mio marito e i miei due bambini: il decisore Marco e il
mago Fabio :-).
Se hai domande o dubbi, se vuoi farmi sapere cosa pensi dell'ebook o
raccontarmi cosa fai per l'autostima dei tuoi figli e quali risultati ottieni,
scrivimi a [email protected]
E poi mi trovi sempre sul mio blog:
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A prestissimo!
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