Ragazzi sempre connessi, nessun limite dai genitori

Transcript

Ragazzi sempre connessi, nessun limite dai genitori
Corriere della Sera
Pagina 1 di 2
stampa | chiudi
LA RICERCA DEL MOIGE
Ragazzi sempre connessi, nessun limite dai
genitori
I compiti si fanno davanti alla tv, e dal telefonino non ci si
stacca mai
NOTIZIE CORRELATE
Sarà anche colpa della scuola, dentro cui fanno fatica ad entrare le nuove tecnologie,
computer, piattaforme multimediali, web, motori di ricerca e finanche i semplici e-book,
se i giovani usano i nuovi mezzi quasi mai per studiare e creare percorsi formativi
personalizzati ma solo per divertimento? Sarà anche colpa degli educatori se solo un ragazzo su
dieci si connette a internet per studiare e fare ricerche mentre tutti gli altri lo fanno solo per svago e relax,
chattare, videogiocare, postare foto, ascoltare musica?
Probabilmente sì, anche perché dall’altro lato c’è una famiglia sconcertata, che spesso non sa usare questi
strumenti, non sa suggerirne usi diversi ai propri figli, che lascia fare e pone pochi limiti. Eppure è
arrivato il momento di fare qualcosa. I giovani sono sempre più iperconnessi e multitasking ma anche
sempre più in pericolo se non vengono aiutati a scegliere bene. Stiamo parlando dei nativi digitali. Chi
sono? I giovanissimi, quelli nati in piena era web, ovvero computer connessi alla rete, internet, facebook
(soprattutto fb, twitter è «roba da adulti»), quelli per i quali anche la tv è quasi acqua passata, la
accendono, guardano il programma preferito ma soprattutto la tengono sullo sfondo, mentre chattano,
whatsappano, guardano video, postano foto, videogiocano con computer e o telefonino. Mica sono
multitasking per niente.
IPER-CONNESSI - Sono loro i giovani e giovanissimi 2.0 i cui orizzonti telematici emergono da
un’indagine commissionata dal Moige, il Movimento genitori, al professor Tonino Cantelmi, professore di
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione. La presidente del Moige è allarmata: «I dati ci confermano
che ci troviamo davanti ad una generazione che preferisce il mondo virtuale a quello reale, fa fatica a
creare relazioni autentiche con le persone in carne e ossa. Come rimanere impassibili davanti al 21 per
cento degli intervistati che preferisce guardare la tv piuttosto che uscire con gli amici». Lo staff di
Cantelmi ha intervistato quasi mille ragazzi dai sei ai diciotto anni, in pratica tutto l’arco della scuola fino
alla soglia dell’università, dalla prima elementare alla quinta superiore. Il 52 per cento del campione
afferma di dedicare alla tv fino a due ore al giorno, uno su 5 anche fino a 5 ore ma tutti sono
contemporaneamente connessi a internet.
http://www.corriere.it/scuola/secondaria/13_dicembre_04/ragazzi-sempre-connessi-ne... 06/12/2013
Corriere della Sera
Pagina 2 di 2
COMPITI DAVANTI ALLA TV - Mentre guardano la tv, i ragazzi si connettono per giocare. Solo 1 su
dieci (il 14 per cento) lo fa per studiare e fare ricerche, per il resto è solo divertimento. I compiti si fanno
con tv accesa e computer connesso. Guai poi a separarsi dal telefonino, otto ragazzi su dieci non se ne
separano mai, nemmeno a scuola, quindi anche durante lo svolgimento dei compiti il telefonino è sempre
acceso, pronto a ricevere foto e messaggi su whatsapp o su facebook. Sei adolescenti su dieci sono iscritti
ad un social network, che poi è facebook nel 96 per cento dei casi. Invece di studiare o tra un compito e
l’altro i ragazzi stanno con computer accesi per chattare, spesso con sconosciuti e uno su 5 ha incontrato
le persone che ha conosciuto on line. Il 13 per cento tra i 14 e i 20 ha anche scambiato il proprio numero
di cellulare durante una conversazione in chat. Il 60 per cento si diverte a ricevere soprattutto ma anche
qualcuno ad inviare foto e video un po’ forti, dove impera questa nuova moda quella del sexting, significa
inviare sul web foto delle proprie parti intime. La piazza virtuale allarga di molto quella della propria
classe o della propria scuola perché spesso comprende anche tutte le scuole medie o superiori del
quartiere. Così si diffonde il cyberbullismo, e dalla ricerca emerge che 6 adolescenti su dieci tra i 14 e i 20
anni almeno una volta ha usato foto o video per prendere in giro qualcuno mentre 1 su 5 dice di farlo
spesso.
LA LETTURA - Per gli adolescenti 2.0 leggere è una opzione per pochi. Due ragazzi su 3 dicono di
leggere mai o raramente, solo il 21 per cento lo fa spesso e il 6 per cento sempre. Ma anche tra chi legge,
per esempio un giornale, cartaceo e on line, è lo sport la rubrica preferita. Le ragazze leggono più
volentieri, il 41 per cento ha detto di leggere con piacere e il 36 per cento ha risposto abbastanza alla
domanda: ti piace leggere?. Via libera a romanzi, 28 per cento, e fantasy, 26 per cento. Soprattutto i
maschi invece, sport a parte, trascorrono molte ore ai videogiochi, spesso contraendo il tempo dedicato
allo studio pomeridiano. Ma il problema veramente forte che viene fuori dalla ricerca è l’assenza dei
genitori. Il 40 per cento dei ragazzi intervistati sopra i 14 anni non riceve limiti di orario all’utilizzo di
videogiochi e del computer da parte dei genitori. Tutto questo facilita la possibilità di visionare materiale
non adatto: il 25 per cento vede spesso film non adatti ai minori o visiona pagine web inadatte alla loro
età.
Mariolina Iossa
stampa | chiudi
http://www.corriere.it/scuola/secondaria/13_dicembre_04/ragazzi-sempre-connessi-ne... 06/12/2013