Marceline Desbordes-Valmore

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Marceline Desbordes-Valmore
Associazione Culturale Antonio Cotogni
Marceline Desbordes-Valmore
 Marceline Desbordes-Valmore (Douai, 20 giugno 1786 – Parigi, 23 luglio 1859) è stata una poetessa francese. E’ la
figlia di un pittore d'armadi (peintre en armoiries), divenuto cabarettista a Douai dopo essere stato rovinato dalla
Rivoluzione. Alla fine del 1801, Marceline e sua madre partono per Guadalupe, dopo un soggiorno a Rochefort e a
Bordeaux, dove Marceline fa l'attrice. Nel maggio del 1802 la madre di Marceline muore di Febbre gialla e nel
settembre dello stesso anno Marceline, di ritorno alla metropoli, recita in teatro a Lille e a Douai. Attrice e cantante
(chanteuse), si esibisce particolarmente all'Opéra-Comique e al Théâtre de la Monnaie a Bruxelles, dove veste i panni
di Rosina ne Il barbiere di Siviglia di Beaumarchais. Nel corso della sua carriera teatrale recita sovente nel ruolo della
donna ingenua. Ella è protagonista in più drammi di Pigault-Lebrun, incontra Talma, che ammira, Marie Dorval e
soprattutto Mademoiselle Mars, che sarà la sua amica fino alla fine dei suoi giorni. Nel 1816 Marceline perde un figlio di
cinque anni di età , nato dalla relazione con un commediante, che chiama Olivier nelle sue poesie. Si sposa nel
1817attore, Prosper Lanchantin, detto Valmore. Da lui avrà tre bambini, di cui uno solo Hippolyte Valmore, le soravviverà .
Nel 1819 pubblica la sua prima raccolta di poesie, Élégies, Marie et Romances. In seguito le sue opere piu importanti
saranno nel 1824 Élégies et poésies nouvelles, nel 1833 Pleurs, nel 1839 Pauvres fleurs e nel 1843 Bouquets et
prières, tutte opere in cui traspaiono con concisione il lirismo e la arditezza della versificazione, che le faranno avere
una pensione reale sotto Luigi-Filippo e diversi riconoscimenti accademici. Marceline compone anche delle novelle e dei
Racconti per bambini, in prosa e in versi. La sua istruzione limitata è compensata dal suo grande lavoro di autodidatta.
Honoré de Balzac, che ammirava sinceremente il suo talento e la spontaneità dei suoi versi, descrivendoli come “delicati
accostamenti di sonorità dolci e armoniosi che evocano la vita della gente semplice―.1834 parlando di lei: «[...] Marceline
ha pertanto conservato il ricordo di un cuore che sente pienamente riecheggiare, lei e le sue parole, lei e le sue poesie,
giacché siamo dello stesso paese, Signora, del paese delle lacrime e della miseria». Marceline è considerata anche
una poetessa che ha giocato un ruolo maggiore nell'evoluzione della scrittura di Paul Verlaine, il quale dichiara:
«Proclamiamo ad alta e intelligibile voce che Marceline Desbordes-Valmore è senz'altro […] la sola donna di genio e di
talento di questo secolo e di tutti i secoli». Gli piace il fatto d'avere introdotto delle forme nuove, infatti aggiunge:
«Marceline Desbordes-Valmore ha, prima fra i poeti attuali, impiegato molto felicemnete dei ritmi inusitati, quello di
undici piedi fra gli altri». Il suo personaggio romantico di autodidatta la cui vita sfortunata avrebbe alimentato una
sensibilità femminile non è molto estraneo a questo successo. Charles Baudelaire s'interessa più alla persona che ai
versi quando afferma: «M.me Desbordes-Valmore fu donna, fu sempre donna e non fu nient'altro che donna; ma ebbe
un grado straordinario di espressione poetica intrisa di tutte le bellezze naturali della donna». ... Seguito di questo da
tutta una tradizione fino al XX secolo. Prima per data fra i poeti del romanticismo, una delle più grandi poetesse
francesi dopo Louise Labé, Marceline Desbordes-Valmore, a dispetto di una prolissità discontinua, è in realtà una
precorritrice inattesa dei maestri della poesia francese moderna: Rimbaud e soprattutto Verlaine. Si deve a lui
l'invenzione di più di un ritmo: quello di undici sillabe e la genesi di Romances sans paroles. Considerata ignorante, ma
in realtà fu una sapiente misconosciuta. In più, lei fu la madrina indiscussa delle «muse» della fine del secolo: Anna de
Noailles, Gérard d'Houville, Renée Vivien, Cécile Sauvage, Marie Noël. La sua importanza non fa che crescere con il
tempo: resta ancora da scoprire. Uno delle sue poesie, Les roses de Saadi, è oggetto di canzonatura da parte di BD
nell'opera umoristica di Marcel Gotlib, La Rubrique-à -brac. Questa poesia è anche stata messa in musica da un gruppo
di rock alternativo francese,"les Hurleurs", nel loro album Bazar del 2000. Julien Clerc ha musicato Les séparés e l'ha
registrata sul suo album Julien1996). Guillaume Jouan ha fatto lo stesso per la Sincère, interpretata da Karin Clercq
(Après l'Amour, 2005). Benjamin Biolay ha ugualmente interpretato "Les séparés" (in versione bonus track) nel suo
album Trash Yéyé con un Scriveva nell'aprile del ( apparso nel settembre del 2007. Bibliografia:
- Â (FR) Sainte-Beuve: Portraits contemporains. t.II
Paris. 1846 et Causeries du lundi.t.XIV.
Paris 1862 et
Nouveaux Lundis t. XII.
- (FR) Lucien Descaves: La vie
douloureuse de Marceline Desbordes-Valmore. Paris. 1898 . réédité par les
éditions d'art et de littérature. 1910.
- (FR) Stefan Zweig: Marceline Desbordes-Valmore. Paris 1924.
- (FR) Jacques Boulenger: Marceline
Desbordes-Valmore, sa vie et son secret. Paris. 1927
- (FR) Manuel Garcia Sesma: Le Secret
de Marceline Desbordes-Valmore. Paris 1945.
- (FR) Madeleine Fargeaud: Autour de
Balzac et de Marceline
Desbordes-Valmore. Revue des Sciences
humaines. avril--juin 1956
- (FR) Œuvres poétiques de Marceline
Desbordes-Valmore. Édition complète établie et commentée par M.
Bertrand.2 volu. Presses Universitables de Grenoble. 1973.
- (FR) Eliane Jasenas: Marceline
Desbordes-Valmore devant la critique. éditions Minard. 1962.
- (FR) Jeanine Moulin: Marceline
Des-bordes-Valmore. éditions Seghers
, coll. Poète d'aujourd'hui. 1955.
- (FR) Georges-Emmanuel
Clancier: Marceline Desbordes-Valmore ou le génie inconnu. Panorama de
la poésie
française. Seghers. 1983.
- (FR) Robert Sabatier:
Marceline Desbordes-Valmore dans: La poésie française du Template:XIXe siècle. t.I.
Albin-Michel. 1977. « Avremmo dovuto dire Poeti Assoluti per restare nella calma, ma oltre al fatto che la calma poco
si addice di questi tempi, il nostro titolo ha questo, che risponde in modo adeguato al nostro odio e, ne siamo sicuri, a
quello dei sopravvissuti tra gli Onnipotenti in questione, per la volgarità dei lettori elitari - una rude falange che ben ce lo
rende. Assoluti per l'immaginazione, assoluti nell'espressione, assoluti come i Rey-Netos dei migliori secoli. Ma
maledetti! Giudicate. » Paul Verlaine
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Generata: 16 March, 2017, 12:32