Per - B2B24 - Il Sole 24 Ore

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Per - B2B24 - Il Sole 24 Ore
4
1-6
FEBBRAIO
2010
MADE EXPO
Effetto Expo su Milano: gare
e innovazione professionale
SPECIALE ALL’INTERNO
SPECIALE
MADE EXPO
PRODOTTI E TENDENZE
Il parquet che brilla, la porta
che non si vede, le travi a
incastro per costruire in
legno e i software ad hoc
per il rendimento energetico.
In vetrina al Made Expo
ALLE PAGINE
XII-XIV
ANCHE I PRIVATI
IN CAMPO
IL MASTERPLAN
Anche i privati
aspettano l’Expo. Il
Consorzio Sempione,
costituito ad hoc da
Eni, Fondazione Fiera
di Milano e fondo
Vivaldi (Pirelli Re e
Camfin) ha chiamato
gli architetti Boeri,
Citterio, Benini,
Cucinella e lo studio
Metrogramma per
ripensare lo sviluppo
della Porta Ovest della
Fiera di Rho Pero
In autunno i concorsi: agli under 40 saranno riservati verde, allestimenti e padiglioni
Milano 2015, gare tra big
per serre e auditorium
DI
Supplemento
al n. 4
Anno XV
Poste It. sped. in A.P.
D.L. 353/2003
Conv. L. 46/2004,
art. 1, 1,
DBC Roma
PAOLA PIEROTTI
L
a sfida di Expo 2015? «Valorizzare i
giovani». È questo l’annuncio del comitato organizzatore della kermesse
milanese. «L’Ufficio di Piano ha già
coinvolto nei mesi scorsi 15 giovani neolaureati, tutti under 30, 12 architetti e tre ingegneri, e nelle prossime settimane – ha dichiarato
Matteo Gatto, responsabile dell’Ufficio di Piano
– contiamo di selezionare un’altra ventina di giovani che abbiano una formazione nel settore dei
trasporti, degli impianti, dell’energia sostenibile».
A loro, sarà affidato il compito di redigere i
documenti preliminari dei concorsi di progettazione che saranno indetti a partire da fine anno.
Entro maggio è prevista infatti la consegna del
masterplan definitivo al Bie. La cura degli elaborati è stata affidata alla Consulta che vede tra gli
altri anche Stefano Boeri, Jacques Herzog, Ricky Burdett, Joan Busquets e William Mcdonough. Una volta definito il quadro generale
saranno individuati tutti gli ambiti di intervento e
per ogni singolo oggetto da progettare sarà individuato un particolare tipo di gara. «L’oggetto dette-
rà il metodo – ha precisato Gatto –. In ogni
singolo caso sceglieremo il tipo di procedura e i
requisiti del bando. Per manufatti tecnicamente
più impegnativi, come possono essere l’auditorium o le serre bioclimatiche, saranno indetti concorsi internazionali di progettazione. Per progetti
più semplici, ma altrettanto stimolanti, come i
padiglioni dei Paesi in via di sviluppo (60 su 150
complessivi), per allestimenti artistici o per soluzioni paesaggistiche, pensiamo a concorsi riservati agli under 40 o under 35». I bandi saranno
sviluppati in partnership con ordini e associazioni
di categoria, e in tutti i casi è previsto l’affidamento dell’incarico al vincitore. Entro l’estate 2011
Expo prevede di riuscire ad avere quasi tutti i
progetti. Per accelerare e garantire il rispetto dei
tempi «si sceglierà la procedura dell’appalto integrato e si andrà in gara con il preliminare», ha
precisato Gatto. Saranno oggetto di concorso anche una decina di cascine che saranno recuperate
lungo la cosiddetta «Via d’acqua» all’interno di
un parco di 800 ettari. Oggetto di competizione
saranno anche alcune porzioni dello stesso parco.
In attesa delle gare, arrivano gli incarichi diretti, come quello affidato a Italo Rota per una
consulenza sui contenuti dei padiglioni dedicati
all’alimentazione.
Proprio il Made Expo (Milano 3-6 febbraio)
offrirà un’occasione di confronto tra i soggetti
coinvolti a vario titolo nel progetto Expo, fin dal
convegno inaugurale dedicato proprio all’evento
del 2015. Se la società dell’Expo ha delineato
infatti il proprio piano per la trasformazione delle
aree di competenza, resta ancora un punto di
domanda il ruolo delle aree private a ridosso del
sito che ospiterà la kermesse. «L’unico intervento
privato sicuro è il villaggio nell’area di Cascina
Merlata» ha confermato Gatto. Altri operatori si
stanno attivando, anche raccogliendo informalmente delle idee sul migliore sviluppo possibile
delle proprie aree. Tra questi, il Consorzio Sempione (Fondazione Fiera, Eni e fondo Vivaldi con
Pirelli Re e Camfin) ha indetto una consultazione
ristretta, chiamando Metrogramma, Mario Cucinella, Stefano Boeri, Citterio & Partners e
Dante Benini, e a loro ha chiesto di ripensare il
futuro di un’area di 120mila mq, la cosiddetta
Porta Ovest del polo fieristico milanese.
CONGIUNTURA
L’edilizia
cresce
ma in Africa
N
el 2009 il mercato delle costruzioni dell’Asia ha superato quello dell’Europa, e lo stesso ha fatto la
Cina nei confronti degli
Stati Uniti. Lo dice il rapporto sul «Mercato mondiale delle costruzioni» realizzato dal Cresme per
Federcostruzioni insieme
al Made Expo. Mentre negli Usa e in Europa la
frenata del residenziale
IL TREND
674
miliardi di dollari:
gli investimenti
in costruzioni
in Cina nel 2009
ha fatto crollare il settore
negli ultimi due-tre anni,
in Asia e Africa la crescita non è mai scesa sotto il
5 per cento. Impressionanti sono in particolare i dati della Cina, che hanno
trainato tutta l’Asia. La
crescita degli investimenti in Cina è stata in termini reali del 14,7% nel
2005, seguita dal +16,1%
nel 2006, +15,8% nel
2007, +11,5% nel 2008,
+13,1% nel 2009, e con
una
previsione
del
+11,2% per il 2010. Complessivamente, l’Asia è
stata meno dinamica, con
una media del 6,3% nel
2006-2010. Il dato più
“negativo” è del 2008:
+5,2 per cento.
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www.milanoexpo-2015.com
ARONA
A PAGINA
IX
Dall’involucro alla bioclimatica: le specializzazioni destinate a rivoluzionare il mestiere del progettista
Nuove professioni: c’è anche il «mago» delle facciate
I
ngegneri delle facciate, aziende che
offrono soluzioni a misura del cliente e non prodotti da catalogo, certificatori, esperti di bioclimatica, consulenti
per i committenti privati e per le Pa, decodificatori delle normative, ma anche esperti nella scelta dei materiali o di diritto Il polo shopping di Arup-Kuma a Cava de’ Tirreni
amministrativo: sono anche questi i nuovi
La complessità del progetto, la richiesta
mestieri che ruotano intorno alle tradizionali figure dell’architetto e dell’ingegnere. di specializzazione, ma anche la recessio«Progetti e Concorsi» propone un viaggio ne aprono nuove sfide, e ai tecnici è richieattraverso le nuove professioni che hanno sto di inventare e sperimentare sul campo
nuovi mestieri. Tra le nuove figure c’è il
a che fare con la progettazione.
«facciatista», designer che con creatività e
calcoli studia le migliori soluzioni possibili per l’involucro edilizio, in termini di
fattibilità tecnica, costo e appeal estetico.
In Arup Italia c’è Mikkel Kragh che si
occupa proprio della «fisica dell’involucro» e tra i progetti ai quali sta lavorando
in questi mesi ci sono anche le residenze e
le torri di CityLife firmate da Isozaki e
Libeskind e il centro Cavamarket di Cava
de’ Tirreni firmato da Kengo Kuma.
DA PAGINA
II A
PAGINA
V
Il concept del teatro annunciato dopo il sisma – Cialente: «Pronta l’area, servono i fondi»
Cucinella-Federlegno
un «liuto» per L’Aquila
ALL’INTERNO
3 GRANDI
FIRME
DI
Ravello inaugura
l’auditorium
di Niemeyer
PAOLA PIEROTTI
A
ll’esterno è come un’arca, un oggetto di legno, severo e rude, un sistema di ponteggi. Dentro assomiglia
alla cassa di un liuto, è un cono
liscio, con una geometria che si restringe fino a salire con una parete verticale nel
punto dove ci sarà il proscenio. È il teatro che
Mario Cucinella Architects ha disegnato per
L’Aquila.
L’idea è nata l’anno scorso in occasione del
Salone del mobile, quando Cosmit e Federlegno
hanno chiesto all’architetto bolognese di collaborare per la realizzazione di un edificio di interesse
pubblico da costruire nella città colpita dal sisma.
Oggi il progetto è definito; l’area, come ha dichiarato il Comune, è stata individuata ed è quella di
Piazza D’Armi. «Federlegno – ha spiegato Carlo
Guglielmi, presidente Cosmit – ha messo in moto tutta la filiera, da chi lavora il lamellare a chi
produce le porte e mette a disposizione prodotti e
manodopera a titolo gratuito o con sconti industriali». Per passare dal modello alla realtà mancano però le risorse. «Quest’opera è necessaria e
abbiamo individuato l’area per la sua realizzazione – spiega il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente –. Il teatro sarà inserito in un masterplan più
articolato. La Protezione civile si è impegnata a
trovare i soldi, attendiamo segnali da loro».
Il tema degli spazi aggregativi è una questione
aperta all’Aquila. In questi mesi si è pensato alla
ricostruzione delle case, ma, come precisa il vicesindaco Giampalo Arduini «tardano ad arrivare
i soldi per sistemare le aree occupate dalle tendopoli, dove vi erano tutti gli impianti sportivi della
città». Sono tre i primi luoghi della socialità che
L’Aquila conta di offrire alla comunità. Secondo
il sindaco sarebbero state superate polemiche e
difficoltà legate al coinvolgimento del giapponese Shigeru Ban. «Ci risulta – ha aggiunto Cialente – che il conservatorio da costruire nell’area di
Acquasanta sia ai blocchi di partenza come quel-
4 SVILUPPI
IMMOBILIARI
A Trento le case
in vetro e legno
di Renzo Piano
lo di Renzo Piano per una Casa della musica da
costruire nel Parco del Castello». «L’architettura
di Piano costerà tre milioni di euro e sarà finanziata dalla Provincia di Trento, il conservatorio di
Ban – ha precisato Piero Di Stefano, assessore
alla Ricostruzione – sarà invece pagato dal Governo giapponese. È stato raggiunto un accordo per
un investimento di 500mila euro per realizzare
uno spazio da 230 posti».
Il concept di Cucinella è l’evoluzione di un
teatro di fine ’700, riprende lo schema classico
ma punta ad avere una visibilità a 360 gradi. «Un
“teatro-studio” – ha precisato Cucinella – da 500
posti, con una galleria libera all’ultimo piano. La
tecnologia del legno permette di realizzare i singoli elementi in un mese e di assemblarli in altri
3-4 mesi. Sarà un oggetto fatto a mano e l’obiettivo è quello di farne un luogo della socialità, in
stretta connessione con la piazza e le attrezzature
sportive». L’importo lavori è stimato in circa 5-6
milioni.
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Qualità in architettura, l’Umbria arriva per prima
ne per tutte le opere di rilevanza strategica del territorio.
a Regione Umbria arriva prima
Il provvedimento, votato all’unanimità
del Governo sulla qualità in archi- dal Consiglio regionale, introduce anche
tettura. Mentre a livello naun nuovo tipo di procedura, quella del
zionale è sempre fermo in Parlacosiddetto concorso a tema, che servimento il disegno di legge presenrà a mettere a confronto idee diverse
tato dal ministro Bondi, la Resu problematiche vaste, che coinvolgogione, guidata da Maria Rita
no più amministrazioni comunali.
Lorenzetti, ha approvato, lo
«Il via libera dell’Aula – spiega
scorso martedì 26 gennaio,
l’assessore Silvano Rometti, cui souna legge che obbliga a utilizno affidate le deleghe ai Centri storizare il concorso di progettazio- ■ Silvano Rometti ci e alla Riqualificazione urbana – è
MARIA CHIARA VOCI
L
SIMBOLO
Altezza record
e vocazione
da grande piazza
urbana per
la nuova
sede della
Regione
Lombardia
Quattro mesi di tempo per realizzare e montare
il teatro nell’area di Piazza D’Armi all’Aquila. È questo
il programma stimato da Federlegno per costruire
l’edificio di Cucinella, alto una ventina di metri, con una
pianta lunga 50 metri e profonda una trentina, da
inserire in un’area esterna al centro storico che potrebbe
diventare nuovo luogo di aggregazione per la comunità
■
La Regione vara una legge che impone i concorsi per le opere pubbliche di maggiore rilevanza
DI
6-7 OPERE
PER IL CANTIERE BASTANO 4 MESI
il risultato di un confronto approfondito
con gli Ordini professionali e per questo
nasce come legge accettata, quasi attesa».
«L’Umbria – prosegue l’assessore – ha
un patrimonio paesaggistico e culturale
come hanno poche altre regioni in Italia;
questa legge obbliga i Comuni a riservare
una speciale attenzione e cura alla qualità
della progettazione delle opere, alla loro
esecuzione nonché alla manutenzione e
gestione degli ambienti costruiti».
segue a pagina 9
9
ORDINI E
PROFESSIONE
Il Consiglio
nazionale degli
architetti lancia
un piano di
formazione a
basso costo
attraverso internet
2
PROGETTI E CONCORSI
1 - 6 FEBBRAIO 2010
NEWS
Ai romani PIU la competizione di idee
A Treviglio
il polo civico
iper-flessibile
Micro-demolizioni e involucro modulare per convertire un edificio comunale
in una piazza urbana con più funzioni,
capace di cambiare pelle nel tempo
adattandosi alle esigenze della città
■
Lavori entro l’anno per cambiare volto al complesso ex Upim (foto sotto) secondo il progetto dello studio romano PIU (qui sopra)
I
l Comune di Treviglio è pronto a riconvertire l’edificio comunale ex Upim di piazza
Garibaldi in un nuovo centro civico multifunzionale.
Sarà lo studio PIU guidato da Luca
Pastorini e Stefano Benatti con
Sonia Sammartino ad affiancare
l’amministrazione bergamasca nella
definizione del piano di riqualificazione di quest’area, e farne «un modello di innovazione tecnologico ed
energetico».
Lo studio romano ha vinto il concorso di idee indetto dal Comune e
affiancherà l’ufficio tecnico nello
sviluppo del progetto. L’importo lavori è dell’ordine dei 4,5-5 milioni
di euro e l’obiettivo del Comune è
aprire il cantiere entro l’anno.
«La nostra soluzione – spiegano
gli architetti – propone di utilizzare
strategicamente l’esistente, con demolizioni ridotte e mirate. Articolato attraverso una nuova connettività
pedonale al piano terra e con un
mix di funzioni, il nuovo edificio è
fortemente riconoscibile, e capace
di legare in modo unitario le singole
parti. La nuova immagine del complesso è basata su un rivestimento
leggero, attivo e integrato, completamente indipendente dalle strutture
esistenti».
I percorsi urbani si muovono dentro e fuori l’edificio, per consentire
la massima fruibilità degli spazi: il
mercato coperto, a quota zero, può
espandersi ad esempio nella piazza e
proporre altri usi possibili, eventi
temporanei, fiere ed esposizioni. «A
questa “piazza bassa”, dal carattere
urbano e artificiale, proponiamo –
dicono gli architetti – di affiancare
una “piazza alta”, grande giardino
pensile panoramico sulla città».
Il mix funzionale conta una biblioteca, un’emeroteca, negozi di vicinato, alcuni uffici comunali, il mercato, bar e ristoranti, una sala conferenze e spazi espositivi. La soluzione
progettuale combina il riuso dell’esistente con le nuove tecnologie e prevede una copertura leggera modula-
re di pannelli, ombreggianti o fotovoltaici: il numero e la posizione
potrà cambiare nel tempo con l’evolvere degli usi e dei consumi dell’edificio. Nella «piazza bassa» gli arredi
saranno mobili, adatti alle necessità
dei flussi pedonali e carrabili e del
mercato.
Il concept ideato dallo studio PIU
– innovativo anche nella struttura
professionale organizzata come un
network di competenze diverse – si
inserisce in un filone di ricerca che
il team romano ha già sperimentato
in altri lavori: con studio DW9, per
conto di J&A Consultants, ha realizzato spazi di accoglienza e distribuzione per alcuni cinema multiplex
Uci Cinemas, e per l’Ugc Ciné Cité
– Porta di Roma; sempre nella capitale, per conto della società di videoproduzione Arsenale 23 ha realizzato con via Caracciolo un progetto di
recupero di spazi industriali con atP.P
trezzature flessibili.
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www.projectinuse.com
Gara Qualità Italia in Abruzzo
Un team italo-giapponese ridisegna il complesso
Centro culturale
nella villa dell’800
Trentino, edificio-foglia
per le terme di Comano
DI
PAOLO MARTOCCHIA
N
uova linfa vitale per Villa Delfico,
immobile dell’800 ubicato a Montesilvano, a nord di Pescara. Il progetto di recupero di questa storica struttura
passa attraverso il lavoro dell’architetto Vincenzo Vandelli (Progettisti Associati di
Sassuolo), autore del progetto premiato con
il primo posto (e 20mila euro) al concorso
bandito dal Comune nell’ambito del pro-
gramma Qualità Italia.
Rimasta «chiusa» dalla cementificazione
in una delle zone a più alta densità abitativa
di Montesilvano, la villa tornerà a rappresentare uno dei centri attrattivi della città. Giudicato il migliore tra i progetti presentati da 37
professionisti (ma “punzecchiato” sul web
per una presunta somiglianza con la Gallery
of Horyuji Treasures realizzata da Yoshio
Taniguchi a Tokyo), Vandelli prevede il recupero della villa esistente (risalente al 1890) e
la realizzazione di un polo culturale all’interno del parco, con sala conferenze e sale espo-
sitive. Ai lati dell’edificio, il progetto prevede
il ripristino delle due «barchesse» (un tempo
locali di lavoro oggi quasi sparite), che dovrebbero ospitare alcuni locali pubblici e infine la sistemazione dell’area verde, che si
estende da corso Umberto fino alla Strada
Parco (l’ex tracciato ferroviario che collega il
centro a Pescara), di 10mila metri quadrati.
Il fulcro progettuale si fonda proprio sul
parco, e sulla «stretta connessione tra spazi
naturali e luoghi culturali» dice l’architetto
Vandelli che sottolinea: «L’area è organizzata
secondo un reticolo geometrico di percorsi
ricreativi, ritmato dalla presenza dell’acqua,
asse di simmetria e filo connettivo di tutto il
disegno, dal giardino all’italiana alla grande
vasca all’ingresso del nuovo centro culturale,
richiamo simbolico alla presenza del mare,
vicino ma invisibile dalla villa». In pratica,
un’originale trama che consente il dialogo tra
la villa, le «barchesse» e il nuovo edificio
polifunzionale sul versante mare: una lanterna luminosa all’interno della quale culmina il
percorso espositivo, diventa una terrazza belvedere, da cui è possibile godere della vista
del parco.
Secondo le intenzioni i lavori del progetto
avranno inizio entro l’anno. Si procederà a
lotti, iniziando con l’intervento di restauro
della villa. Si continuerà poi con le «barchesse» e il giardino, dotando l’area di luoghi di
ristoro e relax. Infine, l’intervento sarà completato con l’orto botanico, il centro culturale
e il parco mediterraneo.
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www.sensicontemporanei.it
A
rchitettura multisensoriale per le nuove terme
di Comano, in Trentino.
Il gruppo di progettazione guidato dal giapponese Atsushi Kitagawara, con Fabrizio Bianchetti e Atelier2, ha vinto il concorso indetto dall’azienda Terme di
Comano per realizzare il nuovo
centro wellness e riqualificare lo
stabilimento. I lavori costeranno circa 20 milioni. «I volumi, adagiati su
un declivio fortemente pendente – spiega Bianchetti – saranno legati da
una copertura adagiata come una grande foglia sull’acqua. Dall’interno
sembrerà di trovarsi in un bosco e guardare il paesaggio tra le fronde».
L’edificio sarà riqualificato con un rivestimento che migliorerà l’immagine estetica e le prestazioni energetiche. La nuova Spa (3.900 mq) è
stata immaginata per portare i clienti a contatto con la natura: su questa
linea sono stati pensati i nuovi edifici, scelti i materiali e la relazione tra
interni ed esterni. Tutto è stato studiato per sollecitare i diversi sensi: si
potranno toccare materiali diversi (pietra, legno, acqua, vetro), ascoltare
suoni studiati ad hoc, vedere dentro e fuori l’edificio, ma anche provare
tisane, frutta e vino o apprezzare il profumo dei legni e dei bagni
P.P.
aromatici.
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1 - 6 FEBBRAIO 2010
PROGETTI E CONCORSI
3
NEWS
L’auditorium inaugurato a dieci anni dal concept
A Ravello l’onda
di Niemeyer
La terrazza sul mare disegnata
dal maestro brasiliano taglia
il traguardo dopo un lungo
iter progettuale e giudiziario
A
dieci anni dal primo segno
sulla carta, Ravello ha tagliato il nastro all’auditorium di
Oscar Niemeyer. Il concept
era stato tracciato nel 2000, a
fine 2006 le ruspe sono entrate sul terreno e
la scorsa settimana nella città della musica
c’è stata l’attesa inaugurazione: 6 mesi per
progettare, 67 per battagliare e spuntarla in
ben nove episodi giudiziari, e 36 per costruire. Costo: 18,5 milioni
di euro.
I protagonisti di questa avventura sono lo
stesso Niemeyer, architetto brasiliano che oggi ha 102 anni e in tutto il mondo ha progettato e costruito oltre 600
edifici, ma anche un suo carissimo amico, il
sociologo Domenico De Masi, presidente
della Fondazione Ravello. «È servita tanta
pazienza», ha detto De Masi, soddisfatto di
vedere concretizzato un sogno.
A Ravello mancava una struttura coperta
capace di offrire occasioni culturali e musicali non solo nella stagione estiva. «Mi
interessa molto la sociologia del turismo –
ha spiegato De Masi – osservo che in Francia su 100 posti letto (che sono 280mila in
meno dell’Italia) ne viene occupato il 72%,
in Italia il 48% e nel Mezzogiorno solo il
26 per cento. Significa che nel nostro Paese, nonostante la risorsa del paesaggio, non
riusciamo a riempire le strutture che ci
sono, e belle. È necessario allargare la stagione turistica e questo è uno degli obiettivi
del nuovo auditorium di Ravello, paesino
di 2.500 abitanti che ha 18 alberghi (di cui
5 a 5 stelle) ma che restano chiusi dal 1˚
ottobre al 1˚ aprile».
La tre giorni di eventi promossi per
l’inaugurazione ha dato spazio alla musica,
al cinema e alla danza, dimostrando che il
concept di Niemeyer è aperto e flessibile. «I
modelli di riferimento – ha detto De Masi –
sono il Parco della Musica di Piano a Roma
o il Lincoln Center di New York City».
Sulla gestione della struttura resta ancora
un punto interrogativo,
l’obiettivo è comunque quello di dare vita
a un programma per
tutto l’anno: spazio alla musica dedicata alla
natura in primavera,
Ravello festival in estate, tendenze musicali e
design in autunno, e
musica sacra in inverno. Riprendendo l’architettura mediterranea,
linee curve e predominanza del colore bianco sono gli elementi essenziali dell’opera di
Niemeyer che si articola in tre parti: il primo
blocco è quello dell’auditorium vero e proprio, il secondo ospita il parcheggio e il terzo
un edificio di appoggio.
La storia è nata con il regalo di un
concept da parte del maestro brasiliano. Per
dare concretezza a questa intuizione, e garantendo la paternità del progetto nel corso
del suo sviluppo, il Comune ha poi affidato
all’architetto un incarico formale di consu-
Coca Cola a caccia di designer under 35
Shanghai, concorso
e mostra Oice
al Padiglione Italia
U
n concorso internazionale di idee e una mostra per Shanghai
2010. Li sta preparando l’Oice – l’associazione nazionale
delle società di ingegneria e architettura – in vista dell’Expo
che catalizzerà l’attenzione degli operatori internazionali a
partire dal 1˚ maggio.
Lo scenario di riferimento del
concorso sarà quello dell’antica
via della Seta, immaginato come
ponte ideale delle relazioni tra
Italia e Cina. La competizione –
concepita insieme a Luigi Centola (studio Centola e Associati) –
invita i partecipanti a elaborare
un’idea-progetto innovativa per
«reinterpretare, quella straordinaria rete di percorsi commerciali,
culturali e religiosi (oltre 15mila
lenza, indispensabile per redigere e far approvare in Conferenza dei servizi il progetto definitivo, che è stato poi firmato dall’ufficio tecnico comunale con una costante
supervisione dello stesso Niemeyer. Dopo
l’approvazione da parte della Regione (agosto 2003) è iniziato un complesso iter giudiziario che ha bloccato il progetto per tre
anni: il progetto infatti è stato impugnato
presso il Tar e il Consiglio di Stato sia dai
proprietari del terreno su cui l’auditorium
avrebbe dovuto sorgere (ed è sorto), sia
dall’associazione ambientalista «Italia No-
italo-cinese che si esprimerà
integralmente per via telematica. Il bando sarà diffuso on
line sul sito ufficiale del concorso (www.newitalianblood.
com/expo2010). Le iscrizioni
on line saranno aperte dal 15
febbraio al 1˚ aprile. Il vincitore sarà premiato con 10mila
euro. Riconoscimenti di 5mila
e 2.500 euro andranno, rispettivamente, ai classificati al secondo e terzo posto, mentre ad
altri sette progettisti meritevoli
di menzione sarà offerto un biglietto aereo per Shanghai. Tutti i progetti saranno esposti alla
mostra «Alto design – Alta tecnologia», che si terrà all’interno del padiglione italiano insieme agli esempi più innovativi
della progettazione e della tecnologia del nostro Paese. La
cerimonia ufficiale di premiazione si terrà a Roma alla Casa
dell’architettura, il 30 aprile,
prima dell’inaugurazione della
mostra allestita dallo studio romano RicciSpaini.
km), ponte di collegamento tra
due culture». La consultazione internazionale avverrà via web e
sarà aperta a professionisti e studenti italiani e cinesi. I partecipanti potranno scegliere a loro
piacimento un sito lungo il tracciato e liberamente decidere come rapportarsi a esso. «L’Oice
crede fermamente nella cooperazione – ha commentato il presidente Braccio Oddi Baglioni –
e nelle potenzialità della creatività e della tecnologia italiana. Il
concorso e la mostra sono eccezionali opportunità di proporre
idee-progetto innovative per lo
sviluppo di collaborazioni e sinerUNDER 35 PER COCA COLA
gie internazionali».
Per garantire una sorta di
È stato prorogato fino al 15
gemellaggio fra le due nazio- febbraio il termine per partecini, sarà costituita una giuria pare al concorso di idee promos-
stra». Non solo. Cambiata l’amministrazione, il progetto è stato addirittura impegnato
dallo stesso Comune di Ravello. Solo nel
2006 il progetto ha imboccato la corsia
operativa. Il cantiere è durato tre anni, come inizialmente previsto.
La progettazione esecutiva è stata affidata al team guidato dagli italiani Gnosis e la
direzione lavori è stata effettuata da Rosa
Zeccato, dirigente dell’ufficio tecnico coP.P.
munale.
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www.fondazioneravello.it
so da Coca Cola, con il supporto scientifico della facoltà di
Design del Politecnico di Milano e la collaborazione dell’associazione ReMade in Italy. Rivolta a designer, architetti e artisti con meno di 35 anni la gara
riguarda la progettazione di contenitori per la raccolta differenziata di plastica, carta, alluminio e vetro.
I contenitori devono essere
realizzati con materiali riciclati
post-consumo per almeno il 60
per cento. «Il progetto – spiega
la multinazionale in una nota –
nasce nell’ambito della piattaforma di comunicazione “Live
Positively”, promossa da Coca
Cola in tutto il mondo, con
l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza della sostenibilità
ambientale». La competizione
è dotata di un montepremi di
26mila euro (15mila euro al vincitore, 8mila e 3mila euro per i
progetti classificati al secondo
e terzo posto) e strutturata in
due fasi. La prima prevede la
presentazione di un concept, la
seconda l’elaborazione di un
progetto esecutivo e la realizzazione di un prototipo. Oltre ai
rappresentanti Coca Cola faran-
no parte della giuria i designer
Aldo Cibic, Denis Santachiara, l’architetto Marco Capellini e il vicepresidente della
Triennale di Milano, Massimo
Ferlini. Iscrizioni on line.
SCUOLA A BASSANO
C’è tempo fino al 30 aprile
per partecipare al concorso bandito dal Comune di Bassano del
Grappa (Vicenza) per la progettazione di una nuova scuola media («Bellavitis»). Il bando richiede la presentazione di un
progetto preliminare da valutare
sulla base di un lungo elenco di
variabili tra cui la qualità architettonica (20 punti su 100), riduzione dei tempi di esecuzione in
funzione delle soluzioni costruttive usate, autonomia energetica
e sostenibilità ambientale (15
punti a testa). Il vincitore sarà
premiato con 12mila euro e
l’eventuale incarico ai livelli successivi di progettazione e direzione lavori. Bando, disciplinare
e documenti di gara sono scaricabili dal sito internet dell’amministrazione.
Mau.S.
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www.coca-colaitalia.it
www.comune.bassano.vi.it
4
PROGETTI E CONCORSI
1 - 6 FEBBRAIO 2010
NEWS
In costruzione nell’area ex Michelin
A Trento
l’housing
di pregio
firmato Piano
Per questa iniziativa, promossa da Castello Sgr, l’architetto genovese ha utilizzato, legno, vetro e verde in facciata
DI
MASSIMO FRONTERA
I
l programma edilizio in corso di realizzazione
nell’area Michelin di Trento – un’ampia area
ex industriale restituita alla città – è arrivato
all’ultimo atto. Il complesso residenziale Le Labere, affidato allo studio di Renzo Piano, sta
sorgendo tra l’area verde che ha sostituito i capannoni,
il fiume e il confine della città a ridosso dell’ex fabbrica. Sono previsti 300 appartamenti, spazi pubblici su
un’area di 11 ettari, di cui 5 riservati a parco.
L’iniziativa immobiliare, promossa da Castello Sgr, è
arrivata al test del mercato. Gli appartamenti, tra i 65 e i
300 mq, sono in palazzine da 4 e 5 piani e vengono
venduti a 4.700 euro al mq, secondo quanto riferisce la
proprietà. Un valore di tutto rispetto per una città come
Trento, sia pure tenendo conto delle prestazioni energetiche adeguate alle aspettative del mercato (gli appartamenti sono in classe B secondo il protocollo CasaClima) e della “griffe” dell’archistar italiana. La maniacale
attenzione al dettaglio dell’architetto genovese si percepisce nelle facciate, ritmate e alleggerite da elementi
lineari in legno cielo-terra, accanto al verde rampicante,
che diventa parte dell’architettura allo stesso modo dei
pannelli e delle tende. I colori sono stati attentamente
selezionati: intonaco grigio con tende verdi sui fronti
nord e sud e pannelli verdi su tutti gli altri orientamenti.
Persino la percezione visiva dei tetti
è stata attentamente
considerata, anche
da punti di vista insoliti. «Vicino a Trento – spiega Susanna
Scarabicchi, architetto del Renzo Piano
building workshop
che segue il progetto
dell’area Michelin –
c’è il monte Bondone, molto familiare
ai cittadini. Pertanto
il nostro progetto ha
anche dovuto tenere
conto che la città veniva percepita anche da questo
punto di osservazione». «Le falde inclinate del tetto
sono rivestite di zinco e di pannelli fotovoltaici –
prosegue il tecnico –; visto da lontano sembrerà un
grande pesce con un effetto che cambia durante la
giornata secondo l’inclinazione dei raggi del sole».
Negli edifici pubblici (come il museo della scienza e il
centro espositivo e convegnistico, situati agli estremi
nord e sud del complesso residenziale) le falde del tetto
diventano di vetro e arrivano fino a terra.
Il programma edilizio recupera anche il rapporto con
il fiume, grazie a canali che fanno penetrare l’Adige nei
viali interni. «È un modo per richiamare le rogge che
prima erano presenti in città e dove l’acqua scorreva
lentamente – spiega l’architetto –. L’acqua è un elemento importante della storia di Trento. Qui si ritrova il
rapporto con l’acqua che si era perduto a causa degli
argini artificiali che hanno reso molto più rapido e
distante lo scorrere del fiume».
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http://rpbw.r.ui-pro.com
1 - 6 FEBBRAIO 2010
PROGETTI E CONCORSI
5
FOCUS Professionisti
Fondato nel 1987 a
Perugia da
Giovanna, Filippo e
e Francesco
Signorini. Nel team
oggi ci sono sette
architetti under 30
■ Lo studio Signorini Associati è stato fondato nel 1987 a Perugia
da Filippo (1959), Francesco (1958) e Giovanna Signorini (1955).
Con loro lavorano sette architetti, tutti intorno ai 30 anni. Allo
studio non è mai mancato il lavoro, anche in tempo di crisi. «Oggi
– dicono – c’è prudenza da parte degli imprenditori nell’iniziare i
cantieri, ma sta aumentando l’attività di progettazione»
FOTO: FRANCESCO SIGNORINI, MORENO MAGGI
LO STUDIO
L’arte dell’equilibrio
tra storia e modernità
DI
FOTO: FRANCESCO MINIATI
Dal restauro filologico alle nuove costruzioni: l’attività dello studio Signorini
FRANCESCA ODDO
FOTO: FRANCESCO SIGNORINI
FOTO: FRANCESCO SIGNORINI
FOTO: FRANCESCO SIGNORINI, GEORGE TATGE
D
ue fratelli e una sorella: in tre seguono uno
degli studi più conosciuti di Perugia e di tutta
l’Umbria. Filippo, Francesco e Giovanna Signorini portano avanti l’attività di famiglia
confermando la loro vocazione verso l’architettura di qualità e al tempo stesso aggiornandone il linguaggio progettuale attraverso un approccio moderno, che
crea un fervido dialogo fra memoria e contemporaneità.
Lavorano insieme dalla fine degli anni ’80. Finora hanno
realizzato abitazioni, cimiteri, complessi scolastici, alberghi,
dedicandosi anche al restauro e alla riqualificazione di manufatti storici. Come la recentissima riqualificazione della ex
vaccheria di Rossano Calabro, oggi sede di un centro polivalente per eventi e convegni (2009): fedele all’aspetto originario nella sua parte esterna, è all’interno che l’edificio vive
una nuova vita, suddiviso per piani, esso accoglie nuovi
materiali, fra i quali il vetro, l’acciaio e il legno. Ma è il
progetto di illuminazione che dona all’edificio un’immagine
rinnovata, suggestiva, quasi sospesa. Nell’ampliamento del
cimitero di Todi (2008) i progettisti si confrontano con un
impianto esistente realizzato perlopiù in laterizio e in pietra
calcarea bianca di epoca ottocentesca. A sorprendere qui è il
continuo confronto fra materiali della tradizione e materiali
contemporanei. Se la scalinata di ingresso è rivestita con
lastre di travertino, la pensilina è realizzata in cristallo su
struttura in acciaio zincato e verniciato. Allo stesso modo,
alla pietra serena si affiancano l’acciaio, le porte di ingresso
al cimitero sono in lamiera di acciaio corten, le terrazze
aggettanti presentano parapetti in tubolare di acciaio zincato
tamponato con lastre di acciaio corten.
Negli interventi di nuova realizzazione l’approccio si fa
più asciutto e lineare. La scuola elementare di Colombella
(2005) è costituita da un insieme di candidi volumi in
cemento armato, semplici e squadrati, che ruotano e convergono attorno a un cuore centrale: la distribuzione di questi
corpi è mossa, articolata, dinamica. «Contrariamente allo
schema scolastico tradizionale – spiegano gli architetti – è
stata adottata una soluzione distributiva articolata in nuclei
funzionali che gravitano attorno a un grande atrio; questo
spazio, pensato come una piazza interna a doppio volume
illuminata dall’alto da un lucernario, diventa tessuto connettivo di tutto il complesso».
Il linguaggio progettuale del trio diventa ancora più sciol-
to e maturo nel centro interparrocchiale di Olmo (2009),
dove il nitore dell’esterno, la luminosità dell’interno, il
delicato e ben calibrato dialogo fra profili curvi e sagome
lineari descrivono un insieme di oggetti – chiesa, canonica,
centro parrocchiale e campanile – che si stagliano sullo
sfondo del cielo e delle colline. Il progetto procura un’alternanza di sentimenti che vanno dalla dimensione terrena a
quella trascendente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.studiosignorini.it
LA LUCE ESALTA LA RIQUALIFICAZIONE
■ Immagini, dall’alto al basso: scuola elementare di
Colombella (2005); riqualificazione dell’ex vaccheria a
Rossano Calabro (2009); ampliamento del cimitero nel
Comune di Todi (2008). Qui sopra a sinistra il centro
parrocchiale di Olmo (2009) e a destra l’edificio
abitazione a Perugia in località Ponte D’Oddi (2008).
Nei tre rendering in basso, da destra a sinistra: casa a
Rossano Calabro, ampliamento del cimitero di
Valtopina, complesso turistico Antognolla
8
PROGETTI E CONCORSI
IDEE E COMMENTI
P
eople meet in architecture. È questo il titolo
scelto da Kazuyo Sejima per la XII mostra
internazionale di architettura di Venezia.
L’annuncio è stato fatto la scorsa settimana in
occasione del primo incontro tra il nuovo
direttore giapponese e i rappresentanti dei 54 Paesi che
parteciperanno alla prossima Biennale (29 agosto-21
novembre 2010).
L’idea, spiegano dalla Fondazione La Biennale, è
di aiutare gli individui e la società a relazionarsi con
l’architettura, aiutare l’architettura a relazionarsi con
gli individui e la società, e aiutare gli individui e la
società a relazionarsi
Pubblico allargato per la XII Biennale di Venezia tra loro.
«Può l’architettura
chiarire i nuovi valori e
i nuovi stili di vita del
XXI secolo? Questa
mostra – ha spiegato
Kazuyo Sejima – sarà
l’occasione per sperimentare le potenzialità
dell’architettura,
per
comprendere in che modo essa esprima nuovi
DI PAOLA PIEROTTI
modi di vivere, e per
mostrare che è il frutto
di valori e approcci differenti».
Tra le novità di que- Il presidente della Biennale, Paolo Baratta, ha ribadista edizione anche to che «La mostra intende riaprire la discussione sull’architettura e sul suo ruolo nella civiltà. Questa disciplina
il tentativo di coin- deve essere capace di accogliere la sfida dell’organizzazione dello spazio nella nostra vita. In questo senso,
volgere studenti e deve affrontare uno dei problemi più alti: la realizzaziocontemporanea della res pubblica».
cittadini comuni ne Lavori
in corso quindi alla Biennale per allestire la
con eventi collate- vetrina che mostrerà lo stato dell’arte dell’architettura
contemporanea. Tra le anticipazioni, anche quella di
rali e formativi
organizzare spazi indipendenti per ciascun architetto e
per ciascun tema, nel senso che ciascun partecipante
sarà il curatore di se stesso. «Gli artisti invitati – ha
precisato Sejima – progetteranno il proprio spazio consi-
Sejima: «Le persone
si incontrano
nell’architettura»
1 - 6 FEBBRAIO 2010
SCRIVETE A
[email protected]
derando l’esperienza sia fisica sia concettuale del visitatore: la mostra si declinerà quindi in una serie di spazi piuttosto
che in una serie di oggetti».
I protagonisti? Non solo architetti
ma anche tecnici e artisti, «perché
l’architettura è un prodotto dell’intera società. Così come avviene
nella società, alcune parti della
■ Kazuyo Sejima (54 anni) mostra saranno realizzate attraverso la collaborazione tra artisti e architetti, o tra architetti e visitatori».
Tra le novità della Biennale 2010 anche due iniziative
pensate per creare occasioni e momenti di dibattito
aperti a un pubblico più ampio possibile. Si tratta dei
«Sabati dell’Architettura» e di un’attività mirata al coinvolgimento delle Università.
I Sabati dell’architettura consistono in una serie di
conversazioni, performance e momenti di discussione
settimanali con architetti, critici e personalità del mondo
dell’architettura nazionale e internazionale attraverso
l’intero periodo di apertura della mostra. Ogni sabato ci
sarà un incontro, curato, oltre che dal direttore Kazuyo
Sejima, da ciascun direttore delle precedenti edizioni
della mostra: Vittorio Gregotti (1975, 1976, 1978), Paolo Portoghesi (1980, 1982, 1992), Francesco Dal Co
(1988, 1991), Hans Hollein (1996), Massimiliano Fuksas (2000), Deyan Sudjic (2002), Kurt W. Forster
(2004), Richard Burdett (2006), Aaron Betsky (2008).
La Biennale ha inoltre messo a punto un «Progetto
Università», per estendere la piattaforma di sperimentazione rivolta alle scuole e agli istituti universitari. A
questo scopo sarà attivata una collaborazione con le
scuole italiane ed europee per definire dei programmi di
visita alla mostra. «Il progetto – fanno sapere dalla
Fondazione – è finalizzato ad attivare specifici protocolli di intesa con le Università per fornire agli studenti la
possibilità di incontrare l’architettura e ottenere crediti
formativi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.labiennale.org
www.labiennalechannel.org
MOSTRA
I JEUNES ARCHITECTES
IN MOSTRA A ROMA
Si apre venerdì pomeriggio 5
febbraio a Roma, presso la
Casa dell’architettura, la mostra
dedicata a «Jeunes architectes
et paysagistes en France», che
resterà aperta fino al 25
febbraio. L’iniziativa è dedicata
a 15 architetti e ai 5
paesaggisti premiati
nell’edizione 2007-2008 dei
Nouveaux Albums des Jeunes
Architectes et des Paysagistes,
premio biennale, promosso dal
ministero della Cultura e della
comunicazione francese, nato
nel 1980, destinato agli
architetti e paesaggisti under
35, francesi o europei. Una
giuria seleziona nel panorama
internazionale 20 studi (15
architetti e 5 paesaggisti), sulla
base del curriculum e di una
serie di progetti, realizzati e non
realizzati, in Francia e all’estero.
Alla tavola rotonda inaugurale è
presente anche l’architetto
Ludovica Di Falco, dello studio
Scape, tra i premiati
dell’edizione 2007-2008,
Alessandro Anselmi, Alfonso
Femìa (5+1 AA).
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SPECIALE
MADE EXPO
PRODOTTI E TENDENZE
Il parquet che brilla, la porta
che non si vede, le travi
a incastro per costruire in
legno e i software ad hoc
per il rendimento energetico.
In vetrina al Made Expo
ALLE PAGINE
XII-XIV
IL MASTERPLAN
ANCHE I PRIVATI
IN CAMPO
CONGIUNTURA
Anche i privati
aspettano l’Expo. Il
Consorzio Sempione,
costituito ad hoc da
Eni, Fondazione Fiera
di Milano e Fondo
Vivaldi (Pirelli Re e
Camfin) ha chiamato
gli architetti Boeri,
Citterio, Benini,
Cucinella e lo studio
Metrogramma per
ripensare lo sviluppo
della Porta Ovest della
Fiera di Rho Pero
L’edilizia
cresce
ma in Africa
■
In autunno i concorsi: agli under 40 saranno riservati allestimenti, padiglioni e verde
Milano 2015, gare tra big
per serre e auditorium
DI
PAOLA PIEROTTI
L
a sfida di Expo 2015? «Valorizzare i
giovani». È questo l’annuncio del comitato organizzatore della kermesse
milanese. «L’ufficio di Piano ha già
coinvolto nei mesi scorsi 15 giovani neolaureati, tutti under 30, 12 architetti e tre ingegneri, e nelle prossime settimane – ha dichiarato
Matteo Gatto, responsabile dell’ufficio di Piano
– contiamo di selezionare un’altra ventina di giovani che abbiano una formazione nel settore dei
trasporti, degli impianti, dell’energia sostenibile».
A loro, sarà affidato il compito di redigere i
documenti preliminari dei concorsi di progettazione che saranno indetti a partire da fine anno.
Entro maggio è prevista infatti la consegna del
masterplan definitivo al Bie. La cura degli elaborati è stata affidata alla Consulta che vede tra gli
altri anche Stefano Boeri, Jacques Herzog, Ricky
Burdett, Joan Busquets e William Mcdonough.
Una volta definito il quadro generale saranno
individuati tutti gli ambiti di intervento e per ogni
singolo oggetto da progettare sarà individuato un
particolare tipo di gara. «L’oggetto detterà il meto-
do – ha precisato Gatto –. In ogni singolo caso
sceglieremo il tipo di procedura e i requisiti del
bando. Per manufatti tecnicamente più impegnativi, come possono essere l’auditorium o le serre
bioclimatiche, saranno indetti concorsi internazionali di progettazione. Per progetti più semplici,
ma altrettanto stimolanti, come i padiglioni dei
Paesi in via di sviluppo (60 su 150 complessivi),
per allestimenti artistici o per soluzioni paesaggistiche, pensiamo a concorsi riservati agli under 40
o under 35». I bandi saranno sviluppati in partnership con Ordini e associazioni di categoria, e in
tutti i casi è previsto l’affidamento dell’incarico al
vincitore. Entro l’estate 2011 Expo prevede di
riuscire ad avere quasi tutti i progetti. Per accelerare e garantire il rispetto dei tempi «si sceglierà la
procedura dell’appalto integrato e si andrà in gara
con il preliminare», ha precisato Gatto. Saranno
oggetto di concorso anche una decina di cascine
che saranno recuperate lungo la cosiddetta «Via
d’acqua» all’interno di un parco di 800 ettari.
Oggetto di competizione saranno anche alcune
porzioni dello stesso parco.
In attesa delle gare, arrivano gli incarichi diretti, come quello affidato a Italo Rota per una
consulenza sui contenuti dei padiglioni dedicati
all’alimentazione.
Proprio il Made Expo (Milano 3-6 febbraio)
offrirà un’occasione di confronto tra i soggetti
coinvolti a vario titolo nel progetto Expo, fin dal
convegno inaugurale dedicato proprio all’evento
del 2015. Se la società dell’Expo ha delineato
infatti il proprio piano per la trasformazione delle
aree di competenza, resta ancora un punto di domanda il ruolo delle aree private a ridosso del sito
che ospiterà la kermesse. «L’unico intervento privato sicuro è il villaggio nell’area di Cascina Merlata» ha confermato Gatto. Altri operatori si stanno attivando, anche raccogliendo informalmente
delle idee sul migliore sviluppo possibile delle
proprie aree. Tra questi, il Consorzio Sempione
(Fondazione Fiera, Eni e Fondo Vivaldi con Pirelli Re e Camfin) ha indetto una consultazione ristretta, chiamando Metrogramma, Mario Cucinella, Stefano Boeri, Citterio & Partners e Dante Benini, e a loro ha chiesto di ripensare il futuro
di un’area di 120mila mq, la cosiddetta Porta
Ovest del polo fieristico milanese.
■
Il polo shopping di Arup-Kuma a Cava de’ Tirreni
La complessità del progetto, la richiesta
di specializzazione, ma anche la recessione aprono nuove sfide, e ai tecnici è richiesto di inventare e sperimentare sul campo
nuovi mestieri. Tra le nuove figure c’è il
674
Miliardi di dollari:
gli investimenti
in costruzioni
in Cina nel 2009
crollare il settore negli ultimi due-tre anni, in Asia
e Africa la crescita non è
mai scesa sotto il 5 per
cento. Impressionanti sono in particolare i dati
della Cina, che hanno
trainato tutta l’Asia. La
crescita degli investimenti in Cina è stata in termini reali del +14,7% nel
2005, seguita dal +16,1%
nel 2006, +15,8% nel
2007, +11,5% nel 2008,
+13,1% nel 2009, e con
una
previsione
del
+11,2% per il 2010. Complessivamente, l’Asia è
stata meno dinamica, con
una media del 6,3% nel
2006-2010. Il dato più
“negativo” è del 2008:
+5,2 per cento.
ARONA
Nuove professioni: c’è anche il «mago» delle facciate
I
IL TREND
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www.milanoexpo-2015.com
Dall’involucro alla bioclimatica: le specializzazioni destinate a rivoluzionare il mestiere del progettista
ngegneri delle facciate, aziende che
offrono soluzioni a misura del cliente e non prodotti da catalogo, certificatori, esperti di bioclimatica, consulenti
per i committenti privati e per le Pa, decodificatori delle normative, ma anche esperti nella scelta dei materiali o di diritto
amministrativo: sono anche questi i nuovi
mestieri che ruotano intorno alle tradizionali figure dell’architetto e dell’ingegnere.
«Progetti e Concorsi» propone un viaggio
attraverso le nuove professioni che hanno
a che fare con la progettazione.
N
el 2009 il mercato
delle costruzioni
dell’Asia ha superato quello dell’Europa,
e lo stesso ha fatto la Cina nei confronti degli Stati Uniti. Lo dice il rapporto sul «Mercato mondiale
delle costruzioni» realizzato dal Cresme per Federcostruzioni insieme al Made Expo. Mentre negli
Usa e in Europa la frenata
del residenziale ha fatto
«facciatista», designer che con creatività e
calcoli studia le migliori soluzioni possibili per l’involucro edilizio, in termini di
fattibilità tecnica, costo e appeal estetico.
In Arup Italia c’è Mikkel Kragh che si
occupa proprio della «fisica dell’involucro» e tra i progetti ai quali sta lavorando
in questi mesi ci sono anche le residenze e
le torri di CityLife firmate da Isozaki e
Libeskind e il centro Cavamarket di Cava
de’ Tirreni firmato da Kengo Kuma.
DA PAGINA
II A
PAGINA
V
A PAGINA
IX
IV
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
1 - 6 FEBBRAIO 2010
1 - 6 FEBBRAIO 2010
V
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
INCHIESTA Nuove professioni
Innovazione e network: così i progettisti vanno a caccia di nuovi di business
Il lavoro del futuro?
Si inventa sul campo
DI
UNDER 40 UN ARCHITETTO SU TRE
Gli iscritti all’albo nazionale degli architetti
141.318
10.940
44.796
Iscritti
Iscritti negli ultimi
2 anni (2008-2010)
Iscritti con età compresa
tra i 30 e 40 anni
Dati aggiornati al 26 gennaio 2010
Fonte: Cnappc
PAOLA PIEROTTI
D
i anno in anno
cresce il numero
di corsi di formazione e master
che coprono a
360 gradi il settore della progettazione, dal design alla programmazione di ambienti urbani sostenibili. Si moltiplicano i
corsi in illuminotecnica, acustica, progettazione del paesaggio o specifici sulla certificazione energetica. Ma la maggior parte dei professionisti
scopre sul campo la propria
vocazione. E non di rado i temi lanciati nelle Università sono lontane dalle esigenze reali
del mercato.
A seguito di alcune esperienze personali, alcuni professionisti diventano ferratissimi sulle questioni amministrative, ad
esempio nella gestione del rapporto con le Pa o con gli avvocati o nella redazione di contratti. Tanti negli ultimi anni
hanno fatto dell’energia il proprio cavallo di battaglia.
I trentenni dello studio Fabbricanove, un anno di vita, hanno conosciuto un’azienda in
veste di committente e da una
buona relazione ne è nato un
rapporto di partnership. L’ingegnere ambientale Marco Massa, anche lui trentenne, ligure,
ha fatto della sostenibilità il
suo business e seguendo attentamente normative e mercato
ha ritarato nel corso dei suoi
dieci anni di attività l’offerta
di servizi da proporre a studi
di progettazione e a clienti finali. Ancora, lo studio romano
Labics sta vedendo salire il
cantiere per il nuovo headquarter di Gd a Bologna, avvalendosi quotidianamente di una
squadra di 15 consulenti, dall’esperto di flussi al pedagogo.
Un team voluto da una committenza illuminata disposta a investire nella specializzazione
per portare a casa un progetto
efficiente, in termini di contenitore e di contenuto. Tre storie
simbolo per raccontare la galassia delle professioni legate
al mondo della progettazione.
Resta quasi inesplorato invece il fronte della progettazione
a grande scala. Se negli ultimi
anni in Italia mercato e normativa hanno incentivato specializzazioni legate alla scala architettonica del progetto, mancano opportunità professionali dedicate al paesaggio naturale e
urbano. Solo alcuni privati hanno iniziato recentemente a confrontarsi con il tema della pianificazione urbana a partire dai
masterplan, già realtà da tempo
nel resto dell’Europa.
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Fabbricanove sposa
artigianato
e soluzioni hi-tech
I
l nostro spazio di lavoro è organizzato come un laboratorio artigianale, l’attività di gruppo è considerata uno strumento operativo di ricerca». Lo studio Fabbricanove fondato un
anno fa dai trentenni Enzo Fontana, Giovanni Bartolozzi e Lorenzo Matteoli
con Luca De Lorenzo, sta formalizzando un network che gli consente di coprire
tutti i lavori, dal design alla città. «Oltre
alle classiche categorie che rimandano
alla sicurezza, ai computi o alla direzione lavori – spiega Fontana – stiamo implementando relazioni professionali con
chi si occupa ad esempio di restauro
urbano, di sostenibilità, di impianti speciali o di domotica sensoriale». Un rapporto speciale Fabbricanove lo sta stringendo con TelNet Italia, una società
conosciuta come commitmo con un fabbro, un elettente (Fabbricanove ha reatricista, un falegname, un
lizzato la sua sede, nella
verniciatore – dice – che
foto) e che sta diventando
ci servono per realizzare
ora un partner. TenNet è
prototipi e poi commerciaun’azienda giovane con selizzare i prodotti».
de a Prato, che si occupa di
Con TelNet e con gli
FABBRICANOVE
telefonia, building automaartigiani i giovani archition,
domotica
e
tetti stanno studiando la
networking. «Con loro – dice Fontana – formula migliore per strutturare dei constiamo pianificando una strategia di co- tratti e stabilizzare il network. «Con gli
municazione e promozione che tenga in- artigiani siamo strutturati in modo tale
sieme le nostre differenti potenzialità e che noi manteniamo il coypyright – dice
competenze. In questo moFontana – e loro il diritto
do riusciamo a essere effia realizzare e commerciacaci in specifici contesti
lizzare il prodotto, poi innei quali altrimenti sarebsieme ci occupiamo delbe difficile entrare. Ad
la comunicazione. Voesempio, TelNet, occupangliamo che tutti i progetdosi di domotica per negoti e lavori che portiamo a
zi e showroom per grandi
termine abbiamo il margriffe dell’abbigliamento,
chio
«Fabbricanove»,
ci sta aprendo una linea
ma alle spalle il team poprivilegiata nel settore deltrà cambiare ogni volta,
la moda». Per i progetti di
a seconda della scala del
progetto».
design Fabbricanove si avvale di artigiani. «Lavoria-
Dal Phaeno Center a Gd:
arriva il «creatore» di musei
D
al Phaeno Science Center di Zaha Hadid a Wolfsburg
(Germania), all’headquarter Gd, in cantiere a Bologna
e progettato dallo studio Labics: c’è anche l’americano
Joe Ansel, esperto curatore di musei scientifici, nel team interdisciplinare che porta avanti il progetto per il gruppo leader nelle
macchine per la produzione e il
confezionamento delle sigarette.
Non solo design per il nuovo
centro polifunzionale Gd.
Dopo aver affidato l’incarico
per la progettazione allo studio
romano, attraverso un concorso
ristretto, la committenza ha deciso infatti di affiancare agli architetti anche una serie di consulenti specializzati. Obiettivo? Porta-
Ingegneria a braccetto
dell’ambiente con Labia
A
Sestri Levante una casa li». Sono queste alcune carte che
prefabbricata in legno, Marco Massa spende nel suo curalta tre piani, in classe riculum più recente. Massa, ingeA++, con muri in legno stratifi- gnere ambientale, classe 1973,
cato e lana di roccia che si na- tratta l’ambiente a 360 gradi. In
scondono dietro una «casa alla dieci anni di attività si è occupato
ligure con finiture pasteldi rifiuti, acustica, passando
lo». Nel comune di Levi un
per la sicurezza sul lavoro, le
progetto di ristrutturazione
emissioni in atmosfera o la
edilizia alimentato solo daldepurazione. Oggi si sta conl’energia elettrica, dal sole
centrando sull’energia. «Ree dalle biomasse, in clasgolarmente studio la norse A. Progetti che sperime nazionali e le direttimentano la combustiove europee e a partire da
ne di noccioli d’oliva al ■ Marco Massa, 36 anni lì – dice – ho inventato
posto del pellet «che
il mio lavoro».
rendono circa il 20% in più in
La sua azienda si chiama Labia
termini di potere calorifico e co- e offre servizi chiavi in mano a
stano la metà di quelle tradiziona- studi di progettazione, di piccole
© RIPRODUZIONE RISERVATA
re valore aggiunto in ogni singola componente del progetto.
Joe Ansel, riconosciuto a scala internazionale per le sue invenzioni, per la traduzione di esperimenti fisici in macchine, che di
volta in volta vengono realizzate da artisti e designer, è stato
coinvolto per l’allestimento del museo didattico del gruppo Gd.
Ansel si avvale di un team di artigiani e in ogni occasione inventa
un nuovo museo, fornisce il servizio chiavi in mano: progetto e
oggetti.
Tra i protagonisti dell’operazione Gd c’è anche Francesco Dal
Co che è stato fin dall’inizio l’advisor per la committenza. Per la
parte pedagogica dell’asilo l’incarico è già stato affidato a Reggio
Children, per la distribuzione dei flussi nella mensa la società
Concerta ha realizzato un primo studio di fattibilità, ancora, per
l’acustica è stato coinvolto l’ingegnere spagnolo Higini Arau,
consulente di molti auditorium in giro per il mondo. Sono in corso
altre selezioni per quanto riguarda il progetto e la fornitura di
impianti acustici e si sta cercando anche la società che controllerà
il layout e si occuperà della gestione della palestra. Tra gli altri
consulenti c’è anche Paolo Pejrone per il paesaggio e Massimiliano Baldieri per l’illuminazione.
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dimensioni, poco strutturati e che
faticano ad aggiornarsi; consulenze di progettazione integrata in
termini di energia e acustica per
edifici pubblici e privati, con varie destinazioni d’uso.
Obiettivo? Aiutare i colleghi architetti ma anche gli utenti finali
a migliorare il coMfort, limitando
oneri di costruzione e gestione.
«Cerchiamo anche di suggerire le
possibilità di incentivi fiscali e
finanziamenti esterni; suggeriamo
ai progettisti i migliori materiali e
tecnologie sul mercato; con una
nostra società – dichiara Massa –
possiamo anche fornire direttamente gli impianti». Labia lavora
in un’area territoriale che dal basso Piemonte, abbraccia la Liguria
fino all’alta Toscana e ha un fatturato di 200mila euro all’anno. «Il
nostro ventaglio di soluzioni –
spiega Massa – si completa con
indagini sull’elettrosmog, le fonti
radiattive e studi sulla termografia degli edfici. Riusciamo a individuare le fughe di calore in punti
non visibili a occhio nudo – dice
Massa – e dopo aver individuato
il problema, sondiamo le soluzioni possibili e offriamo risposte mirate per far risparmiare energia al
cliente». Soluzioni che conciliano
tempi di posa, costi e manutenzione nel tempo.
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http://nuke.labia.it
VI
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
1 - 6 FEBBRAIO 2010
1 - 6 FEBBRAIO 2010
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
VII
FOCUS Città
I progettisti scommettono sul rilancio: opportunità anche dal Pgt
Housing e privati
Milano oltre l’Expo
M
ilano è una piazza
appetibile
per gli architetti di tutto il mondo. Al di là delle
occasioni in vista del 2015 (si
veda la prima pagina dello
speciale), si preannunciano opportunità di lavoro legate ai temi dell’housing sociale e degli
spazi pubblici.
«Come è stato per Londra e
Shanghai, anche Milano è particolarmente monitorata dai progettisti: consegnato il masterplan dell’Expo si aprirà una stagione di concorsi. In più, a breve andrà in approvazione il Pgt
(piano di governo del territorio)
e darà avvio a una nuova fase di
programmazione urbana e progettazione architettonica». Luca Molinari, direttore del padiglione italiano alla prossima
Biennale di Architettura è «moderatamente ottimista» sul futuro del laboratorio milanese.
«Anche i grandi investitori –
dice – si stanno preparando per
riprendere la loro attività, rallentata dalla recessione».
Il Comune guarda all’Expo
ma attende soprattutto l’ok per
il piano di governo del territorio
(Pgt). «Stiamo investendo molto sulla qualità del progetto – ha
dichiarato Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio –. Da poco è stata istituita
una commissione di valutazione
per la qualità del paesaggio cittadino, e con il Pgt lo strumento
del concorso diventerà sempre
più efficace.
Il tema del prossimo futuro
sarà l’housing sociale, espressione di un bisogno reale soprattutto in tempo di crisi». Seguendo
le iniziative promosse dal Comune (Abitare a Milano) anche
le cooperative stanno andando
in questa direzione. «Dopo
l’operazione promossa da Cariplo – dice Masseroli – abbiamo
avviato con la Regione un accordo di programma per realizzare
700 alloggi nel quartiere di Ponte Lambro: a breve partirà la
gara per le imprese, e si presterà
particolare attenzione anche alla qualità del progetto. Per un’altra operazione di housing sociale, in via Merezzate, il progettista potrebbe essere selezionato
tra i partecipanti al concorso
“AAA architetti cercasi”».
Non solo case, il Comune investirà infatti anche sugli spazi
pubblici «per questi – dice l’assessore – proporremo iniziative
di livello internazionale e altre
riservate a interlocutori giovani
e locali».
Il laboratorio milanese fa ben
sperare: ci sono studi di architettura che hanno anche aperto una
seconda sede a Milano. I napoletani Corvino+Multari, che hanno firmato il progetto di restauro del grattacielo Pirelli hanno
consolidato negli anni un rapporto con questa città (vincendo
anche quattro concorsi nel perimetro dell’area metropolitana,
progetti oggi in cantiere) e nel
capoluogo lombardo tengono
una sede che «frutta buoni rap-
■
La nuova Milano nel Pgt (direzione scientifica: Metrogramma)
porti con gli immobiliaristi locali. Oggi attendiamo le gare per
l’Expo – dice Giovanni Multari
–, nuovi concorsi privati, ma
anche che vadano in gara gli
scali ferroviari di Rfi. Partecipiamo a tappeto a tutte le gare,
con particolare attenzione al tema del social housing». Anche
lo studio bergamasco dei quarantenni Deotto sta puntando
sulla casa. «Su questo tema sta
maturando anche in Italia una
cultura di indirizzo nord-europeo – dice Mauro Piantelli,
uno dei soci – finalizzata anche
all’affitto e non solo all’acquisto, si propongono soluzioni di
co–housing. Anche noi abbiamo partecipato alle gare di Cari-
plo e stiamo lavorando con committenti privati nell’hinterland
milanese».
Lo studio Metrogramma,
responsabile della direzione
scientifica del Pgt, evidenzia
che «la ricostruzione sarà a più
scale: c’è la città da rottamare
– dice Andrea Boschetti – con
iniziative di pubblico e privato, ma anche progetti piccoli
legati all’identità dei quartieri
e il sistema del verde». Gli
architetti milanesi aspettano le
occasioni dell’Expo ma guardano avanti. «La tappa 2015 –
dice Boschetti – è un motore
necessario che deve attivare
molto di più».
P.P.
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VIII
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
1 - 6 FEBBRAIO 2010
1 - 6 FEBBRAIO 2010
IX
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
CONGIUNTURA
Per le imprese italiane occasioni nelle infrastrutture africane
Edilizia mondiale,
la crisi non si sente
Prima indagine Cresme
sul settore costruzioni
a livello mondiale: nel
2009 la Cina ha sorpassato gli Stati Uniti e
l’Asia il dato europeo
DI
ALESSANDRO ARONA
I
n Asia e Africa la crisi
mondiale del 2008-2009
non ha che in minima parte rallentato la forte crescita in atto da anni nel
settore delle costruzioni.
Mentre infatti negli Stati Uniti
e in Europa la frenata del residenziale ha fatto crollare il settore
negli ultimi due-tre anni, in Asia
e Africa la crescita non è mai
scesa sotto il 5 per cento.
I dati emergono dal rapporto
«Il mercato mondiale delle costruzioni», realizzato per la prima volta dal Cresme per conto di Feder-
costruzioni (la federazione di tutte le associazioni d’impresa dell’edilizia), in collaborazione con
il Made Expo.
Impressionanti sono in particolare i dati della Cina, che hanno
trainato, visti i volumi, l’intero
continente. La crescita degli investimenti nel Paese del dragone è
stata in termini reali del 14,7%
nel 2005, seguita dal +16,1% nel
2006, +15,8% nel 2007, +11,5%
nel 2008, +13,1% nel 2009, e
una previsione del +11,2% per
l’anno in corso. L’Asia nel suo
complesso ha fatto un po’ peggio, una media del 6,3% nel
2006-2010, con dato più
“negativo” il +5,2% del 2008.
In Europa la crescita è stata
rilevante nei primi anni Duemila,
con ancora il +4,8% nel 2006 e il
+3,8% nel 2007; ma nel 2008 è
cominciata la frenata (-1,5%), diventata crollo nel 2009 (-9,2%), e
nelle previsioni 2010 (-1,9%).
Negli Usa la crisi dell’edilizia
è partita già nel 2007 (-4,0%),
seguita dal crollo del 2008
(-8,8%) e 2009 (-14,4%), mentre
nell’anno in corso le previsioni
sono di una prima inversione di
tendenza (+3,4%).
L’effetto incrociato delle due
tendenze ha portato a un doppio
sorpasso nel 2009: dell’Asia sull’Europa (nel 2000 gli investimenti in costruzioni erano rispettivamente 1.000 e 1.500 miliardi
di euro, nel 2009 l’Asia è salita a
1.743, contro i 1.591 dell’Europa
in discesa) e della Cina sugli Stati Uniti.
Nel colosso asiatico gli investimenti in costruzioni sono stati
nel 2009 pari a 674 miliardi di
dollari, per la prima volta sopra il
dato Usa, 624 miliardi, e già oltre
il doppio di quello giapponese,
310 miliardi (si veda la tabella).
Complessivamente le costruzioni, dopo il -3,3% fatto segnare
a livello mondiale lo scorso anno, dovrebbero crescere nel 2010
del 2,6% a livello mondiale, trainate dal +4,46% delle infrastrutture. Sul fattore “cantieri pubblici”
come misura anti-crisi hanno in
effetti puntato molti Paesi (ma
non l’Italia), in particolare Cina,
LA MAPPA DEL «WORLD BUILDING»
Investimenti in costruzioni nel 2009 (miliardi di euro 2008)
Paesi
Cina
Stati Uniti
Giappone
Germania
Francia
Italia
Regno Unito
Indonesia
India
Spagna
Canada
Brasile
Russia
Corea del Sud
Australia
Primi 15 Paesi
Mondo
Fonte: Cresme
Costruzioni
Quota
Investimenti mondiale
674,6
14,4%
624,0
13,3%
309,8
6,6%
262,5
5,6%
201,3
4,3%
178,9
3,8%
163,1
3,5%
160,0
3,4%
146,0
3,1%
144,9
3,1%
140,0
3,0%
137,5
2,9%
100,7
2,1%
99,2
2,1%
80,5
1,7%
3.423,2
73,0%
4.690,3
100,0%
Stati Uniti, Spagna, Germania,
Francia. Grandi progetti infrastrutturali sono in corso anche in
Africa, dove le costruzioni sono
cresciute negli ultimi otto anni al
ritmo medio dell’8,5% e valgono
oggi 179 miliardi di euro, poco
meno del Sud America (251).
«È proprio l’Africa – spiega
Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance e di Federcostruzioni –
uno dei mercati più interessanti
per le imprese italiane di costruzione, insieme all’Europa dell’Est». Secondo il Cresme sono
142 le imprese italiane attive in
Economia
Quota Pil Costruzioni/
mondiale
Pil
7,8%
21,1%
23,3%
6,5%
7,7%
9,8%
5,8%
11,1%
4,6%
10,6%
3,6%
12,0%
4,3%
9,4%
0,9%
44,2%
2,1%
16,9%
2,6%
13,8%
2,4%
14,1%
2,6%
13,0%
2,6%
9,6%
1,5%
15,9%
1,7%
11,6%
73,5%
11,4%
100,0%
11,5%
Africa, con un volume d’affari
superiore a quelle americane e
francesi, al di sotto solo delle
cinesi.
Il mercato asiatico è invece di
fatto inaccessibile per i costruttori italiani (salvo qualche eccezione nel Golfo Persico); «Tuttavia
– spiega Buzzetti – è in crescita
l’espostazione di macchinari e di
prodotti per l’edilizia in Cina, come anche di arredamenti e servizi
di progettazione. Credo che qui
ci siano molte potenzialità per il
made in Italy».
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X
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
1 - 6 FEBBRAIO 2010
1 - 6 FEBBRAIO 2010
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
XI
CONGIUNTURA
I dati Uncsaal sull’andamento del 2009: serramenti in calo del 10%
Involucro, tengono
soltanto le facciate
DI
MASSIMILIANO CARBONARO
P
er
l’industria
dei serramenti
metallici e facciate continue
quello appena
iniziato appare un anno
dove è difficile fare previsioni. E l’incertezza colpisce ancora di più se si pensa
che tradizionalmente il settore è abituato a chiudere
l’anno con almeno il 50%
delle commesse già registrate e invece il 2009 è terminato senza arrivare al 20%
degli ordini.
«Molto dipende se sarà
rinnovata la detrazione del
55% – spiega Pietro Gimelli, direttore generale Uncsaal, l’associazione che raccoglie le principali imprese
dell’involucro edilizio – bisogna poi capire se la ristrutturazione continuerà a tirare, mentre non si vedono
all’orizzonte nuove iniziati-
UN MERCATO DA 2.700 MILIONI
L’evoluzione dei fatturati (dati Uncsaal)
3.500
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
0
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Serramenti
metallici
ve. Neppure il piano casa è
in grado di rassicurarci perché non si sa se ci sarà da
parte dei proprietari di case
disponibilità a spendere».
L’Uncsaal si presenta al
Made con una buona notizia: ha appena ottenuto l’abbassamento retroattivo dei
valori di trasmittanza per le
finestre (si veda l’articolo a
pagina 15 di «Edilizia e Ter-
Anno
Facciate
continue
Involucro
edilizio
ritorio»).
Ma in base ai dati dell’associazione per il 2009 i serramenti metallici hanno subito un pesante rallentamento facendo segnare un meno
10% del fatturato (2.138 milioni di euro) rispetto al
2008, ma in realtà il trend
dei primi sei mesi del 2009
era stato ben più terribile
con una brusca frenata del
Messina: «Il fatturato a +20%»
Federlegno: «Dopo
L’Aquila riscoperte
le nostre case»
20-25% rispetto allo stesso
periodo del 2008. Ha tenuto
invece il settore delle facciate continue (630 milioni di
fatturato 2009) ripetendo sostanzialmente quanto raggiunto nel 2008, ma per questo 2010 sarà difficile raggiungere lo stesso risultato
secondo l’Uncsaal. Per l’associazione confindustriale
il sistema con le sue 18mila
imprese (di cui 2.000 rappresentano il 75% della produzione totale) è troppo polverizzato. La tendenza in
corso è quella di una forte
specializzazione.
«Ormai serramenti e involucro di vetro e metallo –
conclude Gimelli – devono
rispondere al bisogno di sicurezza, al desiderio di bellezza, al risparmio. L’innovazione è nella capacità tecnologica di fornire più risposte insieme».
www.uncsaal.it
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L
e cose sono cambiate ora c’è un grande
interesse per le costruzioni in legno». Per il
presidente di Federlegno-Arredo, Rosario Messina, il Made Expo è l’occasione per far notare che:
«Si è scoperto che si possono fare le case in legno».
Si può parlare di ripresa?
È presto perché le cose si muovono lentamente, ma proprio per le
costruzioni in legno la crescita è
stata del 20-25% a cavallo tra il
2009 e il nuovo anno. A dare impulso è stata la tragedia dell’Aquila perché con la ricostruzione si è posto l’accento
sul legno come materiale da
■ Il presidente di
costruzione.
Andiamo verso case tutte Federlegno Arredo,
Rosario Messina
in legno?
Perché no? Al limite con
quattro pilastri in acciaio. Come comparto ci presentiamo al Made senza pensare alla crisi ma portando
all’interno della casa in legno l’ecosostenibilità, la
sicurezza, il risparmio energetico.
Qualche novità in Fiera a Milano?
Troveremo i sistemi di lavorazione per le travi
multistrato con ulteriori elementi isolanti, oppure
costruzioni che grazie al legno non hanno bisogno
di riscaldamento o raffrescamento.
M.Carb.
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XII PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
MATERIALI
1 - 6 FEBBRAIO 2010
Design e innovazione produttiva per le collezioni 2010 di pavimenti, infissi e maniglie
La porta diventa invisibile
e il parquet si fa brillante
P
orte-pareti camaleonti, parquet
extralucidi e combinati con materiali freddi come marmi e ceramiche, maniglie dalle linee
iper-geometriche, sistemi scala
sospesi nel vuoto. Queste alcune delle soluzioni trendy per il design di interni esposte
al Made Expo.
La porta-parete. Per le porte è l’era della
mimesi. Con il sistema Essential di Scrigno
la porta è fusa nel muro: eliminati la gamba
di legno, gli incastri per gli stipiti, le cornici
coprifilo. E sui profili in alluminio del controtelaio viene rasato direttamente l’intonaco o il gesso. «Superati i problemi di abbinamento degli stipiti con le restanti finiture
interne dell’abitazione», dice l’azienda.
Completamente rasomuro anche Secret di
Barausse senza più stipiti, coprifilo e cornici. «La tecnologia c’è, ma non si vede –
sottolinea l’azienda –. I profili di anta e
telaio sono sagomati per costituire una battuta inclinata, che riduce al minimo l’aria di
tolleranza tra anta e telaio, evitando inoltre il
passaggio di luce». L’anta – in versione
grezza (in cementite), laccata, rivestita in
legno e mimetizzata con la boiserie – si
adatta a ogni esigenza progettuale in termini
di stile e décor. Nello stand Barausse anche i
MENO PROBLEMI
DI ABBINAMENTO
■ Sopra la porta Segno di Movi
e a fianco la maniglia Q-Ubik.
A destra dall’alto: pavimento
Parquet In; porte Secret
(Barausse) ed Essential (Scrigno)
nuovi modelli a firma Massimo Iosa Ghini.
Segno è la porta filomuro di Movi vestita
con essenze pregiate, laccature e cristalli
colorati. «La porta diventa un vero e proprio
elemento d’arredo», spiegano alla Movi.
Maniglie geometriche. Design ultra-moderno per le maniglie 2010. Fra le new entry
nel catalogo Reguitti la maniglia Q-Ubik
dalle linee geometriche e spigoli arrotondati.
Disponibile nelle finiture ottone satinato cromato e lucido verniciato è personalizzabile
con loghi su rosette e placche. Jado by Jatec
punta su Loop e ID-9, le maniglie ideate
dallo studio Artefakt, che si sono aggiudicate il premio internazionale Red Dot Award
(le maniglie sono esposte al Red Dot Design
Museum di Essen, in Germania). Loop e
ID-9 sono disponibili nelle finiture cromato
e cromo perla nonché in acciaio inox.
Il parquet gloss. Si rinnovano anche le
collezioni di parquet. La Elegant Collection
di Parquet In fa leva sul mix fra legno e
marmo. Nella Satin Finiture la superficie del
legno è ricoperta con sette strati di vernice
Uv brillantinata
che proteggere
il legno da graffi e urti rendendolo impermeabile ai liquidi (è ideale infatti anche per
bagni e cucine). Garbelotto presenta il parquet iridescente Master Floor Gloss, pavimento prefinito in legno rivestito con una
patina gloss (disponibili cinque varianti cromatiche) che sortisce un effetto brillante e
cangiante all’impatto della luce sulla superfiM.Fi.
cie.
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1 - 6 FEBBRAIO 2010
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
XIII
MATERIALI
In mostra le soluzioni prefabbricate per i sistemi strutturali
La seconda vita
del legno lamellare
I
l terremoto dell’Abruzzo ha fatto riscoprire i sistemi
costruttivi in legno, in grado di garantire prestazioni
antisismiche, isolamento termo-acustico e velocità di posa
in opera. Molte le soluzioni in vetrina al Made Expo.
Rubner Haus punta sul gioiello di famiglia: il sistema
costruttivo a incastro Soligno, a base di legno lamellare, ispirato
alle storiche stavkirker (chiese a palizzata) scandinave. Il sistema,
utilizzato in due edifici a Oris (Bz) e Padova, unisce più blocchi
multistrato autoportanti ciascuno composto da tavole rettangolari
in legno massiccio giuntate a pettine, senza colle e chiodi. «Con la
tecnica di stratificazione – spiega l’azienda – gli elementi hanno
SENZA COLLA NÈ CHIODI
ottime proprietà statiche, insonorizzanti e termoequilibranti». Fra
■ Il sistema Soligno di Rubner Haus
le proposte Stratex c’è l’XPanel, pannello prefabbricato in legno
(sotto). A destra dall’alto: l’XPanel di
di grandi dimensioni per solai e coperture. Isolante e fonoassorbenStratex, una parete in legno lamellare
te, ingloba in un unico elemento prefabbricato le funzionalità
di Fargeot Lamelle Colle e il Preconnect dell’orditura secondaria, delle controventature di falda, dell’isoladi Wood Beton
mento termo-acustico. «L’unione tra pannelli contigui sul lato a
vista non necessita di alcun intervento in opera», spiega l’azienda.
Preconnect è il sistema costruttivo Wood
Beton per realizzare coperture in legno senza
getto e preassemblate in stabilimento. «Offre
due importanti vantaggi – spiega l’azienda –.
Primo: i travetti portanti hanno maggiore resistenza e rigidezza a carichi verticali. Secondo:
viene eliminata la deformazione verso il basso,
tipica degli elementi lignei inflessi».
Il consorzio Stile21 annuncia il Progetto
Involucro, per certificare il comfort abitativo
Il terremoto in Abruzzo
ha fatto tornare alla ribalta il materiale naturale alternativo al calcestruzzo e al metallo
degli edifici. «Un’approfondita analisi delle performance termoigrometriche e acustiche di alcuni fabbricati realizzati con il nostro
metodo costruttivo (X-Lam a parete piana in legno lamellare, ndr),
ci ha permesso la creazione di un modello campione di stratigrafie
che offre elevate e garantite prestazioni in termini di benessere»,
spiegano dal consorzio.
Al Made, su iniziativa della Mission Economique Ubifrance in
Italia, partecipa un gruppo di otto aziende francesi che puntano ad
accreditarsi nel mercato italiano delle soluzioni costruttive antisismiche. Fra queste, c’è la società di progettazione Fargeot Lamelle Colle, che propone soluzioni low cost in legno lamellare,
alternative alle strutture metalliche o in calcestruzzo che abbreviaM.Fi.
no il cantiere.
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XIV PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
SOFTWARE
1 - 6 FEBBRAIO 2010
Analisi delle dispersioni, prototipi 3D e amministrazione le novità in vetrina
Edifici, prestazioni
sotto la lente del Pc
A
nalisi delle prestazioni energetiche degli
edifici, moduli
in 3D e gestionali “intelligenti” per le
pratiche amministrative: si
arricchiscono di funzionalità e di “performance” le
nuove collezioni software.
Autodesk presenta in anteprima Ecotect Analysis
2010, l’energy software
per l’analisi delle prestazioni energetiche degli edifici
che prende in esame parametri quali l’illuminazione
e i flussi termici e offre
anche tool per la valutazione delle performance di isolamento acustico. «La piattaforma – spiega l’azienda
– copre una vasta gamma
di funzioni di simulazione
e di analisi, necessarie per
prevedere il comportamento energetico di un edificio
già dalle prime fasi del processo di progettazione, ren-
dendo più semplice, rispetto al passato, la realizzazione di edifici a basso consumo». Anche Cadline Software scommette sulla progettazione energetica ed
espone Archline Energy
2010, piattaforma che ha
appena ottenuto il rilascio
del certificato di conformità da parte del Comitato
termotecnico italiano. Il
software è dotato dell’Energy Browser. La novità, dice l’azienda, consiste nella
possibilità di dividere il
progetto in zone energetiche da certificare, riscaldate e non riscaldate in modo
da rispettare le normative
Uni-Ts 11300.
È dotato di modellatore
per facciate continue Allplan 2009 di Nemetschek,
la nuova versione del software parametrico 3D per
la progettazione architettonica e ingegneristica. «La
caratteristica più innovativa di Allplan è la possibili-
tà di lavorare in 3D sin dalle prime fasi progettuali»,
spiega l’azienda. La piattaforma include anche tool
per gli impiantisti «che possono aggiungere al modello i dati relativi al riscaldamento, alla climatizzazione
e agli impianti idraulico ed
elettrico coordinando il loro lavoro con la genesi più
generale del progetto».
Permette a Pa, enti e utilities di gestire l’intero iter
amministrativo il nuovo sistema web based Vision
Pbm (Public building management) da poco lanciato sul mercato da Str. «La
gestione globale del processo edilizio è basata sulla
tecnologia Soa (Service
oriented architecture, ndr)
– spiega l’azienda – che
permette di snellire e rendere più efficiente il lavoro
di gestione delle opere pubM.Fi.
bliche».
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INTELLIGENZA
ARTIFICIALE
■ A sinistra
Allplan 2009
(Nemetschek). A
destra dall’alto:
Vision Pbm (Str);
Ecotect Analysis
(Autodesk);
Archline Energy
(Cadline Software)
1 - 6 FEBBRAIO 2010
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
XV
STRATEGIE
Parla Alberghini (Made Eventi): «Per noi la figura chiave è il progettista»
I NUMERI DEL MADE EXPO
A ottobre 2011 sfida
«vis a vis» con il Saie
I principali dati del salone milanese
supermercati – esemplifica Alberra cerchiamo di offrire appunto un
ghini –; devono essere completi di
“supermercato” completo di tutte
tutto quello che serve. Il nostro
le novità». Alberghini è ottimista
competitor non è la Fiera di Bolosul futuro. «Oggi l’Italia può begna, che è grande la metà di Milanissimo riconquistare il terno, ma è il Batimat di Parigi o il
reno perduto e può svolgere
DI MASSIMO FRONTERA
Bau di Monaco. È con loro
un ruolo di primissimo piache l’Italia deve competere
no nel creare una grande
a “sfida finale” nella lotta Ma- per attrarre i mercati emerpiattaforma espositiva interde-Saie si consumerà nel 2011, genti, come i Paesi nordafrinazionale».
quando il salone milanese è cani». In altre parole una
Il salone è un importante
previsto in ottobre, il mese in fiera delle costruzioni deve
test per il settore legno che
cui la Fiera di Bologna ha sem- essere assortita di tutte le ■ Giulio Cesare Alberghini,
ha chiuso il 2009 con le
pre messo in calendario il Saie. E allora componenti della filiera Ad di Made Eventi
allarmanti cadute di tutti
si vedrà se la fiera milanese, disegnata da delle costruzioni; solo così
gli indicatori: fatturato gloMassimiliano Fuksas, l’avrà definitiva- può essere un richiamo internazionale, bale (-19%); esportazioni (-25%) e vendimente vinta sullo storico salone bologne- che è l’obiettivo principale di un salone te in Italia (-19%).
se. «Voi giornalisti esaltate la guerdelle costruzioni.
«La crisi c’è – conferma Alberto
ra Saie-Made, ma bisognerebbe riIn questa prospettiva, il Made Lualdi, presidente di Edilegno Arredo –
cordare anche che l’evoluzione dei
ha anche individuato un destinata- ma ci sono anche solide basi per essere
saloni tematici è inarrestabile e corrio “pregiato” nei cui confronti ottimisti». Il titolare della Lualdi Porte,
re su una strada obbligata». Giulio
orientare l’esposizione merceologi- che occupa anche un posto nel Cda del
Cesare Alberghini, amministratore
ca. «Riteniamo che la figura cen- Made, segnala in particolare tre elementi
delegato del Made Eventi invita
trale sia oggi il progettista», che lasciano ben sperare in una ripresa.
a cercare una chiave di lettura
dice l’amministratore delegato Il primo è il grande risveglio di attenziodiversa
dallo
scontro
del Made, «cerchiamo di anda- ne nei confronti del legno per applicazio“gladiatorio” tra i due saloni.
re a toccare colui che deve pen- ni strutturali. «Quello del legno con fun«Le manifestazioni temati- ■ Alberto Lualdi,
sare all’involucro edilizio nel zione strutturale e per la prefabbricazioche sono ormai come grandi presidente Edilegno Arredo suo complesso. A questa figu- ne è decisamente un mercato in espansio-
Lualdi (Edilegno): la crisi non
è finita, ma ci sono buone
ragioni per essere ottimisti
L
4 Giorni
del salone
1.700 Aziende
espositrici
254 Società
straniere
netti
90mila Mq
di esposizione
200mila Visitatori
previsti
180 Incontri
e convegni
ne, e in Italia – aggiunge Lualdi – abbiamo un’ottima tradizione in questo campo, non ci mancano né risorse, né competenze, né capacità, né imprenditori: non
siamo terra di conquista per imprese straniere».
Il secondo elemento che sta facendo
registrare una reattività del mercato è
quello delle richieste che arrivano dalla
fascia di mercato più elevata. «Si chiede
la personalizzazione del prodotto, un oggetto esclusivo, raffinato, in cui conta
molto il design e la tecnologia.
Il terzo “driver” è la domanda espressa
dal settore alberghiero, dove si stanno moltiplicando le richieste dovute sia a nuovi
complessi, sia a riqualificazioni di strutture esistenti. «E non bisogna pensare che il
trend sia solo dovuto a strutture di lusso;
la richiesta di design raffinato e prodotti
esclusivi e personalizzati si fa sentire anche per strutture di tre stelle.
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XVI
PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO
1 - 6 FEBBRAIO 2010
1 - 6 FEBBRAIO 2010
PROGETTI E CONCORSI
VITA PROFESSIONALE
DAGLI ORDINI
Lo vuole lanciare entro quest’anno il Consiglio nazionale degli architetti
Un programma low cost
per la formazione on line
La piattaforma su internet offrirà corsi di aggiornamento orientati prevalentemente ai giovani sui temi
specifici come rendimento energetico, progettazione antisimica e tutela dei centri storici
PROTOCOLLI
PRESTAZIONALI
EDILIZIA PRIVATA DI NUOVA COSTRUZIONE
PROGETTO, DIREZIONE E COLLAUDO
«Il piano partirà entro l’anprogramma del proprio
no», assicura Gallione, facliente».
a formazione è ormai uno dei cendo capire che c’è ancora
PROPOSTE AL GOVERNO
fronti “caldi” del sistema delle lavoro da fare per mettere a
Gli architetti, anche in ocprofessioni. Il Consiglio nazio- punto l’iniziativa.
casione della conferenza
nale degli architetti ne ha fatto
Si possono invece già codel 22 gennaio, non hanno
un’autentica priorità. «C’è un gliere i primi frutti di un almancato di pungolare il Goproblema della formazione universita- tro programma per la forma- TITOLO: Protocolli
verno nazionale sulla necesria», denuncia il presidente degli architet- zione, voluto da Raffaele Si- prestazionali
ti Massimo Gallione nel corso della con- rica, presidente del Consi- AUTORE: a cura di Luigi sità di un “new deal” della
rigenerazione urbana anche
ferenza che si è svolta lo scorso 22 gen- glio nazionale degli architet- Cotzia e altri
orientato alla tutela del nonaio a Roma dedicata alle «Misure per il ti dal 1997 e fino alla sua EDITORE: Maggioli
stro patrimonio edilizio sotrilancio dell’economia e della professio- morte, nell’aprile 2009.
to il profilo architettonico,
ne. Le proposte degli architetti italiani».
È infatti stato da poco pub- VOLUMI: tre più cd
del dissesto idrogeologico e
In questa occasione sono state espresse blicato il manuale dedicato PREZZO: 28,50 €
della sicurezza dell’abitare
forti preoccupazioni da parte dei profes- alle attività di progettazione,
sionisti per la contrazione del mercato direzione e collaudo delle nuove opere in contro i rischi derivanti da terremoto e
pubblico e per i programmi edilizi
ambito privato. Il manuale, in tre volu- crolli strutturali.
che non partono.
«Servono dei piani pluridecennali comi, vuole essere un contributo alla
formazione in particolare dei giova- me sono stati previsti in Giappone o in
CORSI ON LINE
California mirati alla prevenzione dei dini architetti.
Ma un tema non meno imGli standard prestazionali de- sastri – suggerisce Gallione – e soprattutportante è stato anche quello delscritti nei tre volumi «costituiscono to serve un serio piano per la rigeneraziola formazione professionale. «Ne
un utile riferimento per la definizio- ne urbana». Il tema della costruzione e
abbiamo parlato anche con il
ne dei rapporti contrattuali demolizione di parti di città si sta facenministro dell’Istruzione,
tra le parti che la norma ritie- do strada nel dibattito sulle politiche urbaMariastella Gelmini», agne debbano essere “sempre” ne, ma non riesce ancora a tradursi in
giunge Gallione.
chiari e completi», si precisa realtà. E questo nonostante che – ricorda
«Il nostro progetto va ■ Massimo Gallione,
ad apertura del volume. Il il presidente degli architetti – 81mila vanella direzione di un piano presidente Cnappc
manuale è inoltre integrato ni sui 90mila costruiti nel dopoguerra
di formazione con costi mida una serie di sussidi opera- hanno problemi di contenimento dei connimi e accessibili da parte di tutti i tivi e atti contrattuali tipici.
sumi energetici, sono in zone sismiche a
professionisti, basato su una piattaforma
Nel volume si ribadisce altresì la ne- rischio idrogeologico». «Serve un masteraccessibile via internet, ma anche fisica- cessità di una «adeguata formazione, di plan per la riqualificazione urbana impermente». Il piano, ancora in fase di stu- un aggiornamento permanente che con- niato sul minore consumo di suolo», invodio, dovrebbe concentrarsi su alcuni senta di comprendere l’ambiente fisico e ca Gallione: «Dobbiamo cominciare oggi
aspetti di maggiore attualità, come ad socio-culturale nel quale l’architetto rea- a orientare lo sviluppo per i prossimi
esempio la progettazione antisismica, il lizza le proprie opere, nonché la responsa- 20-30 anni».
rendimento energetico, la tutela dei cen- bilità deontologica che egli assume per
www.awn.it
tri storici.
essere il fiduciario della realizzazione del
DI
MASSIMO FRONTERA
L
COLLANA
CONSIGLIO NAZIONALE ARCHITETTI PPC
TRASMITTING ARCHITECTURE
SEGUE DALLA PRIMA
Concorsi per depuratori,
impianti eolici e maxi-piani
Q
scrivete a: [email protected]
A CURA DI
LUANA SILIGHINI
■ FIRENZE, CORSO PER CONSULENTI
L’Ordine degli ingegneri di Firenze propone un master per formare consulenti
tecnici d’ufficio e di parte nei procedimenti civili e penali. Il corso analizzerà
l’iter procedimentale, la stima dell’im-
pianto civile e di quello industriale, il
valore di un’impresa e quello degli immobili rustici, il danno e gli accertamenti preventivi. Sarà articolato in 16 incontri tra maggio e giugno 2010.
www.ordineingegneri.fi.it
Con un Cd-Rom contenente
la versione digitale completa dell’opera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
uesto testo di legge –
avvertono dagli uffici
regionali – dovrebbe
muoversi dentro le norme del
codice appalti e comunque attua la risoluzione del Consiglio dell’Unione europea del
16 gennaio 2001.
Le procedure previste sul
territorio sono quattro: accanto al concorso di idee e di
progettazione di iniziativa
pubblica e al concorso su opere private, nasce il «concorso
a tema» che potrà essere utilizzato nel caso di piani di
rinnovamento del territorio
ad ampio raggio, su tematiche che coinvolgono più am-
9
ministrazioni.
Spetterà comunque alla
Giunta dettare le regole del
nuovo iter.
Per incentivare la realizzazione di interventi di qualità,
le amministrazioni municipali potranno disporre di tre tipi
di incentivi: il premio di architettura e disegno urbano,
che potrà essere assegnato
dalla Regione a lavori dichiarati agibili e dopo un adeguato periodo di utilizzo, non superiore a dieci anni; la borsa
di studio di ricerca e sperimentazione, riservata ai giovani laureati in fase di formazione; la dichiarazione di par-
ticolare valore artistico alle
opere di architettura contemporanea e di qualità.
Infine, una lunga serie di
interventi, definiti nel dettaglio nell’allegato A alla delibera, potranno essere realizzati solo con l’indizione di concorsi di progettazione.
Sono inseriti in questo elenco gli interventi che discendono da piani attuativi di iniziativa pubblica con superficie
territoriale interessata superiore ai 3 ettari o ai 5mila mq di
superficie utile lorda, le opere con un costo superiore ai 3
milioni nei Comuni con meno di 20mila abitanti e ai 5
milioni nei centri con più di
20mila residenti, i progetti integrati o le trasformazioni urbane estesi per più di 4mila
mq, le riqualificazioni di aree
ex industriali sopra i 3 ettari
oppure l’installazione di termovalorizzatori, impianti di
depurazione per più di 30mila abitanti e le centrali eoliche e di produzione di energia superiori ai 5 MW.
Prima dell’amministrazione Lorenzetti, sul tema della
qualità in architettura si era
già cimentata la Puglia, con
l’approvazione della legge
14/2008. Il testo è stato però
bocciato dal Governo su ben
quattro articoli, ritenuti incostituzionali, che introducevano i concorsi anche al di sotto
della soglia comunitaria e li
estendevano ai progetti privati. La Regione è stata così
costretta a fare marcia indietro. Ora a dettare le novità in
materia di concorsi è l’UmM.C.V.
bria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.regione.umbria.it
■ FERMO, L’ORDINE CERCA UN LOGO
Un logo per l’Ordine degli architetti
della Provincia di Fermo:
scade il 6 febbraio la gara in due fasi lanciata
dall’Ordine marchigiano (presidente Andrea
Tartuferi) per ideare il
nuovo simbolo dell’associazione. Possono
partecipare studi di pro- ■ Andrea Tartuferi
gettazione,
grafici,
web e graphic designer
e agenzie di comunicazione. Il logo dovrà creare un’immagine visiva e coordinata che si distingua per significatività
rispetto agli scopi dell’Ordine. L’importo della gara è di 3mila euro. Rimborsi
spese di 500 per il secondo e per il terzo
classificato.
www.fm.archiworld.it
■ A ROMA CORSO SULL’ERGONOMIA
L’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma organizza per 30 iscritti un
corso di specializzazione su prevenzione e protezione dei rischi di natura ergonomica e psico-sociale, di organizzazione e gestione delle attività tecnico-amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali.
Quota di partecipazione di 500 euro.
Iscrizioni on line.
www.ording.roma.it
■ ARCHITETTI IN SOCCORSO DI HAITI
Ha preso il via il progetto di collaborazione tra il Consiglio nazionale degli
architetti, pianificatori, paesaggisti e
conservatori, la Protezione civile e la
Farnesina per aiutare la popolazione della Repubblica di Haiti. Gli architetti,
informa un comunicato, hanno attivato
un numero verde per il coordinamento,
insieme agli Ordini provinciali, della raccolta dei fondi e dei beni di prima necessità messi a disposizione per le esigenze
più immediate.
www.awn.it
■ GENOVA, GRATIS L’ESPERTO FISCO
Consulenza gratuita su vari aspetti legati
all’amministrazione dello studio o della
società di progettazione. La offrirà l’Ordine degli architetti di Genova, a partire
dal prossimo 4 febbraio, settimanalmente e per tutto l’anno (tranne agosto). Il
servizio è riservato rigorosamente agli
iscritti presso l’Ordine provinciale. L’assistenza coprirà i temi fiscali, contabili,
tributari e societari.
www.ge.archiworld.it
10
PROGETTI E CONCORSI
1 - 6 FEBBRAIO 2010
MATERIALI Fotovoltaico
Al test in un centro statunitense elementi innovativi piccoli come brillantini
Una micro-cella
al posto del silicio
La soluzione, che potrebbe entrare in
commercio tra non molto, consente di
realizzare più facilmente pannelli che
si possonointegrare nell’architettura
dell’edificio
■
D
alla generazione a film sottile a quella
“micro”. L’innovazione nel fotovoltaico arriva con celle sempre più piccole, in grado di
abbattere il problema della reperibilità e dei
costi di sostanze – in primis il silicio – di cui
scarseggia la disponibilità sul mercato a seguito della forte
crescita della domanda mondiale sull’onda delle politiche
governative in tema di energie rinnovabili.
La frontiera più avanzata è senza dubbio quella delle
nano-particelle di silicio da spalmare sulle celle e addirittura
su superfici, come quelle vetrate. Ma siamo ancora a livello
di sperimentazioni di laboratorio: il mercato non è pronto
per la produzione in larga scala di vernici energetiche, anche
perché la loro resa resta piuttosto bassa a meno di non
utilizzarle in grossa quantità sulle pareti e sulle coperture
degli edifici. Il che fa lievitare i costi.
Sul fronte del “micro”, invece, si fa più vicino il rilascio
delle soluzioni sul mercato. Il record delle piccole dimensioni è a firma dei Sandia National Laboratories, i laboratori di
ricerca del Dipartimento dell’Energia del Governo statunitense, dove sono state ingegnerizzate micro-celle della grandezza di un brillantino – di qui il nome di glitter cells – che
combinate fra loro in moduli esagonali poi assemblati per
andare a costituire pannelli abbattono di cento volte la
necessità di silicio, mantenendo inalterata la resa energetica
finale.
Lo spessore medio delle micro-celle è di appena 17
micrometri (inferioro a quello di un capello) pari alla decima parte di quello di una cella a film sottile. Una
“grandezza” che rende la cella particolarmente malleabile e
flessibile ossia in grado di essere lavorata per adattarsi a
superfici anche non piane. «Ciò permette di spingere l’utilizzo del fotovoltaico integrato nelle coperture degli edifici e di
semplificarne l’installazione», spiega Vipin Gupta, ingegnere presso i Laboratori Sandia. «Tutti i dispositivi per il
collegamento delle celle in rete – aggiunge – possono inoltre
essere ingegnerizzati già a livello di progettazione della
micro-cella attraverso l’integrazione di chip intelligenti».
Il team dei ricercatori americani ha anche presentato un
progetto di fattibilità economica: le celle di forma esagonale
possono essere realizzate alla velocità di 130mila pezzi l’ora
al costo di un decimo di centesimo per modulo standard (che
M.Fi.
conta in media 30mila celle).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A Berlino si sperimenta il film sottile
Lo sta realizzando Hera a Bologna
Impianto da 2 MW
sopra l’interporto
V
ale 8,4 milioni di
euro l’impianto
fotovoltaico in
via di realizzazione all’Interporto di Bologna su cui saranno utilizzati, per la prima volta
in Emilia Romagna, oltre a moduli in silicio
cristallino anche pannelli in film sottile di telloruro di cadmio, sostanza
in grado di garantire
un’ottima resa in termini di produzione energetica anche in condizioni
di scarsa luminosità, ossia in presenza di nuvole (è prevista la conversione in energia elettrica
del 75% dell’energia catturata dai raggi solari).
L’impianto da 2 MW
di potenza, per 18mila
pannelli installati sulle
coperture di due magazzini nell’Area 7 dell’Interporto (17mila i mq di
superficie fotovoltaica
prevista), è a firma del
Gruppo Hera (in campo le società Hera Energie Rinnovabili ed Eris)
che ne prevede il collaudo entro la prossima
estate. La resa energetica attesa è stimata in
2.400 MW l’anno che
farà il paio con un risparmio di 1.300 tonnellate
di Co2.
«Con il piano energetico della Regione – sottolinea Alfredo Bertelli,
sottosegretario alla presidenza della Giunta Emilia Romagna – abbiamo
investito 100 milioni lavorando su risparmio,
fonti rinnovabili, fotovoltaico e riqualificazione
di edifici pubblici e privati. Entro il 2013 puntiamo a essere la Regione con la più alta produzione di energia da fonti
rinnovabili». Ammonta
a 100 milioni anche l’investimento annunciato
da Hera per il traguardo
dei due TW di energia
elettrica e termica prodotta da fonti rinnovabili entro quattro anni. A
oggi la quota di energia
elettrica prodotta dagli
impianti fotovoltaici già
realizzati ammonta a
M.Fi.
400 MW.
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Test sul germanio
nei laboratori Cnr
L’energia si cattura
anche in verticale
D
profili in alluminio anodizzato o legno scuro.
Riguardo alle performance energetiche, è possibile
variare la classe di tensione e potenza elettrica in
base alle necessità progettuali, ma più in generale
l’uso dei pannelli standard genera – assicura l’azienda – una resa del 30% a seguito del rivestimento
pressoché totale della facciata più esposta all’irradiazione solare. I pannelli, utilizzabili anche per l’integrazione architettonica in copertura, sopportano carichi fino a 550 kg per mq. E per questo sono utilizzabili anche in località soggette a nevicate.
Il sistema made in Germany integra anche la struttura su cui vengono “incastonati” i pannelli nonché
microcanaline per il drenaggio dell’acqua piovana e
un impianto di retroventilazione che mantiene costanM.Fi.
te la temperatura all’interno dell’involucro.
opo dieci anni di attività di studi e ricerca l’Università di Ferrara e l’Istituto nazionale per la Fisica della materia del
Cnr sono riusciti a “ingegnerizzare” una tecnologia che aumenta la resa energetica del fotovoltaico.
L’innovazione passa attraverso il reattore Lepecvd, messo a punto dall’azienda padovana Dichroic Cell, che permette di orientare i raggi solari
sui materiali delle tre celle che compongono i
nuovi moduli made in Italy, ossia silicio, arsenuro
di gallio e fosforo di indio e gallio. È l’uso di
nano-particelle di germanio a rappresentare il fiore
all’occhiello del progetto. «È un materiale molto
costoso e scarsamente reperibile in natura», spiega
Giuliano Martinelli, ordinario di Fisica all’Ateneo
di Ferrara. «Abbiamo ottenuto un film ultrasottile
che spalmato sulle celle porta la resa energetica al
30%, il triplo di quella possibile con i moduli sul
mercato». Il progetto rischia però di essere soppiantato da quelli, analoghi, portati avanti dal Fraunhofer Institute tedesco e dall’Università del Delaware
negli Usa. «Possono contare su fondi pubblici
consistenti. Il Governo italiano – auspica MartinelM.Fi.
li – dovrebbe sostenerci».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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D
al tetto alla facciata. Il fotovoltaico allarga
gli orizzonti e dalle coperture degli edifici,
destinazione ottimale, “scende” alle superfici verticali. A sviluppare un sistema di rivestimento
“solare” in grado di rivestire gli edifici alla stregua di
un cappotto dalla doppia funzione isolante ed energetica ci ha pensato la tedesca Sulfurcell, azienda attiva
dal 2003 nei pannelli fotovoltaici a film sottile. I
moduli da facciata, che Sulfurcell ha tra l’altro utilizzati a Berlino sull’edificio che ospita i suoi nuovi
uffici amministrativi (900 i moduli installati che generano il 30% dell’energia necessaria per le esigenze
elettriche e di riscaldamento/raffrescamento), si presentano sotto forma di “normali” pannelli da rivestimento. I moduli catturano l’energia attraverso la
superficie vetrata che li ricopre per renderli facilmente applicabili sulla superficie senza deturpare l’estetica. Anzi, i pannelli vetrati risultano ideali nell’ambito
di progetti di recupero di facciate laddove sia necessario andare a realizzare una doppia pelle di contenimento per aumentare le performance isolanti. E per
un’estetica più accattivante i pannelli sono in diverse
varianti: con vetro senza cornice oppure rivestito con
Immagine dei pannelli in corso di installazione
1 - 6 FEBBRAIO 2010
PROGETTI E CONCORSI
11
SOLUZIONI Risparmio energetico
Complesso residenziale certificato con lo standard tedesco
LEGNO E TRASPARENZA NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE
La casa «passiva»
sbarca in Umbria
PAGINA
A CURA DI
S
MILA FIORDALISI
arà concluso a giorni il cantiere della prima delle tre abitazioni del complesso residenziale alle porte di Perugia, tra
i primissimi in Italia dotato
della certificazione “Casa Passiva” sulla
base dei parametri dello standard internazionale messo a punto dal PassivHaus
Institute (Phi) tedesco (la costola italiana
è il Centro di Fisica Edile Tbz di Bolzano) per “validare” le abitazioni a zero
emissioni di Co2. Dalla Germania il sistema si è progressivamente esteso a tutto il
Nord Europa (un migliaio le abitazioni
dotate di bollino blu) e l’Austria si prepa-
ra ad adottarlo ufficialmente a livello
nazionale per tutti i nuovi edifici a partire
dal prossimo anno. Il progetto di Perugia,
a firma dell’architetto Francesco Masciarelli, “adatta” ora la certificazione PassivHaus alle abitazioni in zona climatica
temperata (mediterranea) e sismica.
L’abitazione da 200 mq in via di ultimazione ai piedi del Colle della Trinità – le
altre due da circa 150 mq saranno consegnate entro l’estate – è un concentrato di
ecosostenibilità materica e impiantistica.
Materiali costruttivi, isolanti e finiture
sono prevalentemente naturali, riciclati e
riciclabili. L’involucro è costituito da
doppi telai in listellature verticali in legno di abete rivestite con uno strato inter-
È stato presentato a fine 2009 il Centro sperimentale ittiogenico di Farra d’Alpago (Bl)
caratterizzato da una doppia pelle in legno e policarbonato semi-trasparente.
Realizzazione Gruppo Mattarei su progetto di Parcianello & Partners Engineering.
no termoisolante in fibra di legno. Lastre
grecate in alluminio sono state utilizzate
in qualità di frangisole – gestito dall’impianto domotico – nella parte sud-ovest
dell’edificio ossia più esposta alla radia-
INVOLUCRO A PROVA DI SPIFFERO
■ L’involucro ha superato il blower door test, eseguito dal Tbz
di Bolzano, che misura la quantità di calore-energia disperso
a causa di spifferi o imperfezioni costruttive. La perdita rilevata
è pari a 0,46 volumi d’aria all’ora, il 25 per cento in meno rispetto
al massimo valore ammesso dallo standard
zione solare estiva.
Determinante il ruolo dei serramenti,
tutti con valore di trasmittanza termica
inferiore a 0,90 W/mq e dotati di vetri
tripli basso-emissivi. «L’involucro ha superato il blower door test, eseguito dal
Tbz di Bolzano, che misura la quantità di
calore-energia disperso a causa di spifferi o imperfezioni costruttive – spiega il
progettista –. La perdita rilevata è pari a
0,46 volumi d’aria all’ora, il 25% in
meno rispetto al massimo valore dallo
standard».
Per la copertura si è optato per un
tavolato in legni di abete a vista che
integra l’impianto fotovoltaico a film sottile da 6 kW per la produzione di energia
elettrica e quello solare termico in grado
di garantire il 70% di acqua calda sanitaria. Per riscaldamento e raffrescamento
la scelta è caduta su un impianto di ventilazione meccanica controllata e recuperatore di calore integrato con scambiatore
geotermico suolo-aria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Concluso l’intervento da 16 milioni sulla sede regionale
Emilia Romagna, meno consumi
dopo il restyling taglia-sprechi
È
stata inaugurata martedì 19
gennaio la “nuova” torre da
dieci piani che, al civico 30 di
viale Aldo Moro a Bologna, ospita
la sede della Regione Emilia Ro-
Percassi sceglie la geotermia
Con le «sonde»
la bolletta
scende del 66%
È
un impianto geotermico dalla
“doppia” anima quello che alimenta il complesso di Villa Masnada,
da 26 unità abitative, realizzato nell’area
del Parco dei Colli di Bergamo da Immobiliare Percassi.
L’impianto, a firma di Geothermal International Italia, e messo in opera grazie
a un investimento aggiuntivo di 100mila
euro rispetto a un normale sistema a metano, è in grado di riscaldare e raffrescare
l’edificio nonché di produrre l’acqua calda
sanitaria. «Il risparmio in bolletta è del
66% e per questo l’investimento si ripaga
in soli quattro anni», assicura l’azienda. Un
risultato reso possibile grazie al mix di
sonde geotermiche a circuito chiuso verticale e sonde a circuito aperto, il cui fluido
termovettore è rappresentato dall’acqua di
un pozzo naturale.
«La presenza di falde acquifere sotterranee si è rivelata una coincidenza molto
interessante» sottolinea l’azienda. Il calore
e l’acqua “catturati” attraverso il pozzo
naturale vengono usati rispettivamente per
alimentare i radiatori a pavimento (riscaldando o raffrescando l’edificio a seconda
delle esigenze) e per l’irrigazione della vigna e soprattutto del parco da 4.700 ettari
in cui è immersa Villa Masnada. L’impianto radiante sfrutta inoltre il calore catturato
a 100 metri di profondità dalle 10 sonde
geotermiche verticali. Calore che serve anche per riscaldare (a una temperatura di
55˚) l’acqua a uso sanitario contenuta nel
serbatoio di accumulo da 5mila litri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
magna.
Dopo 30 mesi di lavori e un investimento di 16,1 milioni si è concluso infatti l’intervento di restauro –
eseguito dal Consorzio cooperative
costruzioni (cooperative Iter e Cefla) e Fanfani-Bandinelli che, oltre
a consentire la bonifica dell’edificio
da amianto e fibra di vetro, è servito
ad aumentare le performance di isolamento termico dell’involucro nonché
a mettere in campo impianti e soluzioni a risparmio energetico.
I tradizionali boiler elettrici per la
produzione di acqua calda sanitaria
sono stati sostituiti con un impianto a
pannelli solari integrato con la rete di
teleriscaldamento. E all’interno dell’edificio è stato realizzato un sistema di “rilevazione” delle presenze
negli uffici collegato con l’impianto
di illuminazione e di riscaldamento
per evitare gli sprechi energetici. A
livello dell’involucro esterno è stato
poi effettuato un consistente aumento delle coibentazioni per contenere
le dispersioni termiche.
La Regione calcola un contenimento dei consumi di energia elettrica nell’ordine del 25-30%, con un
risparmio fra un minimo di 15mila a
oltre 20mila euro annui. Sul fronte
del riscaldamento il contenimento
dei consumi è stimato tra il 3,5 e il
5% con tagli in bolletta tra gli 8mila
e i 10mila euro annui. «Risparmi
che ci permetteranno di ammortizzare i costi della ristrutturazione in
meno di dieci anni», puntualizza la
Regione.
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PROGETTI E CONCORSI
1 - 6 FEBBRAIO 2010
1 - 6 FEBBRAIO 2010
PROGETTI E CONCORSI
PRODOTTI
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segnalazioni a: [email protected]
La pietra in rotoli
Nuove tonalità per il cotto
È stata insignita di diversi premi sul
fronte design e innovazione la superficie in pietra sottile NanoStone prodotta
dalla tedesca Richter Furniertechnik. NanoStone è una vera superficie in pietra
realizzata in roccia scistosa e rafforzata
sul retro con appositi materiali di supporto, spessa solo 0,3 mm.
Il cotto artigiano a mano Il Ferrone, tradizionalmente
connotato dalla classica colorazione rosso imprunetino di Corte Antica, si arricchisce di tre nuove tonalità:
Recupero (venature tendenti al tabacco), Terre Chiare
(rosa delicato), Spoleto (ocra). Per soddisfare le esigenze della ristrutturazione, Il Ferrone ha diversificato i
formati con una versione di soli 13 mm di spessore
per facilitare la posa su pavimenti già esistenti.
www.richter-veneertech.com
www.ilferrone.it
Super-viti per il legno
Soluzioni ad hoc per la casa naturale
La gamma per costruzioni Fisher si arricchisce da viti professionali e certificate
per il legno. Grazie alla punta perforante, al filetto con fresature taglienti, alle
nervature fresanti sul gambo e al rivestimento professionale – dice l’azienda –
non è più necessario il perforo e si
diminuisce la resistenza all’avvitamento.
Conosciuta per la produzione di materiali in calce idraulica
naturale, Tassullo lancia sul mercato una linea specifica di
sistemi professionali per la costruzione di case in legno: T-Wood.
La collezione è composta da molteplici prodotti specifici: T-Wood
Rasante; T-Wood Intonaco (calce idraulica naturale); T- Wood
Protettivo (per la protezione dall’acqua); T-Wood Primer (promotore di adesione per pannelli); Brown System (sistema a cappotto
in fibra di legno, completo di tutti gli accessori).
www.fischeritalia.it
www.tassullo.it
Pannelli «a scomparsa» Il rivestimento con il make-up da gran sera
I moduli fotovoltaici Uni-Solar, con tecnologia a film sottile, sposano l’innovazione
di Sunerg Solar, dando vita al sistema di
fissaggio integrato Integral-Plate. Una soluzione che permette la realizzazione di
impianti «a scomparsa» integrati nell’edificio con vantaggi estetici ed economici.
www.uni-solar.com;
Grazie all’applicazione di polvere di glitter sulla superficie
la linea Biopietra Prestige Collection della bresciana Kerma
instaura un nuovo rapporto
con la luce, diventando visibile
e brillante anche al buio.
www.kerma.it
Il mosaico in vetro riciclato
Piastrelle a specchio
Consumare meno materie prime e ridurre la produzione di
Rivestimenti lucidi come specchi in
appena 5,5 millimetri di spessore.
Sono le due caratteristiche della collezione MissFap di Fap Ceramiche.
Rivestimenti in pasta bianca extralucida, composta da piastrelle di grande formato (30,5 x 91,5 cm) rettificate e anche grazie al minimo spessore capaci di adattari a ogni uso.
rifiuti sono le linee guida sulle quali il gruppo vicentino
Trend ha sviluppato le collezioni di mosaico Feel (nella
foto) e di agglomerato Touch realizzate facendo ricorso al
vetro riciclato. «Oggi – sottolinea l’azienda – l’utilizzo del
vetro riciclato si estende anche ad altre collezioni, con
percentuali che raggiungono il 78% di materiale proveniente dal riciclo post-consumo, ottenuto cioè dai contenitori
di vetro di uso quotidiano della raccolta differenziata».
www.trend-vi.com
www.fapceramiche.com
Il wc che risparmia acqua
Tegola «green»
Villeroy & Boch lancia Omnia Architectura GreenGain, il
Unisce la funzionalità di un manufatto in argilla alla tecnologia solare, mantenendo l’aspetto estetico di una tegola tradizionale. L’ultima nata in casa Industrie Cotto
Possagno è una tegola appositamente modificata per alloggiare
un modulo fotovoltaico, proposta
con installazione «all inclusive».
primo wc montato a muro con sistema di scarico che
consuma soltanto 3,5 litri di acqua. «Questo significa –
spiega l’azienda in una nota – che, grazie a un sistema di
distribuzione idrica appositamente sviluppato, consente di
risparmiare fino al 40% di acqua in più rispetto ai tradizionali wc da 6 litri». Nella versione dotata di «tasto risparmio»
supplementare si può ridurre ancora l’erogazione fino ad
arrivare a soltanto due litri.
www.villeroy-boch.com
Il sistema radiante alimentato da pannelli solari
Alto risparmio energetico e comfort elevato è quanto promette la soluzione
Darfloor proposta da Nicoll. L’azienda
integra pannelli solari termici e sistemi
radianti per adattarsi a ogni esigenza
costruttiva, garantendo condizioni di riscaldamento e raffrescamento ottimali,
eliminando l’ingombro dei termosifoni e
contenendo i costi d’esercizio.
www.nicoll.it
www.cottopossagno.com
Onde di ceramica
Prodotta da Atlas Concorde la collezione Melt
(grès porcellanato) si caratterizza per una struttura morbida, liscia e molto piacevole al tatto,
percorsa da onde fluide leggermente in rilievo
che richiamano la spalmatura delle resine fresche. Sei i colori disponibili divisi in tre tonalità chiare e tre scure, modulate su una scala
cromatica dai toni caldi, da scegliere in soluzione monocromatica o da combinare tra loro.
www.atlasconcorde.it
16
PROGETTI E CONCORSI
1 - 6 FEBBRAIO 2010
PROFESSIONISTI
Joe Ansel .................................................................. V
Alessandro Anselmi .................................................. 8
Higini Arau .............................................................. V
Massimiliano Baldieri .............................................. V
Shigeru Ban ............................................................... 1
Dante Benini ............................................................. I
Aaron Betsky ............................................................ 8
Fabrizio Bianchetti ................................................... 2
Stefano Boeri ............................................................ I
Richard Burdett ........................................................ 8
Mario Cucinella ..................................................... 1, I
Francesco Dal Co ...................................................... V
Francesco Dal Co ...................................................... 8
Kurt W. Forster ........................................................ 8
Massimiliano Fuksas .......................................... 8, XV
Vittorio Gregotti ........................................................ 8
Hans Hollein ............................................................ 8
Massimo Iosa Ghini ............................................... XII
Atsushi Kitagawara ................................................... 2
Francesco Masciarelli .............................................. 11
Marco Massa ............................................................. V
Luca Molinari ......................................................... VII
Oscar Niemeyer ......................................................... 3
Paolo Pasquini ...................................................... II-III
Paolo Pejrone ........................................................... V
Renzo Piano ......................................................... 1, 4
Paolo Portoghesi ....................................................... 8
Italo Rota .......................................................... I, II-III
Kazuyo Sejima ......................................................... 8
Deyan Sudjic ............................................................. 8
STUDI E SOCIETA DI PROGETTAZIONE
Artefakt ................................................................. XII
Atelier 2 ................................................................... 2
Caputo Partnership ................................................ 6-7
Mauricio Cardenas (Ove Arup & Partners) ............II-III
Luigi Centola (Centola & Associati) .......................... 3
Citterio & Partners .................................................... I
Hnry N. Cobb (Pei Cobb Freed & Partners) ........... 6-7
Corvino+Multari ..................................................... VII
Ludovica Di Falco (Scape) ....................................... 8
Fabbricanove ............................................................ V
Alfonso Femìa (5+1 AA). ......................................... 8
Gnosis ...................................................................... 3
King Roselli Architetti ........................................ II-III
Mikkel Kragh (Ove Arup & Partners) ................. II-III
Labics ....................................................................... V
Metrogramma ...................................................... I, VII
Ortelli Architetti ................................................... II-III
Luca Panzeri (Pcr) ................................................ II-III
Parcianello & Partners Engineering ........................ 11
Mauro Piantelli (Deotto) ........................................ VII
RicciSpaini ............................................................... 3
Paolo Salami (Collaborazione In Architettura Associati) II-III
Susanna Scarabicchi (Renzo Piano building workshop) .... 4
Signorini Associati .................................................... 5
Sistema Duemila ................................................... 6-7
Studio Gritti ........................................................ II-III
Studio PIU................................................................. 2
Vincenzo Vandelli (Progettisti Associati) .................. 2
AZIENDE E ASSOCIAZIONI
Gilio Cesare Alberghini (Made Eventi) .................. XV
Atlas Concorde ........................................................ 13
Autodesk .............................................................. XIV
Barausse ................................................................ XII
Paolo Buzzetti (Ance) ............................................. IX
Cadline Software ................................................... XIV
Castello Sgr ............................................................... 4
Ccc ................................................................. 6-7, 11
Cefla ....................................................................... 11
Cile ........................................................................ 6-7
Cmb ....................................................................... 6-7
Coca Cola .................................................................. 3
Concerta ................................................................... V
Consorzio Stile21 .................................................. XIII
Costruzioni Giuseppe Montagna ............................ 6-7
Cresme .................................................................... IX
Dichroic Cell ........................................................... 10
Eris ......................................................................... 10
Fanfani-Bandinelli ................................................... 11
Fap Ceramiche ....................................................... 13
Fargeot Lamelle Colle ........................................... XIII
Federcostruzioni ...................................................... IX
Federlegno Arredo .................................................... 1
Fischer .................................................................... 13
Massimo Gallione (Consiglio nazionale architetti) .... 9
Garbelotto ............................................................... XII
Geothermal International Italia ............................... 11
Pietro Gimelli (Uncsaal) .......................................... XI
Gruppo Mattarei ...................................................... 11
Carlo Guglielmi (Cosmit) ......................................... 1
Hera Energie Rinnovabili ........................................ 10
Il Ferrone ................................................................ 13
Immobiliare Percassi ............................................... 11
Impregilo ............................................................... 6-7
Industrie Cotto Possagno ......................................... 13
Iter .......................................................................... 11
Jado by Jatec ......................................................... XII
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Kerma ..................................................................... 13
Techint Infrastrutture.............................................. 6-7
Alberto Lualdi (Edilegno Arredo) ........................... XV
TelNet Italia ............................................................. V
Trend ...................................................................... 13
Lualdi Porte ............................................................ XV
Uni-Solar ................................................................ 13
Rosario Messina (Federlegno Arredo) ..................... XI
Villeroy & Boch ...................................................... 13
Movi ....................................................................... XII
Wood Beton ......................................................... XIII
Nemetschek .......................................................... XIV
Nicoll ...................................................................... 13
ENTI PUBBLICI
Braccio Oddi Baglioni (Oice) ................................... 3
Giampaolo Arduini (Comune dell’Aquila) ................. 1
Ordine degli architetti di Fermo ................................. 9
Alfredo Bertelli (Regione Emilia Romagna) ............ 10
Ordine degli architetti di Genova ............................... 9
Massimo Cialente (Comune dell’Aquila) ................... 1
Ordine degli ingegneri di Firenze ............................. 9
Comune di Bassano del Grappa ................................ 3
Ordine degli ingegneri di Roma ................................. 9
Comune di Treviglio ................................................. 2
Parquet In .............................................................. XII
Piero Di Stefano (Comune dell’Aquila) .................... 1
Permasteelisa ........................................................ II-III
Matteo Gatto (Expo 2015) .......................................... I
Pessina Costruzioni ............................................... 6-7
Vipin Gupta (Sandia National Laboratories) ............ 10
Reggio Children ....................................................... V
Maria Rita Lorenzetti (Regione Umbria) ................... 9
Reguitti ................................................................... XII
Carlo Masseroli (Comune di Milano) ...................... VII
ReMade in Italy ......................................................... 3
Politecnico di Milano ................................................ 3
Richter Furniertechnik ............................................. 13
Silvano Rometti (Regione Umbria) ............................ 9
Rubner Haus .......................................................... XIII
Rosa Zeccato (Comune di Ravello)............................ 3
Scrigno .................................................................. XII
Sirti ........................................................................ 6-7 ALTRI ENTI
Str ......................................................................... XIV
Domenico De Masi (Fondazione Ravello) ................ 3
Stratex .................................................................. XIII
Fondazione La Biennale ............................................ 8
Sulfurcell ................................................................ 10
Istituto nazionale per la Fisica della materia (Cnr) .. 10
Tassullo .................................................................. 13
Giuliano Martinelli (Università di Ferrara) ............. 10