Per - B2B24 - Il Sole 24 Ore
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4 1-6 FEBBRAIO 2010 MADE EXPO Effetto Expo su Milano: gare e innovazione professionale SPECIALE ALL’INTERNO SPECIALE MADE EXPO PRODOTTI E TENDENZE Il parquet che brilla, la porta che non si vede, le travi a incastro per costruire in legno e i software ad hoc per il rendimento energetico. In vetrina al Made Expo ALLE PAGINE XII-XIV ANCHE I PRIVATI IN CAMPO IL MASTERPLAN Anche i privati aspettano l’Expo. Il Consorzio Sempione, costituito ad hoc da Eni, Fondazione Fiera di Milano e fondo Vivaldi (Pirelli Re e Camfin) ha chiamato gli architetti Boeri, Citterio, Benini, Cucinella e lo studio Metrogramma per ripensare lo sviluppo della Porta Ovest della Fiera di Rho Pero In autunno i concorsi: agli under 40 saranno riservati verde, allestimenti e padiglioni Milano 2015, gare tra big per serre e auditorium DI Supplemento al n. 4 Anno XV Poste It. sped. in A.P. D.L. 353/2003 Conv. L. 46/2004, art. 1, 1, DBC Roma PAOLA PIEROTTI L a sfida di Expo 2015? «Valorizzare i giovani». È questo l’annuncio del comitato organizzatore della kermesse milanese. «L’Ufficio di Piano ha già coinvolto nei mesi scorsi 15 giovani neolaureati, tutti under 30, 12 architetti e tre ingegneri, e nelle prossime settimane – ha dichiarato Matteo Gatto, responsabile dell’Ufficio di Piano – contiamo di selezionare un’altra ventina di giovani che abbiano una formazione nel settore dei trasporti, degli impianti, dell’energia sostenibile». A loro, sarà affidato il compito di redigere i documenti preliminari dei concorsi di progettazione che saranno indetti a partire da fine anno. Entro maggio è prevista infatti la consegna del masterplan definitivo al Bie. La cura degli elaborati è stata affidata alla Consulta che vede tra gli altri anche Stefano Boeri, Jacques Herzog, Ricky Burdett, Joan Busquets e William Mcdonough. Una volta definito il quadro generale saranno individuati tutti gli ambiti di intervento e per ogni singolo oggetto da progettare sarà individuato un particolare tipo di gara. «L’oggetto dette- rà il metodo – ha precisato Gatto –. In ogni singolo caso sceglieremo il tipo di procedura e i requisiti del bando. Per manufatti tecnicamente più impegnativi, come possono essere l’auditorium o le serre bioclimatiche, saranno indetti concorsi internazionali di progettazione. Per progetti più semplici, ma altrettanto stimolanti, come i padiglioni dei Paesi in via di sviluppo (60 su 150 complessivi), per allestimenti artistici o per soluzioni paesaggistiche, pensiamo a concorsi riservati agli under 40 o under 35». I bandi saranno sviluppati in partnership con ordini e associazioni di categoria, e in tutti i casi è previsto l’affidamento dell’incarico al vincitore. Entro l’estate 2011 Expo prevede di riuscire ad avere quasi tutti i progetti. Per accelerare e garantire il rispetto dei tempi «si sceglierà la procedura dell’appalto integrato e si andrà in gara con il preliminare», ha precisato Gatto. Saranno oggetto di concorso anche una decina di cascine che saranno recuperate lungo la cosiddetta «Via d’acqua» all’interno di un parco di 800 ettari. Oggetto di competizione saranno anche alcune porzioni dello stesso parco. In attesa delle gare, arrivano gli incarichi diretti, come quello affidato a Italo Rota per una consulenza sui contenuti dei padiglioni dedicati all’alimentazione. Proprio il Made Expo (Milano 3-6 febbraio) offrirà un’occasione di confronto tra i soggetti coinvolti a vario titolo nel progetto Expo, fin dal convegno inaugurale dedicato proprio all’evento del 2015. Se la società dell’Expo ha delineato infatti il proprio piano per la trasformazione delle aree di competenza, resta ancora un punto di domanda il ruolo delle aree private a ridosso del sito che ospiterà la kermesse. «L’unico intervento privato sicuro è il villaggio nell’area di Cascina Merlata» ha confermato Gatto. Altri operatori si stanno attivando, anche raccogliendo informalmente delle idee sul migliore sviluppo possibile delle proprie aree. Tra questi, il Consorzio Sempione (Fondazione Fiera, Eni e fondo Vivaldi con Pirelli Re e Camfin) ha indetto una consultazione ristretta, chiamando Metrogramma, Mario Cucinella, Stefano Boeri, Citterio & Partners e Dante Benini, e a loro ha chiesto di ripensare il futuro di un’area di 120mila mq, la cosiddetta Porta Ovest del polo fieristico milanese. CONGIUNTURA L’edilizia cresce ma in Africa N el 2009 il mercato delle costruzioni dell’Asia ha superato quello dell’Europa, e lo stesso ha fatto la Cina nei confronti degli Stati Uniti. Lo dice il rapporto sul «Mercato mondiale delle costruzioni» realizzato dal Cresme per Federcostruzioni insieme al Made Expo. Mentre negli Usa e in Europa la frenata del residenziale IL TREND 674 miliardi di dollari: gli investimenti in costruzioni in Cina nel 2009 ha fatto crollare il settore negli ultimi due-tre anni, in Asia e Africa la crescita non è mai scesa sotto il 5 per cento. Impressionanti sono in particolare i dati della Cina, che hanno trainato tutta l’Asia. La crescita degli investimenti in Cina è stata in termini reali del 14,7% nel 2005, seguita dal +16,1% nel 2006, +15,8% nel 2007, +11,5% nel 2008, +13,1% nel 2009, e con una previsione del +11,2% per il 2010. Complessivamente, l’Asia è stata meno dinamica, con una media del 6,3% nel 2006-2010. Il dato più “negativo” è del 2008: +5,2 per cento. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.milanoexpo-2015.com ARONA A PAGINA IX Dall’involucro alla bioclimatica: le specializzazioni destinate a rivoluzionare il mestiere del progettista Nuove professioni: c’è anche il «mago» delle facciate I ngegneri delle facciate, aziende che offrono soluzioni a misura del cliente e non prodotti da catalogo, certificatori, esperti di bioclimatica, consulenti per i committenti privati e per le Pa, decodificatori delle normative, ma anche esperti nella scelta dei materiali o di diritto Il polo shopping di Arup-Kuma a Cava de’ Tirreni amministrativo: sono anche questi i nuovi La complessità del progetto, la richiesta mestieri che ruotano intorno alle tradizionali figure dell’architetto e dell’ingegnere. di specializzazione, ma anche la recessio«Progetti e Concorsi» propone un viaggio ne aprono nuove sfide, e ai tecnici è richieattraverso le nuove professioni che hanno sto di inventare e sperimentare sul campo nuovi mestieri. Tra le nuove figure c’è il a che fare con la progettazione. «facciatista», designer che con creatività e calcoli studia le migliori soluzioni possibili per l’involucro edilizio, in termini di fattibilità tecnica, costo e appeal estetico. In Arup Italia c’è Mikkel Kragh che si occupa proprio della «fisica dell’involucro» e tra i progetti ai quali sta lavorando in questi mesi ci sono anche le residenze e le torri di CityLife firmate da Isozaki e Libeskind e il centro Cavamarket di Cava de’ Tirreni firmato da Kengo Kuma. DA PAGINA II A PAGINA V Il concept del teatro annunciato dopo il sisma – Cialente: «Pronta l’area, servono i fondi» Cucinella-Federlegno un «liuto» per L’Aquila ALL’INTERNO 3 GRANDI FIRME DI Ravello inaugura l’auditorium di Niemeyer PAOLA PIEROTTI A ll’esterno è come un’arca, un oggetto di legno, severo e rude, un sistema di ponteggi. Dentro assomiglia alla cassa di un liuto, è un cono liscio, con una geometria che si restringe fino a salire con una parete verticale nel punto dove ci sarà il proscenio. È il teatro che Mario Cucinella Architects ha disegnato per L’Aquila. L’idea è nata l’anno scorso in occasione del Salone del mobile, quando Cosmit e Federlegno hanno chiesto all’architetto bolognese di collaborare per la realizzazione di un edificio di interesse pubblico da costruire nella città colpita dal sisma. Oggi il progetto è definito; l’area, come ha dichiarato il Comune, è stata individuata ed è quella di Piazza D’Armi. «Federlegno – ha spiegato Carlo Guglielmi, presidente Cosmit – ha messo in moto tutta la filiera, da chi lavora il lamellare a chi produce le porte e mette a disposizione prodotti e manodopera a titolo gratuito o con sconti industriali». Per passare dal modello alla realtà mancano però le risorse. «Quest’opera è necessaria e abbiamo individuato l’area per la sua realizzazione – spiega il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente –. Il teatro sarà inserito in un masterplan più articolato. La Protezione civile si è impegnata a trovare i soldi, attendiamo segnali da loro». Il tema degli spazi aggregativi è una questione aperta all’Aquila. In questi mesi si è pensato alla ricostruzione delle case, ma, come precisa il vicesindaco Giampalo Arduini «tardano ad arrivare i soldi per sistemare le aree occupate dalle tendopoli, dove vi erano tutti gli impianti sportivi della città». Sono tre i primi luoghi della socialità che L’Aquila conta di offrire alla comunità. Secondo il sindaco sarebbero state superate polemiche e difficoltà legate al coinvolgimento del giapponese Shigeru Ban. «Ci risulta – ha aggiunto Cialente – che il conservatorio da costruire nell’area di Acquasanta sia ai blocchi di partenza come quel- 4 SVILUPPI IMMOBILIARI A Trento le case in vetro e legno di Renzo Piano lo di Renzo Piano per una Casa della musica da costruire nel Parco del Castello». «L’architettura di Piano costerà tre milioni di euro e sarà finanziata dalla Provincia di Trento, il conservatorio di Ban – ha precisato Piero Di Stefano, assessore alla Ricostruzione – sarà invece pagato dal Governo giapponese. È stato raggiunto un accordo per un investimento di 500mila euro per realizzare uno spazio da 230 posti». Il concept di Cucinella è l’evoluzione di un teatro di fine ’700, riprende lo schema classico ma punta ad avere una visibilità a 360 gradi. «Un “teatro-studio” – ha precisato Cucinella – da 500 posti, con una galleria libera all’ultimo piano. La tecnologia del legno permette di realizzare i singoli elementi in un mese e di assemblarli in altri 3-4 mesi. Sarà un oggetto fatto a mano e l’obiettivo è quello di farne un luogo della socialità, in stretta connessione con la piazza e le attrezzature sportive». L’importo lavori è stimato in circa 5-6 milioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA Qualità in architettura, l’Umbria arriva per prima ne per tutte le opere di rilevanza strategica del territorio. a Regione Umbria arriva prima Il provvedimento, votato all’unanimità del Governo sulla qualità in archi- dal Consiglio regionale, introduce anche tettura. Mentre a livello naun nuovo tipo di procedura, quella del zionale è sempre fermo in Parlacosiddetto concorso a tema, che servimento il disegno di legge presenrà a mettere a confronto idee diverse tato dal ministro Bondi, la Resu problematiche vaste, che coinvolgogione, guidata da Maria Rita no più amministrazioni comunali. Lorenzetti, ha approvato, lo «Il via libera dell’Aula – spiega scorso martedì 26 gennaio, l’assessore Silvano Rometti, cui souna legge che obbliga a utilizno affidate le deleghe ai Centri storizare il concorso di progettazio- ■ Silvano Rometti ci e alla Riqualificazione urbana – è MARIA CHIARA VOCI L SIMBOLO Altezza record e vocazione da grande piazza urbana per la nuova sede della Regione Lombardia Quattro mesi di tempo per realizzare e montare il teatro nell’area di Piazza D’Armi all’Aquila. È questo il programma stimato da Federlegno per costruire l’edificio di Cucinella, alto una ventina di metri, con una pianta lunga 50 metri e profonda una trentina, da inserire in un’area esterna al centro storico che potrebbe diventare nuovo luogo di aggregazione per la comunità ■ La Regione vara una legge che impone i concorsi per le opere pubbliche di maggiore rilevanza DI 6-7 OPERE PER IL CANTIERE BASTANO 4 MESI il risultato di un confronto approfondito con gli Ordini professionali e per questo nasce come legge accettata, quasi attesa». «L’Umbria – prosegue l’assessore – ha un patrimonio paesaggistico e culturale come hanno poche altre regioni in Italia; questa legge obbliga i Comuni a riservare una speciale attenzione e cura alla qualità della progettazione delle opere, alla loro esecuzione nonché alla manutenzione e gestione degli ambienti costruiti». segue a pagina 9 9 ORDINI E PROFESSIONE Il Consiglio nazionale degli architetti lancia un piano di formazione a basso costo attraverso internet 2 PROGETTI E CONCORSI 1 - 6 FEBBRAIO 2010 NEWS Ai romani PIU la competizione di idee A Treviglio il polo civico iper-flessibile Micro-demolizioni e involucro modulare per convertire un edificio comunale in una piazza urbana con più funzioni, capace di cambiare pelle nel tempo adattandosi alle esigenze della città ■ Lavori entro l’anno per cambiare volto al complesso ex Upim (foto sotto) secondo il progetto dello studio romano PIU (qui sopra) I l Comune di Treviglio è pronto a riconvertire l’edificio comunale ex Upim di piazza Garibaldi in un nuovo centro civico multifunzionale. Sarà lo studio PIU guidato da Luca Pastorini e Stefano Benatti con Sonia Sammartino ad affiancare l’amministrazione bergamasca nella definizione del piano di riqualificazione di quest’area, e farne «un modello di innovazione tecnologico ed energetico». Lo studio romano ha vinto il concorso di idee indetto dal Comune e affiancherà l’ufficio tecnico nello sviluppo del progetto. L’importo lavori è dell’ordine dei 4,5-5 milioni di euro e l’obiettivo del Comune è aprire il cantiere entro l’anno. «La nostra soluzione – spiegano gli architetti – propone di utilizzare strategicamente l’esistente, con demolizioni ridotte e mirate. Articolato attraverso una nuova connettività pedonale al piano terra e con un mix di funzioni, il nuovo edificio è fortemente riconoscibile, e capace di legare in modo unitario le singole parti. La nuova immagine del complesso è basata su un rivestimento leggero, attivo e integrato, completamente indipendente dalle strutture esistenti». I percorsi urbani si muovono dentro e fuori l’edificio, per consentire la massima fruibilità degli spazi: il mercato coperto, a quota zero, può espandersi ad esempio nella piazza e proporre altri usi possibili, eventi temporanei, fiere ed esposizioni. «A questa “piazza bassa”, dal carattere urbano e artificiale, proponiamo – dicono gli architetti – di affiancare una “piazza alta”, grande giardino pensile panoramico sulla città». Il mix funzionale conta una biblioteca, un’emeroteca, negozi di vicinato, alcuni uffici comunali, il mercato, bar e ristoranti, una sala conferenze e spazi espositivi. La soluzione progettuale combina il riuso dell’esistente con le nuove tecnologie e prevede una copertura leggera modula- re di pannelli, ombreggianti o fotovoltaici: il numero e la posizione potrà cambiare nel tempo con l’evolvere degli usi e dei consumi dell’edificio. Nella «piazza bassa» gli arredi saranno mobili, adatti alle necessità dei flussi pedonali e carrabili e del mercato. Il concept ideato dallo studio PIU – innovativo anche nella struttura professionale organizzata come un network di competenze diverse – si inserisce in un filone di ricerca che il team romano ha già sperimentato in altri lavori: con studio DW9, per conto di J&A Consultants, ha realizzato spazi di accoglienza e distribuzione per alcuni cinema multiplex Uci Cinemas, e per l’Ugc Ciné Cité – Porta di Roma; sempre nella capitale, per conto della società di videoproduzione Arsenale 23 ha realizzato con via Caracciolo un progetto di recupero di spazi industriali con atP.P trezzature flessibili. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.projectinuse.com Gara Qualità Italia in Abruzzo Un team italo-giapponese ridisegna il complesso Centro culturale nella villa dell’800 Trentino, edificio-foglia per le terme di Comano DI PAOLO MARTOCCHIA N uova linfa vitale per Villa Delfico, immobile dell’800 ubicato a Montesilvano, a nord di Pescara. Il progetto di recupero di questa storica struttura passa attraverso il lavoro dell’architetto Vincenzo Vandelli (Progettisti Associati di Sassuolo), autore del progetto premiato con il primo posto (e 20mila euro) al concorso bandito dal Comune nell’ambito del pro- gramma Qualità Italia. Rimasta «chiusa» dalla cementificazione in una delle zone a più alta densità abitativa di Montesilvano, la villa tornerà a rappresentare uno dei centri attrattivi della città. Giudicato il migliore tra i progetti presentati da 37 professionisti (ma “punzecchiato” sul web per una presunta somiglianza con la Gallery of Horyuji Treasures realizzata da Yoshio Taniguchi a Tokyo), Vandelli prevede il recupero della villa esistente (risalente al 1890) e la realizzazione di un polo culturale all’interno del parco, con sala conferenze e sale espo- sitive. Ai lati dell’edificio, il progetto prevede il ripristino delle due «barchesse» (un tempo locali di lavoro oggi quasi sparite), che dovrebbero ospitare alcuni locali pubblici e infine la sistemazione dell’area verde, che si estende da corso Umberto fino alla Strada Parco (l’ex tracciato ferroviario che collega il centro a Pescara), di 10mila metri quadrati. Il fulcro progettuale si fonda proprio sul parco, e sulla «stretta connessione tra spazi naturali e luoghi culturali» dice l’architetto Vandelli che sottolinea: «L’area è organizzata secondo un reticolo geometrico di percorsi ricreativi, ritmato dalla presenza dell’acqua, asse di simmetria e filo connettivo di tutto il disegno, dal giardino all’italiana alla grande vasca all’ingresso del nuovo centro culturale, richiamo simbolico alla presenza del mare, vicino ma invisibile dalla villa». In pratica, un’originale trama che consente il dialogo tra la villa, le «barchesse» e il nuovo edificio polifunzionale sul versante mare: una lanterna luminosa all’interno della quale culmina il percorso espositivo, diventa una terrazza belvedere, da cui è possibile godere della vista del parco. Secondo le intenzioni i lavori del progetto avranno inizio entro l’anno. Si procederà a lotti, iniziando con l’intervento di restauro della villa. Si continuerà poi con le «barchesse» e il giardino, dotando l’area di luoghi di ristoro e relax. Infine, l’intervento sarà completato con l’orto botanico, il centro culturale e il parco mediterraneo. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.sensicontemporanei.it A rchitettura multisensoriale per le nuove terme di Comano, in Trentino. Il gruppo di progettazione guidato dal giapponese Atsushi Kitagawara, con Fabrizio Bianchetti e Atelier2, ha vinto il concorso indetto dall’azienda Terme di Comano per realizzare il nuovo centro wellness e riqualificare lo stabilimento. I lavori costeranno circa 20 milioni. «I volumi, adagiati su un declivio fortemente pendente – spiega Bianchetti – saranno legati da una copertura adagiata come una grande foglia sull’acqua. Dall’interno sembrerà di trovarsi in un bosco e guardare il paesaggio tra le fronde». L’edificio sarà riqualificato con un rivestimento che migliorerà l’immagine estetica e le prestazioni energetiche. La nuova Spa (3.900 mq) è stata immaginata per portare i clienti a contatto con la natura: su questa linea sono stati pensati i nuovi edifici, scelti i materiali e la relazione tra interni ed esterni. Tutto è stato studiato per sollecitare i diversi sensi: si potranno toccare materiali diversi (pietra, legno, acqua, vetro), ascoltare suoni studiati ad hoc, vedere dentro e fuori l’edificio, ma anche provare tisane, frutta e vino o apprezzare il profumo dei legni e dei bagni P.P. aromatici. © RIPRODUZIONE RISERVATA 1 - 6 FEBBRAIO 2010 PROGETTI E CONCORSI 3 NEWS L’auditorium inaugurato a dieci anni dal concept A Ravello l’onda di Niemeyer La terrazza sul mare disegnata dal maestro brasiliano taglia il traguardo dopo un lungo iter progettuale e giudiziario A dieci anni dal primo segno sulla carta, Ravello ha tagliato il nastro all’auditorium di Oscar Niemeyer. Il concept era stato tracciato nel 2000, a fine 2006 le ruspe sono entrate sul terreno e la scorsa settimana nella città della musica c’è stata l’attesa inaugurazione: 6 mesi per progettare, 67 per battagliare e spuntarla in ben nove episodi giudiziari, e 36 per costruire. Costo: 18,5 milioni di euro. I protagonisti di questa avventura sono lo stesso Niemeyer, architetto brasiliano che oggi ha 102 anni e in tutto il mondo ha progettato e costruito oltre 600 edifici, ma anche un suo carissimo amico, il sociologo Domenico De Masi, presidente della Fondazione Ravello. «È servita tanta pazienza», ha detto De Masi, soddisfatto di vedere concretizzato un sogno. A Ravello mancava una struttura coperta capace di offrire occasioni culturali e musicali non solo nella stagione estiva. «Mi interessa molto la sociologia del turismo – ha spiegato De Masi – osservo che in Francia su 100 posti letto (che sono 280mila in meno dell’Italia) ne viene occupato il 72%, in Italia il 48% e nel Mezzogiorno solo il 26 per cento. Significa che nel nostro Paese, nonostante la risorsa del paesaggio, non riusciamo a riempire le strutture che ci sono, e belle. È necessario allargare la stagione turistica e questo è uno degli obiettivi del nuovo auditorium di Ravello, paesino di 2.500 abitanti che ha 18 alberghi (di cui 5 a 5 stelle) ma che restano chiusi dal 1˚ ottobre al 1˚ aprile». La tre giorni di eventi promossi per l’inaugurazione ha dato spazio alla musica, al cinema e alla danza, dimostrando che il concept di Niemeyer è aperto e flessibile. «I modelli di riferimento – ha detto De Masi – sono il Parco della Musica di Piano a Roma o il Lincoln Center di New York City». Sulla gestione della struttura resta ancora un punto interrogativo, l’obiettivo è comunque quello di dare vita a un programma per tutto l’anno: spazio alla musica dedicata alla natura in primavera, Ravello festival in estate, tendenze musicali e design in autunno, e musica sacra in inverno. Riprendendo l’architettura mediterranea, linee curve e predominanza del colore bianco sono gli elementi essenziali dell’opera di Niemeyer che si articola in tre parti: il primo blocco è quello dell’auditorium vero e proprio, il secondo ospita il parcheggio e il terzo un edificio di appoggio. La storia è nata con il regalo di un concept da parte del maestro brasiliano. Per dare concretezza a questa intuizione, e garantendo la paternità del progetto nel corso del suo sviluppo, il Comune ha poi affidato all’architetto un incarico formale di consu- Coca Cola a caccia di designer under 35 Shanghai, concorso e mostra Oice al Padiglione Italia U n concorso internazionale di idee e una mostra per Shanghai 2010. Li sta preparando l’Oice – l’associazione nazionale delle società di ingegneria e architettura – in vista dell’Expo che catalizzerà l’attenzione degli operatori internazionali a partire dal 1˚ maggio. Lo scenario di riferimento del concorso sarà quello dell’antica via della Seta, immaginato come ponte ideale delle relazioni tra Italia e Cina. La competizione – concepita insieme a Luigi Centola (studio Centola e Associati) – invita i partecipanti a elaborare un’idea-progetto innovativa per «reinterpretare, quella straordinaria rete di percorsi commerciali, culturali e religiosi (oltre 15mila lenza, indispensabile per redigere e far approvare in Conferenza dei servizi il progetto definitivo, che è stato poi firmato dall’ufficio tecnico comunale con una costante supervisione dello stesso Niemeyer. Dopo l’approvazione da parte della Regione (agosto 2003) è iniziato un complesso iter giudiziario che ha bloccato il progetto per tre anni: il progetto infatti è stato impugnato presso il Tar e il Consiglio di Stato sia dai proprietari del terreno su cui l’auditorium avrebbe dovuto sorgere (ed è sorto), sia dall’associazione ambientalista «Italia No- italo-cinese che si esprimerà integralmente per via telematica. Il bando sarà diffuso on line sul sito ufficiale del concorso (www.newitalianblood. com/expo2010). Le iscrizioni on line saranno aperte dal 15 febbraio al 1˚ aprile. Il vincitore sarà premiato con 10mila euro. Riconoscimenti di 5mila e 2.500 euro andranno, rispettivamente, ai classificati al secondo e terzo posto, mentre ad altri sette progettisti meritevoli di menzione sarà offerto un biglietto aereo per Shanghai. Tutti i progetti saranno esposti alla mostra «Alto design – Alta tecnologia», che si terrà all’interno del padiglione italiano insieme agli esempi più innovativi della progettazione e della tecnologia del nostro Paese. La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà a Roma alla Casa dell’architettura, il 30 aprile, prima dell’inaugurazione della mostra allestita dallo studio romano RicciSpaini. km), ponte di collegamento tra due culture». La consultazione internazionale avverrà via web e sarà aperta a professionisti e studenti italiani e cinesi. I partecipanti potranno scegliere a loro piacimento un sito lungo il tracciato e liberamente decidere come rapportarsi a esso. «L’Oice crede fermamente nella cooperazione – ha commentato il presidente Braccio Oddi Baglioni – e nelle potenzialità della creatività e della tecnologia italiana. Il concorso e la mostra sono eccezionali opportunità di proporre idee-progetto innovative per lo sviluppo di collaborazioni e sinerUNDER 35 PER COCA COLA gie internazionali». Per garantire una sorta di È stato prorogato fino al 15 gemellaggio fra le due nazio- febbraio il termine per partecini, sarà costituita una giuria pare al concorso di idee promos- stra». Non solo. Cambiata l’amministrazione, il progetto è stato addirittura impegnato dallo stesso Comune di Ravello. Solo nel 2006 il progetto ha imboccato la corsia operativa. Il cantiere è durato tre anni, come inizialmente previsto. La progettazione esecutiva è stata affidata al team guidato dagli italiani Gnosis e la direzione lavori è stata effettuata da Rosa Zeccato, dirigente dell’ufficio tecnico coP.P. munale. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.fondazioneravello.it so da Coca Cola, con il supporto scientifico della facoltà di Design del Politecnico di Milano e la collaborazione dell’associazione ReMade in Italy. Rivolta a designer, architetti e artisti con meno di 35 anni la gara riguarda la progettazione di contenitori per la raccolta differenziata di plastica, carta, alluminio e vetro. I contenitori devono essere realizzati con materiali riciclati post-consumo per almeno il 60 per cento. «Il progetto – spiega la multinazionale in una nota – nasce nell’ambito della piattaforma di comunicazione “Live Positively”, promossa da Coca Cola in tutto il mondo, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza della sostenibilità ambientale». La competizione è dotata di un montepremi di 26mila euro (15mila euro al vincitore, 8mila e 3mila euro per i progetti classificati al secondo e terzo posto) e strutturata in due fasi. La prima prevede la presentazione di un concept, la seconda l’elaborazione di un progetto esecutivo e la realizzazione di un prototipo. Oltre ai rappresentanti Coca Cola faran- no parte della giuria i designer Aldo Cibic, Denis Santachiara, l’architetto Marco Capellini e il vicepresidente della Triennale di Milano, Massimo Ferlini. Iscrizioni on line. SCUOLA A BASSANO C’è tempo fino al 30 aprile per partecipare al concorso bandito dal Comune di Bassano del Grappa (Vicenza) per la progettazione di una nuova scuola media («Bellavitis»). Il bando richiede la presentazione di un progetto preliminare da valutare sulla base di un lungo elenco di variabili tra cui la qualità architettonica (20 punti su 100), riduzione dei tempi di esecuzione in funzione delle soluzioni costruttive usate, autonomia energetica e sostenibilità ambientale (15 punti a testa). Il vincitore sarà premiato con 12mila euro e l’eventuale incarico ai livelli successivi di progettazione e direzione lavori. Bando, disciplinare e documenti di gara sono scaricabili dal sito internet dell’amministrazione. Mau.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.coca-colaitalia.it www.comune.bassano.vi.it 4 PROGETTI E CONCORSI 1 - 6 FEBBRAIO 2010 NEWS In costruzione nell’area ex Michelin A Trento l’housing di pregio firmato Piano Per questa iniziativa, promossa da Castello Sgr, l’architetto genovese ha utilizzato, legno, vetro e verde in facciata DI MASSIMO FRONTERA I l programma edilizio in corso di realizzazione nell’area Michelin di Trento – un’ampia area ex industriale restituita alla città – è arrivato all’ultimo atto. Il complesso residenziale Le Labere, affidato allo studio di Renzo Piano, sta sorgendo tra l’area verde che ha sostituito i capannoni, il fiume e il confine della città a ridosso dell’ex fabbrica. Sono previsti 300 appartamenti, spazi pubblici su un’area di 11 ettari, di cui 5 riservati a parco. L’iniziativa immobiliare, promossa da Castello Sgr, è arrivata al test del mercato. Gli appartamenti, tra i 65 e i 300 mq, sono in palazzine da 4 e 5 piani e vengono venduti a 4.700 euro al mq, secondo quanto riferisce la proprietà. Un valore di tutto rispetto per una città come Trento, sia pure tenendo conto delle prestazioni energetiche adeguate alle aspettative del mercato (gli appartamenti sono in classe B secondo il protocollo CasaClima) e della “griffe” dell’archistar italiana. La maniacale attenzione al dettaglio dell’architetto genovese si percepisce nelle facciate, ritmate e alleggerite da elementi lineari in legno cielo-terra, accanto al verde rampicante, che diventa parte dell’architettura allo stesso modo dei pannelli e delle tende. I colori sono stati attentamente selezionati: intonaco grigio con tende verdi sui fronti nord e sud e pannelli verdi su tutti gli altri orientamenti. Persino la percezione visiva dei tetti è stata attentamente considerata, anche da punti di vista insoliti. «Vicino a Trento – spiega Susanna Scarabicchi, architetto del Renzo Piano building workshop che segue il progetto dell’area Michelin – c’è il monte Bondone, molto familiare ai cittadini. Pertanto il nostro progetto ha anche dovuto tenere conto che la città veniva percepita anche da questo punto di osservazione». «Le falde inclinate del tetto sono rivestite di zinco e di pannelli fotovoltaici – prosegue il tecnico –; visto da lontano sembrerà un grande pesce con un effetto che cambia durante la giornata secondo l’inclinazione dei raggi del sole». Negli edifici pubblici (come il museo della scienza e il centro espositivo e convegnistico, situati agli estremi nord e sud del complesso residenziale) le falde del tetto diventano di vetro e arrivano fino a terra. Il programma edilizio recupera anche il rapporto con il fiume, grazie a canali che fanno penetrare l’Adige nei viali interni. «È un modo per richiamare le rogge che prima erano presenti in città e dove l’acqua scorreva lentamente – spiega l’architetto –. L’acqua è un elemento importante della storia di Trento. Qui si ritrova il rapporto con l’acqua che si era perduto a causa degli argini artificiali che hanno reso molto più rapido e distante lo scorrere del fiume». © RIPRODUZIONE RISERVATA http://rpbw.r.ui-pro.com 1 - 6 FEBBRAIO 2010 PROGETTI E CONCORSI 5 FOCUS Professionisti Fondato nel 1987 a Perugia da Giovanna, Filippo e e Francesco Signorini. Nel team oggi ci sono sette architetti under 30 ■ Lo studio Signorini Associati è stato fondato nel 1987 a Perugia da Filippo (1959), Francesco (1958) e Giovanna Signorini (1955). Con loro lavorano sette architetti, tutti intorno ai 30 anni. Allo studio non è mai mancato il lavoro, anche in tempo di crisi. «Oggi – dicono – c’è prudenza da parte degli imprenditori nell’iniziare i cantieri, ma sta aumentando l’attività di progettazione» FOTO: FRANCESCO SIGNORINI, MORENO MAGGI LO STUDIO L’arte dell’equilibrio tra storia e modernità DI FOTO: FRANCESCO MINIATI Dal restauro filologico alle nuove costruzioni: l’attività dello studio Signorini FRANCESCA ODDO FOTO: FRANCESCO SIGNORINI FOTO: FRANCESCO SIGNORINI FOTO: FRANCESCO SIGNORINI, GEORGE TATGE D ue fratelli e una sorella: in tre seguono uno degli studi più conosciuti di Perugia e di tutta l’Umbria. Filippo, Francesco e Giovanna Signorini portano avanti l’attività di famiglia confermando la loro vocazione verso l’architettura di qualità e al tempo stesso aggiornandone il linguaggio progettuale attraverso un approccio moderno, che crea un fervido dialogo fra memoria e contemporaneità. Lavorano insieme dalla fine degli anni ’80. Finora hanno realizzato abitazioni, cimiteri, complessi scolastici, alberghi, dedicandosi anche al restauro e alla riqualificazione di manufatti storici. Come la recentissima riqualificazione della ex vaccheria di Rossano Calabro, oggi sede di un centro polivalente per eventi e convegni (2009): fedele all’aspetto originario nella sua parte esterna, è all’interno che l’edificio vive una nuova vita, suddiviso per piani, esso accoglie nuovi materiali, fra i quali il vetro, l’acciaio e il legno. Ma è il progetto di illuminazione che dona all’edificio un’immagine rinnovata, suggestiva, quasi sospesa. Nell’ampliamento del cimitero di Todi (2008) i progettisti si confrontano con un impianto esistente realizzato perlopiù in laterizio e in pietra calcarea bianca di epoca ottocentesca. A sorprendere qui è il continuo confronto fra materiali della tradizione e materiali contemporanei. Se la scalinata di ingresso è rivestita con lastre di travertino, la pensilina è realizzata in cristallo su struttura in acciaio zincato e verniciato. Allo stesso modo, alla pietra serena si affiancano l’acciaio, le porte di ingresso al cimitero sono in lamiera di acciaio corten, le terrazze aggettanti presentano parapetti in tubolare di acciaio zincato tamponato con lastre di acciaio corten. Negli interventi di nuova realizzazione l’approccio si fa più asciutto e lineare. La scuola elementare di Colombella (2005) è costituita da un insieme di candidi volumi in cemento armato, semplici e squadrati, che ruotano e convergono attorno a un cuore centrale: la distribuzione di questi corpi è mossa, articolata, dinamica. «Contrariamente allo schema scolastico tradizionale – spiegano gli architetti – è stata adottata una soluzione distributiva articolata in nuclei funzionali che gravitano attorno a un grande atrio; questo spazio, pensato come una piazza interna a doppio volume illuminata dall’alto da un lucernario, diventa tessuto connettivo di tutto il complesso». Il linguaggio progettuale del trio diventa ancora più sciol- to e maturo nel centro interparrocchiale di Olmo (2009), dove il nitore dell’esterno, la luminosità dell’interno, il delicato e ben calibrato dialogo fra profili curvi e sagome lineari descrivono un insieme di oggetti – chiesa, canonica, centro parrocchiale e campanile – che si stagliano sullo sfondo del cielo e delle colline. Il progetto procura un’alternanza di sentimenti che vanno dalla dimensione terrena a quella trascendente. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.studiosignorini.it LA LUCE ESALTA LA RIQUALIFICAZIONE ■ Immagini, dall’alto al basso: scuola elementare di Colombella (2005); riqualificazione dell’ex vaccheria a Rossano Calabro (2009); ampliamento del cimitero nel Comune di Todi (2008). Qui sopra a sinistra il centro parrocchiale di Olmo (2009) e a destra l’edificio abitazione a Perugia in località Ponte D’Oddi (2008). Nei tre rendering in basso, da destra a sinistra: casa a Rossano Calabro, ampliamento del cimitero di Valtopina, complesso turistico Antognolla 8 PROGETTI E CONCORSI IDEE E COMMENTI P eople meet in architecture. È questo il titolo scelto da Kazuyo Sejima per la XII mostra internazionale di architettura di Venezia. L’annuncio è stato fatto la scorsa settimana in occasione del primo incontro tra il nuovo direttore giapponese e i rappresentanti dei 54 Paesi che parteciperanno alla prossima Biennale (29 agosto-21 novembre 2010). L’idea, spiegano dalla Fondazione La Biennale, è di aiutare gli individui e la società a relazionarsi con l’architettura, aiutare l’architettura a relazionarsi con gli individui e la società, e aiutare gli individui e la società a relazionarsi Pubblico allargato per la XII Biennale di Venezia tra loro. «Può l’architettura chiarire i nuovi valori e i nuovi stili di vita del XXI secolo? Questa mostra – ha spiegato Kazuyo Sejima – sarà l’occasione per sperimentare le potenzialità dell’architettura, per comprendere in che modo essa esprima nuovi DI PAOLA PIEROTTI modi di vivere, e per mostrare che è il frutto di valori e approcci differenti». Tra le novità di que- Il presidente della Biennale, Paolo Baratta, ha ribadista edizione anche to che «La mostra intende riaprire la discussione sull’architettura e sul suo ruolo nella civiltà. Questa disciplina il tentativo di coin- deve essere capace di accogliere la sfida dell’organizzazione dello spazio nella nostra vita. In questo senso, volgere studenti e deve affrontare uno dei problemi più alti: la realizzaziocontemporanea della res pubblica». cittadini comuni ne Lavori in corso quindi alla Biennale per allestire la con eventi collate- vetrina che mostrerà lo stato dell’arte dell’architettura contemporanea. Tra le anticipazioni, anche quella di rali e formativi organizzare spazi indipendenti per ciascun architetto e per ciascun tema, nel senso che ciascun partecipante sarà il curatore di se stesso. «Gli artisti invitati – ha precisato Sejima – progetteranno il proprio spazio consi- Sejima: «Le persone si incontrano nell’architettura» 1 - 6 FEBBRAIO 2010 SCRIVETE A [email protected] derando l’esperienza sia fisica sia concettuale del visitatore: la mostra si declinerà quindi in una serie di spazi piuttosto che in una serie di oggetti». I protagonisti? Non solo architetti ma anche tecnici e artisti, «perché l’architettura è un prodotto dell’intera società. Così come avviene nella società, alcune parti della ■ Kazuyo Sejima (54 anni) mostra saranno realizzate attraverso la collaborazione tra artisti e architetti, o tra architetti e visitatori». Tra le novità della Biennale 2010 anche due iniziative pensate per creare occasioni e momenti di dibattito aperti a un pubblico più ampio possibile. Si tratta dei «Sabati dell’Architettura» e di un’attività mirata al coinvolgimento delle Università. I Sabati dell’architettura consistono in una serie di conversazioni, performance e momenti di discussione settimanali con architetti, critici e personalità del mondo dell’architettura nazionale e internazionale attraverso l’intero periodo di apertura della mostra. Ogni sabato ci sarà un incontro, curato, oltre che dal direttore Kazuyo Sejima, da ciascun direttore delle precedenti edizioni della mostra: Vittorio Gregotti (1975, 1976, 1978), Paolo Portoghesi (1980, 1982, 1992), Francesco Dal Co (1988, 1991), Hans Hollein (1996), Massimiliano Fuksas (2000), Deyan Sudjic (2002), Kurt W. Forster (2004), Richard Burdett (2006), Aaron Betsky (2008). La Biennale ha inoltre messo a punto un «Progetto Università», per estendere la piattaforma di sperimentazione rivolta alle scuole e agli istituti universitari. A questo scopo sarà attivata una collaborazione con le scuole italiane ed europee per definire dei programmi di visita alla mostra. «Il progetto – fanno sapere dalla Fondazione – è finalizzato ad attivare specifici protocolli di intesa con le Università per fornire agli studenti la possibilità di incontrare l’architettura e ottenere crediti formativi». © RIPRODUZIONE RISERVATA www.labiennale.org www.labiennalechannel.org MOSTRA I JEUNES ARCHITECTES IN MOSTRA A ROMA Si apre venerdì pomeriggio 5 febbraio a Roma, presso la Casa dell’architettura, la mostra dedicata a «Jeunes architectes et paysagistes en France», che resterà aperta fino al 25 febbraio. L’iniziativa è dedicata a 15 architetti e ai 5 paesaggisti premiati nell’edizione 2007-2008 dei Nouveaux Albums des Jeunes Architectes et des Paysagistes, premio biennale, promosso dal ministero della Cultura e della comunicazione francese, nato nel 1980, destinato agli architetti e paesaggisti under 35, francesi o europei. Una giuria seleziona nel panorama internazionale 20 studi (15 architetti e 5 paesaggisti), sulla base del curriculum e di una serie di progetti, realizzati e non realizzati, in Francia e all’estero. Alla tavola rotonda inaugurale è presente anche l’architetto Ludovica Di Falco, dello studio Scape, tra i premiati dell’edizione 2007-2008, Alessandro Anselmi, Alfonso Femìa (5+1 AA). © RIPRODUZIONE RISERVATA SPECIALE MADE EXPO PRODOTTI E TENDENZE Il parquet che brilla, la porta che non si vede, le travi a incastro per costruire in legno e i software ad hoc per il rendimento energetico. In vetrina al Made Expo ALLE PAGINE XII-XIV IL MASTERPLAN ANCHE I PRIVATI IN CAMPO CONGIUNTURA Anche i privati aspettano l’Expo. Il Consorzio Sempione, costituito ad hoc da Eni, Fondazione Fiera di Milano e Fondo Vivaldi (Pirelli Re e Camfin) ha chiamato gli architetti Boeri, Citterio, Benini, Cucinella e lo studio Metrogramma per ripensare lo sviluppo della Porta Ovest della Fiera di Rho Pero L’edilizia cresce ma in Africa ■ In autunno i concorsi: agli under 40 saranno riservati allestimenti, padiglioni e verde Milano 2015, gare tra big per serre e auditorium DI PAOLA PIEROTTI L a sfida di Expo 2015? «Valorizzare i giovani». È questo l’annuncio del comitato organizzatore della kermesse milanese. «L’ufficio di Piano ha già coinvolto nei mesi scorsi 15 giovani neolaureati, tutti under 30, 12 architetti e tre ingegneri, e nelle prossime settimane – ha dichiarato Matteo Gatto, responsabile dell’ufficio di Piano – contiamo di selezionare un’altra ventina di giovani che abbiano una formazione nel settore dei trasporti, degli impianti, dell’energia sostenibile». A loro, sarà affidato il compito di redigere i documenti preliminari dei concorsi di progettazione che saranno indetti a partire da fine anno. Entro maggio è prevista infatti la consegna del masterplan definitivo al Bie. La cura degli elaborati è stata affidata alla Consulta che vede tra gli altri anche Stefano Boeri, Jacques Herzog, Ricky Burdett, Joan Busquets e William Mcdonough. Una volta definito il quadro generale saranno individuati tutti gli ambiti di intervento e per ogni singolo oggetto da progettare sarà individuato un particolare tipo di gara. «L’oggetto detterà il meto- do – ha precisato Gatto –. In ogni singolo caso sceglieremo il tipo di procedura e i requisiti del bando. Per manufatti tecnicamente più impegnativi, come possono essere l’auditorium o le serre bioclimatiche, saranno indetti concorsi internazionali di progettazione. Per progetti più semplici, ma altrettanto stimolanti, come i padiglioni dei Paesi in via di sviluppo (60 su 150 complessivi), per allestimenti artistici o per soluzioni paesaggistiche, pensiamo a concorsi riservati agli under 40 o under 35». I bandi saranno sviluppati in partnership con Ordini e associazioni di categoria, e in tutti i casi è previsto l’affidamento dell’incarico al vincitore. Entro l’estate 2011 Expo prevede di riuscire ad avere quasi tutti i progetti. Per accelerare e garantire il rispetto dei tempi «si sceglierà la procedura dell’appalto integrato e si andrà in gara con il preliminare», ha precisato Gatto. Saranno oggetto di concorso anche una decina di cascine che saranno recuperate lungo la cosiddetta «Via d’acqua» all’interno di un parco di 800 ettari. Oggetto di competizione saranno anche alcune porzioni dello stesso parco. In attesa delle gare, arrivano gli incarichi diretti, come quello affidato a Italo Rota per una consulenza sui contenuti dei padiglioni dedicati all’alimentazione. Proprio il Made Expo (Milano 3-6 febbraio) offrirà un’occasione di confronto tra i soggetti coinvolti a vario titolo nel progetto Expo, fin dal convegno inaugurale dedicato proprio all’evento del 2015. Se la società dell’Expo ha delineato infatti il proprio piano per la trasformazione delle aree di competenza, resta ancora un punto di domanda il ruolo delle aree private a ridosso del sito che ospiterà la kermesse. «L’unico intervento privato sicuro è il villaggio nell’area di Cascina Merlata» ha confermato Gatto. Altri operatori si stanno attivando, anche raccogliendo informalmente delle idee sul migliore sviluppo possibile delle proprie aree. Tra questi, il Consorzio Sempione (Fondazione Fiera, Eni e Fondo Vivaldi con Pirelli Re e Camfin) ha indetto una consultazione ristretta, chiamando Metrogramma, Mario Cucinella, Stefano Boeri, Citterio & Partners e Dante Benini, e a loro ha chiesto di ripensare il futuro di un’area di 120mila mq, la cosiddetta Porta Ovest del polo fieristico milanese. ■ Il polo shopping di Arup-Kuma a Cava de’ Tirreni La complessità del progetto, la richiesta di specializzazione, ma anche la recessione aprono nuove sfide, e ai tecnici è richiesto di inventare e sperimentare sul campo nuovi mestieri. Tra le nuove figure c’è il 674 Miliardi di dollari: gli investimenti in costruzioni in Cina nel 2009 crollare il settore negli ultimi due-tre anni, in Asia e Africa la crescita non è mai scesa sotto il 5 per cento. Impressionanti sono in particolare i dati della Cina, che hanno trainato tutta l’Asia. La crescita degli investimenti in Cina è stata in termini reali del +14,7% nel 2005, seguita dal +16,1% nel 2006, +15,8% nel 2007, +11,5% nel 2008, +13,1% nel 2009, e con una previsione del +11,2% per il 2010. Complessivamente, l’Asia è stata meno dinamica, con una media del 6,3% nel 2006-2010. Il dato più “negativo” è del 2008: +5,2 per cento. ARONA Nuove professioni: c’è anche il «mago» delle facciate I IL TREND © RIPRODUZIONE RISERVATA www.milanoexpo-2015.com Dall’involucro alla bioclimatica: le specializzazioni destinate a rivoluzionare il mestiere del progettista ngegneri delle facciate, aziende che offrono soluzioni a misura del cliente e non prodotti da catalogo, certificatori, esperti di bioclimatica, consulenti per i committenti privati e per le Pa, decodificatori delle normative, ma anche esperti nella scelta dei materiali o di diritto amministrativo: sono anche questi i nuovi mestieri che ruotano intorno alle tradizionali figure dell’architetto e dell’ingegnere. «Progetti e Concorsi» propone un viaggio attraverso le nuove professioni che hanno a che fare con la progettazione. N el 2009 il mercato delle costruzioni dell’Asia ha superato quello dell’Europa, e lo stesso ha fatto la Cina nei confronti degli Stati Uniti. Lo dice il rapporto sul «Mercato mondiale delle costruzioni» realizzato dal Cresme per Federcostruzioni insieme al Made Expo. Mentre negli Usa e in Europa la frenata del residenziale ha fatto «facciatista», designer che con creatività e calcoli studia le migliori soluzioni possibili per l’involucro edilizio, in termini di fattibilità tecnica, costo e appeal estetico. In Arup Italia c’è Mikkel Kragh che si occupa proprio della «fisica dell’involucro» e tra i progetti ai quali sta lavorando in questi mesi ci sono anche le residenze e le torri di CityLife firmate da Isozaki e Libeskind e il centro Cavamarket di Cava de’ Tirreni firmato da Kengo Kuma. DA PAGINA II A PAGINA V A PAGINA IX IV PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO 1 - 6 FEBBRAIO 2010 1 - 6 FEBBRAIO 2010 V PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO INCHIESTA Nuove professioni Innovazione e network: così i progettisti vanno a caccia di nuovi di business Il lavoro del futuro? Si inventa sul campo DI UNDER 40 UN ARCHITETTO SU TRE Gli iscritti all’albo nazionale degli architetti 141.318 10.940 44.796 Iscritti Iscritti negli ultimi 2 anni (2008-2010) Iscritti con età compresa tra i 30 e 40 anni Dati aggiornati al 26 gennaio 2010 Fonte: Cnappc PAOLA PIEROTTI D i anno in anno cresce il numero di corsi di formazione e master che coprono a 360 gradi il settore della progettazione, dal design alla programmazione di ambienti urbani sostenibili. Si moltiplicano i corsi in illuminotecnica, acustica, progettazione del paesaggio o specifici sulla certificazione energetica. Ma la maggior parte dei professionisti scopre sul campo la propria vocazione. E non di rado i temi lanciati nelle Università sono lontane dalle esigenze reali del mercato. A seguito di alcune esperienze personali, alcuni professionisti diventano ferratissimi sulle questioni amministrative, ad esempio nella gestione del rapporto con le Pa o con gli avvocati o nella redazione di contratti. Tanti negli ultimi anni hanno fatto dell’energia il proprio cavallo di battaglia. I trentenni dello studio Fabbricanove, un anno di vita, hanno conosciuto un’azienda in veste di committente e da una buona relazione ne è nato un rapporto di partnership. L’ingegnere ambientale Marco Massa, anche lui trentenne, ligure, ha fatto della sostenibilità il suo business e seguendo attentamente normative e mercato ha ritarato nel corso dei suoi dieci anni di attività l’offerta di servizi da proporre a studi di progettazione e a clienti finali. Ancora, lo studio romano Labics sta vedendo salire il cantiere per il nuovo headquarter di Gd a Bologna, avvalendosi quotidianamente di una squadra di 15 consulenti, dall’esperto di flussi al pedagogo. Un team voluto da una committenza illuminata disposta a investire nella specializzazione per portare a casa un progetto efficiente, in termini di contenitore e di contenuto. Tre storie simbolo per raccontare la galassia delle professioni legate al mondo della progettazione. Resta quasi inesplorato invece il fronte della progettazione a grande scala. Se negli ultimi anni in Italia mercato e normativa hanno incentivato specializzazioni legate alla scala architettonica del progetto, mancano opportunità professionali dedicate al paesaggio naturale e urbano. Solo alcuni privati hanno iniziato recentemente a confrontarsi con il tema della pianificazione urbana a partire dai masterplan, già realtà da tempo nel resto dell’Europa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fabbricanove sposa artigianato e soluzioni hi-tech I l nostro spazio di lavoro è organizzato come un laboratorio artigianale, l’attività di gruppo è considerata uno strumento operativo di ricerca». Lo studio Fabbricanove fondato un anno fa dai trentenni Enzo Fontana, Giovanni Bartolozzi e Lorenzo Matteoli con Luca De Lorenzo, sta formalizzando un network che gli consente di coprire tutti i lavori, dal design alla città. «Oltre alle classiche categorie che rimandano alla sicurezza, ai computi o alla direzione lavori – spiega Fontana – stiamo implementando relazioni professionali con chi si occupa ad esempio di restauro urbano, di sostenibilità, di impianti speciali o di domotica sensoriale». Un rapporto speciale Fabbricanove lo sta stringendo con TelNet Italia, una società conosciuta come commitmo con un fabbro, un elettente (Fabbricanove ha reatricista, un falegname, un lizzato la sua sede, nella verniciatore – dice – che foto) e che sta diventando ci servono per realizzare ora un partner. TenNet è prototipi e poi commerciaun’azienda giovane con selizzare i prodotti». de a Prato, che si occupa di Con TelNet e con gli FABBRICANOVE telefonia, building automaartigiani i giovani archition, domotica e tetti stanno studiando la networking. «Con loro – dice Fontana – formula migliore per strutturare dei constiamo pianificando una strategia di co- tratti e stabilizzare il network. «Con gli municazione e promozione che tenga in- artigiani siamo strutturati in modo tale sieme le nostre differenti potenzialità e che noi manteniamo il coypyright – dice competenze. In questo moFontana – e loro il diritto do riusciamo a essere effia realizzare e commerciacaci in specifici contesti lizzare il prodotto, poi innei quali altrimenti sarebsieme ci occupiamo delbe difficile entrare. Ad la comunicazione. Voesempio, TelNet, occupangliamo che tutti i progetdosi di domotica per negoti e lavori che portiamo a zi e showroom per grandi termine abbiamo il margriffe dell’abbigliamento, chio «Fabbricanove», ci sta aprendo una linea ma alle spalle il team poprivilegiata nel settore deltrà cambiare ogni volta, la moda». Per i progetti di a seconda della scala del progetto». design Fabbricanove si avvale di artigiani. «Lavoria- Dal Phaeno Center a Gd: arriva il «creatore» di musei D al Phaeno Science Center di Zaha Hadid a Wolfsburg (Germania), all’headquarter Gd, in cantiere a Bologna e progettato dallo studio Labics: c’è anche l’americano Joe Ansel, esperto curatore di musei scientifici, nel team interdisciplinare che porta avanti il progetto per il gruppo leader nelle macchine per la produzione e il confezionamento delle sigarette. Non solo design per il nuovo centro polifunzionale Gd. Dopo aver affidato l’incarico per la progettazione allo studio romano, attraverso un concorso ristretto, la committenza ha deciso infatti di affiancare agli architetti anche una serie di consulenti specializzati. Obiettivo? Porta- Ingegneria a braccetto dell’ambiente con Labia A Sestri Levante una casa li». Sono queste alcune carte che prefabbricata in legno, Marco Massa spende nel suo curalta tre piani, in classe riculum più recente. Massa, ingeA++, con muri in legno stratifi- gnere ambientale, classe 1973, cato e lana di roccia che si na- tratta l’ambiente a 360 gradi. In scondono dietro una «casa alla dieci anni di attività si è occupato ligure con finiture pasteldi rifiuti, acustica, passando lo». Nel comune di Levi un per la sicurezza sul lavoro, le progetto di ristrutturazione emissioni in atmosfera o la edilizia alimentato solo daldepurazione. Oggi si sta conl’energia elettrica, dal sole centrando sull’energia. «Ree dalle biomasse, in clasgolarmente studio la norse A. Progetti che sperime nazionali e le direttimentano la combustiove europee e a partire da ne di noccioli d’oliva al ■ Marco Massa, 36 anni lì – dice – ho inventato posto del pellet «che il mio lavoro». rendono circa il 20% in più in La sua azienda si chiama Labia termini di potere calorifico e co- e offre servizi chiavi in mano a stano la metà di quelle tradiziona- studi di progettazione, di piccole © RIPRODUZIONE RISERVATA re valore aggiunto in ogni singola componente del progetto. Joe Ansel, riconosciuto a scala internazionale per le sue invenzioni, per la traduzione di esperimenti fisici in macchine, che di volta in volta vengono realizzate da artisti e designer, è stato coinvolto per l’allestimento del museo didattico del gruppo Gd. Ansel si avvale di un team di artigiani e in ogni occasione inventa un nuovo museo, fornisce il servizio chiavi in mano: progetto e oggetti. Tra i protagonisti dell’operazione Gd c’è anche Francesco Dal Co che è stato fin dall’inizio l’advisor per la committenza. Per la parte pedagogica dell’asilo l’incarico è già stato affidato a Reggio Children, per la distribuzione dei flussi nella mensa la società Concerta ha realizzato un primo studio di fattibilità, ancora, per l’acustica è stato coinvolto l’ingegnere spagnolo Higini Arau, consulente di molti auditorium in giro per il mondo. Sono in corso altre selezioni per quanto riguarda il progetto e la fornitura di impianti acustici e si sta cercando anche la società che controllerà il layout e si occuperà della gestione della palestra. Tra gli altri consulenti c’è anche Paolo Pejrone per il paesaggio e Massimiliano Baldieri per l’illuminazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA dimensioni, poco strutturati e che faticano ad aggiornarsi; consulenze di progettazione integrata in termini di energia e acustica per edifici pubblici e privati, con varie destinazioni d’uso. Obiettivo? Aiutare i colleghi architetti ma anche gli utenti finali a migliorare il coMfort, limitando oneri di costruzione e gestione. «Cerchiamo anche di suggerire le possibilità di incentivi fiscali e finanziamenti esterni; suggeriamo ai progettisti i migliori materiali e tecnologie sul mercato; con una nostra società – dichiara Massa – possiamo anche fornire direttamente gli impianti». Labia lavora in un’area territoriale che dal basso Piemonte, abbraccia la Liguria fino all’alta Toscana e ha un fatturato di 200mila euro all’anno. «Il nostro ventaglio di soluzioni – spiega Massa – si completa con indagini sull’elettrosmog, le fonti radiattive e studi sulla termografia degli edfici. Riusciamo a individuare le fughe di calore in punti non visibili a occhio nudo – dice Massa – e dopo aver individuato il problema, sondiamo le soluzioni possibili e offriamo risposte mirate per far risparmiare energia al cliente». Soluzioni che conciliano tempi di posa, costi e manutenzione nel tempo. © RIPRODUZIONE RISERVATA http://nuke.labia.it VI PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO 1 - 6 FEBBRAIO 2010 1 - 6 FEBBRAIO 2010 PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO VII FOCUS Città I progettisti scommettono sul rilancio: opportunità anche dal Pgt Housing e privati Milano oltre l’Expo M ilano è una piazza appetibile per gli architetti di tutto il mondo. Al di là delle occasioni in vista del 2015 (si veda la prima pagina dello speciale), si preannunciano opportunità di lavoro legate ai temi dell’housing sociale e degli spazi pubblici. «Come è stato per Londra e Shanghai, anche Milano è particolarmente monitorata dai progettisti: consegnato il masterplan dell’Expo si aprirà una stagione di concorsi. In più, a breve andrà in approvazione il Pgt (piano di governo del territorio) e darà avvio a una nuova fase di programmazione urbana e progettazione architettonica». Luca Molinari, direttore del padiglione italiano alla prossima Biennale di Architettura è «moderatamente ottimista» sul futuro del laboratorio milanese. «Anche i grandi investitori – dice – si stanno preparando per riprendere la loro attività, rallentata dalla recessione». Il Comune guarda all’Expo ma attende soprattutto l’ok per il piano di governo del territorio (Pgt). «Stiamo investendo molto sulla qualità del progetto – ha dichiarato Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio –. Da poco è stata istituita una commissione di valutazione per la qualità del paesaggio cittadino, e con il Pgt lo strumento del concorso diventerà sempre più efficace. Il tema del prossimo futuro sarà l’housing sociale, espressione di un bisogno reale soprattutto in tempo di crisi». Seguendo le iniziative promosse dal Comune (Abitare a Milano) anche le cooperative stanno andando in questa direzione. «Dopo l’operazione promossa da Cariplo – dice Masseroli – abbiamo avviato con la Regione un accordo di programma per realizzare 700 alloggi nel quartiere di Ponte Lambro: a breve partirà la gara per le imprese, e si presterà particolare attenzione anche alla qualità del progetto. Per un’altra operazione di housing sociale, in via Merezzate, il progettista potrebbe essere selezionato tra i partecipanti al concorso “AAA architetti cercasi”». Non solo case, il Comune investirà infatti anche sugli spazi pubblici «per questi – dice l’assessore – proporremo iniziative di livello internazionale e altre riservate a interlocutori giovani e locali». Il laboratorio milanese fa ben sperare: ci sono studi di architettura che hanno anche aperto una seconda sede a Milano. I napoletani Corvino+Multari, che hanno firmato il progetto di restauro del grattacielo Pirelli hanno consolidato negli anni un rapporto con questa città (vincendo anche quattro concorsi nel perimetro dell’area metropolitana, progetti oggi in cantiere) e nel capoluogo lombardo tengono una sede che «frutta buoni rap- ■ La nuova Milano nel Pgt (direzione scientifica: Metrogramma) porti con gli immobiliaristi locali. Oggi attendiamo le gare per l’Expo – dice Giovanni Multari –, nuovi concorsi privati, ma anche che vadano in gara gli scali ferroviari di Rfi. Partecipiamo a tappeto a tutte le gare, con particolare attenzione al tema del social housing». Anche lo studio bergamasco dei quarantenni Deotto sta puntando sulla casa. «Su questo tema sta maturando anche in Italia una cultura di indirizzo nord-europeo – dice Mauro Piantelli, uno dei soci – finalizzata anche all’affitto e non solo all’acquisto, si propongono soluzioni di co–housing. Anche noi abbiamo partecipato alle gare di Cari- plo e stiamo lavorando con committenti privati nell’hinterland milanese». Lo studio Metrogramma, responsabile della direzione scientifica del Pgt, evidenzia che «la ricostruzione sarà a più scale: c’è la città da rottamare – dice Andrea Boschetti – con iniziative di pubblico e privato, ma anche progetti piccoli legati all’identità dei quartieri e il sistema del verde». Gli architetti milanesi aspettano le occasioni dell’Expo ma guardano avanti. «La tappa 2015 – dice Boschetti – è un motore necessario che deve attivare molto di più». P.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA VIII PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO 1 - 6 FEBBRAIO 2010 1 - 6 FEBBRAIO 2010 IX PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO CONGIUNTURA Per le imprese italiane occasioni nelle infrastrutture africane Edilizia mondiale, la crisi non si sente Prima indagine Cresme sul settore costruzioni a livello mondiale: nel 2009 la Cina ha sorpassato gli Stati Uniti e l’Asia il dato europeo DI ALESSANDRO ARONA I n Asia e Africa la crisi mondiale del 2008-2009 non ha che in minima parte rallentato la forte crescita in atto da anni nel settore delle costruzioni. Mentre infatti negli Stati Uniti e in Europa la frenata del residenziale ha fatto crollare il settore negli ultimi due-tre anni, in Asia e Africa la crescita non è mai scesa sotto il 5 per cento. I dati emergono dal rapporto «Il mercato mondiale delle costruzioni», realizzato per la prima volta dal Cresme per conto di Feder- costruzioni (la federazione di tutte le associazioni d’impresa dell’edilizia), in collaborazione con il Made Expo. Impressionanti sono in particolare i dati della Cina, che hanno trainato, visti i volumi, l’intero continente. La crescita degli investimenti nel Paese del dragone è stata in termini reali del 14,7% nel 2005, seguita dal +16,1% nel 2006, +15,8% nel 2007, +11,5% nel 2008, +13,1% nel 2009, e una previsione del +11,2% per l’anno in corso. L’Asia nel suo complesso ha fatto un po’ peggio, una media del 6,3% nel 2006-2010, con dato più “negativo” il +5,2% del 2008. In Europa la crescita è stata rilevante nei primi anni Duemila, con ancora il +4,8% nel 2006 e il +3,8% nel 2007; ma nel 2008 è cominciata la frenata (-1,5%), diventata crollo nel 2009 (-9,2%), e nelle previsioni 2010 (-1,9%). Negli Usa la crisi dell’edilizia è partita già nel 2007 (-4,0%), seguita dal crollo del 2008 (-8,8%) e 2009 (-14,4%), mentre nell’anno in corso le previsioni sono di una prima inversione di tendenza (+3,4%). L’effetto incrociato delle due tendenze ha portato a un doppio sorpasso nel 2009: dell’Asia sull’Europa (nel 2000 gli investimenti in costruzioni erano rispettivamente 1.000 e 1.500 miliardi di euro, nel 2009 l’Asia è salita a 1.743, contro i 1.591 dell’Europa in discesa) e della Cina sugli Stati Uniti. Nel colosso asiatico gli investimenti in costruzioni sono stati nel 2009 pari a 674 miliardi di dollari, per la prima volta sopra il dato Usa, 624 miliardi, e già oltre il doppio di quello giapponese, 310 miliardi (si veda la tabella). Complessivamente le costruzioni, dopo il -3,3% fatto segnare a livello mondiale lo scorso anno, dovrebbero crescere nel 2010 del 2,6% a livello mondiale, trainate dal +4,46% delle infrastrutture. Sul fattore “cantieri pubblici” come misura anti-crisi hanno in effetti puntato molti Paesi (ma non l’Italia), in particolare Cina, LA MAPPA DEL «WORLD BUILDING» Investimenti in costruzioni nel 2009 (miliardi di euro 2008) Paesi Cina Stati Uniti Giappone Germania Francia Italia Regno Unito Indonesia India Spagna Canada Brasile Russia Corea del Sud Australia Primi 15 Paesi Mondo Fonte: Cresme Costruzioni Quota Investimenti mondiale 674,6 14,4% 624,0 13,3% 309,8 6,6% 262,5 5,6% 201,3 4,3% 178,9 3,8% 163,1 3,5% 160,0 3,4% 146,0 3,1% 144,9 3,1% 140,0 3,0% 137,5 2,9% 100,7 2,1% 99,2 2,1% 80,5 1,7% 3.423,2 73,0% 4.690,3 100,0% Stati Uniti, Spagna, Germania, Francia. Grandi progetti infrastrutturali sono in corso anche in Africa, dove le costruzioni sono cresciute negli ultimi otto anni al ritmo medio dell’8,5% e valgono oggi 179 miliardi di euro, poco meno del Sud America (251). «È proprio l’Africa – spiega Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance e di Federcostruzioni – uno dei mercati più interessanti per le imprese italiane di costruzione, insieme all’Europa dell’Est». Secondo il Cresme sono 142 le imprese italiane attive in Economia Quota Pil Costruzioni/ mondiale Pil 7,8% 21,1% 23,3% 6,5% 7,7% 9,8% 5,8% 11,1% 4,6% 10,6% 3,6% 12,0% 4,3% 9,4% 0,9% 44,2% 2,1% 16,9% 2,6% 13,8% 2,4% 14,1% 2,6% 13,0% 2,6% 9,6% 1,5% 15,9% 1,7% 11,6% 73,5% 11,4% 100,0% 11,5% Africa, con un volume d’affari superiore a quelle americane e francesi, al di sotto solo delle cinesi. Il mercato asiatico è invece di fatto inaccessibile per i costruttori italiani (salvo qualche eccezione nel Golfo Persico); «Tuttavia – spiega Buzzetti – è in crescita l’espostazione di macchinari e di prodotti per l’edilizia in Cina, come anche di arredamenti e servizi di progettazione. Credo che qui ci siano molte potenzialità per il made in Italy». © RIPRODUZIONE RISERVATA X PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO 1 - 6 FEBBRAIO 2010 1 - 6 FEBBRAIO 2010 PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO XI CONGIUNTURA I dati Uncsaal sull’andamento del 2009: serramenti in calo del 10% Involucro, tengono soltanto le facciate DI MASSIMILIANO CARBONARO P er l’industria dei serramenti metallici e facciate continue quello appena iniziato appare un anno dove è difficile fare previsioni. E l’incertezza colpisce ancora di più se si pensa che tradizionalmente il settore è abituato a chiudere l’anno con almeno il 50% delle commesse già registrate e invece il 2009 è terminato senza arrivare al 20% degli ordini. «Molto dipende se sarà rinnovata la detrazione del 55% – spiega Pietro Gimelli, direttore generale Uncsaal, l’associazione che raccoglie le principali imprese dell’involucro edilizio – bisogna poi capire se la ristrutturazione continuerà a tirare, mentre non si vedono all’orizzonte nuove iniziati- UN MERCATO DA 2.700 MILIONI L’evoluzione dei fatturati (dati Uncsaal) 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Serramenti metallici ve. Neppure il piano casa è in grado di rassicurarci perché non si sa se ci sarà da parte dei proprietari di case disponibilità a spendere». L’Uncsaal si presenta al Made con una buona notizia: ha appena ottenuto l’abbassamento retroattivo dei valori di trasmittanza per le finestre (si veda l’articolo a pagina 15 di «Edilizia e Ter- Anno Facciate continue Involucro edilizio ritorio»). Ma in base ai dati dell’associazione per il 2009 i serramenti metallici hanno subito un pesante rallentamento facendo segnare un meno 10% del fatturato (2.138 milioni di euro) rispetto al 2008, ma in realtà il trend dei primi sei mesi del 2009 era stato ben più terribile con una brusca frenata del Messina: «Il fatturato a +20%» Federlegno: «Dopo L’Aquila riscoperte le nostre case» 20-25% rispetto allo stesso periodo del 2008. Ha tenuto invece il settore delle facciate continue (630 milioni di fatturato 2009) ripetendo sostanzialmente quanto raggiunto nel 2008, ma per questo 2010 sarà difficile raggiungere lo stesso risultato secondo l’Uncsaal. Per l’associazione confindustriale il sistema con le sue 18mila imprese (di cui 2.000 rappresentano il 75% della produzione totale) è troppo polverizzato. La tendenza in corso è quella di una forte specializzazione. «Ormai serramenti e involucro di vetro e metallo – conclude Gimelli – devono rispondere al bisogno di sicurezza, al desiderio di bellezza, al risparmio. L’innovazione è nella capacità tecnologica di fornire più risposte insieme». www.uncsaal.it © RIPRODUZIONE RISERVATA L e cose sono cambiate ora c’è un grande interesse per le costruzioni in legno». Per il presidente di Federlegno-Arredo, Rosario Messina, il Made Expo è l’occasione per far notare che: «Si è scoperto che si possono fare le case in legno». Si può parlare di ripresa? È presto perché le cose si muovono lentamente, ma proprio per le costruzioni in legno la crescita è stata del 20-25% a cavallo tra il 2009 e il nuovo anno. A dare impulso è stata la tragedia dell’Aquila perché con la ricostruzione si è posto l’accento sul legno come materiale da ■ Il presidente di costruzione. Andiamo verso case tutte Federlegno Arredo, Rosario Messina in legno? Perché no? Al limite con quattro pilastri in acciaio. Come comparto ci presentiamo al Made senza pensare alla crisi ma portando all’interno della casa in legno l’ecosostenibilità, la sicurezza, il risparmio energetico. Qualche novità in Fiera a Milano? Troveremo i sistemi di lavorazione per le travi multistrato con ulteriori elementi isolanti, oppure costruzioni che grazie al legno non hanno bisogno di riscaldamento o raffrescamento. M.Carb. © RIPRODUZIONE RISERVATA XII PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO MATERIALI 1 - 6 FEBBRAIO 2010 Design e innovazione produttiva per le collezioni 2010 di pavimenti, infissi e maniglie La porta diventa invisibile e il parquet si fa brillante P orte-pareti camaleonti, parquet extralucidi e combinati con materiali freddi come marmi e ceramiche, maniglie dalle linee iper-geometriche, sistemi scala sospesi nel vuoto. Queste alcune delle soluzioni trendy per il design di interni esposte al Made Expo. La porta-parete. Per le porte è l’era della mimesi. Con il sistema Essential di Scrigno la porta è fusa nel muro: eliminati la gamba di legno, gli incastri per gli stipiti, le cornici coprifilo. E sui profili in alluminio del controtelaio viene rasato direttamente l’intonaco o il gesso. «Superati i problemi di abbinamento degli stipiti con le restanti finiture interne dell’abitazione», dice l’azienda. Completamente rasomuro anche Secret di Barausse senza più stipiti, coprifilo e cornici. «La tecnologia c’è, ma non si vede – sottolinea l’azienda –. I profili di anta e telaio sono sagomati per costituire una battuta inclinata, che riduce al minimo l’aria di tolleranza tra anta e telaio, evitando inoltre il passaggio di luce». L’anta – in versione grezza (in cementite), laccata, rivestita in legno e mimetizzata con la boiserie – si adatta a ogni esigenza progettuale in termini di stile e décor. Nello stand Barausse anche i MENO PROBLEMI DI ABBINAMENTO ■ Sopra la porta Segno di Movi e a fianco la maniglia Q-Ubik. A destra dall’alto: pavimento Parquet In; porte Secret (Barausse) ed Essential (Scrigno) nuovi modelli a firma Massimo Iosa Ghini. Segno è la porta filomuro di Movi vestita con essenze pregiate, laccature e cristalli colorati. «La porta diventa un vero e proprio elemento d’arredo», spiegano alla Movi. Maniglie geometriche. Design ultra-moderno per le maniglie 2010. Fra le new entry nel catalogo Reguitti la maniglia Q-Ubik dalle linee geometriche e spigoli arrotondati. Disponibile nelle finiture ottone satinato cromato e lucido verniciato è personalizzabile con loghi su rosette e placche. Jado by Jatec punta su Loop e ID-9, le maniglie ideate dallo studio Artefakt, che si sono aggiudicate il premio internazionale Red Dot Award (le maniglie sono esposte al Red Dot Design Museum di Essen, in Germania). Loop e ID-9 sono disponibili nelle finiture cromato e cromo perla nonché in acciaio inox. Il parquet gloss. Si rinnovano anche le collezioni di parquet. La Elegant Collection di Parquet In fa leva sul mix fra legno e marmo. Nella Satin Finiture la superficie del legno è ricoperta con sette strati di vernice Uv brillantinata che proteggere il legno da graffi e urti rendendolo impermeabile ai liquidi (è ideale infatti anche per bagni e cucine). Garbelotto presenta il parquet iridescente Master Floor Gloss, pavimento prefinito in legno rivestito con una patina gloss (disponibili cinque varianti cromatiche) che sortisce un effetto brillante e cangiante all’impatto della luce sulla superfiM.Fi. cie. © RIPRODUZIONE RISERVATA 1 - 6 FEBBRAIO 2010 PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO XIII MATERIALI In mostra le soluzioni prefabbricate per i sistemi strutturali La seconda vita del legno lamellare I l terremoto dell’Abruzzo ha fatto riscoprire i sistemi costruttivi in legno, in grado di garantire prestazioni antisismiche, isolamento termo-acustico e velocità di posa in opera. Molte le soluzioni in vetrina al Made Expo. Rubner Haus punta sul gioiello di famiglia: il sistema costruttivo a incastro Soligno, a base di legno lamellare, ispirato alle storiche stavkirker (chiese a palizzata) scandinave. Il sistema, utilizzato in due edifici a Oris (Bz) e Padova, unisce più blocchi multistrato autoportanti ciascuno composto da tavole rettangolari in legno massiccio giuntate a pettine, senza colle e chiodi. «Con la tecnica di stratificazione – spiega l’azienda – gli elementi hanno SENZA COLLA NÈ CHIODI ottime proprietà statiche, insonorizzanti e termoequilibranti». Fra ■ Il sistema Soligno di Rubner Haus le proposte Stratex c’è l’XPanel, pannello prefabbricato in legno (sotto). A destra dall’alto: l’XPanel di di grandi dimensioni per solai e coperture. Isolante e fonoassorbenStratex, una parete in legno lamellare te, ingloba in un unico elemento prefabbricato le funzionalità di Fargeot Lamelle Colle e il Preconnect dell’orditura secondaria, delle controventature di falda, dell’isoladi Wood Beton mento termo-acustico. «L’unione tra pannelli contigui sul lato a vista non necessita di alcun intervento in opera», spiega l’azienda. Preconnect è il sistema costruttivo Wood Beton per realizzare coperture in legno senza getto e preassemblate in stabilimento. «Offre due importanti vantaggi – spiega l’azienda –. Primo: i travetti portanti hanno maggiore resistenza e rigidezza a carichi verticali. Secondo: viene eliminata la deformazione verso il basso, tipica degli elementi lignei inflessi». Il consorzio Stile21 annuncia il Progetto Involucro, per certificare il comfort abitativo Il terremoto in Abruzzo ha fatto tornare alla ribalta il materiale naturale alternativo al calcestruzzo e al metallo degli edifici. «Un’approfondita analisi delle performance termoigrometriche e acustiche di alcuni fabbricati realizzati con il nostro metodo costruttivo (X-Lam a parete piana in legno lamellare, ndr), ci ha permesso la creazione di un modello campione di stratigrafie che offre elevate e garantite prestazioni in termini di benessere», spiegano dal consorzio. Al Made, su iniziativa della Mission Economique Ubifrance in Italia, partecipa un gruppo di otto aziende francesi che puntano ad accreditarsi nel mercato italiano delle soluzioni costruttive antisismiche. Fra queste, c’è la società di progettazione Fargeot Lamelle Colle, che propone soluzioni low cost in legno lamellare, alternative alle strutture metalliche o in calcestruzzo che abbreviaM.Fi. no il cantiere. © RIPRODUZIONE RISERVATA XIV PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO SOFTWARE 1 - 6 FEBBRAIO 2010 Analisi delle dispersioni, prototipi 3D e amministrazione le novità in vetrina Edifici, prestazioni sotto la lente del Pc A nalisi delle prestazioni energetiche degli edifici, moduli in 3D e gestionali “intelligenti” per le pratiche amministrative: si arricchiscono di funzionalità e di “performance” le nuove collezioni software. Autodesk presenta in anteprima Ecotect Analysis 2010, l’energy software per l’analisi delle prestazioni energetiche degli edifici che prende in esame parametri quali l’illuminazione e i flussi termici e offre anche tool per la valutazione delle performance di isolamento acustico. «La piattaforma – spiega l’azienda – copre una vasta gamma di funzioni di simulazione e di analisi, necessarie per prevedere il comportamento energetico di un edificio già dalle prime fasi del processo di progettazione, ren- dendo più semplice, rispetto al passato, la realizzazione di edifici a basso consumo». Anche Cadline Software scommette sulla progettazione energetica ed espone Archline Energy 2010, piattaforma che ha appena ottenuto il rilascio del certificato di conformità da parte del Comitato termotecnico italiano. Il software è dotato dell’Energy Browser. La novità, dice l’azienda, consiste nella possibilità di dividere il progetto in zone energetiche da certificare, riscaldate e non riscaldate in modo da rispettare le normative Uni-Ts 11300. È dotato di modellatore per facciate continue Allplan 2009 di Nemetschek, la nuova versione del software parametrico 3D per la progettazione architettonica e ingegneristica. «La caratteristica più innovativa di Allplan è la possibili- tà di lavorare in 3D sin dalle prime fasi progettuali», spiega l’azienda. La piattaforma include anche tool per gli impiantisti «che possono aggiungere al modello i dati relativi al riscaldamento, alla climatizzazione e agli impianti idraulico ed elettrico coordinando il loro lavoro con la genesi più generale del progetto». Permette a Pa, enti e utilities di gestire l’intero iter amministrativo il nuovo sistema web based Vision Pbm (Public building management) da poco lanciato sul mercato da Str. «La gestione globale del processo edilizio è basata sulla tecnologia Soa (Service oriented architecture, ndr) – spiega l’azienda – che permette di snellire e rendere più efficiente il lavoro di gestione delle opere pubM.Fi. bliche». © RIPRODUZIONE RISERVATA INTELLIGENZA ARTIFICIALE ■ A sinistra Allplan 2009 (Nemetschek). A destra dall’alto: Vision Pbm (Str); Ecotect Analysis (Autodesk); Archline Energy (Cadline Software) 1 - 6 FEBBRAIO 2010 PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO XV STRATEGIE Parla Alberghini (Made Eventi): «Per noi la figura chiave è il progettista» I NUMERI DEL MADE EXPO A ottobre 2011 sfida «vis a vis» con il Saie I principali dati del salone milanese supermercati – esemplifica Alberra cerchiamo di offrire appunto un ghini –; devono essere completi di “supermercato” completo di tutte tutto quello che serve. Il nostro le novità». Alberghini è ottimista competitor non è la Fiera di Bolosul futuro. «Oggi l’Italia può begna, che è grande la metà di Milanissimo riconquistare il terno, ma è il Batimat di Parigi o il reno perduto e può svolgere DI MASSIMO FRONTERA Bau di Monaco. È con loro un ruolo di primissimo piache l’Italia deve competere no nel creare una grande a “sfida finale” nella lotta Ma- per attrarre i mercati emerpiattaforma espositiva interde-Saie si consumerà nel 2011, genti, come i Paesi nordafrinazionale». quando il salone milanese è cani». In altre parole una Il salone è un importante previsto in ottobre, il mese in fiera delle costruzioni deve test per il settore legno che cui la Fiera di Bologna ha sem- essere assortita di tutte le ■ Giulio Cesare Alberghini, ha chiuso il 2009 con le pre messo in calendario il Saie. E allora componenti della filiera Ad di Made Eventi allarmanti cadute di tutti si vedrà se la fiera milanese, disegnata da delle costruzioni; solo così gli indicatori: fatturato gloMassimiliano Fuksas, l’avrà definitiva- può essere un richiamo internazionale, bale (-19%); esportazioni (-25%) e vendimente vinta sullo storico salone bologne- che è l’obiettivo principale di un salone te in Italia (-19%). se. «Voi giornalisti esaltate la guerdelle costruzioni. «La crisi c’è – conferma Alberto ra Saie-Made, ma bisognerebbe riIn questa prospettiva, il Made Lualdi, presidente di Edilegno Arredo – cordare anche che l’evoluzione dei ha anche individuato un destinata- ma ci sono anche solide basi per essere saloni tematici è inarrestabile e corrio “pregiato” nei cui confronti ottimisti». Il titolare della Lualdi Porte, re su una strada obbligata». Giulio orientare l’esposizione merceologi- che occupa anche un posto nel Cda del Cesare Alberghini, amministratore ca. «Riteniamo che la figura cen- Made, segnala in particolare tre elementi delegato del Made Eventi invita trale sia oggi il progettista», che lasciano ben sperare in una ripresa. a cercare una chiave di lettura dice l’amministratore delegato Il primo è il grande risveglio di attenziodiversa dallo scontro del Made, «cerchiamo di anda- ne nei confronti del legno per applicazio“gladiatorio” tra i due saloni. re a toccare colui che deve pen- ni strutturali. «Quello del legno con fun«Le manifestazioni temati- ■ Alberto Lualdi, sare all’involucro edilizio nel zione strutturale e per la prefabbricazioche sono ormai come grandi presidente Edilegno Arredo suo complesso. A questa figu- ne è decisamente un mercato in espansio- Lualdi (Edilegno): la crisi non è finita, ma ci sono buone ragioni per essere ottimisti L 4 Giorni del salone 1.700 Aziende espositrici 254 Società straniere netti 90mila Mq di esposizione 200mila Visitatori previsti 180 Incontri e convegni ne, e in Italia – aggiunge Lualdi – abbiamo un’ottima tradizione in questo campo, non ci mancano né risorse, né competenze, né capacità, né imprenditori: non siamo terra di conquista per imprese straniere». Il secondo elemento che sta facendo registrare una reattività del mercato è quello delle richieste che arrivano dalla fascia di mercato più elevata. «Si chiede la personalizzazione del prodotto, un oggetto esclusivo, raffinato, in cui conta molto il design e la tecnologia. Il terzo “driver” è la domanda espressa dal settore alberghiero, dove si stanno moltiplicando le richieste dovute sia a nuovi complessi, sia a riqualificazioni di strutture esistenti. «E non bisogna pensare che il trend sia solo dovuto a strutture di lusso; la richiesta di design raffinato e prodotti esclusivi e personalizzati si fa sentire anche per strutture di tre stelle. © RIPRODUZIONE RISERVATA XVI PROGETTI E CONCORSI/MADE EXPO 1 - 6 FEBBRAIO 2010 1 - 6 FEBBRAIO 2010 PROGETTI E CONCORSI VITA PROFESSIONALE DAGLI ORDINI Lo vuole lanciare entro quest’anno il Consiglio nazionale degli architetti Un programma low cost per la formazione on line La piattaforma su internet offrirà corsi di aggiornamento orientati prevalentemente ai giovani sui temi specifici come rendimento energetico, progettazione antisimica e tutela dei centri storici PROTOCOLLI PRESTAZIONALI EDILIZIA PRIVATA DI NUOVA COSTRUZIONE PROGETTO, DIREZIONE E COLLAUDO «Il piano partirà entro l’anprogramma del proprio no», assicura Gallione, facliente». a formazione è ormai uno dei cendo capire che c’è ancora PROPOSTE AL GOVERNO fronti “caldi” del sistema delle lavoro da fare per mettere a Gli architetti, anche in ocprofessioni. Il Consiglio nazio- punto l’iniziativa. casione della conferenza nale degli architetti ne ha fatto Si possono invece già codel 22 gennaio, non hanno un’autentica priorità. «C’è un gliere i primi frutti di un almancato di pungolare il Goproblema della formazione universita- tro programma per la forma- TITOLO: Protocolli verno nazionale sulla necesria», denuncia il presidente degli architet- zione, voluto da Raffaele Si- prestazionali ti Massimo Gallione nel corso della con- rica, presidente del Consi- AUTORE: a cura di Luigi sità di un “new deal” della rigenerazione urbana anche ferenza che si è svolta lo scorso 22 gen- glio nazionale degli architet- Cotzia e altri orientato alla tutela del nonaio a Roma dedicata alle «Misure per il ti dal 1997 e fino alla sua EDITORE: Maggioli stro patrimonio edilizio sotrilancio dell’economia e della professio- morte, nell’aprile 2009. to il profilo architettonico, ne. Le proposte degli architetti italiani». È infatti stato da poco pub- VOLUMI: tre più cd del dissesto idrogeologico e In questa occasione sono state espresse blicato il manuale dedicato PREZZO: 28,50 € della sicurezza dell’abitare forti preoccupazioni da parte dei profes- alle attività di progettazione, sionisti per la contrazione del mercato direzione e collaudo delle nuove opere in contro i rischi derivanti da terremoto e pubblico e per i programmi edilizi ambito privato. Il manuale, in tre volu- crolli strutturali. che non partono. «Servono dei piani pluridecennali comi, vuole essere un contributo alla formazione in particolare dei giova- me sono stati previsti in Giappone o in CORSI ON LINE California mirati alla prevenzione dei dini architetti. Ma un tema non meno imGli standard prestazionali de- sastri – suggerisce Gallione – e soprattutportante è stato anche quello delscritti nei tre volumi «costituiscono to serve un serio piano per la rigeneraziola formazione professionale. «Ne un utile riferimento per la definizio- ne urbana». Il tema della costruzione e abbiamo parlato anche con il ne dei rapporti contrattuali demolizione di parti di città si sta facenministro dell’Istruzione, tra le parti che la norma ritie- do strada nel dibattito sulle politiche urbaMariastella Gelmini», agne debbano essere “sempre” ne, ma non riesce ancora a tradursi in giunge Gallione. chiari e completi», si precisa realtà. E questo nonostante che – ricorda «Il nostro progetto va ■ Massimo Gallione, ad apertura del volume. Il il presidente degli architetti – 81mila vanella direzione di un piano presidente Cnappc manuale è inoltre integrato ni sui 90mila costruiti nel dopoguerra di formazione con costi mida una serie di sussidi opera- hanno problemi di contenimento dei connimi e accessibili da parte di tutti i tivi e atti contrattuali tipici. sumi energetici, sono in zone sismiche a professionisti, basato su una piattaforma Nel volume si ribadisce altresì la ne- rischio idrogeologico». «Serve un masteraccessibile via internet, ma anche fisica- cessità di una «adeguata formazione, di plan per la riqualificazione urbana impermente». Il piano, ancora in fase di stu- un aggiornamento permanente che con- niato sul minore consumo di suolo», invodio, dovrebbe concentrarsi su alcuni senta di comprendere l’ambiente fisico e ca Gallione: «Dobbiamo cominciare oggi aspetti di maggiore attualità, come ad socio-culturale nel quale l’architetto rea- a orientare lo sviluppo per i prossimi esempio la progettazione antisismica, il lizza le proprie opere, nonché la responsa- 20-30 anni». rendimento energetico, la tutela dei cen- bilità deontologica che egli assume per www.awn.it tri storici. essere il fiduciario della realizzazione del DI MASSIMO FRONTERA L COLLANA CONSIGLIO NAZIONALE ARCHITETTI PPC TRASMITTING ARCHITECTURE SEGUE DALLA PRIMA Concorsi per depuratori, impianti eolici e maxi-piani Q scrivete a: [email protected] A CURA DI LUANA SILIGHINI ■ FIRENZE, CORSO PER CONSULENTI L’Ordine degli ingegneri di Firenze propone un master per formare consulenti tecnici d’ufficio e di parte nei procedimenti civili e penali. Il corso analizzerà l’iter procedimentale, la stima dell’im- pianto civile e di quello industriale, il valore di un’impresa e quello degli immobili rustici, il danno e gli accertamenti preventivi. Sarà articolato in 16 incontri tra maggio e giugno 2010. www.ordineingegneri.fi.it Con un Cd-Rom contenente la versione digitale completa dell’opera © RIPRODUZIONE RISERVATA uesto testo di legge – avvertono dagli uffici regionali – dovrebbe muoversi dentro le norme del codice appalti e comunque attua la risoluzione del Consiglio dell’Unione europea del 16 gennaio 2001. Le procedure previste sul territorio sono quattro: accanto al concorso di idee e di progettazione di iniziativa pubblica e al concorso su opere private, nasce il «concorso a tema» che potrà essere utilizzato nel caso di piani di rinnovamento del territorio ad ampio raggio, su tematiche che coinvolgono più am- 9 ministrazioni. Spetterà comunque alla Giunta dettare le regole del nuovo iter. Per incentivare la realizzazione di interventi di qualità, le amministrazioni municipali potranno disporre di tre tipi di incentivi: il premio di architettura e disegno urbano, che potrà essere assegnato dalla Regione a lavori dichiarati agibili e dopo un adeguato periodo di utilizzo, non superiore a dieci anni; la borsa di studio di ricerca e sperimentazione, riservata ai giovani laureati in fase di formazione; la dichiarazione di par- ticolare valore artistico alle opere di architettura contemporanea e di qualità. Infine, una lunga serie di interventi, definiti nel dettaglio nell’allegato A alla delibera, potranno essere realizzati solo con l’indizione di concorsi di progettazione. Sono inseriti in questo elenco gli interventi che discendono da piani attuativi di iniziativa pubblica con superficie territoriale interessata superiore ai 3 ettari o ai 5mila mq di superficie utile lorda, le opere con un costo superiore ai 3 milioni nei Comuni con meno di 20mila abitanti e ai 5 milioni nei centri con più di 20mila residenti, i progetti integrati o le trasformazioni urbane estesi per più di 4mila mq, le riqualificazioni di aree ex industriali sopra i 3 ettari oppure l’installazione di termovalorizzatori, impianti di depurazione per più di 30mila abitanti e le centrali eoliche e di produzione di energia superiori ai 5 MW. Prima dell’amministrazione Lorenzetti, sul tema della qualità in architettura si era già cimentata la Puglia, con l’approvazione della legge 14/2008. Il testo è stato però bocciato dal Governo su ben quattro articoli, ritenuti incostituzionali, che introducevano i concorsi anche al di sotto della soglia comunitaria e li estendevano ai progetti privati. La Regione è stata così costretta a fare marcia indietro. Ora a dettare le novità in materia di concorsi è l’UmM.C.V. bria. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.regione.umbria.it ■ FERMO, L’ORDINE CERCA UN LOGO Un logo per l’Ordine degli architetti della Provincia di Fermo: scade il 6 febbraio la gara in due fasi lanciata dall’Ordine marchigiano (presidente Andrea Tartuferi) per ideare il nuovo simbolo dell’associazione. Possono partecipare studi di pro- ■ Andrea Tartuferi gettazione, grafici, web e graphic designer e agenzie di comunicazione. Il logo dovrà creare un’immagine visiva e coordinata che si distingua per significatività rispetto agli scopi dell’Ordine. L’importo della gara è di 3mila euro. Rimborsi spese di 500 per il secondo e per il terzo classificato. www.fm.archiworld.it ■ A ROMA CORSO SULL’ERGONOMIA L’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma organizza per 30 iscritti un corso di specializzazione su prevenzione e protezione dei rischi di natura ergonomica e psico-sociale, di organizzazione e gestione delle attività tecnico-amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali. Quota di partecipazione di 500 euro. Iscrizioni on line. www.ording.roma.it ■ ARCHITETTI IN SOCCORSO DI HAITI Ha preso il via il progetto di collaborazione tra il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, la Protezione civile e la Farnesina per aiutare la popolazione della Repubblica di Haiti. Gli architetti, informa un comunicato, hanno attivato un numero verde per il coordinamento, insieme agli Ordini provinciali, della raccolta dei fondi e dei beni di prima necessità messi a disposizione per le esigenze più immediate. www.awn.it ■ GENOVA, GRATIS L’ESPERTO FISCO Consulenza gratuita su vari aspetti legati all’amministrazione dello studio o della società di progettazione. La offrirà l’Ordine degli architetti di Genova, a partire dal prossimo 4 febbraio, settimanalmente e per tutto l’anno (tranne agosto). Il servizio è riservato rigorosamente agli iscritti presso l’Ordine provinciale. L’assistenza coprirà i temi fiscali, contabili, tributari e societari. www.ge.archiworld.it 10 PROGETTI E CONCORSI 1 - 6 FEBBRAIO 2010 MATERIALI Fotovoltaico Al test in un centro statunitense elementi innovativi piccoli come brillantini Una micro-cella al posto del silicio La soluzione, che potrebbe entrare in commercio tra non molto, consente di realizzare più facilmente pannelli che si possonointegrare nell’architettura dell’edificio ■ D alla generazione a film sottile a quella “micro”. L’innovazione nel fotovoltaico arriva con celle sempre più piccole, in grado di abbattere il problema della reperibilità e dei costi di sostanze – in primis il silicio – di cui scarseggia la disponibilità sul mercato a seguito della forte crescita della domanda mondiale sull’onda delle politiche governative in tema di energie rinnovabili. La frontiera più avanzata è senza dubbio quella delle nano-particelle di silicio da spalmare sulle celle e addirittura su superfici, come quelle vetrate. Ma siamo ancora a livello di sperimentazioni di laboratorio: il mercato non è pronto per la produzione in larga scala di vernici energetiche, anche perché la loro resa resta piuttosto bassa a meno di non utilizzarle in grossa quantità sulle pareti e sulle coperture degli edifici. Il che fa lievitare i costi. Sul fronte del “micro”, invece, si fa più vicino il rilascio delle soluzioni sul mercato. Il record delle piccole dimensioni è a firma dei Sandia National Laboratories, i laboratori di ricerca del Dipartimento dell’Energia del Governo statunitense, dove sono state ingegnerizzate micro-celle della grandezza di un brillantino – di qui il nome di glitter cells – che combinate fra loro in moduli esagonali poi assemblati per andare a costituire pannelli abbattono di cento volte la necessità di silicio, mantenendo inalterata la resa energetica finale. Lo spessore medio delle micro-celle è di appena 17 micrometri (inferioro a quello di un capello) pari alla decima parte di quello di una cella a film sottile. Una “grandezza” che rende la cella particolarmente malleabile e flessibile ossia in grado di essere lavorata per adattarsi a superfici anche non piane. «Ciò permette di spingere l’utilizzo del fotovoltaico integrato nelle coperture degli edifici e di semplificarne l’installazione», spiega Vipin Gupta, ingegnere presso i Laboratori Sandia. «Tutti i dispositivi per il collegamento delle celle in rete – aggiunge – possono inoltre essere ingegnerizzati già a livello di progettazione della micro-cella attraverso l’integrazione di chip intelligenti». Il team dei ricercatori americani ha anche presentato un progetto di fattibilità economica: le celle di forma esagonale possono essere realizzate alla velocità di 130mila pezzi l’ora al costo di un decimo di centesimo per modulo standard (che M.Fi. conta in media 30mila celle). © RIPRODUZIONE RISERVATA A Berlino si sperimenta il film sottile Lo sta realizzando Hera a Bologna Impianto da 2 MW sopra l’interporto V ale 8,4 milioni di euro l’impianto fotovoltaico in via di realizzazione all’Interporto di Bologna su cui saranno utilizzati, per la prima volta in Emilia Romagna, oltre a moduli in silicio cristallino anche pannelli in film sottile di telloruro di cadmio, sostanza in grado di garantire un’ottima resa in termini di produzione energetica anche in condizioni di scarsa luminosità, ossia in presenza di nuvole (è prevista la conversione in energia elettrica del 75% dell’energia catturata dai raggi solari). L’impianto da 2 MW di potenza, per 18mila pannelli installati sulle coperture di due magazzini nell’Area 7 dell’Interporto (17mila i mq di superficie fotovoltaica prevista), è a firma del Gruppo Hera (in campo le società Hera Energie Rinnovabili ed Eris) che ne prevede il collaudo entro la prossima estate. La resa energetica attesa è stimata in 2.400 MW l’anno che farà il paio con un risparmio di 1.300 tonnellate di Co2. «Con il piano energetico della Regione – sottolinea Alfredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della Giunta Emilia Romagna – abbiamo investito 100 milioni lavorando su risparmio, fonti rinnovabili, fotovoltaico e riqualificazione di edifici pubblici e privati. Entro il 2013 puntiamo a essere la Regione con la più alta produzione di energia da fonti rinnovabili». Ammonta a 100 milioni anche l’investimento annunciato da Hera per il traguardo dei due TW di energia elettrica e termica prodotta da fonti rinnovabili entro quattro anni. A oggi la quota di energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici già realizzati ammonta a M.Fi. 400 MW. © RIPRODUZIONE RISERVATA Test sul germanio nei laboratori Cnr L’energia si cattura anche in verticale D profili in alluminio anodizzato o legno scuro. Riguardo alle performance energetiche, è possibile variare la classe di tensione e potenza elettrica in base alle necessità progettuali, ma più in generale l’uso dei pannelli standard genera – assicura l’azienda – una resa del 30% a seguito del rivestimento pressoché totale della facciata più esposta all’irradiazione solare. I pannelli, utilizzabili anche per l’integrazione architettonica in copertura, sopportano carichi fino a 550 kg per mq. E per questo sono utilizzabili anche in località soggette a nevicate. Il sistema made in Germany integra anche la struttura su cui vengono “incastonati” i pannelli nonché microcanaline per il drenaggio dell’acqua piovana e un impianto di retroventilazione che mantiene costanM.Fi. te la temperatura all’interno dell’involucro. opo dieci anni di attività di studi e ricerca l’Università di Ferrara e l’Istituto nazionale per la Fisica della materia del Cnr sono riusciti a “ingegnerizzare” una tecnologia che aumenta la resa energetica del fotovoltaico. L’innovazione passa attraverso il reattore Lepecvd, messo a punto dall’azienda padovana Dichroic Cell, che permette di orientare i raggi solari sui materiali delle tre celle che compongono i nuovi moduli made in Italy, ossia silicio, arsenuro di gallio e fosforo di indio e gallio. È l’uso di nano-particelle di germanio a rappresentare il fiore all’occhiello del progetto. «È un materiale molto costoso e scarsamente reperibile in natura», spiega Giuliano Martinelli, ordinario di Fisica all’Ateneo di Ferrara. «Abbiamo ottenuto un film ultrasottile che spalmato sulle celle porta la resa energetica al 30%, il triplo di quella possibile con i moduli sul mercato». Il progetto rischia però di essere soppiantato da quelli, analoghi, portati avanti dal Fraunhofer Institute tedesco e dall’Università del Delaware negli Usa. «Possono contare su fondi pubblici consistenti. Il Governo italiano – auspica MartinelM.Fi. li – dovrebbe sostenerci». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA D al tetto alla facciata. Il fotovoltaico allarga gli orizzonti e dalle coperture degli edifici, destinazione ottimale, “scende” alle superfici verticali. A sviluppare un sistema di rivestimento “solare” in grado di rivestire gli edifici alla stregua di un cappotto dalla doppia funzione isolante ed energetica ci ha pensato la tedesca Sulfurcell, azienda attiva dal 2003 nei pannelli fotovoltaici a film sottile. I moduli da facciata, che Sulfurcell ha tra l’altro utilizzati a Berlino sull’edificio che ospita i suoi nuovi uffici amministrativi (900 i moduli installati che generano il 30% dell’energia necessaria per le esigenze elettriche e di riscaldamento/raffrescamento), si presentano sotto forma di “normali” pannelli da rivestimento. I moduli catturano l’energia attraverso la superficie vetrata che li ricopre per renderli facilmente applicabili sulla superficie senza deturpare l’estetica. Anzi, i pannelli vetrati risultano ideali nell’ambito di progetti di recupero di facciate laddove sia necessario andare a realizzare una doppia pelle di contenimento per aumentare le performance isolanti. E per un’estetica più accattivante i pannelli sono in diverse varianti: con vetro senza cornice oppure rivestito con Immagine dei pannelli in corso di installazione 1 - 6 FEBBRAIO 2010 PROGETTI E CONCORSI 11 SOLUZIONI Risparmio energetico Complesso residenziale certificato con lo standard tedesco LEGNO E TRASPARENZA NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE La casa «passiva» sbarca in Umbria PAGINA A CURA DI S MILA FIORDALISI arà concluso a giorni il cantiere della prima delle tre abitazioni del complesso residenziale alle porte di Perugia, tra i primissimi in Italia dotato della certificazione “Casa Passiva” sulla base dei parametri dello standard internazionale messo a punto dal PassivHaus Institute (Phi) tedesco (la costola italiana è il Centro di Fisica Edile Tbz di Bolzano) per “validare” le abitazioni a zero emissioni di Co2. Dalla Germania il sistema si è progressivamente esteso a tutto il Nord Europa (un migliaio le abitazioni dotate di bollino blu) e l’Austria si prepa- ra ad adottarlo ufficialmente a livello nazionale per tutti i nuovi edifici a partire dal prossimo anno. Il progetto di Perugia, a firma dell’architetto Francesco Masciarelli, “adatta” ora la certificazione PassivHaus alle abitazioni in zona climatica temperata (mediterranea) e sismica. L’abitazione da 200 mq in via di ultimazione ai piedi del Colle della Trinità – le altre due da circa 150 mq saranno consegnate entro l’estate – è un concentrato di ecosostenibilità materica e impiantistica. Materiali costruttivi, isolanti e finiture sono prevalentemente naturali, riciclati e riciclabili. L’involucro è costituito da doppi telai in listellature verticali in legno di abete rivestite con uno strato inter- È stato presentato a fine 2009 il Centro sperimentale ittiogenico di Farra d’Alpago (Bl) caratterizzato da una doppia pelle in legno e policarbonato semi-trasparente. Realizzazione Gruppo Mattarei su progetto di Parcianello & Partners Engineering. no termoisolante in fibra di legno. Lastre grecate in alluminio sono state utilizzate in qualità di frangisole – gestito dall’impianto domotico – nella parte sud-ovest dell’edificio ossia più esposta alla radia- INVOLUCRO A PROVA DI SPIFFERO ■ L’involucro ha superato il blower door test, eseguito dal Tbz di Bolzano, che misura la quantità di calore-energia disperso a causa di spifferi o imperfezioni costruttive. La perdita rilevata è pari a 0,46 volumi d’aria all’ora, il 25 per cento in meno rispetto al massimo valore ammesso dallo standard zione solare estiva. Determinante il ruolo dei serramenti, tutti con valore di trasmittanza termica inferiore a 0,90 W/mq e dotati di vetri tripli basso-emissivi. «L’involucro ha superato il blower door test, eseguito dal Tbz di Bolzano, che misura la quantità di calore-energia disperso a causa di spifferi o imperfezioni costruttive – spiega il progettista –. La perdita rilevata è pari a 0,46 volumi d’aria all’ora, il 25% in meno rispetto al massimo valore dallo standard». Per la copertura si è optato per un tavolato in legni di abete a vista che integra l’impianto fotovoltaico a film sottile da 6 kW per la produzione di energia elettrica e quello solare termico in grado di garantire il 70% di acqua calda sanitaria. Per riscaldamento e raffrescamento la scelta è caduta su un impianto di ventilazione meccanica controllata e recuperatore di calore integrato con scambiatore geotermico suolo-aria. © RIPRODUZIONE RISERVATA Concluso l’intervento da 16 milioni sulla sede regionale Emilia Romagna, meno consumi dopo il restyling taglia-sprechi È stata inaugurata martedì 19 gennaio la “nuova” torre da dieci piani che, al civico 30 di viale Aldo Moro a Bologna, ospita la sede della Regione Emilia Ro- Percassi sceglie la geotermia Con le «sonde» la bolletta scende del 66% È un impianto geotermico dalla “doppia” anima quello che alimenta il complesso di Villa Masnada, da 26 unità abitative, realizzato nell’area del Parco dei Colli di Bergamo da Immobiliare Percassi. L’impianto, a firma di Geothermal International Italia, e messo in opera grazie a un investimento aggiuntivo di 100mila euro rispetto a un normale sistema a metano, è in grado di riscaldare e raffrescare l’edificio nonché di produrre l’acqua calda sanitaria. «Il risparmio in bolletta è del 66% e per questo l’investimento si ripaga in soli quattro anni», assicura l’azienda. Un risultato reso possibile grazie al mix di sonde geotermiche a circuito chiuso verticale e sonde a circuito aperto, il cui fluido termovettore è rappresentato dall’acqua di un pozzo naturale. «La presenza di falde acquifere sotterranee si è rivelata una coincidenza molto interessante» sottolinea l’azienda. Il calore e l’acqua “catturati” attraverso il pozzo naturale vengono usati rispettivamente per alimentare i radiatori a pavimento (riscaldando o raffrescando l’edificio a seconda delle esigenze) e per l’irrigazione della vigna e soprattutto del parco da 4.700 ettari in cui è immersa Villa Masnada. L’impianto radiante sfrutta inoltre il calore catturato a 100 metri di profondità dalle 10 sonde geotermiche verticali. Calore che serve anche per riscaldare (a una temperatura di 55˚) l’acqua a uso sanitario contenuta nel serbatoio di accumulo da 5mila litri. © RIPRODUZIONE RISERVATA magna. Dopo 30 mesi di lavori e un investimento di 16,1 milioni si è concluso infatti l’intervento di restauro – eseguito dal Consorzio cooperative costruzioni (cooperative Iter e Cefla) e Fanfani-Bandinelli che, oltre a consentire la bonifica dell’edificio da amianto e fibra di vetro, è servito ad aumentare le performance di isolamento termico dell’involucro nonché a mettere in campo impianti e soluzioni a risparmio energetico. I tradizionali boiler elettrici per la produzione di acqua calda sanitaria sono stati sostituiti con un impianto a pannelli solari integrato con la rete di teleriscaldamento. E all’interno dell’edificio è stato realizzato un sistema di “rilevazione” delle presenze negli uffici collegato con l’impianto di illuminazione e di riscaldamento per evitare gli sprechi energetici. A livello dell’involucro esterno è stato poi effettuato un consistente aumento delle coibentazioni per contenere le dispersioni termiche. La Regione calcola un contenimento dei consumi di energia elettrica nell’ordine del 25-30%, con un risparmio fra un minimo di 15mila a oltre 20mila euro annui. Sul fronte del riscaldamento il contenimento dei consumi è stimato tra il 3,5 e il 5% con tagli in bolletta tra gli 8mila e i 10mila euro annui. «Risparmi che ci permetteranno di ammortizzare i costi della ristrutturazione in meno di dieci anni», puntualizza la Regione. © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 PROGETTI E CONCORSI 1 - 6 FEBBRAIO 2010 1 - 6 FEBBRAIO 2010 PROGETTI E CONCORSI PRODOTTI 13 segnalazioni a: [email protected] La pietra in rotoli Nuove tonalità per il cotto È stata insignita di diversi premi sul fronte design e innovazione la superficie in pietra sottile NanoStone prodotta dalla tedesca Richter Furniertechnik. NanoStone è una vera superficie in pietra realizzata in roccia scistosa e rafforzata sul retro con appositi materiali di supporto, spessa solo 0,3 mm. Il cotto artigiano a mano Il Ferrone, tradizionalmente connotato dalla classica colorazione rosso imprunetino di Corte Antica, si arricchisce di tre nuove tonalità: Recupero (venature tendenti al tabacco), Terre Chiare (rosa delicato), Spoleto (ocra). Per soddisfare le esigenze della ristrutturazione, Il Ferrone ha diversificato i formati con una versione di soli 13 mm di spessore per facilitare la posa su pavimenti già esistenti. www.richter-veneertech.com www.ilferrone.it Super-viti per il legno Soluzioni ad hoc per la casa naturale La gamma per costruzioni Fisher si arricchisce da viti professionali e certificate per il legno. Grazie alla punta perforante, al filetto con fresature taglienti, alle nervature fresanti sul gambo e al rivestimento professionale – dice l’azienda – non è più necessario il perforo e si diminuisce la resistenza all’avvitamento. Conosciuta per la produzione di materiali in calce idraulica naturale, Tassullo lancia sul mercato una linea specifica di sistemi professionali per la costruzione di case in legno: T-Wood. La collezione è composta da molteplici prodotti specifici: T-Wood Rasante; T-Wood Intonaco (calce idraulica naturale); T- Wood Protettivo (per la protezione dall’acqua); T-Wood Primer (promotore di adesione per pannelli); Brown System (sistema a cappotto in fibra di legno, completo di tutti gli accessori). www.fischeritalia.it www.tassullo.it Pannelli «a scomparsa» Il rivestimento con il make-up da gran sera I moduli fotovoltaici Uni-Solar, con tecnologia a film sottile, sposano l’innovazione di Sunerg Solar, dando vita al sistema di fissaggio integrato Integral-Plate. Una soluzione che permette la realizzazione di impianti «a scomparsa» integrati nell’edificio con vantaggi estetici ed economici. www.uni-solar.com; Grazie all’applicazione di polvere di glitter sulla superficie la linea Biopietra Prestige Collection della bresciana Kerma instaura un nuovo rapporto con la luce, diventando visibile e brillante anche al buio. www.kerma.it Il mosaico in vetro riciclato Piastrelle a specchio Consumare meno materie prime e ridurre la produzione di Rivestimenti lucidi come specchi in appena 5,5 millimetri di spessore. Sono le due caratteristiche della collezione MissFap di Fap Ceramiche. Rivestimenti in pasta bianca extralucida, composta da piastrelle di grande formato (30,5 x 91,5 cm) rettificate e anche grazie al minimo spessore capaci di adattari a ogni uso. rifiuti sono le linee guida sulle quali il gruppo vicentino Trend ha sviluppato le collezioni di mosaico Feel (nella foto) e di agglomerato Touch realizzate facendo ricorso al vetro riciclato. «Oggi – sottolinea l’azienda – l’utilizzo del vetro riciclato si estende anche ad altre collezioni, con percentuali che raggiungono il 78% di materiale proveniente dal riciclo post-consumo, ottenuto cioè dai contenitori di vetro di uso quotidiano della raccolta differenziata». www.trend-vi.com www.fapceramiche.com Il wc che risparmia acqua Tegola «green» Villeroy & Boch lancia Omnia Architectura GreenGain, il Unisce la funzionalità di un manufatto in argilla alla tecnologia solare, mantenendo l’aspetto estetico di una tegola tradizionale. L’ultima nata in casa Industrie Cotto Possagno è una tegola appositamente modificata per alloggiare un modulo fotovoltaico, proposta con installazione «all inclusive». primo wc montato a muro con sistema di scarico che consuma soltanto 3,5 litri di acqua. «Questo significa – spiega l’azienda in una nota – che, grazie a un sistema di distribuzione idrica appositamente sviluppato, consente di risparmiare fino al 40% di acqua in più rispetto ai tradizionali wc da 6 litri». Nella versione dotata di «tasto risparmio» supplementare si può ridurre ancora l’erogazione fino ad arrivare a soltanto due litri. www.villeroy-boch.com Il sistema radiante alimentato da pannelli solari Alto risparmio energetico e comfort elevato è quanto promette la soluzione Darfloor proposta da Nicoll. L’azienda integra pannelli solari termici e sistemi radianti per adattarsi a ogni esigenza costruttiva, garantendo condizioni di riscaldamento e raffrescamento ottimali, eliminando l’ingombro dei termosifoni e contenendo i costi d’esercizio. www.nicoll.it www.cottopossagno.com Onde di ceramica Prodotta da Atlas Concorde la collezione Melt (grès porcellanato) si caratterizza per una struttura morbida, liscia e molto piacevole al tatto, percorsa da onde fluide leggermente in rilievo che richiamano la spalmatura delle resine fresche. Sei i colori disponibili divisi in tre tonalità chiare e tre scure, modulate su una scala cromatica dai toni caldi, da scegliere in soluzione monocromatica o da combinare tra loro. www.atlasconcorde.it 16 PROGETTI E CONCORSI 1 - 6 FEBBRAIO 2010 PROFESSIONISTI Joe Ansel .................................................................. V Alessandro Anselmi .................................................. 8 Higini Arau .............................................................. V Massimiliano Baldieri .............................................. V Shigeru Ban ............................................................... 1 Dante Benini ............................................................. I Aaron Betsky ............................................................ 8 Fabrizio Bianchetti ................................................... 2 Stefano Boeri ............................................................ I Richard Burdett ........................................................ 8 Mario Cucinella ..................................................... 1, I Francesco Dal Co ...................................................... V Francesco Dal Co ...................................................... 8 Kurt W. Forster ........................................................ 8 Massimiliano Fuksas .......................................... 8, XV Vittorio Gregotti ........................................................ 8 Hans Hollein ............................................................ 8 Massimo Iosa Ghini ............................................... XII Atsushi Kitagawara ................................................... 2 Francesco Masciarelli .............................................. 11 Marco Massa ............................................................. V Luca Molinari ......................................................... VII Oscar Niemeyer ......................................................... 3 Paolo Pasquini ...................................................... II-III Paolo Pejrone ........................................................... V Renzo Piano ......................................................... 1, 4 Paolo Portoghesi ....................................................... 8 Italo Rota .......................................................... I, II-III Kazuyo Sejima ......................................................... 8 Deyan Sudjic ............................................................. 8 STUDI E SOCIETA DI PROGETTAZIONE Artefakt ................................................................. XII Atelier 2 ................................................................... 2 Caputo Partnership ................................................ 6-7 Mauricio Cardenas (Ove Arup & Partners) ............II-III Luigi Centola (Centola & Associati) .......................... 3 Citterio & Partners .................................................... I Hnry N. Cobb (Pei Cobb Freed & Partners) ........... 6-7 Corvino+Multari ..................................................... VII Ludovica Di Falco (Scape) ....................................... 8 Fabbricanove ............................................................ V Alfonso Femìa (5+1 AA). ......................................... 8 Gnosis ...................................................................... 3 King Roselli Architetti ........................................ II-III Mikkel Kragh (Ove Arup & Partners) ................. II-III Labics ....................................................................... V Metrogramma ...................................................... I, VII Ortelli Architetti ................................................... II-III Luca Panzeri (Pcr) ................................................ II-III Parcianello & Partners Engineering ........................ 11 Mauro Piantelli (Deotto) ........................................ VII RicciSpaini ............................................................... 3 Paolo Salami (Collaborazione In Architettura Associati) II-III Susanna Scarabicchi (Renzo Piano building workshop) .... 4 Signorini Associati .................................................... 5 Sistema Duemila ................................................... 6-7 Studio Gritti ........................................................ II-III Studio PIU................................................................. 2 Vincenzo Vandelli (Progettisti Associati) .................. 2 AZIENDE E ASSOCIAZIONI Gilio Cesare Alberghini (Made Eventi) .................. XV Atlas Concorde ........................................................ 13 Autodesk .............................................................. XIV Barausse ................................................................ XII Paolo Buzzetti (Ance) ............................................. IX Cadline Software ................................................... XIV Castello Sgr ............................................................... 4 Ccc ................................................................. 6-7, 11 Cefla ....................................................................... 11 Cile ........................................................................ 6-7 Cmb ....................................................................... 6-7 Coca Cola .................................................................. 3 Concerta ................................................................... V Consorzio Stile21 .................................................. XIII Costruzioni Giuseppe Montagna ............................ 6-7 Cresme .................................................................... IX Dichroic Cell ........................................................... 10 Eris ......................................................................... 10 Fanfani-Bandinelli ................................................... 11 Fap Ceramiche ....................................................... 13 Fargeot Lamelle Colle ........................................... XIII Federcostruzioni ...................................................... IX Federlegno Arredo .................................................... 1 Fischer .................................................................... 13 Massimo Gallione (Consiglio nazionale architetti) .... 9 Garbelotto ............................................................... XII Geothermal International Italia ............................... 11 Pietro Gimelli (Uncsaal) .......................................... XI Gruppo Mattarei ...................................................... 11 Carlo Guglielmi (Cosmit) ......................................... 1 Hera Energie Rinnovabili ........................................ 10 Il Ferrone ................................................................ 13 Immobiliare Percassi ............................................... 11 Impregilo ............................................................... 6-7 Industrie Cotto Possagno ......................................... 13 Iter .......................................................................... 11 Jado by Jatec ......................................................... XII Si apre il Mese dell’Architettura! Sconto del 10% su tutte le riviste e OMAGGI ESCLUSIVI STR VISION Computo online Per creare computi ed esplorare listini con la massima semplicità. 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XV TelNet Italia ............................................................. V Trend ...................................................................... 13 Lualdi Porte ............................................................ XV Uni-Solar ................................................................ 13 Rosario Messina (Federlegno Arredo) ..................... XI Villeroy & Boch ...................................................... 13 Movi ....................................................................... XII Wood Beton ......................................................... XIII Nemetschek .......................................................... XIV Nicoll ...................................................................... 13 ENTI PUBBLICI Braccio Oddi Baglioni (Oice) ................................... 3 Giampaolo Arduini (Comune dell’Aquila) ................. 1 Ordine degli architetti di Fermo ................................. 9 Alfredo Bertelli (Regione Emilia Romagna) ............ 10 Ordine degli architetti di Genova ............................... 9 Massimo Cialente (Comune dell’Aquila) ................... 1 Ordine degli ingegneri di Firenze ............................. 9 Comune di Bassano del Grappa ................................ 3 Ordine degli ingegneri di Roma ................................. 9 Comune di Treviglio ................................................. 2 Parquet In .............................................................. XII Piero Di Stefano (Comune dell’Aquila) .................... 1 Permasteelisa ........................................................ II-III Matteo Gatto (Expo 2015) .......................................... I Pessina Costruzioni ............................................... 6-7 Vipin Gupta (Sandia National Laboratories) ............ 10 Reggio Children ....................................................... V Maria Rita Lorenzetti (Regione Umbria) ................... 9 Reguitti ................................................................... XII Carlo Masseroli (Comune di Milano) ...................... VII ReMade in Italy ......................................................... 3 Politecnico di Milano ................................................ 3 Richter Furniertechnik ............................................. 13 Silvano Rometti (Regione Umbria) ............................ 9 Rubner Haus .......................................................... XIII Rosa Zeccato (Comune di Ravello)............................ 3 Scrigno .................................................................. XII Sirti ........................................................................ 6-7 ALTRI ENTI Str ......................................................................... XIV Domenico De Masi (Fondazione Ravello) ................ 3 Stratex .................................................................. XIII Fondazione La Biennale ............................................ 8 Sulfurcell ................................................................ 10 Istituto nazionale per la Fisica della materia (Cnr) .. 10 Tassullo .................................................................. 13 Giuliano Martinelli (Università di Ferrara) ............. 10