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Settimanale di
14 settembre 2012
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 32
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di Modena Poste Italiane spa
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in edicola
“io sto con renzi”
Il ciclone Renzi scuote il Pd. Ha fatto le prove
generali a Modena, alla festa del partito, in una
delle federazioni più grandi. E ne è uscito con la
consapevolezza che in queste primarie non parte certo
battuto. C’è già chi ha deciso di sostenerlo, anche a Carpi.
A parlare è Roberto Arletti.
Roberto Arletti e Matteo Renzi
Maria
Capone
Carlotta
Paltrinieri
Rossella
Po
una donna a capo del
leonardo da vinci
angelo Po: aggrediamo
la crisi, investendo
motus chiude ma gli ex
lavoratori non ci stanno
negli states per
insegnare l’italiano
14.09.2012 n° 32
2
Libri
da non perdere!
Obbedienza e libertà - Di Vito Mancuso
Sono i tanti secoli di storia della Chiesa dominati dalla logica del potere che presentano ora
all’intelligenza cattolica un conto molto salato, accatastando, accanto ai più sublimi
concetti e a un’interrotta sequenza di santità, un variegato miscuglio di dogmi,
ipocrisie, precetti, tatticismi...
“
Cos’è più importante nella vita di un essere umano, l’obbedienza o la libertà?”. Il nuovo saggio di Vito Mancuso, teologo ed editorialista de La Repubblica, parte
da questo interrogativo. Obbedienza e libertà. Critica e
rinnovamento della coscienza cristiana, edito da Fazi, è
una riflessione lucida che tenta di far chiarezza su questo
paradosso cristiano e, al contempo, ne cerca il superamento
attraverso una teologia libera e rinnovata. Il messaggio lanciato da Mancuso è chiaro: libertà e religione non devono più
essere viste come alternative. Obbedienza e libertà non sono
due principi antitetici. Nel saggio l’autore sviluppa un vero e
proprio “discorso sul metodo” fondato non più sul principio
di autorità, bensì su quello di autenticità per cui la prima
indispensabile condizione è la libertà della mente, la “nostra
più grande ricchezza”, scrive il teologo.
Il saggio affronta tutti i diversi argomenti della teologia, uniti da
una stessa tensione della mente che si orienta verso la verità,
senza aver paura di mettere in discussione dogmi consolidati.
Ma possono convivere libertà e precetti incontrovertibili? Per
Mancuso la risposta è sì: “occorre capire il senso dei dogmi,
soppesarli, verificarli. Se tali precetti favoriscono l’incontro
con l’altro, con la realtà... allora possiamo farli nostri e la coscienza diventa libera se, al contrario,
costituiscono un ostacolo alla vita, allora vanno superati. Nella vita è importante avere regole e punti
fermi - per la comprensione e il comportamento - ma questi non devono mortificare la libertà, bensì
ossere orientativi alla costruzione del giudizio della coscienza”. L’obiettivo è alto - e arduo - una fede
all’altezza dei tempi e una concezione evolutiva della verità: una verità esistenziale che, scrive l’autore,
sta nell’incontro, nella relazione, “il respiro vero della vita vera”. Vito Mancuso invita a indagare, a interrogarsi. Porre l’eresia al centro della fede è fondamentale (“l’eresia è lo spirito inquieto dell’indagine”).
Ma allora perchè la Chiesa si rinchiude in se stessa, sottraendosi alla propria missione evangelica? La
risposta dell’autore è che si tratta del timore di confrontarsi con quella parte di sé, del suo passato ma
anche del suo presente, che la trascina in basso, portandola a preferire alla parola di Cristo quella dei
suoi persecutori a rinnegarlo e a rinchiuderlo in una cella come fa il Grande Inquisitore di Dostoevskij. Il Cristianesimo deve trovare il coraggio di affrancarsi dal suo passato, riformandosi nel profondo. Solo
incorporando quell’esigenza assoluta di verità - “La verità è avanti tutte le cose, è con tutte le cose, è
dopo tutte le cose”, affermava Giordano Bruno - scelta dagli eretici come propria ultima testimonianza, la chiesa potrà tornare a essere della gente e con la gente. Bellissima la meditazione che l’autore fa
del motto episcopale del cardinal Martini, recentemente scomparso, Pro veritate adversa diligere.
“Occorre essere contenti nelle contraddizioni: la vita è un impasto di contraddizioni. Amare la verità è
amare la vita”, scrive l’autore. Vero manifesto della teologia di Mancuso, Obbedienza e libertà lancia
un messaggio inequivocabile: da un lato la Chiesa deve liberarsi della superata visione del mondo insita
nella sua dottrina, dall’altro il mondo laico deve tornare a interrogarsi sui grandi orizzonti della ricerca
spirituale. E la strada che il teologo traccia per avvicinarsi a una condizione sempre più libera è quella
di praticare il bene, poiché “chi fa il bene si libera, chi non lo fa, rimane servo”. Mancuso discuterà
insieme al teologo carpigiano Brunetto Salvarani nella cornice della Festa del Racconto di Carpi, il
prossimo 30 settembre.
Jessica Bianchi
Frase della settimana...
“Alla fine sarà il popolo del Centrosinistra che
deciderà democraticamente quali siano i contenuti
più convincenti per riformare questo Paese e le
spalle più solide a cui affidare la responsabilità
di candidato alla guida del Governo”.
Commento del segretario provinciale del Pd Davide Baruffi, su Matteo Renzi, sindaco
di Firenze e ospite della Festa provinciale del Pd a Ponte Alto.
Tra le righe...
Prendetela con filosofia...
L
’ennesimo ministro si è recato nel nostro territorio senza nemmeno considerare quella che abbiamo ribattezzato la bella dimenticata del cratere... La
povera Carpi infatti, non è stata considerata degna di una fugace visitina da
parte del ministro all’Istruzione Francesco Profumo che, domenica 9 settembre,
nonostante un’agenda fitta di impegni, ha trovato il tempo persino di inaugurare
la nuova scuola materna di Soliera. Checché se ne dica, la Corte dei Pio, è certamente lungi dall’essere considerata città d’arte quindi, i casi son due, o ci si capita per
sbaglio - Capri si sa ci ha regalato un pugno di turisti nel corso del tempo - oppure
ci si giunge su invito. Per quanto nobile sia stato il taglio di un nastro in una scuola
materna, un interrogativo giunge però spontaneo: la presenza di un membro del
Governo nella nostra Carpi terremotata non avrebbe forse rappresentato un segno
di vicinanza per quei poveri Cristi che non hanno più un tetto sulla testa? Consci
che, difficilmente, il Ministro avrebbe potuto di sua iniziativa raggiungere la nostra amata città, voglioso di ammirare la Corte che fu di Alberto III Pio, allora non
resta che una sola, amara, conclusione: nessuno lo ha invitato. E ci mancherebbe,
cosa sarebbe dovuto venire a vedere d’altronde, qui non è mica successo niente.
Vadano pure a Cavezzo, a Mirandola, a Finale... là sì che c’è stato il terremoto! Cari
signori non preoccupatevi se a Carpi non sono venuti nè il Papa, nè il Dalai Lama.
E nemmeno il presidente della Repubblica, il premier Monti, i ministri Cancellieri,
Profumo e chi più ne ha più ne metta... anche noi avremo il nostro momento di gloria, quando a Carpi - dove nulla è accaduto, come a Modena e a Sassuolo - arriverà
l’armata dei filosofi! Almeno Marc Augè & C. ci faranno prendere tutte queste
“dimenticanze” con filosofia...
Jessica Bianchi
Foto della settimana
Luigi Conte e la moglie Giovannina, carpigiani d’azione, ma originari della
Basilicata, in agosto, tornati nella loro terra, vestiti con le magliette di Radio
Bruno, Teniamo Botta, hanno partecipato a una sagra organizzata dalla Pro Loco
del paese. Il denaro raccolto servirà a sostenere la scuola materna di Rovereto.
Il graffio
La Iena
Prorogato l’accordo con gli albergatori per
garantire la sistemazione degli sfollati fino al 31
ottobre. Di questo passo i terremotati resteran sì
senza casa, ma almeno avranno la settimana
bianca assicurata...
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri,
Federico Campedelli, Francesco Palumbo,
Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli,
Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
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COOPERATIVA RADIO BRUNO arl
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999
Chiuso in redazione il 12 settembre 2012
14.09.2012 n° 32
I
l bilancio della Diocesi di Carpi
a oltre 100 giorni dal sisma è a dir
poco impietoso: soltanto 4 delle
49 chiese presenti sul territorio sono
agibili (Quartirolo, Corpus Domini
e San Giuseppe, insieme alla chiesa
della Sagra, messa a disposizione
dal Comune di Carpi per la comunità
della Cattedrale e le celebrazioni
diocesane) e solo per pochissimi
edifici sarà possibile un recupero in
tempi relativamente brevi. I danni
ammontano a circa 460 milioni di
euro: una cifra che allontana sensibilmente il momento in cui i fedeli
potranno riappropriarsi dei “propri” luoghi di culto e di preghiera.
A partire dalla Cattedrale cittadina.
“Carpi respira con due polmoni, - ha
dichiarato il vescovo, monsignor
Francesco Cavina - l’ospedale e il
Duomo; mentre rientravano sempre
più reparti all’interno del Ramazzini, i lavori di messa in sicurezza della
cattedrale (spesa stimata: 500mila
euro) che, lo ricordiamo, hanno
portato alla chiusura di un intero
isolato del centro storico, stanno
proseguendo, con nostra grande gioia”. Un’impresa ardua che prevede
più fasi. Attualmente la Cmb sta
provvedendo alla messa in sicurezza della cupola e della facciata per
evitare ulteriori crolli e infiltrazioni
di acqua piovana. Tali opere risultano particolarmente complesse
per la difficoltà di raggiungere la
cupola centrale che sarà sottoposta
a una cerchiatura su più livelli, sia
sull’esterno che sull’interno, con
il ripristino delle murature distrutte. Si provvederà anche alla messa
in sicurezza della facciata e delle
zone di tetto lesionate dal crollo dei
decori, attraverso la realizzazione
di una copertura provvisoria delle
porzioni mancanti. “Reperire una
ditta non è stato facile - continua
il vescovo - per la complessità
dell’intervento e per la volontà di
non mettere in pericolo gli operai.
In caso di scosse importanti infatti,
trovarsi all’interno di una chiesa mastodontica come il Duomo, potrebbe
comportare conseguenze davvero
disastrose”.
In un contesto di grande precarietà,
anche per il perdurare delle scosse,
ha poi sottolineato Marco Soglia,
coordinatore tecnico della Diocesi
per la ricostruzione, la Curia non si è
mai fermata. “Diocesi, Comuni e Direzione regionale per i beni culturali
e paesaggistici continuano a operare
in stretta collaborazione, al fine di
trovare le soluzioni più efficaci e in
tempi brevi per poter eliminare al
più presto le situazioni di pubblico
pericolo e affinché si ripristini una
vita ordinaria nelle realtà territoriali
colpite”. Al momento sono in corso
di definizione progetti che consentano di ottenere l’agibilità per una
decina di chiese non eccessivamente
danneggiate che potrebbero entrare
nelle tranches di finanziamento per
la ricostruzione, previste nel biennio 2012-2014. Terminata la fase
delle opere provvisionali - interne
ed esterne - di messa in sicurezza
si dovrà infatti passare a quella di
riparazione e ricostruzione: un vero
e proprio punto interrogativo. “Il
nodo cruciale sono i fondi statali”, ammette amaramente l’economo diocesano, Stefano Battaglia.
Impensabile che la Diocesi possa
avere le forze per far fronte autonomamente a 460 milioni di euro
3
Il bilancio della Diocesi di Carpi a oltre 100 giorni dal sisma è a dir poco impietoso: soltanto 4
delle 49 chiese presenti sul territorio sono agibili e solo per pochissimi edifici sarà possibile un
recupero in tempi relativamente brevi. I danni ammontano a circa 460 milioni di euro: una cifra
che allontana sensibilmente il momento in cui i fedeli potranno riappropriarsi dei “propri”
luoghi di culto e di preghiera
Quando torneranno
a suonare le campane?
In alto la Chiesa di Rovereto. In basso, da sinistra, Angela Castagno, don Carlo Malavasi,
Francesco Cavina, Marco Soglia, Stefano Battaglia e Benedetta Rovatti
Muri feriti
A
In arrivo 7 centri di comunità
A
Novi l’emittente cattolica Telepace ha donato una chiesa prefabbricata
in legno da 250 posti, inaugurata lo scorso 15 agosto. “Mai vista tanta
gioia, dopo il sisma che ci ha colpiti. Credenti e non mi hanno avvicinato
per condividere la loro felicità nel risentir suonare le campane”, ha sottolineato
monsignor Cavina. “Questo terremoto ha demolito certezze e la ricostruzione
deve essere anche interiore: morale e spirituale. La gente ha bisogno di sentire
parole capaci di dare conforto, affinché le ferite dell’anima possano iniziare a
guarire. Denari, potere, ricchezza... han perso valore. Un’unica domanda resta:
perchè è accaduto? Oggi più che mai è necessario misurarsi con tali interrogativi” e, di conseguenza, ripensare la propria scala di valori. Altri progetti
per la realizzazione di nuove chiese sono in corso di definizione a Concordia,
Rovereto e Vallalta. “Caritas Italiana - ha poi aggiunto don Carlo Malavasi,
vicario generale - mette a disposizione della Diocesi di Carpi 7 centri di comunità, strutture polivalenti - non solo per la liturgia - che possono accogliere da
un minimo di 70 a un massimo di 500 persone, a seconda delle dimensioni,
e che possono ospitare aule per incontri, una cappella e uno spazio da adibire
ad abitazione provvisoria del parroco, nel caso non abbia dove risiedere. La
suddivisione degli spazi verrà progettata per rispondere alle esigenze specifiche di ciascuna comunità. Tali strutture verranno collocate in prossimità delle
parrocchie maggiormente danneggiate dal sisma. Siamo in attesa che i comuni
diano permessi e autorizzazioni per le installazioni delle strutture che dovranno rimanervi presumibilmente per lungo periodo, dovendo sostituire chiese
distrutte o fortemente lesionate”.
di danni e, a causa degli incerti
stanziamenti statali, è partita la
ricerca di sostenitori privati attraverso collaborazioni e “adozioni”
dei singoli monumenti, affinché il
patrimonio storico-artistico della
Diocesi di Carpi possa essere restituito alla comunità e, per quanto
sarà possibile, la vita di fede possa
riprendere nei luoghi originari. E la
Fondazione Cassa di Risparmio di
Carpi giocherà un ruolo importante
nel ridar vita al patrimonio lesiona-
to? Sosterrà il ripristino della cattedrale di cui, nel 2015, ricorrerà il
cinquecentenario della fondazione?
“L’ente presiediuto da Gian Fedele
Ferrari - spiega monsignor Cavina
- ci sta già aiutando nel recupero
della Scuola Sacro Cuore.
Considerata l’entità del danno subito però, la ricostruzione non è pensabile né, tanto meno, fattibile senza
il sostegno degli enti pubblici”. In
questo momento, rilanciano dalla
Fondazione “le priorità sono ospe-
dale, sociale e scuole. Considerate
le dimensioni dell’emergenza post
sisma infatti, la tutela dei beni storici
e artistici, per quanto importante,
passa in secondo piano”. E questo,
in soldoni, significa che, con una
buona dose di ottimismo, dovrà
passare almeno un decennio, per
sentir nuovamente cantare le campane, molte delle quali ancora sotto
le macerie dei campanili...
Jessica Bianchi
essere stati lesionati , oltre alle
chiese, a Carpi vi sono anche,
il Palazzo Vescovile, sede
dell’abitazione e dell’ufficio di monsignor Francesco Cavina e di tutta
la Curia diocesana, il Seminario (nel
secondo e terzo piano, con le stanze
dei seminaristi, le biblioteche, la Casa
del Clero che ospita i sacerdoti anziani),
il complesso dell’Oratorio Eden, al cui
interno vi è anche la Scuola paritaria
Sacro Cuore e i locali che consentono lo svolgimento di diverse attività
educative e di pastorale giovanile, il
Museo diocesano collocato nella chiesa
di Sant’Ignazio, il Monastero e la chiesa
di Santa Chiara, le chiese di San Bernardino da Siena e del Crocifisso. Oltre alle
chiese, nei complessi parrocchiali, sono
pericolanti i campanili e inagibili diverse
canoniche, danneggiate molte scuole d’infanzia. Innumerevoli i santuari
lesionati e le tante cappelle e oratori
esistenti in tutto il territorio, luoghi di
preghiera e devozione popolare.
Caritas Diocesana
Don Massimo al posto di Stefano Facchini
I
l vescovo, monsignor Francesco Cavina ha nominato don Massimo
Dotti, già rettore del Seminario e
presidente della Fondazione Aceg, direttore della Caritas Diocesana di Carpi.
Don Massimo prende il posto di Stefano Facchini, che il vescovo ringrazia
per “l’impegno profuso in questi anni
nello svolgimento del suo incarico e per
le molteplici iniziative che hanno fatto
della Caritas un punto di riferimento per
Stefano Facchini
Don Massimo Dotti
gli interventi caritativi, grazie al quotidiano impegno per far fronte a ogni
forma di povertà e di ingiustizia”. Per
quanto riguarda gli impegni di Caritas
sul fronte dell’emergenza terremoto
il vescovo ha confermato don Carlo
Malavasi responsabile dei rapporti
con la Caritas Nazionale, coadiuvato
da Benedetta Rovatti.
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4
Dopo 26 anni di insegnamento, la professoressa di Informatica dell’Itis Leonardo da Vinci, Maria Capone è pronta per una
nuova esperienza. Sarà lei, infatti, il nuovo dirigente scolastico dell’istituto tecnico carpigiano
Una donna a capo del Leonardo da Vinci
D
opo 26 anni di insegnamento, la professoressa di Informatica
dell’Itis Leonardo da Vinci,
Maria Capone è pronta per
una nuova esperienza. Sarà
lei, infatti, il nuovo dirigente
scolastico dell’istituto tecnico
carpigiano. “Mi sento come un
neo diplomato: non ho ancora
realizzato che, a partire dal 17
settembre, non sarò tra i banchi,
davanti ai miei ragazzi. L’insegnamento mi mancherà di
sicuro, se ci sarà qualche ora di
supplenza da coprire, mi sacrificherò volentieri...”, scherza
la neo “preside”.
Come ha maturato la scelta di affrontare questa
nuova sfida?
“Negli ultimi tre anni ho maturato una preziosa esperienza
in vicepresidenza, grazie alla
quale mi sono avvicinata ai
problemi di natura gestionale, decisionale e organizzativa
dell’istituto e, allo stesso tempo, mi ha permesso di stringere numerose relazioni con le
istituzioni e gli enti locali. Ho
deciso di partecipare al Concorso per dirigenti scolastici
dell’Emilia Romagna (1.400
i partecipanti per 153 posti)
animata dal desiderio di migliorare qualcosa. Di mettermi
alla prova”.
Come hanno reagito i
colleghi al suo cambio di
ruolo?
“I colleghi mi conoscono. Tra
noi esiste un rapporto fiducia-
rio costruito in anni di lavoro
comune e tutti loro sanno che il
nuovo dirigente è ben conscio
del contesto nel quale dovrà
operare e questo è senz’altro
fonte di sicurezza”.
Quali sono le condizioni
dell’istituto dopo il sisma?
L’anno scolastico riprenderà regolarmente?
“La parte più moderna dell’istituto era stata dichiarata parzialmente inagibile da Protezione Civile e Provincia
di Modena ma sono già state
effettuate tutte le operazioni di
consolidamento che si erano
rese necessarie dopo il sisma.
Fortunatamente la struttura è
solida e non ha subito crolli, le
lesioni infatti hanno interessato
solo alcuni muri divisori che
sono stati rafforzati con reti
metalliche e poi nuovamente intonacati. L’anno inizierà
quindi regolarmente”.
Quando verrà tolta l’inagibilità dalla palestra?
“Il tetto della palestra - che non
ha riportato danni - deve essere
fissato alle pareti laterali. Le
operazioni di ancoraggio previste dalla Provincia dovrebbero terminare, presumibilmente,
intorno al 15 ottobre”.
Dopo le dirigenze lampo targate Cotroneo
(2010/2011) e Spaggiari
(reggente nel 2011/2012),
l’istituto avrà un dirigente
che conosce le complesse
dinamiche del Leonardo
da Vinci, interessato an-
Maria Capone
che, come gli altri istituti
tecnici e professionali, dal
riordino dei cicli scolastici. Quali sono gli obiettivi
primari che si pone?
“Un fronte sul quale non possiamo più procrastinare è l’ammodernamento dell’istituto,
relativamente alla dotazione
tecnologica, come supporto
alla didattica. Occorre avere più
aule dotate di computer, Lim
(ad oggi l’Itis ha tre lavagne
interattive multimediali), per
offrire un approccio didattico
moderno in tutte le discipline,
anche quelle letterarie, per dare
risposte concrete ai ragazzi af-
fetti da disturbi specifici di apprendimento e, più in generale,
per mantenere alto il livello di
attenzione e l’interesse degli
studenti. Daremo poi continuità a tutti i progetti d’eccellenza
del nostro istituto: da Escorpio
alle gare di Matematica, Fisica
e Statistica, ai seminari di fisica
e ai percorsi didattici annessi
che hanno visto in questi anni
la collaborazione con l’Enea.
Proseguirà anche il nostro impegno all’interno del progetto
europeo nato due anni fa per
sviluppare un profilo corsuale specialistico per tecnici
trasfertisti, in collaborazione
con le imprese che operano sul
mercato globale e con i paesi
partner (Italia, Norvegia, Germania, Austria e Gran Bretagna). Il corso IST (acronimo di
International Service Technician, ovvero tecnico trasfertista
internazionale) rappresenterà
la base per corsi di formazione sviluppati dai singoli Paesi
per i rispettivi tecnici. Il nuovo profilo si inserirà nel tradizionale corso di Meccanica e
Meccatronica, ampliandolo e
dotandolo di una valenza internazionale. Un modulo pilota sarà attivato all’inizio di
quest’anno accademico. L’Itis
si conferma anche quest’anno
Test Center autonomo, sede di
esami per Ecdl Core ed Ecdl
CAD; di entrambe le certificazioni la preparazione è fatta in
modo curricolare. E, ancora,
consolideremo la nostra collaborazione con le varie associazioni di categoria del territorio
(in particolare Lapam, Cna
e Associazione Maestri del
Lavoro), grazie alle quali ai
nostri studenti viene offerta
la possibilità di misurarsi col
mondo del lavoro, entrando
direttamente in azienda, di
fare orientamento in entrata e
in uscita e, ai più meritevoli, di
ricevere borse di studio e riconoscimenti. Un altro obiettivo
è quello di rendere la gestione
scolastica maggiormente efficiente ed efficace, malgrado il
progressivo calo di personale
in forze alla scuola e le risorse
Inaugurata la nuova Scuola materna di Soliera alla presenza del Ministro dell’Istruzione Profumo
Una scuola green
E
’ green la nuova Scuola materna di Soliera,
inaugurata domenica
9 settembre, alla presenza
del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, Francesco Profumo, del sindaco di Soliera,
nonché assessore all’Istruzione dell’Unione Terre
d’Argine, Giuseppe Schena
e del dirigente scolastico
dell’Istituto Comprensivo
di Soliera, Marcello Miselli. Alla cerimonia hanno
partecipato anche numerosi
cittadini che hanno ascoltato
con interesse gli interventi
delle autorità, in un clima di
generale entusiasmo per una
struttura costruita secondo le
più avanzate tecnologie antisismiche e di risparmio energetico. L’atmosfera di festa
si è diffusa in breve tempo
grazie alle musiche del Corpo bandistico Bruno Lugli
di Soliera. A dare il via alla
cerimonia è stato il dirigente
Miselli che ha paragonato la
scuola a un libro prezioso,
appena acquistato, dal quale
ci si aspetta molto e che si
inizia a leggere con entusiasmo: “con lo stesso piacere
si comincerà a lavorare nella
scuola, ancora ignari di tutte
le belle esperienze che tra
queste mura potranno essere
vissute”. Schena ha invece
sottolineato come l’edificio
rientri nel piano energetico
del Comune di Soliera per
la riduzione delle emissioni di CO2, all’interno del
protocollo Patto dei Sindaci.
L’edificio si sviluppa su un
unico piano che comprende
quattro aule didattiche, un
atelier, uno spazio giochi e
un’area verde di circa 8mila
metri quadrati. La scuola, a
partire da lunedì 17 settembre, ospiterà 81 bambini
di età compresa fra i 3 e i 5
anni. “Le istituzioni locali
- ha proseguito il primo cit-
Schena e il ministro Profumo al taglio del nastro
Il ministro Profumo
tadino - credono fortemente
nel valore dell’istruzione
e cercano con ogni mezzo
di sostenerla”. Il ministro
Profumo dal canto suo ha
ribadito come la scuola sia
una struttura all’avanguardia, attenta alle normative
antisismiche e al risparmio
energetico e ha auspicato
che in futuro non solo le
sempre più risicate, per garantire standard di qualità sempre
più alti nel servizio reso agli
studenti e alle famiglie”.
L’Itis Leonardo da Vinci,
complice la richiesta di
tecnici sempre più specializzati da parte del mercato del lavoro registra
un trend nel numero di
iscritti?
“Da due anni a questa parte
abbiamo ben 9 prime classi e
l’istituto ha un totale di circa
710 studenti”.
Confermato il corso
serale?
“Certo, poichè crediamo sia
un’opportunità importante per
tutti coloro che hanno interrotto il proprio percorso di studi e
vogliono acquisire le competenze necessarie per riposizionarsi su un mercato del lavoro
sempre più esigente. Il corso ha
anche un ruolo di integrazione
sociale non trascurabile e, per
tale motivo, vorrei stringere
un legame più forte con l’Ente Locale, per pianificare una
progettazione sinergica e dar
vita a un percorso di integrazione sempre più articolato. Lo
scorso anno, avevamo messo a
disposizione delle associazioni
di volontario delle aule per fare
corsi di alfabetizzazione serale
alla lingua italiana: una strada
che, con lo sforzo congiunto
di tutti, potrebbe dare risposte
a una fascia importante della
cittadinanza”.
Jessica Bianchi
scuole, ma anche l’edilizia
in generale, possa dotarsi di
sistemi per produrre energia
alternativa. “Strutture come
queste - ha concluso Francesco Profumo - contribuiscono a migliorare il livello
dell’istruzione, fornendo
alle nuove generazioni un
futuro di qualità”. Domenica
9 settembre è stata inaugurata anche la nuova pista
ciclabile (850 metri) che
collega Soliera alla frazione
Appalto. Per celebrare l’avvenimento è stata organizzata una biciclettata che si
è conclusa a Sozzigalli con
un piacevole rinfresco. Una
giornata insomma all’insegna della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Francesca Desiderio
14.09.2012 n° 32
M
artedì mattina, 70 studenti delle classi terze e
quarte di quattro istituti
superiori carpigiani – Fanti, Meucci, Cattaneo e Vallauri – hanno
partecipato alla terza edizione
della Caccia al tesoro in bicicletta, organizzata dalle psicologhe
Federica Benatti e Simona Diana. I ragazzi sono stati suddivisi in
piccoli gruppi eterogenei, composti da studenti appartenenti a
diverse realtà scolastiche, al fine
di promuovere la socializzazione.
L’attività ha preso il via con la
consegna a ciascun gruppo di un
biglietto contenente una descrizione allusiva di uno specifico
servizio o luogo di aggregazione
giovanile verso il quale i ragazzi si
sono recati dopo averlo identificato. Una volta arrivato, il gruppo
è stato accolto dal personale
D
all’inizio di quest’anno
scolastico, Stefano Benatti, responsabile del Centro
educativo ArServizi di Carpi, che da
anni progetta e realizza laboratori
espressivi nella scuola dell’infanzia,
primaria e secondaria volti a integrare e ad arricchire l’attività didattica,
invita alunni e studenti ad accostarsi
in modo creativo all’ambiente in
cui vivono attraverso l’esperienza
dell’arte ceramica. Un percorso che,
a partire dall’assunzione corretta
Il 17 settembre avvio regolare dell’anno scolastico. Numerosi però gli
alunni che dovranno essere ricollocati a causa del perdurare dei cantieri
A Carpi si torna a
scuola: sì, ma dove?
Scuola M. Fanti - Succursale A. Pio
L
’Unione delle Terre d’Argine in occasione dell’avvio
dell’anno scolastico ha
emesso una nota stampa per aggiornare le famiglie sulle condizioni degli edifici scolastici statali
dopo gli interventi effettuati in
seguito al sisma e per fare il punto
sui plessi che invece non saranno
disponibili a partire dal 17 settembre e che quindi implicano una
ricollocazione degli alunni.
Nel Comune di Carpi, per le
Scuole d’Infanzia Andersen,
Albertario, Arca di Noè, Berengario, Bollitora, Cibeno,
Meloni, Pascoli e Sergio Neri,
così come per le Scuole Primarie
Colonnello Lugli, L. Gasparotto, Leonardo Da Vinci e Rodari
sarà possibile un avvio regolare.
Per quanto riguarda la Scuola
d’infanzia Marchiona invece, il
cantiere per ospitare i piccoli di 4
e 5 anni nel nuovo edificio scolastico di via Tonelli, in precedenza
sede del Centro Giochi Scubidù,
terminerà entro il 30 settembre
quindi, per le famiglie che ne
faranno richiesta, sarà organizzato un servizio alternativo presso
il plesso della Scuola Primaria
Rodari dal 17 settembre al 1°
ottobre. La Scuola Primaria
A. Frank ancora interessata da
lavori nella sezione della palestra e delle aule ubicate sopra di
essa, l’avvio sarà regolare ma
con una organizzazione a doppio
turno. Nelle Scuole Primarie C.
Collodi, G. Verdi e G. Pascoli
i cantieri termineranno entro il
17 settembre ma alle Pascoli il
servizio verrà riorganizzato con
la Scuola Primaria Fanti attraverso una diversa articolazione
5
Il prezzo dell’Olimpo...
oraria. All’interno della Scuola
Primaria M. Saltini il cantiere è
già terminato e l’istituto ospiterà
temporaneamente anche i ragazzi
della Scuola Primaria Martiri
della Libertà di Budrione i cui
lavori di risistemazione si protrarranno sino a gennaio 2013.
Le opere di ripristino alla Scuola
Primaria S. Pertini dovrebbero
concludersi entro il 24 settembre
- a eccezione della palestra e delle
aule ubicate sopra - ma l’attività
didattica inizierà il 17 settembre
in orario pomeridiano presso la
Scuola Secondaria di primo
grado G. Fassi. Sulla Scuola
Primaria Don Milani - ad oggi,
mercoledì 12 settembre - non vi
è ancora nulla di certo: il cantiere
infatti terminerà entro la fine di
settembre ma la scuola non ha ancora comunicato quale soluzione
C
e l’ha fatta. Il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani ha
riaperto tutte le scuole del cratere dove l’anno scolastico inizierà
regolarmente il 17 settembre. Su Tempo del 3 agosto avevamo
definito l’impresa ‘titanica’. “Dovesse riuscirgli - si legge nell’articolo
- avrebbe una risonanza senza precedenti dal punto di vista mediatico. La cosa avrebbe davvero dell’ incredibile, a poco più di tre mesi
dal terremoto e, agli occhi dei più, Errani avrebbe diritto a un posto
nell’Olimpo”. Occorre ricordare che su 429 edifici a uso scolastico nelle
quattro province emiliane interessate dal sisma, 191 sono risultati
agibili, 152 temporaneamente o parzialmente inagibili (esiti B e C), 9
temporaneamente inagibili e da riverificare in modo più approfondito
(D), 65 inagibili (E) e 12 inagibili per rischio esterno (F). Per raggiungere
l’obiettivo si sono attivate tutte le risorse possibili e non è escluso che le
nostre comunità siano chiamate a rendere disponibili spazi alternativi.
Centri sportivi, circoli anziani, palestre, pizzerie, così come a Mirandola,
potrebbero diventare temporaneamente sede di lezioni in attesa dei
container o dell’agibilità degli istituti. Nulla di strano che si cominci affrontando qualche situazione di precarietà: la scuola si appresta ad aprire superando i disagi ma con la consapevolezza che il futuro dei giovani
è un obiettivo primario. Insomma, un lento ritorno alla normalità ma le
criticità sono evidenti. Ci sono scuole in cui sono ancora in corso i lavori,
ragazzi costretti alla frequenza pomeridiana, genitori che si collegheranno venerdì sera al computer per sapere se e dove ricominceranno le
lezioni lunedì, famiglie costrette a riorganizzarsi perché i figli saranno a
casa al mattino, attività pomeridiane (sport, musica, tempo libero) in tilt
a causa di questo complicato inizio d’anno. Insomma il caos dilaga, che
sia questo il prezzo dell’Olimpo?
Sara Gelli
70 studenti delle classi terze e quarte dei quattro istituti superiori carpigiani hanno partecipato
alla Caccia al tesoro in bicicletta, organizzata dalle psicologhe Federica Benatti e Simona Diana
competente che ha illustrato, in
un lasso di tempo di dieci minuti,
le caratteristiche, le funzioni e le
attività offerte. Ciascun servizio
ha poi regalato gadget e materiale
informativo. Inoltre, in ogni sede,
è stato consegnato un nuovo
biglietto con riferimenti a un altro
servizio verso cui gli studenti hanno proseguito la caccia. Sono stati
complessivamente nove i luoghi
di interesse giovanile coinvolti:
Liceo, Casa del Volontariato, pista
di atletica, Scazza, Consultorio,
educatori di strada, Ventanni,
Informa Giovani, Biblioteca Loria,
Teatro e Mac’è. L’iniziativa si è
svolta in collaborazione con il Servizio di Psicologia Area Nord
dell’Ausl di Modena e l’Assessorato alle Politiche Giovanili
del Comune di Carpi.
M.M.
Da settembre, il centro educativo ArServizi di Carpi, luogo di idee per la scuola, utilizzerà l’arte per riavvicinare bambini e ragazzi all’ambiente
sisma di maggio. Nato da richieste di
alcuni docenti e genitori, il percorso mantiene le caratteristiche che
da sempre contraddistinguono le
proposte del centro: un’esperienza divertente ma strutturata in un
contesto rassicurante all’interno del
quale esprimere ed elaborare le difficoltà per sentirsi protetti e scoprire
di non essere soli. ArServizi utilizza
da sempre l’arte quale elemento mediatore nella relazione educativa. Da
quest’anno nuove idee si sono fatte
strada in risposta a bisogni emersi
nel territorio. Laboratori d’Arte, Artigianato, Musica, Teatro e Cinema
permetteranno a bambini e ragazzi
di riscoprire il presente attraverso il
recupero dell’arte, della storia e degli
antichi mestieri che hanno segnato
la vita dell’uomo. Per informazioni:
www.arservizi.org.
tecniche rieducative dell’equilibrio. Il
modello di cure adottato a Carpi infatti, è utilizzato, a oggi, in
tutto il mondo. L’equilibrio
è una funzione fondamentale che, grazie al labirinto
dell’orecchio (la struttura
che lo regola), consente a
ogni persona di imparare
a reggersi in piedi, camminare e spostarsi al buio.
I disturbi legati a questa
funzione (dall’insicurezza sino alle
vertigini), di cui si parlerà durante
la trasmissione Elisir, sono molto
diffusi e, in casi particolari, possono
essere fortemente debilitanti. L’Unità
Operativa diretta dal dottor Guidetti
è forse il centro con il maggior numero di persone visitate annualmente per disturbi legati all’equilibrio:
si parla di circa 12mila prestazioni
eseguite ogni anno (4mila pazienti
provenienti da tutta Italia).
La sfida di crescere informati e consapevoli
La nostra terra tra le mani
delle regole del fare arte ceramica
e delle infinite possibilità espressive dell’argilla, del gioco e della
fantasia possa far riavvicinare alla
nostra terra, quale ambiente di vita.
Il laboratorio ha lo scopo di arginare,
attraverso la modalità espressiva,
le conseguenze dell’improvvisa
interruzione delle lezioni causate dal
Domenica 16 settembre lo specialista di Vestibologia dell’Azienda Usl di Modena parlerà del
problema delle vertigini insieme al conduttore Mirabella, durante la trasmissione Elisir
Il dottor Guidetti su Rai 3
L
a sera di domenica 16 settembre il dottor Giorgio Guidetti
(in foto) direttore del Servizio
di Audio-Vestibologia e Rieducazione Vestibolare dell’Azienda Usl di
Modena, che ha sede nell’Ospedale
di Carpi, interverrà alla trasmissione televisiva Elisir in onda su Rai3
adotterà per assicurare il regolare
ritorno sui banchi.
Alla Scuola Primaria Giotto
- il cantiere si chiuderà entro il
24 settembre a eccezione della
palestra e delle aule ubicate sopra
- l’attività didattica inizierà il 17
settembre in orario pomeridiano
presso la Scuola Secondaria di
primo grado G. Fassi e presso la
Primaria
L. Da Vinci. Per quanto riguarda
la Scuola Primaria M. Fanti (i
lavori che la interessano termineranno a dicembre) il servizio
verrà svolto dal 17 settembre fino
alla disponibilità definitiva dei
moduli temporanei presso i locali
della Scuola Primaria Pascoli,
con modalità organizzative che
verranno comunicate dal dirigente scolastico. Nella Scuola
Secondaria di primo grado G.
Fassi il cantiere si concluderà
entro l’avvio dell’anno scolastico
mentre nella Scuola Secondaria
di primo grado O. Focherini,
in attesa dell’arrivo dei moduli
temporanei per 8 classi, il servizio
verrà riorganizzato consentendo
comunque l’avvio regolare. Gli
studenti della Secondaria di primo grado A. Pio - sede centrale,
dal 17 settembre al 1° ottobre
saranno ricollocati presso i locali
del Liceo Fanti in viale Peruzzi
con orario pomeridiano, mentre
per i ragazzi della Succursale (il
cui cantiere terminerà a dicembre)
sono previsti dei moduli temporanei ubicati in viale Peruzzi e
disponibili a metà ottobre. Nel
frattempo la scuola sarà ospitata
prima presso i locali del Liceo con
orario pomeridiano e poi presso la
sede centrale delle Scuole Pio.
dalle ore 21. A volere Guidetti in
studio è stato lo storico conduttore del programma sulla salute,
Michele Mirabella, per parlare di
vertigini e acufeni, materia in cui
il professionista modenese è tra i
maggiori esperti. L’ambulatorio di
Vestibologia dell’Azienda Usl è stato
riaperto il 18 giugno,
dopo i disagi causati dal
sisma, recuperando progressivamente tutte le
proprie attività. La scuola
vestibologica modenese è una delle prime in
Europa a sviluppare le
14.09.2012 n° 32
6
Liu Jo
Marchi
raddoppia
a Milano
L
iu Jo ha riaperto il flagship
di corso Vittorio Emanuele, a due passi da Piazza
Duomo a Milano, aumentando la superficie e trasformando
questa boutique nel più grande punto vendita del brand.
Inaugurazione ufficiale il 19
settembre. Il concept si basa
su un mix di semplicità e raffinatezza, grazie agli arredi firmati
da Tom Dixon, per dare il massimo risalto alle linee Liu Jo, Liu
Jo Jeans Women e Men, Liu Jo
Accessories, Liu Jo Shoes, Liu Jo
Underwear e Beachwear e Liu
Jo Junior. Calzature, borse e altri
accessori sembrano fluttuare,
appoggiati su espositori in rete
metallica, mentre gli abiti si avvalgono di appenderie dorate,
dalle linee geometriche che
spiccano sulla carta da parati
perlata. Dorata è inoltre un’imponente parete che, grazie a
differenti livelli di profondità,
può essere interpretata come
una scultura moderna, con
oggetti-accessori incastonati.
Catturano l’attenzione i vetri
colorati a gradazione sfumata, che fanno da contraltare a
superfici scandite da elementi
in metallo color champagne,
lucidi o spazzolati, a sostegno
dei modelli delle varie collezioni.
Per i pavimenti la scelta è caduta
sulla ceramica opaca chiara. I camerini diventano fitting lounge
e un virtual stylist accoglie la
clientela con suggerimenti di
stile e altre curiosità.
Forte di un fatturato di 265 milioni di euro nel 2011, l’azienda
carpigiana ha avviato durante la
primavera/estate 2011 ben 15
vetrine nel mondo “e sono previste altre importanti inaugurazioni nel secondo semestre”,
anticipa una nota, indicando
come prossime destinazioni, tra
le altre, Barcellona, Rotterdam
e Shanghai. La label può contare, a livello internazionale, su
oltre 220 monomarca e quasi
70 corner, integrati dalla presenza in 4.500 tra multimarca
e specialty store.
Cristina
Parodi sceglie
Blumarine
Angelo Po - il terremoto ha peggiorato la situazione. serviranno centinaia di migliaia di euro
per la messa a norma dell’azienda
“Aggrediamo la crisi, investendo”
“
In 90 anni di storia di
Angelo Po Grandi Cucine non abbiamo mai
assistito a una crisi tanto grave e prolungata”. Esordisce
così, Rossella Po, presidente
di Angelo Po, l’azienda nata
nel 1922 dal genio e dall’intraprendenza del nonno. “Questa
crisi - prosegue - è talmente
complessa e coinvolge così
tanti stati ed economie diversi che è quasi impossibile
fare previsioni per il futuro.
E’ sempre più difficile avere
una visione a lungo termine
perchè oggi tutto cambia rapidamente e quindi è quanto
mai importante essere flessibili e reattivi per rispondere
ai repentini cambiamenti del
mercato. Dopo le scosse del
20 e del 29 maggio, fortunatamente, non abbiamo riportato ingenti danni, ma ci siamo
immediatamente prodigati per
garantire la sicurezza dei nostri dipendenti. InAngelo Po, il
nuovo polo tecnologico è una
struttura che risponde alle più
recenti norme antisismiche in
quanto costruito pochi anni fa,
mentre il resto del complesso
produttivo risale agli Anni ‘60
e, pertanto, ci siamo attivati
per realizzare i miglioramenti
e i rafforzamenti per ottenere la certificazione di agibilità sismica provvisoria. Ora
stiamo proseguendo i lavori
per raggiungere la soglia antisismica del 60%. In un momento di stringente difficoltà
economica come quello che
stiamo vivendo, il terremoto
ha peggiorato la situazione.
Noi, come tante altre aziende
dovremo affrontare centinaia
di migliaia di euro di spese
per la messa a norma, sebbene per noi la sicurezza sia
sempre stata una priorità, così
come la solidarietà. Abbiamo
infatti supportato con alcune
cucine professionali i campi
della Protezione Civile di 5
tra i comuni più colpiti dal sisma: Rovereto, Cavezzo, San
Possidonio, San Prospero e Finale Emilia. Inoltre abbiamo
aiutato i nostri dipendenti con
l’abitazione inagibile e senza
una sistemazione alternativa,
offrendo a loro e alle loro fami-
Rossella Po
glie la pensione completa per
due mesi. Abbiamo poi raccolto, insieme ai dipendenti,
contributi a favore di progetti
a sostegno delle popolazioni
più danneggiate dal terremoto,
come avevamo fatto anche per
il sisma in Abruzzo”. Contro
una crisi che affonda sempre
più l’economia, molti imprenditori sono costretti a chiudere, mentre altri, tenacemente,
cercano di trovare delle vie
d’uscita. “Cerchiamo di reagire alla crisi agendo su tre
fronti: organizzazione, prodotto e mercato. Per quanto
riguarda la prima - spiega la
presidente - abbiamo investito
in un’importante consulenza
di lean thinking per ottimizzare i processi aziendali, per
migliorare la produttività e
garantire l’efficienza a tutti
i livelli. Malgrado il perdurare della crisi, abbiamo sinora salvaguardato le nostre
professionalità, avvalendoci
di contratti di solidarietà per
non penalizzare troppo i dipendenti rispetto ad altri ammortizzatori sociali, ma questa
situazione non può durare per
sempre e se la ripresa dovesse
farsi ancora attendere, saremo
costretti a prendere in considerazione soluzioni alternative
per non compromettere la
vitalità dell’azienda. Relativamente al prodotto, stiamo
continuando a investire su ricerca, efficienza energetica e
nuove tecnologie. Abbiamo
investito anche recentemente in un importante centro
di lavorazione automatico
per la produzione. Usciremo con nuovi prodotti a fine
2012 e all’inizio del 2013. Per
esempio, stiamo realizzando
prodotti ad alta produttività
per rispondere sempre più
efficacemente alla clientela
della grande collettività. E
ancora, prodotti che rispondono a richieste più di nicchia,
ad esempio per le catene alberghiere internazionali nel
sud-est asiatico, o personalizzazioni per importanti clienti
tedeschi, americani e australiani. Inoltre, in quanto azienda rappresentante del Made
in Italy nel mondo, abbiamo
deciso di puntare sul design
di pregio, collaborando con la
famosa carrozzeria Zagato e,
ultimamente, abbiamo vinto
il premio internazionale sul
design industriale: la Menzione d’onore del compasso
d’oro per il nostro forno misto.
Stiamo anche collaborando
con l’Università di Modena
relativamente al tema dell’efficienza energetica, tema per
noi primario. Siamo stati infatti tra i primi a lanciare sul
mercato i frigoriferi professionali con l’etichetta energetica che riducono l’impatto ambientale. Sul fronte del
mercato, abbiamo costituito
una filiale a Milano per gestire
i grandi clienti della collettività, segmento di mercato su
cui stiamo investendo e dove
possiamo vantare clienti come
Vodafone, gli Ospedali civili
di Brescia e Lamborghini che
abbiamo recentemente fornito. Inoltre, continuiamo a fare
acquisizioni strategiche sulla
nostra rete distributiva europea. Abbiamo infatti rilevato
il nostro distributore francesce
per entrare direttamente nel
mercato che è il secondo più
importante al mondo, dopo
quello italiano. Nonostante
la situazione critica in cui
versa l’economia spagnola,
stiamo acquisendo anche il
nostro distributore in Spagna,
Paese in cui il nostro brand è
storicamente molto forte. Per
crescere e fronteggiare il calo
di fatturato in Europa, che rappresenta per noi circa il 75%
del totale, stiamo investendo
in base alle nostre forze e con
investimenti locali, anche nei
paesi Paesi extracee come India, Russia, Emirati Arabi e
Singapore. In Cina abbiamo
già sostenuto quattro anni fa
un importante investimento
per costituire una filiale commerciale a Shanghai che ci sta
dando buone soddisfazioni,
con importanti referenze
come lo Swatch Art Hotel o
catene internazionali come
il Radisson Blu. Purtroppo,
l’esigua incidenza del fatturato extracee, seppur in crescita,
non compensa l’importante
calo del mercato italiano ed
europeo”. E’ un dato che accomuna le imprese di ogni
Il vicepresidente provinciale di Cna, Marco Gasparini, lancia un appello agli imprenditori
“Reagiamo: cedere allo sconforto non serve a nulla”
“
I
n occasione della conferenza stampa di presentazione del programma Cristina Parodi Live, Cristina
Parodi (in foto) ha indossato
un capo della collezione
Blumarine Autunno/Inverno
2012/13.
La giornalista e conduttrice
ha scelto un abito arancione
con inserti geometrici in raso
ton sur ton.
Non dobbiamo rimanere
vittime della disperazione, bensì reagire. Leggo
sui giornali le dichiarazioni di
numerosi imprenditori che si lamentano di essere stati lasciati
soli, in balia di se stessi e non
sarò certo io a sostenere che sia
tutto risolto, anzi. Anche se la
situazione è ancora in evoluzione e i soldi non sono arrivati, va
tuttavia spiegato con forza che,
se ci si impegna, qualche pesce
lo si può pur pigliare”. E’ questo l’appello lanciato con forza
dal vicepresidente provinciale
di Cna, Marco Gasparini (in
foto). A sua volta imprendito-
re, Gasparini non vuole perdere
tempo prezioso versando lacrime. “Se ci si reca dalla propria
associazione di categoria, qualche aiuto lo si può ottenere.
Noi sul territorio ci siamo e lo
posso garantire in prima persona”. Per le imprese ci sono
ancora tante questioni in corso
di definizione, ma la materia è
complessa. “Capisco che occorra del tempo, ma intanto che
si stabiliscono le procedure noi
non possiamo perderci d’animo”. Relativamente poi allo
slittamento dei pagamenti delle
imposte e la creazione di una
no tax area, Gasparini si asso-
cia a quanto chiesto a
gran voce
dal presidente della
Regione,
Vasco Errani. “Lui e
tutti i sindaci
chiedono a
ogni ministro che incontrano
che le tasse siano tutte rimandate al 2013, mentre sulla no
tax area sono d’accordo con
l’intenzione di agire caso per
caso. Se la mia azienda non ha
subito danni, è giusto che io paghi e che le agevolazioni siano
previste per
chi ha il capannone
crollato”.
Ma il vicepresidente
di Cna sottolinea un
elemento
che, a suo
avviso, non va sottovalutato:
“perché le aziende del cratere
devono adeguare i propri stabili
secondo le norme antisismiche,
mentre quelle di Campogalliano, Comune appena al di fuori,
non sono costrette a farlo? Non
mi si dica che il rischio terre-
tipo e dimensione: i livelli di
crescita che si registravano
prima del 2008 sono ancora
inarrivabili. “Non si sa - prosegue Rossella Po- se e quando
si tornerà ai tassi di sviluppo
che avevamo prima che questa
crisi ci piombasse addosso.
C’è poca visibilità e tanta incertezza; confrontandomi con
altri colleghi imprenditori, la
situazione si rivela analoga e
appare evidente che nessuno
di noi può prevedere quando
ritorneremo a crescere. Annate così dure non si erano
mai viste, ma quello che noi
dobbiamo e possiamo fare è
reagire, continuando a investire e conservando quanto più
possibile uno spirito positivo.
Tuttavia il nostro potere è limitato. Abbiamo subito una
crisi globale causata da una
finanza internazionale malata,
da errate politiche e mancate
riforme degli Stati (in primis
il nostro) e da una politica
europea miope. Per fortuna,
in queste ultime settimane,
qualcosa sembra cambiare a
livello europeo. Speriamo in
una maggiore integrazione
economica e politica per il
futuro. Credo che in Italia il
Governo attuale abbia fatto
molti sforzi, ma non ancora
sufficienti per rilanciare l’economia.Amio parere si dovrebbe fare di più sulla spending
review per liberare risorse da
investire per il rilancio delle
imprese, dell’occupazione e
dell’economia, per esempio
procedendo con la riduzione
del cuneo fiscale, nonché con
la detassazione degli utili reinvestiti dalle aziende, in quanto
un’impresa può crescere solo
se investe, ma se più della
metà degli utili prodotti finiscono in tasse, poi che risorse
rimangono? Come si creano
nuovi posti di lavoro? Come
si danno garanzie per il presente e il futuro dei lavoratori,
soprattutto dei giovani? Se potessi rivolgere un appello alla
classe politica, domanderei un
maggior sforzo in questa direzione. E’ da qui che si deve
ripartire per tornare a essere
competitivi”.
Chiara Sorrentino
moto si ferma a Carpi. Occorrono regole uguali per tutti
o si rischia di penalizzare chi,
nell’area dove il terremoto ha
colpito con maggiore violenza,
ci vuole restare”. L’auspicio è
insomma che il terremoto non
generi una ‘concorrenza sleale’
tra imprese vicine geograficamente ma divise da un ‘muro
burocratico’. Gasparini resta
comunque speranzoso. “A tre
mesi dal sisma, il 70% delle imprese sono ripartire, anche se, in
molti casi, in situazioni precarie,
dentro a tensostrutture o in altri
stabili. Occorre tornare al più
presto alla normalità ma non è
sconfortandoci a vicenda che si
risolveranno i problemi”.
Marcello Marchesini
14.09.2012 n° 32
7
“Vogliamo che a far tremare la terra siano i decibel della nostra musica e non le scosse di terremoto”:
è questo l’auspicio degli organizzatori della prima edizione del Rock Shock Festival, la due giorni di
musica e intrattenimento che si terrà sabato 15 e domenica 16 presso la Polisportiva di San Marino
La musica che fa bene
“
Vogliamo che a far
tremare la terra siano
i decibel della nostra
musica e non le scosse di
terremoto”: è questo l’auspicio degli organizzatori
della prima edizione del Rock
Shock Festival, la due giorni
di musica e intrattenimento - patrocinata dai Comuni
di Carpi, Novi, Moglia e
sponsorizzata da nove soggetti, tra cui Cna, Italcarni
e Banca Mediolanum - che
si terrà sabato 15 e domenica
16 presso la Polisportiva di
San Marino, in via Traversa
S. Lorenzo, con lo scopo di
S
emplicemente fantastico. Non ci sono altre
parole per descrivere
Rosso di Sera, la serata di
beneficenza organizzata
dalla Macelleria Papotti di
Fossoli, giovedì 6 settembre.
Una festa tra amici - vicini e
lontani - che, animati dalla
voglia di fare qualcosa per il
bene dei più piccini, hanno
risposto presente all’appello
lanciato dall’istrionico e
inesauribile Roberto Papotti e sono accorsi numerosi all’evento. Un gustoso
e profumato after dinner con
degustazione di vini messi
a disposizione da Stefano
Pizzamiglio, produttore e
grande studioso di vino insieme alla moglie, Augusta,
dell’Azienda agricola La
Tosa, per raccogliere fondi
da devolvere all’associazione di macellai Butchers for
Children, destinati all’acquisto di un macchinario
per il Reparto di Pediatria
dell’Ospedale Ramazzini
di Carpi. “La partecipazione
alla serata - sottolinea un’entusiasta Chiara Papotti
- è andata ben oltre le nostre
aspettative. Inizialmente avevamo posto un tetto massimo
di 50 prenotazioni ma, alla
fine, considerato il numero
altissimo di adesioni, abbiamo raddoppiato le presenze
tanto da esaurire letteralmente lo spazio a disposizione.
Con i fondi raccolti durante
Rosso di Sera abbiamo centrato l’obiettivo prefissatoci,
ovvero raggiungere quota
8mila euro, somma necessaria per l’acquisto del macchi-
raccogliere quanti più fondi
possibile da destinare al progetto Se non sai non 6, che si
occuperà dell’acquisto di 40
lavagne interattive multimediali – Lim - per le scuole di
Novi, che da sei sono passate,
a causa dei gravi danni del
sisma, a due. “Entreremo
nelle nuove strutture, temporanee ma antisismiche, entro
la fine di ottobre – spiega
Maurizio De Chiana, uno
degli insegnanti responsabili
del progetto – ma già nel
mese di settembre faremo
attività didattica”. Oltre alle
Lim, necessarie per permet-
tere di seguire le lezioni ai
tanti studenti che non hanno
potuto recuperare i loro testi,
rimasti nelle classi evacuate durante le scosse, o che
hanno perduto le abitazioni,
il progetto punta a proseguire
il laboratorio psicologico
avviato col progetto Sbulloniamoci e condotto dall’educatore Stefano Contardi,
legandolo al trauma del
sisma e indirizzandolo a
studenti e insegnanti. Sempre
nell’ottica di superare quelle
terribili giornate, si vorrebbe
continuare anche il laboratorio teatrale, per aiutare i
bambini a esternare le proprie
paure attraverso la parola e il
corpo. Ultimo, ma non meno
importante, Se non sai non 6
vorrebbe estendere alle classi
quinte della scuola primaria
i corsi di lingua inglese condotte in collaborazione con il
prestigioso Trinity College
di Londra. “A vigilare sul
corretto utilizzo dei fondi che
riceviamo - spiega ancora De
Chiara – c’è un comitato del
quale fanno parte il dirigente
scolastico, quattro insegnanti
e due genitori. Della ricostruzione degli edifici si occuperà lo Stato, noi vogliamo
riempire il contenitore con
tanti progetti e strumenti che
possano aiutarci a far ripartire
le lezioni ancor meglio di
prima”. Ma se il sostegno ai
bambini è l’obiettivo della
manifestazione ideata e voluta da due giovani musicisti
di San Marino e S. Antonio
in Mercadello, Maximilian
Parolisi dei Mother’s Eye ed
Elisa Rongo - in arte Kirayel – durante le due giornate
si potrà anche ascoltare la
musica di ben 22 band locali,
molte delle quali provenienti
dalle zone maggiormente
colpite dal sisma. Tra i tanti
gruppi che si alterneranno
sul palco, la parte del leone
la faranno i Queenmania,
sabato sera, e Michele Luppi
con la sua band per la conclusione di domenica. Nel
corso del festival si potrà
anche acquistare al modico
prezzo di 10 euro il doppio cd
al quale hanno partecipato 45
gruppi musicali della zona,
con un’adesione impressionante che lascia ben intendere
quanto grande e sincera sia
la voglia di darsi da fare di
ciascuno. Oltre alla musica
che, in entrambe le giornate,
continuerà ininterrottamente dalle 15 a mezzanotte,
nell’area della festa saranno
presenti bancarelle di hobbistica, associazioni di volontariato, clown e intrattenimento per i più piccini, stand
gastronomici e anche i banchi
di Paola, una negoziante di
articoli da regalo la cui sede,
a Rovereto, è stata distrutta
dalle scosse. Tra i partecipanti, anche Alle Tattoo.
“Durante il festival proporrò
un laboratorio didattico dove
i bambini potranno disegnare
il ‘loro’ terremoto”. Una volta
ancora la musica ha dimostrato di essere uno strumento
efficace, oltre che per divertirsi, anche per aiutare chi è
più in difficoltà.
Marcello Marchesini
Grande successo per l’after dinner organizzato dalla Macelleria Papotti di Fossoli, giovedì scorso.
Con i fondi raccolti durante la serata è stata raggiunta quota 8mila euro, somma necessaria
per l’acquisto del macchinario da destinare al Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Carpi
La catena della solidarietà
della serata, hanno messo a
disposizione il loro tempo e
il loro lavoro gratuitamente.
I camerieri
Dai camerieri ai cuochi,
dall’azienda piacentina che
ha offerto il vino ai cantinieri
Dottoressa Adriana Borghi
Roberto Papotti tra Stefano
Pizzamiglio e la moglie
Augusta
Astanti
nario, pertanto abbiamo dato
il via libera al Primario del
Reparto di Pediatria, Adriana Borghi, di procedere
con la prenotazione”. Ma
la Macelleria Papotti non si
ferma qui: “con la vendita
dei grembiuli che continua
in negozio - continua Chia-
ra - siamo d’accordo con la
dottoressa Borghi di investire
tutto il surplus in attrezzature e strumenti connessi al
progetto”. Una serata resa
possibile grazie al prezioso
impegno volontario di tanti:
“tutti coloro che hanno collaborato per la perfetta riuscita
Andrea Magnani
e la sua band
Francesco e Massimo, ai
musicisti Andrea Magnani
e la sua band. A tutti loro va
il nostro più sentito ringraziamento. Grazie anche a
tutte le persone che hanno
mostrato fiducia in noi e
hanno partecipato all’evento
organizzato per una buona
causa, dando il loro generoso contributo. Tanti amici,
tante facce nuove, giovani
e meno giovani: ognuno ha
voluto fare la propria parte”. Qualche esempio? Tra i
tanti, ne abbiamo scelti due,
particolarmente significativi:
alcuni dipendenti del gruppo
ENI Raffinerie di Venezia
si sono recati personalmente presso la macelleria per
donare, in collaborazione
col Cral, Centro ricreativo
aziendale lavoratori, ben
1.025 euro per contribuire al
progetto Insieme per ricostruire, mentre un ragazzo
che lavora per un’azienda
di cancelleria ha chiesto alla
famiglia Papotti di stilare una
lista di materiale scolastico
(per un valore complessivo
di 700 euro) da donare poi
a una scuola lesionata dal
terremoto. La solidarietà è
davvero contagiosa. E non
ha confini. E’ una catena
straordinaria che, una volta
messa in moto, difficilmente
si arresta.
J.B.
14.09.2012 n° 32
8
La fotografa Marzia Lodi ha realizzato gli scatti del
calendario che racconta le emozioni di 53 donne
Io farò. Donne per la ricostruzione
C
’è l’occhio di Marzia Lodi, 41enne carpigiana con studio fotografico a Novi di
Modena, dietro gli scatti che corredano
l’agenda e il calendario 2013 dello Spi/Cgil modenese. Fotografa e scrittrice, autrice di diversi
volumi fotografici, cataloghi d’arte, volumi di gastronomia, Marzia Lodi insieme alla professoressa
Adriana Barbolini ha dato vita al progetto Io
farò. Donne per la ricostruzione per ricordare
il dramma del terremoto del 20 e 29 maggio, ma
anche per ripartire.
Cinquantatre donne dei Comuni terremotati del
modenese hanno prestato il loro volto e hanno
accettato di esprimere le proprie emozioni, ricordando un loro gesto della vita quotidiana che più
manca e dal quale vorrebbero riprendere una vita
normale. Così ad esempio Diva di Finale Emilia
dice: “non voglio più comprare oggetti, quelli che
avevo si sono rotti, non ne voglio più. Le cose che
mi sono rimaste bastano. Vorrei di nuovo portare
i garofani per il 1° Maggio, per raccogliere soldi”.
Marzia Lodi
Oppure il sindaco di Novi, Luisa Turci: “bisogna
ridare realtà al pensiero, perché oggi penso: Vado
a casa, ma la mia casa non c’è più. Allora è davvero indispensabile non doverlo solo
pensare, ma occorre che tutti tornino a casa al più presto”. Calendario e agenda
sono in vendita al contributo di 5 euro l’uno, presso le sedi sindacali Cgil di tutta la
Provincia e il ricavato sarà interamente destinato all’acquisto di materiali didattici
per le scuole dei territori terremotati.
In centro a Carpi, Vanni Neri apre Peecker un nuovo negozio di dischi
Torna la musica nella
via della catena
N
ell’era della velocità la Vanni Neri
musica viene scaricata,
ascoltata e dimenticata
nel giro di qualche minuto. Eppure c’è ancora qualcuno che nella
musica crede e decide di aprire
un nuovo negozio di dischi in
centro storico, in via Paolo Guaitoli. Vanni Neri, proprietario di
Peecker, raccoglie così, seppure
inconsapevolmente, l’eredità di
Tosi Dischi, riportando la musica
nella via della catena. “Sono rimasto molto soddisfatto dell’accoglienza che mi hanno riservato
i carpigiani, nonostante il mio
lavoro sia da museo, ho sentito
come la gente avesse bisogno di
un posto dove la musica potesse
essere vista e toccata, diversamente ma. Le canzoni erano scomode, la
dall’inconsistenza di un mp3”. Vanni musica aveva il potere di cambiare
è forse uno degli ultimi fortunati che le persone”. Di certo nell’era del
è riuscito a vivere solo di musica. Una Pulcino Pio, le cose non sono più
vita da dj la sua, che gli ha permesso esattamente le stesse... Internet ha
di passare attraverso tutti i movimenti rimescolato le carte in tavola: oggi
musicali, in tempi in cui la trasgres- la musica si scarica, difficilmente si
sione erano jeans e capelli lunghi; acquista ma, a far scomparire sempre
quando i ragazzi, a ritmo di musica, più negozi di dischi, contribuiscotrovarono il coraggio di scuotere una no anche le case discografiche che,
società rigida e retrograda. “Quando nonostante il potere dilagante della
passavo i dischi nella mia radio libera Rete, invece di reinventarsi, hanno
– ricorda Vanni - è capitato più di una aumentato i prezzi per mantenere
volta che mi chiudessero il program- stabili i guadagni. In questo modo
In 360 hanno partecipato a TiramiSu, la cena organizzata
presso il campo dell’Oratorio cittadino, per raccogliere fondi
Raccolti oltre 4mila euro
P
non solo non si sono aperte nuove
strade per la musica e i musicisti,
ma si è rimasti legati a un mondo
antico che non esiste più. Chi mai
spenderebbe fior di quattrini per un
cd, quando Internet offre tutto gratis o
quasi? Il passato non tornerà, le nuove
generazioni forse non conosceranno
mai la bellezza del vinile... ma nulla è
perduto. In qualche garage del mondo
c’è di sicuro un grande artista ancora
da scoprire, perchè la musica, quella,
non si ferma mai.
Francesco Palumbo
pezzo di gnocco fritto e una tigella, al
ritmo di tanta buona musica, grazie
alla loro presenza hanno contribuito
a raccogliere oltre 4mila euro.
er riportare in sicurezza il complesso dell’Oratorio cittadino
Eden, dopo il sisma del 29 maggio, si prevede un intervento di almeno
900mila euro. Oltre un centinaio di
giovani, tra Scuot e aderenti alla Acr,
si sono immediatamente mobilitati per
dare il proprio contributo nel cercare
di ridar vita, il prima possibile a questo luogo di aggregazione e inclusione
sociale, attraverso l’organizzazione di
una cena. L’evento, chiamato TiramiSu, si è svolto lo scorso 7 settembre
nel campo dell’Oratorio. A rispondere
all’invito circa 360 partecipanti che, in
un clima festoso e conviviale, tra un
Curiosità - Vi siete mai chiesti come mai l’Italia abbia la bizzarra forma di uno stivale? E perché sono circa 1.500 i chilometri
in linea d’aria da Roma a Londra, e quasi 6.000 quelli che separano Londra da New York?
Che Terra sarebbe senza terremoti?
C
he Terra sarebbe senza terremoti? Vi siete mai chiesti
come mai l’Italia abbia la
bizzarra forma di uno stivale? E
perché sono circa 1.500 i chilometri in linea d’aria da Roma a
Londra e quasi 6.000 quelli che
separano Londra da New York?
La geografia è sempre stata un
punto fermo per qualsiasi civiltà
abbia colonizzato un angolo di
mondo, influenzando i tratti somatici degli individui, le attitudini,
la storia e la cultura. Ma, alla
scala dei tempi geologici, l’attuale disposizione dei continenti
non è che il singolo fotogramma
di un film iniziato ben 4 miliardi
e 700 milioni di anni fa. Si dice
che paragonando l’età della Terra
alle 12 ore che compongono un
giro completo delle lancette di
un orologio, considerando la sua
formazione allo scoccare della
mezzanotte, la comparsa dell’uomo – genere Homo - non arriverebbe che meno di mezzo minuto
prima di mezzogiorno. Quindi,
sebbene non abbiamo potuto
osservare direttamente la lenta
metamorfosi del nostro pianeta al
trascorrere delle ere geologiche,
il suo perpetuo dinamismo, fatto
di esplosioni vulcaniche, colate
laviche, frane, alluvioni e, naturalmente, terremoti, ci permette
comunque di decifrare i chiari
segni di un’evoluzione tuttora
in corso. Manifestazioni di una
incontenibile vitalità che molte
volte ci terrorizzano e di cui, possiamo essere purtroppo vittime.
Ma la natura, dovremmo saperlo,
segue il suo corso: il concatenarsi
di questi straordinari fenomeni,
apparentemente casuali e isolati, è
infatti scandito dall’ordine logico della tettonica delle placche.
Secondo questa nota teoria, sotto
la litosfera, che è il sottile guscio
che avvolge esternamente il globo
terrestre – 120 chilometri di spessore massimo su un raggio totale
di 6.374 – è presente l’astenosfera,
una zona del mantello che, pur
trovandosi allo stato solido, ha
la particolarità di assumere un
comportamento plastico-viscoso
in tempi geologici. Dunque, al di
sopra dell’astenosfera, le placche
che suddividono la litosfera sono
del tutto assimilabili a elementi
rigidi galleggianti che si muovono
indipendentemente come zattere
alla deriva. Circa 200 milioni di
anni fa la penisola italiana ancora non esisteva e le terre emerse
erano assemblate in un’unica
grande massa continentale, detta
Pangea. Grazie al lento e inesorabile meccanismo di deriva dei
continenti, Pangea si è progressivamente spaccato, poi smembrato
e le varie placche hanno assunto
la configurazione attuale. Il lungo
viaggio alla deriva dell’India,
per esempio, è iniziato poco più
di 100 milioni di anni fa, quando
questo enorme blocco di terra si
è distaccato dall’Africa orientale
ed è migrato verso Nord, fino allo
scontro con il continente asiatico,
dando origine al sollevamento,
tutt’oggi in corso, della catena
himalayana: la più elevata del
mondo, 8000 metri in altezza di
asperità e meraviglia mozzafiato,
che ogni anno accresce la sua
imponenza di circa 3-4 centimetri.
Tornando al nostro caro stivale,
dobbiamo la sua esistenza alla formazione della catena appenninica,
emersa dalle acque del Mediterraneo circa 30 milioni di anni fa. Ciò
è stato possibile grazie alle spinte
tettoniche del blocco sardo-corso,
che si allontanava dalla placca
europea accavallandosi verso Est
su quella adriatica e, in seguito,
della successiva - e ancora attiva
- apertura del Mar Tirreno, il tutto
naturalmente accompagnato da
una inestimabile quantità di eventi
sismici e vulcanici. Scongiurare
la prossima scossa di terremoto
potrebbe non portare ai risultati
sperati. Molto più utile sarebbe,
forse, guardarsi meglio dalle negligenze degli esseri umani.
Letture consigliate: Storia geologica d’Italia – Gli ultimi 200
milioni di anni di Alfonso Bosellini, Zanichelli.
Domitilla Santi
14.09.2012 n° 32
I
l centro così non lo si era
mai visto. Nemmeno la
notte bianca più fortunata
era stata in grado di richiamare tanta gente. Scommessa vinta quindi per i tanti
commercianti che, sabato 8
settembre, hanno dato vita,
autonomamente, a Carpi
c’è - Chefestaincentro, una
kermesse nata per rianimare il centro storico ferito
dal sisma, per abbattere la
paura che alberga ancora in
tanti cuori e riempire ogni
via e piazza di arte, musica,
cultura e danze. Migliaia
di persone hanno riempito
ogni angolo, per assistere
alle decine e decine di eventi
che si sono susseguiti dalle
18 alle 2 del mattino. Emozionante vedere corso Fanti
pullulare di astanti intenti a
gustare prelibati borlenghi
e ammirare corso Cabassi
nella sua inconsueta veste
9
Sabato 8 settembre: E’ questo il centro che vogliamo tutto l’anno
Carpi c’era: eccome!
Ph Luciano Arletti
beach, con tanto di sabbia e
ombrelloni. Splendida anche
la troppo spesso dimenticata
via Rovighi, vera e propria
galleria d’arte sotto le stelle,
nella quale si sono susseguiti
spettacoli di bourlesque ed
esibizioni di cheerleading.
Straordinario poi il colpo
d’occhio di via San Francesco: un mare di gente
seduto a tavola per mangiare
e gustarsi il gioco a premi
QuizzaMi. Insomma Carpi
c’era. Tutta. Per festeggiare,
insieme, in una calda notte di
fine estate, la bellezza di riabitare il cuore della propria
città. E mentre la musica riempiva l’aria e pareva quasi
d’essere al mare, un pensiero
ha sfiorato la mente di molti:
questo è il centro che vorremmo. Tutto l’anno!
J.B.
14.09.2012 n° 32
10
E
’ ancora in attesa che
il Partito Democratico
assuma davvero le sembianze di un nuovo partito così
come era nelle intenzioni di
chi lo fondò nel 2007.
Roberto Arletti, 52 anni, si
definisce “animato da profondo senso civico e da un’etica
della responsabilità”.
Ha sempre avuto una passione ‘politica’ che ha tradotto
nell’impegno scout e nella partecipazione alla vita della città,
fino a quando non ha deciso di
avvicinarsi alla politica attiva,
“come servizio disinteressato,
proteso al bene comune e non
come prestigio o tornaconto
personale”. E’ stato eletto in
Consiglio Comunale nelle
Roberto
Arletti
“E’ un politico completamente diverso da quelli che conosciamo
- rivela Roberto Arletti, consigliere comunale di Carpi ha una concezione di politica intesa come servizio.
E’ diverso dai politici predestinati, quelli che hanno
un percorso già tracciato dalla nascita. Parla il
linguaggio della gente, non il politichese e avvicina
le persone semplici, sta tra la gente”.
“Io sto con Renzi”
fila del Partito Democratico
nel 2009 facendo il pienone
di preferenze (si è piazzato
secondo dietro al segretario
Pd Dalle Ave). Arletti è un
rottamatore ante litteram perché ben prima di schierarsi con
Matteo Renzi, scriveva post
fortemente critici sul blog dei
Ds criticandone le scelte.
Arletti, quando ha iniziato
a fare politica?
“Ho accolto l’invito che ha
fatto nel 2008 l’onorevole
Veltroni in televisione: cercava persone di buona volontà
della società civile per fondare questo nuovo partito. Ho
partecipato alla prima riunione
indetta per scegliere i delegati all’assemblea a Bologna e
sono intervenuto perché erano già stati individuati i soliti nomi. Il giorno dopo ho
chiamato Veltroni segnalando
che si continuava a utilizzare
il solito metodo bulgaro di
sempre. Sono stato nomina-
to segretario del Circolo Aldo
Moro in via Tassoni nel 2008:
qui ho trovato un desiderio di
rinnovamento e di apertura
anche da parte dello zoccolo
duro dei vecchi Ds. Poi sono
stato eletto in Consiglio Comunale”.
Quando è iniziato il feeling con Renzi?
“Esattamente un anno fa. Gli
mandai una mail e lui dopo
due giorni mi rispose. Ci fu
uno scambio di opinioni. Poi
ho partecipato alla Leopolda
come volontario, andando a
fare manovalanza e ho conosciuto l’ambiente. Impossibile
resistere all’entusiasmo che
anima lo staff e tutti i sostenitori del 37enne sindaco di
Firenze”.
Cosa l’ha convinta di
lui?
“Sinceramente, già da diversi
anni, anche prima di iniziare a
far politica, non ritenevo giusto che l’impegno si dovesse
protrarre per tutta la vita. Come
sono previsti al massimo due
mandati per i sindaci, così deve
essere anche per i parlamentari
e i consiglieri regionali. Con
l’andar del tempo viene a mancare l’entusiasmo iniziale: una
volta che si è riusciti ad attuare
ciò che si ritiene opportuno, si
deve lasciare e non ci si deve
accasare. La politica non può
esser fatta in vista della pensione”
Continua a pagina 11
14.09.2012 n° 32
Continua da pagina 10
Che persona è Renzi?
“E’un uomo molto intelligente, preparato e furbo. Ha fatto
il classico poi si è laureato: è
in grado di parlare di qualsiasi
cosa a 360 gradi. Ha un fortissimo staff alle spalle che lo
aiuta e questo, secondo me, è il
motivo del suo successo”.
Che tipo di politico è?
“Completamente diverso da
quelli che conosciamo: ha una
concezione di politica intesa
come servizio. Se non verrà
eletto, tornerà a fare il lavoro
di prima. E’diverso dai politici
predestinati, quelli che hanno
un percorso già tracciato dalla nascita. Parla il linguaggio
della gente, non il politichese
e avvicina le persone semplici, sta tra la gente. Anche lo
zoccolo duro lo sente vicino e
capisce quello che dice. Alcuni hanno commentato: “mi sta
tornando quel patos che non
avevo più dai tempi di Berlinguer”. Sentirlo dire da gente
che ha fatto la guerra e le ha
viste tutte, mi fa enormemente
piacere”.
Alla festa del Pd a Modena applausi per Renzi e
fischi per Pighi. Che segnale è?
“Renzi veniva da Ponte di
Legno, la tana della Lega, da
Cervia e da Cesenatico. Poi è
stato a Reggio Emilia e a Ferrara dove è stato fischiato per
il ritardo, ma è entrato subito
in sintonia con il pubblico. E’
un grande comunicatore: un
L
a questione Motus di
Carpi è ben lontana
dall’essersi risolta:
fioccano infatti le vertenze
degli ex lavoratori ed è allo
studio dei legali di Federconsumatori l’eventualità
di riunire anche tutti gli
utenti truffati. Ma andiamo
con ordine e ripercorriamo
a ritroso gli eventi che si
sono susseguiti dopo il 29
maggio scorso, quando,
all’improvviso, davanti al
centro fitness di via Eraclito, è comparso il famigerato
cartello che ne siglava la
chiusura a data da destinarsi... Dopo settimane di latitanza e a fronte di pressanti
richieste di chiarimento, il
legale rappresentante della
Società Sportiva Dilettantistica Motus, Stefano Gambaccini, all’inizio di agosto,
aveva finalmente sciolto il
riserbo, giocandosi l’asso di
briscola: il terremoto. “Le
difficoltà che hanno investito la società sono il frutto
dei noti eventi naturali che
hanno interessato la zona
e che hanno fatto sì che la
struttura fosse resa inagibile
per larga parte. Per non parlare poi della conseguente
scarsissima propensione
all’acquisto successiva
a tale evento e delle numerosissime disdette di
abbonamenti. Questo non
per voler muovere nessuno
a compassione, ma unicamente per offrire una reale,
simpatico fiorentino che rompe il ghiaccio subito. Non deve
stupire il feeling che ha con
la gente perché è proprio nel
suo dna”.
Il Pd cambierà le regole
delle Primarie o Bersani
confermerà l’idea di Primarie aperte di cui non
aver paura perchè rappresentano un’occasione
e non una minaccia?
“Si era fatta strada l’ipotesi
dell’elenco dei votanti come
in America. C’è il timore che
Primarie aperte a chi non è
iscitto al partito possano portare a risultati imprevisti. Se
rimarranno aperte, più gente
potrà andare a votare”.
La classe dirigente del Pd
pare impaurita e reagisce
stizzita. Renzi come reagirà?
“A volte reagisce, a volte no.
Mantiene un profilo alto. C’è
chi si chiede come mai non ci
sia nessun big che si schiera
dalla sua parte. Ma la risposta
è molto semplice: perché se
vince li manda tutti a casa”.
Le è stata fatta terra bruciata intorno quando ha
fatto questa scelta?
“Sono stato sempre un outsider. Sulle questioni del Parco
Lama, della Lamiz, della ciclabile di via Focherini, della
Remesina, dei tablet e del supermercato all’Appalto non mi
sono allineato alle scelte del
partito per coerenza con quello
che sento e in cui credo”.
Sara Gelli
11
Alberto Allegretti, Saverio Catellani, Stefano
Garuti, Stefano Zanoli e Bruno Pompeo sono fra
coloro che si sono già schierati a Carpi
La galassia Renzi
Alberto
Allegretti
Roberto Arletti
e Matteo Renzi
M
Saverio Catellani
atteo Renzi è stato in America a scuola d’emozioni
da Obama. Non deve stupire il fatto che sia stato
ricoperto di applausi alla festa del Pd di Modena dove,
ad attenderlo, c’erano più di settecento persone, benchè l’orario
scelto per il suo intervento prevedesse teoricamente una scarsa
audience. Renzi arriva nella tana del lupo e si sente a suo agio
mentre gira in lungo e in largo, salutando coloro che gli vanno
incontro e stringendo le mani, anche a quelli che gli confessano
di votare Bersani. Sale sul palco ed esordisce con una battuta
(“avete cambiato tutte le piante possibili e immaginabili, dalle
querce agli ulivi, ma le facce negli ultimi vent’anni sono rimaste
uguali”) che basta per eclissare il malcapitato sindaco di Modena
Giorgio Pighi, scelto come interlocutore. Renzi ha fatto le prove
generali a Modena, alla festa del partito, in una delle federazioni più grandi del Pd. E ne è uscito con la consapevolezza che
in queste Primarie non parte certo battuto. Con il suo camper
girerà per raccontare “l’Italia che abbiamo in testa per oggi e per
domani”, facendo campagna elettorale in vista delle Primarie del
Centrosinistra a cui è candidato. “Le Primarie sono un’occasione
- ha detto alla festa Pd di Modena - poi chi perde dà una mano a
chi ha vinto. Noi partecipiamo con rispetto e umiltà, rinnovando
a Bersani amicizia e affetto perché non è una gara gli uni contro gli altri, ma per il bene dell’Italia. Faremo questa gara senza
litigare, ma raccontando idee diverse: noi siamo perché cambi il
gruppo dirigente, vadano a casa quelli che da vent’anni sono in
Parlamento e si rottamino le idee che hanno portato l’Italia a non
funzionare”. Cercherà di convincere il popolo del Centrosinistra
che lui è meglio di Pier Luigi Bersani: c’è chi già oggi ha deciso di
sostenerlo, anche a Carpi. Alberto Allegretti, Saverio Catellani, Stefano Garuti, Stefano Zanoli e Bruno Pompeo sono fra
coloro che si sono già schierati ufficialmente per Renzi.
Stefano Garuti
Motus deve a Fitness Place Italia Srl, proprietaria dei muri della struttura di via Eraclito,
ben 200mila euro. E ora fioccano le vertenze degli ex lavoratori
Macché terremoto:
Motus ha chiuso per i debiti!
seppur tragica, panoramica
di quanto accaduto e per
scongiurare l’ingiustificato accanimento di alcuni
soggetti contro la Motus e
i suoi collaboratori”. Ma
lo scenario paventato da
Gambaccini corrisponde
al vero? E, soprattutto, chi
pagherà gli stipendi rimasti
a tutt’oggi in sospeso degli
operatori e chi risarcirà i
mesi di abbonamento non
goduti? Gambaccini se
ne lava le mani e passa il
testimone alla proprietaria
dei muri della struttura di
via Eraclito. “Sarà a Fitness Place Italia Srl che i
clienti dovranno rivolgersi
per ottenere quanto nei loro
diritti”. Di ben altro parere
però, l’avvocato Andrea
Paoletti, legale di Fitness
Place srl che districa il
bandolo della matassa: il
terremoto non c’entra nulla,
il problema è l’insolvenza
di Motus. “Il contratto di
affitto è stato risolto da
Fitness Place Italia, dal 2
luglio 2012, a causa del
perdurante inadempimento
di Motus che, dal mese di
febbraio 2012, aveva del
tutto cessato il pagamento
dei canoni di affitto, costringendo Fitness Place a
diffidarla. Tale diffida è caduta nel nulla, ragione per la
quale il contratto si è risolto
e per questo (e non altro)
motivo, Motus ha cessato la
propria attività e l’azienda
è stata fisicamente riconsegnata, il 25 luglio, alla
società da me assistita che,
allo stato attuale, vanta nei
confronti di Motus a r.l. un
credito pari a circa 200mila
euro”. Oltre a Fitness Place
s.r.l. - che sta valutando le
azioni giudiziarie da intraprendere nei confronti di
Motus - si sono mobilitati
anche cittadini truffati e
lavoratori, come ci spiega la
funzionaria di Cgil, Veronica Marchesini. “Abbiamo avviato una decina di
vertenze di ex lavoratori di
Motus. Due i fronti della
contestazione: le retribuzioni ancora da percepire
e la tipologia di contratto.
Motus infatti ha stipulato
contratti di collaborazione
sportiva, non solo con gli
istruttori (unica categoria
assumibile con tale formula
contrattuale), ma anche con
personale amministrativo e
con quello adibito al front
office, ovvero con mansioni
di accoglienza del cliente e
stipula degli abbonamenti.
Ad oggi - conclude Marchesini - le nostre contestazioni
non hanno ricevuto alcuna
risposta da parte di Motus
ma siamo solo all’inizio...”.
Numerosi clienti rimasti
a bocca asciutta invece,
oltre ad aver creato una
pagina Facebook dedicata
alla vicenda, si sono recati
in Federconsumatori per
chiedere quali carte giocare
per poter essere risarciti
dalla società truffaldina. A
seguire il caso Motus all’interno dell’associazione è
stata Francesca Salvaggio:
“al momento - ci spiega stiamo procedendo con la
spedizione di lettere per
risolvere il contratto e per
chiedere la restituzione di
quanto pagato per un servizio di cui l’utente non potrà
più usufruire. Ciò al fine di
precostituire la sua posizione di creditore. Questo è
il primo passo per le eventuali azioni giuridiche che
si vorranno intraprendere
successivamente. Speriamo
di poter far convergere sia
gli interessi dei lavoratori
che dei singoli consumatori,
in tal caso, se ci saranno
i presupposti normativi,
valuteremo se procedere al
deposito di un’istanza per
richiedere il fallimento. Ma
sono ancora ipotesi. Sinora
abbiamo ricevuto qualche
decina di utenti ma il numero continua a crescere”.
Jessica Bianchi
14.09.2012 n° 32
12
30 settembre - ore 16
I ragazzi del
Circostrass
cambian casa
I
l 30 settembre, a partire dalle
16, appuntamento con l’inaugurazione della nuova sede di
Circostrass, in via Ragazzi del 99,
n° 1 a Carpi. I corsi dell’associazione
inizieranno il 1° ottobre ma, il 17 e
il 24 settembre, vi aspettano due
lezioni gratuite. Per informazioni e
iscrizioni: 347.1718894.
Domenica 16 settembre
Il Borgogioioso festeggia
sette anni
Grande party con
torta e concerto
al Borgo
D
omenica 16 settembre il
Centro Commerciale Il
Borgogioioso festeggia il
7° anniversario dall’apertura, avvenuta nel settembre del 2005, come
da tradizione con una grande festa.
Le celebrazioni avranno inizio alle
16.30 col concerto dell’Orchestra
degli allievi dell’Istituto Musicale
O. Vecchi – A. Tonelli di Carpi, che
si esibirà con una formazione composta da ben 60 elementi diretti dal
Maestro Massimo Bergamini. Alle
17.30 il party culminerà nel momento più atteso di ogni compleanno
del Borgo: il taglio e la distribuzione
della famosa torta gigante realizzata
dai pasticceri dell’Ipermercato Coop.
Il personale di servizio della festa
verrà fornito da un’altra istituzione
cittadina, il Centro di Formazione
Professionale Nazarenodi Carpi,
che forma con il Borgogioioso una
partnership consolidata che rinsalda
ulteriormente il legame tra il centro
commerciale e il territorio che lo
circonda.
Il 20 e 21 ottobre, Alessandro Bonacorsi, meglio noto come Alle Tattoo, si cimenterà in un
nuovo Guinness dei Primati. Il ricavato servirà per acquistare un autocarro da donare al
Gruppo Comunale di Volontari della Protezione Civile di Soliera
L’impegno di Alle Tattoo
per i terremotati
A
quanto pare non ne ha ancora abbastanza. Per Alessandro Bonacorsi, meglio
noto come Alle Tattoo, il famoso
‘tatuatore delle star’, due Guinness
World Record – uno dei quali conquistato nell’ottobre 2010 per la
sessione di tatuaggi più lunga al
mondo - non sono abbastanza. Il
recordman, titolare di uno studio a
Soliera, ha infatti deciso di cimentarsi in un nuovo Guinness. Sabato
20 e domenica 21 ottobre, cercherà
di battere il suo precedente primato
conseguito nella sessione di tatuaggi
più lunga al mondo, prevedendo di
continuare ininterrottamente per più
di 36 ore. Essendo particolarmente
sensibile alle azioni di solidarietà, e
considerati gli ultimi terribili eventi
accaduti in Emilia Romagna, Alle
Tattoo ha deciso di utilizzare il ricavato dei tatuaggi, fatte salve le spese sostenute per il Guinness World
Record, per donare un autocarro al
Gruppo Comunale di Volontari
della Protezione Civile di Soliera. Il
mezzo, che servirà per le emergenze
della nostra comunità terremotata,
verrà ritirato dal locale responsabile
della Protezione Civile. Durante la
due giorni interverranno moltissimi
vip, che “doneranno” la loro pelle ad
Alle per essere tatuati, partecipando
Alle Tattoo
volontariamente, affinché gli obiettivi vengano raggiunti e l’incasso da
devolvere in beneficenza sia il più
alto possibile. Tra gli altri, lo showman Vittorio ‘100%’Brumotti, che
si esibirà anche in uno spettacolo
di evoluzioni sulla sua bike, il Dj
Steve Mantovani, anch’egli pronto a intrattenere il pubblico con il
suo mixer, direttamente dai salotti
televisivi, Antonio Luce, psicologo
e formatore, esperto del linguaggio
della menzogna e dell’interpretazione psicologica di tattoo e piercing,
che parlerà del suo nuovo libro e
il rocker di Colorado Cafè, Rocco
n’ Rollo – alias Ivan Marorelli.
Sarebbero già abbastanza i nomi
fin qui annunciati, ma si mormora
che, durante il weekend, gli spettatori potranno assistere all’arrivo
di altri personaggi dello spettacolo
e del piccolo schermo, anche se,
per ora, Alle Tattoo ci invita a non
scogliere il riserbo. Presente anche
una mostra di quadri e oggetti d’arte salvati dalle macerie, tra cui una
tela originale di Pablo Picasso e i
dipinti dell’artista Edi Brancolini,
originario di Rovereto. Dulcis in
fundo, un’asta benefica nel corso
della quale sarà possibile, per i fan
più accaniti, accaparrarsi gli oggetti
donati da vari personaggi famosi.
Quello che si preannuncia come
uno degli eventi dell’anno è stato
presentato, suscitando grandissimo
interesse nella stampa made in Usa,
a New York durante la notte degli Ink
Awards, nel corso della quale Alle
è stato premiato con l’ambitissima
statuetta come miglior comunicatore
nell’ambito del mondo del tatuaggio. Sempre negli Stati Uniti ha poi
ricevuto un premio dai giornalisti
americani per il suo impegno nel sociale e nella tutela dei bambini. Non
ci resta che attendere la due giorni,
congratulandosi in anticipo con Alle
Tattoo per l’enorme l’impegno con
cui si sta spendendo per portare tutto l’aiuto possibile alle popolazioni
colpite dal sisma.
Marcello Marchesini
14.09.2012 n° 32
13
La 23enne carpigiana Carlotta Paltrinieri dopo aver studiato per 9 mesi all’Indiana University Negli Stati Uniti,
ci ritorna per conseguire la laurea specialistica e per insegnare la lingua italiana agli studenti americani
Negli States a insegnare italiano
N
on si finisce mai di
imparare, ma si può
iniziare presto a insegnare, soprattutto quando a
farlo è una neolaureata in Lingue e Letterature Straniere che
sta studiando per conseguire
anche la Laurea specialistica
in International Communication. Stiamo parlando della
carpigiana Carlotta Paltrinieri, classe 1989, che, dopo
aver studiato all’Indiana University nell’ambito del progetto Overseas, dall’agosto
2010 a maggio 2011, ed essersi laureata lo scorso marzo
a Bologna, vi è tornata dopo
aver ricevuto dal direttore del
Dipartimento di Letteratura
Italiana la proposta di un contratto come Associate Instructor, ovvero come studente di
specialistica che insegna una
materia a livello base agli allievi della triennale. “Una proposta - racconta Carlotta - che
non ho potuto rifiutare. Nei
9 mesi di permanenza all’Indiana University prima della
laurea triennale, mi ero trovata
molto bene, avevo imparato
molte cose nuove, migliorato
la mia conoscenza della lingua
e stretto una bella amicizia con
la mia coinquilina americana.
E quando, una volta ottenuta
la laurea, ho avuto l’opportunità di ritornarvi per la specia-
lizzazione e lavorarvi come
insegnante di grammatica e
letteratura italiana, sono partita piena di entusiasmo. Come
Associate Instructor percepisco un regolare stipendio di
1.800 dollari al mese e sono
esentata dal pagare le tasse
universitarie”. L’Italia oltre
a non offrire opportunità del
genere agli studenti più brillanti, ha purtroppo il primato di essere il Paese europeo
con la più bassa percentuale
di docenti universitari al di
sotto dei 50 anni. Stando ai
dati del 17 maggio 2012 forniti da Coldiretti, i professori
universitari italiani sono tra i
meno giovani del mondo industrializzato con un’età media
pari a 63 anni. Nelle università
del Belpaese i docenti che superano i 60 anni rappresentano
oltre il 25% del totale contro
poco più del 10% in Francia e
Spagna, e l’8% in Gran Bretagna. Inoltre nel nostro Paese
sono solo 3 su 16mila circa i
professori ordinari con meno
di 35 anni d’età, e appena 78
quelli che non superano i 40.
Dal 20 agosto Carlotta ha
iniziato a insegnare a ragazzi che hanno circa la sua età
e, come lei stessa spiega, “fa
uno strano effetto star dietro
alla cattedra e spiegare la
lezione ad allievi che sono
Carlotta Paltrinieri
praticamente miei coetanei.
Cerco di farmi rispettare senza
essere troppo rigida. Nel corso
della riunione di orientamento
all’insegnamento sono stati
descritti gli atteggiamenti
più consoni da adottare nei
confronti dei propri allievi e
quelli da evitare. Ad esempio
è sconsigliato uscire nei bar
alla sera con i propri studenti
ed è assolutamente proibito
intrattenere altri tipi di relazio-
ni. Insegnare è un’esperienza
meravigliosa e già dai primi
tre giorni di lavoro mi sento
maturata. I miei studenti sono
22, tutti americani, e 3 di loro
studiano alla scuola di musica. Quando ho chiesto loro di
scrivere alcune parole italiane,
questi mi hanno scritto Vivaldi, Traviata, Il Barbiere di Siviglia! Anche i miei corsi da
studentessa sono interessanti.
Uno dei miei professori è una
figura molto eminente
nel panorama accademico: ha insegnato per
vent’anni alla Columbia University di New
York, ed è per me un
onore essere riuscita
a far parte della sua
classe”. Carlotta, che
è riuscita ad ambientarsi rapidamente nel
nuovo ambiente, ha
notato un notevole
divario tra Italia e Stati Uniti soprattutto per
quanto riguarda l’efficienza burocratica.
“Dopo circa 3 anni di
università a Bologna,
avendo avuto a che fare
con uffici fantasma,
professori latitanti e
appelli d’esame che
sparivano e ricomparivano magicamente,
qui mi sembra tutto
perfettamente efficiente. L’organizzazione è impeccabile
e i professori sono sempre
reperibili, persino durante i
weekend. Inoltre tutto può
essere effettuato online: iscrizioni, registrazione dei voti,
pagamenti...”.
E, alla domanda sulla crisi,
Carlotta risponde prontamente: “la crisi c’è e si sente, come ovunque nel mondo,
ma questo Paese si fonda sulla
meritocrazia e sulla fiducia
verso le nuove generazioni.
Di conseguenza è molto raro
che uno studente non trovi un lavoro per il quale ha
studiato. Tutti i giovani che
ho conosciuto l’anno scorso
durante l’Overseas hanno subito trovato un impiego. Una
ragazza laureata in Business,
ancor prima di conseguire il titolo ha firmato un contratto da
50mila mila dollari all’anno
con una compagnia di Chicago. Viene pagata 25 dollari
l’ora e questo grazie ai suoi
brillanti risultati accademici.
Le università costano tanto,
ma almeno gli studenti che
si laureano con merito hanno la certezza di trovare una
professione consona al loro
percorso accademico”. E per
quanto riguardo il futuro, Carlotta svela che negli Stati Uniti
riesce a esprimere se stessa e
a sfruttare le sue potenzialità.
“Ora come ora mi risulta difficile pensare a una carriera in
Italia e, quindi, credo cercherò
di prolungare il più possibile
il mio soggiorno qui. Ma se
un giorno mi dovesse capitare
un’interessante opportunità di
lavoro dalla madrepatria non
mi tirerei indietro perchè l’Italia, e soprattutto l’Emilia, sono
sempre nel mio cuore”.
Chiara Sorrentino
14.09.2012 n° 32
14
Inaugurato domenica a Cortile il primo centro per la Ludo e Para-Agility in provincia di Modena
Gli animali che aiutano a guarire
G
rande successo –
circa 250 persone –
per l’inaugurazione
del primo centro in provincia di Modena dedicato a
Ludo e Para-agility, due discipline dedicate rispettivamente a giovani e disabili,
con cui, attraverso il gioco
e il rapporto con i cani – e
supportati da un addestratore – è possibile sviluppare
numerose capacità. Il centro
è stato inaugurato presso un
fondo di 3.500 metri quadrati – messo gratuitamente
a disposizione da Giuseppe
Paltrineri - situato a Cortile, presso il civico 107 della
Strada Statale 468 Motta,
grazie al progetto DiversaMente Uguale, promosso
dalla Cooperativa sociale
RipArte, in collaborazione
con l’associazione Universo Cane di Reggio Emilia e
col contributo della Fondazione Casa del Volontariato e il patrocinio di Comune di Carpi e Unione delle
Terre d’Argine. Nata in
Inghilterra nel 1977 come
disciplina cinofila sportiva,
l’Agility trae spunto dai
classici concorsi ippici a
ostacoli. Da essa discendono poi la Ludo e la ParaAgility, metodi terapeutici
globali che, attraverso il
gioco, lo sport e l’interazione uomo-animale, attivano
l’individuo nel suo intero
complesso motorio, psichico, intellettivo e sociale.
Tali metodi riescono a
stimolare la partecipazione
del paziente al processo
riabilitativo, vedendolo
non come un’entità da
assistere e curare, ma come
un soggetto da recuperare
nelle sue potenzialità. Se la
Para-agility – di cui l’Italia
ha ospitato, nel 2005, i cam-
pionati del mondo - è
dedicata ai portatori di handicap, la
Ludo-agility è invece
principalmente rivolta a quei bambini
e ragazzi che, in età
pre-adolescenziale,
vivono un particolare
momento di difficoltà. Queste discipline, proponendo
di affrontare e superare
insieme al proprio animale un percorso a ostacoli
sempre diverso, richiedono
al conduttore coordinazione motoria, precisione e
tempestività nell’apprendere e impartire comandi non
soltanto verbali, ma anche
gestuali e posturali. Risulterà perciò evidente come,
in questo caso, i ‘limiti
fisici’ non rappresentino
altro che un incentivo ad
affinare e creare nuovi modi
di comunicare con il proprio
animale. Compito e talento
dell’educatore cinofilo è
proprio quello di far emergere il potenziale esistente
tra cane e conduttore.
Presente alla giornata il
vicepresidente della Fondazione Casa del Volontariato
Marco Gasparini, l’assessore alle politiche sociali
Alberto Bellelli, il vicesindaco di Soliera Roberto
Solomita, il presidente del
Consorzio di Solidarietà
Sociale di Modena, Maria
Boldini e Rossella Fontanesi in rappresentanza
dell’Unione Italiana Ciechi
di Modena ma, soprattutto,
tanti amanti degli animali
che hanno portato con sè
il proprio amico a quattro
zampe per fare insieme a
lui un percorso a ostacoli e
partecipare ai vari concorsi
(eletti tra gli altri il cane più
peloso e quello più somigliante al proprio padrone). Tra i vari momenti di
allegria e festa, la musica e
l’animazione del duo Di Cle
& Giacco, di Clemente e
Giacco Salvatore, oltre alla
grigliata serale. Da domenica, a Carpi, esiste un luogo
in cui i nostri amici a quattro
zampe possono, oltre che
tenerci compagnia, anche
aiutarci a guarire.
14.09.2012 n° 32
L
a città di Modena, al
momento, non pare
in grado di realizzare
un Museo della Pallavolo, dopo aver esportato il
volley in tutto il mondo
grazie alla famiglia Panini,
quella delle mitiche figurine. Si tratta di reperire un
luogo adatto e comodo per
i visitatori che possa raccogliere migliaia di pezzi,
dalle magliette dei campioni alle coppe, ai tanti
trofei conquistati in Italia
e all’estero dalla Panini,
che dette molti giocatori
alla Nazionale italiana. Un
Museo che andrebbe ad
affiancarsi agli altri simboli
che hanno fatto grande la
storia di Modena nel dopoguerra: la Ferrari, Pavarotti
e Fini. La questione ci ha
15
L’Angolo di Cesare Pradella
Il Museo della Panini farà la fine di quello di Contini?
fatto tornare alla mente che
anche noi carpigiani non
siamo riusciti a ‘trattenere’
il Museo delle Arti e delle
Tradizioni contadine, un
inestimabile patrimonio
di oggetti e attrezzature
agricole, fortunatamente
salvato dalla distruzione,
frutto del paziente lavoro
di ricerca compiuto per
decenni nelle campagne,
nelle stalle e nelle case
agricole del nostro territorio dal dottor Carlo
Contini, un medico con la
passione della storia locale,
Carlo Contini
legato alle tradizioni antiche della nostra terra, una
insigne figura di carpigiano
che il Comune avrebbe
dovuto ricordare sia in vita
sia ora che è scomparso.
Invece il Comune di Carpi,
come tutti ricorderanno,
non seppe trovare locali
idonei a ospitare l’ingente
patrimonio di carri agricoli, strumenti e oggetti di
lavoro utilizzati dai contadini nelle coltivazioni, nei
trasporti e negli allevamenti del bestiame, cimeli e
testimonianze di un passato
che fa parte integrante della
nostra storia e della nostra
cultura. Carpi perse così la
collezione, a vantaggio del
Comune di San Benedetto
Po che si offrì di accogliere la preziosa raccolta,
aprendole le porte del
Museo Polirone. E così ora
i carpigiani e i modenesi
che vogliono ammirare le
ricchezze del loro passato,
debbono recarsi nel mantovano. C’è da augurarsi
che ciò non avvenga anche
per i cimeli della gloriosa
società di pallavolo Panini.
Federico Berni e Nunzio Massari
Croci dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per due carpigiani
S
ono rispettivamente funzionario commerciale di
un’industria di forniture
ospedaliere e sostituto commissario: si tratta di Federico Berni e Nunzio Massari. 42 anni
l’uno e 54 l’altro, il primo nato
nella città dei Pio e il secondo
carpigiano d’adozione hanno
entrambi ricevuto, martedì
scorso, le croci dell’Ordine al
Merito della Repubblica Italiana dalle mani del prefetto
Basile. “Un riconoscimento
molto significativo – commenta
Massari – che viene riservato
a pochi - lo conferma il fatto
che, a ricevere l’onorificenza,
fossero 12 persone in tutta la
Provincia di Modena - nonché
concesso direttamente dal Presidente della Repubblica dopo
un’attenta analisi del curriculum lavorativo e personale del
candidato segnalato all’ufficio
centrale onorificenze e araldica
del Consiglio dei Ministri”. I due
sono stati ritenuti personalità
degne di lode non solo per i
meriti professionali ottenuti, ma
anche e soprattutto per l’impegno rivolto al sociale. Berni, oltre a lavorare nel settore biomedicale da più di 20 anni, è attivo
nel volontariato sin da quando
compì la maggiore età. “Faccio
parte di Avis e dono il sangue
ogni due mesi; sono iscritto
al registro donatori di Aido e
Admo e svolgo volontariato da
oltre 10 anni in Croce Rossa e
in Protezione Civile”. Già destinatario di alcuni riconoscimenti
per la partecipazione attiva nel
Terzo Settore, per lui la nomina di Cavaliere. “E’ una bella
soddisfazione ricevere questa
onorificenza – prosegue – ne
sono orgoglioso e continuerò
a impegnarmi nel lavoro, in famiglia e nel sociale per onorare
questa medaglia”. Storia diversa quella di Massari: nominato
Cavaliere nel dicembre 2002,
martedì è stato “promosso”
Ufficiale. Massari, giovanissimo, ha fatto parte della Digos
di Roma e, tra la fine degli Anni
’70 e l’inizio degli Anni ’80, ha
partecipato a diverse operazioni, scortando personalità politiche e di spicco tra cui papa
Wojtyla, tanto che sono stati
proprio i meriti conseguiti sul
piano professionale a fruttargli
il titolo di Cavaliere. Nel 2006
l’idea di fondare l’Anioc, che
raggruppa un centinaio di Cavalieri di Modena e provincia e
che si occupa di promuovere iniziative socio-culturali, sul territorio e per la cittadinanza: tra le
Da sinistra Federico Berni e Nunzio Massari
manifestazioni organizzate, la
prima giornata nazionale dedicata al terrorismo, un convegno
sulla pedofilia, L’inno svelato,
un’attività rivolta ai ragazzi delle scuole medie superiori. Dal
2011 l’associazione è intitolata
a Guido Molinari, padre della
stilista Anna nonché unico Cavaliere di Gran Croce - la carica
più alta possibile - a Carpi.
Marcello Marchesini
14.09.2012 n° 32
16
L
a 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si
è svolta quest’anno con un
nuovo direttore. Alberto
Barbera è infatti ritornato al
Lido dopo una lunga parentesi
e ha organizzato una mostra
più snella e adeguata alla
risapute carenze strutturali
a disposizione. Poche sale,
meno film e più respiro per
gli appassionati festivalieri.
Ma la cura dimagrante non ha
comportato una diminuzione
della qualità: mediamente si
sono visti buoni film con poche concessioni al mercato.
E’ bastato a tutti Bat 3D che,
il primo giorno, ci ha propinato voracissimi squali che,
sull’onda di uno tsunami, finiscono in un grande magazzino
che diviene così un enorme e
pericolosissimo acquario. Tra
le corsie e gli scaffali allagati,
gli aspiranti consumatori si
ritrovano consumati tra enormi macchie di sangue rese
ancora più splatter dal 3D.
Ma gli eroi di turno trovano
il modo di sconfiggere il male
come si conviene anche nel
più catastrofico degli horrormovie. La Mostra, quella vera
si è invece caratterizzata per
l’alto numero di registe, ben
25, presenti nelle sezioni principali del festival e per l’alto
numero di film con storie di
donne. Quindi possiamo ben
parlare di una Mostra al fem-
Si è conclusa la 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
L’unico riconoscimento al cinema italiano è andato a Fabrizio Falco, interprete
di E’ stato il figlio di Daniele Ciprì e di Bella addormentata di Marco Bellocchio
Una signora Mostra
Fabrizio Falco
minile, anche se, alla fine, il
Leone d’Oro è andato a un
uomo, il coreano Kim Ki Duk
che con il suo Pietà ha davvero convinto tutti e meritato il
premio. Partiamo quindi da
quest’opera che uscirà nelle
sale italiane il 14 settembre.
L’autore mette in scena la
vicenda di un giovane che
di mestiere riscuote i crediti
che spietati strozzini esigono
da dei poveracci costretti a
chiedere prestiti per lavorare.
E quando il debito non viene
saldato il giovanotto spezza
gli arti ai malcapitati. Che
sia una metafora di quanto
i mercati stanno facendo
a paesi indebitati come la
Grecia? Il film, pur nella sua
estrema crudezza è bello.
Dopo l’agghiacciante scena
introduttiva che non è il caso
di rivelare, la storia prende
corpo con l’entrata in scena
di una misteriosa
donna che afferma
di essere la madre
del ragazzo, tornata a lui per chiedergli scusa di averlo
abbandonato da
piccolo. Malgrado l’incredulità
del giovane, i due
personaggi si inseguono e, lentamente, il rapporto
fra loro diventa
molto intimo. Il
tema, come suggerisce il titolo,
rimanda inevitabilmente alla Pietà
di Michelangelo
citata esplicitamente anche nel manifesto
pubblicitario, cioè a quel
sentimento umano e religioso
che suggerisce il perdono. La
donna lo invoca, il giovane
lo medita e lo spettatore resta avvinghiato a immagini
angoscianti e struggenti a
sottolineare i sentimenti dei
personaggi. Kim Ki Duk, già
premiato a Venezia nel 2004
per la miglior regia di Ferro
3 ci ha abituato a temi forti e
a immagini che non lasciano
spazio alla fantasia: tutto è
mostrato, sbattuto in faccia,
ma ciò nonostante a prevalere è la dimensione pittorica
e spirituale di un cinema di
poesia. Pietà arriva dopo un
lungo e volontario isolamento
tra le montagne, dove l’autore
ha fatto vita da eremita, in
seguito a un grave incidente
occorso a un’attrice sul set
del suo film Dream. Indubbiamente questa vicenda ha
lasciato un segno profondo
nell’animo del regista, che
sembra interrogare se stesso
sulla possibilità di redenzione e muove i suoi personaggi
alla ricerca di un perdono e
di una pietà ancora tutte da
elaborare. Il Leone d’argento
è invece stato assegnato a The
Master di Paul Thomas Anderson, americano, già autore
de Il petroliere e di Magnolia. Il film segue la vita di un
reduce della Marina che, al
ritorno dalla seconda guerra
mondiale, incontra uno strano
personaggio: scrittore, dottore, fisico nucleare e filosofo
teoretico. Anche se il film non
lo esplicita, ufficiosamente la
storia è ispirata alla biografia
di L.Ron Hubbard, il fondatore di Scientology, che qui
diventa il capo-padrone del
titolo, the Master appunto.
I due attori protagonisti
Philip Seymour Hoffman
e Joaquin Phoenix si sono
aggiudicati la Coppa Volpi
per la migliore interpretazione maschile e il successo
dell’opera è soprattutto merito loro. La pellicola mette
in scena la costruzione di una
setta e poi di un movimento
con precisione matematica,
lasciando però trasparire il
velo di follia che si cela sotto l’apparente razionalità
di pensieri e parole, azioni
e reazioni che agitano non
solo i personaggi ma l’ambiente sociale e politico che li
contiene. Il Premio speciale
della Giuria è andato a Paradise: Faith (Paradiso: Fede),
dell’austriaco Ulrich Seidl, Il
film costituisce il secondo capitolo di una trilogia iniziata
con Paradise: Love (Amore)
già presentato a Cannes e ha
come protagonista Annemarie, una donna, di professione
tecnico-radiologo, che dedica
tutto il suo tempo libero alla
conversione del prossimo,
soprattutto immigrati. La
vediamo così gironzolare per
le strade e bussare alle porte
delle case con un sacco, dentro il quale trasporta una staContinua a pagina 17
14.09.2012 n° 32
17
Islam
e dintorni...
Raccolto mezzo milione
di euro con le magliette
a cura di Clarissa Martinelli
Di Francesca Zanni
Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso
la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna Cara Clarissa,
‘Ala al-Aswani
L
o scrittore egiziano ‘Ala al-Aswani non
è molto famoso in Italia: i suoi libri si
possono trovare facilmente nelle librerie,
ma non spiccano tra i best sellers in offerta
speciale e la sua fotografia non compare
martellante nei cartelloni pubblicitari. Nonostante ciò, è uno scrittore di fama internazionale; autore di romanzi avvincenti e di un testo
di analisi della rivoluzione araba in Egitto, nonché
di numerosi articoli. Le sue parole sono comparse
infatti sul settimanale Internazionale qualche mese fa poiché ha avuto un ruolo
importante nella Rivoluzione di Piazza Tahrir. Nato 55 anni fa al Cairo, laureato
in Odontoiatria con una specializzazione oltreoceano all’Università dell’Illinois
a Chicago, esercita tutt’ora la professione di dentista a Garden City, nella sua
città natale. Il suo romanzo più famoso è sicuramente Palazzo Yacoubian, che
narra le vicende di diversi personaggi che hanno tutti a che fare con un palazzo del Cairo. Ogni personaggio rappresenta una parte della società egiziana
pre-rivoluzionaria: la ragazza divisa tra emancipazione e pudore, la difficoltà
di un giovane senza raccomandazioni a farsi strada, le vicende di un uomo
omosessuale e del suo amante sposato, la corruzione di un aspirante politico...
Il realismo della società egiziana descritta è pungente e d’impatto. Dal libro è
stato tratto un film purtroppo non uscito nelle sale italiane, ma che avrebbe rappresentato l’opportunità ideale per il pubblico del nostro Paese di farsi un’idea
dei problemi della realtà egiziana. I mali che affliggevano la società allora, sono
stati del tutto estirpati? Altrettanto d’impatto è il suo testo, di tutt’altro genere
letterario, sulla rivoluzione egiziana. Le parole di Aswani, sia nei romanzi che
nei saggi, descrivono sapientemente una parte di mondo che sta sempre più
emergendo a livello internazionale e che conoscere da vicino attraverso le sue
descrizioni, è un’esperienza affascinante.
GLOSSARIO
Piazza Tahrir: importante piazza del Cairo simbolo della primavera araba in
Egitto.
Garden City: quartiere del Cairo. La città è organizzata in grandissimi quartieri
con caratteristiche diverse, anche in base alle attività che vi sono principalmente
svolte.
PER APPROFONDIRE
‘Ala al-Aswani, Palazzo Yacoubian, 2006, Feltrinelli
‘Ala al- Aswani, La rivoluzione Egiziana, 2011, Feltrinelli
U
n grande umorista dalla
lunga carriera: parliamo di
Lucio Trojano, pluripremiato disegnatore noto a livello
nazionale e internazionale. La sua
firma ha attraversato più di una
frontiera: ha lavorato infatti per
CityBank, Ford, British Leyland e
con varie testate straniere, ma ha
anche presieduto alcune giurie
in importanti concorsi umoristici
all’estero, come a Istanbul, Skopije
e Teheran.
Continua da pagina 16
tuetta della Madonna da lasciare in
dono alle persone che incontra e alle
quali insegna a pregare. Apparentemente banale, il film è intrigante e
la curiosità dello spettatore cresce
insieme alla fede di questa indomita
donna che non ha mai un attimo di
sconforto. Nemmeno quando si abbandona a una scena di intimità con
un crocifisso. Qualcuno ha gridato
allo scandalo ma, fortunatamente,
le polemiche sono durate un giorno
solo e, forse, fanno parte del gossip festivaliero. Rimarcherei invece
l’ottima prova di attrice, anche se
la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è andata
a Hadas Yaron, protagonista di
Fill the void. E’ la storia di Shira,
giovane ragazza appartenente a una
famiglia cassidica ortodossa di Tel
Aviv. Lei vorrebbe sposare il ragazzo che ama, ma a causa della morte
della sorella le viene proposto di
sposare il cognato rimasto vedovo. Sembra una storia d’altri tempi
ma le tradizioni religiose spesso,
ancora oggi, condizionano la vita
delle persone e, soprattutto, delle
donne. Il Premio Mastroianni al
miglior attore esordiente è andato
[email protected]
mi hanno detto che le scuole
di mio figlio, le Da Vinci a Carpi, sono state rimesse a nuovo
grazie alle magliette Teniamo
Botta e mia sorella che vive a
Cavezzo dal 10 ha potuto riportare la sua piccola Emma al
nido comunale, anche quello
rimesso a nuovo grazie alle
magliette. Servono miliardi
per ricostruire le nostre città,
ma volevo dirvi grazie perchè
sapere con precisione dove fate
convogliare il denaro e vedere
che quelle offerte non finiscono
in qualche calderone rassicura.
L’altro mio figlio è alle Alberto
Pio e le informazioni a oggi non
sono per niente chiare; prevedo mesi difficili e continuo ad
avere le sensazione che ci siano
responsabili ritardi.
Debbie
e magliette Teniamo Botta!
prodotte da Radio Bruno sono
diventate dai primi di giugno
un simbolo di resistenza alle avversità del terremoto e migliaia di persone hanno versato un’offerta di 10
euro per averle: “Ci fidiamo di voi”,
ha specificato qualcuno, a partire
dai big della musica che il 3 luglio
hanno trasformato il Parco Ferrari di Modena in una straordinaria
piccola Woodstock benefica. Oggi,
L
mentre la produzione di magliette
resta in piena attività (si possono
ancora ordinare su teniamobotta.
com), con quei fondi sono già stati
messi in campo diversi progetti. La
cifra raccolta ha superato il mezzo
milione di euro e non c’era tempo
da perdere soprattutto sugli investimenti inerenti centri estivi e scuole. A Cavezzo abbiamo ripristinato
l’asilo nido e la materna statale, cui
è stato necessario sostituire anche
tutta la controsoffittatura. Riparate, tinteggiate e sanificate anche le
elementari e il nido di San Prospero
e le elementari Da Vinci di Carpi,
pronte per il 17 settembre, così come
la scuola d’infanzia di Moglia che
disporrà anche di una piccola palestra. A Quistello è stato finanziato
il fissaggio delle travi del soffitto e
l’asilo nido Arcobaleno è ora antisismico. A Rovereto si è costituita
una onlus di cittadini, Insieme per
Rovereto e Sant’Antonio, che sta
mettendo in campo importanti progetti per la cittadinanza: Teniamo
Botta! contribuisce al finanziamento
del Centro Medico Polivalente che
entro 6 mesi sorgerà nell’area del
campo sportivo e ospiterà ambulatori medici, centro prelievi e ufficio
anagrafe in una struttura che resterà
alla cittadinanza in via definitiva.
A Medolla, in collaborazione con
Uisp e Provincia, si è optato per il
Palasport, una grande e bella tenso-
esposta presso gli ambienti di
viale Ariosto.
L’Umorismo ai tuoi piedi
è una rassegna umoristica con
ingresso libero, nata nel 2007
da un’idea di Oscar Sacchi:
realizzata con la collaborazione
dei Locali del Sorriso, ha luogo
presso gli spazi di O&A
Centro Affari, viale L.Ariosto
14/B a Carpi. La mostra segue i
seguenti orari: dal lunedì al venerdì 8.30/12.30 - 14.30/18.30.
Fino al 30 settembre, la personale di Lucio Trojano sarà
esposta presso O&A Centro Affari di viale Ariosto
L’Umorismo ai tuoi piedi
Digitando per esempio il suo nome
nei motori di ricerca, il risultato
sono pagine e pagine dedicate
alle sue mostre, alle sue opere e ai
suoi volumi pubblicati, ai suoi
premi vinti in rassegne umoristiche. Una tal fama è dovuta
alle sue vignette dal sapore genuino nelle quali uno stile sobrio e un
umorismo garbato hanno saputo
conquistare tutti, anche i palati più
esigenti. Una personale imperdibile sarà esposta presso O&A
Centro Affari, firmata da un
artista che ha contribuito a scrivere
la storia dell’umorismo grafico
italiano. Fino al 30 settembre, la
personale di Lucio Trojano sarà
a Fabrizio Falco, interprete di E’
stato il figlio di Daniele Ciprì e
di Bella addormentata di Marco
Bellocchio. E questo è stato l’unico
riconoscimento toccato al cinema
italiano. Il nostro Paese vedeva in
concorso oltre ai due citati anche
Un giorno speciale di Francesca
Comencini. Tre film di buona e
ottima fattura. Solo Bellocchio
però poteva, a mio parere, competere seriamente e trovo ingiusto
un verdetto che lo ha pesantemente
escluso. Il suo film, incentrato su
tre storie che corrono parallele nei
giorni che vedono la fine di Eluana
Englaro, è estremamente rispettoso
delle posizioni in campo. Nessuna
spettacolarizzazione, nessuna presa
di posizione netta, ma la volonta di
illustrare, attraverso una costante
presenza della televisione accesa, il
paese diviso, il tentativo di prevaricazione, l’ipocrisia di un’ideologia
che inneggia alla vita solo per mantenere il potere. Nella drammaticità
di quelle vicende, l’autore sfodera
i suoi storici pugni dalle tasche e
assesta micidiali ganci a una classe
politica che, opportunisticamente,
Marco Bellocchio
struttura che sorgerà in una manciata
di mesi sopra la pista di pattinaggio.
A Carpi, su richiesta dell’Asl, è stato
anche acquistato l’ecografo portatile
per l’ospedale danneggiato.
A Concordia, dopo aver noleggiato
tensostrutture e condizionatori per
consentire il centro estivo a 135
bimbi fin dallo scorso luglio, ora si
ragiona su un forte intervento a favore delle materne lesionate, mentre
a Finale i genitori richiedono una
tensostruttura da adibire a palestra. A Novi la richiesta pervenuta
è stata di finanziare parzialmente
la scuola di musica, a Mirandola
si sta ricostruendo la palestra di
Mortizzuolo. A San Possidonio
sono stati finanziati 8 gazebo che
fungeranno da scuole provvisorie
(elementari e medie) a partire dal
17 settembre fino alla data in cui si
renderanno disponibili i prefabbricati previsti dalla Regione. A breve
saranno finanziati nuovi progetti a
Crevalcore, San Felice, Mirabello
e sono al vaglio altre situazioni,
purtroppo le esigenze continuano
a essere moltissime. Il GRAZIE va
a tutti coloro che hanno una T shirt
Teniamo Botta!, a chi l’ha regalata,
promossa, firmata e a chi l’ha indossata in giro per il mondo. Ciascuno
di voi ha contribuito a ricostruire,
rinascere e sperare.
promuove leggi che poi ritira perché
ormai la battaglia è persa. Esemplare e spassosissima la scena dello
psichiatra dei politici a colloquio
con un senatore in una sauna. Nello
spazio fumoso e grondante sudore,
coperti di soli teli bianchi, la verità
viene finalmente messa a nudo e allo
spettatore non resta che esplodere in
quella famosa risata che dovrebbe
seppellire e che, invece, si scontra
con la refrattarietà di un sistema
che non cambia mai e sopravvive
a se stesso. In sala ci sono stati due
applausi a scena aperta, cosa che raramente accade alle proiezioni stampa. Bella addormentata è già nelle
sale e sta riscuotendo un lusinghiero
e meritatissimo successo. E’ stato
il figlio è invece la storia siciliana
di una famiglia che sopravvive alla
miseria imperante e alla malasorte
che colpisce la piccola Serenella. La
pallottola vagante che la uccide sarà
l’espediente per richiedere allo Stato
l’ingente risarcimento dovuto alle
vittime di mafia. Coi soldi che alla
fine arrivano, il padre, Toni Servillo,
si compra una lussuosa Mercedes
che diventa la sua ossessione. La
storia tragicomica, di origine letteraria ma ispirata a un fatto di cro-
naca, permette al regista di tornare
su alcuni stereotipi del suo cinema
precedente, quando con Maresco
ha rivoluzionato il linguaggio televisivo e cinematografico. Spietate
le inquadrature della gita al mare,
coi personaggi schierati al sole sulle
sdraio, coi rotoli di pelle e le pance
rotonde come palloni. Buffi solo a
guardarli. Un giorno speciale ruota intorno a due giovani, Marco e
Gina, al loro primo giorno di lavoro.
Il ragazzo è appena stato assunto
come autista da un politico che ha
promesso di aiutare Gina a diventare attrice. La ragazza, vestita di
tutto punto, deve quindi incontrare
l’onorevole per “ringraziarlo”. Ma
l’incontro viene ritardato da improvvisi impegni del parlamentare, così
i due giovani gironzolano per Roma
l’intera giornata. Storia più che probabile nel mondo di precariato in
cui si muovono i giovani d’oggi.
Racconto di formazione interpretato con misura e pudore da Giulia
Valentini e Filippo Scicchitano già
visto proprio qui a Venezia, l’anno
scorso, con Scialla.
Ivan Andreoli,
corrispondente di Tempo
da Venezia
14.09.2012 n° 32
18
L’aforisma della settimana...
“Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti o che non hanno mai inciampato.
A loro non si è svelata la bellezza della vita”.
Boris Pasternak
appuntamenti
Mostre
CARPI
Fino al 30 settembre
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Lucio Trojano
O&A Centro Affari
14 - 23 settembre
Ognuno sa di casa sua
Di Marco Lugli
Sala Cabassi Ex Carceri
14 settembre - 13 ottobre
Arte-fatti e readymade
Esposizione di una serie di
autori diversi per tipologie
operative, qualità estetiche,
materiche e concettuali, per un
inedito dialogo tra Arte,
Industria e Tecnologie
Galleria Alberto Pio
14 settembre - 6 gennaio
Cose di donne
La mostra prende spunto da un
nucleo patrimoniale del
Centro di Ricerca etnografica
dei Musei di Carpi
Sala Cervi
15 e 16 settembre - ore 18, 19
e 21
Biografie di oggetti
Storie di cose
Performance teatrale
Con Sara Gozzi
Gabriele Zambelli
alla chitarra
I ragazzi di Fare Teatro
Sala Cervi
U
n concetto chiave della
tradizione filosofica e
una questione cruciale
dell’esperienza contemporanea.
E’ Cose il tema dell’edizione 2012
che si svolge a Modena, Carpi e
Sassuolo dal 14 al 16 settembre
in 40 luoghi diversi delle tre città.
Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini
e cene filosofiche. Il festival, che
lo scorso anno ha registrato oltre
176mila presenze, è promosso dal
Consorzio per il festivalfilosofia,
i cui fondatori sono i soci storici
che hanno partecipato alla realizzazione del festival fin dalla prima
edizione. Piazze, chiese e cortili
ospitano le oltre 50 lezioni magistrali del festival. Il programma
delle lezioni si svolge all’insegna
della domanda filosofica sulle
cose (suscitata dalla meraviglia
che qualcosa ci sia e alla ricerca di
“cosa” sia), riconoscendo che in
questo tema si scorge il luogo materiale e teorico di alcune delle più
caratteristiche trasformazioni della
contemporaneità. I maestri del pensiero che il festivalfilosofia porterà
nelle piazze e nei cortili delle tre
città si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee delle cose, tracciando
linee tematiche che affrontano, tra
le altre, la questione della “cosa
stessa”, lo statuto della produzione
FestivalFilosofia 2012 - Da venerdì 14 a domenica 16 settembre a Modena,
Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre,
concerti, spettacoli e cene filosofiche
La parola alle cose
e i suoi processi, le implicazioni del
consumo, il carattere di feticcio assunto dalle cose, nonché le passioni
che esse suscitano. Il programma
filosofico del festival propone
anche la sezione La lezione dei
classici: esperti commenteranno i
testi che, nella storia del pensiero
occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti
per il tema delle cose, da Platone
ad Aristotele, da Adam Smith a
Hegel e Marx, fino alle elaborazioni novecentesche di Husserl,
Heidegger, Benjamin e Arendt ,
con in più un fuori pista comparativo sul pensiero confuciano. Se
le lezioni magistrali sono il cuore
della manifestazione, un vasto
programma creativo coinvolge nar-
razioni e le performance, la musica i libri, le
iniziative per bambini
e ragazzi. Oltre 20 le
mostre proposte in
occasione del festival:
tra cui una grande
retrospettiva dedicata
al fotografo americano
Edward Weston, una
personale di Andrea
Chiesi, un’esposizione
di figurine sul “fascino
discreto degli oggetti”, una dedicata alla
storia e al mito delle
collezioni Panini. Si
segnaleranno l’installazione Il dono della
massa curata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Cose #6 dei Masbedo.E,
accanto a pranzi e cene filosofici
ideati dall’Accademico dei Lincei,
Tullio Gregory, per i circa sessanta
ristoranti ed enoteche delle tre città,
nella notte di sabato 15 settembre è
previsto il Tiratardi, con iniziative
e aperture di gallerie e musei fino
alle ore piccole.
Nelle piazze e nei cortili del festivalfilosofia, a Carpi, si rifletterà su produzione e consumo,
idoli e feticci, arte, artefatti e passioni per le cose, senza dimenticare il tema della ricostruzione
I filosofi scendono in piazza
14 settembre - 21 ottobre
Linea di demarcazione/Ligne
de démarcation
Mostra personale di
Francesco Pergolesi
Curata da Francesca
Pergreffi e Roberta Fiorito
Linea di demarcazione/Ligne
de dèmarcation è un progetto
fotografico nato 10 anni fa da
una riflessione e da un’analisi
sul significato del viaggio nella
nostra epoca
Galleria Spazio Meme
Eventi
CARPI
14 - 16 settembre
Festival Filosofia
Cose
Centro Storico
15 e 16 settembre - ore 15/24
Rock Shock Festival
Si esibiranno 20 Band Rock
e Metal delle zone colpite dal
sisma
Programma
Sabato 15 settembre
Queenmania - Kardio +
Kirayel - Kerion - Velut Luna
- Pangea - Mono - Fuximile Nytrocure - To Shed Skin
L
ungi dall’essere unicamente
oggetti di dominio o di consumo, le cose costituiscono
non solo il terreno per eccellenza
della domanda filosofica ma anche
il luogo materiale e teorico dove
si offrono alla comprensione le
trasformazioni più caratteristiche della contemporaneità. Il
programma di lezioni magistrali
del festivalfilosofia porterà nel-
le piazze e nei cortili di Carpi,
celebri maestri del pensiero, che
si confronteranno con il pubblico
sulle varie declinazioni contemporanee del tema delle cose, misurandosi, tra le altre, con la questione della “cosa stessa”, lo statuto
della produzione e i suoi processi,
le implicazioni del consumo, il
carattere di feticcio assunto dalle
cose, nonché le passioni che esse
suscitano.
Francesca Rigotti sottolineerà il ruolo delle “piccole cose”
nello strutturarsi dell’esperienza
ordinaria (Sabato 15, alle 10, in
Piazzale Re Astolfo). Massimo
Cacciari interrogherà la questione della cosa alle sue estremità,
occupandosi rispettivamente delle
“cose prime”, in cui si manifesta il
carattere immutabile dell’Essere,
e delle “cose ultime”.dove emerge
l’eccedenza di significato delle
cose rispetto alle loro definizioni,
(Sabato 15, alle 16,30, in Piazza
Martiri).
Del rapporto tra nomi e cose si
occuperà Carlo Sini, ripercorrendo il passaggio dal sapere mitico,
in cui nomi e cose si co-appartengono, alla scrittura alfabetica
Continua a pagina 19
14.09.2012 n° 32
19
Tra i nomi di grande rilievo che saranno
ospiti del Teatro Asioli di Correggio, due
attesissimi ritorni sulle scena nazionale:
Luca Zingaretti e Valerio Mastandrea
Tutti a
teatro...
a Correggio!
D
odici spettacoli di prosa e
cinque di teatro musicale,
musica e danza cui si aggiungeranno quattro titoli per ragazzi e famiglie. Questi i numeri
del prossimo cartellone del Teatro
Asioli - proposto da Comune di
Correggio ed Emilia Romagna
Teatro Fondazione – che, da metà
novembre a fine aprile, si presenta
con un programma denso di proposte
di notevole interesse, ricco di autorevoli interpreti, testi importanti e
attento alla drammaturgia dell’oggi.
Nonostante i tagli agli enti locali e
alla difficilissima situazione economica del teatro italiano, il Comune
di Correggio ed Ert non rinunciano a
mantenere l’alto profilo di un’attività
che ha fatto dell’Asioli il secondo
teatro della provincia. Tra i nomi
di grande rilievo che saranno ospiti
dell’Asioli, due attesissimi ritorni
Continua da pagina 18
fondata sul carattere artificiale del
linguaggio (Sabato 15, alle 11,30,
in Piazza Garibaldi). Saldamente
insediata nella storia della filosofia, la questione ontologica
della cosa verrà ripercorsa anche
in alcune Lezioni dei classici, in
serrato confronto con alcune delle
opere in cui essa si è costituita:
così Giovanni Reale commenterà
la Settima lettera di Platone (Venerdì 14, alle 11,30, in Piazzale
Re Astolfo). Tra le opere classiche
Mario Vegetti si soffermerà su
una peculiare analogia tra anatomia e scrittura nel pensiero greco
(Venerdì 14, alle 10, in Piazzale
Re Astolfo).
Assunte dall’economia nel mero
significato di “merci”, “prodotti”
del lavoro umano pronti all’uso
e allo scambio e, di qui, anche
strumenti di dominio sociale,
le cose del mondo produttivo si
rivelano il terreno cruciale delle
trasformazioni in atto a partire
dalla globalizzazione dei mercati.
Le trasformazioni del lavoro in
senso sociale discusse da Ota de
Leonardis (Domenica 16, alle
10, in Piazzale Re Astolfo) e i seg-
sulle scena nazionale: Luca Zingaretti sarà regista e protagonista di
La torre d’avorio, di Ronald Harwood, un testo che indaga i rapporti
tra arte e potere soffermandosi sullo scontro post-bellico tra il grande
direttore d’orchestra Furtwangler,
compromesso con il nazismo, e il
suo inquisitore americano; Valerio
Mastandrea sarà regista e protagonista di Qui e ora, testo scritto appositamente da Mattia Torre (già
autore del precedente fortunatissimo spettacolo Migliore). Un altro
grande ritorno a Correggio è quello
di Mariangela Melato, interprete
de Il dolore di Marguerite Duras.
Massimo Castri è il regista di La
cantatrice calva di Eugene Ionesco,
messo in scena dallo Stabile di Toscana con la sua compagnia di affermati e bravissimi attori. Ritornerà
a Correggio Franca Valeri, vero e
proprio monumento dello spettacolo
italiano, con il suo testo Non tutto è
risolto, in cui una vecchia immaginifica signora dal ricco e variopinto
passato si scontra con l’ansia di chiarezza della sua segretaria, interpretata da Licia Maglietta. Giuseppe
Battiston, tra i più ammirati attori
della generazione dei quarantenni,
sarà Macbeth diretto da Andrea De
Rosa, già apprezzato a Correggio
per le sue regie di Molly Sweeney
e La tempesta. L’inossidabile coppia Ugo Pagliai – Paola Gassman
sarà protagonista di Wordstar(s),
del celebrato Vitaliano Trevisan.
Carlo Cecchi e Angelica Ippolito,
diretti da Mario Martone, saranno
protagonisti di La serata a Colono,
l’unico testo teatrale scritto da Elsa
Morante. Federico Tiezzi torna a
dirigere Sandro Lombardi, a fianco
di Iaia Forte ed Elena Ghiaurov, in
Un amore di Swann, da Proust. Torna all’Asioli il Teatro delle Ariette
con Teatro da mangiare?, il classico
che ha aperto la strada ad una pletora
di pallide imitazioni che fondono
teatro e cibo, qui uniti da una necessità narrativa e poetica senza eguali.
Ascanio Celestini porterà in scena il
suo feroce Pro patria. Pascal Rambert, autore-regista francese ormai
di culto in patria, dirige la versione
italiana del suo Clôture de l’amour,
rappresentato con enorme successo
di critica e di pubblico al Festival di
Avignone 2011, qui interpretato da
Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi. L’offerta si completa con
cinque titoli musicali. La campagna
abbonamenti avrà inizio il 6 ottobre,
con diritto di prelazione per gli abbonati della stagione scorsa. I nuovi
abbonamenti saranno messi in vendita dal 27 ottobre.
menti globali del “made in Italy”
di alta gamma, studiati da Armando Branchini (Venerdì 14,
alle 20,30, in Piazzale Re Astolfo)
indicano, ciascuno in modo distintivo, le nuove frontiere del produrre. Mettendo a fuoco la categoria
dello schiavo, Remo Bodei indicherà alcune perversioni di lungo
periodo legate alla produzione di
cose tramite persone trasformate
in cose, insieme alle forme di
interiorizzazione cui danno luogo
(Domenica 16, alle 16,30, in
Piazza Martiri). Richard Sennett
si soffermerà invece sulle matrici
comuni dei processi artigianali e
di quelli artistici (Domenica 16,
alle 11,30, in Piazza Martiri).
Elena Esposito farà vedere i
paradossi generati dalla moda,
anche in ordine alla creazione
di dimensioni temporali dove
domina l’idea della contingenza
(Venerdì 14, alle 16,30, in Piazza
Garibaldi). Il paesaggio dell’epoca presente è d’altronde dominato
da un regime simbolico in cui la
merce, oltre che per il suo valore
d’uso e di scambio, vale anche per
la rappresentazione che se ne fa
in una società sempre più spetta-
colarizzata: ne discuterà Vanni
Codeluppi (Venerdì 14, alle 15,
in Piazzale Re Astolfo). A questa
lettura si aggiunge un tema di
lunga durata come quella della reificazione di genere, della “donna
oggetto”, presentato da Michela
Marzano (Venerdì 14, alle 18, in
Piazza Garibaldi).
Alla traiettoria del consumo e
della società “usa e getta” si contrappongono viceversa i princìpi
di custodia e tutela di beni per loro
natura esauribili, ma talmente
indispensabili alla collettività
da mettere in moto una diversa
concezione dell’appartenenza:
la prospettiva della sostenibilità
e della tutela verrà declinata da
Bruno Latour in un’originale
drammaturgia dedicata a Gaia,
la Madre Terra (Sabato 15, alle
20,30, in Piazzale Re Astolfo).
Tra le categorie di “degradazione”
degli oggetti, le più durevoli ed
efficaci sembrerebbero quelle di
idolo e feticcio, già espressione
di dominio coloniale e religioso e
presenti anche nella categoria di
“feticismo delle merci” coniata da
Karl Marx ne Il Capitale, (che
sarà presentato al festival da Die-
go Fusaro, un giovane ricercatore
non ancora trentenne, sabato 15,
alle 15, in Piazzale Re Astolfo).
Il programma ne mostrerà alcune
riformulazioni in termini di critica
all’antropocentrismo e al consumismo. Marc Augé, tra i massimi
africanisti e membro del Comitato
scientifico del Consorzio, ripercorrerà alcune religioni africane,
per ritrovare nel “dio oggetto”,
ossia nel feticcio propriamente
detto, forme e sfide che appartengono al mondo contemporaneo
(Sabato 15, alle 18, in Piazza Martiri). Salvatore Natoli si addentrerà poi nel complesso cantiere dello
statuto dell’idolo, facendo i conti
con il portato del divieto biblico in
un’epoca in cui il regime dell’apparenza e dell’immagine lo mette
alla prova estrema (Domenica 16,
alle 15, in Piazza Martiri). Altre
letture mostrano invece come
il dono delle cose si inscriva in
un’ottica di intrinseca gratuità che
lo deve sottrarre al regime economico del dare e del restituire: sul
debito d’amore che costituisce la
vita umana se ne occuperà Enzo
Bianchi (Domenica 16, alle 18, in
Piazza Martiri).
appuntamenti
e Biomassa
Domenica 16 settembre
Michele Luppi Band- Coffee
Overdrive- Disclose Karmian - Synthphonia
Suprema - Dawn of Memories
- Krysantemia - Wild Rose Krypton - Aspera e Ardens
Nelle due giornate dalle 18
Buffet con aperitivo
Saranno presenti stands e
bancarelle, car wash con le rock
girls e punti di ristoro con birra.
Sarà in vendita anche la
Compilation Rock Shock
composta da 45 band in un
doppio cd con 160 minuti di
musica. Tutto il ricavato verrà
donato in beneficenza per
ricostruire e acquistare beni
materiali delle scuole
di Rovereto
Polisportiva San Marinese
15 settembre - ore 15
Amica: per ricominciare
insieme
Tutti insieme per
ricominciare
Programma
L’intero incasso della giornata
sarà devoluto all’Asp Terre
d’Argine per la ricostruzione
della Casa Protetta Roberto
Rossi di Novi
Tenente Marchi
16 settembre - dalle 16.30
Party in galleria
Il Borgogioioso festeggia
il 7° compleanno
Concerto dell’orchestra degli
allievi dell’Istituto Musicale
Pareggiato
O. Vecchi - A. Tonelli
Taglio e distribuzione della
torta gigante, insieme al
CFP Nazareno
Borgogioioso
18 settembre - ore 21
Trops - Around the World 2.0
Saggio di inizio anno sportivo
Che vedrà protagonisti gli atleti
della La Patria dell’anno
sportivo 2011-2012
Per l’occasione verranno
presentati tutti i corsi per
la stagione 2012-2013
Piazza Martiri
18 settembre - ore 18.30
La danza del pancione
La danza del ventre da
espressione della femminilità
in movimento ad aiuto
concreto per il parto.
Movimenti di danza orientale
per gestanti dal 5° mese in su
con esercizi su piedi, gambe,
bacino, braccia e respiro,
perché tutto il corpo possa
seguire la musica della vita
che nasce
Conduce Serena Maccaferri,
operatrice olistica e ballerina de
Le Luci del Deserto
Centro Narayana
20 - 23 settembre
2° Festival della Letteratura
per ragazzi
Passa la parola: i bambini
e i ragazzi leggono
Incontri, letture, laboratori
Piazza Garibaldi
14.09.2012 n° 32
20
Calcio – Troppo Carpi per la Reggiana: 2-0. Biancorossi a punteggio pieno
classifica
L’uomo derby
La grande differenza è ancora Concas, a segno per la quarta volta in quattro sfide.
Una squadra che va a comando e difende a memoria, finalmente nel suo stadio.
Domenica tappa incognita a Portogruaro.
Carpi 6
Virtus Entella 6
Lecce 6
Sudtirol 4
Como* 3
Cuneo 3
FeralpiSalò 3
San Marino 3
Trapani 3
Reggiana 3
Portogruaro* 1
Lumezzane 1
Cremonese (-1) 0
Tritium 0
Pavia 0
Treviso 0
Albinoleffe (-10) -8
* una gara in meno
prossimo turno
Domenica 16/9/2012
ore 15, 3a giornata
Portogruaro-Carpi;
Albinoleffe-Virtus Entella;
Cremonese-Feralpisalo’;
Lecce-San Marino;
Pavia-Lumezzane;
Reggiana-Cuneo;
Trapani-Treviso;
Tritium-Como.
C
arpi C’è…il Carpi pure!
E’ stato il weekend della
rinascita, per tutta una
città. La riscoperta del centro
storico, la riapertura dello stadio,
il ritorno del tifo sotto il cielo
di casa. E poi il grande rientro
della squadra, in un derby entusiasmante. Mai in discussione.
E’ stata una partita di massima
semplicità, dunque sincera. Giocata nella canicola dopo mezza
settimana di autunno anticipato. Per non perderla bisognava
rimanere in piedi. La Reggiana
è un buon avversario lento. Ha
idee, schemi, palleggio, ma va a
una marcia sola. Vale dal quinto
al nono posto di un campionato
più qualititativo dello scorso. Il
Carpi è molto oltre. L’ha lasciata
sgonfiare, fingendo di soffrirla.
Poi l’ha stesa con un doppio gancio da grande pugile. Una grammatica elementare, ma non meno
che efficace.
GENERALE E COMPAGNO
- E’ già la squadra di Cioffi. Va
a comando, modula a piacere il
volume della radio. Difende a
memoria. E’ l’unica del campionato a non aver ancora subito gol.
Sembra devota a un misticismo
quasi religioso. Esce da un’estate
di allenamenti durissimi, anche
tre ore e mezza di sedute. Durante
le quali, Cioffi gioca a sdoppiarsi. Fa generale di “Full Metal
Jacket”, ma torna anche a essere
il vecchio compagno di squadra
quando raduna tutti in cerchio e ci
si mette in mezzo. Lunghi monologhi sottovoce, puntando dritto
agli occhi, per cercare gli uomini
prima di trovarne i giocatori. Non
dice cosa fare. Va oltre, comincia
dal perché. Trasmette fluidi. Sa
di sottoporli a fatica, quindi gli
serve un disegno superiore per
portarli oltre i limiti. Li sta convincendo di essere dentro a una
congiuntura astrale, che ne indirizza la missione da compiere. Li
sta catechizzando all’ineluttabilità di una Provvidenza celeste
che ha già scritto il loro finale. E
non può essere altro di quello che
riscatti l’amarezza di una finale
buttata via.
CHICO - Non per caso è stato ancora una volta decisivo
“Chico” Concas, uomo derby
al quarto centro in quattro sfide
consecutive. E’ partito a destra,
prossimo avversario – Portogruaro
L’ambizione di Specchia
e la continuità di Cunico: due ex
“
Non conosciamo la nostra dimensione, ma sappiamo di essere adatti a
competere in questo campionato di alto profilo tecnico. Siamo giovani
e di qualità”. Parole e musica di chi ricostruito la squadra dopo il decimo
posto della passata stagione. E’ il ds Gianmario Specchia, un ex. Partecipò
alla disastrosa C2 1999/2000, chiusa con una retrocessione tanto anticipata
quanto annunciata: il preludio al primo fallimento della storia di via Marx. Alla
guida di quella squadra c’era il padre Francesco Paolo, ora suo collaboratore.
Il veterano di questo Portogruaro rinnovatissimo fu suo compagno di squadra
in quella parentesi biancorossa: Marco Cunico, fantasista d’indole battagliera,
alla decima stagione in maglia granata. Sorprendente il curriculum per senso
d’appartenenza: 307 presenze e 96 gol lungo quattro categorie, dalla D alla B.
Lo affianca in attacco l’altro totem di continuità, ancorché uomo-squadra e boa
della manovra: Luigi Della Rocca, cinque stagioni in A con Atalanta e Bologna
(dove è cresciuto). Il neo-allenatore giocò cursore nella miracolosa Atalanta
di Mondonico, e poi da avversario del Carpi con l’Alzano Virescit: Armando
Madonna. E’ alla prima esperienza in C1 dopo cinque anni e tre panchine di B:
Albinoleffe, Piacenza e Livorno. Vuole possesso e coralità, schiera un 4-3-1-2
veloce. Tra i nuovi giovani più interessanti, due di scuola Samp: Simone Patacchiola (stopper, ‘91) e Alessandro Martinelli (centromediano, ’93).
E.G.
si è spostato a sinistra, ha finito
al centro. Bombardando cioè,
una dopo l’altra, tutte le possibili crepe della Reggiana. Fino
a disintegrarla. Ha ricominciato
dalle lacrime del Braglia, piante
sotto la sua curva. Un fertilizzante spirituale. Durante l’estate,
Giuntoli l’ha venduto due o tre
regionali – Correggese, partenza turbo
volte. L’ultima al fotofinish, nelle
frenetiche ore dell’Ata Hotel
Exective prima della chiusura. Lo
scambio con Melara della Reggina era già inchiostrato. L’ha
fatto saltare lui. Sente di non aver
finito il suo tempo. E’ forse il miglior acquisto dell’anno. Riporta
una diversità assoluta. E stavolta
si noterà di più, perché andrà a
normalizzarsi in una squadra che
non ha gli eccessi della precedente. Se in C1 la cilindrata media
è quella di una Golf, lui va in
Lamborghini Murcielago. Nessuno ha il suo motore. I picchi di
rendimento sono gli stessi dal 1’
al 90’. Perciò, quando la partita si
siede, se ne impossessa e la piega
in due.
PERFETTO LETIZIA - L’altro protagonista di giornata è
Gaetano Letizia, già devastante
in Coppa e poi anche a Trapani.
Viene da Scampia. Un posto in
cui, se per sbaglio vi ci trovate,
la cosa migliore che potete fare
è andarvene. Un fringuello di vitalità impressionante, che ha del
diavolo. Non lo spaventa nulla.
Nemmeno l’eredità di Laurini.
Vuole arrivare a tutti i costi.
Strada ne farà. A vederlo c’era
il Torino. In gennaio arriverà
un’offerta a molti zeri. È l’ennesima intuizione dorata di Giuntoli. Lo ha preso con il solito raid
da pirata di Mompracem. Ormai
tutto il calcio lo insegue, il suo
fiuto non è più un segreto. Così
fa avere alla concorrenza mappe
false, tiene nascosta quella vera,
e arriva al tesoro solo quando
smette di essere sorvegliato.
All’improvviso, senza muovere
troppe navi. Domenica il Carpi
va a Portogruaro privo di capitan Lollini, squalificato. Tappa
incognita, contro un avversario
che parte dalle retrovie ma studia
silenziosamente da sorpresa.
Enrico Gualtieri
provinciali – Domenica 16 al via Seconda e Terza
E
ccellenza. Stavolta il patron Lazzaretti può avere fiducia. La Correggese di Salmi
non tradisce. Rispetta le promesse estive e parte col turbo, espugnando il proibitivo
campo di Fiorenzuola con 90’ perfetti sotto ogni aspetto (2-0). Sboccia immediatamente Giovanni Tani, fiore all’occhiello del mercato di Dimes Righi, strappato alla
Sampierana. Suo il rigore del vantaggio. Chiude i conti Filiberto Cacciari, mezzala classe
’88 eclettica e dai grandi tempi. Domenica il debutto al Borelli: arriva la novità piacentina
Royale-Fiore.
Promozione. Comincia invece malissimo la Solierese, travolta a Castelvetro dalla Visport in meno di mezzora (0-2). Tardiva la reazione gialloblu. Spuntato l’attacco, orfano
di Pezzella. Per mister Nannini c’è ancora molto lavoro da fare. Domenica la prima allo
Stefanini con il Monte San Pietro.
E.G.
D
omenica prossima la stagione calcistica va definitivamente a regime, con il via degli ultimi
campionati: Prima, Seconda e Terza. Sarà una stagione complessa, particolare. Viene dopo un
terremoto che ha sconvolto la vita del nostro intorno, e dunque anche l’attività di parecchie Polisportive. Si torna comunque in campo, con qualche defezione, le promesse di aiuto da parte della FIGC,
e un’indubbia voglia di dimenticare. Il girone H di Seconda Categoria è molto carpigiano. Pieno dunque
di derby attesissimi. Torna la Virtus Cibeno, per riscattare una retrocessione annunciata ma non meno
che dolorosa. Si ripresentano Fossolese (che ha cambiato guida: da Villani a Recchia) e Cabassi (che
invece ha confermato Di Nardo) per scalare un’altra salvezza sofferta. Insieme a loro, anche Ganaceto
e Novese, con chiare ambizioni di vertice. Il neo promosso S.Marino è l’unica eccezione modenese
del girone F, baricentrico su Reggio Emilia. Anche in Terza Categoria, le nostre si dividono. Limidi e
Cortilese ci riprovano nel consueto mucchio della pianura modenese. Sono teste di serie, insieme al
Campogalliano e alle solite Hera, Invicta, Rivara. Viceversa, la Carpine del neo-allenatore Bacchelli e
la neonata Carpi United debutteranno nel difficilissimo raggruppamento reggiano.
14.09.2012 n° 32
Bocce - Luca Viscusi, della Mp Filtri Rinascita di Budrione, si è
aggiudicato il titolo di Campione italiano Under 23
La stella della Rinascita
A
ltro prestigioso alloro
per il boccista Luca
Viscusi (in foto) che
gareggia per i colori della Mp
Filtri Rinascita di Budrione.
Il giocatore lombardo tesserato per la Rinascita si è aggiudicato il titolo di Campione
italiano della sua categoria,
quella degli Under 23, dominando la competizione, dopo
aver battuto i migliori giovani
boccisti italiani. Luca Viscusi,
che gareggia da alcuni anni
per i colori della Rinascita pur
residendo a Erba, ha già nel
suo ricco palmares i titoli di
Campione del mondo Under
21 e di Campione europeo
Under 23. E ora la conferma
arriva anche col titolo italiano
che lo balza sempre più ai
vertici di questa specialità
sportiva.
C.P.
Universal Maschile
Test positivo a Reggio Emilia
Volley Tricolore: Luppi 8, Grassi ne, Grassano 6, Orduna 4, Goi (L), Tondo 8,
Pellegrino 2, Barbareschi 8, Curti 6, Diachkov 7, Biribanti 14, Castellani (2° L),
Groppi. All. Cantagalli
Cec Carpi: Lancellotti 5, Astolfi 1, Bigarelli 6, De Marco 6, Lirutti 5, Trentin (L),
Zaghi 4, Possega, Zanon 4, Di Primio, Raimondi 5. All. Molinari
Q
uattro set preziosi, giocati quasi alla pari con una sicura protagonista
del prossimo campionato di Serie A2. E’ questo il bilancio positivo del
primo test stagionale della Cec, uscita sconfitta 3-1 dall’allenamento
congiunto del PalaBigi di Reggio con il Volley Tricolore, di coach Cantagalli. I
ragazzi di Luciano Molinari hanno tenuto testa alla formazione reggiana, perdendo secondo e terzo set e aggiudicandosi il quarto. “E’ stato un allenamento
più che positivo – ha commentato coach Molinari - la squadra ha già espresso
un buon livello di gioco anche se abbiamo sulle spalle solo due settimane di
allenamento e una seduta di pesi prima del test. La cosa che mi è piaciuta di più
è stata la voglia di aiutarsi che hanno dimostrato i ragazzi in campo: su queste
basi possiamo lavorare bene”.
21
E’ entrata nel vivo la campagna abbonamenti dell’Universal Volley Modena
Un posto in prima fila
E
’ entrata nel vivo la
campagna
abbonamenti dell’Universal
Volley Modena. A quasi un
mese dall’apertura delle sottoscrizioni e a poco più di trenta
giorni dall’esordio ufficiale in
campionato della squadra, l’interesse dei tifosi è già altissimo.
Merito di un mercato estivo di
primissimo livello che ha portato a vestire il bianconero giocatrici di primissima fascia come
Alisha Glass, Anja Spasojevic, Dora Horvath, Natalia
Brussa e Chiara Scarabelli.
Le Tigri Bianconere si candidano a essere protagoniste di
una stagione che è ai suoi albori
e che ha visto la cancellazione
della prima fase di Coppa Italia
a causa dei problemi legati al
transfer delle atlete dell’area
extra europea. La società si
aspetta un PalaCasaModena
gremito e pieno di tifosi pronti
a sostenere la propria squadra
nel lungo e duro cammino che
l’aspetta. Tante sono le possibilità offerte al pubblico, a
partire dall’iniziativa rivolta
ai residenti nei comuni terremotati che potranno usufruire
di abbonamenti di Gradinata
gratuiti. Per richiederli tre
sono le modalità: inviare la richiesta
all’indirizzo mail comunicazione@
volleymodena.com allegando copia
del proprio documento d’identità;
inviare richiesta via fax al numero
059.3682442 allegando, copia del
documento d’identità oltre a un
recapito mail e/o cellulare al fine
di poter ricevere a tempo debito
comunicazione relativa alle modalità di ritiro della tessera e, infine,
presentarsi direttamente in sede in
orario d’ufficio, presso i locali del
PalaCasaModena.
14.09.2012 n° 32
22
T
erminati, ai Pratoni
del Vivaro, gli spettacolari Giochi della
Gioventù dell’equitazione,
meglio conosciuti come
Ponyadi. Immancabile la
presenza delle squadre della
ASD Equestre I Pioppi di
Panzano che, nel volteggio
a cavallo, pur con formazioni completamente rinnovate, hanno ottenuto numerosi successi. Il volteggio
a cavallo consiste nell’eseguire esercizi di ginnastica
artistica, coreografata su di
un cavallo in movimento,
ovvero al passo, al trotto o
al galoppo, a seconda dei
livelli di difficoltà. Gli atleti
devono eseguire dapprima
una prova di figure obbligatorie, poi una seconda
parte caratterizzata da un
programma libero a ritmo di musica. Negli anni
scorsi le squadre dei Pioppi
che avevano partecipato
ai Campionati Nazionali
Under 14, nella sede della
Fise, Federazione Italiana
Sport Equestri, avevano
vinto numerose volte. Pur
essendo cambiato il volto
degli atleti, il risultato però
non è cambiato nemmeno
nell’edizione 2012. Sotto
la guida esperta e appassionata di Giovanna Feltri,
lo scorso fine settimana,
si sono classificate prime
nella Categoria E, Eleonora Casali, Asia Pannilunghi, Federica Garuglieri
Ancora successi per l’ASD Equestre I Pioppi alle Ponyadi di Roma
Gli atleti cambiano, i risultati no!
Domenica 16 settembre, a partire dalle 15, al Centro Ippico I Pioppi di via Canale Carpi, 41,
a Panzano, appuntamento con un imperdibile Open Day.
a partire dalle 15, al Centro Ippico I Pioppi di via
Canale Carpi, 41, a Panzano ci sarà un Open Day
con dimostrazioni delle
atlete sia di equitazione che
e Letizia Bernardelli.
Secondi classificati nella
Categoria F: Alessia Cerchiari, Giorgia Gambini,
Elia Baracca e Ginevra
Marmiroli. Ottimo risultato anche negli individuali
Categoria D con la seconda
posizione di Isabella Spillantini. Il cavallo Egeo era
diretto dalla langeur Alice
Sala e da Chiara Beneventi. Domenica 16 settembre,
di volteggio. In particolare
bimbi, ragazze e ragazzi
sono attesi per vedere da
vicino queste affascinanti
ma spesso poco conosciute
specialità ippiche.
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